Non mi decidevo a raccontare questo scorcio della mia vita , leggendo altre storie d’incesto , mi sono fatto coraggio .
Avevo terminato il 1′ anno di università , con il massimo impegno ed era andato bene .
i mie vecchi si erano sacrificati ed un buon risultato era il premio che si meritavano .
la sorella di mio papà , zia lia , era stata la mia madrina , ero l’unico maschio del parentado e stravedeva per me . negli anni del liceo al sabato m’invitava a mangiare a casa sua e a volte voleva che dormissi da lei , era una gran bella figa bene in carne , la spiavo e correvo in bagno a masturbarmi . se ne accorgeva e me lo faceva notare
‘ sporcaccione di sei fatto una sega ‘ ed io’ zia sei bella , mi piaci ‘ col passare degli anni mi diceva in dialetto milanese ‘ che bel ragazzo che sei ‘ ad ogni esame passato con successo ,mi dava sottobanco dei soldi che usavo per gli studi . purtroppo si era rotta un braccio , tolto il gesso faticava a riprendere la mobilità . il rimedio consigliato erano le sabbiature di grado . l’ha detto a suo fratello ( mio papà ) , l’ho saputo dopo , non voleva andarci sola .
‘ gigi ha studiato sodo , lascialo venire con me , si gode il mare , mi fa compagnia e mi aiuta ‘
siamo andati in un albergo in una stanza matrimoniale , per andare alle sabbiature c’era poca strada
dovevo aiutarla a vestirsi e svestirsi , fino a togliere e mettere il due pezzi o le mutande , potete immaginare il mio cazzo a vedere la zia nuda e ‘ doverla toccare ‘ . aveva un bel triangolo pubico lo accarezzavo e le piaceva ‘ tu fai apposta ma mi piace quando me l’ accarezzi ‘ mi abbassavo e le baciavo o una tetta o il collo ‘ il mio povero cazzo era sempre sull’attenti . lo vedeva e allungava una mano per toccarlo .
‘ è proprio bello duro , chissà le tue morosine come te lo menano ‘ e discorsi simili .
dai e dai , un giorno le ho succhiato un capezzolo , quando le infilavo lo slip del bikini le toccavo il culo o le accarezzavo la figa , la porca allargava le gambe per farmela vedere dentro , era bella rosea , mi prendeva una mano per farsela accarezzare e non vi dico le seghe che mi sparavo .
una sera eravamo sul balcone a prendere il fresco , le ho messo una mano sul culo accarezzandola ,
si è girata , mi ha dato un bacio sulla bocca con le sole labbra ‘ ti piaccio gigi ‘ non so dove ho trovato il coraggio ‘ mi piaci sì , sei una bella figa e al mattino quando ti vesto te la vorrei succhiare ‘ mi ha preso per mano , si è stesa sul letto .
un piccolo inciso . qualche anno prima , una ragazza mi aveva ‘istruito per bene ‘ ( vedi il mio racconto ‘ il suo corpo nudo ‘ dell’anno scorso )
‘ accendi la luce del comodino e sfilami lo slip ‘ ha aperto le cosce mostrandomi la figa
‘ annusala ,leccala , non deve sapere di saponetta , non deve puzzare , ma deve sapere di figa ‘
l’ho aperta leccandola con falsa timidezza , mi teneva il capo per guidarmi , ho infilato la lingua leccandola..’. si muoveva piano ma si gustava la lingua . mi accarezzava la testa e poi
‘ porco sei capace di leccarla , l’avrai fatto a qualche tua amichetta ‘ ha aperto le gambe bene e mi sono tuffato ciucciandola , cercavo il clito , se l’è aperta con due dita del braccio sano
‘ toh , prendilo in bocca e ciuccialo , ma succhialo bene , forte, forte ‘ se la godeva la zia , muoveva il culo come se stesse chiavando
‘ come vado zia ‘ ‘ ‘ sei un porco ma mi piace , succhiala bene ‘ tanto ho fatto e succhiato che l’ho fatta venire con suo grande piacere , aveva il viso felice , il suo addome sobbalzava , come
si è calmata mi ha fatto sedere a cavalcioni su di sé ‘ vieni avanti ‘ con il braccio buono mi tirava piano il pene fino a farselo infilare in bocca , era teso duro e vibrante , lo guardava con occhi vogliosi ‘ com’ è bello duro , infilamelo in bocca ‘ con una mano spremeva i coglioni , mi ha fatto mettere le mani sul cuscino ‘ chiavami la bocca , invece di buttare via la sborra me la bevo ‘
non avevo più paura a farle vedere che qualcosa sapevo fare , le ho chiavato la bocca , con la lingua mi leccava la cappella avvolgendola e gustandola .
‘ porco , non vieni mai , mi fa male la mandibola smanettalo un po’ e fallo sborrare ‘ tra i suoi risucchi e la mia mano , le ho riempito la bocca di sborra che si è gustata . da quel giorno tra di noi è cambiato tutto . quando al mattino le dovevo mettere il costume , la facevo appoggiare con la schiena contro me . le baciavo il collo palpandole le belle tettone , aveva delle grandi aureole ed i capezzoli tondi , li stringevo con i polpastrelli , le aprivo le chiappe appoggiando il cazzo nel solco anale , arretrava per gustarselo ‘ mi stai facendo godere , è bello sentirsi il cazzo tra le chiappe , appena questo braccio si sistema , ti faccio divertire , devi mettermelo in tutti i buchi voglio proprio insegnarti tutto quello che piace ad una donna ‘
si girava per farsi abbracciare e stringere , prendeva in mano il cazzo di sasso e se lo metteva tra le cosce contro la figa , stringeva le cosce e si muoveva avanti e indietro . solo una doccia quasi fredda mi faceva calmare , poi l’accompagnavo a fare le sabbiature . dopo ogni applicazione si sentiva meglio , il braccio ha preso tono e lo muoveva un po’ meglio . continuava però a farsi servire , mi sembrava più per il piacere di farsi palpare che per difficoltà di movimento . una sera in camera , al buio , si è seduta sulla sedia , mi ha fatto avvicinare
‘ come sei gentile gigi , mi aiuti tanto , mi vesti , mi fai compagnia , meriti un bel premio ‘
ha preso in mano il cazzo , mi baciava la cappella , la stringeva tra le labbra , me l’ha ciucciato fino a godersi un poderoso bocchino , la sborra le usciva dai lati della bocca e con un dito se la rimetteva dentro . aveva il viso felice ‘ beata gioventù che bella sborrata e come me la sono gustata ‘
siamo stati sul balcone a goderci il fresco per poi andare a letto nudi . mi sono girato verso lei infilando un dito nella figa , lo muovevo avanti e indietro , più la toccavo e più si bagnava , si muoveva lentamente per gustarsi il ditalino . ansimava , gemeva , ha aumentato il movimento del ventre per gustarsi il dito . non ne potevo più . avevo l’uccello che esplodeva
‘ zia ho tanta voglia di te , della tua figa , mi lasci entrare? ‘ si è girata baciandomi da affamata
‘ non osavo dirtelo ma anch’io vorrei provarlo ‘ mi ha fatto mettere sotto degli asciugamani , si è messa bene a figa aperta e con due dita l’ha spalancata ‘ dai , vieni dentro vediamo cosa sai fare ‘
l’ho infilato tutto in un sol colpo ‘ noo così in fretta , infila solo la cappella e fammela sentire bene , poi vieni avanti un po’ per volta , adesso vai fuori e ricomincia ‘
pensate che tortura , stavo così bene in quel forno’io ero con le braccia tese , se l’è preso in mano infilandoselo , mi fermava e lo strizzava con la figa , è andata avanti così fino a che tutto era dentro la sua vagina . aveva la figa che pulsava convulsamente ‘ zia , hai la figa che freme mi hai fatto godere , non riesco più a controllarmi ‘ hai visto come si fa a far godere una donna ? ‘ devi farglielo gustare , lo deve desiderare , vedrai dopo come ti fa chiavare e adesso infilalo tutto e divertiti ‘ mi sono messo a braccia tese e alternavo infilate corte e profonde , avevo una voglia pazzesca e la trombavo alla grande , le sbattevo il mio ventre contro il suo , si gustava il cazzo , era ad occhi chiusi , ogni tanto sussurrava qualcosa e poi è esplosa in un ‘ gigi vengo , vengooo ‘ mi ha letteralmente lavato il cazzo con i suoi spruzzetti , ma anch’io le ho fatto dei bei lanci di sborra .
‘ adesso però mi devi lavare , ho dentro la tua sborrata ‘ si è sistemata e l’ho lavata bene ‘.
siamo andati a letto nudi , ero agitato , la baciavo il viso, le succhiavo le tette , le accarezzavo la figa ‘ sei diventato bravo gigi prima di addormentarmi voglio un bel bacio sulla figa ‘ ha alzato le ginocchia aprendo le cosce e quella figona si è spalancata . mi sono tuffato baciandola , leccandola , mettevo dentro anche il naso , la sentivo gemere , ansimava mi accarezzava la testa
‘ mi piace gigi , mi stai facendo godere , lasciati fare ancora un bel pompino poi ti lascio dormire ‘
mi ha fatto sedere , si è inginocchiata , mi baciava la cappella turgida e violacea , smanettandola si leccava le labbra poi l’ha preso in bocca , amici , quando penso a zia lina , penso a quel pompino , il più bello della mia vita , non me ne ricordo uno più ingordo . muoveva la bocca velocemente , mi spremeva i coglioni finchè le ho scaricato i primi lanci potenti , se l’è sfilato accogliendo i lanci sul viso , aveva il viso sorridente ‘ bravo gigi me lo sono goduto , avrai fortuna con le donne non vieni mai ‘ ogni giorno che passava il suo braccio acquistava più vigore e mobilità
‘ zia il tuo braccio migliora , le sabbiature ti hanno fatto bene ‘ e lei da porca qual’era
‘ anche il tuo cazzo mi ha fatto un gran bene ‘ al mattino cominciava a vestirsi da sola , la lasciavo fare , ma prima di allacciarle il reggiseno del bikini me la palpavo o le succhiavo i capezzoli , si adagiava con il viso su di me dandomi dei bacetti felice e contenta . alla sera passeggiavamo sulla spiaggia abbracciati , si fermava e mi baciava palpandomi il cazzo , se eravamo soli infilava la mano palpandoselo con piacere ‘ quando torneremo a casa mi mancherà .me lo sono goduto ogni giorno e mi hai fatto godere ‘ -l’ho stretta baciandola ‘ quando avrai voglia verrò a casa tua ‘
una sera prima di addormentarci , mi è venuta sopra strusciandosi , baciandomi , sembrava affamata di cazzo e gliel’avevo fatto gustare’ adesso che sono passati tanti anni , mi domando se non fosse un po’ ninfomane , non mi ritengo un gran chiavatore , ma la sua voglia di cazzo era esagerata’.
tornando a quella sera , ci baciavamo come dannati , le ho fatto scorrere un dito nel solco anale , sentivo le sua chiappe aprirsi e chiudersi , le infilavo un dito e lo muovevo dentro , sospirava , muoveva il culo , il buchetto era fremente’.eravamo al buio
‘ zia mi avevi detto che quando stavi bene me lo facevi provare ‘ ha acceso l’abatjour , a gambe larghe si è seduta sul mio addome , mi guardava con gli occhi vogliosi e sorridenti
‘ lo sai che sei un porco ‘ mi ha dato un bacio ‘ ma mi piaci , adesso te lo insalivo bene così non mi fai male ‘ l’ha ciucciato e insalivato , quando se l’è sfilato dalla bocca era bianco di saliva . si è girata a cosce spalancate che bel culo , sodo con due belle chiappe ben tornite , solo a vederle mi tirava il cazzo . ‘ adesso aprimi bene le chiappe e mettimi un po’ di crema ‘ l’ho massaggiato bene entrando anche nel buco ‘ bravo così e adesso puntalo , spingi ma non farmi male ‘ avevo il cazzo che pulsava e vibrava da solo , l’ho appoggiato sul buco infilando solo la cappella
‘ zia ti faccio male ‘ — ‘ no’ vieni dentro , ma sempre piano ‘ ho iniziato a muovermi ed entravo sempre di più , si muoveva lentamente avanti e indietro ‘ sìì così tesoro che bel cazzo che hai , vieni dentro ancora un po’ dai , mi piace ‘ mi sono fermato facendoglielo pulsare ,lei si muoveva piano . ormai i coglioni erano contro il suo culo
‘ zia è dentro tutto ‘ ‘ ‘ lo sento , lo sento com’è bello duro , muoviti ‘ ci muovevamo insieme , che piacere in quel culo stretto , mi muovevo sempre più velocemente , arretrava per gustarselo
‘ mi piace gigi , lo sento bene , spingi forte , è tutto dentro sto già venendo ‘
ha cominciato a smaniare , si dimenava come una biscia , la tenevo per le chiappe sbattendola con forza ‘ spingi , dai spingi , spingiii , lo sento ‘ ha abbassato la testa alzando il culo , l’ho piantato ancora meglio era ormai partita . smaniava , rantolava , gemeva a denti stretti per poi esplodere in un ‘ vengooo , dai spingi , vengoo , lo sento anche nella figaaa ‘ ma il mio socio non aveva nessuna intenzione di venire . me la sono inculata con tutta la forza che ci potevo mettere , ogni tanto le abbrancavo le tette per stringerle , era in pieno orgasmo , godeva e basta .
‘ zia vengooo ‘ – ‘ lo sento , sento la cappella gonfia , sborrami tutto , sborrami sono stanca ‘ me la sono tenuta stretta contro il mio addome esplodendo nel suo sfintere tutto il mio succo . non mi sono sfilato , ha appoggiato i gomiti sul letto , era scossa da spasmi che la scuotevano tutta .
mi sono spaventato ‘ zia ti senti bene ‘ ha fatto sì con il capo e dopo un po’ ha detto
‘ sai gigi l’ho preso tante volte , ma così bene non l’ho mai gustato ‘ ormai smollato si è sfilato , le ho tappato il buco . si è lasciata cadere sul letto , vedevo l’addome scosso da fremiti , mi ha preso una mano appoggiandola sopra ‘ tienimelo stretto , sta esplodendo ‘ le baciavo il viso , il collo , si strusciava contro , aveva gli occhi splendenti , li vedevo nella penombra . si è stesa a braccia larghe le succhiavo i capezzoli , la baciavo tutta . mi ha tirato vicino e con un gran sorriso
‘ gigi sei un porco , ma mi hai fatto godere come una troia ‘
si è avventata sulla mia bocca baciandomi , mi accarezzava tutto il corpo , ha cercato i coglioni e toccandoli ‘ me li hai svuotati dentro ‘ ero anch’io stanco . nella giornata , avevamo già fatto l’amore , ci mettevo tutta la passione e la forza possibili ma a quell’età più ne fai e più ne faresti , poi con una simile figona’.sempre pronta a farsi montare’per fortuna che aveva un braccio che non poteva usare liberamente . le ultime sere ha voluto andare a ballare .
nei lenti la stringevo contro , sentiva il cazzo duro ‘ ce l’hai sempre in tiro ed io
‘ zia sei tu che sei una bella figa , me l’hai fatta provare , se mi piace è solo colpa tua ‘
è un periodo che ricordo ancora quasi con nostalgia , sono state le mie prime chiavate fatte in libertà senza l’ossessione di doverlo sfilare per sborrare e farlo in una figa è piacevolissimo .
i nostri incontri si sono diradati , qualche volta me la sono scopata ancora . ormai è anziana , ma quando nessuno ci osserva , ha ancora il coraggio di farmi l’occhiolino , le vado vicino e le dico
‘ passano gli anni sei sempre una bella figa ‘ non è vero , lei lo sa ma le piace sentirselo dire’.
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Bhe...è difficile che si ricevi un commento, Questo sito non è tantissimo frequentato da gente attiva :)
Una serie di racconti sempre più eccitanti, alla fine Gianni ha raggiunto il suo scopo
Mi sa che alla prossima Gianni raggiunge l'obbiettivo
Un vero cuck, lei senza problemi gli racconta, d'altronde lui glielo aveva permesso al telefono