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dai diochi in gioventù al sesso in famiglia

By 19 Marzo 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Effettivamente devo ringraziare mio cugino se, ormai da un anno, mi scopo, quasi giornalmente, mia sorella.Questa storia ha due inizi, uno soft di diversi anni fà, uno più hard di un anno fà, accennero brevemente al primo per descrivere meglio e più approfonditamente il secondo.
Quando eravamo dei ragazzini, passavamo le estati dai nonni in una bella casa in campagna, io e mia sorella e mio cugino e mia cugina, il più grande era mio cugino, io e mia cugina eravamo coetanei e poi veniva mia sorellina, in campagna ci annoiavamo parecchio, l’unica distrazione era la tv, ma un pomeriggio la gatta di nostra nonna decise di pisciarci sopra e un bel corto circuito ci fece salutare quello che, io e mia sorella, pensavamo fosse l’unico svago. Dopo un paio di giorni di discussioni e litigate tra i nostri cugini, dato che lei non voleva raccontarcelo, prevalse lui, dicemmo che andavamo a farci un giro per i campi e invece, passando per la finestra del bagno ci nascondemmo in una stanza al piano di sopra e loro ci fecero vedere come giocavano al dottore, ci unimmo anche noi al gioco e diventò il nostro passatempo estivo anche quando la tv venne riparata, giocavamo tutti con tutti ma c’era una predisposizione da parte mia per mia cugina perch&egrave all’epoca già aveva le tettine, a differenza di mia sorella che era piatta come una tavola, e da parte di mio cugino verso mia sorella perche già la sua glielo menava a casa loro e gli piaceva avere una mano diversa a trastullare il suo uccello. Quei giochi, oltre che per tutta l’estate li facemmo per altre due splendide estati ma poi, diventati più grandi e cominciati i primi amori, smettemmo con le cose “familiari”.
La seconda fase &egrave iniziata, come dicevo, un annetto fa, in circostanze tristi e cio&egrave la morte di nostra nonna, le cose erano cambiate moltissimo dall’ultima volta che eravamo stati li, sia nostro cugino che la sorella si erano sposati e vivevano in altre città, io e mia sorella vivevamo ancora con i genitori, come viviamo tuttora, ed eravamo entrambi fidanzati. Quel giorno, mentre i nostri e i loro genitori, finito il funerale, se ne andarono, noi quattro, su idea di nostro cugino, decidemmo di fermarci a dormire nella casa in campagna, per stare un pò insieme dato che ormai non riuscivamo mai a vederci e poco anche a sentirci. Fino a quel momento, tra i parenti che non vedevamo da tempo, la confusione, lo sforzo di ricordare chi erano quelli che ci facevano le condoglianze non avevamo avuto il tempo di vivere il lutto, ma quando ci siamo trovati noi quattro, in quella casa vuota, la sensazione della morte e della perdita c’&egrave calata addosso di colpo, al dilà dei giochi porcelli, quella cara aveva tanti altri ricordi piacevoli, eravamo davvero affezionati ai nostri nonni, spece alla nonna che se ne era andata per ultima, io e mio cugino non parlavamo e le ragazze avevano gli occhi lucidi, nessuno aveva voglia di mangiare ma di bere sì e così abbiamo dato fondo ai liquori che c’erano in casa. L’alchol ci sciolse un pò e cominciammo a ricordare i giorni passati con i nonni e quando eravamo tutti un pò brilli, il nostro diabolico cugino ci chiese se ci ricordavamo dei giochi proibiti che facevamo in quella casa, nessuno di noi, anche se non ne avevamo più parlato, li aveva dimenticati, sono convinto che, in qualunque altra circostanza la cosa ci avrebbe molto imbarazzato e avrebbe provocato reazioni negative da parte delle ragazze e un pò di rimpianto tra noi maschietti, ma quella sera era particolare, eravamo da soli, in aperta campagna, lontani da tutti e, sopratutto con la morte in testa e nel cuore, morte che tutti volevamo scacciare, fu come tornare indietro nel tempo con la differenza che allora lo facevamo di nascosto, col cuore in gola, sempre attenti al primo scricchiolio, al primo rumore, a rimetterci le mutande e cercare di nasconderci, quella volta invece avevamo la casa tutta per noi; a me era venuto duro ma anche mia sorella aveva lo sguardo da porcellina, nostro cugino se ne accorse e si piazzò sul divano accanto a lei e le disse: “Signorina lei mi sa che &egrave molto malata, &egrave necessario che la visiti!” lei, anche se tutta rossa rispose “Oh si dottore e mi raccomando una bella visita approfondita!” io guardai verso mia cugina che era in piedi e mi guardava imbarazzata ma anche eccitata, mi sono avvicinato e le ho sussurrato “Anche tu non ti senti bene?” lei ha sorriso debolmente e mi ha detto “Si ma io non mi sento bene davvero, sono un pò spaventata per quello che stiamo facendo, specie quello che stanno facendo loro” Patrizia, mia sorella era senza maglia con il reggiseno tirato su con in mano il cazzo di Davide, il cugino, mentre lui lae succhiava le tette e le teneva una mano debtro le mutandine, ero eccitato e anche geloso così ho abbracciato Stefania, mia cugina e l’ho baciata, lei dopo qualche secondo ha risposto al bacio, ci siamo spogliati anche noi e poco dopo Davide e Patrizia scopavano sul divano mentre io e Stefania lo stavamo facendo sulla poltrona forunatamente tutte e due prendevano la pillola perch&egrave io e Davide eravamo così arrapati che ci siamo preoccupati solo dopo che tutti e due eravamo venuti dentro. Il fatto che, dopo essere state in bagno le due ragazze non si fossero rivestite era un ottimo segno, la serata non era ancora finita, sia io che Davide volevamo giocare con le nostre sorelle, io le sono scivolato affianco eravamo tutti e due nudi, &egrave una bellissima ragazza e, a differenza di quando giocavamo da ragazzini, ha un gran bel paio di tette molto più grandi di quelle di stefania, ho iniziato ad accarezzargliele e succhiargliele ma quando ho fatto per baciarla lei mi ha detto: “Guarda che non sono abbastanza sbronza per mettermi a scopare con mio fratello!” “A questo rimediamo subito” le ho detto riempiendole un altro bicchiere di vodka, lei ha riso però lo ha preso e lo ha bevuto e ho visto che mi guardava il cazzo come per valutarlo, e, quando ha finito quello mi sono messo in bocca quello che restava nella bottiglia e l’ho baciata passandoglielo, un pò tossicchiando l’ha bevuto tutto e quando mi sono riavvicinato non solo non ha respinto il bacio ma mi ha messo la lingua in bocca e mi ha preso il cazzo in mano cominciando a menarlo lentamente. Dall’altra parte Davide stava combattendo con Stefania che non ne voleva sapere, alla fine entrambi abbiamo vinto. Il sesso che avevo fatto con mia cugina era stato bello, con Patrizia all’inizio &egrave stato stressante, mi aspettavo da un momento all’altro che tornasse in se e mi facesse smettere. Evitavo di guardarla negli occhi, avevo paura che vedendo di chi era il cazzo che la stava per scopare, cambiasse idea, tanto avevo tanto altro da guardare, le sue tette, la sua figa, quando avevamo giocato quei tre anni aveva un bel triangolo di pelo, quella sera una strisciolina alla moicano, (mia cugina, anche lei pelosa in passato era completamente rasata), le ho leccato a lungo la figa in attesa di trovare un erezione decente e poi l’ho penetrata lasciando che finisse di indurirsi dentro di lei, nonostante avessi appena scopato e fossi pieno d’alchol. mi &egrave bastato pensare “Cazzo sto scopando mia sorella” per tornare in tiro, solo quando ero tutto dentro l’ho guardata in faccia, lei aveva gli occhi chiusi, l’ho baciata e ho iniziato a muovermi, per un pò ha fatto la morta rifiutandosi si partecipare ma poi, finalmente, ha iniziato a sospirare di piacere e baciarmi il collo e la spalla, quando poi mi ha messo le mani sulle chiappe ed ha iniziato a spingermi a scoparla più velocemente mi sono lasciato andare, l’ho fatta godere e sono venuto anche io. Mentre abbracciati riprendevamo fiato abbiamo sentito anche i cugini godere. Sfatti e stanchi siamo andati verso le camere al primo piano, mentre le ragazze erano in bagno mio cugino mi ha detto “quando Patti si addirmenta scendi, dobbiamo parlarne”non vedevo l’ora di dormire ma sobo sceso e mi sono accorto che non era per niente sbronzo, aveva fatto finta per provarci e limitare i danni se noi avessimo reagito male, mi ha chiesto di ringraziarlo per quello che era riuscito ad ottenere e poi mi ha sussurrato “Convinci Patrizia a restare anche domani, io farò lo stesso con Stefania, se ce ne andiamo sarà solo un episodio irripetibile, lon le potremo avere mai più, ma se ci fermiamo e domani le convinciamo a rifarlo sar&egrave fatta, tu continuerai a scoparti tua sorella a casetta tua quando babbo e mamma non guardano e io mi scoperò la mia quando riusciremo a depistare i rispettivi, e poi potremo vederci quì, di tanto in tanto per delle belle orgie, che ne dici? Ero molto stanco ma l’idea mi piaceva così gli ho detto che ci avrei provato.
A presto il seguito.
per condividere esperienze simili malexandrus@tiscali.it Avevo promesso a mio cugino Davide di convincere mia sorella Patrizia a fermarci un’altra notte nella casa in campagna ereditata dai nonni, la sera prima, come avete potuto leggere nella prima parte di questa storia, assieme a Stefania, la sorella di nostro cugino, un po per l’alchol che avevamo bevuto un pò per le circostanze, avevamo ripreso i giochi proibiti che facevamo da ragazzini e, essendo più grandi, li avevamo decisamente superati, Davide, prima di coricarsi mi aveva detto che se il giorno dopo fossimo ripartiti avrebbe prevalso il senso di colpa per quello che avevamo fatto e n&egrave Patrizia n&egrave Stefania ci avrebbero più permesso di rifare l’amore con loro, aveva ragione, ci avevo anche provato appena svegli, ma io non c’ero riuscito, a differenza sua con la sorella, Patrizia si era svegliata di pessimo umore e con il mal di testa per la vodka ingurgitata la notte prima e mi aveva detto che voleva tornare a casa, che non era pentita di quello che avevamo fatto ma dovevamo tornare coi piedi per terra e che, dopo colazione e dopo aver risistemato si tornava a casa senza discutere. Si può tranquillamente dire che ho avuto una botta di culo e cio&egrave: il suo ragazzo, che evidentemente anche lui si era svegliato con le palle girate, che ha scelto quel momento per telefonare e provare a cazziarla per quella notte fuori non concordata con lui. Risultato? Controcazziata di mia sorella e decisione di fermarsi un altro giorno e sopratutto un’altra notte. Dopo pranzo ed un giro di aulin perch&egrave il mal di testa lo avevamo tutti tranne quel porco di mio cugino che infatti ha versato l’aulin in una pianta, fortunatamente senza farsi vedere dalle ragazze, quando siamo stati di nuovo a posto, il solito Davide ha iniziato a lumacare mia sorella, Patrizia, un pò gli dava corda ma essendosi messa apposta i Jeans gli impediva di andare oltre e di toglierglieli, era lucida e voleva dominare la situazione, sicch&egrave Davide, ad un certo punto, ha perso la pazienza, l’ho fermato senza problemi dato che, anche se sono più giovane d’età, sono molto più grosso e forte di lui e gli ho detto che si sarebbe fatto solo quello che andava bene a tutti. Non avevo mai difeso Patrizia così, non ce n’era mai stato bisogno, ma mi sono accorto che la cosa aveva avuto molto effetto su tutti e tre, mia sorella dopo avermi detto di non preoccuparni, che andava tutto bene, che aveva voglia di giocare anche lei ma aveva ancora un pò di mal di testa e quindi voleva andarci piano all’inizio, mi ha fatto sedere sul divano e si &egrave accoccolata su di me, Davide, un pò imbarazzato ha chiesto scusa e si &egrave rifugiato tra le braccia della sorella, anche Stefania era un pò tesa e per un pò nessuno ha parlato, ad un certo punto ho incrociato lo sguardo con Patrizia e mi sono accorto che era eccitata, mi sono avvicinato e, senza neanche accorgermene mi sono trovato la sua lingua in bocca, abbiamo limonato per un pò e ho soperto con orgoglio che da me se si faceva sbottonare i jeans e anche infilare una mano dentro le mutandine, stavo per toglierglieli del tutto e fare l’amore con lei quando Davide si &egrave avvicinato e mi ha detto: “Scusa alex ma tu la potrai avere tutti i giorni a casa vostra, io forse 4 5 volte all’anno, e se lei &egrave daccordo, io e lei dobbiamo tornare a fare la pace, e poi c’&egrave Stefania anche lei non ti vedrà a lungo e vorrebbe stare un pò con te”, mi dispiaceva per Stefania, ma ero impazzito per mia sorella e, anche se ci speravo, non ero per niente sicuro che a casa, nonnostante, come spiegherò più avanti, io e lei abbiamo moltissima privacy, mi si sarebbe data lo stesso, stavo per mandare al diavolo Davide però Patrizia, che aveva intuito che ero pronto alla guerra per lei, mi ha sussurrato “c’&egrave tempo per noi, ha ragione, io devo mettere qualcosa in chiaro con lui e tu devi coccolare un pò Stefy che &egrave convinta che non la vuoi” si &egrave alzata ed &egrave salita in camera con Davide, io mi sono avvicinato a Stefania, effettivamente era un pò giù, si sentiva una seconda scelta, sono però riuscito a rimediare dicendole una mezza verità, le ho detto che non era vero che non la volevo ma che siccome Patti non stava bene e non era stata molto entusiasta di fermarsi, mi sentivo responsabile e non volevo che Davide facesse troppo il prepotente, si &egrave rasserenata e mi ha abbracciato quando poi le ho ricordato che quando giocavamo da piccoli lei era la mia preferita, finalmente ha sorriso, mi ha baciato e mi ha detto: anche tu eri il mio preferito, eri molto dolce e mi sarebbe piaciuto se avessimo continuato a vederci anche dopo le vacanze, vederci da soli intando e proseguire il gioco, mi toccavi molto meglio di Davide e avrei voluto fare con te molto di più che farti le seghe” le ho detto che era come se fossimo tornati un pò in dietro nel tempo e potevamo fare come se fossimo statoi ancora in quella camera chiusa a chiave a giocare, siamo saliti, ci siamo chiusi a chiave, spogliati e poi lei mi ha detto “Avevo voglia di farti questo” si &egrave inginocchiata e me l’ha preso in bocca cominciando a succhiarlo lentamente, di solito ho una buona resistenza ma se sono arrivato al minuto prima di sborrarle in bocca &egrave già tanto, lei ha ingiottito tutto, io le ho chiesto scusa per essere stato così egoista e lei ha detto “puoi farti perdonare facendo due cose: intanto non dicendo a Davide che l’ho bevuta, &egrave una cosa che non faccio quasi mai e faccio solo in occasioni speciali e so che lui mi romperebbe le palle ogni volta che glielo prenderò in bocca, e poi toccami come mi toccavi qiando eravamo ragazzini, sei stato il primo a farmi venire davvero!” Mi sono dato da fare usando anche la lingua e con un discreto successo, modestamente parlando, e poi siamo tornati in salone dove Patrizia e Davide, ancora nudi chiaccheravano davanti al caminetto acceso, noi c’eravamo rivestiti ma c’&egrave bastato poco per metterci nudi anche noi e raggiungerli accanto al fuoco. Mia sorella mi ha fatto segno di andare vicino a lei e mi ha abbracciato, Davode ha fatto la stessa cosa con Stefania e siamo rimasti un pò così a farci le coccole, Verso le nove c’&egrave venuta fame, non avevamo voglia di mangiare di nuovo le stesse cose di pranzo e della cena precedente e cio&egrave i mangiarini che i vecchi amici di nostra nonna ci avevano regalato molto carinamente dopo il funerale, la maliziosa per una volta l’ha fatta Patrizia che ci ha proposto di andare a mangiare in un posto di cui aveva sentito parlare, distante da dove eravamo noi abbastanza perche nessuno potesse averci mai visto neanche da ragazzini e andare li e cenare comportandoci come se fossimo stati due coppiette io con lei e i nostri cugini tra di loro, l’idea e piaciuta a tutti anche se forse Stefy avrebbe voluto recitare il ruole della mia ragazza. La cena &egrave stata ottima ed eccitante, era incredibile baciare e farmi baciare da mia sorella in boccain quella sala piena di gente e immaginare quanto sarebbero stati sconvolti se avessero saputo, il gioco ha coinvolto molto anche i cugini, tornati alla villa eravamo di nuovo pieni di voglia di sesso, io ero sulle spine, volevo chiudermi in camera e passare la notte con Stefania, dai baci e dalle carezze di mia sorella ero ormai certo che a casa avremmo continuato ad essere amanti e Stefania chiss&egrave quando avrei potuto riaverla, dall’altra sapevo anche che il motivo per cui Patti era così gattona con me era, me lo aveva detto lei, per come l’avevo difesa e desiderata nel pomeriggio e non volevo che si accorgesse che la sera voevo l’altra, fortunatamente vedendomi silenzioso mentre tornavamo verso la villa, (io e lei eravamo nel sedile posteriore) si &egrave avvicinata come per baciarmi e mi ha detto: “noi possiamo farlo e lo faremo ogni volta che vogliamo quindi non fare il pitbull con davide per stasera, tu stai con Stefy e poi noi lo facciamo quando saremo da soli”. Io non sapevo cosa aspettarmi da Stwìefania perch&egrave mentre cenavamo lei aveva ricevuto una telefonata dal marito, una telefonata normale della serie: tutto bene, novità, a che ora torni etc etc, anche io e Davide l’avevamo fatta con le nostre rispettive, io non mi ero sentito affatto in colpa, non l’avevo mai tradita fino a quel momento ma non lo consideravo un vero e proprio tradimento, e Davide, che metteva le corna alla moglie già da quando erano fidanzati, addirittura la notte prima di sposarsi l’aveva passata a scoparsi la testimone di nozze di lei, era ancora più sereno di me, ma Stefania era stata un pò turbata dalla telefonata. Però, da come mi ha baciato una volta in camera spalmandomisi addosso ho capito che il nervosismo era passato , abbiamo giocato un pò, prendendoci molto tempo nei preliminari, poi mi ha detto “Sdraiati, vengo su io, sarò io a scoparti ora!”, ho ubbidito, non sono un’amante di quella posizione ma &egrave stato molto bello guardarla mentre andava su e giu sul mio cazzo, accarezzarle le tette e vederla e sentirla godere e poi, mentre le riempivo la figa sborrando, sentirla chinarsi e riempirmi di baci. La mattina, quando la sveglia ha suonato ci siamo svegliati abbracciati, eravamo tristi all’idea di lasciarci ma lei mi ha detto: So che tu, Davide e Patti non siete religiosi ma perch&egrave non sfruttiamo la scusa del trigesimo per rivederci tutti e quattro qui da soli e questa volta per un weekend lungo? Io sono sicura di non avere problemi con mio marito e voi?” L’idea era grandiosa anche se difficile e abbiamo promesso di fare in modo di realizzarla e, un pò tristemente, siamo ripartiti verso casa.
malexandrus@tiscali.it x incestuosi come il sottoscritto

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