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Racconti Erotici

E ti sento ancora…

By 10 Aprile 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

E ti sento ancora…lieve sul mio petto prima leggero, ora violento. Sento la mia carcassa squotersi inerme sotto al pugnale delle tue parole. Sento il sangue colarmi lungo la schiena. Ho sentito la febbre divorarmi stanotte, prendersi il mio corpo e la mia testa. I miei demoni mi cercano e mi vogliono, prepotenti…Mi sono lasciata condurre nell’oblio dove non c’&egrave sogno ma tormento. Come Prometeo la condanna di essere mangiata ogni giorno. Non sono che una grossa preda viva attaccata ad un cappio. Tutti ora, e non so perch&egrave,mi cercano, mi desiderano, gareggiano ma nella realtà non &egrave così. Il prezzo da pagare per aver donato il fuoco agli uomini…Sperduta quassù tra le montagne. Protetta dai miei boschi, da questa selva florida e cupa. E da quassù, il panorama &egrave stupendo e vedo fino al mare…Mare infinto che ti ha portato a me, che mi ha permesso di ristorarti quel poco che basta prima di riportarti a s&egrave. Pesce guizzante incostante dalle mille sfaccettature. Sono la strega che va al molo e sul bagnasciuga a cercar i doni che naufraghi occasionali lasciano cadere nelle profondità. La lupa che ora si lecca le ferite. E ti sento ancora nel mio ventre, e questo mattino radioso &egrave ancora così nero come i miei capelli.
Non ho più parole da dirti n&egrave danze da mostrarti. Sei caduto nella mia tela e ci siamo cibati l’uno dell’altra. Piccola puttana malinconica che sono. C’&egrave sempre un prezzo da pagare per un giorno d’amore. Ma 48 ore, un dato finito, sono servite a qualcosa. Sono valse forse un eternità di rimpianti felici e malinconici… Ora penso a Te e al fatto che esiste l’anima Gemella da qualche parte ma come può un tuo gemello ardere tanto per te? Ho capito che essa non si trova perch&egrave &egrave incestuoso il concetto…Esiste ma non corrisponde al tuo Destino. Ho capito che esiste la perfezione. La terra continua nel suo moto perpetuo, lenta e rapida al contempo, ed io continuerò a fare la strega puttana che attende a riva accendendo una torcia per guidare a riva i naufraghi. Guarirò le loro ferite, preparerò loro un letto caldo dove dormire sereni almeno per una notte, offrirò il mio seno per sentirli amati. Hai lasciato un impronta nell’Immenso. Percepisco solo il vuoto che hai lasciato, e un buco nero nell’Infinito. Non ci sei più e forse in qualche modo non ci sei mai stato. Dirti addio non so, forse a volte tornerai a far visita nei sogni della Strega. E forse smetterò di piangere…Nessuno mi aveva detto mai “Ti Amo” davvero…Perdonami di averti fatto bere il mio Vino Drogato. Sono la Venere Acida che guarda e cerca. Che aspetta qualcuno che la prenda con s&egrave. Ma non arriverà mai e Elettra sarà solo Viola. Due persone in una, o cento, o mille ma ho bisogno di Elettra…Lei mi difende. E’ il mio scudo malridotto che para i colpi di chi senza volerlo mi ferisce. E’ una macchina fredda e calcolatrice che pochi sanno controllare. Scheggie impazzite nell’Universo. Sei approdato nella mia Galassia e ora Internauta va e sii felice. Solo sapendoti così saprò ritrovare il sorriso…Continuerò a danzare sola al chiaro della Luna e ogni tanto, un’ombra tra le fronde e i cespugli mi confonderà e mi farà ricordare di te e sorridere malinconica. La Malinconia di un futuro che non esiste ma che &egrave stato bello sognare. Le ombre danzeranno con me e mi permetteranno di volare sulle ali della fanstasia, ancora per una volta, sognando di te…

Iza

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