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Racconti Erotici

FEUILLETTON 4

By 23 Maggio 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Come si erano promessi, la notte, anzi, quel mattino, Giorgia e Maurizio dormirono insieme.
Anzi, non dormirono per nulla.
E non nel piccolo ammezzato di lui, ma nell’ albergo di lei.
Giorgia aveva preferito così, anche perché i ragazzi erano abbastanza stanchi per compiere la lunga deviazione dalla circonvallazione che li avrebbe dovuti portare nel centro della città.
Ti dispiace’..? Puoi prendere l’autobus’lo so’sono sette fermate’..
Si trattava di tre stanze, comunicanti fra loro da una porta mai chiusa a chiave.
Nelle due che davano sul cortile interno dormivano rispettivamente, a partire dalla camera più prossima a quella della ragazza, Minoù e Julien; nell’altra, più grande e che godeva di un divano letto, Victor e Robert, e Janvier.
Minoù era l’unico a permettersi qualche svago per sfuggire alla monotonia della coppia, forte del suo ruolo. Janvier, all’occasione, fungeva da jolly fra Victor e Robert ma preferiva le donne.
La camera di Giorgia dava sul viale di platani. Dalla finestra si sentiva il mare.
Non era la prima volta per Maurizio, c’era già stato, specie le prime volte.
Sapeva esattamente quanto ci fosse, di tempo, fra la pensione e l’università: venticinque minuti col traffico normale. Quindici minuti di sonno perso, o all’incirca l’assenza di una doccia.
I due giovani si amarono per le tre ore che rimanevano loro, ininterrottamente; Minoù e Julien finirono, invece, verso le sei.
Alle otto esatte trillò la sveglia del telefono. Avevano pregato la portineria di dargliela non sapendo se a quell’ora fossero stati ancora svegli.
Maurizio le stava ancora suggendo i capezzoli sfiniti e quasi doloranti, sul finire dell’ennesima prova.
Giorgia era sopra di lui.
Non andare’
Vorrei’come faccio ?
Rimani a dormire con me’..
Dovrei telefonare”.dire che arrivo un’ora più tardi’
Dico dormire’rimani qua”.ci facciamo svegliare nel primo pomeriggio”e andiamo a farci due brioches’..
Dovrei telefonare’…avvertire la segreteria’..
Fallo’… da qui’..
Maurizio alzò il ricevitore, batté sullo zero senza più alcuna esitazione.
Un attimo dopo rispose la reception.
Signorina”mi può fare questo numero ?
Fatta la telefonata, Maurizio si ridistese.
Giorgia, mentre era seduto, lo aveva disturbato continuamente passandogli i polpastrelli sulla schiena, imprimendovi le unghie, girandogli con il braccio intorno al bacino per stirargli il pene, sporgendosi dalla sponda per andarglielo a nettare, allegramente canzonatoria.
Mi piace il tuo sapore”più &egrave forte più impazzisco’..sai di toro’.
Lo aveva guardato da sotto in su con uno sguardo maliziosamente lubrico, la larga bocca semiaperta, pronta a rimorderlo; le labbra gonfie dei suoi baci, del poppare indismesso, prive di ogni segnale di rossetto, defraudate di sangue.
Quasi ad aspettarsi una risposta alla domanda inespressa.
Era stato allora che Maurizio si era preoccupato di nuovo.
Ma come….non ti é ancora passato ?

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