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Il cambiamento

By 10 Agosto 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Avete mai avuto una di quelle ragazze bellissime, di cui ne siete innamorato alla follia, in cui il rapporto sentimentale non può che essere più che perfetto ma con qualche problema sul lato sessuale? Io si, sinceramente non riesco a capire se &egrave soddisfatta del rapporto oppure meno, ho sempre avuto difficoltà fin dal nostro primo incontro. Poi capitemi, ero alla mia prima scopata, come esempio avevo solo i film porno, donne ansimanti e urlanti che gemono appena le sfiori con qualsiasi cosa e in qualsiasi posizione, ma con lei ho sempre avuto rapporti non dico freddi, ma tiepidi! Da pessimista quale sono ho sempre pensato che fosse colpa mia, ma porca puttana in 6 anni di fidanzamento avrò sparato anche io qualche colpo buono, no? La legge dei grandi numeri &egrave a mio favore, no? Voi che dite? Per noi maschi &egrave facile capire quando siamo soddisfatti, non si sbaglia mai!! ma le donne’ Che casino!

Il problema che avevo con Ivana era che dovevo sempre trascinarla, implorare, fare la prima mossa, lei sembrava non avere mai voglia o desiderio, sembrava quasi che mi facesse un favore a darmela. Cazzo, per un ragazzo infoiato come me (ammetto che ho sempre voglia di scopare, non lo nego) era un problema, soprattutto perché trovavo Ivana stupenda e davvero eccitante, anche negli abiti casual e senza trucco, non parliamo delle rare volte in cui si mette giù da gara! fa girare la testa a chiunque e questo mi rende piuttosto orgoglioso, peccato che le occasioni di vederla così bella sono pochissime, non si valorizzava, preferiva stare comoda nei vestiti, truccarsi era un peso! Era un problema, nel corso degli anni ne avevo fatto un’abitudine, non c’era altro modo. Ne avevo parlato con lei ma con scarso successo, anzi del tutto nullo e non ho mai capito il perch&egrave.
A volte però la voglia di avere accanto a me una donna più focosa e aperta al desiderio riaffiorava, più forte di prima, e mi faceva incazzare non poco, quelle incazzature in cui ce l’hai con chiunque proprio perché non sai con chi te la devi prendere o come risolvere il problema, mi sentivo impotente (bh&egrave, non del tutto!!!).

Questo piccolo preambolo &egrave per farvi capire il mio stato d’animo quando un giorno l’andai a prendere a casa sua e mi ritrovai davanti alla ragazza più bella ed eccitante di sempre: era Ivana, ma allo stesso tempo no! Irriconoscibile con passo svelto e deciso si avviò verso la mia macchina! ‘Cosa cazzo sta succedendo, sto sognando? &egrave uno scherzo?’ mille pensieri si accavallavano nella mia mente, e immediatamente la mia fantasia si scatenò nelle più perverse fantasie! Dopo lo shock di qualche secondo ebbi tempo di osservarla meglio, godendomi ad ogni suo passo quell’eccitante visione: le scarpe nere, aperte come piacciono a me coi laccetti che le fasciavano quelle sottili caviglie, esaltando e slanciando le gambe coperte solo da una piccola minigonna nera con un ampio spacco sul lato sinistro. Quei fianchi perfetti e proporzionati rispetto alla sua esile figura, si muovevano sensualmente, con quel piccolo culetto, perfetto nelle sue forme, che tante volte ho leccato, morso e stretto tra le mie mani. Un maglia attillata lasciava scoperto l’ombelico e metteva in risalto quelle tettine che, nonostante le dimensioni ridotte, supportate da un bel reggiseno facevano la loro porca figura. E infine il viso, angelico come sempre, questa volta però reso ancora più perfetto da un trucco leggero, non vistoso ma comunque d’effetto.

Salita sulla macchina, tanto era lo stupore che non riuscii nemmeno a salutarla… la fissavo a bocca aperta come un perfetto idiota.
– Non dire niente, andiamo a casa! ‘ mi disse. Era più che altro un ordine e di sicuro non volevo disobbedire. Difficile guidare in queste condizioni: la gonna era talmente corta che faceva intravedere il pizzo delle mutandine e quelle cosce dall’aspetto così morbido mi invitavano a toccarle e accarezzarle. Subito la mia mano malandrina si posò sulle sue gambe, per essere prontamente spostata in con uno stizzito ‘Piantala!’. Non capivo, per una buona volta si vestiva da troia e io non potevo approfittarne? A che gioco stava giocando? Per fortuna il tragitto era breve e fummo subito nel mio appartamento. Stavo esplodendo, il mio cazzo era diventato duro come non mai. La baciai con passione e subito la nostre lingue si cercarono. Ragazzi, &egrave incredibile cosa riesce a fare, morbida e sinuosa esplora, stuzzica le labbra e il palato, portandoti in pochi secondi al settimo cielo. Mi prese per mano e rapidamente andammo in camera. ‘Si scopa! oggi si scopa come non mai finalmente!’ pensai eccitato. Era lei a condurre il gioco questa volta, decisa e grintosa mi spogliò subito gettandomi sul letto, salendo a cavalcioni sopra di me senza darmi il tempo di ragionare. Partì immediatamente a baciare, a leccare il mio collo come solo lei sapeva fare. Brividi intensi mi percorrevano tutto il corpo e nel mentre le mie mani andarono subito a toccarle il culo e stuzzicare la sua fighetta: era fradicia, bagnata come non mai. Non mi fu difficile penetrarla in un solo colpo con 4 dita e subito un gemito partì dalla sua bocca. Mi bloccai, gemere non era sua abitudine. Quell’attimo di distrazione fu fatale, con rapidità mi scostò le mani dal suo corpo distendendole sopra la mia testa. Sentii qualcosa scattare e in meno di 10 secondi ero ammanettato al letto.
– Cazzo fai? Che ti prende oggi? ‘
– Non ti va per caso? Non volevi una troia al posto di una ragazza? Sai ultimamente ti ho tenuto d’occhio, ti vedevo che osservavi le altre ragazze non più come uno che vuole solo vedere un bel culo o fantasticare su come sarebbe bello scoparle’ no ultimamente tu eri convinto che prima o poi ci avresti provato, ma col cazzo che ti lascio mettermi un paio di corna. So qual &egrave il tuo punto debole, so come tenere stretto il mio uomo’ vuoi una puttanella al tuo fianco? E allora eccomi qua! ‘ disse tutto di un fiato, eravamo assieme da 6 anni mica per niente, la ragazza mi conosceva e aveva visto giusto’ il pensiero di voler scopare qualcun’altra era forte in me, provare qualcosa di diverso, nuove emozioni magari più forti di quelle provate fino ad allora.
– Però devi avere ancora un attimo di pazienza ‘ e se ne uscì dalla stanza, risistemandosi la gonna e i capelli tutti arruffati. Che situazione del cazzo però, ammanettato come un cretino e l’uccelo in tiro, eccitato per tutto quello che mi stava accadendo. Era come vivere uno di quei tanti filmetti visti su internet, durante quelle seghe furiose fantasticando su come sarebbe stato bello avere tra le mani una zoccola come quelle. Il pensiero di quello che sarebbe successo da li a poco mantenne viva l’erezione, facendo svettare il mio cazzo come non mai. Cosa stava combinando ora? Finalmente dopo pochi minuti sentii aprire la porta del bagno e i tacchi delle sue scarpe dirigersi verso la stanza da letto. Le sorprese non erano finite a quanto pare: le gambe erano ora fasciate da dei collant autoreggenti scuri, con le mutandine nere fare capolino da una piccola sottoveste di seta tutta nera. Madonna santa, era la visione più eccitante della mia vita, era incredibilmente bella. Si avvicinò al letto senza dire una parola, fissandomi intensamente e lentamente, molto lentamente prese in mano il mio uccello e iniziò una sega. Su e giù, su e giù, accarezzando di tanto in tanto la cappella, avvicinando le labbra stuzzicandomi, ma senza iniziare un vero e proprio pompino. Mi guardava con uno sguardo da vera troia, eccitata come non mai. Forse liberarsi del tutto delle proprie inibizioni aveva fatto bene anche a lei e ora quello che le sembrava più un gioco per fare piacere al proprio ragazzo era diventato anche per lei la cosa più eccitante che avesse mai provato. La sega continuava, lentamente e senza sosta ‘ Ti prego ‘ implorari. Capì subito: finalmente decise di tirare fuori quella piccola lingua e leccare. Era piccola e morbida, 6 anni di pompini l’avevano resa impareggiabile: la passò inizialmente sulla cappella, leccandone ogni parte e soffermandosi soprattutto sul frenulo, che con sapienti colpi ne tracciava ogni suo contorno. Poi iniziò a leccare l’intera asta, su e giù quella lingua si muoveva lentamente, non si lasciava scappare nemmeno un centimetro, era bravissima. Avidamente lo prese subito in bocca, succhiando e lavorando di lingua, ritmicamente la sua testa si muoveva assieme alla sua mano. Andava sempre più in fondo, il mio cazzo scompariva nella sua bocca sempre di più, per poi ricomparire poco dopo avvolto dalla lingua, sempre pronta a guizzare al momento giusto. Continuò così per 10 minuti, variando il ritmo in modo da non farmi venire. Alcune volte ricominciò a leccare l’asta, fino a scendere alle palle: aiutandosi con una mano le succhiava, le leccava come chicchi d’uva. Era un pompino incredibile, ma non potevo concludere accontentandomi della sua bocca, no volevo scoparla con foga, dare il meglio di me stesso per ripagarla di tutto quel che stava facendo.
– Dai, stacca questi affari e scopiamo! ‘ praticamente supplicai, non ce la facevo più. Il piacere era tanto, ma le mani legate ti creano un senso di frustrazione e impotenza che chi non ha mai provato non può immaginare.
– Eh no, questa volta comando io e prima di iniziare c’&egrave ancora una piccola sorpresa! ‘ Lo disse con quello sguardo da cerbiatta in calore, cosa aveva ancora in mente la mia piccola porcellina?

Per suggerimenti e critiche vi prego di contattarmi seguendo questo indrizzo
Kece_milu@alice.it

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