Sui miei Occhi di Notte scorrono ombre di dolore e ansie di piacere. Il verde del profondo si cela in cotanta oscurità e sì complice. Sono la Notte, la Notte innaturale dagli occhi verdi.
Lei scende le spalle, si posa dove la bocca trova conforto. E si perde.
Dà violenza al peccato, dolcezza di miele, passione di labbra, crudeltà di Donna.
Non guardare negli Occhi la Notte.
Potresti perderti … e risucchiarmi, per farmi scivolare senza cadere, cadere senza volare, sfamarti senza azzannare.
Ho graffi e tatuaggi che riaffiorano, in certe notti, invisibili ai più.
Raccontano con cadenza nascosta di traghettamenti nel buio, d’immagini e fiamme, di Vite a stralci, di brandelli di Vita.
Cosa ricordano? Cieli neri e stelle falsate, fluori come Occhi -questi occhi, come occhi di lupo nel branco, nella foresta- che sorridono e dicono sì …
… Poi si avvicinano mentre cavalchi e sali sempre più in alto, sfiorando il soffitto, ed oltre, il Cielo – a baciare le stelle.
Pazza.
E’ là, esattamente là, in quell’istante che volge e si assesta e ti scuote che tutti quegli occhi mutano e inclinano lo sguardo di demone come spilli nel buio e sulla tua pelle.
Ricordo il nudo calore e le goccie e le grida e le lotte e la preda, ricordo la sera.
Ricordo certe Notti in cui fare l’Amore è come morire senza mai smettere.
Ricordo disegni e profumi sul corpo ed altri solamente sfiorati, dita come pennelli, mani come scalpelli su materia molle e duttile e inquieta.
Io sono la Notte.
E contro un velo mai più bianco scorrono petali di candore che si confondono nell’oblio di un sonno volutamente sopito e lasciato in disparte.
La Notte è fatta per l’inestricabile scorrere deciso di acqua e di luce. Luce Nera che s’insinua nelle tue cavità di donna e di bambina e di femmina. Luce Nera che scava la roccia e la possiede nel più profondo ed inaccessibile dei tuoi meandri nascosti.
Getta le chiavi.
Spranga le finestre.
Chiudi a doppia mandata le porte del cuore e del tuo sesso e di tutta la te stessa più segreta.
Lo senti il silenzio?
Vòltati. Io sono la Notte. Non puoi vedermi, mi hai chiuso dentro con te.
Come nascondersi alla Luna, come cercare di seminarla, correndo più forte. Non puoi.
Sono nel tuo fiatone. Sono nei tuoi battiti, senza che tu possa rendertene conto. Io sono la Notte.
Scorrono sulle mie labbra le dita di un tempo ancora mai conosciuto, si bagnano di oscena e dignitosa lussuria.
Non ho altro nome. Sono la Notte. Il delirio del buio.
Nerorgasmo contro nere lenzuola. Blu, quando la luce riesce a perforare con raggi che bruciano quel velo, quella corazza, quella difesa.
Il godere si mescola all’angoscia leggera di una dolcissima violenza. Danza con il tuo peccato. Confessa.
Scopro la vita, facendomi pregare.
Scopo il destino, ingannandomi di riuscire a fregarlo.
Lei mi chiede di più, ingannandosi di riuscire ad ottenerlo. Ho fragole e farfalle in fondo al cuore, e non sono per lei. Ma solo per Lei.
Baldracca è la vita, bagascia, e sono solo parole, lettere d’oro e d’argento con outline nero.
Le goccie di pioggia alle mie notti sono le donne che non ho mai conosciuto oltre la pelle.
I frammenti di vetro sono spine nel cuore di chi c’è andata vicina … esplodendo come finestre che non ce la fanno ad aspettare … ad aspettare … ad aspettare di essere aperte come si conviene …
… Sola nel suo genere, sono la Notte, immagine perversa del mio femminino che si aggrappa vorace al suo seno e lo morde, che si nutre di tutte le sue labbra e dei grovigli di pensieri aggrappati ai capelli. Lei è nuda, nuda nell’anima, l’oscurità che aiuta e disinibisce.
Raccontami di te mentre guardi negli occhi le stelle/demoni che ti ipnotizzano più delle mie mani e del mio sesso impazzito.
Come cavalli bradi lasciati ad impazzire d’Amore.
Sei sola, io sono la Notte. E non ti posso nè voglio aiutare.
Sei sola, io sono la sorte. E non ti posso, nè voglio incontrare.
Se non al confine fra giorno e tramonto. Se non al trapasso fra l’aurora e l’alba che subito viene.
– Ora dell’Amore –
Sono la Notte che brucia la vita …
… Crocifisso al mio letto, sudato e lavato, macchie e peccati che sgorgano come da pura sorgente.
Affonda fra lenzuola disfatte e pèrditi col viso affossato più giù.
Urla. Urla fino a chiedere di smettere. E di continuare.
Urla fino ad impazzire.
I miei occhi in delirio non ti sentiranno. E le mie mani tracceranno il ricordo sulla tua schiena.
Urla fin che pace non c’è. E’ una guerra fra te.
E me.
Urla.
E squarcia questi falsi silenzi con bagliori sonori contro il tempo che fugge.
Miagola.
E graffia la parete tappezzata dei tuoi respiri più veri. Sei una bambina che sento e che accarezzo con fare di Donna.
E come solamente una donna sa fare …
… Perché forse, più indietro e più in là, sono stato davvero la Notte. La Donna che non ho mai
ancora
incontrato.
Voglio una donna da amare.
Una donna di nome e di fatto, che baci le parti più segrete di me, che nemmeno conosco.
Ma che lei e solo lei – sa.
Una donna che si aggrappi alla fonte e ne succhi avida il frutto proibito, la Vita, lasciandomi inerme e sconfitto nel mio letto di nero e di blu.
Voglio un’alba com’era e come ricordo.
Le mie donne che mie non sono mai state attraversano il pallore di queste notti senza miseria nè nobiltà.
Come fantasmi senza peso nè velo.
Senza veste nè cielo.
Senza passi nè nero.
Non toccano se non per amare, sfiorando i bastioni che ho messo al mio cuore …
… Le lascio pascolare nei giardini cui dò loro le chiavi. Posseggono e scovano segreti che porteranno con sè. Mi scrivono parole in lettere che non posso nè dovrò mai aprire, come oracoli asiatici per una Vita migliore.
Le donne d’Amore.
Poi volano via … come ipotetici gabbiani che hanno deciso di fare tappa nell’isolotto contorto di una Notte diversa. Forse sbagliata.
Io sono la Notte. E non mi puoi incontrare se non nell’Anima. Che si ripete ogni volta.
E ogni volta diversa e uguale a sè stessa.
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Bhe...è difficile che si ricevi un commento, Questo sito non è tantissimo frequentato da gente attiva :)
Una serie di racconti sempre più eccitanti, alla fine Gianni ha raggiunto il suo scopo
Mi sa che alla prossima Gianni raggiunge l'obbiettivo
Un vero cuck, lei senza problemi gli racconta, d'altronde lui glielo aveva permesso al telefono