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La Metropolitana

By 17 Maggio 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Quella mattina mi svegliai tardissimo, la notte per il troppo caldo non ero riuscita a chiudere occhio. Mio marito invece ci era riuscito benissimo e il suo russare aveva peggiorato il tutto.
Apro’ gli occhi e di scatto mi alzo in piedi, accidenti erano le 12.08 alle 15.30 serai dovuta essere in ufficio…
Mi infilo di corsa sotto la doccia, devo aver fatto dei sogni particolari, perche’ passando la mano all’interno delle cosce la mia figa e’ bollente, dischiusa e molto bagnata. Un altra carezza e sento la voglia assalirmi…ma e’ troppo tardi devo correre, devo sbrigarmi.
Mi asciugo in fretta, lasciando i miei capelli umidi…e non solo quelli!!! Indosso velocemente una gonna fino al ginocchio, il reggiseno e una magliettina aderente scollatissima, ma niente perizoma (d’estate per me e’ un’abitudine non indossarlo). Un filo di trucco e via alla stazione della metro!!!
La fermata e’ stracolma di gente, cerco di crearmi un varco cercando di mettermi di fronte alla ressa, piano piano ci riesco strusciando il mio culo su molti cazzi e solo questo pensiero basta a far nuovamente bagnare la mia figa pelosa…
Arriva il treno e non senza difficolta’ riesco ad entrare, non ce neanche modo di arreggersi agli appositi sostegni siamo talmente tanti che ci sosteniamo l’uno con l’altro.
Il treno parte e la velocita’ mi porta a dondolare debolmente, ed e’ stato in quel momento che l’ho sentito!
Grande e duro premere contro il mio culo! Avverto una vampata di calore in mezzo alle mie cosce. Comincio a strofinare piu forte il mio culo su quel cazzo possente. Mi volto di qualche centimetro e lo vedo, avra’ si e no 20anni!!! Ho il fuoco nella figa, sento il suo respiro aumentare, gli sorrido. Sento in me esplodere la troia che ho dentro e che troppe volte reprimo.
Metto una mano dietro la mia schiena, afferro il suo cazzo turgido, lo sento fremere, mollo la presa, tiro giu’ la zip e la mano sfiora i suoi slip. Non posso resistere la infilo dentro tocco la pelle del suo cazzo e la mia figa inizia a gocciolare, sento il mio liquido scorrermi sulle cosce.
Lui mi afferra per i fianchi, prendo la sua asta in mano, dura come il marmo, lo sento sta’ per sborrare, inizio a segarlo uno, due, tre colpi e sento le sue mai che mi stringono e il suo sussurro roco nel mio orecchio ” Troia” tolgo la mia mano piena di sborra e mi affretto a scendere alla prima fermata.Mi giro e gli sorrido.
Corro nel bagno della stazione, mi chiudo dentro mi siedo sul water apro completamente le cosce e comincio un ditalino enormemente desiderato.
Le mie dita sembrano impazzite dentro e fuori, dentro e fuori sono un lago di goduria, Sento che sto’ per venire afferro il grilletto tra l’indice e il pollice lo premo lo strizzo e mentro un orgasmo come non lo mai provato prima pervade di scosse tutto il mio corpo mi porto alla bocca la mano ancora colante della sborra del 20enne e leccando tutto lo sperma mi sussurro “Ha proprio ragione sono una troia”

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