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La mia verginità

By 30 Luglio 2018Dicembre 16th, 2019No Comments

Sono William e questa &egrave la storia di come ho perso la verginità all’età di 23 anni con la mia ragazza Bianca che aveva già avuto qualche storia.
Siamo seduti sul letto nella camera dei suoi, nella mia mano destra ho la sua mano sinistra, sudo tanto, quella sensazione di umido mi rende ancora più imbarazzato, mi giro per guardarla negli occhi,
‘Sei sicura di volerlo fare?’
‘Sì amore’
Ancora dubbioso, ‘sai’.’
‘cosa amore?’
‘io’ beh.. sono’ &egrave’ la prima volta che’.’
‘che fare amore?’
‘Sì’ dissi abbassando lo sguardo, volevo nascondermi’
‘tranquillo amore’ disse allungando la mano verso la mia patta, che dalla paura e dalla vergogna &egrave rimasta più moscia che mai.
Io la guardai, ‘Amore.. mi dispiace…’
‘tranquillo Will’ cercò di sfilarmi i pantaloncini che avevo, io sollevai il sedere per facilitare la sua mossa.
Rimasi quindi in mutande, lei si mise seduta in mezzo alle mie gambe, che aprii, poi si tolse la maglietta, mostrandomi il suo petto, aveva un paio di reggiseno nero con il bordo ornato di pizzo, rimasi a fissare quella parte del seno scoperto, lei se ne accorse: ‘Ti piacciono?’
‘Sì, Bianca, moltissimo’
‘Sono contenta’ disse slacciando il reggiseno che caddero in avanti, mostrando tutto il petto nudo, non so di che misura sia, aveva i capezzoli duri, circondato da un’areola leggermente più scura. Persi la cognizione di tempo che usai per fissarle il petto, ‘le puoi accarezzare se vuoi’ quindi mi prese la mano e se lo mise sul suo seno sinistro e mi guidò nel palpeggiamento, cominciai a eccitarmi, &egrave la prima volta che toccavo le tette ad una ragazza, era sodo, per come lo schiaccio, appena mollo la presa torna come prima, le accarezzai la parte superiore del seno, sentendo il suo battito accelerato, &egrave agitata anche lei.
‘Sono bellissimi amore’ mettendo altra mano sulla tetta libera, nel frattempo mi sono messo in ginocchio di fronte a lei.

‘sono contenta che l trovi belli, sinceramente avrei preferito una terza piena invece che una seconda, un pò scarsa ‘ quindi allungò la mano sulla patta, che aveva dato i segni di risveglio, me lo accarezzava da sopra le mutande, diventava lentamente sempre più duro.
Lei se ne accorse, mi sorrise dolce, mi avvicinai a lei, la baciai cercando di infilarle la lingua in bocca, trovando la sua. Gli due apparati entrano in contatto, si strusciano l’una sull’altra a lungo, quando sentii mancare l’aria nei polmoni, mi staccai da lei: ‘Ti amo tantissimo’ tornando a baciarla
‘Anch…..’ non fece in tempo a rispondere, eravamo inginocchiati sul letto dei suoi, uno di fronte all’altra, le mie mani sul suo corpo perfetto da 23enne, mentre le sue in mezzo alle mie gambe per farmelo diventare duro.
Nel frattempo le mie mani hanno preso coraggio, e dai seni si sono spostati sul sedere, lo palpavo, quest l’avevo già fatto, ma stavolta cercai di infilare la mano nei suoi pantaloncini, ma avendo la cintura non riuscii, lei se ne accorse, e si slacciò la cintura con le mani, tornando subito dopo a palpeggiarmi la patta, che ormai &egrave diventato quasi del tutto duro.
‘Vedi, ce l’hai fatta, bastava qualche stimolo, e non devi vergognarti…’
mi staccai da lei: ‘tutto merito tuo amore’
‘Stenditi’ lo feci come un cagnolino felice di obbedire agli ordini della sua padrona, quindi mi prese i bordi delle mutande, e me lo sfilò, il cazzo saltò fuori barzotto, in mezza erezione, tutto depilato, nessun pelo, mi sono preparato per questo evento.
‘Però, bello tuo amichetto qua sotto’
‘Sono contento che ti piaccia’ risposi cercando di imitare come l’ha detto lei poco prima.
‘scemo’ disse lei e mi tirò una leggera sberla sulla coscia sinistra.
Si avvicinò con la testa, sentivo il suo respiro sulla mia pelle, mi vennero la pelle d’oca, poi lo prese con la mano destra delicatamente, come se avesse paura di romperlo, poi cominciò a farmi una lenta sega, il cazzo cresceva nella sua mano, poco dopo raggiunse la sua massima erezione. Non ho un cazzo grandissimo, sui 15cm, ma ho una capella grossa, a punta, che uscì dalla pelle sotto effetto della sega.
‘E’ diventato duro come marmo’ sussurrò lei
‘Sì, amore, ti posso chiedere una cosa?’
‘Ovvio’
‘Me lo prendi in bocca? ‘ dissi con la paura di una sua arrabbiatura imminente.
‘certo, l’avrei fatto anche senza che me lo chiedessi’ rispose lei felice
Quindi cominciò a baciarmi sulla cappella, ad ogni suo bacio corrispondeva ad un sussulto, ero super eccitato, quando me l’ha baciato tutto, cominciò la far entrare la cappella nella sua bocca, sentii subito il calore che mi circonda il cazzo, poi un pò di umido, quindi i colpi della lingua che mi lecca la cappella, mentre con una mano mi accarezzava lo scroto. Poi cominciò a fare su e giù con la testa.

‘Oddio, il primo pompino che ricevo, che bella sensazione’ dissi con la voce sognante per la goduria.
Lei non rispose, ma continuò a succhiarmelo usando più forza. Dopo nemmeno 3 minuti, sentii lo sperma salire dalle palle, quindi l’avvisai, ‘Amore, sto venendo’ lei si staccò poco dopo, e quindi prese un fazzolettino dal mobiletto, me lo mise sul pube, e continuò a segarmi, la sua mano scivolava che &egrave una meraviglia sul mio cazzo, dovuto anche sia alla saliva che aveva lasciato che al precum che sta uscendo dalla punta della cappella.
Mi irrigidii, e quasi urlando: ‘vengoooo’ lei puntò il cazzo sul fazzoletto, senza smettere di segarmi, allora 5-6 fiotti densi di sborra uscirono dal mio cazzo, lei lasciò la presa, e si stese vicino a me, io girandomi verso di lei, la baciai, mentre con una mano prese il fazzoletto e lo gettò per terra.

Il cazzo era rimasto duro, e sbatteva sulle sue gambe lisce e affusolate, lei se ne accorse: ‘vedi, adesso non vuole più tornare moscio’, ‘per colpa tua’, ‘beh, se sentissi quanto si &egrave bagnata la mia patatina per colpa tua’ mi rispose lei, e subito dopo, alzò il bacino e si sfilò il pantaloncino, aveva un paio di mutandine da ragazza, normali, di color rosa, ma notai che in corrispondenza della vagina era un pò umido davvero, mi alzai, e mi stesi con la pancia in giù, feci fatica a trovare la giusta posizione per la mia erezione, le sfilai quelle mutandine, che mi mostrarono la vagina di Bianca.
‘Wow’ rimasi sorpreso io, aveva una figa ben curata, nessun pelo, le grandi labbra coprivano un po il clito che già sta uscendo, mentre le piccole labbra si intravedevano.
‘Leccamela’ disse lei decisa, non avevo mai leccato una figa, ma avendo visto un miriade di film porno e letto un sacco di racconti erotici pensavo di saperlo fare, cominciai a baciarla all’interno delle gambe, salendo sempre di più, lasciando una striscia di saliva su quelle gambe sottili.

Baciai il labbro destro, per poi passare a quello sinistro, ‘Devi usare la lingua amore’ allora tirai fuori la lingua, e la passai sulle grandi labbra, poi in mezzo, quindi usai le mani per scostare quelle labbra, e leccai avidamente le labbra interne, lei aveva cominciato a mugugnare, le piaceva il trattamento che sto facendo, poi leccai con insistenza il clito, sbattendo la lingua contro.
Dopo circa 10 minuti di leccate lei venne, agitando le gambe, cercai di tenerle ferma, ma non ci riuscii. Quindi salii sul suo corpo per baciarla.
Il cazzo strusciava prima sulla sua coscia sinistra poi sulla pube, lei sentiva la mia punta sul suo corpo delicato, me lo prese in mano di nuovo, qualche scappellata: ‘Amore, sei pronto?’
‘Sì, ma se ti ti vengo dentro?’ dissi ancora titubante
Si voltò verso il mobiletto, tirò il cassetto, e prese un preservativo, strappò l’involucro, tenne il sacchetto per sborra tra le dita, e lo appoggiò sulla mia cappella, poi cominciò a srotolarlo, quando ebbe finito, mi baciò in bocca, e mi disse: ‘ora niente scusa, infilamelo dentro amore’ quindi si stese sul letto, a gambe larghe e sollevate, mentre io mi misi vicino al suo pube, inginocchiato, il cazzo duro, lei lo prese, e trascinandomi verso l’ingresso di quella porta che conduce al paradiso terreno, poi mi disse: ‘spingi’, cominciai a farlo, la cappela a contatto con le grandi labbra mi procurò una piccola scossetta, continuando a spingere, sentivo la sua vagina aprirsi e accogliermi dentro di lei, le pareti vaginali mi circondavano il cazzo, che sensazione fantastica, ora capisco perché gli uomini farebbero di tutto per scoparsi una donna.
Fui dentro di lei, mi stesi sopra il suo corpo, e la baciai, ‘amore, sei bellissima’, ‘comincia a muoverti in avanti e indietro’, feci come richiesto, ma non avendo esperienza, mi muovevo in modo impacciato, e lei faceva fatica a trarre godimento, quindi mi prese la vita, e cominciò a guidarmi negli movimenti, dopo 2 minuti, cominciai a prendere la mano, la scopai, durai un pò di più grazie al pompino che mi aveva fatto.

Ad un certo punto, mi disse: ‘conosci altre posizione?’
‘Sì’ dissi io che ero concentrato a scoparla e a non venire
‘Quali?’ mi incalzò
‘beh, 69, cavalcata e pecorina’
‘uhh pecorina, la mia preferita, ti va se proviamo?’
‘tutto quello che vuoi amore, sempre se riesco a resistere’ dissi io sollevandomi da lei, che si sfilò, e si girò mettendosi in ginocchio, con il busto proteso in avanti appoggiando i gomiti sul cuscino, io ero rimasto fermo, ed ora mi trovavo davanti il culo della mia amata Bianca, lei infilando la mano tra le gambe me lo prese, allora tornai al mondo reale, puntai il cazzo all’entrata di prima, e spinsi piano, finché non entrai tutto dentro di lei, poi prendendola per la vita, cominciai a scoparla, lei godeva: ‘oh si, mi piace, che bello sentire le tue palle che sbattono contro la clito’, poi aggiunse’ schiaffeggiami il culo’.

‘come?’ non ero sicuro di quello che avevo sentito, ‘mi hai sentito bene’, presi coraggio e tirai una sberla leggera su quel sedere tondo che avevo davanti, ‘più forte amore, non mi fai male, anzi mi piace tantissimo’ allora ne tirai una più forte, lei urlò, ma non seppi se fosse per piacere o per dolore, lasciai il segno della mano sulla sua chiappa destra.
Dopo quasi 5 minuti di scopata a ritmo sostenuto e schiaffi, venni, e cominciai a rallentare, per poi fermarmi del tutto, accasciandomi su di lei il cazzo uscì, ‘Sei venuto?’
‘Sì amore’ risposi con il respiro affannato e la pella sudata, anche lei era sudata.
‘Ti &egrave piaciuto?’
‘Sì Bianca, moltissimo, ma tu non sei venuta’ mi dispiace’
‘tranquillo, adesso ci facciamo un bel 69 per chiudere il cerchio, va bene?’ disse lei premurosamente, come se fossi un bambino e lei la mia maestra del sesso.
‘Ok’ risposi io, alzandomi da lei, il preservativo cadde, poiché il cazzo era diventato moscio, lei lo prese prontamente prima che sperma sporcasse le lenzuola, annodò la parte aperta e lo gettò nel cestino. ‘Prima però ci facciamo un bidet, che non mi piace succhiare il cazzo con il sapore di sborra’ si alzò e andò verso il bagno della camera degli suoi. Io la seguii, vedere il suo sculettare davanti a me, mi eccitò di nuovo.
Si rinfrescò la vagina sul bidet, mentre io mi lavai il cazzo con lo spruzzo della doccia per risparmiare tempo, uscii, e mi asciugai con un asciugamano che mi porse lei, quindi tornammo in camera da letto.
Mi fece stendere con la testa sui cuscini, lei quasi si sedette sulla mia faccia, dandomi la sua figa da leccare mentre lei mi prese in cazzo in mano.
Leccavo le grandi labbra, per poi spostarle con le mani, quindi lappavo tutta la sua vagina, mentre lei mi succhiava il cazzo ancora moscio, che divenne duro nel giro di 2 minuti, nonostante le due sborrate già avvenute.

Lei aveva cominciato a produrre un liquido scivoloso, che assaggiai con la punta della lingua, era dolciastro, e ne volli dell’altro, le infilai l’indice nella figa e cominciai a scoparla con quel dito, mentre io leccavo le labbra e succhiavo il clito, lei godeva sempre di più, talmente tanto che smise di succhiarmi il cazzo, poco dopo venne, squirtando, sapevo già che era squirto, avendo visto un sacco di video porno in materia, bevvi più che potevo, quando ebbe finito si girò e mi baciò: ‘ sei stato fantastico amore’ e tornò giù per farmi venire di nuovo, lo segava, lo succhiava, e lo sfregava sui suoi capezzoli turgidi, dopo nemmeno due minuti di questo trattamento venni proprio quando lo strusciava su un capezzolo, quindi le venni sulle tette, 3-4 schizzi, e nulla più.

Rimasi spossato dall’ultima sborrata, lei si stese vicino a me, con le tette sporche, e mi disse: ‘Sei stato bravissimo per essere un principiante’
‘Sei stata tu a tirare fuori il meglio di me, Grazie amore’ e la baciai.

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