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La nave scuola

By 29 Giugno 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Ci eravamo baciati la prima volta quattro giorni prima. E non avevo osato confessarle che, eccezion fatta per una limonata in discoteca con una sconosciuta, si trattasse del mio primo bacio. Meno che meno avrei potuto dirle che ero vergine. Non tanto perchè pensassi di non amarla e di volerla solo conquistare coi fatti, ma piuttosto perchè lei era più grande di me di 5 anni: io ne avevo 22, lei 27. Non avrei potuto, dunque, far la figura dello “sfigato”: non mi avrebbe voluto. Quella sera continuava a baciarmi stringendomi forte, voleva sentire il mio cazzo duro, e non veniva certo delusa. Mi disse: “Mi piace l’idea di andare a casa e provare il desiderio di te”, lasciando così intendere che per il sesso si sarebbe dovuto aspettare un pò, e tutto sommato a me stava bene così, perchè lei era la classica mora riccia, bellissimi occhi e un sorriso travolgente, dolce, che ispirava anzitutto una bella storia, anche se il fisico e quel viso stupendo certo arrapavano. La accompagnai a casa, pensando che a casa ci fossero i suoi: rimasi fuori dalla porta salutandola, quando lei mi invitò: “Dai, entra un attimo. Non c’è nessuno.” Entrai, mi iniziò a baciare…e tempo due secondi mi infilò la mano nelle mutande: inutile dire che ero eccitatissimo. A quel punto le infilai la mia mano nelle sue mutande: era fradicia. Lei iniziò a scendere con la bocca, e arrivò subito a succhiarlo. Le ricambiai subito il favore: sentivo un piacere immenso a leccare per la prima volta una figa, anche se era pelosissima. Chiudemmo la porta di ingresso e ci travolgemmo sul divano. Io iniziai a leccargliela e a tastare il clitoride, e a lei piaceva tantissimo: “Bravo, non ti fermare!”. Sembravo un esperto magari…era tutto il contrario, mi stava solo andando bene! A quel punto lei riprese a succhiarmelo, e se lo infilò nella figa. Partì una cavalcata stupenda, dove continuavamo a limonare e le toccavo i capezzoli eccitandomi sempre di più. Le venni dentro. Dopo cinque minuti in cui eravamo abbracciati e ci baciavamo dolcemente, lei riprese a succhiarmelo…io a leccargliela…e la 69 era partita. Ero al settimo cielo…dopo poco ciò che meno mi aspettavo. Si attaccò al murò chiedendo che le venissi da dietro. Ce l’avevo durissimo anche se avevo sborrato da poco. Lei con le chiappe mi agevolava con un movimento pelvico e io la ributtai sul divano: mi strofinavo sul suo culo e lei continuava: “Bravo, mi piace come ti muovi!”. Dopo poco presi il cazzo in mano e feci per concludere sulla mia mano: lei mi chiese perchè. “Non voglio venire su di te, mi dipiace”, le dissi io. Lei subito rispose sicura: “No, vieni su di me. Mi piace”. In poco tempo le venni sulla chiappa. Una gioia vedere quella sborra sul suo culo. La asciugai, e appena si rigirò me lo riprese in bocca, per asciugarmi il cazzo da quelle gocce che eran rimaste sulla cappella. Che prima volta favolosa…una vera nave scuola!

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