La storia iniziò nel 1996, quando Luigi, un mio amico piccolo e esile, si sposò con Sonia, una ragazza bionda, occhi azzurri con due tette da far paura. Finita la cerimonia Sonia disse a Luigi che due amici, Marco e Alberto, le avevano riservato una sorpresa e si diressero tutti e tre verso la macchina di Marco. Andarono via e io li seguii perché sapevo quanto era puttana Sonia. Si fermarono in mezzo alla campagna, scesero dalla macchina e Sonia iniziò uno di quegli strip-tease mozzafiato, mentre i due cominciarono a menarselo. Eccitata com’era e tutta nuda, Sonia cominciò a far dei bocchini a destra e a manca e dopo esserseli succhiati bene si fece infilare da tutti e due come l’ultima delle zoccole, cominciando a gridare di piacere. Vennero tutti e due nella bocca di lei, vogliosa di sentire lo sperma caldo. Si rivestirono e andarono al ristorante. Dopo aver mangiato Sonia cominciò a toccare Luigi ma non sentiva nessuna reazione dal pisello, allora lo portò di sopra per cominciare la prima notte di nozze e cominciò a spogliarlo. Luigi, verginello e sposo novello, si vergognava di farle vedere il pisello e cercò di tirare per le lunghe. Sonia gli strappò letteralmente le mutande e vide quel cosino che sembrava più un clitoride troppo sviluppato che un pisello. Cominciò a ridere senza sosta, dato che aveva un po’ bevuto e andò in bagno. E cosa fece lo sposo? Si addormentò come un sasso. Sonia, uscita dal bagno aveva voglia e tentò di svegliarlo ma non ci fu nulla da fare. Decise quindi di scendere a prendere una boccata d’aria e vide che eravamo rimasti noi tre: io, Alberto e Marco, che eravamo ubriachi fradici. Appena la vedemmo gli chiesi: “Ma hai già finito con il maritino?” Sonia rispose “No, provaci tu a godere con un cazzo come un clitoride!” ci mettemmo tutti a ridere e poi prendemmo una camera vicina a quella dove dormiva Luigi. Ci scopammo Sonia in tutti i modi, con abbondanza di bocchini e scopate, con lei che venne un casino di volte. Alla fine si alzò che era coperta di sperma, si fece una doccia e tornò dal maritino.
Tornati dal viaggio di nozze Luigi tornò al suo lavoro e Sonia a fare la casalinga. Una mattina andai a casa loro verso mezzogiorno: Luigi si presentò alla porta compreso di grembiule e mestolo, stava cucinando mentre Sonia era con una vestaglia trasparente e le mutandine. Il mio uccello cominciò subito ad alzarsi e salutata Sonia con un bacio mi misi seduto vicino a lei, che urlò: “Coglione portaci da bere” rimasi di sasso nel vedere Luigi obbedire come un cagnolino a Sonia. Poi cominciammo a parlare e il discorso cadde sulle discoteche e invitai Sonia e Luigi a venire con me in una discoteca fuori città, nel bosco all’aperto. Sonia rispose di sì e Luigi acconsentì subito. Mi portò un Chivas ma me lo rovesciò tutto addosso e Sonia alzandosi di scatto diede uno schiaffo a Luigi, che cadde per terra. Sonia gli disse di leccargli i piedi, per punirlo di ciò che aveva fatto, lui cominciò e lei gli diede un calcio in faccia e lo chiuse in una stanza buia. Quando Sonia ritornò mi invitò in camera sua e io cominciai a spogliarmi e rimasi con i boxer. Sonia allungò una mano sul mio uccello per sentire se i boxer fossero bagnati ed esclamò “Cazzo che bel uccello che hai, proviamo a sentirne il sapore” mi tirò giù i boxer e cominciò a succhiarlo. Finito di succhiarlo bene bene mi disse “Vieni con me” e ci mettemmo davanti alla porta dove era rinchiuso il marito e lei urlò “Stronzo, senti come mi sbatte” poi si mise alla pecorina e io glielo misi dentro tutto d’un botto. Più sbattevo forte più lei gridava e dopo circa cinque minuti si girò di scatto e mi disse “Ora mi devi sborrare in bocca” e da li a poco venni che sembravo un lago di sperma, mentre lei leccò fino all’ultima goccia.
Andammo in discoteca il sabato dopo e mentre io e Luigi ci sedemmo a bere Sonia ballava di fronte a noi, coperta, si fa per dire, con una mini cortissima e una maglia trasparente, con reggiseno altrettanto trasparente. Cominciò a dimenarsi ed io mi eccitai come non mai. Le si avvicinarono due uomini e cominciarono a ballarle vicino, mentre io incontrai una mia amica e cominciammo a parlare, continuando a guardare Sonia con la coda dell’occhio. Lei ormai se stava scopando con gli occhi quei due maschioni e cominciò a strofinarsi su di loro, che a giudicare dalle loro patte erano eccitati di brutto. Luigi si alzò con gli occhi gonfi di rabbia e disse a Sonia che se ne voleva andare. Lei gli disse “VAI A FARE IN CULO STRONZO” allora Luigi la portò via a forza e i due uomini li seguirono uscendo dalla discoteca. Dissi alla mia amica che volevo andare fuori per vedere cosa succedeva: i due uomini avevano picchiato Luigi, che era steso a terra sanguinante e Sonia si avvicinò a lui dicendogli: “Non mi devi rompere i coglioni quando devo scopare, capito pisellino? e tirando fuori i due cazzoni duri cominciò a succhiarli come non mai. Io dissi alla mia amica “Cate, sai ho voglia di scopare con te” e lei mi disse “Va bene” e cominciò a succhiarmi l’uccello. Io godevo come un porco, mi avvicinai a Sonia e le dissi “Bella maiala che sei” e lei alzò gli occhi e mi disse “Non maiala, ma troia succhiacazzi”. Vidi che poi si fece inculare e poi con un cazzo anche nella fica cominciò a godere come una maiala e finì con una super sborrata in bocca.
Stanca di starsene a casa Sonia decise di trovarsi un lavoro in una casa di cura per anziani, come aiutante. Cominciò il suo primo giorno di lavoro accompagnata dal marito Luigi e vide che c’erano tanti bei maschioni che potevano scoparsela tranquillamente e farla godere come una troia. Una sera si riunirono fra colleghe e colleghi a mangiare a casa di alcuni ragazzi che lavoravano lì. Cominciarono a mangiare e a bere di brutto così alla fine erano tutti ubriachi fradici. Tutte le donne andarono via e Sonia rimase sola con Francesco, Andrea e me, che ero appena arrivato. Erano appena le 23.00 e Sonia aveva detto a Luigi di andarla a prendere solo verso l’una di notte. I tre uomini erano falsamente ubriachi mentre Sonia era molto alticcia. I tre pensarono di far trovare a Sonia una cassetta porno, la misero nel divano e loro cominciarono a mettere a posto, poi Andrea disse a Sonia se gli dava una mano a spostare il divano che era stato messo male e Sonia vide il film porno incastrato nel sedile del divano. Cominciò a guardarlo incuriosita e chiese ai tre uomini se volevano guardarlo assieme tutti e quattro sul divano, ma Andrea disse che dovevano andare in camera da letto a vederlo perché il videoregistratore era là. Cominciarono la visione del film, che era abbastanza eccitante e Sonia cominciò a guardare attenta il film e io cominciai piano a toccarle le cosce, poi su su mi trovai davanti un lago e cominciai a masturbarla, infilandole prima due dita poi tutte e cinque. Lei si alzò di scatto e disse “Ragazzi, perché non tirate fuori i vostri begli uccelli che comincio a succhiarveli tutti” detto fatto ci ritrovammo tutti nudi sul letto a fare porcate. Sonia aveva un cazzo in bocca, uno nella passera e uno in mano. Cominciò ad andare su e giù su quel cazzo duro che la spaccò violentemente, poi si alzò tranquilla e si mise alla pecorina dicendo “Forza, chi è il primo che me lo sbatte nel culo?”
Cominciò Andrea, che glielo infilò tutto d’un colpo. Sonia fece un urlo allucinante come se l’avessero squartata e Andrea le chiese “Ti ho fatto male?” e lei “Cosa fai scherzi? Era solo un urlo di piacere!” allora io mi misi sotto di lei e facemmo un bel poker culo bocca e fica, proprio quattro veri porci. In quel mentre suona il citofono, Sonia in un misto di godimento e discorso disse “Sarà quel cornuto di mio marito, aspettate, facciamolo aspettare un po’ fuori al freddo, intanto perché non mi sborrate tutti addosso?” e detto fatto pochi secondi dopo Sonia era coperta di una coltre bianca direi quasi spermatica. Ci rivestimmo tutti e finalmente facemmo salire Luigi ovviando con la scusa che il campanello non funzionava e avevamo aperto solo perché data l’ora facevano scendere Sonia. Arrivati giù l’unica cosa che Sonia mi disse fu: “Grazie per la splendida scopata e sicuramente alla prossima cena farò venire anche Luigi così mi sbattete davanti a lui.”
grammaticalmente pessimo........
Ciao Ruben, sei un mito! Hai un modo di scrivere che mi fa eccitare! La penso esattamente come te. Se…
Ti ringrazio, sono felice che ti piacciano. Vedremo cosa penserai dei prossimi episodi, quando si chiuderà anche la sottotrama di…
Davvero molto bello. Piacevole come gli altri e decisamente pregno di sentimenti espressi senza risultare melensi o ripetitivi. D'impatto leggiadro,…
Come ti ho detto, in pochi e poche sanno sa scrivere in maniera così eccitante sia dare un senso ad…