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Racconti Erotici

LA SCONVOLGENTE APPARIZIONE DI LUCIANA NELLA MIA VITA

By 12 Febbraio 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Qualche mese fa vicino a casa mia hanno aperto un sexy shop. L’ho visitato una volta per curiosità. Non &egrave molto grande, due stanze sono interamente dedicate a riviste e dvd, mentre una terza &egrave rivolta all’oggettistica e ai vestiti. Francamente non ci avrei messo più piede se non fosse per la proprietaria. Si tratta di una donna sulla cinquantina, veste in modo sexy e provocante, un seno abbondante sempre in bella mostra, un cono di capelli sparati in alto, occhi sempre pesantemente truccati, labbra coperte di rossetto scuro e l’aria simpatica e alla mano. Per qualche motivo sono sempre stato attratto da figure femminili del genere e per rivederla sono tornato nel negozio altre volte. Ho comprato qualche rivista e ho fatto un giro nella stanza dei prodotti particolari: falli di gomma, lubrificanti, fruste, anelli per il pene,ecc. Lei mi si &egrave avvicinata per chiedermi se poteva essermi d’aiuto ma dato che non avevo intenzione di comprare qualcosa ho dovuto declinare il suo invito. Col passare del tempo mi sono accorto che pensavo a lei molto spesso, facendo fantasie erotiche in merito e così speravo di poterla incontrare per parlarle o conoscerla. Tuttavia Luciana, questo &egrave il suo nome ‘ riportato sulla ragione sociale dello scontrino ‘ non vive nel quartiere. non l’ho mai incontrata al supermercato o al bar o alle poste nella zona in cui abito, una volta l’ho vista salire su un’auto targata Treviso e ho pensato che si fosse trasferita in Toscana da poco. Così l’unico modo che ho per vederla &egrave andare nel suo negozio. Una volta mi &egrave venuta un’idea. Sono sempre stato incuriosito dalla pratica dello strap-on e ho pensato che avrei potuto comprarne uno per proporre un gioco alla mia ragazza e al contempo scambiare qualche battuta con Luciana. Un sabato sono entrato nel sexy shop e ho chiesto di vedere degli strap-on. Luciana mi ha chiesto se avessi mai provato tale pratica e se la mia ragazza fosse esperta nella materia. Le ho spiegato che non solo entrambi eravamo neofiti ma che avrei avuto sicuramente dell’imbarazzo a chiedere alla mia compagna di provare un gioco del genere, dato che il nostro rapporto &egrave impostato sui canoni classici e nel sesso non sperimentiamo mai particolari novità. Allora Luciana mi ha spiegato che forse avrei fatto meglio a partire da un semplice plug piuttosto che dallo strap-on e me ne ha mostrato uno di dimensioni ridotte di color rosa elettrico. L’ho preso assieme ad un gel anale e sono rimasto a chiederle altri consigli, tanto per poter parlarle. Luciana &egrave molto spiritosa e molto competente, mi ha spiegato che fa questo lavoro da anni e prima gestiva un locale simile nel nord Italia assieme al marito che poi &egrave deceduto. Adesso vive in Toscana, in una casa fuori città,sulle colline. Me ne sono andato e qualche giorno dopo sono tornato la negozio. Luciana mi ha chiesto come fosse andata ed io ho dovuto ammettere che non avevo trovato il coraggio per chiedere alla mia ragazza di infilarmi il plug nel culo. Al momento opportuno mi ero vergognato e era stata lei ad usarlo su se stessa con grosso divertimento. Lei mi ha sorriso e mi ha detto che forse dovrei essere più sincero con la mia ragazza e non nasconderle le mie fantasie. Ho accolto il consiglio con interesse ben sapendo però che difficilmente lo avrei messo in atto. Sono rimasto a parlare con Luciana per qualche minuto e poi mi sono congedato. Qualche settimana dopo stavo parcheggiando l’auto quando mi sento suonare da dietro, mi volto e vedo Luciana al volante della sua macchina che mi fa cenno di avvicinarmi.
‘Ciao, sabato prossimo faccio una festa a casa mia. Ti va di venire? Puoi portare la tua ragazza o venire da solo, come preferisci.’ E mi ha dato un cartoncino con una piantina per raggiungere la sua casa. Quindi &egrave andata via. Ero rimasto sorpreso da quell’invito e non vedevo l’ora di partecipare al party. Il sabato inventai una scusa alla mia compagna e raggiunsi l’abitazione di Luciana. Era una bella villa con piscina e terreno annesso molto grande pieno di ulivi e alberi da frutto. La casa era bella e arredata con gusto. Gli invitati erano molti e parevano divisi in due categorie: un gruppo di persone che si conoscevano da tempo e un altro, meno consistente e che mi riguardava, di sconosciuti. C’era molto da mangiare e da bere, musica piacevole e non invadente e un clima rilassato e complice. Luciana aveva accolto gli ospiti con un lungo kimono molto elegante e poi era sparita. Verso mezzanotte fummo riuniti in una sala ampia e una ragazza vestita di pelle ci disse che fra qualche minuto avrebbe avuto inizio uno spettacolino speciale per gli ospiti. Le luci furono spente, la musica cessò e entrarono 4 figure vestite di nero. Una era Luciana che appariva folgorante. Aveva i capelli sparati in alto strusciati di nero e grigio, portava un corpetto stretto di pelle, una minigonna e degli stivali di pelle oltre il ginocchio. C’era poi una coppia di ragazze(una delle quali era quella che aveva fatto l’annuncio) e un uomo molto alto dal fisico massiccio che indossava solo un tanga di pelle e una maschera agli occhi. Il quadro era quello di un assemble BSDM ma in una versione più soft. I quattro iniziarono a ballare e le ragazze a spogliarsi. Luciana era in mezzo a loro e guidava la corografia. I loro corpi si muovevano dolcemente e sebbene gli ammiccamenti fossero un po’ stereotipati il tutto non risultava né volgare, né tantomeno banale, anzi era una scena molto eccitante e lo si capiva anche dall’attenzione dei presenti che osservano rapiti. Le due ragazze, nude, presero a baciarsi e toccarsi mentre Luciana ballava con l’uomo. Quindi Luciana si tolse la minigonna e fece avvicinare i tre che a turno le toccarono e baciarono la figa rasata. C’era molto affiatamento fra loro lo si intuiva dai movimenti mai forzati o improvvisati. Le ragazze non erano molto belle ma sapevano come operare, giocavano, toccavano, baciavano con una grazia intensa, vera e Luciana pareva goderne con trasporto. L’uomo era molto partecipe e la sua forza fisica lo faceva imporre alle due compagne. Poi Luciana tolse il tanga all’uomo e ci mostrò il grosso cazzo di quest’ultimo. Alcuni dei presenti proruppe in gridi di meraviglia e qualcuno persino applaudì. Mise il preservativo a quell’affare veramente di dimensioni notevoli e lo fece avvicinare ad una delle ragazze che già stava sdraiata pronta a riceverlo. Iniziò un rapporto a 3 molto ben fatto con Luciana che muoveva i personaggi in gioco come se fosse una vera direttrice. L’uomo si chiavò le ragazze con forze e passione. Le prendeva davanti e dietro, loro godevano di piacere e parevano non accontentarsi mai di quel cazzo così impressionante. Dopo che la performance era andata avanti per una quarantina di minuti abbondanti, Luciana li fece smettere, ordinò all’uomo di mettersi in piedi sopra le due ragazze e prese l’asta in mano per smanettarla. In pochi colpi l’uomo venne con una copiosa sborrata sui corpi delle ragazze e tutti applaudirono ammirati. Pensavo che la cosa fosse finita lì, ma uno dei presenti(che evidentemente conosceva le dinamiche di quei giochi) disse che il meglio doveva ancora venire. Infatti una delle ragazze, dopo essersi ripulita, uscì dalla stanza e tornò poco dopo con uno strap-on in una mano e del gel nell’altra. Luciana si piazzò al centro della sala, chiamò a sé l’uomo e lo fece mettere a quattro zampe,una delle ragazze l’aiutò ad infilarsi la mutanda con il fallo davanti mentre l’altra cospargeva di gel il buchetto dell’uomo. Non pensavo che quello spettacolo avrebbe preso una piega del genere, ero incuriosito e meravigliato, lo strap-on di Luciana poi era di dimensioni assai notevoli e mi vennero in mente i suoi suggerimenti sul plug. Quando anche il cazzo finto di Luciana fu ben lubrificato lei si avvicinò al culo del maschio, fece schioccare le sue natiche con due sonore sculacciate e sorrise soddisfatta verso di noi. Le due ‘assistenti’ dilatarono il buco dell’uomo tirnadolo con le mani. In un lampo Luciana lo penetrò e prese a spingere con forza. Gemeva e si esaltava. Ficcava quell’affare nel culo dell’uomo con una rapidità e un’aggressività sempre maggiore. Il suo volto esprimeva una soddisfazione ben poco esprimibile a parole, era un misto di potere e lussuria. Teneva ben saldo il culo di quello e stantuffava con crudele violenza. Sembrava ricavarne un piacere esclusivo, liberatorio, potente. L’uomo all’inizio era parso più soffrire che altro, il suo volto si era contratto e aveva lanciato alcuni urli di dolore ma poi aveva preso a godere di quella sottomissione con sempre maggiore trasporto. Ben presto era preso da una sorta di estasi anch’egli, mentre Luciana lo squassava con il suo cazzo finto, l’uomo mugolava di soddisfazione, preso da un piacere debordante. Una delle ragazze iniziò a toccargli il membro che in un attimo tornò duro e grosso come prima e mentre Luciana continuava a trombarlo, venne di nuovo. Lei non smise per questo di incularlo,sebbene il corpo del maschio si fosse come affossato dopo la sborrata, Luciana lo fece tornare nella posizione di prima e finì il suo lavoro, andando avanti per ancora un bel po’, stantuffando, sculacciando, gridando; quindi una ragazza le sciolse lo strap-on dalla vita, lo lasciarono infilato nel culo di quello che si buttò esausto a terra. Le luci si accesero e Luciana se ne andò. Torno qualche minuto dopo, vestita di nuovo col kimono per parlare e scherzare con gli ospiti. Vidi anche le ragazze e l’uomo(rivestiti e evidentemente docciati), si comportavano allegramente con disinvoltura e tranquillità, riuscii a scambiare due parole con loro, erano degli avvocati tutti e tre e l’uomo era stato sposato con una delle ragazze.
Quando il sexy shop riaprì andai da Luciana per ringraziarla ancora dell’ospitalità e complimentarmi della performance.
‘Ti &egrave piaciuta?’
‘Oh, moltissimo. Era tutto estremamente eccitante e naturale, senza forzature né volgarità, si percepiva che vi stavate divertendo e che l’avevate fatto altre volte.’
‘Sì, qualche volta organizzo feste del genere, altre volte cose molto più intime. Mi piace divertirmi, essere libera dagli schemi, sperimentare. Il sesso va vissuto con trasporto ed entusiasmo verso ciò che non conosciamo, cio&egrave che può aprirci.’
Quelle parole, che pronunciate da altri avrebbero potuto sembrare stupide o scontate, dette da Luciana suonavano forti e concrete, erano il frutto di esperienze, di un vissuto che ascoltandola e vedendola ti facevano escludere dei cliché o delle pose. Luciana era una forza che sentivi aleggiarti intorno, pulsava di voglia e di piacere. Rimanemmo a parlare a lungo e alla fine la invitai a uscire una sera di quelle. Mi eccitava, la desideravo con forza, mi piaceva la sua carica, il suo atteggiamento disinibito ma consapevole nei confronti del sesso e poi la trovavo sexy, nonostante fosse più vecchia di me di una quindicina di anni, sentivo di provare nei suoi confronti un’attrazione notevole. Ma lei rifiutò. Mi disse di cercare assieme alla mia compagna quelle emozioni che desideravo. Ci rimasi molto male ma il fatto che lei non si concedesse con facilità mi dette un’immagine di lei ancora più accattivante. Tornai altre volte al negozio, come cliente o solo per parlare con Luciana. Sperai che mi invitasse ancora ad una delle sue feste o che accettasse di uscire con me. Ma lei stava sulle sue, si informava sulla mia vita sessuale, le piaceva che le facessi un po’ di corte, ma niente altro.
Infine un giorno mi chiamò prima di cena.
‘Sei sempre innamorato di me?’
‘Sì’ farfugliai.
‘Allora vieni a casa mia questa sera’ e riattaccò senza lasciarmi il tempo di aggiungere qualcosa. Ovviamente mollai tutto, inventai una scusa per la mia ragazza e mi precipitai alla villa in collina.
Luciana mi aprì vestita sexy come al solito: gonna corta, una maglia che le lasciava scoperte le spalle, un volto molto curato con labbra rosse e cariche. Mangiammo qualcosa parlando di cinema e di arte. Lei era molto appassionata di entrambe e se nel primo caso potevo tenerle testa, quando parlavamo di pittura o scultura dovevo riconoscere la sua enorme competenza. Poi mi chiese se avessi mai frequentato donne più vecchie di me.
‘Sì, quando avevo 25 anni per un paio di mesi mi vedevo spesso con una donna che ne aveva 43, lei mi ha insegnato molto sul sesso. Ci stavo bene, ma al tempo avevo anche un sacco di altri interessi e vedevo altre ragazze, così la mollai. Fu un errore.’
‘Ed io ti piaccio molto?’
‘Sì, a mio parere sei molto bella e incredibilmente sexy.’
‘E hai ancora curiosità riguardo allo strap-on?’
‘Certo e da quando ti ho visto all’opera non faccio che pensarci.’
‘Oh, benissimo. Vieni con me.’
Andammo nella sala della festa e da lì accedemmo al piano inferiore che era una vera e propria stanza del sesso: oltre ad un letto c’erano sparsi oggetti di ogni genere, vibratori, fruste, manette, corde, una sorta di poltrona che non avevo mai visto prima ma che dubitavo servisse per guardare la televisione, foto artistiche di uomini e donne nude e così via. Luciana iniziò a spogliarsi e mi disse di fare altrettanto. Ci baciammo a lungo, quindi ci buttammo sul letto. Iniziai a toccarle i seni e poi a baciarle i capezzoli, quindi a mordicchiarli e succhiarli con ardore. Lei pareva gradire e allora mi adoperai con attenzione in questa pratica. Leccavo intorno al capezzolo e poi lo avvolgevo con la bocca, succhiavo e tiravo cercando di stare attento a non farle male ma al contempo a farle sentire il mio desiderio e la mia carica. Quindi passai a leccarle la figa rasata che aveva sognato in tutto quel tempo. Era molto bagnata e mi divertii molto ad affondare la mia lingua più che potevo e poi a leccare con vigore. Lei prese a tastarmi l’uccello e quindi se lo prese in bocca. Mi fece un pompino come non avevo mai ricevuto prima. Luciana era esperta e ci sapeva fare, con una mano mi sfregava le palle e con l’altra si spingeva verso il mio sedere, infilava un dito nel mio sfintere e la cosa mi eccitava ancora di più. L’avvertii che stavo per venire, così lei si fermo e mi disse di stendermi sul letto immobile. Accese la tv e mise un film porno. Lo guardammo un po’ distrattamente. Io ero eccitatissimo e non vedevo l’ora di riprendere ma lei sembrava non avere fretta. Era lei a menare le danze come nello spettacolo della festa ed io ero talmente conturbato dalla sua presenza che avrei fatto tutto ciò che avesse voluto. Quando le sembrò il momento mi saltò addosso e prese a baciarmi i capezzoli e a giocare con essi. In un attimo fui di nuovo in stato di erezione e lei si mise sopra il mio cazzo per farsi penetrare. Iniziammo a trombare con un bel ritmo ma di nuovo lei volle fermarsi. Questa volta non ci furono pause ma mi fece avvicinare alla strana sedia e la vidi accomodarsi sopra di essa. Si mise con le gambe ben aperte(come dal ginecologo) e mi invitò a salire sopra dei pedali che stavano alla base, in quel modo la sedia ondeggiava come una sorta di dondolo e i nostri corpi combaciavano perfettamente. Prese il via una scopata da brividi: non avevo mai goduto tanto nel chiavarmi una donna, quella sedia aumentava il ritmo della scopata e rendeva più veloce e fluido il movimento. Dopo un po’ non riuscii a trattenermi e venni godendo selvaggiamente. Anche Luciana aveva goduto durante il rapporto ma non sembrava sazia. Ci stendemmo ancora sul letto e dopo qualche minuto di chiacchiere mi disse di mettermi supino e chiudere gli occhi. Io accettai e presto la sentii giocare con mio sedere. Vi passava la mano, dava piccoli colpi, infilava un dito nell’ano. Quindi prese un oggetto e cercò di spingerlo dentro. Io gridai di dolore e mi voltai.
‘Ehi, devi stare fermo e lasciare fare a me!’
‘Okay.’
Prese del gel e lo sparse sul buchetto. Quindi tornò alla carica con il dito e poi di nuovo con la punta di qualcosa di duro. Ancora scattai voltandomi.
‘Ti ho detto di non muoverti o altrimenti non servirà a niente. Vuoi che ti leghi?’
Io non riposi ma Luciana capì che era la soluzione migliore. Prese delle corde e mi fisso alla testata del letto. Ero completamente in sua balia e la cosa mi eccitava enormemente. Con l’aiuto del gel l’oggetto che avevo appena intravisto e che aveva una forma di cono prese a entrarmi dietro. Mi faceva un male fortissimo e volevo che la smettesse ma non potevo muovermi. Luciana continuò con calma e pazienza. Dopo un tempo che mi sembrò infinito, esclamò:
‘Ecco, &egrave dentro!’
Non ci credevo e mi meravigliai. Lei allora lo estrasse e lo rinfilò subito, questa volta molto più velocemente.
‘Adesso, la strada &egrave più libera.’
Continuò con quell’affare per un po’, quindi passò a qualcosa di più grosso. Ancora una volta provai un dolore pazzesco ma dopo che ebbe preso a andare avanti e indietro iniziai a provare anche piacere. Lei si accorse di ciò e iniziò a sculacciarmi e a spingere il fallo sempre più dentro e con più velocità. Presto iniziai a godere e gemere. Luciana aizzata dal mio atteggiamento ci dette dentro con maggiore forza, quindi mi lasciò il cazzo finto infilato nel culo e uscì dalla stanza. Rimasi lì ad aspettarla. Non potevo muovermi e mi preoccupai che qualcuno potesse, che so, irrompermi lì dentro e sorprendermi legato ad un letto e con un cazzo finto infilato nel culo. Ma al tempo stesso ero eccitatissimo e speravo che Luciana tornasse presto. Invece lei se la prese comoda. Dopo una ventina di minuti ricomparve. Aveva indossato lo strap-on e mi si parò davanti. Mi sciolse e mi disse di prenderlo in bocca. Lo feci. La ‘spompinai’ per qualche minuto quindi mi disse di prepararmi che mi avrebbe trombato con suo strap-on.
‘Non sai quanti me ne sono fatti con questo. &egrave una cosa che mi piace tantissimo incularmi gli uomini, mi da un potere enorme. Quasi magico. &egrave stupendo sentirli godere sotto i miei colpi. Adesso tocca a te!’
Applicò del gel al culo e infilò lo strap- on con calma e perizia. Ci volle del tempo prima che entrasse tutto ma quando fu dentro provai un piacere fortissimo. Luciana iniziò a cavalcarmi come aveva fatto con quel tipo alla festa e fu stupendo. Vibravo sotto i suoi colpi e mi piaceva sentirla dietro di me che mi prendeva. Lei godeva e si sentiva padrona del gioco. Non ebbi neppure bisogno di toccarmi per venire di nuovo.

Luciana &egrave entrata così nella mia vita con una forza dirompente e sconvolgente. Adesso, quando le va ci vediamo per delle serate a due e qualche volta con altri suoi amici. Lei vorrebbe coinvolgere anche la mia ragazza ma io per il momento cerco di evitarlo.

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