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la segretaria parte 1

By 16 Dicembre 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Giulia era una ragazza bionda, alta circa 1’78, occhi azzurri, magra con curve sinuose, portava la 4′ di reggiseno e la 40 di pantaloni, aveva gli occhiali che non sciupavano il suo bel viso ma anzi la rendevano ancora più eccitante.
Per Giulia era una mattina come tante altre, aveva un mucchio di scartoffie da controllare e dividere a seconda del cliente e della funzione che avevano, mentre era intenta a fare ciò vide Lorenzo, il suo capo, entrò sbattendo la porta dietro di sé ‘ Giulia sei una deficiente- sbottò, Giulia deglutii e fece per rispondere, ma prima che potesse proferir parola venne fermata da Lorenzo che sbattendo dei fogli sulla scrivania tuonò ‘ come cazzo hai fatto a mettere il contratto nella cartella di lamachi invece che in quella di corsi?- lei impallidì e con tono pentito ‘ mi scusi ma ieri mi sono cascate le due cartelle e ci sta che nel raccogliere i fogli li abbia mischiati ‘ Lorenzo si mise una mano sul viso scuotendo la testa e mormorò ‘ ma si può essere più deficienti- a quella affermazione una leggera rabbia si fece spazio nel corpo di Giulia che però restò ferma senza dire niente.
Passarono circa dieci secondi di silenzio poi Lorenzo sbuffando ‘ lo sai che per questa stronzata il mio cliente ora dovrà ritardare l’apertura del negozio di almeno un mese?- sbattendo la mano sul tavolo e guardandola continuò -lo sai quanto ha perso e quanto io ho perso?- lei scosse la testa non sapeva che dire, lui scagliando i fogli per terra con forza ‘ no che non lo sai deficiente fra me e lui abbiamo perso 40000 euro e in più ci ha querelati sei contenta? – lei facendosi piccola -mi scusi signore non volevo sono stata una stupida non succederà più- lui ridendo nervosamente ‘ certo che non capiterà più perché sei licenziata ‘ il cuore gli andò in gola il respiro si fermò per qualche istante poi mentre una lacrima scendeva sul suo viso ‘ no la prego non mi licenzi, non posso vivere senza questo lavoro la prego ‘ lui guardandola ‘ cosa dovrei fare allora? Credi che dopo questa stronzata io mi possa fidare ancora di te? Cosa mi assicura che non succederà ma più una cosa simile? – lei ci pensò su poi guardando in terra verso la sua destra cosi da evitare la figura di Lorenzo ‘ la prego mi punisca in qualsiasi modo ma non mi licenzi, giuro che non succederà più accetterò qualsiasi punizione ‘ lui guardandola gli urlò ‘ cosa dovrei farle? Cosa vuol dire punirla non posso mica sculacciarla come si fa con le ragazzine ‘ lei fermandolo ‘ si la prego mi sculacci severamente vedrà che ricordandomi della punizione subita saprò stare molto più attenta ‘ Lorenzo inarco un sopracciglio e sul suo volto apparve un sorriso che fece sussultare Giulia ‘ se la punirò come si deve accetterà la punizione che gli somministrerò senza nessuna polemica?- lei abbassando il viso preoccupata facendosi forza con un filo di voce chiese ‘ e quale sarebbe questa punizione?- lui ridendo ‘ una bella e sonora sculacciata adesso senza tante premure, andrà di là e dirà ai clienti che gli appuntamenti sono spostati tutti fra un’ora per una riunione straordinaria, per cui se vogliono attendere in sala d’attesa possono restare, oppure possono ritornare fra un’ora ‘ lei sussultò un attimo ‘ ma se resteranno sentiranno i colpi della sculacciata- lui con viso menefreghista ‘ e a me che importa vorrà dire che se chiederanno spiegazioni gli spiegherai che hai dovuto essere punita severamente per una tua grave mancanza- lei si limitò ad annuire col viso dopo di che si avviò alla sala d’attesa,Giulia aprendo la porta guardò i numerosi clienti seduti, alzo leggermente la voce per dare un tono sicuro ad essa ‘ scusate ma per via di una riunione speciale gli appuntamenti saranno spostati di un’ora- dai clienti partirono subito ad eco una sequenza di lamentele per poi avviarsi verso l’uscita mentre due di essi sbuffarono e riaprirono il libro che stavano leggendo, lei aspettò trenta secondi per vedere quanti di essi sarebbero restati in saletta, delle 7 persone ne uscirono 5 mentre due signori restarono sulle sedie in attesa, lei preoccupata tornò indietro.
Appena entrò nella stanza vide Lorenzo che la guardava con fare superiore ‘ hai detto ciò che ti avevo detto di dire?- lei annuii poi si diresse verso la sedia e la portò al centro della stanza, fatto ciò si sedette su di essa e guardò Giulia la quale facendosi forza si avvicinò a lui che non mosse un muscolo, voleva che fosse lei stessa a posizionarsi per ricevere la giusta punizione cosa che avvenne, Giulia si distese sulle ginocchia di Lorenzo senza fare tante storie soprattutto perché aveva paura che le cose potessero peggiorare, e di conseguenza essere licenziata, per lei perdere questo lavoro voleva dire finire sotto un ponte.
La prima sculacciata colpì la sua natica destra era stata molto forte ma la lunga gonna nera attenuò sia il dolore che il rumore ,il suo corpo andò avanti lo schiocco; capii da subito che sarebbe stata molto dura la punizione data l’esperienza con sua madre, la quale era consona impartirgli una bella sculacciata quando non obbediva, ma purtroppo per lei si accorse fin da subito ce quel colpo era molto più forte e deciso di quelli di sua madre,ma non ebbe nemmeno il tempo di finire quel pensiero che ciack arrivò anche il secondo colpo sulla natica sinistra, adesso sentiva la mano di Lorenzo palpare il suo sedere per poi rialzarsi e ciak altro colpo.
I colpi si susseguirono per circa tre minuti tutti ritmici e decisi, dopo di che accadde ciò che più Giulia temeva ‘ bene Giulia abbassati la gonna e slip avanti- lei ormai con le lacrime agli occhi cominciò ad eseguire l’ordine, si levò la gonna e la appoggiò all’appendiabiti e poi si rimise sulle ginocchia di Lorenzo abbassandosi le mutande sino a metà gamba, lui guardò soddisfatto il sesso della ragazza esposto adesso ai suoi occhi una mano si fece avanti fra le cosce di Giulia, le dita accarezzarono il sesso della ragazza andando a cercare il clitoride, Giulia si scostò e strinse le cosce mentre con una mano cercava di allontanare quella mano estranea dal suo sesso, lui si fermò e con voce calma ‘ Giulia se non vuoi vestirti e andartene allarga le cosce da brava puttana senza fare tante storie – Giulia a quella frase si senti umiliata, aveva voglia di reagire a quell’insulto ricevuto ma non poteva, cominciando a piangere allargò le gambe esponendo di nuovo il suo sesso al suo punitore il quale, cominciò ad accarezzarlo di nuovo.
Lorenzo portò di nuovo la sua mano al clitoride di Giulia e cominciò da prima a giocarci e ad accarezzarlo, dopodiché lo prese fra le dita e strinse, Giulia emise un piccolo gemito e strinse le sue gambe dal dolore, a quel gesto Lorenzo rispose colpendo l’interno delle cosce di Giulia per far si che essa riaprisse le gambe cosa che avvenne subito, appena aperte la mano di lui raggiunse nuovamente il clitoride e altra strizzatina più piano questa volta poi si fermò guardandola, lei stava piangendo incredula e imbarazzata lui sorrise poi alzò la mano e sciack, assestò il primo colpo sulla pelle nuda, Giulia andò in avanti per il colpo subito ma subito si rese conto che oltre ad essere stato forte il colpo anche lo schiocco da esso prodotto fu di paripasso più forte, il suo fiato si bloccò per poi riprendere insieme allo sculaccione dopo, i colpi cominciarono a susseguirsi uno dietro l’altro senza dare tregua alla povera Giulia, il suo bellissimo sedere adesso era rosso fuoco, sentiva i forti colpi entrare dentro di lei, dentro il suo orgoglio e distruggerlo, da fuori si vide comparire una sagoma al vetro offuscato della porta, capii che un cliente si era avvicinato forse incuriosito dai colpi sentiti, si sentì mancare l’aria il cuore comincio a battere all’impazzata si girò verso Lorenzo che senza cambiare espressione ricominciò a sculacciarla, ora poteva intravedere bene la figura dell’uomo che stava appoggiando l’orecchio alla porta, si girò e con voce supplichevole ‘ la prego non cosi davanti ai clienti ci sentiranno la prego smetta- Lorenzo la prese per la frangetta facendola alzare dandogli due sculacciate secche ‘ spogliati subito adesso ‘ lei guardando il suo punitore il quale aveva uno sguardo infuriato e severo comincio a spogliarsi, fino a che non arrivò al reggiseno, lui la guardò e poi con aria arrabbiata afferrò il reggiseno di lei e lo strappò con forza, giulia emise un gemito di dolore, lui poi senza dire niente la trascinò alla porta offuscata ‘ adesso Giulia poggia palmi delle mani al vetro e dopo di essi i tuoi seni capito?- lei allargo la bocca come fece ciò Lorenzo gli indicò la porta ‘ o cosi o esci subito e ci si vedrà quando dovrai firmare il contratto di fine rapporto ‘ lei sgranò gli occhi poi umiliata e imbarazzata poggiò i sui palmi sui vetri della porta, la persona all’altro lato ebbe un gemito di sorpresa e di paura, forse credeva che dopo esser stata scoperta stava uscendo qualcuno per mandarla via, invece subito dopo vide comparire dal vetro oscurato la forma del seno di Giulia, a quella visione l’ombra di questa persona si fece di nuovo vicina Giulia capì che stava probabilmente osservando i suoi seni schiacciati al vetro, nel mentre vide una seconda ombra dietro la prima.
Nel frattempo Lorenzo aveva preso la cinta e se la era arrotolata alla mano guardò il sedere di Giulia esposto e sorrise, alzò il braccio e senza dire nulla colpì con forza la natica destra, lei ebbe un sussulto e un leggero suono di sorpresa e dolore uscì dalla sua bocca, i seni strusciarono sul vetro le sue mani si mossero come per voler stringere qualcosa che non c’era , il colpo era molto forte come il suono prodotto da esso, sicuramente avevano sentito da fuori infatti si erano spostate le ombre e nel mentre sentii mormorare ‘ credo che la stia sculacciando o qualcosa di simile- disse la prima alla seconda più lontana, la quale rispose qualcosa che lei non comprese, dopodiché la prima emise una leggera risata fu allora che arrivò il secondo colpo, lei adesso non riuscì a trattenere il classico ah che viene fuori dopo una cinghiata, i colpi cominciarono ritmici, le due figure stavano fuori a godersi il rumore delle cinghiate e i vari urli soffocati di lei.
Dopo due minuti Lorenzo andò verso la scrivania e prese il suo cellulare, compose un numero dopo di che sentii -si pronto signor lamachi? – il suo viso già arrossato dalle lacrime e la vergogna si fece ancora più rosso, dopo una leggera discussione fra i due Lorenzo si scusò e disse ‘ si guardi la mia segretaria la sto punendo proprio adesso per il danno arrecatogli la vuole sentire? Si allora gliela passo subito- a Giulia si gelò il sangue quando Lorenzo gli porse la cornetta , la sua mano tremante si allungo verso di essa e la afferro timidamente, Lorenzo gli fece cenno col capo di rispondere a quel punto Giulia raccogliendo a se tutte le forze tossi per schiarirsi la voce ‘ pronto signor lamachi sono Giulia- tacque per attendere la risposta che non si fece aspettare, con voce grossa e molto adirata ‘ sei una stupida come cazzo hai fatto a perdere i fogli? Lo sai quanto ritarderà l’apertura del mio locale adesso?- lei si fece forza ‘ si signore mi scusi ‘ la voce sentendola cosi piegata e rammaricata si fece più forte e sicura ‘ di al signor Lorenzo che ti dia 5 colpi per ogni giorno di ritardo- lei spalanco gli occhi dalla sorpresa e dalla paura, poi deglutendo si girò verso Lorenzo ‘ signore ha detto di colpirmi con la cinta per 5 volte ogni giorno di ritardo che avrà la sua ditta- lui sorrise e prese la cinta la arrotolo parte alla sua mano poi guardandola ‘ bene Giulia poggia il cellulare sulla scrivania poi, poggiati piegata su di essa e metti il viva voce- lei imbarazzata perché già sapeva a cosa andava incontro posizionò il cellulare fra le sue braccia poggiate e attivo il viva voce, non appena lo fece sciack il primo colpo dall’altra parte della linea si senti ‘ bravo cosi la colpisca un po’ più forte ‘ il braccio di Lorenzo si rialzo per riabbattersi sui glutei di Giulia che andò avanti ed emise un gemito di dolore la voce dal cellulare con tono canzonatorio ‘ Giulia sa quanto fa 30×5 ?- lei con voce bassa e imbarazzata -si 150 signore- la voce dell’uomo si fece più calma ‘ lo sai che adesso riceverai 150 colpi contali e ringrazia ad ognuno di essi e scandisci bene perché se non sentirò bene il numero e il tuo grazie signore ricomincerò da capo la punizione ‘ lei lasciando cadere nuove lacrime ‘ si signore farò come mi ha chiesto- a quel punto Lorenzo inizio la punizione i colpi centravano le sue natiche con forza mentre lei dopo ogni colpo gemeva per poi pronunciare ‘ 1 grazie signore 2 grazie signore- da fuori sentiva le risate delle due persone, la punizione arrivò a termine senza intoppi, il sedere di Giulia adesso era attraversato da lunghe strisce viola e da due ematomi centrali, aveva inoltre sentito distintamente la voce di lamachi farsi affannata durante la sua punizione e poteva ben capire a cosa era dovuta.
Si lasciò cadere poggiandosi col busto alla scrivania a quel punto la voce al telefono con voce sicura e leggermente eccitata- bene signorina adesso capirà cosa si prova ad essere inculati come lei ha fatto con me, Lorenzo voglio sentirla urlare per bene la troietta- a Giulia manco il respiro si fece per alzare ma la mano forte e ferma di Lorenzo la schiaccio alla scrivania, premendole la schiena su di essa con l’altra mano andò ad aprire la zip, un brivido sulla schiena di Giulia accompagnò il rumore di essa Giulia piangendo -la prego non lo ho mai fatto ‘ Lorenzo alzò la mano e ciaff ciaff mollo due sculacciate secche sulle natiche doloranti di Giulia ‘ zitta senno ricomincerò a colpirti fino a che non sarai te a chiedere di essere inculata- lei si zittì arrendendosi ormai all’idea di dover subire quell’orribile trattamento, e per di più davanti al telefono mentre veniva sentita da un cliente per non parlare delle due ombre che stavano ascoltando, gli venne subito pensato a come avrebbe fatto dopo a presentarsi fuori e dire ad esse che la ‘riunione era finita’, se avesse potuto dopo quel pensiero sarebbe sparita dalla vergogna.
Lorenzo poggio la sua cappella sul buchino stretto della povera Giulia Giulia trattenne il respiro aspettando che il membro di lui entrasse dentro, sentii Lorenzo sputare sul suo buchino e dopo aver strusciato il suo pene sulla saliva che colava spinse contro di esso, Giulia tirò un grido soffocato mentre il membro di lui entrava prepotentemente dentro di lei, Lorenzo andava piano poi pian piano aumentò la velocità e la profondità, a quel punto Giulia cominciò a lanciare piccoli urletti e a respirare affannosamente, la voce al telefono cominciò a ridere e si senti in modo chiaro la voce al telefono farsi di nuovo affaticata , Lorenzo mise una mano sulla nuca della ragazza schiacciandogli il volto sulla scrivania e prese ad incularla con forza e prepotenza, a quel punto le urla di lei si fecero più nitide ed a ogni colpo le gambe della ragazza picchiavano nella scrivania facendola spostare.
Lorenzo continuò l’opera grugnendo mentre schiacciando il volto di lei sulla scrivania la inculava violentemente, Giulia oramai era in lacrime e non aveva nemmeno la forza di reagire il suo sfintere gli doleva come la guancia schiacciata a quella superficie dura e ghiaccia, la mano di lui gli stringeva l’altra guancia, la stava sodomizzando senza tante premure la cosa durò circa 10 minuti dopodiché sentii gli schizzi caldi riempirgli l’intestino, a quel punto Lorenzo si staccò da lei la prese per i capelli e portandola davanti al suo pene – adesso troietta succhia per bene e ripulisci tutta la tua sporcizia- Giulia con aria ormai sottomessa succhiò tutto senza proferire parola poi si accascio a terra, sentì lorenzo prendere il cellulare e le sue terrificanti parole ‘ si domani la potrà venire a punire di persona- quella frase angosciò ancora di più Giulia che scoppiò in un pianto ancora più disperato di prima, Lorenzo riattaccò e la lasciò li per 10 minuti dopodiché con aria spavalda ‘ Giulia ricomponiti e poi vai a dire che la riunione e terminata , lei si ricompose come gli era stato richiesto dopodiché aprendo la porta vide i due clienti ridere lei deglutendo si fece coraggio ‘ la riunione e terminata potete entrare ‘ il primo cliente si alzò e passando gli palpò con forza il sedere ridendo poi andò a parlare con Lorenzo di affari, così fini la prima delle tante giornate in cui venne punita severamente Giulia arrivò a lavoro sperando che il ricordo del giorno prima fosse solo un sogno, ma purtroppo la sua camminata insicura per il dolore al buchino e il continuo fastidio provocato dal cotone delle mutandine che strusciano sulla pelle segnata le ricordò come un pizzicotto che invece era la verità.
Arrivata davanti alla porta si chiese com’è possibile che dopo la giornata di ieri lei sia ancora lì, e si chiese come è possibile aver raggiunto l’orgasmo osservando il suo sedere segnato allo specchio, si sentiva umiliata e meritevole di tutto ciò che le era accaduto e di ciò che doveva accadere oggi, e proprio mentre pensava ciò la porta dello studio si aprì.
Una figura di mezza età ma ancora discreta si stagliò di fronte a lei, il cuore le sobbalzò in gola e cominciò quasi a sudare freddo per la sorpresa e la paura di fronte ad essa ‘ bene signorina si accomodi pure, vedo che almeno è puntuale a lavoro la mattina ‘ lei cercando di non svenire ‘ salve signor Lamachi ‘ abbassò lo sguardo superandolo, dietro di lui Lorenzo la guardò e con un sorriso sadico sul viso ‘ Giulia si ricorda ieri che ti ha detto il signore al telefono vero?- Giulia diventando più rossa della sua sciarpa ‘ si lo ricordo ‘ si cominciò a svestire cercando di farsi vedere meno sconvolta di quello che era, comunque senza riuscirci – bene quindi lo sai perché il signore ha dovuto rimandare degli impegni urgenti questa mattina ‘ Giulia capendo dal tono freddo di Lorenzo e la risatina di Lamachi rispose ‘ si lo so per punirmi ‘ Lorenzo tossì come dire vai avanti, Giulia dovette usare tutto il coraggio che le restava e mandare in frantumi il suo orgoglio ‘ sculacciandomi severamente – la voce di Lamachi con un tono divertito aggiunse ‘ e non solo, preparati a una bella e severa punizione -.
Dagli occhi di Giulia uscirono le prime lacrime poi la mano di Lorenzo le tocco la spalla ‘ su spogliati e piegati sulla scrivania ‘ Giulia cercò di giocare l’ultima sua carta per non subire quell’umiliazione ‘ vi prego ho capito il mio errore e non succederà mai più vi prego mi fa ancora male- Lorenzo fece cenno di scansarsi a Lamachi ‘ non ti va bene? Allora esci e non farti più vedere se non per prendere la liquidazione, e ricordati che se mi telefoneranno per sapere le tue referenze gli dirò il perché ti ho licenziata ‘ a quelle parole Giulia si arrese e cominciò lentamente a spogliarsi.
Gli occhi di Lamachi seguivano lo spogliarello di Giulia con interesse, lei subito notò l’eccitazione negli occhi dell’uomo e non solo, umiliata lasciò sulla sedia gli slip e cercando di coprirsi con le mani si diresse verso la scrivania e poggiò i gomiti su di essa, Lamachi andò dietro di lei e palpandole il sedere ancora livido per i colpi del giorno prima ‘ bene signorina oggi ho preso dei simpatici attrezzi per punirla , Lorenzo mi ha detto che dopo lei mi risarcirà la spesa di 90 euro ‘ Giulia strinse il bordo della scrivania per trattenere la rabbia dopo quell’ulteriore notizia, le pareva assurda le toccava oltre a essere sculacciata e quasi certamente violentata da quel signore pagare gli attrezzi con cui lui l’avrebbe colpita severamente da li a poco.
Lorenzo si era già seduto sulla sedia davanti a Giulia e la guardava divertito, studiò il suo volto poi facendole una carezza sulla testa ‘ scansati o cerca di ribellarti procurando danni a me o a lui e saranno guai ‘ alzò la testa verso Lamachi – prego inizi pure sii severo perché altrimenti non le sente nemmeno- sorrise ed iniziando a colpire con la mano il sedere di Giulia fin da subito in modo severo e duro ‘ non si preoccupi urlerà parecchio sia durante che dopo ‘ la mano destra di Lamachi teneva la schiena di Giulia pigiata sulla scrivania mentre la sinistra si alzava e si riabbassava sempre più velocemente sul sedere della povera che piano piano si faceva sempre più rosso. Giulia stringeva il bordo della scrivania e le lacrime ora solcavano il suo bel viso, e dopo poco perse anche tutto l’orgoglio e iniziò ad urlare e piangere ‘ la prego basta mi fa ancora male il sedere da ieri la prego aaaah non cosi è troppo forte aia ti prego fai più piano ‘ a quella frase Lamachi prese a sculacciarla con più vigore ‘ adesso mi da anche del tu signorina? Quand’è che ha preso il diritto di farlo?- lei fra le urla ancora più forti e i primi veri singhiozzi ‘ mi scusi non volevo ahh mi perdoni bruciaaaaa- Lorenzo la guardava sempre più divertito ed eccitato, a quel punto Giulia vide il suo capo sbottonarsi i pantaloni, si alzò davanti a lei e togliendosi i boxer glielo porse davanti, Giulia girò il viso dicendo con poche speranze ‘ la prego cosa centra questo con laaaa punizioneee aaah basta vi prego aahh- lui voltando nuovamente il viso di Giulia verso il suo membro ‘ nulla ma devi rimediare al fatto di eccitarmi non vorrai lasciarmi cosi eccitato per tutto il giorno? Poi almeno non urli più cagnetta ‘ detto ciò fece una coda con i capelli di Giulia, lei sculacciata severamente ancora a mano nuda da Lamachi umiliata e dolorante come mai aprì la bocca e prese il pene di Lorenzo in bocca, i due fecero una grassa risata, il mugolio di Giulia e le sue urla soffocate dal pene di Lorenzo facevano eccitare non poco i due punitori, il pene faceva su e giù al ritmo contrario del corpo di Giulia che si muoveva avanti e indietro per le dure sculacciate ricevute, piano piano il pene di Lorenzo aveva raggiunto la sua gola, faceva fatica a respirare ma continuava, poi il fatto di piangere come una bambina non la stava aiutando.
Dopo tre minuti da quando Lorenzo la stava usando Lamachi si fermò, cominciò a tastare il culo ormai già viola fece un mugolio di soddisfazione ‘ bene troietta adesso useremo il primo dei due attrezzi presi apposta per lei,lei continui a succhiare fino a farsi riempire se vedo una goccia sprecata vedrà ‘ Giulia si sentì ancora più spaventata e umiliata, Lamachi prese da una borsetta un paddle piccolo rettangolare ma spesso, era una paletta di legno lunga 35-40 cm massimo e larga 20, ma aveva almeno 7-8 cm di spessore, come la vide ebbe un sussulto e fece per togliersi ma la mano di Lorenzo la tenne ferma sul pene, Lamachi si mise dietro e colpì tre volte in modo molto severa la povera Giulia, la quale sgranò gli occhi e mugolo disperata costretta a tenere il pene in bocca con la forza anche durante quell’urlo di dolore, Lorenzo guardò la sua espressione estasiato ‘ signorina vuole che continui a colpirla così o ci mette impegno in quel che fa?- Giulia spaventata pur di non subire un’altro solo colpo dato con quella violenza cominciò a succhiare con vigore ed impegno il pene di Lorenzo che con un mugolio di sorpresa fece capire a Lamachi che i colpi erano serviti allo scopo, adesso Giulia si sentiva umiliata e anche se non voleva ormai il suo corpo reagiva a quell’atto osceno e la sua fica iniziò a lubrificarsi, il braccio del punitore si rialzò e si riabbassò 20 volte poco più prima che la prima goccia di sperma finisse contro la gola di Giulia, Lorenzo non appena raggiunse il piacere tirò a se la testa di Giulia spingendo il pene nella sua gola, la povera era con il naso schiacciato contro il ventre di lui con gli occhi sgranati per la sorpresa, a quel punto i colpi si fecero più veloci e severi per accompagnare il piacere di Lorenzo, Giulia piangeva e mugolava per il dolore e l’umiliazione, si sentì la gola di lei deglutire tre volte mentre il corpo tremante di Lorenzo rovesciava dentro di lei lo sperma.
Lorenzo uscì dalla bocca di Giulia, un filo di saliva cascò sulla scrivania insieme alla testa di Giulia che cominciò a respirare affannata ‘ brava troietta sei stata veramente brava ‘ Lamachi continuò a colpirla per poco poi porse l’attrezzo a Giulia -lo lecchi per bene e devozione e succhi il manico dell’attrezzo che l’ha punita cosi severamente- Giulia esitò un attimo poi iniziò a leccare quel paddle, a quel punto vide Lamachi togliersi i calzoni abbassò lo sguardo arresa mentre adorava quell’attrezzo tremendo.
Lamachi si mise davanti a lei col pene eretto mentre Lorenzo si mise dietro di lei ma senza fare ancora nulla, Giulia fece per prendere il pene di Lamachi in bocca ma lui la fermò e prendendola per la frangetta la schiaffeggiò tre schiaffi severi ‘ signorina le ho detto di succhiare ? – Giulia scosse il viso ‘ ha cosi voglia di succhiare cazzi da non saper resistere ?- lei scosse nuovamente il viso ‘ eppure a me sembra di si troietta , mi sbaglio? – lei fece si con la testa due schiaffi la raggiunsero facendole scuotere il viso come dire no, divertito Lamachi disse ‘ ecco vede che non mi sbaglio adesso Lorenzo la prenderà nel culetto come ieri e io mi sfogherò nella sua bocca e dopo toccherà a me prendere il suo culetto, mi sa che oggi farà fatica a camminare bene ahahah ‘ la mano di lui le tenne la frangetta e poi la spinse verso il proprio pene, Giulia oramai sottomessa lo lasciò entrare senza esitazioni, leccò tutta la punta con cura e poi lo lasciò scivolare sempre più giù, Lamachi in un primo momento la lasciò fare poi cominciò a penetrarla come se la stesse scopando, Giulia succhiava piangente e sottomessa, poco dopo Lorenzo da dietro ‘ bene puttanella vedo che ti diverti, vediamo di aggiungere un po di pepe per noi ‘ dicendo ciò poggiò il pene al culetto di lei, restò fermo e disse ‘ su Giulia allargati le natiche che cosi te lo sfondo per bene questo culetto viola –
Giulia singhiozzando levò le mani dalla scrivania e le portò ai glutei allargandoli, adesso l’unico supporto per lei era la mano di Lamachi che la teneva per la frangetta, la testa le faceva male tenuta solo da quella stretta si sentiva quasi strappare i capelli.
L’umiliazione di Giulia era alle stelle piangeva immaginando lo spettacolo scabroso che stava dando a loro due, li a 90 gradi sorretta per la frangetta nel mentre che lei stava allargandosi con dolore i glutei martoriati dalle severe sculacciate appena ricevute a Lorenzo per farsi penetrare nel sedere, Lorenzo sputò sul buco e poi cominciò a spingere i mugolii si trasformarono in leggeri lamenti soffocati dallo stantuffare del pene nella sua bocca, gli occhi sgranati di colpo e l’urlo soffocato fecero capire a Lamachi che Lorenzo era entrato con prepotenza dentro di lei, Giulia si senti spaccare il culo, nuove lacrime si fecero strada sulle guance anche quando Lorenzo passando la mano sulla sua fica ridendo annunciò ‘ gliela avevo detto che è una troietta e basta. guardi com’è bagnata ‘ mostrò le dita bagnate a Lamachi, Giulia tornando a poggiarsi al tavolo cercò di prendere il ritmo voleva finire il prima possibile quindi si mise a succhiare con impegno e devozione, ormai si era adeguata mentre Lorenzo l’aveva messo tutto dentro le faceva scivolare fuori il pene di Lamachi per poi farselo nuovamente spingere in gola mentre quello dietro usciva prima di rientrare, era uno spettacolo osceno, il corpo di Giulia veniva spinto su e giù dai colpi dei due, le palle di Lorenzo battevano ogni volta sui glutei di Giulia e poi subito dopo toccava a quelle di Lamachi a picchiare sul mento della povera ragazza, questo trattamento durò circa 10 minuti a quel punto Lamachi venne dentro la bocca di Giulia ‘ si aah ingoi tutto signorina e mi guardi mentre lo fa ‘ si senti la gola della povera ingoiare 4 volte poi Lamachi uscì dalla sua bocca, Lorenzo volendosi divertire a sentire le grida della povera la prese per i fianchi ‘ bene fammi sentire un po la tua voce adesso ‘ detto ciò cominciò a spingere molto forte, uscendo tutte le volte per poi rimetterlo di colpo nel corpo di Giulia, le urla non si fecero attendere, andò avanti cosi per due minuti, Lamachi osservava la scena mentre Giulia con la faccia stravolta dall’umiliazione il piacere anche se involontario e il dolore urlava sotto i colpi di bacino di Lorenzo, il quale spingeva con violenza il proprio membro dentro Giulia, la quale fu quasi grata quando Lorenzo lo tolse e venne in terra.
Si accasciò sulla scrivania sfinita, sentiva le gambe tremare e la testa che le girava.
Ma la pausa durò nemmeno un minuto per lei, si sentì tirare indietro da Lorenzo, si ritrovò in ginocchio davanti al pene di Lorenzo marroncino e bianco, l’odore acre faceva capire da solo cosa fossero quelle macchie marroni spalmate sul pene, Lorenzo guardandola con schifo ‘ guarda cosa hai fatto stupida, mi hai sporcato tutto l’uccello adesso lo pulisci per bene deve tornare lindo avanti troia – Giulia senti un conato di vomito salire, riuscì a stento a non rigettare con voce disperata ‘ ti prego questo no è disgustoso ‘ Lorenzo la guardo ‘ allora le scelte sono due. O me lo lavi per bene da sola senza fatti forzare oppure ti faccio piegare e ti cinghio fino a che non urli disperata che lo vuoi fare e dopo averlo fatto conterò 100 cinghiate e mi fermerò per poi farmi ripulire. Ricordati che se vuoi la prima adesso dovrai implorarmi per bene di fartelo ripulire con la lingua ‘ Giulia voleva sparire per la vergogna e per lo schifo che provava Lamachi guardava soddisfatto la scena e si mise ad ascoltare le parole della povera Giulia ‘ ti prego Lorenzo permettimi di ripulire la sporcizia ‘ Lorenzo tossì come per riprenderla ‘ la mia cacca ‘ si corresse Giulia umiliata Lorenzo annuì dicendole di continuare ‘ mi dispiace davvero averti sporcato cosi tanto ripulirò tutto in poco tempo- lui sorrise ‘ che cosa aspetti troia muoviti allora ‘ lei si avvicinò Lamachi fece una finta faccia disgustata, Giulia ebbe un gesto di rifiuto e arricciò il naso ma facendosi forza fece per metterselo in bocca, ma Lorenzo la fermo ‘ leccalo piano piano cagna voglio vedere sparire tutto piano piano e vederti ingoiare con gusto ‘ nuovi singhiozzi attraversarono il corpo di Giulia la lingua di Giulia toccò esitante il sotto della cappella di Lorenzo, il sapore le inondò la lingua, ogni volta che leccava macchie marroni ricoprivano la sua lingua, continuò a leccare disgustata poi quando era lindo Lorenzo le spinse la testa su e giù sul pene 5-6 volte poi lo tolse ‘ brava cagnetta hai pulito tutto per bene adesso lecca in terra avanti ‘ non la dovette neanche obbligare a farlo si chinò sottomessa a leccare il seme sul pavimento, finii anche quest’ulteriore ordine poi vide Lamachi andare dietro di lei e prenderla per i fianchi, neanche 5 secondi e si trovò il pene di lui spinto tutto dentro di lei.
La teneva per i capelli usandoli quasi come briglie di un cavallo, nel frattempo Lorenzo si tolse le scarpe e si mise davanti a Giulia ‘ leccali tutti forza ‘ Giulia fra i lamenti e le urla per le spinte di Lamachi cominciò a leccare i piedi sudati di Lorenzo.
Lamachi spingeva molto forte il pene dentro di lei godendo delle sue urla e dei suoi gemiti, Giulia si sentiva il buchino in fiamme e ogni volta che Lamachi picchiava sui glutei lividi le faceva un male boia, il corpo della ragazza veniva spostato su è giù al ritmo delle spinte di lui, i seni si muovevano in modo osceno, il corpo sudato e dolorante di Giulia era sfinito, la lingua di Giulia passava senza sosta sulla pianta del piede di Lorenzo, anche quest’ulteriore trattamento durò una decina di minuti poi Lamachi tirandola verso di se venne copiosamente sul viso di Giulia, lei accettò gli schizzi senza opporre resistenza, guardò il pene di Lamachi sporco e senza farsi dire nulla iniziò a leccarlo, era disgustoso quasi più dell’altro, e adesso intravedeva piccole chiazze rosse probabilmente dei capillari o altro dovevano essersi rotti durante la penetrazione ‘ bene adesso puoi dire di avere il culetto bello largo credo che adesso ci potrebbero entrare due cazzi alla volta ‘ Giulia abbassò lo sguardo umiliata, nel frattempo aveva finito di ripulire Lamachi, Lorenzo guardandola ‘ ma povera Giulia non sei ancora venuta te- si sdraio sulla scrivania ‘ vieni qua Giulia forza ‘ Giulia si alzò titubante e salì sopra Lorenzo lui la prese e gli infilò il pene nel sedere senza tanti convenevoli, Giulia pianse fin da subito capendo di essere costretta a subire da capo la violenza solamente che adesso doveva venire durante quell’orribile trattamento, ma si sbagliava a pensare che la perversione di Lorenzo si fermasse lì, infatti sbiancò quando Lorenzo disse ‘ venga Lamachi appuriamo la sua ipotesi ‘ Lamachi non se lo fece ripetere, andò dietro, Giulia tremava letteralmente ‘ vi prego me lo spaccherete così ‘ Lorenzo rise ‘ non dire scemenze e poi sarebbe la giusta fine per te ‘ Lamachi iniziò a spingere dentro e piano piano riusci ad entrare anche lui, il buco di Giulia era dilatato in modo osceno e le faceva un male cane e l’urlo che cacciò ne fu la prova, si sentì spaccata in due quando sia Lorenzo che Lamachi iniziarono a penetrarla prima in modo lento e poi piano piano sempre più veloce, lei sentiva i due peni entrare e quasi uscire ogni volta, i due godevano di questo atto osceno con soddisfazione e ridendo fra insulti e grugniti di piacere, Giulia provò a venire e piano piano riuscì a trovare un minimo di piacere che le permise di venire dopo poco, i due risero di gusto e iniziarono a penetrarla più velocemente, le urla di Giulia si fecero più acute i due per niente impietositi continuarono per 5 minuti poi gli vennero dentro,uscirono da lei Giulia senti il buco richiudersi con dolore, si sentiva sfondata pensava già a cosa dire quando sarebbe dovuta andare all’ospedale ma le parole di Lamachi la tranquillizzarono almeno su quel punto ‘ ha resistito bene il buchetto della troietta, c’è solamente un po di sangue. Lasciarono un po di tempo a Giulia poi si misero davanti a lei ‘ adesso puoi pulirli velocemente, poi vatti a lavare e lecca dov’è sporco sulla scrivania- Giulia ripulì i due peni e poi con forza si alzò e si mise a leccare la scrivania e per terra dov’era caduto lo sperma da dentro il suo sedere, a quel punto Lamachi -torno fra un’ora per l’ultima razione si rilassi nel frattempo-.
Giulia passò il tempo in bagno a guardarsi il buchetto e a piangere e a vergognarsi per il piacere perverso provato per tutto il tempo,ma il bussare alla porta la riportarono alla triste realtà ‘ avanti è passata l’ora fra 20 minuti c’è il primo appuntamento muoviti ‘ Giulia cercando senza riuscirci di camminare per bene raggiunse la scrivania e praticamente si buttò su di essa, Lamachi sorrise ‘ ben tornata signorina, adesso finiamo la sua punizione e vediamo se starà più attenta la prossima volta ‘ detto questo prese uno strap di cuoio spesso lungo 70 80 cm, sembrava una cinta con il manico Giulia tremò solo ad osservarla ma non osò muoversi, Lamachi andò dietro di lei la toccò un attimo prima ‘ vedo che il buchino si è rimesso ma ora mi dispiace i tuoi glutei diventeranno belli viola e così le tue cosce ‘ detto ciò alzò il braccio e ciack ciack, se il paddle aveva fatto male questo era tremendo, il culetto le bruciava da morire e Lorenzo dovette tenerle le mani per non farle coprire il sedere con esse ‘ continui gliele dia belle sode a questa cagnetta ‘ Lamachi non se lo fece ripetere cominciò a darci dentro severamente, Giulia già dopo il quinto colpo cominciò a singhiozzare vistosamente, i colpi si susseguirono, inutili furono le suppliche di Giulia lui continuò fino a farle il sedere viola e le cosce rosse come il fuoco fino alle ginocchia, alla fine il sedere era un reticolato di strisce e chiazze rettangolari sul violaceo, mentre le cosce strisce rosse acceso con piccoli lividi in alcuni punti, la voce di Giulia era finita fra le urla che aveva lanciato, Lamachi si mise a sedere e Lorenzo lasciò la presa attendendo che Giulia si riprendesse, passarono tre minuti prima che lei si alzasse,Lorenzo le indicò l’angolo della stanza, Giulia si mise in posizione e ci restò, sentii parlare i due dell’accaduto, sembrava che non ci fosse lei parlavano tranquilli di come l’avevano presa come una troia, Giulia si sentì ancora più umiliata e si mise a piangere.
Dopo poco Lamachi strinse la mano a Lorenzo e rivolgendosi a Giulia ‘ bene vada a prendere i soldi che vado via ‘ Giulia si incamminò prese i soldi e li allungo sottomessa a Lamachi, li prese e le tirò due schiaffi facendola cadere ‘ faccia in modo che non debba più tornare sennò quello di oggi le sembrerà solo un’antipasto ‘ si girò verso Lorenzo facendo un segno di saluto e uscii. Lorenzo le disse di ricomporsi, dopo 5 minuti camminando a fatica fece entrare il primo cliente, la osservò in modo prima strano poi sorridente , quel giorno per Giulia fu molto faticoso lavorare soprattutto dopo la seconda razione nel sedere nell’ora di pranzo .

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