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L’amica della mamma

By 5 Febbraio 2010Aprile 20th, 2020No Comments

Marta, una delle migliori amiche della mamma, era stata gentile.
Aveva saputo che cercavo un posto tranquillo dove mettermi davanti al pc, senza distrazioni, e revisionare la mia tesi di laurea e mi aveva invitato ad andare nella sua casa al mare. ‘Io sto lì, ma sono sempre fuori. Così nessuno ti disturba. C’è una stanza che dà sul giardino e potrebbe essere il posto giusto.’
Ero lì da tre giorni e tutto andava per il meglio.
Quella sera ero davanti al pc. Il file con la tesi aperto, ma mi stavo rilassando. Guardavo dei filmati porno. Quando l’amica della mamma bussò alla porta, feci appena in tempo a cliccare con il mouse e a far sparire il filmato. Sul pc campeggiava la mia tesi.
Marta aveva 49 anni, ventiquattro più di me. Li portava bene e, soprattutto, aveva un seno che guardavo volentieri. Uno di quei seni grandi, ma non esagerati.
Entrò nella stanza, prese una sedia e si sedette accanto a me. ‘Fammi un po’ vedere questa tua tesi.’ Si mise a leggere a si impossessò del mouse, facendo scorrere via via le pagine. Mi fece qualche domanda su quello che avevo scritto. Mi suggerì una o due correzioni. Poi con il mouse andò sull’icona del sito web dove stavo guardando i filmati. Mi ero accorto di non aver chiuso il collegamento e speravo non se ne accorgesse. Comparve sullo schermo il fotogramma di una ragazza di profilo. Di profilo era anche il cazzo che stava leccando. L’amica della mamma mi guardò sorridendo e cliccò facendo partire il filmato. Ero imbarazzatissimo, ma Marta disse ‘Piace anche a me guardarli.’ Mentre il filmato scorreva l’amica della mamma mise una mano sulla mia gamba, accarezzandola un po’ e disse ‘Ti confesserò che mi piace molto prenderlo in bocca.’ Continuò a guardare il filmato e ad accarezzarmi quasi impercettibilmente.
Ero passato dall’imbarazzo a un’enorme eccitazione.
‘Sai tenere un segreto? Se ti dico una cosa, non ne fai parola con nessuno? Neanche con tua madre?’ Annuii. ‘Adesso vorrei che tu fossi steso nudo sul quel letto’ e indicò il letto della stanza ‘Io mi toglierei questo vestito e verrei su di te, a farti un pompino.’ La sua mano accarezzava l’interno della mia coscia e era ormai salita quasi all’inguine, infilandosi sotto ai pantaloncini che portavo. La mia erezione era evidentissima. ‘Ti va se lo facciamo?’ Annuii. Lei tolse la sua mano.
Mi alzai, le girai le spalle. Mi spogliai e mi stesi sul letto.
L’amica della mamma fece scivolare a terra il suo vestito. Non portava reggiseno e rimase vestita solo di un piccolo tanga. Si avvicinò ai piedi del letto e si protese in avanti. Il suo seno ondeggiò verso di me. Iniziò a baciarmi tra le cosce. I baci iniziarono appena sopra il ginocchio e, lentamente, salivano. Arrivò in alto e mi leccò le palle. Poi la sua lingua salì sull’asta. Raggiunse il culmine e le sue labbra avvolsero il mio cazzo.
Era a carponi su di me e con la bocca e con le mani mi faceva godere. Ogni tanto alzava lo sguardo e incontravo i suoi occhi. Pensai che ci sapeva fare. Nessuna ragazza mi aveva mai fatto un pompino del genere. Conosceva i tempi. Sapeva quando accelerare e quando fermarsi e leccare. Mi stava facendo impazzire.
Si fermò un attimo, per sistemarsi i capelli. ‘Mi piace molto. E’ bello grande.’
Lo riprese in bocca e me le succhiò fino a farmi venire. Continuò lentamente il suo movimento, poi con la lingua raccolse ogni minima traccia di sperma. Appoggiò la testa sulla mia coscia.
Passarono degli attimi che mi parvero minuti.
Si alzò e si mise stesa accanto a me. Mi accarezzava il ventre. ‘Hai realizzato una delle mie fantasie preferite, sai?’ Un attimo di silenzio. ‘Anche questo deve rimanere un segreto. Quando sono sola ed eccitata mi immagino così. E poi immagino che a lui torni voglia e, allora, mi gira e mi prende da dietro.’ Sorridendo aggiunse ‘E intanto mi tocco.’
Misi un braccio sotto il suo collo e iniziai a carezzarle il seno. Non sapevo cosa dire. Era stato tutto così strano. L’amica della mamma iniziò a toccarsi. ‘Continua ad accarezzarmi.’ Il suo respirò si fece più veloce.

Dopo un po’ l’amica della mamma sollevò la sua testa e mi guardò. Con voce ferma e un po’ ironica, allungando un dito sulla mia bocca, disse ‘Deve rimanere un segreto! Non &egrave che te ne vai in giro a raccontarlo ai tuoi amici, eh? E adesso ognuno al suo posto.’ Si alzò, riprese il suo vestito e uscì dalla stanza.

La mattina dopo mi alzai e andai in cucina per farmi un caff&egrave. Marta era lì, con addosso una maglietta bianca extralarge, che le arrivava a metà coscia. In piedi, stava bevendo il caff&egrave. Ci salutammo. Si girò per posare la tazzina sul lavandino. Fu un attimo e decisi.
La strinsi da dietro, le palpai i seni, strusciandomi su di lei. ‘Marta, ieri sera mi hai fatto impazzire!’
Assecondò i miei movimenti. Con una mano continuavo a stringerle un seno, l’altra la infilai sotto la maglietta. Raggiunsi il pelo, infilai il dito e iniziai a masturbarla. Lei si stringeva su di me. Venne in pochi secondi. Mi bloccò la mano, si sfilò dalla mia stretta. Si chinò e con foga me lo tirò fuori e se lo portò dentro la sua bocca.. A un certo punto feci per fermarla, ma lei alzò losguardo e mi disse “No, lo voglio tutto!’ Continuò il pompino. Era diversa. Si muoveva con foga. Mi fece venire in breve. Poi l’amica della mamma mi baciò più volte tra le gambe e mi sussurrò ‘Sei un tesoro!’

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