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L’Insegnante…

By 5 Novembre 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

L’Insegnante

Sono un insegnante di matematica che insegno da 6 anni all’istituto di magistrale di Ancona,ma alla fine del 2002 ebbi una notizia davvero eclatante che a gennaio del 2003 sarei stato trasferimento in Sicilia, per insegnare in una scuola superiore a Palermo, x un indeterminato periodo.
Arrivato a Palermo vennero a prendermi con la macchina dell’istituto,in seguito arrivati a scuola mi portarono dal preside per le presentazioni, era una donna a dir poco fantastica, aveva un seno che gli usciva da tutte le parti’appena mi vide mi strinse la mano molto cordialmente’
Poi mi portarono nelle classi dove dovevo insegnare, la cosa che avevo più paura,sapendo a che cosa andavo in contro mi feci coraggio ed entrai,all’inizio fu un vero putiferio,ma bastò un po’ del mio carattere possessivo per farli calmare..così si sono calmati un po’ tutti’
Erano passate già un paio di settimane dal mio arrivo, i ragazzi mi ascoltavano stavano bei tranquilli, ma una di loro mi colpì dicendo spesso che rimaneva sempre indietro con le lezioni,così un dì,la invitai a casa mia x recuperare un po’ di argomenti lasciati indietro, dandogli l’appuntamento alle 18..non sapevo se stavo facendo la cosa giusta, la mia mente stava cominciando a viaggiare intorno all’orbita del sesso, ma essendo da solo(divorziato dopo 3anni di matrimonio)ma ormai era fatta..
Andai a casa con in testa sempre questa mia alunna di 18 anni ma con un fisico davvero mozzafiato.. una 3′ di seno,bello sodo,due cosce sode e rotonde senza un minimo di cellulite.. ed in più di una bellezza rarissima,capelli castani ed occhi cerulei di quelli che ti colpiscono dritti al cuore….quando arrivò gli aprì il portone di giù,stravo a dorso nodo,ebbi il tempo d’indossare una camicia che la vidi sul pianerottolo,il mio cuore alla vista di quella bella fanciulla cominciò ad impazzire,la guardai da vero pervertito,aveva una gonnellina molto corta di colore nera,molto stretta ai fianchi,ed un body molto scollato da poter contenere quella 3′ di seno sorretto da un leggerissimo reggiseno a balconcino sempre di color nero..s’intravedevano quei capezzoli turgidi sbucare dal body..Ci accomodammo in salotto,così cominciai dicendogli ‘dove era rimasta indietro’:
– Non capisco le tecniche di passaggio di questi esercizi(mostrandomeli)
– Ok’dopo 10 minuti capì che era solo una balla, che non li sapeva fare,ma voleva solamente scoparmi e visto che non smetteva mai di guardarmi’ guardava i mie muscoli ma soprattutto la mai patta che si stava ingrossando vedendo quelle belle tettoncine ad una ventina di centimetri da me’
– Perché non andiamo in cucina per un buon caffè?
– Buon idea Prof..
– Gli dissi che a scuola ero il prof. ma fuori ero Samuel..mi rispose sorridendo ”..ok Samuel !!!! sedendosi sul divano accavalcando le due seducenti gambe,facendomi notare abbastanza che non portava nemmeno un ridottissimo tanga’
A tal punto gli offrì il caffè, mi affiancai a lei passandogli una tazzina.. mentre sorseggiava il caffè mi guardava con quelli occhioni che mi faceva impazzire’.così gli dissi perché era venuta da me..mi rispose che aveva delle lagune..io gli sorrisi.. e poi mi avvicinai a lei e la baciai in bocca .. lei non aspettava altro’mi fiondò la lingua in bocca’ avvinghiandosi sul mio corpo togliendomi la camicia,mi appropriai delle sue tette,abbassando il body,facendo vedere il sorco..e cominciai a leccare,lei nn perse nemmeno un secondo allungando l’altra mano sulla mia patta’poi mi prende per i capelli affogandomi tra le sue meravigliose tette,a tal punto gli alzai il body togliendoglielo proprio,cominciando un leccare di quei capezzoli scuri fenomenali,facendoli drizzare ad ogni leccata..
A tal punto mi tolse i pantaloni e con la mano tastava il mio arnese già un po’ turbato da questi avvenimenti..poi quando fece scendere i box uscì la lingua e ne leccò tutta la sua lunghezza,la guardavo negl’occhi,era bravissima come troia, infatti quando rallentava x prendere fiato gli sussurravo all’orecchio che lo era ma lei mi sorrideva..in una leccata scese fino alle palle e me li succhio come mai nessuna aveva ma fatto prima’
L’alzai di forza, e le allargai le gambe senza un minimo di resistenza, mi avvicinai e iniziai a leccargli la passera,era una favola,aveva un sapore aspro ma dolcissimo, la facevo impazzire quando leccavo le piccole e grandi labbra e con un o più dita la penetravo’diceva dai così’.così’ancora’daiii’.che mi fai impazzire’sei un mago con queste mani’sarai il mio samuel’il mio toro da monta’il mio gladiatore’ di tanto in tanto le succhiavo il clitoride che era diventato bello grosso come in piccolo cazzetto ‘
Dopo un intensissimo periodo di preliminari’la misi a pecora’gli leccai ancora la sua fica da dietro e mi introdussi il mio cazzo in quella passera che bruciava come un vulcano’da subito la comincia ha stantuffare’ lei ebbe un orgasmo dietro l’altro dopo mi sedetti sul divano e lei si girò e si mise sopra di me con i piedi sopra le mie gambe e fece scomparire il mio arnese cominciando una bella danza sul mio cazzo che orami stavo per venire’
In quella posizione ci siamo stati circa un dieci minuti’ poi stavo per venire’così la feci scendere e si mise in
ginocchio aspettando il mio succo che non tardò ad arrivare’venni con un grido pazzesco’mi faceva male anche la capocchia’.la schizzai in tutte le parte’.aveva tutte le tette piene di sborra’ma anche le labbra si prese il cazzo in mano e cominciò ha succhiare e poi ripulì il tutto fino che non finì e mi abbracciò dicendo che ci volevano altre lezioni che ancora c’erano molte cose che doveva approfondire ‘.
Rimasi in quell’istituto per circa quattro anni…la voce delle mie prestazioni elevate si era diffusa a tutte le puttanelle della scuola’ quindi capitava spesso di non rimanere solo la sera’ ma la cosa che mi fece più piacere fu quando vidi la preside dell’istituto la bella signorona che mi busso alla porta per discutere delle sue alunne ma lo racconterò la prossima volta’

X consigli capitanomz@libero.it

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