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L’intreccio – Capitolo 13 – La discoteca

By 2 Ottobre 2019Dicembre 16th, 2019No Comments

Ad Andrea venne in mente di creare un gruppo ristretto su WhatsApp che chiamò gli alternativi. Sorrisi quando mi arrivò la notifica vedendone anche i componenti. C’eravamo tutti: Aurora, Luana, Sofia, Andrea Gabriele ed ovviamente io. Silenziai immediatamente le notifiche provenienti dal gruppo per evitare di ricevere dei fastidiosi suoni durante gli incontri con i miei clienti.

Non appena il gruppo fu costituito, infatti, iniziarono ad arrivare le notifiche dei vari messaggi che i componenti inviavano.

Andrea: Avete visto ragazzi? Ho costituito il gruppo in modo tale che ognuno di noi può interagire immediatamente con gli altri.

Luana: Bellissima idea.

Filippo: Così possiamo organizzare qualcosa.

Gabriele: Che palle! Un altro gruppo! Scherzoooooooooo

Sofia: Gabry non fare il cretino di più di quello che sei…. Ahahahahah

Aurora: Sofia! Gabry non fa il cretino. È cretino! Ahahahahah

Iniziamo bene pensai.

Gabriele: stavo scherzando sciocchine…. Comunque, visto che il gruppo è costituito potremmo organizzare qualcosa.

Sofia: Tipo?

Gabriele: Che ne so, magari una cena, o andare a divertirci da qualche parte.

Luana: Ottima idea si potrebbe andare a ballare.

Filippo: E come fai con tuo marito?

Luana: me lo porto dietro. Tanto poi lui non balla e sta seduto ad ascoltare la musica tutto il tempo.

Andrea: per me va bene la disco.

Gabriele: Ci sto

Aurora: Io ci sono

Sofia: contate su di me

Filippo: ok presente

Andrea: quando? 

Luana: sabato sera potrebbe andare bene?

Filippo: ok e dove?

Aurora: potremmo andare in quella discoteca all’aperto con piscina, vista la stagione calda.

Gabriele: La conosco, fanno musica 80’, 90’ 2000 e latino. Per me ok

Andrea: mamma mia. In un attimo abbiamo organizzato un’uscita tutti e sei. Grandi!

Sofia: Andrea passami a prendere.

Luana: Io vengo con Corrado, mio marito. Ci vediamo alle 21,00 visto che fanno anche l’apericena.

Filippo: ok prenoto per sei.

In un attimo avevamo organizzato effettivamente un’uscita a sei. Poteva essere una bella serata e una sorta di rimpatriata dall’ultimo incontro nel motel di 15 giorni prima. Si stava costituendo un bel gruppo di persone che avevano voglia di divertirsi insieme.

Mi preoccupai di prenotare un tavolo per il sabato. 

La settimana trascorse normalmente ed io continuavo ad approfondire la conoscenza, seppur telefonicamente, con Luana. Non vedevo l’ora di rivederla. Quella femmina mi era entrata nel cervello, l’averla poi posseduta davanti al marito era una situazione che iniziavo a metabolizzare.

E venne il sabato sera. Come sempre io arrivai per primo ed attesi all’ingresso gli altri, indossavo una paio di pantaloni grigi ed una camicia bianca con il colletto alla coreana. Arrivarono Aurora e Gabriele insieme. Aurora indossava un miniabito azzurro, molto scollato che le faceva quasi uscire il seno. Gabriele un paio di jeans ed una camicia blu aperta. Giunsero poi Andrea e Sofia, insieme. Andrea indossava un paio di pantaloni rossi, scarpe sportive e una maglietta molto aderente. Sofia indossava un paio di leggins e una canotta molto elegante con un giacchino coprispalle, portava i capelli con la proverbiale coda di cavallo. Fu la volta di Corrado e Luana. Corrado sembrava fuori posto. Indossava un abito classico con la cravatta. Luana era la magnificenza fatta in persona, arrivò con un abito salopette in maglia capestro a croce con strass Joyfunear di color bianco trasparente e manco farlo apposta sotto il vestito non aveva niente. Anche lei aveva la sua proverbiale acconciatura con i capelli tirati su. Il mio fratellino là sotto ebbe un sussulto. Mi avvicinai a Corrado e Luana strinsi la mano a lui e baciai Luana con un bacio sulle labbra a stampo. Non mi andava di esagerare e feci bene poiché Luana mi sussurrò all’orecchio “Ciao Filippo, hai fatto bene a stare calmo, non ci possiamo in ogni caso permettere che Corrado possa essere sputtanato in pubblico, dai entriamo”. “Beh, da come sei vestita o svestita non è che Corrado ci faccia una gran figura. Faresti resuscitare un morto!” “scemo!” mi rispose “Sei geloso?” “Chi io?” Risposi “Neanche per niente, anzi il tuo modo di vestire lo trovo irresistibile e coerente con te stessa”. Tutti gli occhi dei presenti erano su di lei. Leggevo i labiali di alcuni uomini all’ingresso che dicevano fra loro: “Ma quanto figa è?” oppure “Se è sposata non ce n’è solo per il marito”. “Guarda quello piccolo e tarchiato, quello in giacca e cravatta, quello deve essere il marito e da come si concia lei, deve essere anche un bel cornuto”. Alcune signore erano anche più cattive, forse morse dall’invidia: “Che puttana!”, “deve essere una escort” e commenti analoghi si sprecavano. Le tre amiche si salutarono calorosamente e Luana prese a salutare anche Andrea e Gabriele. Poi presentò Corrado a chi ancora non lo conosceva. Entrammo in discoteca, ci accolse una ragazza poco più piccola di noi a livello di età di una simpatia unica e piacevolmente cortese che ci accompagnò al nostro tavolo attorniato da divanetti estremamente comodi. C’era già attivo il servizio di catering. Ognuno di noi prese un piattino e si servì autonomamente. Anche Corrado si unì al gruppo ma non disse una parola si limitava ad osservare l’ambiente e a stuzzicare il cibo nel suo piatto. L’apericena si svolse nel segno della distensione più assoluta. Alcuni di noi simpaticamente elargivano battutine che suscitavano l’ilarità degli altri. Le signore si sentivano a loro agio. Ogni tanto Luana accavallava le gambe maliziosamente davanti a me provocandomi deliberatamente. Voleva incessantemente che la guardassi in mezzo alle gambe. Altre volte il gioco si faceva più hot quando metteva in bocca molto lentamente alcune tartine. Lo faceva con quegli occhi maliziosi da cerbiatta. Avrei voluto scoparmela lì davanti a tutti. Finito l’apericena ci facemmo un giro per la discoteca bazzicando nella pista del latino dove c’erano altri che continuavano a consumare. Camminando Luana mi venne vicino e mi prese sottobraccio appoggiando la testa sulla mia spalla. “Che fai?” le dissi “E Corrado?” “Tu devi far conto che da adesso in poi Corrado non c’è” “e il discorsetto di prima?” replicai “Ho chiesto a Corrado se le dava fastidio il mio abbigliamento e il mio comportamento” “E lui?” “mi ha detto di fare quello che mi sento. Ed io sento che stasera voglio fare la porca” “ah ecco. Mi sa che sarà una bella serata!” Mi girai verso Corrado che ci seguiva con lo sguardo e appena mi vide sollevò il bicchiere che aveva in mano come a brindare e dare il suo assenso. Contento lui contenti tutti pensai tra me e me. Aurora e Gabriele camminavano conversando e si tenevano mano nella mano. Andrea e Sofia erano poco più indietro e camminavano abbracciati. Il locale era circondato da siepi molto alte a volte separate da stretti passaggi. Curiosamente ne imboccai uno e dall’altra parte delle siepi erano stati predisposti divani dove gli ospiti potevano intrattenersi. In pratica erano delle zone riservate dove eventuali coppiette potevano stare un pochino appartate. Uscì da questo stretto passaggio e sussurrai all’orecchio a Luana cosa avevo visto. Fu una molla mi prese per mano e mi ci condusse immediatamente. Si sedette su uno di questi divani e mi invitò a raggiungerla. Appena seduto mi abbracciò forte e mi baciò appassionatamente. Non resistevo volevo verificare che sotto non avesse nulla e le misi una mano sotto il vestito. Appena le toccai la fica estrassi la mano. Lei la prese e con le sue e si infilò in bocca due dita “E’ buono!” Mi disse. “smettila altrimenti ti scopo qui immediatamente” le dissi con un certo tono. “Magari!” mi apostrofò lei. La situazione stava diventando incandescente fummo interrotti da questo sottile gioco dall’aumento del volume della musica. Era il chiaro segnale che si aprivano le danze. 

Il cubo era vuoto e le tre signore ci si catapultarono immediatamente sopra, iniziando a muoversi ritmicamente con il tempo che la musica scandiva. Andrea, Gabriele ed io eravamo sotto, in pista, a muovere le nostre gambe e ad osservare quelle tre fighe sopra al cubo. Passava un pezzo, poi mixato da un altro e un altro ancora. Le tre donne continuavano a muoversi sul cubo. La pista si riempì. Un gruppetto di single cercava di farsi spazio per venire sotto ad ammirarle. Avevano gli occhi di tutta la pista piantati addosso. La ragazza all’accoglienza giunse nella postazione del dj e si annunciò. “Buonaseraaaaaaaaaa sono Rebeccaaaaa, benvenuti in disco. Benvenuti a questo sabato sera magico qui al……. E disse il nome del locale. Fra poco fra noi ci sarà……. Manola!”. E fece l’ingresso Manola, Manola era un transgender vestito da infermiera altissimo, dovuto anche ai tacchi 14. Giunse con il microfono in mano ed iniziò a intrattenere il pubblico in pista. Molti si facevano dei selfie con lui/lei. Le tre signore continuavano a dimenarsi sul cubo, l’attenzione dei presenti si era spostata su Manola che annunciò l’ingresso di Michele. Michele era il cubista un pezzo di marcantonio che arrivò con dei jeans strappati e una canotta traforata che faceva vedere i muscoli scolpiti. Appena entrato in sala si catapultò sul cubo dove Sofia, Aurora e Luana stavano ballando. Le donne se lo mangiavano con gli occhi, lui ballava in maniera sexy ora con Aurora, ora con Luana, ora con Sofia. A turno si strusciavano su di lui, a volte piegandosi in avanti permettendo a lui di appoggiarsi al loro culo che spingevano volutamente all’indietro come a simulare un atto sessuale. Altre volte lui si piegava e sfiorava i seni di Sofia piegandosi sulle proprie gambe per poi rialzarsi. Era evidente che le tre si stavano divertendo tantissimo. Noi sotto ci davamo da fare con i nostri balli. Qualche single si avvicinava a noi mettendosi in mostra in maniera civettuola. Fu allora che Aurora decise di scendere dal cubo facendosi aiutare da me ed Andrea che eravamo i più vicini. Si avvicinò a Gabriele e iniziò un ballo molto sensuale con lui come a inviare un messaggio alle single, che nel frattempo rivolgevano le loro attenzioni ad Andrea e me. Anche Sofia decise di scendere dal cubo e iniziò a ballare avvinghiata ad Andrea. Luana rimasta sola sul cubo con Michele continuò lo show di puro esibizionismo con lui. La musica era a palla. Una delle single, una mora molto sexy, si avvicinò a me ed iniziò ad imitare le movenze di Luana con Michele. Luana a questa vista decise di scendere dal cubo aiutata da Manola e Michele. Si avvicinò alla mora e con un gesto repentino la allontanò abbracciandomi e stampandomi un bacio con la lingua come a delimitare il territorio. Il crescendo musicale favoriva i balli più sfrenati. Le tre donne erano scatenate noi insieme a loro pure. Ad un cambio di genere musicale le signore ci chiesero di bere. Andammo tutti al bancone del bar e ordinammo. Appena i drink furono pronti raggiungemmo Corrado seduto su un divanetto del posto a noi riservato. Rebecca era una eccellente vocalist, Manola in centro pista continuava ad intrattenere la gente e Michele era ora raggiunto da altre donne che salivano sul cubo a ballare con lui. La serata o per meglio dire la nottata proseguiva con balli dettati dalla musica incessante. Ad un certo punto non vidi più Aurora e Gabriele, e poco dopo non vedemmo più neanche Sofia e Andrea. Manola era vicino a noi e ne approfittammo per farci un selfie con lui/lei. Luana si avvicinò al mio orecchio: “Vieni con me! Ti voglio!”. Mi prese per mano e mi condusse ai divanetti dietro la siepe. Mi fece sedere si posizionò sopra di me e tenendomi la testa con entrambe le mani mi baciò appassionatamente. Limonavamo come due ragazzini imboscati. Mi girai un attimo alla mia destra e vidi chiaramente che poco più distante c’era la mora sexy di prima che stava spompinando in ginocchio un uomo seduto sul divanetto. Però! Esclamai. Luana sentendo l’esclamazione si voltò e vide anche lei la scena. “Ti sarebbe piaciuto farti fare il servizietto da quella lì?” “scherzi? Io ho già il top” risposi sinceramente. “Ah ecco, mi sembrava. Ora sì che ti riconosco” e proseguì a limonare con me. Poi si bloccò e mi disse “Questa sera ho fatto la monella” “eh sì ho visto” le dissi. “Quindi dovrei punirti!” “Sì sono stata molto birichina” “allora dobbiamo andare nella stanza rossa” “si dobbiamo andare merito di avere la giusta punizione”. Ci alzammo raggiungemmo Corrado e lei le disse: “Corrado tu vai a casa e prepara la stanza. Io vengo con Filippo”. Era sempre perentoria nei confronti di Corrado. Ci accingemmo a raggiungere la mia auto quando lì vicino vidi chiaramente Aurora con le gambe larghe sul cofano della macchina di Gabriele che teneva la testa di lui schiacciata verso il pube e si stava facendo leccare la figa. Luana le disse: “Aurora io vado a casa con Filippo” ed Aurora: “siiiiiiiiiiii, okkkkkk, ci sentiamo domaniiiiiiiiiiiiiii”. Proseguimmo per diversi metri e notammo l’auto di Andrea che aveva dei movimenti strani. Detti una sbirciata dentro e vidi Andrea che da dietro stava scopando Sofia. Proseguimmo senza disturbarli e salimmo in macchina. Il tragitto fu un’avventura io dovevo guidare ma ero perennemente distratto da Luana che alzando quel poco tessuto che le copriva la figa prese a masturbarsi vistosamente.

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