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Luca il cornuto ed Elena l’esibizionista porcella

By 8 Giugno 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Io mi chiamo Luca ed ho 42 anni. Sono sposato con Elena che ha 40 anni. Abbiamo un rapporto aperto. Ad Elena piace essere al centro dell’attenzione. E non fa fatica, visto che è una bella donna, alta, mora e con gran culo che mette in mostra fasciandolo con pantaloni attillati o con gonne fascianti.
Oggi Elena ha voglia. Molta voglia.
Lo vedo. La conosco. Lo sento
Me ne accorgo dai dettagli.
Lo vedo da come indugia nuda davanti allo specchio. Si guarda. Cerca di capire cosa potrebbe meglio attirare gli sguardi degli altri uomini.
Oggi ha deciso di uscire senza reggiseno.
La guardo proprio mentre si trucca davanti allo specchio. Ora indossa solo un perizoma nero in pizzo. Il filo le incornicia in modo perfetto il suo meraviglioso culo. Rotondo. Succoso. Da leccare… mordere… baciare…. Sul letto ha posato una gonna nera e camicetta bianca.
Rigorosamente scarpe con il tacco.

Oggi abbiamo preso un giorno di ferie per poterci fare un giretto tranquillo in un outlet non lontano rispetto a dove abitiamo. Mangiare fuori qualcosa, e lasciar scorrere la giornata facendo un po’ di shopping e qualche chiacchiera e soprattutto guardando bella gente. Anzi…. Soprattutto esponendo mia moglie allo sguardo degli altri uomini.

E’ pronta. E’ stupenda.
La guardo da dietro. Ha proprio un bel culo. Gambe lunghe. Vita stretta. Ed il mio sguardo si perde sulle sue forme.
E immagino quanto la guarderanno mentre saremo all’outlet. Il cazzo mi si rizza nei pantaloni al sol pensiero.
Saliamo in macchina e mi accorgo, ora che ce l’ho di fianco, che ha sapientemente tenuto slacciato i primi tre bottoni della camicia. DI lato posso vedere il profilo del suo seno perfetto… la scollatura lascia intravedere addirittura il capezzoli…. Fantastica…
Si preannuncia proprio una bellissima giornata.
Anche perche’ la voglio portare nel nostro negozio preferito, dove ci sono abiti che paiono disegnati per lei. E commessi bellissimi e tutti uomini….

Generalmente mia moglie sbaglia appositamente taglia per farsene portare di piu’ adeguate e farsi guardare dai ragazzi, che per porgerle i vestiti devono scostare leggermente la tenda che fa da chiusura per il camerino di prova. Gli specchi, ve lo posso assicurare, fanno il resto.

Si prova un vestito in pizzo molto corto. Sembra una dea. O una star di Hollywood.
Gli occhi sono solo per lei.
Mi sto godendo questo momento.
Fa una passerella per il negozio. Tutti, donne comprese, la ammirano.
E’ contenta. E io ancora piu’ di lei.
Rientra nel camerino.
La zip che e’ posta sul retro del vestito si impiglia.
Mi chiama ad aiutarla. Ma non riesco e…. ho paura di rompere un vestito da quasi 500 euro.
Uno dei commessi si fionda verso il camerino.
“Avete bisogno Signori”
E lei: “Si, guarda…. Mi si e’ bloccata la zip….”
“Ah ecco…. L’aiuto io…”
E mentre abbassa la zip… mia moglie lascia cadere il vestito ai suoi piedi….
“Oh… scusa” dice Elena
Il commesso si è prontamente chinato per raccoglierlo. E’ a pochi centimetri dai piedi di mia moglie… che sono alloggiati in scarpe nere con tacco…..
Non resiste…. E passa le sue labbra sul dorso del piede di Elena.
La tenda e’ leggermente scostata e io da fuori vedo tutto….
Sale…. Le sue mani sono ora sul culo di Elena. Le labbra del commesso stanno assaporando il culo di Elena…. Che si gira per potersi far succhiare i capezzoli…
Ho il cazzo in fiamme…
Mi sono messo una mano in tasca e gioco con la mia cappella durissima….
Mi suona il cellulare.
Subito mi viene un flash… ho dimenticato che mi ero messo d’accordo con i giardinieri…. Che dovevano sistemare le piante e tagliare il giardino…
Mi accorgo che non posso rimandare.. dobbiamo tornare a casa assolutamente… anche perche’ c’e’ una pianta da far tagliare…. E’ pericolosa e potrebbe cadere da un momento all’altro…
Non so come fare…. Chiamo mia moglie e le comunico della mia svista terribile.
Vi lascio immaginare…
Lei e’ arrabbiatissima.
“Sei uno stronzo”
Queste sono le uniche parole che riesce a dire.
E non vuole nemmeno il vestito.
Poco importa che le prometto che saremmo andati il giorno seguente.
Capisco il mio errore…. E non so come fare per farmi perdonare.

Arriviamo a casa. Lei si siede in giardino in una poltrona vicino all’ingresso.
“Gestiscili tu, io non ne voglio sapere!”
E prende in mano una rivista e comincia a sfogliarla.

Arriva finalmente anche l’operaio addetto al giardino.
Mi stupisco sia da solo.
Mi dice che i suoi colleghi arriveranno solo nel pomeriggio a causa di un imprevisto…

Elena si incazza ancora di piu’.
Ha intenzione di farmela pagare. Ma soprattutto ha intenzione di riprendersi il godimento che le ho fatto scappare questa mattina…

Il ragazzo e’ alto. Con un gran fisico. Sarà quasi due metri. Con due braccia forti. I jeans attillati mi fanno pensare che sia anche ben dotato….

Elena lo guarda maliziosa.

Si gira verso di me. E mi ordina di mettermi in ginocchio.
Si alza la gonna. Allarga le gambe. E mi ordina di leccarle la Figa davanti all’operaio.

Lui si ferma impietrito. Mentre io obbedisco come un cagnolino.
La mia lingua assapora la figa bagnata di Elena.

Il negro si avvicina senza dire una parola e le slaccia la camicetta. I capezzoli di Elena sono turgidi e rivolti verso il petto del Negro. Le strizza le tette. La prende con le sue mani forti. E le fa capire che oggi sarà una giornata meravigliosa per Elena.

Il negro capisce la situazione ed il rapporto che intercorre tra me ed Elena.
Mi impartisce un ordine diretto di leccare i piedi di mia moglie nel suo italiano stentato.
Lui le sfila la gonna. E la fa alzare…. Elena non si sfila le scarpe, nere, anch’esse, lucide, con tacco a spillo.
Elena E’ perfetta. E’ l’emblema della sensualità.
Lui per qualche secondo la contempla. Sembra una dea. La sua dea.
Mentre io le bacio le caviglie. Il negro le passa la mano sulla figa. Per sentire se e’ bagnata.
La figa di Elena e’ un lago.
E calda… bagnata… gonfia… Il profumo di figa si spande per il porticato.
Il Negro le bacia i capezzoli, li succhia, li strizza, vigorosamente…
Elena lo interrompe e lo spoglia completamente per poi abbandonarsi tra le sue braccia. Vuole senitre il suo cazzone duro contro la sua carne…
Si baciano avvinghiati. Un bacio di un’intensità che pare non ne abbiano dati da una vita. Lui le cinge la vita e la poggia sopra al tavolo posto proprio di fianco alla poltrona dove prima Elena era seduta.
Il Negro si spoglia mentre Elena si masturba selvaggiamente strizzandosi i capezzoli.

Il suo cazzo è pazzesco. E’ piu’ di venti centimetri. Ed e’ largo. Come una torre svetta verso il cielo.
Lui una volta nudo con il cazzo in tiro si avvicino al viso di Elena.
Lei lo bacia. Lo succhia. Lo prende tutto in bocca. Ora lentamente ora velocemente.
Passa le unghie sul corpo del Negro, provocandogli degli intensi e prolungati brividi di piacere.
Si ferma. Mi guarda con disprezzo e mi ordina di tagliare il prato.
Poi si gira verso il negro, solleva una gamba e appoggia un suo tacco sul suo ventre piatto e tonico.
Passa il tacco su tutto il corpo. Arrivando fino ai suoi capezzoli.
Elena si inginocchia, gli morde i capezzoli, poi il collo, poi i lobi delle orecchie. Nel fare ciò dice al negro che vuole essere scopata.

Si gira verso di me. E mi urla:
“Cornuto bastardo! Pensa a questo cazzone che mi sfonda!
La devi pagare. Oggi potevo scoparmi il commesso. Per colpa tua non ho potuto godere.
Ma lo farò adesso. Davanti alla tua faccia di cornutone del cazzo.
Guarda come si fa a scopare!
Guarda come si fa… stronzo conuto bastardo!”

Come ti chiami tu?
E il negro risponde: Tom.
Tom, voglio essere scopata nella figa e nel culo. Vuole che tu mi faccia sentire donna.
E voglio mettere due belle corna a quello stronzo.

Tom la prende per i fianchi. La fa scendere dal tavolo. La piega a 90 e la penetra violentemente da dietro, facendole sentire tutto il suo cazzo. Duro. Solo per lei.
Si muove avanti e indietro, mentre con la mano le stimola il clitoride.
Lei impazzisce. Era tanto che lo desiderava. E sente arrivare il primo, fortissimo orgasmo.
Ora le penetrazioni sono profonde ora piu’ superficiali, ora veloci, ora lente…
Lei si sfila. Lo fa mettere coricato e sale sopra di lui. Prendendolo tutto. Fino in fondo.
Lui partecipa allo spettacolo. Lei si muove, facendosi ammirare in tutto il suo splendore. Il suo ventre piatto, il suo seno da ventenne. I suoi capelli mori davanti agli occhi. E’ stupendo…
Lei si muove avanti e indietro, sale e scende… sino a quando non si procura un ulteriore violento orgasmo.
Elena si sfila, coricandosi a sua volta. Lo prende in bocca muovendo la sua sapiente lingua. Lo bacia, lo succhia.
Lo percorre in tutta la sua lunghezza. Lo ammira. E decide di riprenderselo dentro di se. Ma questa volta nel culo. Si mette sopra a Tom e si fa penetrare fino in fondo. Sente dapprima un piacevolissimo dolore che le da un intenso piacere… e poi… solo piacere. Le piace da morire essere inculata. E senza preavviso. Non si era fatta leccare il buco del culo apposta. Voleva sentirlo allargarsi per permettere a quel meraviglioso cazzo di sfondarla. Lo sente pulsare dentro di se. Si muove velocemente. Vuole sentirlo venire dentro di se. E il fiume di seme caldo non tarda ad arrivare. Copioso. Lo sente.
Ora Elena ordina a me di leccarle il culo. Vuole che tutta la sborra che è stata messa nel suo culo meraviglioso sia raccolta. Lo ordina in modo perentorio. Mentre si mette prona.

Io obbedisco… Lecco. Succhio. Allargando con le mani le natiche perfette di Elena.
Elena gode anche di quella lingua… mentre con la mano si sta masturbando selvaggiamente.

Dal fondo del giardino sento arrivare gli altri due colleghi di Tom. Mustafa e Mohammed.
Estraggono l’uccello proprio mentre si avvicinano a noi….
Tom, dopo che ho leccato il culo di Elena, mi ordina di mettermi in disparte.
Ho il cazzo che mi esplode. E imploro Elena di potermi masturbare.
I tre uomini ridono. Elena ride con loro.
Si volta verso di me e mi dice:
“Pezzo di merda di un cornuto. Fatti la tua bella seghetta. Mentre questi tre cazzoni mi sfondano il culo!”
Preparati cornuto! Dopo dovrai leccarmi il culo che mi hanno sfondato!!!!

Elena si mette a 90 come una vacca pronta ad essere montata.
I tre negri si stanno masturbando i loro mostruosi cazzi.
E a turno lo infilano nel culo di Elena. Che ormai e’ slargato e rotto dalla potenza dei loro colpi.
Mentre uno la incula, uno si fa fare una sega, mentre l’altro si fa spompinare.
E vanno avanti cosi’. Io sono di lato rispetto a loro.
E mi faccio la piu’ bella sega della mia vita.
Ho ancora gli umori del culo di Elena sul mio viso.
E non sono mai stato cosi’ eccitato.

Elena prende cazzo di negro per almeno due ore… Forse tre… Nella figa. Nel culo. In bocca. In mano.
E viene… viene… insultandomi e dandomi del cornuto a piu’ non posso….

I tre operai non resistono piu’ Devono svuotarsi le palle dopo aver fatto venire Elena in modo prolungato per ore e ore….
Si mettono davanti ad Elena. E si masturbano in piedi mentre Elena si mette in ginocchio.
Si stanno masturbando sempre piu’ velocemente. E vengono…. Sul viso di Elena…. Sulle sue tette…. gocciole di umori escono dal culo e dalla figa di Elena….

Hanno goduto tutti come pazzi.
E finalmente ricevo da Elena il permesso di venire…. Ma con l’ordine… di… pulire le gocce di sborra dal pavimento con la lingua…. E di tagliare il prato….
Visto che … Elena.. prende per mano i tre operai e li porta a letto…. Per riposarsi un po’…. Prima di farli ricominciare a scoparla come una cagnetta in calore….

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