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Madmoiselle Vichy

By 5 Gennaio 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Ora ne era certa . Quei tre stronzi la stavano seguendo, li vedeva riflessi nella vetrina che si era fermata a guardare.
Mischiati tra la folla dello shopping serale erano arrivati fino a li senza neanche cercare di non farsi notare.
Quello alto , il più idiota li precedeva , quello che l’aveva fermata all’uscita del bar dove aveva bevuto un caffè puntandole in dito sulla spalla apostrofandola ,

“ Hey bella dove vai tutta così da sola ,non vuoi un bel maschio che ti scaldi la fichetta ! “
lei Vichy si era limitata a spostare con la mano quel dito e a guardare con disgusto il trio che se la rideva .

“ UUUuuuuuh la puttanella ti ha dato il due “
Lo sbeffeggiavano i compari.

“ Sono queste le troie che mi ingrifano… quelle che se la tirano e poi che poi godono e urlano quando le impalo col mio cazzone ! Scommettiamo ?
Aveva esclamato a mezza voce incazzato per lo scorno .

E così ora quei deficienti pensavano di tormentarla per puro divertimento .
Ma che cazzo avevano nella testa simili trogloditi , pensava amareggiata , banda di coglioni !
Ora avrebbe insegnato loro come comportarsi col prossimo.
Attraversò decisa la strada puntando dritta verso il macho ,il quale spalleggiato dagli altri due buffoni stava inarcando il petto e impostando uno sguardo che secondo lui doveva assomigliare a quello che fanno gli attori nei film quando finalmente la preda cade nella trappola .
Era ancora intento ad ammiccare tronfio quando si prese la ginocchiata tra i coglioni che lo fece guaire come un cane , non fece in tempo a piegarsi perchè Vichy gli aveva afferrato e piegato il polso in una morsa di ferro .

“ Allora pezzo di merda vuoi che ti spezzi la mano così poi per pisciare dovrai chiedere l’aiuto di quei due deficienti ? “
Gli aveva sibilato all’orecchio .

“ Devo prendere questo grugnito per una scusa ufficiale ? “
l’idiota col volto reso terreo dal dolore si era limitato ad annuire semplicemente , stava facendo una figura di merda mostruosa e prima si defilava meglio sarebbe stato .

Vichy mollò la presa pronta a scattare come un serpente se solo questi avesse tentato un attacco , ma non ce fu bisogno ,

“ Andiamo raga ! Questa troia è una lesbica che schifo “
Aveva urlato il tipo ad alta voce ma dopo aver messo qualche metro di sicurezza tra lui e lei .

Lesbica ! Quella parola l’aveva ferita più profondamente di tutti gli epiteti che le avevano rivolto.
Lesbica …no almeno quelle ragazze avevano un amore ,lei ….lei non era niente ..Nulla !
Il suo cuore era arido e il suo sesso , quella fessura inutile le serviva solo per i bisogni fisiologici.

“ Vichy basta correre con la bicicletta ! Vieni ad aiutare la mamma in casa ! “
Ma lei Vichy , ragazzina ribelle non ascoltava nemmeno quelle parole gridate al vento e pedalava con la sua mountain bike verso il campetto incolto tra quelle case popolari dove gli altri ragazzini organizzavano partitelle di calcio , e lei era una delle più brave , era sempre la prima ad essere scelta quando si formavano le squadre .

Per i ragazzini Vichy era semplicemente Vichy uno di loro.
Lei stessa stentava a darsi un identità sessuale , a quell’età i maschi giocano con palle e biciclette e se sei ai loro livelli di abilità non importa poi tanto il tuo nome e vieni accettata dal gruppo.
Mentre le altre bambine pensavano ai vestitini e guardavano i ragazzetti immaginandoli come futuri fidanzatini, Vichy tirava pallonate e giocava con le biglie.

Ma all’età della fanciullezza segue prepotentemente quella dell’adolescenza .
Ai ragazzi si ingrossa la voce crescono i primi peli e un esplosione di ormoni fa si che diventino dei piccoli sbruffoni ignoranti e incoscienti.

A 13 anni Vichy invece non si era ancora sviluppata nei caratteri femminili come tante ragazze di quell’età .
Magra alta vestiva come un maschio e si comportava come tale perchè così aveva sempre fatto e perchè così gli andava di fare .

Quel giorno si era allontanata dal quartiere perchè sapeva che non lontano da la il comune aveva inaugurato dei nuovi campetti da calcio con tanto di reti e erba sintetica , e lei non se lo sarebbe lasciato perdere per tutto l’oro del mondo.
Arrivò trafelata dopo una lunga corsa in bicicletta , dei ragazzi stavano palleggiando , erano della scuola superiore li vicino , non li conosceva ma di sicuro non si sarebbe tirata indietro pur di giocare .
Entrò in campo con tutta la voglia di calciare il pallone dentro il sacco .

“ Ciao ragazzi passate qua ….. “
“ Ma chi cazzo è questa ! …… “
Aveva parlato un ragazzo grasso e grosso con un accenno di barbetta e pieno di foruncoli adolescenziali
“ Guarda che qui le donne se ne stanno buone buone a mangiarsi il gelato ,,,,,,o a leccare il lecca lecca ! Hahaha …..ti piace il lecca lecca ? “
Si era portato una mano all’inguine mimando un atto sessuale mentre gli altri ragazzi ridendo si erano fatti intorno .

“ Senti ciccione perchè non te ne vai a fan culo ! “
Aveva replicato d’impeto Vichy.

Il ragazzo che era il doppio di lei si era avvicinato minaccioso e l’aveva spinta indietro mentre altri tre o quattro le si erano fatti intorno dandogli manforte .

“ Stronza donnetta inutile ! Non ti hanno insegnato l’educazione a casa tua ! Lo sai cosa dice mio padre …. Le donne sono fatte solo per servire gli uomini , lavorare in casa e…….aprire le cosce quando l’uccello ci tira … vero ragazzi ! “
Nessuno di loro aveva frequentato una ragazza e men che meno conoscevano i sapori innocenti dei primi amori, ma tanti si erano già sparati innumerevoli seghe sfogliando gli amplessi patinati delle riviste per adulti , e tutti si gloriavano di fantomatiche conquiste femminili .
Ora annuivano saputelli e compiacenti alle sparate del ciccione che in quel momento aveva capito di averli tutti in pugno come un vero leader ,

Avanzò verso Vichy agguantandola con le sue braccia grassottelle e la strinse forte a se .
“ A te piace il cazzo vero ? ci scommetto che lo succhi a tutti quelli che te lo chiedono ….vero ! “

Vichy stretta tra la morsa delle braccia del ragazzo non capiva bene di cosa stesse parlando ma aveva inequivocabilmente percepito il suo pene inturgidirsi sotto i pantaloncini da calcio e cercava di divincolarsi inutilmente .
Tutti intorno se la ridevano e chiedevano a gran voce una dimostrazione di superiorità genetica al ragazzotto che gongolava per essere finalmente al centro dell’attenzione del branco .
La situazione era andata oltre il lecito , e il ragazzo aveva capito che se si fosse tirato indietro ne sarebbe andata della sua reputazione e poi se come natura comandava , una stronzetta prima o poi glielo avrebbe dovuto succhiare perchè non cominciare proprio da quella piccola saputella ?
“ Dai portiamola dietro il muretto ….facciamogli capire qual’è il suo ruolo e chi comanda a questa femminuccia !”

In men che non si dica quattro paia di braccia la trascinarono dietro un casolare che fungeva da spogliatoio .
Li una volta controllato che nessuno fosse nei pressi la costrinsero a inginocchiarsi , due di loro la tennero ferma mentre il capetto aveva estratto dai pantaloncini un cazzo duro e già gocciolante di desiderio .
“ Apri la bocca e ciuccia , volevi giocare con noi ….ecco questo è il gioco che ti tocca il gioco del pompino!! “

Vichy terrorizzata serrava la mascella con tutte le forze , sentiva la punta del pene premerle sulle labbra non ne aveva mai visto uno e ora quella cosa schifosa cercava di entrarle in bocca .
Ma poco poteva opporre alla forza di quattro maschi più forti , si prese un paio di sberle ben assestate e uno dei ragazzi le fece forza con le dita tra le guance costringendola ad aprire la bocca .
Quello che segui fu un vero e proprio stupro di gruppo .
Il ciccione le scopò la bocca con una sadica violenza trattenendole la testa in mezzo al suo inguine sudaticcio e se ne venne mugolando in una fontana di sperma che gli sporcò il viso e la maglia,
Poi un ‘altro si fece sotto e glielo infilò dentro in gola fino quasi a farla vomitare .
Vichy piangeva e si dimenava rosa dalla vergogna dal dolore e dalla disperazione , tanto che i ragazzi capito di averla combinata grossa la lasciarono andare e impauriti loro stessi dalla bravata si dileguarono rapidamente .

Vichy si lavò ad una fontanella , cercò di vomitare quel liquido acre e appiccicoso , si sentiva a pezzi ,ma non erano state le botte e gli insulti a ferirla , quelli era abituata a darle e a riceverli.
In quel pomeriggio orribile il suo mondo di amicizie asessuate le era crollato addosso , umiliata , costretta a prendere in bocca il sesso dei ragazzi si era scoperta non essere .

Lei non era più un compagno di giochi , non sarebbe potuta essere più una del gruppo , le voci carogne che l’avrebbero identificata come ciucciacazzi sarebbero corse veloci nel quartiere e bollata ferocemente tra il branco .

La sua vita spensierata era finita di colpo , le femmine non la interessavano i maschi l’avevano schifata .
In quel momento giurò a se stessa che mai e poi mai una cosa del genere sarebbe potuta accadere di nuovo .

Tornò a casa e non disse nulla ai genitori .
Quella notte abbracciata al suo cuscino pianse tutte le lacrime che una ragazzina può piangere nel silenzio di camera sua .
Il giorno dopo non uscì e non si recò ai giardinetti …..e così fu per sempre.

Vichy sviluppò con gli anni un odio verso il genere maschile e un indifferenza verso quello femminile .
Vichy crebbe e divenne donna mentre le sue forme femminili prendevano profili che poche avevano e che tutte desideravano lei era algida come una Dea greca , si dedicava allo studio e alle arti marziali .

Mentre tanti la ammiravano Vichy cercava di occupare mentalmente o fisicamente ogni secondo della sua vita per non doversi fermare a porsi delle domande che sapeva non avevano risposta.

Vichy era un anima infelice.

L’onda lunga della crisi aveva toccato anche il negozio di Endo dove Simona lavorava da tempo sotto la protezione di Steven il proprietario, ma questi ultimamente aveva avuto gravi problemi di salute e dopo varie percussioni da parte di compratori si era deciso a vendere la sua attività ad un noto marchio di moda di consumo di massa per poi tornare al suo paese natale con un giovanotto che frequentava da poco che era la sua nuova fiamma , finchè sarebbe durata…..
In un tentativo di garantire il futuro lavorativo a Simona l’aveva raccomandata al manager delle risorse umane , nota persona stimata che viaggiava su un suv da ottantamila euro pagato col sudore di centinaia di operai sottopagati e sfruttati di qualche parse asiatico, e su qualche alchimia da commercialista non proprio ortodossa.
Il motto -Difendiamo la nostra razza ! – Che campeggiava sul cruscotto lo identificava pattriota e simbolo tra i puri e i duri , almeno secondo I suoi standard mentali.
Quando Simona si presento al suo cospetto per un colloquio formale quasi gli venne un attacco di bile .
” Qui froci , finocchi e pervertiti vestiti da donna non ne vogliamo ! Merde del tuo stampo non dovrebbero nemmeno essere lasciate libere di circolare figuriamoci a lavorare….ai lavori forzati ..li si ! “

Simona quindi dopo aver ricevuto la lezione di morale aveva perso il lavoro che amava ed in cui era brava , e che le serviva per mantenersi e cosa ancor peggiore aveva perso Steven il suo angelo custode che lo proteggeva dalle incursioni manesche di Tonio e Nani.

Tonio lenone spacciatore e anima malvagia, si era incasinato gli affari facendosi sequestrate una grossa partita di droga .
La polizia seguendo I corrieri non era giunta per puro caso fino a lui , ma ora Tonio a causa della perdita imprevista doveva all’organizzazione un sacco di soldi , e quelli non facevano sconti o pagavi o ti segavano le gambe !
Doveva rimediare contanti al piú presto e gli venne in mente un idea che gli avrebbe reso un po di soldini e magari dato respiro ai creditori .
Mandò quindi Nani ,sua socia e abile nella gestione diretta delle loro puttane , a casa di Simona con un obiettivo ben preciso.

” Allora Simona troia , sei pronta ? Quanto cazzo ci metti a prepararti esci da quel cesso che mi sono rotta di aspettare ! “
Simona uscì dal bagno indossando gli indumenti che Nani gli aveva consegnato.
Delle belle calze arabescate guarnivano le sue lunghe gambe tornite, e i suoi piedini smaltati calzavano dei sandali tacco 12 , unico indumento una corta sottoveste in tulle arricchita da un bordino di peluche sintetica ,il suo petto glabro le sue tettine appena accennate e la sua vita infantile si intravvedevano appena sotto le trasparenze .
Un caschetto rosso fuoco le incorniciava un volto grazioso e androgino sul quale spiccavano due occhi verdi cangianti resi brillanti dai drinks di super alcolici che aveva bevuto per farsi coraggio .
Nani gigantesco transessuale aspettava impaziente la sua preda con un frustino in mano e un grosso cazzo scuro semi moscio che ciondolava come un pendaglio fuoriuscendo da una fessura inguinale di una tutina in latex nero chiaramente di taglia troppo piccola per contenere le sue forme grottescamente siliconate.

Una serie di dildo butt plug e toys di gomma di varie forme e colori erano posizionati su un tavolino ai suoi piedi .
Fece schioccare il frustino sulla mano indicando il pavimento .

” In ginocchio ! Mettiti a quatro zampe cagna ! Li vedi quei cazzi ? Li useremo tutti…”
Raccolse nel mucchio un plug in metallo e lo portò con un gesto secco davanti alle labbra di Simona che aspettava ordini davanti ai suoi piedi.
” Apri la bocca e succhialo come un gelato…. inumidiscilo per bene ….cosi ….ora caccia fuori quel bel linguino rosa e leccami bene il mio culo , lo voglio ben lubrificato dalla tua saliva …. quel dildo mi deve scivolare come vasellina …..”

Simona ubbidiente si dava da fare a lubrificare quel grosso deretano che odorava di sesso , culo e profumi da mignotta che Nani gli stava strusciando in faccia dopo essersi messa alla pecorina sul divano.
” Ecco zoccola basta leccare ora infilamelo su e fai attenzione a non farmi male “
Il dildo che sembrava un grosso proiettile di acciaio, svani in un baleno tra le terga di Nani .
” Merda ! È piccolo ! Non lo sento…Questo va bene al massimo per il culo verginello di una fighetta adolescente ! …… Ma ….che fai ti tocchi ?! Chi ti ha dato
Il permesso di masturbarti ! “
Una Vergata cattiva sibilo sulle terga di Simona che si era eccitata e si toccava il suo cazzo barzotto.
” Cagna ! Ti ecciti a leccarmi il culo …..che puttana ! Stai ferma giú passa la tua lingua sotto le palle…..ecco cosi ….brava prendimele in bocca tutte MMMMM …brava ,ora più su , succhia la cappella vedi se riesci a farmelo indurire , avanti con piú lena datti da fare con quella lingua , aspira forte .. e attenta con quei denti ,,cazzo ! “
Mentre Simona succhiava e pompava quel cazzo moscio che non ne voleva sapere di rizzarsi , Nani la spronava dall’alto con piccoli ma velenosi colpetti di frustino sulle sue terga che spuntavano rosee dal fondo della sottoveste, e che la facevano sussultare e mugugnare.
” Cosa c è troia, stasera non succhi bene, hai bisogno di stimoli … Girati ! “
Nani prese dal tavolino un lungo vibratore viola collegato ad una pompetta che serviva a gonfiarlo una volta infilato .
” Faccia a terra … e alza bene quel nel culetto ! “
La Transessuale prese tra le sue manone di mulatta le chiappe di Simona che si era piegata col viso a toccare il pavimento e facendo perno sulle ginocchia unite inarcava la schiena porgendo il suo culo in un osceno atto di sottomissione .
A Nani piaceva terrorizzare le sue prede , non dovevano mai capire se quello che le stava per accadere era una leccata piacevole o una serie di botte guarnite da insulti e minacce.
Simona che conosceva bene le sue sfuriate che finivano per lasciarle lividi dolorosi strusciava ai suoi comandi come una cagnetta impaurita.
“ Che frocia ! Sai , Mi piace fare delle signorine di buona famiglia come te le mie serve da umiliare , un miserabile che arriva dai bassifondi avrebbe combattuto a morsi pur di non farsi sottomettere , ma te intellettuale ed educanda universitaria tremi come un coniglio e basta farti BAU ! Per piegarti a qualsiasi cosa , cagna ! Dovresti girare col guinzaglio e una coda nel culo tutti I giorni !! “
Rimarcò le sue parole con un paio di scapaccioni che arrossarono le natica di Simona , poi le allargò il solco e scatarrando rumorosamente le sputò ripetutamente sul suo ano per lubrificarlo, poi puntato il vibratore sulla corona la penetrò con un unica rapida pressione della mano.
” OUCHC ! PIANO ! TI PREGO ! …… Ma va che hai il culo sfondato , hai visto che è entrato senza sforzi, hai il buco rotto come quello di una frocio da cesso di stazione, ora cerchiamo le pile e Accendiamo ….. BZZZzzzzrrrrrffff……ti piace cagnetta eh ! “ Mphhppphh !S..Si…..ma perché non lo gonfiano un po…. “

Ad ogni pompata il cazzo che Simona aveva inserito ben saldo nel culo si dilatava e sembrava lacerargli gli intestini il fastidio era orribile .
Nani sadica e soddisfatta dai gemiti che udiva diede un ultima pompata maligna .
Poi prese un collare nero borchiato e lo passò sulla testa per stringerlo stretto al collo di Simona che soffriva cercando di adattare il suo sfintere a quel pallone che aveva dentro .
” Vieni cagna, andiamo di la in camera da letto che si sta piú comodi “
E cosi dicendo si trascinava Simona che la seguiva carponi con la pompetta che gli usciva dal culo a mo di coda e che gli strusciava tra le gambe

” Sdraiati li pancia in su , ti piace sentire vibrare la prostata , …ora toccati, masturbarti mentre io gonfio e sgonfio questo affare ….troia hai sempre avuto un nel cazzo bianco e rosa e …..duro..”
A Simona tutto sommato piaceva questo gioco delle parti e sapere che Nani in realtà la comandava a bacchetta e che davvero la avrebbe potuta abusare a suo piacimento la terrorizzava ma allo stesso tempo le dava una carica di adrenalina erotica che la faceva mugolare di piacere.
Nani prese un grosso plug nero di gomma triangolare e si sfilo il dildo di acciaio .
“ Ora apri la bocca , più aperta che deve entrare la striscia di gomma, …..bene chiudi e mordi stretta la base del plug ….cosi tienila forte “
Si voltò al contrario e montata a cavallo sopra le mostrò un primo piano del suo culo immenso .
Simona si vide calare sul volto quel posteriore sudaticcio colore caffe dove un ano slabbrato e sbavato di umettante cercava di centrare la punta del plug che serrava tra le labbra.
Le natiche siliconate le avvolgevano ritmicamente il volto mentre Nani si impalava mugolando cavalcando la sua testa su e giú . Il suo ano si era allargato come una bocca osceno e sdentata , saliva fino a fuoriuscire dal plug per poi scendere e ingoiarlo tutto fino ad appoggiare il buco del culo sulle labbra e lo dimenava facendo fuoriuscire gocce di umori che colavano lungo il naso e il mento di Simona .

Nani aveva aumentato al massimo la vibrazione del dildo che Simona continuava ad avere ben saldo nel suo culo mentre con la bocca esperta a pompava il suo uccello voglioso .
Simona a sua volta mugolava di piacere serva e troia in balia della sua padrona esperta cattiva ed esigente.
” Non penserai mica di godermi in bocca cagna ! “
Nani si stacco dal 69 e prese una corda .
” Alza e incrocia le gambe, porta le mani alle caviglie forza ! Ecco cosi le leghiamo strette strette come un capretto , anzi come una scrofa giusto? “
Simona era stata legata mani e piedi in un baleno e si guardava le sue dieci dita smaltate che puntavano il soffitto , ora era inerme alla mercè di Nani.

Sentì sgonfiarsi il palloncino , e il vibratore le fu estratto con sollievo , ma Nani prese un cazzo di silicone enorme e bitorzoluto se lo passo sulla lingua sputandoci sopra e lo appoggio sul suo culetto sfondato ,.poi sempre tenendola a pancia in alto le infilo il suo cazzo che ora era grosso e duro in bocca .
Simona immobilizzata succhiava e cercava di rilassare lo sfintere per accogliere quel cazzo che le rosicava il posteriore .
” Quanto sei troia Simona, ora ti presento un mio amico , entra Serghey ! So che sei li a guardarci da mezora …”
Nonostante la visione le fosse oscurata dal cazzo che stava pompando, Simona intravvide un tipo sui quaranta, capelli lunghi a coda che avanzava verso il letto menandosi un uccello turgido.
Nani sfilo il cazzo di silicone dal culo di Simona e invitò Serghey a prendere parte attiva.
Simona spaventata da quell’improvvisa entrata in scena cercò di divincolarsi ma avendo le mani e piedi legati incrociati non aveva nessuna probabilita di impedire a tal Serghei di alzarle le chiappe semplicemente spingendo con una mano su un tacco e prenderla a suo piacimento.
” Hai visto Serghei, …. à proprio una bella cagna da monta , e si fa fare di tutto la puoi usare e abusare come più ti piace , è vendibile a chiunque , è bella, è porca una travestita di classe …..se rompe, quattro sberle ben date e ti ubbidirá come una cagnolina , è un investimento nel futuro ha solo ventun anni . Guarda come gli piaci di giá ….”
Mentre i due ci davano dentro di bocca e di culo , Nani inizio a masturbare il pene turgido di Simona che nonstante i discorsi spaventosi che aveva sentito nei suoi riguardi,o forse proprio anche per quelli si contorceva in un climax parossistico bruciandosi e segnandosi i polsi con le corde , senti Serghei ansimare e il suo buco del culo riempirsi di sperma .
” Allora Serghey , cosa ne dici ? Per il prezzo pattuito è vostra, domani portate i soldi e questa cagna viene via con voi ! .
” Da da ! Voi preparatela e ci vediamo domani “
Poi infilò due dita nello sfintere cremoso di sperma e ne levò una cucchiata che sospese dieci centimetri sopra il viso di Simona .
La goccia densa e bavosa si staccava dalle dita puntando la bocca .
Nani le strinse le gote e Simona capì cosa si aspettassero da lei , tirò fuori il linguino e aspettò che lo sperma bianco e tiepido le scivolasse in gola .
Come Serghei se ne andò soddisfatto , Nani piombò con la sua bocca a baciare Simona , le infilò la lingua fino in fondo cercando di assaporare lo sperma di Serghei .
“ MMMM… che bel ragazzo ! Come sei fortunata che ti scoperà tutti I giorni ! Oggi prepari le tue cose e domani passeranno a prenderti sei contenta ? “
Contenta ? Simona era terrorizata , venduta come una pecora a un lenone slavo !!!
Nani staccò la bocca da quella della sua preda e fece una smorfia contrariata accorgendosi che Simona non era affatto entusiasta di quella soluzione.
Accigliata le rovesciò in faccia una gragnuola di sberle sonore .
“ Sei contenta o no !!!! allora ! “
Simona con la faccia che si gonfiava e rigata dalle lacrime annuì solo per non prendere altre botte .
Nani allora si addolci e incominciò a leccare le lacrime e a baciare il volto della sua vittima .
“ Si poverina…. mi dispiace non averti più qui con me , sei così carina….. sai il pensiero di averti venduta così come una bestia da sesso mi ha eccitato da morire , voglio scoparti quel culetto un ultima volta…. ma tu fai la brava con loro , dicono che gli slavi siano cattivi a volte , sopratutto con le bambine reticenti “
“ Dove …dove mi porteranno !? “
“ Non so , di solito in qualche paese straniero dove le autorità chiudono gli occhi , ho sentito di posti dove le ragazze dormono nelle gabbie chiuse dentro I carrozzoni e che ogni notte si fermano in luoghi differenti ad aspettare I clienti.
Nani ora si stava inculando una Simona affranta e impotente e si eccitava a prospettarle futuri orribili.
“ Ma mi hanno riferito che alle travestite come te applicano la conchiglia di costrizione per non sprecare neanche una goccia di sperma se non venduta a qualche facoltoso cliente perverso ….ma a te schiava tutto questo ti eccita …non sarai neanche più padrona del tuo cazzo , dovrai chiedere il permesso per godere mentre il tuo culo accoglierà nugoli di uccelli bavosi e la densa crema ne sgorgherà come il latte di una vacca…MMMMph solo il pensiero di te signorina che lo prendi da rozzi manovali mi fa godere!! siiii……..”
Poi prese a masturbare il pene di Simona che se ne venne mentre piangeva , no non poteva finire così !
“ Rivestiti c’è gù Tonio che ci aspetta col van ….muoviti !”

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