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Racconti Erotici

mi piacerebbe…

By 21 Maggio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi piacerebbe, in un posto X, inginocchiarmi davanti a te, seduto con aria un po’ distratta su una sdraio, e cominciare ad accarezzarti il sesso piano, poi, siccome’
fingeresti sempre noncuranza ti abbasserei la cerniera e lo prenderei in mano per accarezzarlo. Tu, continuando a fingere indifferenza metti le braccia dietro la’
testa mostrandomi quasi con sfida il torace sotto una leggera camicia azzurra appena un po’ sbottonata. Non resisto, devo leccarti li, dove si apre la camicia, mi’
stendo su te, sentendo il tuo sesso sotto il ventre e sulla lingua il tuo sapore. Resisti ancora ma con fatica. Allora mi chino sul tuo cazzo lo ingoio subito e’

finalmente sussulti ed io impietosa incalzo lo lecco lo accarezzo lo succhio, ora ti sollevi mi prendi la testa e assecondi i miei movimenti, mi sento la fica’
così bagnata’ voglio essere scopata mi sollevo e provo a mettermi su di te ma, anche se dolcemente, me l’impedisci. Allora ti ingoio più accanitamente e ora anche’
tu cominci a cedere. Mi infili una mano tra le cosce, godi, e non solo fisicamente, nel sentirmi così bagnata e ansimante per le tue carezze, quasi il compimento di una vendetta’
ma sei incazzato di dover cedere perché anche tu ora mi desideri troppo e così butti a terra il cuscino dietro la tua schiena e mi costringi dolcemente a’
stendermi sotto di te. Mi allarghi le gambe e senza darmi quasi il tempo di pensare mi penetri dolcemente ma inesorabile, si perché senti che sto per avere quasi subito’

un orgasmo ed era quello che quasi pretendevi subito per riportare la situazione in pari, anzi di più, per farmi sentire chi è che guida il gioco e domina. Mi penetri’
infinite volte sei come impazzito vuoi solo possedermi avere tutti i miei orgasmi e quasi non ti bastano mai, ormai sono un fiume in piena ma tu non sei ancora’
pago, ti sollevi e quasi mi costringi a succhiarti il cazzo ma all’improvviso mi allontani e mi dici di girarmi di schiena’sei esitante ora perché sai che io so’
cosa vuoi ma do segni di indecisione. Sono molto combattuta, il ricordo è fresco e il mio corpo ha ancora la memoria del dolore provato. e tuttavia sento il tuo’
odore il tuo alito sul collo e poi mi copri tutta e mi stringi e i miei fianchi riprendono a muoversi ti chiamano e la tua indecisione scompare, ora punti il tuo’
sesso contro il mio culo me lo accarezzi quasi ma poi mi penetri la fica, arrivo appena un po’ a godere ma rassegnata sento che esci, volevi solo bagnarti e già è’
lì vuole entrare freme ed io lo temo e lo desidero, sento la pressione è lieve ma decisa, fa male cazzo ma lo voglio’ e così mi sottometto al tuo desiderio per’
soddisfare anche il mio, sento la tua indecisione ma il movimento dei miei fianchi e il mio ansimare ti rassicurano un po’, poi la certezza: il mio abbandono totale’
alla tua spinta ti chiedo di toccarmi la fica già aperta per te e ormai sento il tuo cazzo penetrarmi fiero grosso turgido, mi sento invasa piena di te in modo’
totale, sento i tuoi movimenti dentro di me, è come se nuotassi in un lago fatto di te, ti muovi ancora e dal più profondo sento salire un piacere infinito pari’
forse solamente a quello che sta per invaderti ed è così, sento che mi scoppi dentro ed io vengo con te ed è quasi un gemito all’unisono’ che meraviglia’

‘ ora sento che ti quieti ed io con te, appiccicati sudati sfiniti appagati felici

21 aprile 2002

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