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Racconti Erotici

Rapimento e riscatto

By 22 Gennaio 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Dopo che Lisa ebbe finito di pranzare con Davide, il ragazzo di Elena, guardò l’orologio e si alzò.

 

“Uffa devo già andare a lezione.”

 

“Vado anche io, vado a vedere se Elena è a casa.”

 

Proprio in quel momento il cellulare di Lisa squillò. Un po’ spazientita guardò il display e vide che era Elena.

 

“Parli del diavolo… pronto? Ciao Elena ti aspettavamo per pranzo…” Lisa si interruppe quando sentì che l’amica stava piangendo. “Qualche problema?”

 

“Lisa! Aiutami! Sono stata rapita!”

 

“Cosa? Oddio! Dove sei?”

 

“Non lo so. Mi hanno presa quando sono uscita di casa e mi hanno bendata.” Rispose Elena tra i singhiozzi.

 

“Bendata? Chi? Stai bene?” Chiese Lisa cercando di non farsi prendere dal panico.

 

“No non sto bene. Mi hanno fatto cose terribili. Non vedo niente li sento parlare. Oh Lisa aiutami!”

 

“Come? Ti hanno fatto male? Cosa ti hanno fatto?”

 

“Mi hanno spogliata e legata. Ho le gambe aperte tanto da far male e le braccia legate dietro la schiena. Dicono che se non farai come dicono mi faranno…”

 

“Quanto vogliono?” chiese Lisa.

 

“Non vogliono soldi. Vogliono i vestiti che hai addosso.”

 

“Il mio vestito?” Lisa, terrorizzata e sorpresa.

 

Con orrore sentì Elena lamentarsi, in sottofondo delle voci maschili, poi di nuovo Elena.

 

“Lisa è terribile sento che uno di loro si è messo tra le mie gambe. Sta sfregando il suo coso sulla mia… ti prego aiutami. Fai come dicono.”

 

Passò il telefono a Davide mentre cercava di trovare il coraggio di prendere una decisione.

“Elena, bimba tutto bene?” Rispose Davide. La sua reazione sembrava un po’ troppo tranquilla, ma presa dall’agitazione, Lisa non ci badò molto. Fece un respiro profondo e si fece ridare il telefono.

 

“Ok Elena dimmi cosa devo fare. Pagherò il riscatto.” Disse Lisa sentendo la sua voce lontana.

 

“Per prima cosa devi spogliarti. Adesso.” Disse Elena con voce tremante.

 

“Cosa!?” rispose Lisa presa completamente alla sprovvista.

 

“ Dice di non provare a ingannarli perché uno di loro ti tiene d’occhio.” Proseguì Elena.

 

Lisa si guardò intorno. A quanto pare la telefonata aveva attirato l’attenzione perché ora tutti nel bar stavano guardando lei. La sua mente vacillò e per un attimo le parve di svenire. Non voleva che ad Elena facessero del male, e non vedeva proprio come evitare di spogliarsi di fronte a tutti.

 

Cominciò ad alzare un po’ il vestito con il cuore che batteva impazzito. Molti allungarono il collo per dare una sbirciata sotto. Guardò Davide che non le era però di alcun aiuto, sembrava bloccato, come se volesse aiutare ma non sapesse come, alla fine le fece cenno di togliersi il vestito. Posò il telefono sul tavolo e si alzò dando le spalle alla folla di curiosi, perché non voleva guardarli mentre si spogliava. Incrociò le braccia davanti e iniziò a sollevare il vestito, mettendo in mostra parte del suo bel sedere.

Tutti gli occhi erano su di lei, dalla folla qualcuno chiese “ma non porta l’intimo?”

Lisa continuò a sfilare il vestito confermando in breve che non portava niente sotto. Quel suo segreto di non portare biancheria  intima, se non di rado, le pesava ora con un mare di vergogna. Appena ebbe finito di svestirsi si sedette di nuovo con le gambe accavallate e il vestito premuto contro i seni.

Tutti gli occhi erano su di lei, e alcuni li conosceva pure. Si sentiva un chiacchiericcio continuo, commenti divertiti, sconcertati e anche piuttosto pesanti. Lisa si girò un momento per guardare la folla, vide che tutti la guardavano, alcuni anche ridendo, si voltò immediatamente! Era rossa in viso, l’imbarazzo era devastante. Inoltre non sapeva proprio che tipo di persona potesse ordire un piano come questo, o per quale motivo. Ma non era questo il momento di pensarci, doveva pensare ad Elena!

 

Prese di nuovo il telefono e con la voce tremante disse: “ok sono nuda, adesso?”

 

“Non mi lascerà andare finche non gli avrai consegnato i vestiti. Dice che devi dare il vestito a Davide e poi andare con lui in via 20 settembre e aspettare nuove istruzioni. Per favore sbrigati!”

 

Lisa sbiancò appena realizzò cosa le aveva detto. Doveva andare in pieno centro senza nulla addosso. Deglutì un po’ di saliva e tirò un profondo respiro per raccogliere tutto il suo coraggio.

Doveva camminare un bel po’, e doveva farlo nuda. Proprio non ne aveva il coraggio, e già alzarsi nuda da quel bar, sarebbe stato difficilissimo, aveva il cuore in gola che le batteva a mille. Era una situazione senza via di scampo. Doveva farlo, o Elena non l’avrebbe mai più considerata un amica. Detto questo, se l’avesse fatto, Lisa pensava di meritarsi l’oscar delle amiche, ma questo non la rendeva meno nervosa!

 

Dal telefono: “Dicono che devi muoverti… mi dispiace tesoro… ma devi aiutarmi ti prego!!”

 

Per un attimo pensò di chiamare al polizia, ma no… questi la tenevano d’occhio… ma chi era, e se avesse provato a guardarsi intorno? Ma di nuovo al telefono Elena era sempre più terrorizzata:

 

“Lisa ti prego me lo sta infilando TI PREGOOOOO!!”

 

Lisa si alzò di scatto:

 

“Andiamo Davide, dobbiamo andare in via 20 settembre.”

 

Teneva il vestito di fronte a lei come protezione, lasciando il sedere completamente scoperto. Sapeva di essere osservata ma con il telefono in una mano e il vestito nell’altra non poteva coprirsi molto.

 

“No! No! No!” urlò Elena. Con orrore Lisa si rese conto che stava parlando con i suoi assalitori. Prima che fosse troppo tardi lanciò il vestito a Davide.

 

“Gliel’ho dato! Ho dato il vestito a lui! Lasciatela stare!” cominciò ad urlare Lisa al cellulare con il cuore in gola.

 

Dal cellulare arrivarono dei rumori confusi e una voce maschile ma non si capiva cosa stava dicendo. Dopo qualche secondo parlò di nuovo Elena.

 

“Oh Lisa me lo ha infilato dentro. Per favore non mentirgli più. Dice che se farai come dice lo tirerà fuori ma se non esci entro un minuto…” Disse Elena in lacrime.

 

Nel bar si erano tutti accalcati intorno a lei, era nuda, e c’era anche qualche cellulare che immortalava la scena. Lisa era imbarazzatissima e terrorizzata, ma si precipitò fuori, seguita da Davide, che sembrava bloccato dal panico… meno male che è del sesso forte pensò Lisa!

 

Lisa cercava comunque di coprirsi in qualche modo; ma con una mano occupata dal telefono non poteva fare molto e riuscì a coprirsi soltanto la figa. Aveva deciso che lasciare i seni esposti era il male minore. Mentre passavano tutti potevano vedere che era nuda e si voltavano per guardare il suo culo mentre correva dietro a Davide.

I bei seni saltellavano ad ogni passo attirando l’attenzione di tutti quelli che incontravano. Tutti si giravano, e mentre passa la fissavano. Il suo corpo nudo era a disposizione di tutti i passanti, nella sua città. La guardavano, ridevano, qualcuno la seguiva e qualcuno parlava al cellulare quasi per avvertire degli amici, per farli precipitare li e non perdersi lo spettacolo.

 

La situazione era davvero umiliante, alcuni si piegavano addirittura per guardarle bene il culo, che era davvero magnifico. Lisa tremava, non aveva mai provato un’umiliazione tanto forte. Nonostante questo, in qualche modo iniziava a sentire delle sensazioni contrastanti, piacevoli. Lisa cercava di scacciarle con forza, come se se ne vergognasse, ma non ci riusciva… la situazione era troppo estrema.

 

Lisa di colpo si trovò a pensare, immaginava di essere fermata dalla polizia per atti osceni in luogo pubblico, lei sui giornali di tutta la nazione, la sua amica violentata a ripetizione… non doveva accadere!

 

Quando arrivarono a destinazione, la sua vagina era visibilmente gonfia di eccitazione, lei stessa quando si toccò poté notare che era leggermente umida. Allargò leggermente le gambe sperando che l’aria lenisse un po’ le vampate di calore che la invadevano dalla vulva, quindi si ricordò che Elena era ancora al telefono.

 

“Siamo arrivati, Davide ha il mio vestito, io sono nuda in mezzo al traffico. Gente, c’è troppa gente Elena, non so se resisto!”

 

In effetti la gente era davvero tanta, una bella folla che si ingrossava con il passare dei secondi,  molte auto rallentavano e alcune si fermavano. Lisa sentiva anche i commenti, vedeva i cellulari che la immortalavano, e si immaginava già dei video sulla rete che la ritraevano nuda in mezzo alla strada. Che vergogna, pensava… si ritrovò a pensare con orrore che era peggio quello che stava succedendo a lei che ad Elena. Si pentì subito dopo del pensiero. Si convinse però, che loro due avevano dei nemici, che in qualche modo volevano vendicarsi, ma chi, e perché?

Ma dal telefono arrivò un’altra volta la voce di Elena sempre più terrorizzata:

 

“Bene ora devi tenere il vestito con entrambe le mani e.. oddio Lisa è terribile, dice che devi aprire bene le gambe, fino a quando la tua figa e il tuo buco del culo non sono completamente visibili, e metterti a 90 gradi. Lo farai? Ti prego non mentire altrimenti questi mi violentano!”

 

Lisa rimase esterrefatta, la cosa era davvero troppo, e doveva mettersi a pecorina, a gambe aperte in mezzo a tutta quella folla. Lisa iniziò a tremare, e la sua fica a pulsare, cosa che spaventò Lisa molto più dell’ enorme umiliazione che avrebbe dovuto subire di li a poco!

 

Fu davvero  umiliante per lei divaricare così le gambe ma fece come le era stato detto. Davide le pose il vestito sul capo e le fece un giro intorno ammirando il suo favoloso corpo, era visibilmente eccitato. Le carezzò la pancia mormorandole parole di conforto. Questo per un attimo la distrasse ma aumentò anche la sua eccitazione, e Davide lo notò. Le carezzò ancora gentilmente il fianco e le guance; Lisa era contenta di avere un amico con lei, anche se da un’altra parte, dover fare quelle cose  davanti ad un suo amico era ancora più umiliante!

 

“Ok lo faccio, ma non mi piace per niente. Mi sento molto… vulnerabile in questo momento Elena.”

 

“Dillo a me! pensa a come mi sento, bendata, legata e minacciata di stupro.”

 

“Mi spiace non ci avevo pensato. Che cosa devo fare ora?”

 

“Devi aspettare che arrivi qualcuno a prendere il vestito, quindi devi inumidire la tua vagina, cioè devi venire Lisa… con le dita. Poi dovrai chiudere gli occhi e tenere le mani sui fianchi come segnale che sei pronta.”

 

“Inumidire la mia… cosa?!” protestò Lisa.

 

“Mi spiace tesoro ma deve essere fatto così. Quando tutto sarà finito saremo in salvo, e rideremo di tutto questo.”

 

“Ne dubito Elena, ma… ok.”

 

Lisa era piegata a 90 gradi, nuda, in strada, in mezzo ad una folla di sconosciuti che la fissavano, le giravano intorno, ammiravano ogni anfratto del suo bellissimo corpo, le sue tette, il suo culo, la sua fica e il suo ano. Lisa stava letteralmente tremando. La sue fica era decisamente umida.

 

Il tempo passava, passarono dei minuti, e a Lisa sembravano secoli! Alla fine un uomo in bicicletta si avvicinò, rubò il vestito dalle mani di Lisa e ripartì subito dopo. Per un minuto Lisa rimase a guardare il suo abito andare via con lo sconosciuto, ma poi si ricordò le istruzioni. Con le dita della mano destra iniziò a stuzzicare il clitoride mentre con l’altra mano continuava a reggere il cellulare. Le sembrava tutto troppo assurdo per essere vero.

 

Iniziò  a masturbarsi, in pubblico, si ripeteva che lo faceva per Elena! Si levò un clamore assordante, il pubblico era in visibilio e visibilmente eccitato! Lisa non credeva a quello che stava facendo… iniziò a sentire la sua fica pulsare… la situazione, nonostante la sua assurdità, era eccitante anche per lei!

 

Elena disse: “Quando sarai bella bagnata, qualcuno porterà un tubo di plastica e lo inserirà nella tua vagina. Contiene le ultime istruzioni quindi fai attenzione.”

 

“Che?!” rispose Lisa esterrefatta e con la voce tremante.  

 

“Sai… come un messaggio in una bottiglia.”

 

“No! Non ho intenzione di restare qui ad aspettare che qualcuno mi infili qualcosa nella figa!”

 

“LISA TI PREGO, LO SO E’ DURA MA… MA…”

 

“Si ok… ok ok… lo faccio lo faccio!!”

 

“Una cosa Lisa… mi dispiace, ma dicono che visto che sei così impertinente, te lo metteranno nel culo il messaggio, quindi è meglio se inizi ad allargartelo un po’”

 

Ecco… pensò Lisa… di bene in meglio… nemmeno rispose alla sua amica, strava quasi per venire!

 

Continuava a strofinare il clitoride; e poi il pensiero di ricevere un oggetto da un estraneo, in pubblico così… era decisamente eccitata anche se non lo voleva ammettere.

 

La posizione era veramente difficile da tenere… stava faticando molto, Davide guardava la sua amica, piegata a 90 gradi mentre si masturbava, osservata da una folla eccitatissima! Anche lui era eccitato, lo si vedeva chiaramente dai suoi calzoni… non poteva farne a meno!

 

 

Lisa mentre con una mano continuava a masturbarsi il clitoride, si infilò un dito nel culo. La folla esultò, da dietro c’erano in molti che erano piegati a guardare bene, e molti cellulari erano in prima fila ad immortalare la scena, alcuni anche davanti, dritti sul suo volto stravolto dal piacere e dall’umiliazione e dalla paura per l’amica!

 

Durò poco in quel modo, iniziò a tremare, le sue dita iniziarono a bagnarsi, mentre non riusciva a trattenere i gemiti, il suo corpo tremava e la sua fica si contraeva e produceva molto liquido lubrificante. Fu l’orgasmo più potente che Lisa ricordasse di aver mai provato. Con la voce tremante, lisa parlò di nuovo al telefono

 

“Va bene sono pronta”

 

“Grazie Lisa, grazie tesoro, ti ringrazierò a vita!! Ancora una cosa Lisa, odio dovertelo dire ma devi tenere gli occhi chiusi” Disse Elena.

 

“Ok” sospirò Lisa, ormai pronta a tutto. “Sono chiusi, adesso possiamo farla finita?”

 

Con gli occhi chiusi, le gambe divaricate e le mani sui fianchi, sentiva la vulva ancora pulsante per l’orgasmo appena provato in pubblico. Lisa voleva soltanto che tutto finisse al più presto per poter rivestirsi e abbracciare nuovamente l’amica, ma non poteva restare insensibile a quelle sensazioni.

 

“È importante che tu non apra gli occhi e che non ti muova per nessun motivo. Dicono che altrimenti ce ne pentiremo entrambe.” Le disse ancora Elena con voce tremante.

 

“Ok. I miei occhi sono chiusi e non ho intenzione di aprirli. Così sarai libera.” Le rispose Lisa sforzandosi di sembrare calma per rincuorare Elena. E per dimostrare che faceva sul serio teneva le palpebre serrate.

 

‘Non mi succederà niente di male. Almeno c’è Davide qui con me invece lei è sola.’ Si disse tra sé e se Lisa immaginando la paura che doveva provare Elena.

 

 

I suoi pensieri vennero interrotti quando un oggetto liscio e freddo toccò le sua vagina. Separando le piccole labbra cominciò a penetrare all’interno lentamente. Lisa si aspettava qualcosa un po’ più piccolo ma era talmente fradicia che non fece fatica ad entrare.

Lisa poteva sentire la gente acclamare il suo nemico, pensò al fatto che Davide doveva averlo visto bene in faccia… almeno questo, o forse è mascherato, sicuramente sarà così!

 

Quando il tizio ebbe finito di penetrarla si fermò facendola sentire piacevolmente piena. Improvvisamente l’oggetto venne rimosso fino quasi ad uscire del tutto e spinto di nuovo dentro. Ancora e ancora il tizio lo spinse sempre più a fondo nella sua calda e vogliosa vagina.

A un tratto venne sfilato e lisa sentì che ora premeva contro il suo ano. Il tizio sconosciuto iniziò ora a penetrare il suo culo con chissà cosa sfruttando i suoi umori come lubrificante. Lo spingeva e lo spingeva sempre più a fondo. Lisa sentiva il suo culo aprirsi al passaggio dell’intruso. Il suo culo veniva violato in pubblico, e la cosa la eccitava, incredibilmente!

L’oggetto arrivò fino in fondo, non era molto lungo, invece era piuttosto largo. Ma lo sconosciuto lo tirò fuori quasi del tutto con forza e lo rimise dentro con altrettanta veemenza, e ancora, e ancora. Le stava scopando il culo con quell’affare.

 

Lisa teneva la bocca aperta, respirava con affanno, il dolore era forte, ma ancora più forte era l’eccitazione, il suo clitoride era di nuovo gonfio di eccitazione, non riusciva a trattenere i gemiti, e le sue mani, stupendo lei per prima, corsero dai suoi seni, ad accarezzarli e a stuzzicare i capezzoli!

 

“Aaaah basta! Sto per venire.” Disse Lisa con il fiato corto.

 

A quel punto l’oggetto venne spinto  poco gentilmente tutto all’interno del culo, scomparendovi del tutto. Lisa non poté più resistere e venne. Con un lungo gemito di piacere accolse le ondate di calore che la invadevano più e più volte. Con gli occhi chiusi godette ogni stimolo che proveniva dal suo ventre dimenticandosi di dove fosse.

 

Calmati i bollori, aprì gli occhi. Vedendo che una folla di persone la stava fissando provò un’immensa vergogna, ma allo stesso tempo si eccitò enormemente. Venne di nuovo, ci fu anche un applauso.

 

Vedendo che si reggeva a malapena sulle gambe, Davide le mise un braccio intorno alle spalle per sorreggerla e confortarla. Lentamente si avviarono verso una panchina del parco poco distante dove Lisa si sedette per riprendersi. La folla iniziò a diradarsi, anche se piccoli gruppi continuavano a scambiarsi sensazioni su quello che avevano appena visto!

 

“Cosa dicono le istruzioni?” Chiese Lisa quando finalmente ritrovò un minimo di lucidità, anche se la sua voce tremava ancora.

 

“Quali istruzioni?” Chiese Davide mentre le accarezzava dolcemente il seno e la pancia.

 

“Le istruzioni.” Ripeté lei indicando il sedere.

 

“Oh, ci penso io” Disse lui.

 

Lisa dovette mettersi a pecorina sulla panchina, anche li al parco c’era un certo pubblico, qualcuno poi l’aveva seguita dal luogo dell’umiliazione subita. Davide iniziò ad infilare un dito nel suo culo, ma sapeva che questo non poteva bastare. Disse:

 

“Mi spiace Lisa. devi spingerlo fuori oppure dovrò infilare tutta la mano dentro.”

 

Lisa provò a spingere con tutte le sue forze, ma non bastava. Davide dovette comunque infilare tre dita dentro di lei, a frugarle l’ano, nel tentativo di prendere l’oggetto che Lisa le mandava contro. Lisa nel frattempo era di nuovo eccitata! Alla fine ce la fecero, Davide prese l’oggetto, lo tirò fuori dal culo di Lisa, lo aprì! Lisa intanto si sedette normalmente, talmente esausta da non rendersi nemmeno conto di essere ancora completamente nuda.

 

“C’è un messaggio”

 

“Cosa dice?” chiese lei impaziente.

 

“Dice ‘sei una vera amica’ ed è firmato ‘Elena’.”

 

“È tutto? È stata liberata?” chiese Lisa in apprensione.

 

“Eccomi!” Disse la voce di Elena alle sue spalle.

Era vestita di tutto punto, almeno secondo i canoni di Elena, con un cortissimo abito bianco attillato, non copriva nemmeno tutto il culo ed il suo seno era decorato da una scollatura generosissima!

 

“Sei salva!” esclamò Lisa tra le lacrime di gioia abbracciando l’amica.

Elena ricambiò l’abbraccio approfittandone per far scendere una mano lungo la schiena fino al sedere che accarezzò languidamente, dandole della pacche amichevoli sulle chiappe.

 

“Quando ti hanno liberata?” Chiese Lisa abbracciandola ancora.

 

Davide e Elena presero Lisa per mano e si incamminarono insieme verso casa. La presenza dell’amica le infondeva coraggio e sicurezza. Era così felice che fosse salva che non faceva neppure più caso al fatto di essere nuda in mezzo alla città, con loro due che in pratica, le impedivano di coprirsi.

 

“Bene…” cominciò Elena.

 

Lisa intuì che qualcosa non quadrava e si fermò di colpo. “Non sei mai stata rapita!”

 

Davide scoppiò a ridere.

 

“Mi hai ingannata!”  disse Lisa ad Elena!

 

“E tu sei stato il complice!” Esclamò Lisa  a Davide dandogli un colpetto sul pacco constatando che era duro come la roccia.

 

“E tu! Ti sei inventata tutte quelle storie su quei tizi che ti stavano violentando…” disse Lisa ad Elena.

 

Lisa si sentiva tradita. Ripensava a tutto quello che aveva vissuto:

 

“Ma allora siete stati voi… come avete potuto?” Si staccò da loro e si coprì come poté con le mani.

 

“Dai Lisa… non dire che non ti è piaciuto?” disse Elena

 

“Cosa? Io… io… non ci posso credere!!”

 

Di nuovo Elena: “andiamo Lisa, lo sappiamo che hai fantasie estreme, abbiamo letto il tuo diario, i tuoi racconti!”

 

“Che avete fatto?” Chiedeva Lisa sempre più sconcertata!

 

“Ci siamo imbattuti in questi scritti, e mentre li leggevamo ci chiedevamo: ma è davvero Lisa? La nostra tranquilla, coscienziosa, casta amica Lisa?” continuò Elena.

 

“I tuoi racconti erano davvero eccitanti Lisa, complimenti!” Disse Davide, mentre le accarezzava la schiena!

 

“E abbiamo letto anche dove dici che il sesso normale non ti da nessun tipo di piacere, che non hai mai provato un orgasmo, non negli ultimi 4 anni, se non mentre pensavi alle tue fantasie”

 

“Lisa si sentiva violata, imbarazzata, ma anche sorprendentemente sollevata”

 

“Sappiamo che ti piace essere esibita, posseduta, esposta, umiliata” Disse Davide.

 

“Oggi ti è piaciuto vero? Dai… non mentire, sai che con noi non puoi!” civettò Elena!

 

Lisa con un fil di voce: “Si!”

 

“Si cosa?”

 

“Si mi è piaciuto!!”

 

Lisa e Davide la guardarono a questo punto quasi con affetto. La presero per mano, nuovamente, Lisa si lasciò trasportare da loro!

 

Elena mentre coccolava la sua fragile eppure sorprendentemente coraggiosa amica, le sussurrò una cosa all’orecchio:

 

“Tranquilla, ci sono passata anche io… da adesso ci pensiamo noi a te!”

 

Lisa tremò a questa frase, che altro avevano in serbo per lei? ma fu solo un effetto temporaneo, dopo pochissimo si sentiva benissimo, finalmente in pace con se stessa!

 

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