Skip to main content
Racconti Erotici

Seguire il ritmo

By 12 Marzo 2020Giugno 16th, 2020No Comments

E’ realmente amabile, bello e gradevole aprire gli occhi la mattina tardi naturalmente senza la sveglia né senza i suoni e scoprire d’essere sane, vive, in forma, captare il proprio corpo riposato, presentire il sangue che scorre, intercettare la risonanza del cuore che batte, afferrare il tocco del lenzuolo sulla pelle, annusare il calore delle coperte e ammirare con benevolenza e propensione, cogliendo al volo la luce del giorno che filtra incuneandosi dalle persiane di legno. 

Ritardare intenzionalmente d’alzarsi temporeggiando nel tepore del letto, ritardando il tutto e accarezzando la pelle liscia, intanto che i muscoli sono livellati e lunghi, stirarsi sensualmente più volte e girarsi a pancia in giù disegnando la giornata, pensando a ciò che tranquillamente si vuole realizzare e innanzitutto con chi. Alzarsi lentamente, poggiare i piedi nudi sul pavimento e camminare fino alla finestra circondata dalla luce, aprire le ante e lasciarsi inondare dal sole, osservare i due uccellini che hanno fatto il nido in una cavità del muro di fronte. 

Successivamente, a rilento, infilare i morbidi vestiti da casa e andare in bagno, esaminarsi e squadrarsi allo specchio e mettere in scena una smorfia, ridere di sé stesse e trovarsi spaventosamente streghe, orribilmente maliarde, preparare attentamente un buon caffè, una grande tazza di latte e riempire il tavolo di alimenti squisiti. Sedersi e gustare ogni cibo continuando a cambiare sapore, consistenza, colore: dolce, saporito, guardare i giochi del vento fuori dalla finestra, i voli delle rondini, i fiori sul davanzale, mettere un CD e riempire la casa di musica, riordinare e pulire ogni cosa. 

Estrarre dal frigorifero tutto l’occorrente per la cena e incominciare a mettere assieme, mescolare, tagliare, cuocere, decorare, pensando a chi si nutrirà di tutto ciò, apparecchiare con cura, facendo attenzione ai colori e alle forme. Appresso pensare a sé stesse facendo un caldo e lungo bagno, prendendosi cura del proprio corpo minuziosamente: le mani, i piedi, i capelli, avvolgersi nell’accappatoio morbido come in un abbraccio, cospargersi d’olio profumato e sentire la carne vellutata e soda sotto le dita. 

Più tardi indossare vestiti adatti che piacciono e che possono piacere, controllare che tutto sia perfetto, che la casa accogliente, equilibrare la luce soffusa delle candele, i colori e la musica. Sorridere attendendo il tuo arrivo, sì, proprio tu, quell’invitato che arriva e si siede, si ciba di ciò che è stato preparato con cura per lui, apprezzando e gustando ogni cosa, perché ogni cosa è stata pensata, ponderata e preparata per dargli equilibrio e per trasmettergli il benessere e il completo piacere. 

Ecco, sì, veramente così, una floridezza e una soddisfazione che ritorna a me da lui, poiché quest’atto viene amplificato e magnificato quando con un sospiro mi distendo sul divano fra le sue robuste braccia, essendo incantevolmente piena di gratitudine e seducentemente carica di riconoscenza per il mattino, piacevolmente per il pomeriggio e stupendamente per la sera che la vita m’ha fascinosamente regalato, piena di curiosità e d’indiscrezioni varie per ciò che sarà questa lunga notte. 

Il senso civico attualmente deve imporsi e prevalere, deve risaltare, il concetto sociale deve emergere e primeggiare, cerchiamo d’uscire il meno possibile, adesso, perlomeno attuiamo e compiamo lo stretto necessario, sbrighiamo e adempiamo l’indispensabile, in aggiunta a ciò, in relazione, in corrispondenza e in riferimento alle cose indiscutibilmente amare, certamente sgradite e innegabilmente spiacevoli che ci stanno accadendo tutt’intorno, sconvolgendoci le costanti abitudini di vita e scompaginandoci il modo regolare di vivere, tutti, nessuno escluso, scombinando le usuali frequentazioni, le uniformi pratiche, le immancabili attività e le scontate consuetudini giornaliere. Oggi più che mai, in modo categorico e perentorio. 

Al presente restiamocene responsabilmente a casa, giudiziosamente distanti per il bene del nostro prossimo, perché ci sarà sensatamente utile, giacché ne trarremo senz’altro profitto, per annientare, schiacciare e sconfiggere in conclusione, questo sabotatore impercettibile, questo taciturno microscopico inavvertibile agente patogeno, nemico invisibile e concreto qual è. 

{Idraulico anno 1999} 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Leave a Reply