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subito richiuso il sipario

By 7 Ottobre 2020No Comments

All’epoca io avevo 19 anni e la mia matrigna sui 42.   Da quando che è entrata in casa l’ho trovata una donna non bella,  ma  è arrapante in una maniera che  ti fa sentire male.   Quella vestaglietta  vedo non vedo l’ha indossata da subito.  Gli ultimi bottoni  non le chiudeva e camminando le gustava esibire il paio di cosce.   Per non parlare dei discorsi che faceva con le sue amiche,  del tipo:   si, si scopare mi piace tantissimo,  ma quando me lo mette nel secondo canale  mi fa vedere le stelle.   Se riesco prima a metterci  il  “luan”,  bene o male lo sopporto,  anche se al momento che entra mi fa fare uno strillo, che sentirà tutto il palazzo.   Quando  non ci mette niente e mi entra con forza,  dire che vedo le stelle è dire poco.   Dopo resto a contorcermi sul letto per un’ora,  che  mi vengono giù le lacrime.   E lui  mi allarga le cosce,  me lo sbatte su,  fino  alla cervice,  che talvolta me la sfonda e mi stantuffa,  fino che viene dentro.   Devo dire che più mi ha fatto male dal secondo canale,  più poi godo quando mi sbatte da davanti.    Solo per questo mi lascio fare il culo,  perché poi  l’orgasmo  mi dura minuti interi e godo come una maiala e mi esce tutto liquido dalla vagina,   che da quanto è abbondante,   fradicio il letto.

Come fai a non correre a farti una sega,  quando dopo aver origliato queste cose,   una così ti ha fatto arrapare come se ti fosse diventato un tubo di ferro?

Poi mettici pure le sue amiche  che  commentano:    –  ah!   Per me il culo è troppo doloroso,  pensa che lui ce l’ha grosso  grosso,  che non mi entra nemmeno in bocca e talmente lungo che  quando mi scopa mi sbudella letteralmente.     Lo faccio  una tantum,   ma poi quando mi entra quella bestia,    mi pento amaramente,  perché il dolore è atroce.

Insomma  per farmi seghe su seghe,  ne avevo   di  cose da  farmi rimuginare in testa.   Magari anche di pomeriggio,  mentre facevo i compiti,  a pensare certe cose,  mi toccava sparami la sega.

Quella mattina  stavo uscendo  come sempre  e che mi vedo?    La mia matrigna in cucina  con  tutta la vestaglia bella spalancata,  dove le cosce si vedevano fino all’inguine,  ma l’apertura è stata fulminea.  Ha subito richiuso il sipario.   Certa dell’effetto che mi aveva fatto la  veduta “di colpo”.  Per me è stato giocoforza  fare  dietro front  e  andarmene in camera, sdraiato sul letto  a  sparami la sega.    Ho eiaculato fino al soffitto.

Il ricordo è ancora oggetto di seghe  a iosa  e  quando scopo con qualcuna,  mi aiuta a venire l’immagina di quelle cosce.

MAX     28 SETTEMBRE 2020

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