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The Contest

By 7 Maggio 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

PRIMO GIORNO

Molestando Lavinia vol. VIII

La ragazza che cammina per il corridoio della scuola, con i libri stretti al petto, i capelli biondi raccolti in una infantile coda di cavallo e la gonna pericolosamente corta che mette in risalto le gambe, non è la solita sgualdrina insospettabile, il classico caso di ragazzina che inizia le superiori da santarellina timida per finirle come instancabile macchina da prostituzione.
No, il suo nome è Lavinia, ed è… una nobile. O almeno così si dice in giro: chi la conosce bene giura che la sua è una famiglia ricca, molto legata alla tradizione; questo spiegherebbe come mai sua madre la costringa a continuare a portare la divisa scolastica, anche ora che la gonna le arriva non al ginocchio, ma a metà coscia
(ci è letteralmente cresciuta dentro nei cinque anni di scuola!)
Già… nessuno si aspetta sul serio che al giorno d’oggi ci sia ancora qualcuno che porti la divisa ufficiale. La scuola ha smesso di distribuirle un paio d’anni fa, ma ne è rimasto ancora qualche scatolone; tutte taglie per le primine, destinate a marcire nel magazzino vicino alla palestra, in attesa di genitori bigotti che costringano le proprie figlie a inquadrarsi nelle regole della tradizione scolastica. In attesa dei genitori di Lavinia, insomma…
Ma se per qualcuno Lavinia è la nobile, per i suoi compagni e le sue compagne di classe è semplicemente la sfigata.
C’era stato un periodo, forse in seconda, in cui era considerata la gnocca, inteso come la più bella della classe… e anche oggi tra i maschietti nessuno può negare che sia una gran bella figa; ma a volte il desiderio quasi animalesco di rendere la vita di qualcuno un inferno, riesce a prendere il sopravvento anche sulle pulsioni erotiche… perciò nessun ragazzo ha mai pensato di prendere le sue difese, per cercare di conquistare il suo cuore o la via per la sua verginità; o forse qualcuno ci ha anche pensato, ma non ha trovato il coraggio di farlo. Meglio attenersi all’etichetta, e continuare a darle della sfigata.
O della lesbica, come insinuano le solite bene informate.
Certo, qualcuno potrebbe dire che è meglio essere considerate sfigate (o lesbiche), essere insultate e prese in giro, piuttosto che essere semplicemente ignorate; non ditelo a Lavinia, potrebbe perdere gli ultimi brandelli del suo ritegno da nobildonna e sputarvi in faccia. Per quanto la riguarda, vorrebbe soltanto essere lasciata in pace da tutti quanti… da sua madre, dai compagni di classe, dai professori (gli uomini, e recentemente anche qualche donna, la chiamano sempre alla lavagna… chissà se c’entra qualcosa la sua gonnelina?); se la gente potesse semplicemente dimenticarsi che lei esiste, sarebbe felicissima.

Ma se proprio non fosse possibile che tutti iniziassero ad ignorarla, le basterebbe almeno che lo facessero i Dead Boys.
Sono in quattro, e vengono chiamati così perchè indossano tutti delle t-shirt di quella band di fine anni settanta; se vogliamo, quelle t-shirt sono la loro versione dell’uniforme scolastica di Lavinia. Non hanno mai cambiato maglietta nei cinque anni di superiori, anche loro ci sono cresciuti dentro, e qualcuno sospetta che quelle t-shirt non abbiano mai conosciuto la lavatrice.
A Lavinia questo non interessa: il suo problema con i Dead Boys è di natura diversa…
Sono due mesi che la molestano.
Oddio, se volessimo considerare le volte che le hanno dato della troia, o quando le hanno offerto del denaro in cambio di una sveltina nel bagno dei maschi, allora sarebbero cinque anni di molestie sessuali.
Ma a lei quelle cose non sono mai interessate più di tanto: capirai, cinque anni di elementari e tre di medie sono stati un ottimo campo di addestramento per difendersi dagli abusi verbali da parte delle teste di cazzo; quello a cui non era preparata erano i… beh, lei li chiamava tentativi di stupro, ma fino a quel giorno non ci erano andati nemmeno vicino.
Quel giorno, per l’appunto… libri stretti al petto, treccine bionde, gonna che dovrebbe darle un’aria da candida verginella e invece la fa sembrare una lolita un pò maniaca; è la vittima ideale per i Dead Boys. Il loro modo di agire è lo stesso di sempre: lei gira l’angolo e Kernit, quello che presumibilmente si ritiene il leader del gruppo, è lì con la videocamera del cellulare puntata verso di lei.
Ed è allora che arrivano gli altri: di Chris e Nod le importa poco, si tratta di poco più che di due sfigati… si avvicinano, le bloccano le braccia, Chris cercando di nascondere l’imbarazzo sotto una risata da iena, mentre Nod non ci prova nemmeno. Sono due pesci fuor d’acqua, ma fanno il loro lavoro bene, perchè Lavinia non prova nemmeno a ribellarsi.
… è quello che arriva da dietro che la preoccupa.
E soprattutto il fatto che arrivi da dietro le provoca uno strano brivido su per la schiena…
Dio, fa che non sia un brivido di piacere perverso!
Quello che arriva da dietro, le afferra la gonna ai lati e la solleva, mostrando le bianche mutandine alla videocamera, si chiama Glass; è alto, grosso, calvo e brutto; è anche molto stupido, il che non si sa bene se sia un vantaggio o uno svantaggio, in queste situazioni…
Ma tanto mica mi violenteranno davvero, no?
“Basta, smettetela!’ si infuria lei. ‘Guardate che lo dico al mio ragazzo!”
Ma come dice sua madre, le bugie hanno le gambe corte ed infatti tutto ciò che ottiene da questa balla colossale sono le risate di una ragazza che stava passando di lì; Lavinia la segue con lo sguardo finchè non gira l’angolo, sparendo dalla sua vista. Comunque, grazie per l’aiuto… pensa, amareggiata.
‘Che facciamo?’ chiede Glass, sempre tenendo sollevata la gonna di Lavinia. ‘Tiriamo via anche le mutande?’
Lavinia sussulta e guarda uno ad uno i Dead Boys, senza trovare nulla di rassicurante sui loro volti. Si sofferma su Kernit, che essendo quello che tiene in mano il cellulare è per forza di cose quello che decide, e già pensa che dopotutto non sarà niente di così disastroso.
Faranno una foto alla sua parte preziosa, la stamperanno con le stampanti della scuola, ottenendo un’immagine incomprensibile e senza senso, che potrebbe essere o meno la parte preziosa di una ragazza.
Nel momento in cui Kernit apre bocca per comunicare la sua decisione sulla sorte di Lavinia, un rumore di passi ‘ scarpe con tacco – rompe il silenzio; inesorabile, il rumore si avvicina a loro, e i ragazzi smettono di prestarle attenzione in attesa si scoprire a chi appartengano quei tacchi.

Angelica

Lavinia non era mai stata così felice di vedere Angelica come in quel momento; più tardi ci avrebbe riflettuto su, e la cosa l’avrebbe fatta sentire ancora peggio. Avrebbe scritto due intere pagine del suo diario personale, a proposito del suo arrivo, e alla fine sarebbe scoppiata a piangere e nel profondo avrebbe pensato di tagliarsi le vene nella vasca da bagno.
In quel momento però, mentre i Dead Boys si giravano verso di lei (Angelica si considerava una Dea, proprio per il carisma magnetico che esercitava sui maschi, un carisma che serviva una quarta di reggiseno per contenerlo tutto), Lavinia pensò soltanto che più tardi sarebbe stata anche disposta ad umiliarsi come mai prima, a inginocchiarsi e baciarle i piedi per ringraziarla; perchè se non fosse sbucata da dietro il corridoio, Glass non avrebbe lasciato la presa; lei non sarebbe potuta fuggire e forse a fine giornata non sarebbe tornata a casa con la sua verginità ancora intatta.
C’è ancora tempo per venire stuprata da quei quattro… pensò anche, con il suo solito nichilismo. Ma per adesso si accontentò di correre verso la rampa di scale, senza curarsi dello sguardo ironico e un pò cattivello che Angelica le gettò mentre le passava davanti, e senza accorgersi che la gonna le svolazzava ai fianchi in maniera molto erotica.
Forse, arrivata al piano di sotto se ne accorse e decise di darsi una calmata, o forse continuò in questo modo per la gioia di tutti i maschi che gironzolavano per i corridoio; poco importava: per quel giorno era uscita dalla nostra storia.
“Cosa stavate facendo, maiali?” chiese Angelica, con le mani ai fianchi e lo sguardo a metà tra il severo e il malizioso.
La posizione della dominatrice. Era una sorta di leggenda che circolava tra i ragazzi, soprattutto negli spogliatoi della palestra, quando il pensiero che ad una porta di distanza c’era un harem di ragazze in mutandine e reggiseno mandava tutti un pò su di giri; secondo la leggenda, quando Angelica ti guardava in quel modo, con le mani sui fianchi larghi, il seno messo in prorompente risalto e i lunghi capelli neri che le ciondolavano dietro carezzandole il culo, ti stava dominando. Potevi anche non accorgertene, ma poi lei ti avrebbe chiesto di farti interrogare al suo posto, o di prestarle dei soldi per prendersi da bere, e tu avresti semplicemente annuito con la bava alla bocca.
Chris, che dei Dead Boys era il più vigliacco o semplicemente il più furbo, si staccò dal resto del gruppo e se ne andò facendo finta di niente, prima che l’incantesimo facesse il suo effetto. Uno dei pochi ad aver assistito alla posizione della dominatrice e ad avere ancora abbastanza orgoglio da raccontarlo in giro.
Glass si limitò ad abbassare la testa, costernato per essersi sentito dare del maiale dalla Dea.
Solo Kernit provò a sostenere il suo sguardo, con un sorrisetto imbarazzato.
“Stavamo solo…”
“Che fai, mi filmi?”
Guardò le sue mani e vide che aveva ancora il cellulare in mano, con l’obbiettivo puntato dritto davanti a se e quindi verso Angelica.
“Non sta registrando” mentì; Angelica lo guardò come per dirgli bravo, furbacchione! Complimenti per averci provato! e allora lui lo fermò e se lo rimise in tasca.
“Per cosa vi servono quei filmati? Ve li riguardate la sera prima di andare a letto, giusto? E scommetto che ve lo menate pensando a quanto sarebbe bello fottersi quella sfigata di Lavinia… sapendo che quella verginella non ve la darà mai!”
“No, veramente…”
“Perchè non la prendete con la forza?” chiese Angelica, sottovoce. I ragazzi la guardarono meravigliati per qualche secondo, come se avesse detto qualcosa di incomprensibile, e allora Angelica scoppiò a ridere vedendo le loro facce.
“Li pubblichiamo su un sito” intervenne Nod. “E’ per un concorso…”
Angelica li guardò uno ad uno con severità.
“Oh ragazzi, ma per chi mi avete preso? Non c’è bisogno di raccontarmi balle; a me potete dirlo quello che volete fare a Lavinia… chissà, potrei anche darvi una mano…’
“Non sto inventando balle.” protestò Kernit; “Stiamo partecipando ad un concorso organizzato da…” si interruppe, aggrottò gli occhi e la guardò disorientato: “darci una mano?”
“Che genere di mano?” volle sapere Glass
“Vai avanti. Parlami di questo concorso…” disse Angelica, ignorandoli completamente; e nonostante fosse forte la curiosità dei ragazzi di sapere che genere di interesse Angelica provasse nei confronti di Lavinia, Kernit proseguì senza fare storie.
“Conosci TheContest.nz? Ne hanno parlato anche al telegiornale…”
“Ti sembro una che guarda i telegiornali?”
No, sembrava più il tipo da reality show, anche se la differenza ultimamente era poca.
“E’ un sito che pubblica filmati girati a scuola…” spiegò Kernit, che poi si sentì in dovere di aggiungere: “filmati osè, se sai cosa intendo…”
Angelica lo guardò e stavolta non lesse alcuna bugia nei suoi occhi; allora chiese quello che più le interessava, il punto focale di ogni discorso per una prostituta.
“E cosa si vince?”
Glass e Nod lo guardarono storto, ma Kernit non li notò nemmeno: c’erano molte altre leggende su Angelica, oltre a quella della posizione della dominatrice, alcune delle quali erano appena state sfatate da loro (no, guardarle le tette troppo a lungo non provocava una crisi epilettica), ma altre stavano trovando conferma proprio ora… ad esempio, in sua presenza, i maschi non si accorgevano più della presenza l’uno dell’altro.
Così Kernit parlò; e mentre parlava, gli occhi di Angelica si illuminavano sempre più, come quelli di una bambina il giorno del suo compleanno.

Desirè

“TheContest.nz? Si, ne ho sentito parlare…” disse Desirè, con tono insicuro e un pò sospettoso.
Non le era mai capitato in cinque anni che Angelica, miss tette e culo della scuola, venisse a parlarle come fosse una sua pari; ah, ma adesso che c’era bisogno di informazioni su un concorso in internet, ecco che lei non era più Desirè la secchiona di computer… no, adesso era Desirè, quella a cui rivolgersi.
“Fantastico, esiste davvero! Saresti capace di iscriverti al concorso?” le chiese allora Angelica, toccandole un avambraccio. Forse quello era il suo modo di ammaliare le donne, perchè Desirè sentì un brivido che la infastidì non poco.
Non è che a forza di fare sesso in chat, sono diventata lesbica?
“Beh, certo che sarei capace…” ammise Desirè, gettando un’occhiata preoccupata alla mano di Angelica stretta attorno al suo braccio. “Ma non te lo consiglio. E’ tutto altamente illegale… infatti il sito e tutti i filmati sono ospitati su un server di qualche Paese assurdo…”
“Non so nemmeno di cosa stai parlando. Ma se hai paura puoi usare il collegamento del computer di mio padre; così se dovesse succedere qualcosa di brutto, arresteranno lui!”
Desirè apri la bocca, ma non trovò nessuna scusa per sottrarsi alle richieste di Angelica. O forse non voleva trovarle, perchè dopo anni e anni finalmente la ragazza più popolare della classe (no, della scuola!) la stava coinvolgendo in qualcosa; beh, ad essere sinceri la stava usando, ma questo le avrebbe garantito di passare gli ultimi quattro mesi di scuola nell’Olimpo delle Intoccabili!
Camminare fianco a fianco con lei nei corridoi. Essere vista e invidiata.
“Hai già delle attrici?” chiese, quasi senza accorgersene. Era stato il suo inconscio a farla parlare, e sperava che Angelica avrebbe risposto qualcosa del tipo io e te saremo le attrici! Giriamo un bel lesbo show! ?
“Ho le attrici e le idee” rispose Angelica entusiasta. ‘Mi manca solo la videocamera… tu ne hai una?”
Desirè annuì: a dire il vero, tutti i partecipanti a The Contest usavano esclusivamente video filmati con il cellulare, infatti spesso la qualità faceva schifo; ma preferì non dirlo ad Angelica… se le avesse chiesto come faceva lei a saperlo, si sarebbe trovata in difficoltà.
Perchè, secondo te non sa che lo guardi tutte le sere? E che hai scaricato qualcosa come centocinquanta filmati nel giro di quattro settimane?
Ovviamente aveva visto anche i filmati dei Dead Boys: ne avevano pubblicati sette, fino ad ora, racchiusi in una raccolta chiamata Molestando Lavinia, volume dall’uno al sette. Lei li aveva scaricati tutti quanti e li aveva consigliati ai suoi depravati amici di chat, contribuendo non poco al successo dei suoi compagni di classe.
Futuri rivali.
“In che posizione sono loro?” le chiese Angelica.
Desirè scosse la testa e arrossì: “…loro?”
“Kernit e i suoi amici. I Dead Boys, insomma… ho saputo che giocano anche loro! Sai in che posizione di classifica sono?”
Alzò le spalle: “Credo siano al quarantesimo posto o giù di lì… sono messi piuttosto…”
…piuttosto bene, stava per dire, ma Angelica la anticipò: “Pensavo fossero più in gamba. Pensi che potremo vincere?”
Desirè avrebbe voluto dirle fin da subito che era meglio non illudersi, che i primi classificati erano già a mezzo milione e passa di voti… ma non l’aveva mai vista così entusiasta; sembrava una bambina spensierata, e per la prima volta sembrava innocua… e in un certo senso, alla sua portata.
Non credeva di essere lesbica, e in fondo c’era una bella differenza tra essere lesbica e guardare video lesbo… ma se proprio avesse scoperto di esserlo, Angelica era quella che sognava per la sua prima volta.

Sexy Teacher under the desk

C’erano vari motivi per cui Manuela poteva piacere o meno ai suoi studenti: i maschi la apprezzavano anzitutto perchè era una splendida quarantenne intrappolata nel corpo formoso e fresco di una ventisettenne, corpo che per giunta era solita sfoggiare con delle gonne e dei top arditi; le femmine amavano invece il suo continuo divagare durante le lezioni… dopotutto, Manuela era una donna, prima ancora che una professoressa, e se ne aveva la possibilità gradiva intrattenersi con le sue studentesse e parlare di come aveva passato il week-end, e con chi, e sul sedile posteriore di quale auto.
Poi c’erano altri giorni, quelli in cui era nervosa e non le si poteva parlare; al massimo, ci si limitava a discutere tra compagni di banco se avesse ricevuto un bidone la sera prima o se più semplicemente avesse le sue cose. Con un pò di sfortuna, in quei giorni si poteva anche essere estratti a sorte per una interrogazione a sorpresa di storia…
Oppure, come in questo caso, il destino poteva accanirsi sull’intera classe, sotto forma di verifica scritta: tutti gli studenti erano chini sul loro banco, chi sforzandosi di dare il meglio, chi cercando di trattenere le lacrime e chi lanciando maledizioni alla zoccola; l’importante era non alzare la testa dal foglio. Chi lo faceva, rischiava di ricevere un voto sotto lo zero; non che ci fosse gran bisogno di questa minaccia… nessuno, soprattutto tra i maschi, amava essere richiamato da Manuela; i suoi rimproveri mettevano una strana soggezione, come essere ritornati sotto il regime dei maestri delle elementari.
La classe era sotto scacco, e Manuela guardava fissa davanti a se: seduto all’ultima fila, unico a tenere la testa alta e a guardarla con le mani dietro la nuca e un sorriso sicuro di se, c’era Dusk, il suo studente preferito.
Finora, l’unico con cui avesse superato il freddo rapporto studente-insegnante, trasformato in un rapporto di perverso sesso telefonico e telematico.
Tutto virtuale, niente di fisico; forse un giorno si sarebbe lasciata scopare da lui: ma ora c’era questo piccolo giochino da fare in classe… così pericoloso e proprio per questo così intrigante; se qualcuno dei suoi stupidi compagni di classe avesse alzato la testa, se avessero visto cosa stava succedendo, avrebbe rischiato il posto.
Dusk si portò le mani alle tasche dei jeans, e una sua vicina di banco lo guardò con la coda dell’occhio per vedere cosa stesse facendo.
“Claudia!” la richiamò Manuela, che nonostante l’emozione e l’insicurezza riusciva a mantenere un tono di voce sufficientemente severo. La ragazza di nome Claudia girò nuovamente la testa e si mise a scrivere più velocemente.
Dusk intanto aveva preso il suo cellulare dai jeans e lo stava puntando verso di lei… per la precisione, sotto la cattedra; lui gli fece un cenno con il pollice, e lei annuì e cominciò la sua prima esibizione davanti ad una telecamera.

La minigonna l’aveva messa comunque: di solito, nei giorni in cui era rabbuiata, preferiva i jeans… come fosse un segno distintivo per avvisare i suoi studenti che non era in vena di cazzate. Ma del resto, oggi non era per niente arrabbiata e nè tantomento mestruata; nervosa, certo, dopotutto stava rischiando il posto per uno stupido gioco erotico con il suo studente.
No, il motivo per cui teneva sotto scacco la classe con il pugno di ferro fascista era un altro: impedire che qualcuno vedesse quello che vedeva Dusk attraverso la videocamera del suo cellulare; sotto la cattedra stava infatti avvenendo un piccolo prodigio, il sogno di ogni studente delle superiori arrapato: la professoressa più sexy della scuola in minigonna, senza mutandine (forse quella mattina si era sbadatamente dimenticata di indossarle, avrebbe potuto pensare chi avesse assistito al filmato via internet ) si stava masturbando.
Sorrise a Dusk, e non si trattava di un sorriso per sembrare più porca agli occhi della videocamera, visto che non stava riprendendo il viso (al fan medio di TheContest interessavano tanto le vagine e poco i visi); no, quello era proprio un sorriso per Dusk, ed era strano che lei facesse qualcosa di così tenero per un ragazzo. Che si fosse innamorata?
Ah ah! Che cazzata… non mi sono mai innamorata in trentasette anni che sono al mondo, e ora dovrei innamorarmi di un moccioso di diciotto anni?
Intanto però il pensiero che se la stesse menando per lui (lui e qualche milione di depravati segaioli sparsi per il globo) le faceva un immenso piacere; le scappò anche un gemito, e se questo non era amore era qualcosa di molto simile, forse passione, forse ossessione.
Posso smettere ora? chiese, muovendo le labbra senza pronunciare le parole.
Dusk scosse la testa e fece uno zoom ancora più all’interno delle cosce della sua professoressa; senza staccare gli occhi dallo schermo del cellulare, si mise un indice in bocca, come ad indicare a Manuela che doveva farlo anche lei.
Stavolta fu lei a scuotere la testa: si era detto niente inquadrature sul viso, e su questo era irremovibile. Più tardi avrebbe potuto farlo per lui, in privato, senza cellulari.
Dusk la guardò e gli bastò un attimo per capire che non l’avrebbe mai convinta a farlo; allora si rassegnò, fermò le riprese e mise nuovamente il cellulare nella tasca dei jeans, mentre Manuela si risistemava la gonna in modo da nascondere la sua parte più preziosa.

TheContest.nz – report #23

Aggiornamento del 7 aprile

– record di nuove iscrizioni: 32 nuovi utenti registrati
– record di download in una sola giornata! Il precedente record era di 1.574 download per il filmato Molestando Lavinia VI, ed è stato frantumato dall’utente SexyTeacher#1Fan, con il filmato Under the desk of the sexy teacher… per chiunque sia curioso di sapere chi sia quella che l’utente dice essere “la professoressa più sexy della nazione”, consiglio di scaricarsi il filmato ed unirsi agli oltre 2.000 che già se lo sono visto!
– top ten aggiornata! i Dead Boys fanno un balzo colossale dalla trentottesima posizione alla decima grazie all’ottavo volume di Molestando Lavinia… quella della misteriosa Lavinia rimane quindi una delle saghe più interessanti di The Contest… tutti si chiedono se sia d’accordo con i Dead Boys o se sia davvero una sfigata incapace di reagire!

ricordiamo che le iscrizioni sono aperte ancora per pochi giorni, e che chiunque per sette giorni di fila non immetta nessun video verrà rimosso dal concorso!

E non dimenticate di visitare il nostro forum! Le discussioni più calde di oggi sono:
-filmati in palestra -chi merita di vincere TheContest ? -Sexy Teacher!!! -Molestando Lavinia è illegale!

Classifica generale – la top ten

1. 69 career…………………………. 13.742 download
2. Scuola superiore B.A…………… 11.402 download
3. Niijk………………………………… 11.249 download
4. Girls Power Now!……………….. 10.024 download
5. No rules…………………………… 9.442 download
6. Sex, drugs & rock’n’roll……….. 8.891 download
7. Il pornoattore……………………. 5.514 download
8. Le troie della laguna…………… 5.280 download
9. W la figa!!!………………………. 4.875 download
10. Dead Boys……………………… 4.772 download

SECONDO GIORNO


High School Exposè

Nel bagno delle femmine, Vanessa si guarda attorno e non può fare a meno di pensare che è in compagnia di quanto di peggio circoli nell’intera scuola, almeno tra le donne… quella anoressica è Scintilla, uno dei rari esemplari di lesbica dichiarata dell’istituto; poi c’è Ramona, quella con il fisico da pallavolista, l’uniforme da pallavolista, le labbra da pompinara; una vita divisa tra la palestra, dove si allena a battere i palloni, e i bagni dei maschi, dove batte e basta.
Non conosce Desirè, la ragazza che se ne sta in disparte e si guarda intorno un pò imbarazzata, ma non può non conoscere quella che sta cercando di trafiggerla con lo sguardo… lei è Angelica, e tutti la conoscono.
Vanessa si sente molto orgogliosa di se: quante altre ragazze al suo posto sarebbero state in grado di reggere lo sguardo della Dea, senza sembrare un animale in trappola, circondato dai lupi?
Ma del resto lei ha ventisei anni, è una studentessa decisamente fuoricorso che passa la mattina a scuola, il pomeriggio al lavoro e la sera a casa con la sua bambina; è una donna adulta, e ne ha viste abbastanza nella vita da non provare soggezione davanti ad una ponpon qualsiasi, per quanto maggiorata possa essere.
“Sentiamo, cosa ho fatto di male?” chiede, senza abbassare lo sguardo per un secondo. Anzi, con una punta di sarcasmo.
Angelica la guarda stranita, ma forse la sta solo prendendo in giro: “No, non hai… ehi, perchè credi che vogliamo punirti?”
Vanessa alza le spalle: “Non è così che vi comportate di solito? Lo avete già fatto con alcune mie compagne di classe…”
Le high school exposè si scambiano un’occhiata tra di loro: non era prevista una “ribellione”, del resto non succedeva mai che qualcuno provasse a contraddirle.
Allora Ramona, la pallavolista, annuisce e si rivolge direttamente a Vanessa: “Li vuoi cinquanta euro?”
Forse la sua schiettezza deriva dagli anni passati a prostituirsi, ma Angelica non la prende particolarmente bene e le lancia un’occhiataccia: “Ramona!”
La pallavolista si scusa con un sorriso, poi Angelica guarda nuovamente Vanessa e le sorride nel modo più dolce e falso possibile.
“Scusala, non…”
“Certo che li voglio. La mia bambina compie gli anni tra pochi giorni” dice allora Vanessa, troncando il discorso che non la interessa minimamente; ora spera solo che quelle quattro sgualdrine (no, tre sgualdrine… quella di nome Desirè sembrava essere tagliata fuori dal loro giro di meretricio) non si mettano a fare le carine chiedendo quanti anni compie la piccolina.
“Allora, cosa devo fare?”
“E’ molto semplice… devi soltanto baciare Scintilla sulla bocca…” spiega Angelica, con una certa prudenza un pò strana.
“Con la lingua, però!” precisa Scintilla, mettendosi poi a ridacchiare; è molto carina, ma ha quella risata un pò inquietante e l’aria malaticcia, come di una drogata in costante crisi di astinenza.
“E quella a cosa serve?” chiede, indicando la videocamera tra le mani di Desirè.
“Ah, quasi dimenticavo…” dice Angelica, alzando gli occhi al cielo a recitare la parte della sbadata. “Vorremmo pubblicare il filmato su un sito internet. Credo che non ci siano problemi…”
“E invece si” la interrompe Vanessa, sottraendosi all’abbraccio di Scintilla che già pregustava il suo primo bacio con una over-ventitre. “Mi spiace, ma un conto è fare la puttana in privato, un conto è farla per migliaia di maniaci sessuali…”
Angelica sbuffa: è già passato l’intervallo e ancora non hanno filmato nulla, mentre i Dead Boys… li ha visti, prima: si sono portati a casa una preziosissima ripresa del sotto-la-gonna di Lavinia.
Il tanto atteso Volume VII.
“Hai paura che i tuoi genitori ti scoprano?” chiede allora Ramona, e tutte si girano verso di lei, incredule che l’abbia detto veramente; si, lo ha fatto… il suo volto è calmo e sprezzante come al solito, e non tradisce nulla, ma nello sguardo di Vanessa si legge odio. Perchè lei è orfana, i suoi genitori sono morti cinque anni prima, per questo lei è ancora alle superiori; nemmeno Angelica si sarebbe sognata di colpire qualcuno su un argomento così sensibile.
Soprattutto se voleva ottenerci qualcosa.
Sta già pensando a come sistemare le cose, quando l’espressione di Vanessa si muta in un sorriso un pò forzato… ma pur sempre un sorriso.
“E va bene…” dice, tranquilla. “Giriamola… voglio centocinquanta euro”
“Stai scherzando?” le chiede Angelica a denti stretti; non sa se infuriarsi con lei o con Ramona che ha combinato il casino.
“Basta così!” strilla Scintilla, prendendo tutti di sorpresa. Prende le mani di Vanessa tra le sue e si avvicina a lei fino a che non si trovano naso contro naso. “Te li do io i cento euro che rimangono. Ora… baciami!”
Vanessa si gira solo un attimo verso le altre, evitando volutamente di incrociare lo sguardo di Ramona: “Se proprio volete filmare, datevi una mossa… vi avverto che io non la rifaccio!”

Dieci minuti dopo, quando le bocche delle due ragazze si separarono, erano tutte contente: Vanessa aveva i suoi centocinquanta euro per organizzare una festa di compleanno coi fiocchi a sua figlia; Scintilla aveva realizzato il suo desiderio di baciare una donna adulta… e Angelica aveva il suo filmato.
Le High School Exposè avevano fatto il loro primo passo verso la vetta della classifica di TheContest.nz.

Sexy Teacher & Bookworm Teacher

Appena bussarono alla porta, Claudia notò subito che il suo compagno di banco Dusk aveva tirato fuori il cellulare… come se si aspettasse quello che sarebbe poi successo.
Ovviamente era ridicolo, perchè quando la porta si aprì, a fare il suo ingresso fu la professoressa Manuela; e per quanto potesse essere una donna cordiale e aperta, non era certo il tipo da mettersi d’accordo con uno studente per filmare un… una cosa come quella che sarebbe successa di lì a poco.
“Dusk!” sussurrò Claudia, ma lui non le diede retta.
“Il cellulare!” insistè allora. “Mettilo via!”
Non sapeva come Dusk potesse permettersi un cellulare come quello, dotato di videocamera ad alta definizione e tv satellitare, ma non era certo il caso di tirarlo fuori durante una lezione; nemmeno se in cattedra c’era Adelina, la professoressa di francese, quella più giovane e quindi meno in grado di farsi rispettare dagli studenti.
Ma Dusk non era uno sprovveduto, e difatti nascose il cellulare dietro il diario e l’astuccio, filmando la scena attraverso un buco lasciato tra gli oggetti che costituivano il suo muro protettivo.
“Ma che stai facendo?” chiese ancora Claudia, promettendo a se stessa che se anche stavolta Dusk l’avesse ignorata avrebbe smesso di provare a parlare con lui.
“Sssht!” disse lui sorridendo, senza guardarla, troppo impegnato a mettere a fuoco lo zoom. “Scomettiamo che succederà qualcosa di divertente?”
Sembrava così sicuro di se, che Claudia si girò di nuovo verso la cattedra e osservò in silenzio la scena.

Non solo Claudia, ma tutta la classe era in silenzio religioso; qualcuno stava approfittando dell’interferenza per scrivere sul banco o sul diario, ma la maggior parte stava assistendo alla scena… perchè se c’era Manuela in classe, il discorso poteva protendere esclusivamente su un solo argomento… l’unico argomento che metteva tutti d’accordo, peraltro.
In effetti Manuela stava parlando di è stata una cosa eccezionale, paradisiaca… non ho mai goduto tanto in vita mia; la professoressa di francese annuiva e sorrideva, ma era chiaramente imbarazzata e rossa in volto. Oltretutto non poteva ignorare che tutti gli studenti stessero prestando attenzione a loro due, e probabilmente si chiedeva come mai quella stupida troia non poteva semplicemente smettere di parlare di chi gliel’aveva messo nel culo la sera prima.
“E’ impazzita…” disse Claudia, ma prima che potesse finire il discorso, Dusk le mise una mano sulla bocca e le mostrò il medio; anzi, glielo sbattè proprio in faccia, e gli occhi di Claudia si riempirono di lacrime.
Fece uno zoom sui visi delle due professoresse (stavolta Manuela aveva dato il suo consenso, e comunque avrebbero cercato di censurarlo su computer) e aumentò il volume del microfono: non voleva perdersi nemmeno una parola, perchè secondo copione, ora sarebbe arrivato il bello.
“Fidati di me, devi provarlo…” disse Manuela, e Adelina fu colta da un imbarazzo tale che per poco non le si rompevano gli occhiali.
“Mah… non lo so… se vuoi presentarmelo…” mormorò, non troppo convinta. Si diceva che fosse ancora vergine, e c’erano tutte le ragioni per pensarlo.
“Ma che cazzo hai capito?” le disse Manuela, sprezzante. “Non ti sto mica parlando di un uomo! Sto parlando di questo!”
Le mostrò il palmo della mano, e per un attimo Adelina lo guardò senza parlare, e senza nemmeno sentire le voci degli studenti in sottofondo… qualcuno aveva notato l’anello che portava attorno al medio, e aveva capito di cosa si trattasse.
“Silenzio, per favore!” intimò Manuela, e silenzio ottenne. Poi tornò a rivolgersi ad Adelina e le diede una dimostrazione pratica di cosa fosse quell’anello: pigiò un piccolo tasto, e quello cominciò a vibrare, producendo un ronzio frenetico.
Adelina arrossì ancora di più, forse per non esserci arrivata prima o forse perchè capiva solo ora il potenziale di un simile strumento.
“Fidati… tu toccati con questo piccolino acceso, e ti fai una scopata come mai prima. E’ qualcosa di totalmente differente… e puoi farlo completamente da sola!”
La professoressa di francese annuì, senza staccare gli occhi di dosso all’anello, forse per paura che potesse sparire.
“Beh, volendo lo si può usare anche tra due donne, se sai cosa intendo…” aggiunse Manuela, con tono malizioso, e a questo punto i ragazzi non poterono più far finta di niente. Insomma, un conto erano le studentesse lesbiche, ma le professoresse erano una piacevole novità!
Ora Adelina era rossa dalla testa ai piedi, incapace di parlare e anche di balbettare; Manuela si girò verso la classe e si scusò per l’interferenza. Ne approfittò anche per fare l’occhiolino a Dusk, che rispose con un cenno del capo prima di fermare le registrazioni del loro secondo capitolo.
Manuela uscì dall’aula e nella classe si diffuse nuovamente il caos; un caos troppo grande per una professoressa secchiona di venticinque anni… figurarsi se la professoressa in questione era appena stata umiliata dalla collega più esperta e più figa.
Tempo un paio di minuti, e anche Adelina si alzò per andare fuori dalla classe, senza dare alcuna spiegazione; allora partirono le discussioni incrociate sul suo orientamento sessuale.
Claudia rimase in silenzio; si chiese ancora una volta se davvero Dusk non fosse d’accordo con la professoressa Manuela su tutta quanta la scena…

Dead Boys Chatline #1

Chris: ehy ciao raga!

Kernit: eccolo, il bastardo! complimenti per ieri, eh! hai fatto proprio una gran bella figura davanti ad Angelica!

Chris: ah già… be, mi spiace, scusatemi

Nod: no, è a noi che dispiace per te…

Kernit: già…

Chris: eh? cosa vuol dire?

Kernit: non lo sai? appena te ne sei andato, Angelica ha tirato su il top e ci ha mostrato le tette!

Nod: si, ha detto “che coglione quel chris, domani quando glielo direte morirà di invidia!” e si è tirata su il top!

Chris: mi state prendendo per il culo, bravi!!!

Kernit: che sorpresa quando abbiamo visto che era senza reggiseno!

Nod: è tutto vero, chiedilo a lei

Chris: ceeeerto! come no!!!!!

Kernit: domani chiedilo a lei, magari le fa vedere anche a te…

Chris: certo, vi mettete d’accordo con lei per farle dire che vi ha mostrato le tette, così io sono invidioso. non funziona, bastardi!

Nod: ti pare che Angelica sia una che venga a fare un piacere gratis proprio a noi? o che noi la pagheremmo solo per farti uno scherzo di merda?

Kernit: senti, se hai il suo numero di telefono chiamala, altrimenti non crederci e stai zitto

Chris: ho il suo cell! adesso la chiamo e mettiamo fine a questa stronzata

Kernit: a proposito di Angelica… si è registrata anche lei a TheContest. E ha messo su una squadra mica male…

Nod: si, l’ho vista che parlava con Desirè; per essere una ragazza, ci sa fare con i computer…

Kernit: cazzo, è colpa mia! non dovevo dirle del concorso… se quella si è impuntata con il primo premio non ce la scrolliamo più di dosso!

Chris: sei scemo??? hai detto ad Angelica del contest?

Kernit: ah, sei tornato? non eri al telefono con lei?

Chris: mi ha detto che voi due sparate cazzate, e che più tardi ci vediamo in camera sua e mi dirà tutto mentre scopiamo

Nod: sei un coglione, sai?

Kernit: si, non farti troppe seghe… mantieniti un pò arrapato, che ci servono nuove idee per Lavinia!

Nod: ma Glass che fine ha fatto?

Kernit: si appunto… Glass, ci sei?

Chris: ehi, raga… ho un grande progetto per Lavinia… è da tanto che ce l’ho , ma ho preferito tenerlo per il volume dieci!

Kernit: d’accordo, poi passeremo a qualcosa di diverso… non voglio che i fan si stufino di Lavinia…

Nod: concordo. il filmato di oggi era piuttosto fiacco… piazzare un cellulare sotto la sua gonna, è qualcosa che hanno fatto tutti!

Chris: bah, sbattici sopra il nome di Lavinia e lo scaricano tutti… per me se carichiamo un filmato al giorno tra una settimana siamo primi in classifica!

Kernit: no, rischiamo di giocarci tutto quanto… servono nuove idee… e una nuova attrice!

Glass: io vado ciao ragazzi!

Nod: ma allora è qui!

Kernit: dove cazzo eri finito? noi staremmo parlando dei progetti futuri del Contest…

Glass: scusatemi, mi stavo facendo una sega sulla foto di una delle vostre madri. ora sono a posto, ciao!

– Glass si è scollegato –

Chris: il solito figlio di puttana

Nod: io foto di mia madre non gliene ho mai mandate, quindi è affar vostro…

Chris: ah, ma gliele ho mandate io!

Nod: a quel segaiolo??? stai scherzando spero!!!

Kernit: mi avete rotto i coglioni. Chris, mandami una mail con la tua idea per Molestando Lavinia X. Se è praticabile, lo registriamo domani.

– Kernit si è scollegato –

– Fine della sessione di chat –

TheContest.nz – report #24 – Aggiornamento del 8 aprile

– termine per le iscrizioni: ci sono soltanto due giorni per iscriversi a TheContest! Ricordiamo comunque che abbiamo raggiunto quota 181 iscritti, e che se dovessimo raggiungere quota 200, le iscrizioni saranno sospese immediatamente, quindi non aspettate l’ultimo momento!
– record battuto: grande debutto per le High School Exposè, che con il filmato Scintilla Lesbo incontra Vanessa ottengono 2.350 download in poche ore, polverizzando il record di ieri di Sexy Teacher under the desk!
-Squalifica: dopo un controllo, abbiamo scoperto che il Pornoattore aveva scaricato a più riprese il suo stesso filmato per aumentare il numero di download. Ricordiamo che questa pratica non è consentita e che nel 99,9% dei casi riusciamo a scoprirlo. Il Pornoattore viene dunque squalificato e rimosso dal gioco.
E non dimenticate di visitare il nostro forum! Le discussioni più calde di oggi sono:
-Sexy Teacher!!! -Il governo francese vieta TheContest! -Molestando Lavinia IX… che delusione!

Classifica generale – la top ten

1. 69 career…………………………. 13.742 download
2. Scuola superiore B.A…………… 11.971 download
3. Niijk………………………………… 11.394 download
4. Girls Power Now!……………….. 10.102 download
5. No rules…………………………… 9.442 download
6. Sex, drugs & rock’n’roll……….. 9.004 download
7. Le troie della laguna…………… 5.280 download
8. Dead Boys……………………….. 5.018 download
9. W la figa!!!………………………. 4.875 download
10. ILikeFucking…………………… 4.099 download

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