Tornando a casa…

Ore 17:45 finalmente la giornata &egrave terminata. Prenderò il treno delle 19:30, anche oggi arriverò tardissimo a casa.

Ecco finalmente mi siedo sul treno, dato l’orario non mi stupisco che non ci sia molto movimento. C’&egrave un ragazzo subito dopo l’ingresso al vagone, legge o forse studia e poi ci sono io al centro della carrozza con il mio giornale, le cuffie e i piedi sul sedile di fronte il mio.

Finalmente il capotreno fischia, siamo in partenza. Mentesi stanno chiudendo le porte due persone si infilano tra di esse,ed entrano nella ‘mia’ carrozza.

Lui un tipo distinto credo sui 35, alto con capelli scuri, mascella squadrata e con un jeans scuro camicia e giacca, direi un tipo che riesce a farsi rispettare con uno sguardo. Lei più giovane tra i 25 e i 30, non molto alta con belle gambe messe in evidenza da una gonna sul ginocchio e dei tacchi non altissimi, ma che le donano un certo slancio. I capelli nero corvino e un piccolo seno fanno da contorno.

Si siedono l’uno di fronte all’altra, con lei di fronte anche a me, ma al di là del piccolo corridoio che divide la carrozza. Una volta partiti io mi lascio prendere dalla lettura (sperando di chiudere per qualche minuti gli occhi), ma come alzo lo sguardo noto che la gonna della ragazza &egrave andata su, credo per colpa del sedile, e la vista non &egrave certo male.

Faccio finta di leggere il giornale, ma i miei occhi non si staccano da quelle gambe, sottili e toniche, che si accavallano e scavalcano, con una strana ripetitività. Troppo belle per non rimanere ipnotizzato da quella danza.

Continuo a sbirciare mentre nessuno mi nota, e lei, continua il suo piccolo show, ora giocherella con i piedi e le scarpe, le toglie e rimette, si accarezza i polpacci sia con la scarpa sia con il piede togliendolo da essa. Non sono un feticista ,ma questi atteggiamenti certo sono sensuali e fanno breccia nella fantasia di qualsiasi uomo.

Ora le sue scarpe si muovono andando a stuzzicare le gambe del suo uomo, che rimane fermo a quel tocco. I suoi tacchi si muovono come un serpente a sonagli ipnotizzato dalla musica del flauto, i movimenti non sono veloci ma cadenzati, non esagerati e vistosi ma sensuali e sinuosi.

Ogni momento che passa la ragazza diventa più sfrontata, la gonna continua ad alzarsi e le gambe a muoversi ora sempre più velocemente. Si avvinghiano alle estremità del corpo del suo uomo come delle liane, lo avvolgono.

Solo ora mi accorgo che lui la guarda con intensità, le trasmette tutto il suo desiderio solo con lo sguardo, gli occhi sono fissi nei suoi, la vuole e lei lo sente.

Mentre guardo questa scena per un secondo i miei occhi si incontrano con i suoi, e sul suo viso delicato quanto bramoso di attenzione si fa spazio un sorriso malizioso, l’eccitazione &egrave forte in me, a stento riesco a rimanere calmo.

Le stazioni passano e ormai non faccio che fissarla, la stoffa della su gonna si alza sempre più e ormai capisco che non &egrave un caso, le sue cosce sono completamente esposte, mi scopro a invidiare quel uomo, non per la donna in se, ma per il modo con cui gioca con la propria donna.

Ormai si muove e agisce come se stesse sola con lui, ogni volta che accavalla le gambe rimane esposta allo sguardo del suo uomo, e del mio. Ogni volta le sue gambe sono più aperte, e permettono di vedere più in fondo.

Fino al momento in cui si ferma, le gambe si divaricano fin dove il sedile permette, non fa nulla rimane li a farsi ammirare da lui, ed io non posso far altro che gustarmi la scena. Per interminabili secondi &egrave li, così in vista ferma come una statua, ma nei suoi occhi arde il desiderio e la passione.

Poi così come &egrave iniziato tutto,finisce. Si ricompone in un lampo, ci stiamo per fermare in una stazione, e si avvia per scendere; qualche passo dietro di lei si muove il suo uomo, che si avvicina al mio orecchio e mi sussurra ‘buona serata, spero di reicontrarla una sera di queste’.

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