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Un corno all’anno tiene il matrimonio lontano da ogni malanno

By 12 Settembre 2025No Comments

Aldilà della battuta del titolo nel mio caso è così, mi chiamo Luciano e sono sposato da 20 anni con Claudia, viviamo nella provincia di una grande città del nord e non abbiamo figli. Claudia è una bella donna che si veste in modo poco appariscente, il suo punto di forza è il seno a metà fra la terza e la quarta misura, pieno sodo anche oggi che ha compiuto 45 anni. Il resto del corpo è solo carino in confronto alle tette, alta 1,65 belle gambe ed un paio di occhi grigi incastonati in un viso regolare. Io invece sono alto 1,85 fisico normale, entrambi andiamo in palestra un paio di volte la settimana, abbastanza per tenerci in forma senza essere dei maniaci del fitness.
Stiamo insieme fin dai tempi delle superiori, io ho due anni più di lei ed il sesso è stato piacevole per entrambi, lei ha avuto la prima esperienza completa con me mentre io avevo avuto un paio di ragazze più esperte che mi avevano svezzato.
Dopo qualche anno il sesso cominciava a diventare non dico noioso ma non aveva la stessa forza dell’inizio così abbiamo cominciato ad inventarci storie, di solito ci vedevamo con la fantasia a farlo in posti pubblici poi le narrazioni sono diventate più ardite con inserimento, di tanto in tanto, di altri nel nostro menage. Il passo successivo, voluto da me facendo una sorpresa a Claudia, è stata l’introduzione di un dildo che, al momento opportuno durante una delle nostre fantasie, ha fatto sì che fosse più realistica. Claudia, al contrario di quello che mi aspettavo, non ha fatto una piega e, quando lo ha visto, mi ha guardato negli occhi con uno sguardo che mai le avevo visto in precedenza ed ha iniziato a leccarlo, avvicinandolo poi al mio per un pompino che, complice anche la novità, mi ha fatto indurire ed ingrossare l’uccello come non mai e sborrare nel giro di poco. Le sono venuto in bocca e sul visto tenendole la testa e lei non ha fatto una piega, anzi ha assecondato i movimenti che le imponevo dandomi la sensazione di una porca che in lei non avevo mai notato. Il passo successivo è stato penetrarla con il dildo ed anche in questa pratica non si è fatta pregare anzi mi ha chiesto di incularla mentre aveva saldo fra le gambe il cazzo finto. Il culo me lo ha sempre dato fin da quando ci eravamo messi insieme e prima di donarmi la sua verginità.
Con entrambi gli orifizi pieni, con lei che manovrava il fallo in figa ed io che seguivo i movimenti nel suo culo, è stato per me troppo forte il desiderio di apostrofarla con parole forti.
“Troia ti piace il doppio cazzo, ti sfondo per bene il culo”.
La sua risposta non è stata da meno: “cornuto ti piace vedermi montata da questo bel cazzone, il prossimo sarà ancora più grosso e quando mi scoperai sentirai che è passato un uccellone, non come il tuo pisellino”.
Le sono venuto in culo, queste parole, la situazione erano troppo, la sua eccitazione era pari alla mia e mentre urlavo “sborro2 anche lei raggiunse l’orgasmo.
Dopo quel dildo ne sono arrivati altri, sempre più grandi, alcuni doppi e Claudia ha dimostrato di gestirli come una troia professionista, le piaceva essere riempita in tutti i buchi tanto che capitava che mi facesse la sorpresa di farsi trovare con calze e reggicalze, a cosce spalancate e buchi occupati.
L’evoluzione continuò con un dildo con serbatoio che scegliemmo insieme, a me piaceva molto sborrare sulle sue splendide tette e lei gradiva molto l’omaggio ma ultimamente per un problema alla prostata lo sperma emesso si stava riducendo.
Quando arrivò il pacco con il dildo con il serbatoio, misura XL e nero, fu come una festa, lo lavammo per bene e Claudia andò in cucina a riempire le palle finte (premendole una pompetta emetteva il contenuto) con dello yoghurt bianco.
Tutto questo però dopo un pomeriggio per me “di passione”.
Per l’occasione si era comprata un calzacollant con apertura e, prima di aprire il pacchetto si era fatta portare fuori al centro commerciale indossando una minigonna e “dimenticandosi” gli slip.
Una maglia attillata che metteva in risalto il suo seno, ed un paio di scarpe col tacco alto, completavano l’outfit.
Mi tirò scemo per due ore, prima provando capi di abbigliamento per i quali mi faceva sbirciare la sua passera nel camerino, poi passando ad un negozio di scarpe di una nota catena dove provi le scarpe e paghi alla cassa.
Provò 5 paia di scarpe tutte col tacco altissimo, scarpe che lei non avrebbe mai portato per uscire sia per mancanza di abitudine che perché si vergognava. Quel pomeriggio però le provò e fece qualche passo avanti ed indietro. Ovviamente io la aiutai a calzarle e lei apriva le cosce per mostrarmi la sua micetta depilata a cui aveva lasciato solo un ciuffetto superiore. Mentre la osservavo col cazzo duro pensavo che la timida Claudia che avevo conosciuto al liceo, era diventata donna e porca e la cosa mi faceva un grande piacere.
Tornati a casa, dopo che aveva respinto tutti i miei assalti (sulla via del ritorno ero riuscito ad infilare la mano sotto la gonna in auto solo per pochi secondi trovandola bagnatissima) era andata in cucina a riempire le palle del dildo dicendomi di aspettarla sul divano.
Tornata in sala mi disse di spogliarmi, lei si era tolta gonna maglia e reggiseno restando solo con il calzacollant e le scarpe. In mano aveva il dildo XL e se lo strofinava sulle labbra mentre in un lampo mi ero spogliato completamente nudo. Si mise in ginocchio di fianco a me e prese a leccare il cazzone nero ed il mio, il confronto era impietoso, il mio cazzo è di una misura normale 16 centimetri circa e di fronte agli oltre 25 sembrava il fratellino minore. Vederle leccare quel cazzone e tutto il pomeriggio col cazzo duro fecero sì che poche boccate al mio cazzo mi facessero venire.
Claudia non si scompose, si mise comoda sul divano ed iniziò ad infilarsi il dildo prima lentamente gemendo piano poi sempre più velocemente urlando il suo piacere e strizzando con forza le palle di quell’arnese.
Quando finì avevo il cazzo duro di nuovo, ma lei mi guardò e mi disse: “ e no il mio caro pisellino, se vuoi scoparmi prima devi ripulirmi”.
Ebbi un fremito e lei se ne accorse, mi tuffai fra le sue cosce e lappai per bene la sua passera. Non so quanto yoghurt ci fosse nel serbatoio, mi sembrava piccolo ma Claudia ne spinse fuori dalla sua patatina slabbrata dalle pompate del cazzo di gomma, un quantitativo enorme che ingoiai con furore mentre lei mi spingeva la testa sul suo sesso. Andammo avanti 5 minuti buoni e lei ebbe un altro orgasmo.
Quando si calmò mi guardò negli occhi e mi disse: “mi sembra ti sia piaciuto il pomeriggio, a me molto e la direzione che stiamo prendendo mi piace ancora di più, ora se vuoi, puoi scoparmi in culo, davanti credo sentiresti poco”.
La ribaltai con forza trovando più collaborazione che opposizione, le sputai sul buchetto già inumidito da parte dello yoghurt, le infilai un dito e quindi il cazzo. Lo feci con un po’ di violenza, come a punirla per quello che mi aveva fatto fare. Le urlai “sei una grandissima troia, hai organizzato un pomeriggio da vacca e ti romperò il culo in modo da non farti sedere per almeno un paio di giorni”. Mi attaccai alle sue tette che strizzai fino a farle fare dei gemiti di dolore ed iniziai a pomparla con vigore.
Lei intanto passava due dita sul clitoride eccitandosi ancora, le venni in culo dopo averle fatto altri complimenti poco piacevoli circa la sua virtù.
Quando finii lei era eccitatissima e riprese il cazzone di gomma e se lo infilò di nuovo poi mi fece cenno di avvicinarmi e di leccarlo mentre il dildo la pompava.
Stavamo facendo passi da gigante tutti in una sola volta, me ne resi conto a posteriori ma quello fu il pomeriggio che cambiò la nostra vita sessuale.
Dopo che fu venuta andammo a farci una doccia insieme insaponandoci a vicenda delicatamente e baciandoci come due innamoratini.
Quando fummo asciutti ci coricammo e addormentammo abbracciati.
Il giorno dopo parlammo senza peli sulla lingua di quello che era successo, io le domandai se mi avesse tradito perché la Claudia che conoscevo seppure cambiata negli anni, aveva guidato una sessione di sesso che assomigliava più ad un film porno che ad un rapporto di coppia. Ammisi che mi era piaciuto tutto, dal giro al centro commerciale alla leccata della sua passera colma di yoghurt fino a quella con il cazzone nero che la pompava.
Claudia a quel punto ammise che qualche mese prima, durante un viaggio di lavoro, aveva avuto un rapporto con un collega molto scafato che la aveva portata ad un livello di godimento e di troiaggine molto lontani da quelli che avevamo insieme. Disse anche che voleva provare le stesse cose con me e per me.
“Però oggi è stato speciale, ti giuro non me ne frega nulla di quello, è stata solo una notte di sesso e pensavo sempre a te”.La perdonai ma da lì progredimmo il posto del cazzo di gomma fu preso da un cazzo vero, cercato insieme su internet. Ora, una volta l’anno, cerchiamo un superdotato e Claudia ritorna a tirare fuori la sua vera essenza di donna multi orgasmica a cui piace prendere il cazzo in dosi doppie. Per il resto dell’anno le nostre fantasie non hanno più freni ed entrambi attendiamo come i bambini attendono il Natale, il suo compleanno per vederla ancora in azione come vacca da monta.
Io, nel mio piccolo, godo del suo essere porca per 12 mesi ed un paio di corna all’anno hanno portato il nostro rapporto a consolidarsi sempre di più con godimento reciproco.

commenti e suggerimenti a nadiagang@libero.it

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