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Una settimana insieme (2°cap.) L’albergo

By 9 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Arrivammo in albergo con la voglia di gettarsi sul letto e la mia voglia sempre piu’ travolgente di godere e di riempirla del mio seme che sentivo bollire nei testicoli e che sentivo salire e scendere sull’ asta tanta era la voglia fino a quel momento frenata di sborrare e di svuotarmi.

Aspettando la registrazione e poi davanti all’ascensore non perdevo un attimo per infilarle le mani fin dove potevo e sentire ancora quel perizoma che aveva ormai assorbito cosi’ tanti umori in quelle poche ore da esserne sazio. E ci baciavamo, ci strusciavamo, ci sfioravamo in attesa di quel momento che finalmente si stava avvicinando. Aprimmo la camera, una furtiva occhiata al suo interno anche se poco ci interessava e poi la porta si chiuse dietro di noi e ci abbraciammo mentre le mie mani le sollevavano la minigonna e le mie dita le palpavano le natiche e la carezzavano tra le cosce ed insieme ci spingevamo verso il letto. La baciavo sul collo, ci davamo baci profondi con le lingue che scavavano le nostre gengive e si riempivano della saliva dell’ altro mentre le mie dita premevano ancora tra le sue cosce alla ricerca del suo clitoride ancora una volta duro e pronto ad esplodere e le sue mani iniziavano a spogliarmi. La gettai sul letto e continuando a baciarla sul collo e sul petto la aiutavo a sbottonarmi I pantaloni ed a sfilarli sentendo che il mio cazzo era cosi’ duro che non ne poteva piu’ di sopportare quella situazione. Rimasi in boxer alzandole la minigonna ed iniziai a strusciare il mio cazzo su quel perizoma che ormai copriva ben poco tanto era impregnato del suo liquido. Spingevo il mio cazzo pulsante tra quelle cosce che divaricate si incrociavano sulla mia schiena e continuavo a baciarle il collo sbottonandole la camicetta in fretta per afferrarle I capezzoli che sentivo premere su quel reggiseno come se stessero scoppiando a loro volta come stava facendo il mio cazzo. Le abbassai il reggiseno e cominciai a leccarle I seni dall’ alto al basso prima uno e poi l’altro non lasciando un solo millimetro privo della mia saliva. Li mordicchiavo, li succhiavo e giunto alle aureole le stuzzicavo con la lingua e le baciavo tenendole interamente tra le labbra lasciando che la lingua roteasse sui capezzoli che sentivo ben pronunciati. Ero allo stremo delle forze sentendo il cazzo che ormai da diverse ore non resisteva piu’ e voleva liberarsi cosicche’ spingendo ancora avanti e indietro su di lei e sul suo perizoma ridotto ormai ad un fazzoletto da strizzare, mi abbassai I boxer sentendo le palle che emettavano ancora piu’ sperma di quello che gia’ dovevano aver preparato e mi sollevai avvicinando il cazzo alla sua pancia. Lo strusciai sul suo stomaco sentendo la sua pelle bollente e poi mi sollevai ancora per permettere alla mia cappella ormai incandescente di sfiorare I suoi capezzoli. Tenendomi il membro rigido in mano lo sbattevo prima su uno e poi sull’ altro capezzolo fin quando mi avvicinai ancora un po’alla sua bocca e lei inizio’ a baciarlo ed a muoverci sopra la lingua. Vedevo le stelle finalmente e sentire la sua lingua fresca sulla cappella ardente mi faceva impazzire ma ormai potevo godere finalmente e cosi’ presi la sua testa e l’ avvicinai ulteriormente al mio glande che pulsava come un orologio impazzito e si gonfiava sempre di piu’ sentendo la sborra che saliva e saliva’La sua lingua roteava sulla grande vena e si muoveva rapida sulla piccola fessura fin quando finalmente tutta la bocca si spalanco’ e me lo prese tutto dentro iniziando a muovere la testa seguendo il ritmo che io stesso le chiedevo con la mano. Avanti e indietro mentre il cazzo era talmente duro e gorsso da costringerla ad aprire tutta la bocca quando se lo inseriva dentro. Stavo impazzendo finalmente e guardarla cosi’ dall’alto era uno spettacolo meraviglioso. Vedere il mio sesso che paonazzo e pulsante entrava ed usciva dalla sua bocca tutto insalivato era qualcosa di estremamente eccitante e la voglia di sborrarle addosso era cosi’ tanta che fui io stesso ad accelerare il ritmo dei miei movimenti e della sua testa fino al punto in cui finalmente con un urlo di liberazione e di godimento le riempii la bocca dei miei fiotti bollenti e viscidi che sentivo sgorgarle sulla lingua. Ero estasiato ma continuavo a pompare dentro la sua bocca aspettando che anche gli ultimi schizzi le arrivassero in gola e lei non si ritrasse ma continuo’ a succhiare e leccare lasciandomi la cappella talmente lucida che si potevano vedere ancora le pulsazioni dell’ orgasmo appena raggiunto.

Mi sentivo meglio dopo quella sborrata liberatoria ma ero ancora talmente eccitato che non avrei tardato ad essere pronto a scoparla per farla godere ancora e venire ancora dentro di lei, ma per un attimo mi adagiai accanto a lei che mi disse: ‘E’ stata la prima volta sai, non avevo mai bevuto sperma ma con te voglio provare tutto e mi e’ piaciuto guardarti in faccia nel momento in cui mi riempivi la gola con il tuo piacere’. Sentivo ancora le contrazioni nel cazzo tanto era stato lo sforzo dell’attesa ma adesso ero pronto ed ancora eccitato al punto che ricominciai a succhiarle I capezzoli mentre la mano scendeva lungo la sua pancia ancora piena del mio sudore e scivolava lenta sulle sue gambe risalendo poi fino al perizoma che le sfilavo dolcemente. Le sentivo la fica in fiamme, le labbra erano dilatate e gonfie come non le avevo mai sentite e cominciai piano a masturbarla, entrando con due dita dentro di lei e muovendole piano roteandole dentro al suo anfratto infuocato. Si contorceva sotto le mie dita muovendo il bacino in senso orario e spingendo I fianchi verso l’ alto come per farsi aprire l’ anima con quelle dita che piene dei suoi umori la stavano portando in paradiso ancora una volta. Mi avvicinai ancora un po’ a lei strusciando il mio cazzo di nuovo duro come una pietra sulle sue cosce ed al che lei mi disse con quel filo di voce che le era rimasto che mi voleva dentro. Mi accovacciai sopra di lei, le allargai le gambe sentendo con le mie cosce quanto fosse fradicia su quelle labbra aperte e pronte e con la mano mi presi il cazzo per strusciarglielo sul clitoride. Comincio’ ancora a dimenarsi, a mugolare, ad ansimare dal piacere, allargando ancora di piu’ le gambe ed attorcigliandole sulla mia schiena. Poggiai e feci scorrere la cappella gia’ bagnata dai suoi umori tra le sue grandi labbra e con un colpo di reni le fui dentro fino in fondo. I suoi occhi si chiusero dal piacere che provava. Finalmente eravamo l’ uno dentro all’altro e cominciai a muovermi lentamente dentro di lei ruotando il mio bacino e sentendo il sue ventre che si muoveva in senso contrario per sentirmi piu’ a fondo. La sentivo cosi’ calda e scivolosa che non sarei mai voluto uscire da dentro di lei, dalla sua fica che cosi’ aperta mi faceva impazzire e guardandola mentre si agitava sotto le mie spinte cominciavo a sentire ancora le mie palle che spingevano il mio sperma in alto ma non volevo ancora venire, volevo farla impazzire sotto I colpi della mia scopata e cosi’ mi fermai appena con il cazzo tutto dentro di lei ascoltando I suoi sospiri profondi e lasciando che solo lei si muovesse intorno al mio sesso. Era meraviglioso. Gli umori che le fuoriuscivano dalla fica ad ogni spinta potevo sentirli scivolare sul mio cazzo e lungo le sue cosce mentre con le mani le accarezzavo I fianchi e la baciavo, e le leccavo il collo ed I seni afferrando ancora I capezzoli da mordicchiare. Ripresi a spingere con maggior impeto sentendo le contrazioni del suo utero che si allargava e si restringeva ad ogni spinta e ad ogni movimento del mio bacino. Stava godendo e solo l’ idea di sentirla fremere e vibrare sotto I colpi del mio cazzo me lo facevano gonfiare ancora di piu’. Il suo respiro divento’ sempre piu’ profondo, I suoi movimenti piu’ rapidi e potevo sentire il suo ventre che si alzava ed abbassava per accogliermi tutto dentro di se’ ed io ruotavo ancora e spingevo sempre piu’ a fondo cercando di raggiungerle lo stomaco da quanto volevo sfondarla. Non volevo smettere, volevo scoparla e scoparla senza fine tanto mi piaceva scivolare dentro la sua fica vogliosa e desiderosa di orgasmi ma sentendola al culmine del piacere pronta ad esplodere cominciai a spingere piu’ rapidamente il mio cazzo muovendo il bacino avanti e indietro senza piu’ fermarmi ed allo stesso tempo sentendo che anche la mia sborra stava salendo e si stava arrimpicando lungo il mio cazzo. Inizio’ a gemere piu’ forte, a contorcersi, quasi a gridare dal piacere ad ogni spinta che affondava dentro di lei fin quando lascio’ le mie labbra che stava baciando per gridarmi un ‘Sto venendo’.sto venendoooo!’. Spinsi tutto il mio cazzo dentro di lei ed aspettai il suo orgasmo seguendolo con la durezza e la pienezza del mio cazzo pronto anch’ esso a sborrarle dentro tutta la mia passione. Continuai a spingere dentro e fuori dentro e fuori sentedola ancora rantolare e contorcersi fin quando anche io urlai il mio piacere e le sborrai dentro una quantita’ incredibile di liquido bollente lasciando che con le pareti ancora sensibili della sua fica per il recente orgasmo sentisse le pulsazioni del mio sesso nel momento in cui si liberava di ogni goccia schizzandola e riempiendola fino in fondo. Apri’gli occhi e mi guardo’ mentre ancora dentro di lei continuavo a muovermi ed a scoparla per svuotarmi I testicoli di ogni seme e sorridendo ci baciammo e ci stringemmo in un abbraccio cosi’ forte da lasciarci senza fiato per un attimo. Le dissi che era stato meraviglioso venire dentro di lei e lei ripete’ che sentire il mio liquido caldo riempirle il corpo era stata una sensazione mai provata ma stupenda. Ci distendemmo l’ uno accanto all’ altro per recuperare un po’ di forze prima di fare una doccia e soddisfare ancora qualche fantasia di quelle che avevamo programmato durante le lunghe telefonate. Avevamo ancora cosi’ tanta voglia di prenderci e di godere che non sarebbe certo bastata una scopata a lasciarci senza desiderio’

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