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Vita d’ufficio – Capitolo 1

By 21 Maggio 2011Maggio 4th, 2021No Comments

Capitolo 1 – il colloquio

Mi presento, sono Luca, un 35enne con uno studio in cui faccio il commercialista.

Sono alto 1,80 circa, moro, occhi scuri, il tipico tipo mediterraneo con un fisico asciutto senza eccedere nei muscoli.

Sono single: dopo una storia finita male un po’ di tempo fa ho deciso che voglio solo divertirmi con le ragazze e per fortuna dato il mio aspetto e il mio tenore di vita non mi risulta difficile trovare qualcuna con cui farlo.

Al momento in ufficio siamo solo io ed Elena, una segretaria assunta da mio papà poco prima che lasciasse l’ufficio in mano mia.

Elena ha poco più 40 anni e si mantiene ancora molto bene, &egrave una signora mora, con gli occhi nocciola alta circa 1,70 e con il fisico diciamo “morbido” su cui però non farei mai pensieri maliziosi in quanto la vedo già “signora” quindi inadatta a me.

Con l’aumento degli affari non mi basta più una segretaria e inizio le selezioni.

A fine giornata si presenta per il colloquio una ragazza niente male: bionda con i capelli lunghi lisci, alta circa 1,75 occhi chiari e tutte le curve al posto giusto, senza essere eccessive.

E’ vestita con un tailleur di cui la gonna le scopre due belle gambe, una camicetta leggermente aperta da cui immaginare il seno sodo, scarpe eleganti e un paio d’occhiali che le danno un’aria maliziosa in contrasto con il suo viso candido.

La invito a entrare, si siede e accavalla sensualmente le gambe, si chiama Chiara, dice di avere 25 anni e di essere al suo primo lavoro e di avere frequentato senza successo l’università.

La faccio parlare dell’andamento dell’università e delle sue competenze riguardo contabilità e informatica senza staccarle gli occhi di dosso.

Dopo aver discusso un po’ del suo curriculum e della sua vita le chiedo della sua disponibilità, guardandole sfacciatamente le tette e squadrandola da capo a piedi in modo inequivocabile.

Lei dice di essere disponibile anche a lavoro straordinario e mi da disponibilità piena.

Il colloquio si conclude, lei si alza e fa per darmi la mano, io però mi avvicino a lei e le dico che deve dimostrare la sua disponibilità.

La faccio abbassare, mi slaccio i pantaloni e mi faccio tirare fuori l’uccello già duro lei capisce, sensualmente si toglie gli occhiali, si toglie la giacca e si apre un po’ la camicetta per consentirmi una migliore visuale.

Dopo di che me lo bacia, lo lecca e inizia un bel pompino, è davvero brava.

Quando inizio a godere si toglie, non la lascio rialzare e le rimetto l’uccello in bocca e mi scopo le sue labbra fino a farle bere la mia sborra.

La faccio rialzare, riordinare e la congedo dicendole che sarebbe stata ricontattata per conoscere l’esito del colloquio. Dopo qualche giorno faccio richiamare Chiara da Elena, l’altra segretaria, per il secondo colloquio e una giornata di prova e le do appuntamento per il giorno dopo in ufficio.

Elena quel giorno non c’è, mi aveva chiesto un giorno di ferie così ne approfitto per provare meglio Chiara.

Chiara arriva puntuale nel mio ufficio per le 9, ora per cui le ho dato appuntamento.

La faccio attendere un attimo per ammirarla bene, oggi si è presentata vestita in modo più casual: un paio di jeans, scarpe basse, una giacca che nasconde un top abbastanza scollato da far intravedere l’incavo del suo seno a occhi e croce della quarta misura e come sempre gli occhiali che danno quell’aria maliziosa al suo bel viso regolare.

La faccio entrare.

Le annuncio che il contratto sarà d’apprendistato, 2 anni di cui 6 mesi di prova, durante la quale entrambi potremo sciogliere il contratto senza preavviso.

Gli straordinari che farà saranno pagati in nero maggiorati del 20% rispetto alla paga base che, non avendo lei mai lavorato, verrà decisa in base alle sue effettive capacità dimostrate e le verrà comunicata a fine giornata.

Bene, è ora di mettersi al lavoro.

Le mostro il suo ufficio e le comunico che è collegato agli altri uffici tramite telefono interno, successivamente verrà abilitata alle video chiamate come me e l’altra impiegata.

È competente e rapida nell’avviare i programmi necessari, al momento lei dovrà solo scrivere alcune lettere e rispondere alle telefonate passandole a me.

Dice che è tutto chiaro e le passo alcuni documenti da preparare per la presentazione.

La invito a mettersi comoda e si toglie la giacca.

Inizia a scrivere al PC, le comunico che la concentrazione è fondamentale nel suo lavoro e non si deve far distrarre da nulla.

Dopo aver risposto a un cliente via telefono rientro nel suo ufficio e mi sistemo alle sue spalle dicendole di voler controllare il suo lavoro, inizio ad accarezzarle il collo, lei inizia a rilassarsi mentre continua a scrivere.

Finita la lettera controllo.

la lettera è corretta, davvero brava.

Continuo ad accarezzarla portando le mani in profondità provocandola un po’ e le dico di alzarsi.

Le sfilo top e pantaloni dicendo che così lavorerà più comoda.

Continuo ad accarezzarla e provocarla mentre lavora fino all’arrivo della pausa pranzo, si riveste e insieme andiamo a mangiare.

Una volta finita la pausa torniamo al lavoro e la spoglio di nuovo in intimo: mutandine e reggiseno bianchi in coordinato con un elegante pizzo.

Continua a scrivere il documento che le ho chiesto mentre le continuo ad accarezzare spalle, petto e incavo del seno.

Ha quasi finito il documento quando le sgancio il reggiseno.

Finisce di scrivere e le faccio scivolare via il reggiseno di dosso baciandole il collo, le dico che per oggi siamo arrivati alla parte migliore e che se intende fermarmi lo può dire salvo poi perdere immediatamente il lavoro.

Inizio a toccarle le tette, lei non appare per nulla infastidita mentre le dico che le farò capire perché nel suo ufficio c’è un tappeto.

La faccio sdraiare per terra, mi abbasso i pantaloni e le mutande e mi scopo le sue tette con un lento avanti e indietro, lei continua a sembrare di ghiaccio, una bambola ai miei ordini.

Me lo faccio leccare per bene e vengo in bocca a Chiara che avendo capito dalla volta scorsa beve tutto.

Le dico che è stata brava e che si merita un buon contratto, le do più del doppio che a un’apprendista normale.

Le dico che lo compilo ed è pronto da firmare.

Lei fa per rivestirsi e le chiedo se non devo ricredermi, se vuole il contratto lo deve firmare nuda.

Si rialza e firma, mentre è in piedi la prendo da dietro, lascopo tenendola ferma per i fianchi, alternando ritmi frenetici a ritmi lenti facendola impazzire, finalmente inizia a mugolare di piacere e ansimare, mi supplica di scoparla, si vede che spogliarla e farmi un pompino l’ha eccitata.

Continuo al mio ritmo, a volte lento, a volte più rapido, e lei si contorce dal piacere, quando sta per venire la faccio sdraiare e mi scopo le sue tette fino a venirle addosso.

Mette il broncio dato il mancato orgasmo ma le dico che per oggi basta così, che si rivesta, vada a casa e si ripresenti domani puntuale, oggi è stata solo una prova… 

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