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Zia Anna

By 11 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Dedicato a Notte di luce

ciao, ho 18anni e da qualche anno ho cominciato a vedere con occhi diversi mia zia Anna.Prima la vedevo come una zia molto affettuosa disposta a prendere le mie difese in ogni circostanza, un po’ grassottella ma comunque sia molto sensuale.

Pian piano ho spostato la mia attenzione sul suo corpo che si e’ rivelato eccitante e attraente. Alta poco piu’ di un metro e sessanta, capelli castani sempre con colpi di sole biondi o rossi a seconda della stagione. Il suo grosso seno era avvolto da reggiseni di 5^ misura che premurosamente lo reggevano verso l’alto (azione non difficile perche’ ancora sodi e non cadenti); indossa sempre mutande aderenti ma molto scure che facilmente risaltano sotto i pantaloni chiari(per l’inverno), in estate invece usa anche dei perizoma e mutande elasticizzate molto ristrette. In poche parole:il suo culo e’ bellissimo e anche se un po’ grosso fa rizzare la nerchia a chiunque.

Lei e suo marito mi invitarono a stare un paio di giorni con loro al mare (nei dintorni di Alassio), io eccitatissimo dall’idea di poter stare il piu’ possibile vicino a mia zia accettai subito e mi misi in viaggio con loro.

Arrivammo la sera tardi perche’ partimmo dopo una giornata di lavoro pesante per tutti….tranne che per me (sono ancora al liceo). Arrivati, stanchi ci mettemmo a letto e in men che non si dica dormimmo pesantemente. Mi svegliai improvvisamente verso l’una perche’ sentii lo sciacquone del bagno che veniva tirato, mi affacciai dietro la porta della mia stanza e vidi uscire mia zia in reggiseno SENZA MUTANDE!, spense la luce del bagno e si affretto’ verso la sua stanza. Il mattino dopo mio zio si alzo’ di buon ora e ando’ in paese a fare compere, mia zia si dava da fare per ordinare la casa e sopratutto lavare per terra; io mi svegliai e la raggiunsi in salotto dove era piegata sul secchio a bagnare lo straccio per pavimenti.

Sfregai gli occhi e sotto al leggerissimo pigiama vidi un triangolino nero appena sopra le chiappe! La salutai e lei non pote’ non notare la mia erezione sotto i pantaloncini, e mi chiese se avevo dormito bene. Io risposi che avevo fatto un bel sogno che le avrei presto raccontato. Tutto fini’ li’ le chiesi se voleva una mano per finire di pulire per terra, mi disse di no ma io insistetti e ho avuto la meglio proponendole di prepararmi la colazione mentre io lavavo il pavimento. Acconsenti’. Ando’ in cucina e la segui’ per cambiare l’acqua del secchio ma durante quest’operazione le bagnai i pantaloni (INVOLONTARIAMENTE), lei mi disse di non preoccuparmi e ando’ a cambiarsi, io logicamente la segui’ di nascosto. entro’ nel bagno e si e’ tolta pantalone e il perizomino che a mia sorpresa si rivelo’ una mutanda normale che lei si era messa tra le chiappe, chissa’ magari per godere un po’; si tolse il pantalone e le vidi il pelo folto e ben curato di una donna matura.

La vidi diregersi verso la porta e mi allontanai in camera mia e sapendola seminuda chiusi la mia porta della camera e di scatto la aprii chiamandola: ‘Zia, posso fare una chiamata?’ e mentre lo dicevo la porta era spalancata, lei capii che potevo vederla e apri’ un’anta dell’armadio che la copri’ completamente. Mi disse di fare pure la telefonata, ma io da buon bastardo dissi che non c’era piu’ bisogno e la raggiunsi dietro l’armadio a passo lento chiedendole se voleva una mano perche’ non la vedevo uscire da dietro la copertura, lei prese la prima cosa che trovo’ e se la mise per non farsi scoprire. Arrivai dietro l’armadio e aveva un pareo giallo semitrasparente che non velava nulla! Vidi che non aveva le mutandine e allora cercai di starle il piu’ addosso possibile per impedirle di rimanere sola e cambiarsi, cosi’ facendo le chiesi di darmi una mano a sistemare il letto e la ammirai nel massimo splendore.

Ci chiamo’ suo zio dicendoci che sarebbe rimasto fuori fino a sera tardi e io felicissimo progettai come possedere mia zia. siamo rimasti qualche ora in casa a gironzolare e infine abbiamo pranzato. subito dopo ando’ in camera e io spiando la vidi togliersi il pareo e come avevo intuito non indossava slip. apri’ l’armadio ma non trovo’ ricambi da indossare, cerco’ nel bagaglio a mano ma niente: non aveva mutande da indossare ne’ costumi, li aveva dimenticati.

allora la vidi andare a letto seminuda sotto le lenzuola, io corsi in bagno trovai le sue mutande elasticizzate appese a un porta salviette per asciugare la secchiata d’acqua della mattinata. le toccai erano fresche, umide, tirai fuori l’uccello e cominciai a fare su e giu’ con la mano asciutta poi con quella bagnata e ebbi un sussulto, allora provai ad avvolgere le mutande attorno al membro e masturbarmi con quelle: che GODURIA! Venni piu’ volte e per paura di lasciare traccie le lavai accuratamente rendendole piu’ bagnate di quando erano stese; misi le mutande a posto e appena mi girai vidi mia zia che si era goduta la scena da dietro la porta. Entro’ e mi disse che era irritatissima e che appena fosse tornato mio zio gli avrebbe detto tutto, ma io la scongiurai e lei mi chiese un motivo per il quale dovesse tenere la bocca chiusa su un fatto simile.

Io non sapevo che dire e allora recitai: dissi che non avevo mai provato una simile sensazione di godimento, praticamente la commossi e le chiesi scusa dicendole che sarei stato il suo schiavo per il resto del week end. non ne voleva sapere di tali ricatti ma mi disse che invece stamattina si era divertita a stare senza mutandine e che era eccitatissima di esser stata vista da me in quelle condizioni. Mi mise la mano destra sul pacco e me lo massaggio’ da sopra le mutande,mi diede un bacio vicino alle labbra e ando’ via. Erano le 2.40 di pomeriggio e decise di rimettersi a letto. io eccitato piu’ che mai non cedetti e dopo una mezz’oretta dopo essermi assicurato che dormisse mi avvicinai al letto.

Le slacciai il reggiseno e tolsi il lenzuolo rendendola nuda. mi sdraiai e mi masturbai lentamente e feci in modo che il letto traballasse per far si che lei cambiasse posizione (era a pancia in giu’ rivolta dalla parte opposta alla mia). mentre si giro’ feci in modo che la sua mano cadde’ sul mio membro soffocato dalle mutande, aspettai dieci minuti per essere sicuro che dormisse ancora e lentamente mi sfilai gli slip: ora le appoggiai il membro caldo nella mano e feci finta di dormire.

passarono 30 minuti circa e mia zia comincio’ a svegliarsi, strinse + volte l’uccello per conoscere la consistenza e apri’ gli occhi.lei capi’ la situazione e io facendo finta di svegliarmi dissi: Zia ma che fai? Lei capi’ tutto e si alzo’, tolse definitivamente il reggiseno e mi fece un gustoso pompino. da lì cominciammo a fare le varie posizioni in tutti gli angoli di casa. finimmo anche sul balcone e sul pianerottolo. da quel giorno lo facciamo con regolarita’ quotidianamente: lo facciamo durare un’oretta. spesso se viene a cena a casa mia che si ferma a cena con mio zio e i miei, mi fa solo un pompino di sfuggita. con questo finisce il racconto. se vi e’ piaciuto mandatemi un email con le vostre impressioni.

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