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Racconti di Dominazione

1000

By 22 Gennaio 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

disteso ad aspettare, lì sul bianco telo di carta di un lettino

aspetto il vulcano!

il lettino e di tipo ginecologico

lei mie gambe sono sulle forche!
lei ? lei è una ginecologa!

io ? un amico che ha fatto una scommessa!

1000,00 euro.

1000 euro sono molti, lei non posso proprio dire che sia una bella donna, però, una sera dopo una cena con amici nella quale lei aveva bevuto qualche bicchierino e io l’ho accompaganata a casa, nel lungo tragitto si è parlato di sesso, e lei? lei si è parecchio vantata delle sue capacità amatorie! tanto da asserire che poteva far venire un uomo in mezzora senza toccargli il pene con mani e bocca!
grosse risate da parte mia!
“se hai coraggio scommetti ! ” mi disse!
io ridevo, ridevo a crepapelle, lei insistette, partitì con 100 euro ed io onestamente rifiutai!
lei diceva “non fare il macio, guarda che mezz’ora non è poco”
e alla fine, per farla contenta le dissi “se sei tanto sicura facciamo 1000”
lei rifiutatò dicendo che le dispiaceva cavarmi 1000 euro!
io, per principio dissi che se era una persona seria doveva accettare, non tirarsi indietro!
così lei accetto e dettò le regole:
30 minuti da quando mi sono sdraiato nudo sul lettino del suo studio, per tutti i 30 minuti senza oppormi a nessuna pratica tranne il contatto col pene; la scommessa è fatta!

sono curioso di sapere cosa mi farà e un pò boriosamente mi sto pregustando la vittoria, per il semplice motivo che lei non mi piace come donna, anzi non mi ispira proprio sesso, quindi………. mi sento già the winner

l’appuntamento è un sabato sera alle 20 al suo studio, prima di andare mi fermo al bar per l’aperitivo con un paio di amici, un americano, 4 patatine, salatini pizzette ecc….. tiro le 19.30 poi mi avvio, immetto l’indirizzo nel navigatore e alle 20,10 sono davanti allo studio dove riceve gli appuntamenti privati, parcheggio, suono e mi apre, mentre entro e la incrocio mentre accomapagna una signora alla porta, le due si salutano, lei ritorna, saluta, bacino bacino e poi ridendo: pronto per il vulcano?
pronto per ? ribatto! lei per il vulcano! vedrai che eruzione di cremina…… e ride! alla fine ti sentirai leggerissimo come non mai anche nel portafoglio, bene spogliati e mettiti sul lettino con le gambe in posizione io vado a prendere l’arma segreta….
lei scoppia ancora a ridere ed entra nel locale adiacente .

entro nel locale dove fa le visite, scrivania, lettino ginecologico, pianta di ficus e un separè di stoffa con dietro l’ appendi abiti, mi spoglio e mi accomodo sul morbido lettino imbottito; appoggio le gambe, posizione scomoduccia, inoltre mi sento un pò imbarazzato visto che con lei non sono mai stato a letto, sto realizzando ora che la sua attenzione sarà rivolta alle mie parti sessuali, se no come faccio a venire ? sto incominciando a comprendere in che tunnel mi sono cacciato!

dopo una ventina di minuti di estenuante attesa una porta si apre, appare lei, indossa un completo di latex nero, tipo tuta, stivaloni bianchi alti sopra al ginocchio con tacco a spillo, rossetto marrone scurissimo e….. in mano un vassoio con una decina di perette rosse con il beccuccio nero, vaginale, le perette sono tutte grandi uguali ma messe in ordine di grandezza del beccuccio, l’ultima ha cannula grande come un pene eretto! poi a fianco una sveglia.

entra, ,camminata lenta e sensuale, appoggia il vassoio alla scivania, prende la sveglia e si avvicina a me, “trenta ok?”
io imbarazzatissimo rispondo: ok vai! punta la sveglia me la fa rivedere, l’appoggia sull’apparecchio ecografico li vicino, poi si mette i classici guanti monouso, prende un barattolo di lubrificante si unge bene la mano sx, si siede sullo sgabellino di fronte a me, appoggia il suo dito medio sinistro al mio ano e senza complimenti lo infila tutto; incomincia un lento massaggio alla prostata! cazzo non ci avevo pensato! avevo letto che si poteva venire anche così! devo stare tranquillo magari resisto!

lei mi massaggia delicatamente guardandomi negli occhi, poi dopo un paio di minuti prende la prima peretta, inserice e preme con delicatezza, sento il liquido entrare ma senza fastidio, poi riprende il massaggio altri 2 minuti e seconda peretta, sta volta la cannula viene spinta dentro tutta e usata per qualche istante come stantuffo, poi il liquido.

sono passati 10 minuti, anche la quinta peretta è fatta ! purtroppo il mio pene e diventato duro come un sasso, sta li in piedi diritto, tra me e lei, sempre con delicatezza continua col massaggio prostatico, ora la pancia gorgoglia incomincio a sentire lo stimolo di evacuare ma son lì, resisto, devo resistere !

alla settima peretta il piacere dell’introduzione della cannula mi fa emettere un gemito, onestamente non avevo mai goduto analmente, ora capisco il piacere che provano i gay, cerco di non lasciarmi andare per non perdere la scommessa ma il piacere è forte; a 18 minuti ho delle fitte pazzeshe al basso ventre e le dico che devo andare a scaricarmi! richiesta negata! mezzora è mezzora dice e il massaggio passa da un dito a due !

20 minuti ottava peretta, la cannula è molto grossa, entra, la sento che allarga il buco, godo come un pazzo, cerco di trattenere i gemiti, lei capisce la spreme di botto poi riaspira il iliquido, la rispreme di botto e unsa la peretta come uno stantuffo, al secondo colpo sento un primo fiotto di sperma uscire, poi un secondo, un terzo……. mi lascia andare! perso per perso almeno mi godo l’inculata! un paio di minuti ed entra la 9 peretta, poi la decima! la cannula è grossa sento per un attimo male, poi d’incanto entra tutta, stantuffa due tre colpi poi inietta un pò di liquido, poi ristantuffa, sto godendo ancora! mi perdo nel tempo, sento il pene contarsi a scatti, poi due scatti, tre, sono venuto per la seconda volta! suona la sveglia.

son passati trenta minuti, son venuto 2 volte e sento che mi sto per cagare addosso!
lei estrae il grosso beccuccio e prende da un cassetto li vicino un plug di plastica bianca, me lo infila nel culo, è bello grosso, mi da fastidio! lei comprende la cosa e solleva le spalle in segno di impotenza come volesse dirmi “se non tappo mi innaffi di feci, quindi tappo il buco! si leva i guanti con calma e li getta nel cestino, si alza, è sorridente : prego il bagno è la porta a sinistra.

corro e dio solo sa dopo aver tolto il plug cosa mi è uscito dall’intestino! per una quarantina di minuti resto bloccato nel bagno, poi finalmente vuoto esco e mi rivesto; lei è li che mi aspetta, sorride, sorride sempre!

prendo coraggio e le dico ” perso, ho perso! ma non ho mai goduto così tanto in vita mia, grazie, grazie ancora” le offro la cena e saldo la scommessa.

nella vita a volte è bellissimo perdere.

pietro.

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