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Racconti di Dominazione

Amici come prima

By 26 Luglio 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi chiamo Primavera;cosa che,fin dalle elementari,mi ha provocato litigi ogni giorno,a parte con Icer,il mio migliore amico dell’infanzia,che conosco da sempre.
Un sabato,dato che non c’era scuola,andammo insieme a farci un giro al parco;
-Si sta bene oggi,vero?- Disse Icer.
-Già…- Abbassai la testa.
-Vuoi un gelato?- Sorrise.
-No,grazie…in questi giorni ho un pò di nausea…-
-Nausea? Come mai?-Sgranò gli occhi.
-Che è quella faccia? Non lo so…- Risi.
-Non sarai incinta???- Rise divertito.
-Ma che dici!!!-Arrossii e lo spinsi sulla panchina.
-Bha…dai scherzavo!- Mise le gambe accavallate.
-Ok…- Mi guardai in giro,c’era molta gente.
-Allora? Che fai domani?- Chiese.
-Mh…nulla,credo… a parte la scuola,ovviamente…-
-Ma và!- Sorrise.
-E tu?-
-Domani non ci sono,devo caricare dei programmi al pc…- Sbuffò,perchè sapeva quello che stavo per dirgli.
-Quel dannato computer! Salti addirittura le lezioni!- Sbottai.
-Non voglio discutere di nuovo eh…- Mise le mani dietro la testa.
-Uffa…è tutto così noioso quando non ci sei…- Sbuffai.
-Eh…abituati,non è che starai tutta la vita con me…-
-Già…purtropp…- Misi una mano alla bocca :- Cioè…-
-Ho capito…- Mi abbracciò e poi andò a casa,mentre lo seguivo con lo sguardo. -Sveglia!- Mia madre urlava dal corridoio.
-Si…si…- Mi alzai.
A scuola la giornata proseguiva tranquillamente,finchè all’intervallo non vidi Icer parlare con un ragazza,strano,non doveva venire lui al recupero della domenica.
-Chi è?- Chiesi.
-Ah,Pri…lei è Tina,una mia vecchia conoscenza.
-Salve…- Fece la rossa con tanto di ombretto e rossetto.
Poi,guardandoli flirtare,pensai: forse non gli piaccio perchè sono una ragazza semplice,treccine e occhi scuri,come potevo interessargli?
-Icer,dobbiamo entrare in classe!- Urlai.
-Uffa,te vai,vengo dopo…- Mi girò le spalle.
-Va…bene…- Mi sentii morire,mi aveva lasciato perdere per quella specie di idiota,avevo una rabbia che solo Dio sapeva.
Le lezioni continuarono,e Icer rientrò giusto in tempo per una verifica di controllo,quando gli chiesi un esercizio:
-Icer… sai l ‘esercizio 3?-A bassa voce.
-Zitta,accidenti…- E si mise le cuffie.
-Brutto scemo…- Pensai:-La conosce da poco e gia ci va matto…-
-Primavera!!!- La prof beccò proprio me chiedere l’esercizio,e mi mandò fuori,con totale disprezzo e indifferenza di Icer.-
All’uscita li vidi ancora insieme,e andai a casa,con totale menefreghismo:A lui non importa di me? A me non importa di lui!!!- Almeno così pensavo.
Poi dopo un tratto di strada mi venne incontro:
-Priii!!! Ti devo dare una cos…-
-Stà zitto,accidenti!- Imitai.
-Eddai,stavo ascoltando una canzone da mettere nel cd che ti ho caricato ieri!- Disse.
-Cd?- Rimasi di stucco.
-Questo.- Mi diede un cd completo di canzoni da discoteca,le mie preferite.
-Ma…e allora quella ragazza!?!- Urlai,posando il cd in borsa.
-Quella ragazza…? Ti ho gia detto chi è…- Sbuffò.
-Ma mi ignoravi quando parlavi con quella!- Urlai ancora.
-Piantala di urlare!!! Cavolo!!!- Mi prese la mano,stringedola forte.
-Mi…mi fai male!!!- Girai la testa.
-Non me ne frega un cavolo se ti faccio male!- Urlò e mi tirò uno schiaffo.
-Ma come…- Menomale che non c’era molta gente a guardare.
-Non ti accontenti di nulla,eh? Ti ho fatto quel cd apposta,perchè tu ADORI la discoteca,anche se non ci vai mai,bambinetta!- Urlò.
-Icer…io…scusa…- Piansi.
-Scuse,sempre scuse! Tienitele,le tue stupide scuse!- Mi spinse e corse via.
Rimasi incantata a fissarlo,anche se mi aveva sgridato,che importava? IO LO AMAVO,ero solo gelosa… Quella notte non dormii;sapevo di aver detto delle cavolate ad Icer,e la cosa più infame era stata tenermi quel cd,che aveva caricato apposta per me.
-Quanto sono scema…ha ragione a chiamarmi sempre sciocchina…- Mi girai a pancia in su e piansi proprio come una bambina quando non ha più le sue caramelle.
-Primavera,stai gia dormendo?- Mio padre mi chiamò.
-No,papà,sono sveglia…-
-Dicevo,l’inverno è passato da un pezzo,ora è DAVVERO Primavera,ahahah!- L’ennesima presa in giro.
-Smettila!Voi mi avete dato questo nome!- Mi alzai.
-Tua madre,non io…- Rise mio padre.
-Mamma??? Non mel’avevi mai detto! Cattiva!- Risi.
-Mi piace la Primavera,così ti ho dato queso nome…- Disse,convinta.
-Se ti piaceva la frutta mi avresti chiamata Arancia???- Andai verso il bagno.
-Spiritosa!- Rise mia madre,seguendomi.
-Ma è vero…- Abbassai la testa.
-Che è successo,tesoro?- Fece preoccupata.
-Io e Icer abbiamo litigato e…-
-Cosa??? Voi due??? Ma se siete sempre insieme come due fratelli!- Rise.
-Mamma,è questo il punto…mi sono ingelosita di una sua amica e così…-
-Ma allora non sei una vera sorella,ti sei innamorata di lui…- Chiuse gli occhi.
-Che fai?- Sgranai gli occhi.
-Mi vengono in mente quei momenti…quando mi innamorai PERDUTAMENTE di tuo padre…aaah!- Si toccò le guance rosse.
-Mamma…io vado a dormire,va…- Dissi ridacchiando.
E così feci,anche se mi addormentai dopo quasi un’ora.
Il giorno dopo non ricevetti nemmeno una telefonata,una visita da Icer,e me ne stetti al parco,ossevando gli alberi e i fiori.
-Quanto sono…-
-Belli?- La ragazza dai capelli rossi era a fianco a me e nemmeno men’ero accorta.
-Che…ci fai tu qui?- Mi arrabbiai.
-Io? Che ci fai tu,nella vita di Icer!!!- Urlò.
-Eh??? Io e lui siamo amici dall’infanzia!- Mi vantai.
-Cosa??? Lui non fa altro che parlarmi di te,e la cosa mi irrita! Vedi di sparire!- Urlò con la sua voce da ochetta.
-Piantala!!!- Corsi a casa di Icer,speranzosa dopo le parole di quella ragazza. La pioggia stava lentamente trasformandosi in temporale,e il temporale in diluvio,cercavo la casa di Icer,quando d’un tratto venni quasi investita da un ragazzo in motocicletta,che scese e mi disse:
-Ehy,carina,dove sei diretta con questa pioggia?-
-Da nessuna parte…- Abbassai la testa.
-Come? Ehy,se vieni al pub con me ce la spasseremo tutta la notte!!!- Rise maligno.
-No!!!- Obiettai.
-Invece si,piccola…-
-Lasciami in pace,idiota!- Me ne andai,correndo per i viali alberati e bagnati dalla pioggia.
-Come si è permesso?- Mi domandai fradicia,poi ripensai al litigio con Icer,e mi venne da piangere:
-Devo rivederlo e chiarire tutto!-
Così mi avviai. Dopo essere inciampata 5 volte di seguito sulle pozzanghere,mi ritrovai alla soglia della sua porta,e suonai il campanello.
-Arrivo,one moment!- Così aprì la porta.
-C…ciao Icer…
-P…Pri??? Che ci fai qua,entra!!!- Prese un asciugamano e mi asciugò i capelli.
-Io…sono venuta per…scusarmi e…-
-Ancora con queste scuse…non le faccio e non le voglio ricevere!- Sbuffò.
-Va bene…- Dissi.
-Forza,vai al bagno,fatti una doccia,metti il mio accappatoio…io ti asciugo i vestiti…- Disse calmo.
-Daccordo.- Così mi lavai e mi misi il suo accappatoio,aveva un profumo meraviglioso;uscii e non lo trovai:
-Dove sei,Icer!?!-
-Sono in camera mia!Vieni!- Disse a voce alta.
-Ah…ok…- E andai,trovandolo seduto sul letto
-Che fai qua?I tuoi?- Chiesi con l’accappatoio che strisciava per terra dalla lunghezza.
-I miei sono dagli zii 3 giorni…siamo solo noi due…- Sorrise malizioso.
-Ehy,che vuoi dire!- Arrossii.
-Siediti.- Rise divertito.
-Va bene…mi siedo…- Così feci (non la cacca eh xD)
-Bene…- Sbuffò,e si sdraiò dalla parte opposta al cuscino,dove c’ero io.
-Bene cosa?- Lo guardai;quei suoi occhi verdi erano splendidi,le sue guance rosee,i suoi capelli castani,era bellissimo.
-Perchè mi guardi in modo osceno? Non starai fantasticando su di me?- Rise.
-Ma che dici!!!- Lo spinsi dalla gamba.
-Uffa come sei acida…- Fece una linguaccia strana,quasi affascinante.
-Oh…Icer…- Lo guardai incantata.
-Pri…? Lo dicevo che fantasticavi su di me! Cosa stai immaginando?- Mi toccò la gamba sinistra.
-Smettila!!!-Gli staccai la mano dalla mia gamba molto veloce e arrabbiata.
-Ehy…calmina…non gocare col fuoco…- Si fece serio tutto a d’un tratto.
-Pensi di spaventarmi?- Risi e cercai di alzarmi,ma la sua mano mi bloccò e mi scaravantò sul letto.
-Ora sei mia.- Affermò convinto.
-Che cosa???- Sudai di colpo.
-Sei mia!- Si buttò su di me e iniziò a baciarmi il collo,blaterando cose del tipo:
-Ti piace,vero?- – Non mi fermerò mai!- -Siamo solo noi due,non è fantastico???-
-Icer,smettila!- Cercavo di alzarmi ma le sue mani premevano e non riuscivo a muovermi.
-Cosa cerchi di fare…?- Iniziava a spogliarsi e mi preoccupai.
-Icer,vuoi fare davvero una cosa simile??? Piantala o chiamo la polizia!-
-Ah…la polizia…e come la chiami,possiedi poteri telepatici?- Rise.
-No…per favore,lasciami andare!- Iniziai a piangere.
-Cosa piangi,idiota! Ora sta al gioco,perchè in casa mia comando io!- Icer era cambiato di colpo,sembrava un’altra persona,non potevo credere che il mio migliore amico mi stesse facendo questo,non lui!
-Icer,non costringermi a…-
-A fare cosa?- Rise ancora,per lui era tutto un gioco.. (-.-)
-Questo!- Gli diedi un calcio ”in quel posto”,(ormai era privo di mutande)e subito fu agonizzante.
-Bene!- Andai verso il telefono,quando mi afferrò da dietro e mi trascinò sul letto,urlando:
-Stupida…pensavi che sarebbe stato così facile liberarti di me?- Rise e mi morse al collo.
-Lasciami,perchè ti comporti così???- Urlai.
-Perchè ti voglio…- Sgranò gli occhi e spinse violentemente.
-Ah! Ma come…- Urlai e piansi disperata,faceva troppo male.
-AAh! Ora va decisamente meglio! Stai cominciando a temermi!- Ansimava e urlava.
-Non ubbidirò mai a te,e tantomeno ne ho paura…- Riuscii a dire.
-Hai ancora la forza di ribattere!- Mi si incollò addosso e iniziò a baciarmi dove voleva,finchè…
-SCIAFF!-
Gli mollai un ceffone così forte che si sentì l’eco(xD)
-Ma …Pri???- Ansimò.
-Mi hai delusa,Icer…- Misi le mani sugli occhi e piansi.
-Io…- All’inizio sembrava mostrasse compassione,ma poi tornò come prima.
-Forza!- Spinse ancora,tenendomi ferma; il suo sguardo era come quello di un posseduto.
-Ti prego,Icer!!!- Urlai priva di forze.
-Ti prego,Icer,ti prego,Icer,ti prego Icer!- Mi imitava e la cosa mi fece stare malissimo,mi giravo a destra e a sinistra,non sapevo cosa fare.
-Oh…dai…si!!!- Chiuse gli occhi e si accasciò su di me,tenendomi strette le mani.
-Icer…- Alzai il viso e chiusi gli occhi,pensando fosse finita.
-Uh…di certo sai farlo bene…- Mi guardò gelido,non l’avevo mai visto così.
-Idiota…- Sussurrai.
-Me lo dici sempre… so di non contare nulla per te…perciò voglio farti soffrire un pò.- Sorrise.
-Sei uno stupido! Io ci tengo a te,io…ti amo!- Urlai,piangendo.
-E’ tardi.- Se ne andò sotto le coperte,giocando con quello che avevo di più caro.
-T…ti scongiuro…- Le lacrime non accennavano a smettere,ma almeno sapevo di piacergli.
-Forza,prova ad allonanarmi dal tuo bel petto…- Rise.
-Sei uno…- Cercai di alzare una mano,ma me la bloccò,baciandomi.
-Ma non mi fare ridere,non puoi nulla contro di me…almeno…per ora…- Cominciò a mordermi le orecchie,a tirarmi i capelli e a girarmi da ogni lato purchè piacesse a lui.
-No!!! Basta!- Mugolai.
-Oooh…si invece!!! Tu zitta e fa quello che ti dico!-
-Non voglio,Icer!- Urlai.
-TU no,io si!- Mi morse ancora dietro le orecchie.
-Aaah!Ti pregooo!- Le mie urla erano inutili.
-Voglio vederti ansimare come me!- Disse.
-Aaah!-
Andò avanti per un bel pò.
-Oooh…Pri…che ora è?- Ansimò stremato.
-Non …lo so…-
-Senti…scusa se… se…mi…disp…iace…davvero…- Girò la testa,e lo vidi piangere.
-TU che ti scusi?- Sorrisi un pò stanca.
-Si…- Rise affaticato,si porse verso di me e mi baciò delicatamente,richiudendo l’accappatoio e abbracciandomi come mai aveva fatto.
-La verità è che ti amo da impazzire…- Sorrise.
-Ti amo anch’io…-
Non esiste amore senza amicizia…

FINE

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