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Racconti di Dominazione

Attimi di Lui….

By 4 Febbraio 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Giorni di silenzio, di attesa. Notti, nel silenzio. Viaggia la mente, vola fra i pensieri, cattura i ricordi, ci gioca; si intrattiene con essi nei lunghi minuti
che separano al riposo, il corpo reclama il meritato oblio. Flash di momenti vissuti e mai visti, desideri e sensazioni, colorato e volatile.

Flash.
Tu, in ginocchio. La Sua mano vicino al viso, quel bacio sussurrato che racchiude tutto; tu ai Suoi piedi a prenderti cura di Lui, a donargli la tua bocca, mentre Lui
si prende cura di te in quel modo ormai un po’ vostro….

Quasi impercettibile ti rigiri fra le coperte ritrovando quel soffitto appena accennato nella luce della notte…

Flash.
Buio intorno, luce dentro; i sensi che si acutizzano, la benda che un po’ ti solletica il viso. Quel solletico così piacevole… Ogni passo è un tremito,
ogni schiocco un gemito, ogni contatto un piccolo orgasmo.

Nel silenzio della tua camera rivivi quello, di silenzio, ti immergi nel suo profumo. Il contatto con le lenzuola è timido brivido.

Flash.
Onde di calore sulla pelle, brucia e incendia; scossa di lava bollente, cenere e miele. Paura, paura PAURA! Vibrano i muscoli, tesi allo spasimo, oltre ogni limite.
Non sai dove cadrà la prossima goccia di dolore, non sai quando cesseranno l’astratto disegno sul tuo corpo nudo. Piccoli segni che restano, monito di un momento.

Ti sembra quasi di sentirla ancora, la sigaretta che brucia, il piacere che cola. Offerta ai Suoi desideri, alle Sue voglie. E la tua, di voglia… sale dal sesso
fino ad offuscare il cervello, fremito bagnato. Corre, la mano…

Flash.
La Sua mano che fruga la tua intimità, presenza estranea quanto padrona. Corre libera, le appartiene. Monta l’orgasmo, bussa forte alla tua soglia ma non gli
permetti di esplodere, non vuoi. Non puoi. Troppo presto per abbandonarti ad esso, raggiunge le dita, le abbraccia, le accende. Poi, Lui, si ferma. Tu, gioco di un
istante tu, felice di esserlo. Sapore di te sulle labbra, lo bevi golosa. Sapore della tua voglia.

Giochi col tuo desiderio, lo stuzzichi con dita frenetiche. Ti fermi, rallenti… piano… piano… e poi sempre più forte, ancora ed ancora. Il profumo di te inebria
i sensi, il buio cela la vergogna. I flash si susseguono rapidi e tu godi di tutti quei piaceri e di uno nuovo, di piacere.

Flash.
La Sua saliva sulla tua lingua, padrona della tua bocca. Quel gesto piccolo quanto importante.
Flash.
L’abbraccio agrodolce della corda, le sua amorevoli carezze.
Flash.
Voce di seta e acciaio.
Flash.
Colpi che ti accendono, dolori che parlano.
Flash.
Lo senti dentro, fin nel cervello. I capelli che tirano, il capo chino per raccontare ciò che, in quel momento, sei. Fonte e dispensatrice di piacere, inizio e fine
del tutto. Donna nella sua accezione più impudica e proibita, più celata, più arcana.

Donna che ora freme fra le lenzuola, forte del potere sul suo corpo. Donna che non ha paura di chiedere, donna che non ha paura di provare. Che stringe i denti, che
ansima, che si contorce, che urla tutto il suo piacere…

Flash.
La tua voce che supplica. Supplica l’uomo avanti a te, colui al quale hai delegato il potere. La tua voce che implora per provare quel piacere così a lungo negato,
celato nel profondo, ansante. Le tue mani timorose di voglia, sai che non puoi permetterti di fermarti, sai che non puoi permetterti di venire. Legata nella mente,
ferma nelle Sue briglie, nelle Sue catene. Pochi secondi, ore, attimi ed eternità ed eccolo giungere, agognato e temuto. Eccolo, permesso e ordine. -Adesso, cagna…
godi per il tuo Padrone…- Ed ogni movimento, ogni sospiro è veramente a Lui dedicato, gli appartiene almeno quanto gli appartieni tu. Ansimi e ti contorci perché a
Lui è spettacolo gradito; ogni tremito, un grazie. Ogni sussurro una promessa. Grazie perché mi permette di vivermi, grazie perché mi guida. Cercherò di essere sempre
meglio, per me ma soprattutto per Lei…

E chiudi gli occhi, ti addormenti in quel letto madido di sudore e piacere. Chiudi gli occhi e ti culli in quella consapevolezza nuova, pace serena, respiro fatato.

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