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Racconti di Dominazione

Calda estate

By 24 Luglio 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Agosto torrido in città, sento assoluto bisogno di frescura in questo pomeriggio.

Vado in bagno mi spoglio e mi metto sotto la doccia; il getto fresco mi rinfrancae perciò mi trattengo anche più del necessario quando mi accorgo di aver lasciato la finestra aperta.

Mi copro velocemente con l’accappatoio e do uno sguardo fuori, tutte le finestre del cortile sono chiuse per ripararsi dal caldoe tiro un sospiro di sollievo.

Sono sul divano del salotto quando suona il campanello “posta da firmare” fa una voce maschile al citofono “può salire per cortesia che io in questo momento non posso scendere grazie tante 4^ piano”.

Sento arrivare l’ascensoreapro la porta con indosso solo l’accappatoio e mi appare davanti, con indosso solo degli shorts da ginnastica, il rumeno che abita nelpalazzo di fronte al mio.

Non faccio in tempo a chiudere che mi caccia dentro con una spinta e davanti alla porta ancora aperta mi slaccia la cintura,mi prendela testa tra le mani e mi bacia sulla bocca. Non  reagisco, anzi questa brutaltà mi eccita un po’ e ricambio il bacio, le nostre lingue si attorcigliani poi si slaccia i pantaloncini,ha un cazzo di circa 20 centimetri, mi porta la faccia giù e mi schiaffeggia il viso con il suo arnese eretto.

Apro la bocca incosciamente e comincio a leccargli l’asta , le palle e il glande, lui me lo caccia in bocca e spinge violentemente fino in gola, ripetutamente  come a scoparmi.

Resisto al conato di vomitoe comincio a succhiarlo, nel frattempo mi ha tolto definitivamente l’accappatoio, mi prende per i fianchi e mi mette in terra a pecorina.

Mi tocca il buco del culo, lo carezza, lo lecca,mi piace da morire, ci sputa due o tre volte sopra e mi penetra con un dito facendolo roteare dentro l’ano.

Poi i diti diventano due o tre e mi sento il buco colare e completamente aperto.

Quando il suo glande ci si appoggia io non faccio nessuna resistenza, lo sento entrare delicatamente ed io mi muovo per agevolarlo, resta fermo dentro di me per farmi abituare, poi, tenendomi per i fianchi, comincia a pompare sempre più forte con colpi sermpre più rapidi e profondi; sto impazzendo dal piacere ma anche dal dolore, il mio culo non è propriamente vergine perchè talvolta ci ho infilato degli oggetti, ma non avevo mai preso un cazzo.

Quando giunge all’orgasmo mi afferra per i coglioni, me li strizza con forza e con l’altra mano mi sega il cazzo.

Vengo insieme a lui. lui nel mio culo ed io in terra sul pavimento; mi prende quindi per la nuca e mi spinge a leccare il mio sbrodo, buono, ma il sapore già lo conoscevo avendolo assaggiato dopo qualche sega.

Mi fa rialzare e solo allora mi accorgo che la porta di casa era ancora aperta e sul pianerottolo c’era un suo compare con il telefonino in mano.

“Non ti preoccupare, non vogliamo soldi, ma da oggi sei la nostra troietta. Capito, altrimenti questo finisce in mano a tua moglie”

Si ricompone, esce di casa e mi lascia così nudo, con il culo che mi gronda del suo sbrodo, ma con la sensazionecge che  la cosa non mi è poi dispiaciuta e spero che le sue voglie si possano manoifestare di nuovo al più presto.

 

SEGUE

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