Skip to main content
Racconti di DominazioneRacconti sull'Autoerotismo

da Donna a Cagna

By 20 Febbraio 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

e… passando per il bosco, incontrò il suo padrone…

Sono in chat; poca gente e tutti sembrano imbranati. L’istinto della crocerossina prende il sopravvento e cerco di rianimare una chat ormai esausta ed esaurita.
Sono tutti dei ragazzini, c’&egrave una ragazza nuova…
Ma ce ne &egrave uno che &egrave diverso dagli altri, all’inizio mi sembra timido…. Però parlando capisco che non &egrave timido… Questo &egrave un tipo volitivo, &egrave sicuro di sé: non la prende mai persa, ribadisce il concetto, dice quello che pensa, si lamenta di non essere preso in maggiore considerazione.
Io, come al solito, chatto un po’ con tutti; sono tutti piccolini di età, quindi, basta poco una parola, una frase, un richiamo per renderli allegri e partecipi. Questo no. Non si accontenta. Lui si sente trascurato… Mah, perché poi dice così? Qui nessuno caga nessuno; solo io cerco di mettere insieme i discorsi, di far parlare le persone.
No, questo si sente trascurato da me… Possibile? No, impossibile…
Oh guarda, se ne &egrave andato e nessuno sembra accorgersene, ma io sento la sua mancanza.
Non &egrave andato via, &egrave tornato… Questa volta lo dice esplicitamente che si sente trascurato. Io faccio finta di niente; non so che cosa dire, magari sta scherzando.
Oh accidenti! Siamo in chat privata… Mi sento turbata, rispondo a fatica, continuo a guardare la chat pubblica e mi dico che non posso abbandonarla, la verità &egrave che il suo modo di parlarmi mi incuriosisce, mi trascina, mi prende… ho un po’ di paura… sarebbe meglio che lasciassi perdere… Quasi quasi gli chiedo di ritornare nella chat pubblica…? Potrei almeno provarci… Ma non voglio tornare in mezzo agli altri mi piace stare in privato con lui… Ma non so cosa dirgli, ho paura che se ne vada, che smetta di parlarmi…
Mentre chattiamo non mi sembra per niente un ragazzino, ma non &egrave possibile… qui sono tutti dei bambini! Sai cosa posso fare? Adesso gli chiedo quanti anni ha e, se mi dice che ha meno della mia età, me ne vado senza rimpianti… Dice che ha 47 anni, mi sento felice. Gli chiedo del nick (diomio che domanda del cavolo che gli faccio!), però &egrave un argomento neutro che permette di chiacchierare un altro po’ e poi la curiosità &egrave femmina e si sa che le donne fanno domande stupide.
“Il nome &egrave in onore della mia regione” una scelta interessante, mi dico. Poi ci tiene a puntualizzare che Lord ha un altro significato, la mia testa non riesce a registrare la sua risposta, perché il mio cuore inizia a battere forte. “Perché mi sento così?” mi chiedo.
La conversazione sembra banale… lui &egrave calmo, laconico, nei suoi momenti di silenzio io ho paura che se ne vada e che mi lasci sola… Dovrei passare tra gli amici per i soliti abbellimenti e motivazioni, non ne ho voglia. Improvvisamente lui chiede se può farmi una domanda… “Chiedi pure, se posso rispondo”- dico io. Adesso non ricordo più le parole esatte, non ricordo più la sequenza, non riesco a ricordare….
Io capisco solo questo: mi sta dicendo che io sto cercando un padrone e che lui crede di essere la persona adatta per me. Lo so che non sono state queste le parole, ma il mio cuore si ferma per un attimo e sento un brivido molto forte alla fica. Rido un po’ per l’imbarazzo che sto provando e un po’ per la felicità. Lui &egrave calmo e tranquillo, ma io lo “sento” che &egrave emozionato, lo “sento dentro” (oddiomio, inizio a “sentirlo”! Io sto “sentendo” una persona che non conosco). Potrebbe essere un bugiardo, uno che vuole prendermi in giro, una persona cattiva… ma io “sento” che non &egrave così.
Mi ripete la domanda e mi chiede una foto. Io gliela mando, la foto… ma accidenti: &egrave quella col cappottone gonfio e la faccia rincoglionita… Mi dico che non gli piacerò. Lui mi manda la sua; trattengo il respiro… diomio &egrave bellissimo… sembra un pirata! Di quel viso sono già innamorata. Mi ha inviato un messaggio in allegato che dice: “Ciao Daniela averti conosciuta mi ha sconcertato disorientato sentivo qualcosa che non sapevo distinguere nelle mie fragili certezze… tu sei stupenda, perdona la foto &egrave brutta… Non svenire” Ma che frase &egrave? Cosa sta dicendo? La sua foto &egrave brutta? Cosa &egrave quel qualcosa che sentiva? E come fa a sapere il mio nome (non ricordo nemmeno di averglielo detto)? Ma inizio a sentire uno strano formicolio dietro il collo, uno strano formicolio lungo la schiena, uno strano formicolio alla pancia… Per qualche giorno resisto con fatica alla curiosità di assaggiare le unghie del lupo.
Mi sento emozionata quando ricevo le letterine sul gioco. Lui scrive:”Dove sei mia adorabile schiava? Il tuo padrone vorrebbe farti soffrire e coccolarti”. Io rispondo ore dopo con messaggi evasivi: “ciao non ero collegata.”
Ma poi non riesco più a resistere, cedo alla curiosità.
Lui &egrave gentile… sì, &egrave vero, un po’ spinge… ma rimane sempre a una giusta distanza. Io mi sento al sicuro, non mi sento invasa… ma forse un po’ mi dispiace che non mi invada… ma va bene così, lo preferisco:
“Poi prendo la tua testa tra le mani e ti spingo il mio cazzo in bocca…” Ma stiamo parlando di sesso? No, lui sta parlando di sesso… Fa tutto lui? E’ bellissimo, LUI &egrave bravissimo… sembra che sappia tutto quello che mi piace e tutto quello che non mi piace.
Io contribuisco ogni tanto con qualche parola, sono imbarazzata e si capisce dal fatto che scrivo degli emoticon.
Ad un certo punto lo chiamo con il nickname. Tutto tace per due interminabili minuti… Io ho paura. Perché non scrive nulla? Perché mi lascia da sola? Finalmente torna e scrive: “Quando parli con me, inizia la frase con il mio nome, e il mio nome per te &egrave padrone…”
Io ci sto, mi sembra divertente… no, non &egrave vero, non mi diverto, mi sento imbarazzata… sì, mi sento eccitata…
Lui parla di sesso in maniera splendida. Ogni sua parola raggiunge la mia testa e la mia fica. Mi sembra davvero di essere con lui, lui fa tutto: mi muove, mi apre, mi lecca, mi schiaffeggia il culo, mi porta sempre sul limite dell’orgasmo.
Mi prende per mano e mi porta a desiderarlo a desiderarlo sempre di più.
Non esagera mai, ma io sento una tensione, un desiderio, un modo di fare speciale, un modo di fare che non ho mai sentito nella vita, neanche facendo l’amore in un letto. Si occupa di me, &egrave concentrato su di me… Riesce a percepire ogni mio più piccolo sussulto, ogni mia piccola paura, ogni momento di imbarazzo.
Sta cercando di farmi eccitare, e ci riesce in maniera incredibile.
Lui scrive, io leggo e sento la mia fica che si bagna, che inizia a spasimare. Nel racconto io non devo dire nulla, io subisco… e capisco che potrebbe farmi di tutto, che mi fido di lui, che essere una cosa tra le sue mani &egrave l’unica cosa che desidero nella vita.
La prima volta che mi intrometto immaginando di fare qualcosa lui se ne esce con: ” Stai zittaaaa! Che cazzo ne sai tu di quello che piace al tuo padrone?”
Rimango spiazzata e penso: “E’ vero…! Ma che cazzo ne so io? Ma che cazzo ne so io di niente?” E allora mi lascio andare, leggo, mi eccito, nella mia mente ogni sua parola prende forma, diventa reale, provo un’eccitazione che non ho mai provato in vita mia… Mi saluta e mi abbraccia. E dice che mi sente e che sa che con me potrà fare tantissimo..
Vado a letto con un fortissimo turbamento.
Abbracciata al cuscino sento nella testa le sue parole: “Ma che cazzo ne sai tu di quello che piace al tuo padrone?…” La cosa mi eccita, mi piace che lui sappia tutto e che io non sappia niente. Voglio essere una cosa sua, voglio che lui mi insegni, che lui mi usi, che lui mi porti dove mi vuole portare. Nel letto lo sento presente, mi sembra di sentire la sua pelle sulla mia, la sua voce nelle orecchie. La mia mano si sposta da sola e si avvicina alla fica bagnata e spasimante. La mia mano si muove e io provo un piacere così intenso, il mio pube si muove e cerca le mie dita come se la mano non fosse la mia, come se fosse la sua. Ansimo e nella mia mente lo sento vicino, lo sento dentro. Ho trovato il mio padrone, lo cercavo da tutta la vita. Adesso sono completa… Le mie dita graffiano il clitoride, pizzicano le grandi labbra, accarezzano le piccole labbra. Lo voglio, lo voglio dentro lo voglio….. Vengo… con un sospiro lungo… l’orgasmo non finisce mai… e i miei occhi sono socchiusi… mi sembra di vederlo sopra di me… Il piacere &egrave così intenso che mi escono le lacrime dagli occhi… L’unica cosa che posso fare &egrave ringraziarlo, ringraziarlo di esistere, ringraziare che si occupi di me…

Leave a Reply