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Racconti di Dominazione

dopo la porta

By 15 Dicembre 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

I vestiti che scivolano piano. I movimenti lenti e la testa piena di dubbi..
Ma che cavolo ti &egrave venuto in mente Naima… sei fuori di testa… non sai nemmeno chi &egrave
ma non mi fermo a spogliarmi…
non ci sono più vestiti solo pelle nuda ora
prendo il vibratore dalla borsa e lo poggio sul letto…
Carponi sedere verso la porta gambe leggermentre divaricate….
e benda sugli occhi…. vuole entrare e trovare una puttana esposta e disponibile…
quello sembrerò… pronta all’uso…
quello vuole….
quello farò….
Le calze a coprirmi gli occhi….
la mano sulla maniglia della porte…
lo stomaco attorcigliato….
esito….
paure che mi travolgono e mi fanno venire la nausea…
devo poggiarmi alla porta e riprendermi….
chi sei?….
forse ne avevo bisogno….
volevo tornare la scapestrata di una volta… che faceva queste cazzate senza rimorsi…
ma non lo sono più… il mio stomaco le mie paure me lo dicono….
basta… ora apri e sarà quel che sarà…
la maniglia che si abbassa e la porta leggermente socchiusa….
sento dei rumori fuori….
aspetti che mi metta come avevi chiesto…
gli occhi chiusi…. vado verso il letto…
ci salgo sopra….
sono a quattro zampe….
le gambe divaricate… un soffio di vento sulla mia fica mi fa tremare
Immagino che entri ora….
ma nessun rumore…
un tempo che mi sembra infinito
io lì con le mie paure…
poi sento la porta….
non la apri la spalanchi
io immagino la luce del pomeriggio inondare il mio corpo nudo
e poi il pensiero della porta aperta sul portico…
chiunque potrebbe passare e guardarmi…
sento delle voci…
chiudi quella porta ti prego…..
le voci si allontanano….
mi avranno visto?
che vergogna…..
eppure non una parola…. non un movimento….
chiude la porta in un tempo infinito….
sembra da solo….
dire che poteva non esserlo era per spaventarmi…
almeno questo pericolo &egrave scampato….
mi sento terribilmente sollevata anche se non dovrei….
&egrave solo l’inizio….
“sono felice che tu mi abbia fatto entrare….”
la voce amica delle mie masturbazioni si espande calda nella stanza….
“hai paura lo so… ne sento l’odore…..”
sento il rumore della lampadina che si accende….
&egrave vero la stanza era in penombra le serrande abbassate come le avevo lasciate…
pochi rumori mi sta osservando…
sento i passi avvicinarsi al letto
le dita sfiorare le mie natiche e la pelle incresparsi….
eccitazione freddo improvviso…
“Potrei penetrarti ora senza dirti una parola… e poi uscire da quella porta come sono entrato….”
“Sei proprio una puttana così sai….? gambe aperte per uno sconosciuto… voglia di essere presa…”
le sue dita in mezzo alle mie gambe a strusciare sulla mia eccitazione…
“Una cagnetta in calore…. che ha voglia di essere scopata….”
Le dita sporche di me infilate a forza nella mia bocca e il sapore.. l’odore della mia voglia esplode nella mia testa e nelle mie narici…
“E’ questo che volevi vero… sentirti così….”
Si allontana non riesco a muovermi a ragionare…
il mio corpo reagisce alle stimolazioni….
Sento che si siede….
“fammi vedere come ti masturbi troietta…”
Lo immagino a fissarmi visione privilegiata della mia figa….
la mano a cercare il vibratore poggiato accanto a me
lo immagino guardare l’originale e poi tutto ciò che viene rimandato dagli specchi…
come avere mille occhi addosso
non poter nascondere nessuna espressione…
Lo strumento usato centinaia di volte per masturbarmi &egrave pesantissimo nelle mie mani
Lo appoggio alla mia figa e lo spingo dentro…..
uso un pò di forza ma non serve… scivola nel lago che cola tra le gambe
&egrave subito dentro fino in fondo senza fatica…
“Sei stupita?… non devi… sei una troia…masturbati forza.”
Il tono dolce della voce che mi accompagnava nelle masturbazioni telefoniche &egrave sparito…
c’&egrave solo disprezzo ora….
Ma le mie mani continuano ad eseguire…
e a far montare il piacere…..
il vibratore si muove furioso in me…
sono arrabbiata con me stessa per stare qui a farmi trattare come una troia…
questo pensiero e l’orgasmo immediato…..
gridato….
“non lo togliere… continua…..”
L’eccitazione nella sua voce… mi piace…
La mia mano continua a spingere fuori e dentro
sento che si spoglia
Il rumore della cinta che esce dai passanti graffia la mia pelle
Sento il tintinnio di quando la posa sulla sedia
Le scarpe che cadono a terra…
i pantaloni sfilati
le dita sui bottoni della camicia
E’ così chiaro nelle immagini della mia mente.
Di muovo umori vischiosi tra le mie dita
che scivolano intorno al vibratore….
Si avvicina…..
sento il suo calore
Le molle del letto che si abbassano sotto il suo peso
Le sue mani sui miei capelli
e il suo sesso sbattuto in faccia
“Voglio che lo lecchi ma senza farmi venire”
La mia bocca che si apre docile
E la lingua che comincia il suo lavoro
“ContinuA a masturbarti…”sussurrato nelle mie orecchie…
Lo sento eccitarsi
diventare turgido…
Mi strattona indispettito sbattendomi sul letto
Non capisco cosa ho fatto…
“Continua a masturbarti troia” Tono arrabbiato..
fa paura..
Obbedisco fino all’orgasmo… Ai movimento che si fermano lenti…
“Continua… Rimettiti carponi..”
Torna a sedersi e a guardarmi.
“Sei una vera puttana non ti basta mai…”
Ora &egrave più difficile eccitarmi… Continuo a muovere ilfallo dentro di me.
Sento il rumore che fa quando scivola sui miei orgasmi..
Tra le mie gambe scie bagnate che rigano le cosce..
E di nuovo dietro di me…
“Toglilo!”
Le mie mani ubbidienti smettono …
e lo fanno scivolare fuori
Silenzio…
alcuni secondi…
Lo so.. sta guardando la mia figa aperta…
rimane così qualche secondo….
svuotata dal suo finto compagno…
I muscoli ci mettono qualche attimo a decidere di ritornare elastici….
ed &egrave così osceno ed eccitante….
sento la punta del suo sesso disegnare linee sulla mia pelle
“Puttana vorresti che ti scopassi ora vero?”
La mia testa accenna un si…
“Credi che lo farò?” Il tono &egrave cinico strafottente pieno di disprezzo
non rispondo.
“Ecco brava on rispondere.. Non lo farò…”
“Non ne sei degna…. ”
Eppure sento la punta del suo sesso appoggiarsi alla mia fessura.
La sento forzare leggermente
Entrare…
I muscoli dela mia figa a serrarsi intorno a cercare di risucchiarlo dentro
La cappella che entra…
Lui lo sente
Sente la mia voglia che preme
Si ferma
I muscoli serrati su di lui…
Sghignazza..
“Piccola troia….” mentre lo tira fuori…
E di nuovo lo avvicina…
Ed io cagnetta affamata ad aprirmi per lui…..
e di nuovo solo un assaggio…
assapora la mia voglia …
mi eccita..
Si vuove..
Solo la punta in me….
Lui ride… ma continua…
Sto per esplodere lo sento…
i suoi movimenti mi assecondano…
mi fanno venire…..
orgasmo… intorno a quel piccolo assaggio….
Lo toglie da me appena comincia ed &egrave già nella mia bocca.
“Toglimi questa schifezza di dosso… Lava via la tua sborra!”
La lingua a pulire mentre il mio corpo trema di piacere.
Lascia il mio corpo riprendere fiato
e accoccolarsi sul letto
Il fiato grosso
la bocca arida..
Ma &egrave di nuovo lì
In ginocchio sul letto.
Prende i miei capelli e mi tira fino a far sbattere la faccia sulle sue palle
“Leccale….”
“Ti sento, cagna. Lo so che vorresti succhiarlmelo fino a farmi venire….”
“Ma devi solo eccitarmi. Non ho intenzione di regalarti nulla”
E’ vero sono lì eccitata che vorrei averlo
non sto pensando a nulla
mi sto facendo usare
e sto solo seguendo i miei istinti
ma chi sono?
Sono davvero così?
due secondi per questi pensieri e poi solo istinto animale
La mia lingua, la mia bocca, le mie mani. Un solo scopo….
Lavorano frenetiche…
Sentono le reazioni..
Indugiano dove danno più piacere…
Godono dei gemiti che strappano
Lo sento
E’ sesso, istinto, pelle odori
Sento il suo orgasmo arrivare
i muscoli contrarsi.
Di nuovo mi prende per i capelli e mi strappa via da se.
“Puttana! Che ti avevo detto? dovevi solo eccitarmi…”
Ma poi l’urgenza che non ammette attese..
E La mia testa spinta forzata sul suo sesso
che scopa la mia bocca
Violento arrabbiato Fino alla fine fino all’ultimo respiro.
Sento i fiotti caldi scorrere in me
uscire dai lati delle mie labbra e in rivoli scorrere sulla mia pelle..
Mi lascia lì sporca di sesso..
Sento l’acqua scorrere nel bagno…
Non riesco a muovermi…
Mi sento davvero una puttana…
“Dovresti guardarti adesso… Non sei niente…. Solo uno stupido oggetto di piacere…”
“Ho una riunione… Mi vestirò.. e uscirò di qui..” I vestiti che scivolano sulla pelle.
“Tu non ti muovere fino a che non me ne sarò andato” Le dita sui bottoni della camicia
“Poi puoi toglierti la benda. Masturbarti e fare quello che cazzo ti pare..”La cinta nei passanti
“Hai avuto quello che desideravi….” i lacci delle scarpe
“Potrai masturbartici quanto vorrai ripensandoci.. ”
La porta che si apre e sbatte dietro di se….
Sono rimasta lì immobile…
Le sue parole scavavano ferite sul mio “Onore”
Cazzo Naima hai permesso che entrasse uno sconosciuto
ti usasse come una puttana
e se ne andasse dopo averlo fatto
lo sai che non lo rivedrai più vero?
Oddio non l’hai mai vistosei stata bendata fino ad adesso
non l’hai ancora tolta quella benda
Sei stata grata che te l’abbia lasciata
così non vedevi la tua faccia su quegli stupidi specchi
così ti sei illusa che non eri tu
lo sapevi anche prima tutto questo
e hai lasciato che succedesse..
Guardati ora. Su prendi il coraggio e togliti quella stupida benda
Le mani a togliere il velo dagli occhi.
Capelli arruffati..
il suo sperma ancora sulla faccia
Mi viene da vomitare…
chiudo gli occhi di nuovo
non sono io
Stupida riaprili chi credi che sia?
Le lacrime già velavano gli occhi
Smettila di prenderti in giro
se non lo volevi avresti detto di andarsene
e invece al telefono non sono statae quelle le parole
e poi smettila di giocare con te stessa
di aggrapparti alla morale che hai lasciato fuori alla porta
guardati
e fai quello che desideri…
Le gambe che si aprono piano…
davanti a quello specchio…
le dita in me….
Gli occhi chiusi…
e le immagini che scorrono veloci……..

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