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Racconti di Dominazione

Ela

By 20 Marzo 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

Arrivo in città dopo diverse ore di auto ed un paio di strade sbagliate. Dopotutto il viaggio non &egrave andato male. Il cielo mi &egrave stato amico, passando dal nuvoloso della mia partenza romagnola, al piovoso in Veneto, per terminare con un sereno appena accennato in Friuli.
Trovo il posto dell’appuntamento senza grossi problemi.
Il parcheggio &egrave a pagamento e faccio per tutto il giorno. &egrave quasi ora di pranzo, ma non ho molta fame; me la sono presa comoda ed avevo il mio termos con del t&egrave verde. Tolgo autoradio e cd, prendo lo zaino nero e chiudo l’auto. Vado incontro ad Ela. Sopra di me il cielo si apre ma resta sempre nuvoloso. Un vento fresco mi avvolge.

Ela mi viene incontro con un bel completo verde e azzurro.
Sembra ancora più giovane di quanto credevo. Abito sobrio, ma forme generose in risalto. C’&egrave gente, ma ci concediamo un bacio ed un abbraccio che fa più amanti che amici. C’&egrave gente in giro, qualcuno potrebbe riconoscerla. Non m’importa e cerco lo stesso la sua bocca. Nonostante gli anni &egrave davvero una donna molto desiderabile. Credo che la sensazione sia reciproca, ma entrambi evitiamo di farlo vedere. Dopo mesi di contatti virtuali starle accanto &egrave molto emozionante. Incontrarci &egrave un rischio grosso per entrambi, specie per il legame che abbiamo. Non ho molta fame.
Preferisco un frullato e andare in albergo a darmi una rinfrescata.
Voglio stare solo con lei, che &egrave d’accordo. La stanza &egrave singola, con bagno, pulita e sobria. Ci abbracciamo, vogliosi delle nostre bocche. Profuma di fiori freschi. Mi desidera. La voglio.

La sua bocca ha un sapore che mi piace, nuovo per me. Ci baciamo in piedi, strofinandoci. Mi faccio spogliare, restando nudo ai suoi occhi.
Ela &egrave in leggero imbarazzo, ma sa cosa vuole e cosa voglio io.
Spesso ci siamo divertiti a raccontarci le nostre fantasie.
Mi inginocchio, le alzo gonna, abbasso slip e la bacio tra le gambe.
Buon sapore anche lì. Le chiedo di non spogliarsi ancora e di farmi suo.
Carponi, ai suoi piedi, mi sottometto alla sua femminilità ed alla sensualità che emana. Si toglie scarpe, calze e slip, restando in piedi, con i quali mi tocca la zona intorno al mio buchino e sulle palle. Si mette di fianco e cerca di accarezzarmi anche il mio pene circonciso che diventa duro.
Termina di spogliarsi e mi benda. Il suo profumo si fa più forte. Mi piace.
Dalla sua borsa tira fuori un termometro lungo. Si abbassa. Con una mano me lo accarezza e mi fa bagnare, senza farmi venire. Con l’altra mano infila parte dell’oggetto dentro il mio culetto. Un pochino fa male. Ormai sono suo. Sulla benda ci ripensa. Ha dei piedini davvero belli che bacio volentieri. Vorrei alzarmi, ma temo di farmi male. Non mi muovo. Sento che apre la finestra ed abbassa la serranda. Una ventata fredda mi avvolge. Altri brividi. Decide di farmi alzare, lasciandomi appoggiare le braccia al muro ed allargare le gambe. Muovendo il termometro e toccando il mio pene pieno di cicatrici, mi fa godere. Le piace prendere con le mani il mio compagno di battaglie. E se decidesse di penetrarmi con altro?
Ero completamente in suo potere ed avrei subito tutto. E godendo.
Sarà bagnata anche lei? Mi fa rimettere carponi. Si sdraia ed io comincio a sfiorarle con la bocca la punta dei capezzoli. Sono alla sua destra .
Le sue tette sono molto belle. Floride, ben curate, profumate, con capezzoli piacevoli da baciare e mordere. Piano, piano le bacio la destra, con movimento circolare, andando verso l’esterno. Sfioro la pancia, arrivandole tra le gambe. &egrave bagnata! Sento che sorride e sono contento. Asciugo con la mano ed infilo la lingua nella sua passerotta depilata.
Sto per farla venire, ma alzo la testa e seguo per le gambe, fermandomi all’interno delle cosce. Sono bagnato e duro ancora. Mi piace quello che le sto facendo. Quando mi fermo di nuovo ai suoi piedi, vuole toccarmi.
&egrave delicata e mi piace anche quando cerca di tenerlo. Continuo il mio giro sulla sinistra, con lei che mi accarezza il viso.
E se entrasse qualcuno? Vergogna? Mi ritroverei in una di quelle situazioni che cerco e mi piacciono nei miei giri nel porno, ma ora starei dalla parte opposta. E se per dominarmi ancora mi mostrasse di proposito in quella posizione? Eccitazione mista ad imbarazzo. Lei lo sa e forse le piace. Ela si mette seduta. Io vicino, come un cucciolo animale ad attaccarmi al suo seno. Le piace e allo stesso tempo gode nel farmi infilare ancora la lingua tra gambe. Restiamo così un pochino. Molto bello.
Mi metto ancora in posizione di sottomissione e le chiedo di farmi suo. Si alza e comincia a muovere velocemente il termometro. Piacere, paura e dolore insieme. Forse vengo pure, ma quando smette per me &egrave un sollievo.
Si ferma. Io sono con la testa tra le braccia ed il culetto rivolto alla porta della stanza. Sento che apre la porta, forse parla con qualcuno. Che sia una mia illusione? Ora l’ho ancora più duro. Si abbassa e mi fa venire ancora.
Finalmente mi toglie l’oggetto. Mi bacia sulla schiena e sulla bocca.
Mi piace sentirla. Mi alzo e la prendo con vigore da davanti.
Oddio quanto la desidero!!!
– Fine Prima Parte –

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