Skip to main content
Racconti di Dominazione

Ely…una mogliettina ingenua

By 19 Luglio 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Cerbiatta era un sogno. I suoi racconti così eccitanti da farmi impazzire ogni volta che li rileggevo. Il suo corpo poi, così sensuale e provocante, accendeva in me il desiderio di leccarla, di mangiarla.
Più volte ho immaginato quella sua figa aperta, velata appena da un collant a rombi dorati. Le labbra aperte davanti ai miei occhi, lei supina nell’attesa. Il suo sesso esposto ed aperto alla mia vista ricoperto appena dai tuoi collant trasparenti.
E immobile, in silenzio, ed attende, attende me e quello che io voglio fare. L’attesa la rende ansiosa ma aumenta il desiderio di sentire, di provare, di lasciarmi fare, di sentirsi presa.
Il mio viso si abbassa dietro di lei a pochi centimetri dalla sua fantastica figa aperta ed inizio a sentire il suo odore scivolando sui collant ed il mio respiro tra le sue gambe fa scorrere brividi lungo la schiena. Ansima sentendo il calore del fiato attraversare il sottile velo e giungere a scaldare il suo ingresso già bollente e bagnato. Gocce di umori iniziano a brillare sul tessuto dei collant e con un dito le raccolgo spingendo il velo tra le labbra schiuse e facendola sussultare per il contatto ruvido.

Ho iniziato così a scriverle, e lei si eccitava leggendo quello che immaginavo. Ed io ero eccitato da lei chiusa in un ufficio, vogliosa e smaniosa.

Quando le ho detto della mia voglia di leccare la sua figa così, supina, le ho chiesto di togliersi gli slip e rimanere solo con i collant.
Volevo vivesse la sensazione del nylon sulla figa nuda ed eccitata, e così ha fatto.
E’ andata in bagno, si è sfilata i collant, poi gli slippini e si è rimessa i collant. La sua figa pelosa adesso perme sul nylon.
Poi ha iniziato a muoversi eccitata sulla sedia e la sua figa ha iniziato a colare. Si contorceva per la voglia di godere ed era vicina all’orgasmo senza nemmeno toccarsi. Questa sensazione la faceva sentire porca, porca come mai le era successo.

Quello che mi ha sempre fatto impazzire di Ely era la rabbia della sua eccitazione, la voglia di essere trattata da un uomo che sapesse farla godere.
Quella rabbia di un desiderio represso di sentirsi troia. Quel desiderio che io mi divertivo ad accendere e a cui lei rispondeva dicendo:
“bastardo che non sei altro….sono un lago,lì sotto, sbattimi, non ce la faccio più, ho bagnato tutta la sedia”

Lei, Ely è una mogliettina ingenua e fedelissima, ma se sai sedurla, diventa una caldissima troia da monta in grado di godere come nessuna riesce a fare. La cosa più eccitante era immaginarla scopata dai colleghi, quelli che lei racconta. Ed ancora di più immaginarla quando era al lavoro.

Quel giorno mi ha detto:

– “indosso una gonnellina a fiori, collant chiari, camicietta nera e intimo nero anch’esso.Scarpe con tacco, ti piaccio?”
– “Sei splendida…ma ci vuole un tocco mio per renderti più frizzante, un giochino per farti sentire quello che ti farei provare con la mia bocca.”
– “cosa dovrei fare esattamente?”
– “vai in bagno, abbassia i collant fino al ginocchio, abbassa il perizoma fino a metà coscia e col tubetto di dentifricio ne metti una striscia sul davanti nella zona che si posa sulla tua figa. Alza i collant e torna al tuo posto.”
– “Sei un vero bastardo……ho fatto come mi hai detto, e sono rientrata un pò prima per fare quello chemi hai chiesto.Mi sono abbassata collant e slip e poi ho messo il dentirficio nella mia micina. Lì per lì solo una sensazione di fresco, ma poi, mentre il tempo passava, ha cominciato a bruciarmi le labbra e il clitoride (che mi ero stuzzicata) e mi sembrava di avere la fica in fiamme. Tra l’altro si sentiva benissimo l’odore di menta e mi sembrava che tutti sapessero quello che ho fatto. Quindi, non appena non ho più resistito, sono andata a lavarmi (e ho fatto un casino perchè con l’acqua il dentifricio mi ha bruciato ancora di più). Ti odio…..ma mi hai anche fatto gocciolare come una cagnetta obbediente”.

Questo è solo l’inizio.

Leave a Reply