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Racconti di Dominazione

Essere pubblica

By 3 Febbraio 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Quando rividi L era passato poco tempo e avevo molta voglia di lui, della sua mente, di soddisfarlo, sapevo bene che nessuno mai mi avrebbe fatto sentire un oggetto più di quanto avrebbe fatto lui. Io ero priva di volonta’ con lui.
Mi disse che mi avrebbe fatto passare ogni limite della decenza.
Non potevo immaginare nemmeno……
Gonna corta, reggicalze, senza perizoma, depilata di fresco, camicetta senza reggiseno stivali alti e rossetto indelebile mi rendevano un fior di puttana.
Salii in macchina sempre a bordo strada per farmi assaporare l’essere puttana.
Intanto che guidava mi disse di sgrillettarmi a gambe aperte.
Dopo circa 15 minuti di strada si ferma e mi benda.
Riparte dopo forse un kilomentro si ferma, scende e mi fa scendere, accompagnandomi per mano mi lascia vicino ad un grosso palo, credo della luce.
Lo sento parlare con persone, 2 o 3 voci oltre la sua, le voci aumentano, sono uomini, solo uomini.
Io aspetto, la fica comincia ad eccitarsi, si bagna a sentire le voci di uomini, so che mi stanno guardando, qualcuno ride, a qualcuno parte qualche parolaccia.
Sento passi verso di me, bisbigli, una mano mi sbottona la camicetta ed espone il mio grosso seno, sento qualche fischio comincio a vergognarmi, mi sento esposta e non so quanti uomini ho davanti a me. Mi vergogno sempre di più, sento occhi addosso a me e la fica che mi cola. Una mano comincia a toccarmi le tette, un’altra il sedere nudo.
Poi sempre più mani addosso, riesco a contarne fino a 5 poi perdo il conto.
Mi prendono e mi spostano facendomi appoggiare con le mani ad una macchina, sento due mani che mi sollevano la gonna e mi afferrano per i fianchi e un cazzo che mi si infila nella figa, comincia a fottermi forte e mi tiene stretta.
Intanto mani mi staccano qualche secondo dalla macchina a cui sono appoggiata e sento qualcosa premermi contro la bocca, apro e un cazzo comincia a scoparmi la bocca, mi alternano in movimenti perfetti, fica e bocca finchè vengono, uscendo da me mi vengono addosso. Mi sento bagnare sulle tette e sulle cosce.
Poi tocca ad altri due che mi prendono molto eccitati. Mi sbattono forte anche loro e mi vengono addosso. Poi è il turno di altri due, poi altri ancora e poi ancora. Sentivo lo sperma colarmi dalle cosce alle caviglie, ne ero colma ed ero riuscita a contare fino a 5 coppie di uomini, poi il conto era andato…………………
Non so a quanti succhiai il cazzo quella notte e nemmeno quanti si servirono della mia fica. Quando finirono di servirsi di me, lui mi prese per mano mi fece sedere sul marciapiede e mi disse di masturbarmi. Lo feci, ero ricoperta di sperma mi masturbai per bene e venni finalmente. Sentii passi allontanarsi, mi tolse la benda, mi sentivo devastata. Mi diede un asciugamano per ripulirmi, mi sedetti in macchina e cominciai di nuovo a masturbarmi pensando a quanti cazzi ero servita per godere. Sono stata pubblica, di tutti, tanti e non sapro’ mai di quanti. Andandocene fece inversione a U e passammo davanti all’ortomercato, vidi almeno una quarantina di uomini che guardavano………………………

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