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Racconti di Dominazione

Eveline

By 10 Giugno 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Eveline e Stephan da quella sera sono inseparabili. I loro corpi bramano l’uno dell’altra.
Anche oggi, con altre due amiche sono andati a mangiare una pizza per pranzo. E lui non le ha tolto gli occhi di dosso.
L’ha spogliata con gli occhi.
Lei aveva un paio di pantaloni chiari, con una maglietta nera.
Quei capelli mori, morbidi, lisci e profumati…
La fa impazzire.
Stephan non riesce a pensare ad altro che a lei.
Al suo seno. Al suo culo. Cosi’ morbido. Rotondo. Cosi’ desiderabile.
Tutto in lei è sensuale. Anche la sua voce. Come muove le mani. Come sorride. Come si lascia sfiorare.
E’ l’essenza della seduzione.
Decidono di prendersi il pomeriggio libero.
La loro relazione è ancora segreta.
Entrambi devono preparare un viaggio di lavoro. E per qualche giorno non si vedranno.
Devono trovare il modo di fare l’amore. Non possono non farlo.
Ne hanno il bisogno fisico. Come di respirare.
Corrono in casa di Stephan. Il classico appartamento da single. Dove c’e’ tutto l’indispensabile. Lineare. In ordine. Ma si vede che manca il tocco di una donna.
Appena entrati si scambiano un bacio infuocato. Le mani di lui finalmente esplorano il culo di Eveline. Lo adora. E’ morbido. Rotondo. Da mordere. Da leccare. Da succhiare.
Vuole spogliarla. Vuole vederla nuda. Vuole sentire il profumo del suo corpo.
Lei si lascia spogliare… ora si ritrae per dargli filo da torcere. Adora i cambi di ritmo. Vuole che le cose si assaporino pian piano. Ma adora essere presa anche con la giusta violenza. Deve essere tutto inserito in un contesto corretto.
Si spostano in camera da letto.
Lei si fa sfilare la maglia… lui si inginocchia davanti a lei. Si china e con la lingua le lecca il tacco delle scarpe…. che poi toglie per riuscire a toglierle i pantaloni. Ha un completo intimo in pizzo nero.
Il suo corpo e’ levigato e sembra quello di una statua.
Il cazzo di Stephan e’ duro come il marmo. E’ già lubrificato visto lo stato di eccitazione che ha raggiunto. E’ ancora vestito.
Lei si rimette le scarpe. Si sente nuda senza scarpe con il tacco. E sicuramente il tacco la rende perfetta. E’ una dea del sesso.
Passa la scarpa sopra il suo cazzo. Che e’ ancora dentro i pantaloni. Vuole che gli esploda…
Lei sente la figa che le pulsa. Ha voglia di prenderselo tutto dentro. Ma vuole farsi corteggiare come si deve. Sa che la sua figa e’ preziosa. Unica. Sa di essere unica e irripetibile.
Lui sale, leccando prima i piedi, poi i polpacci… l’interno coscia… e finalmente assapora la figa di Eveline. E’ un lago. E’ dolce. E’ un sogno.
Sposta da un lato il perizoma. Beve il nettare della figa di Eveline. La succhia. Come fosse acqua nel deserto. Lei divarica leggermente le gambe. Le piace farsi leccare la figa.
Lui cerca di alzarsi. Ma lei glielo impegisce. Energicamente lo tiene all’altezza della sua figa. Che deve essere servita per bene.
Stephan le prende il clitoride con i denti. Ci gioca. Prende le grandi labbra con le dita e le divarica la figa. La penetra con la lingua… la sta scopando con la lingua. Mentre con le mani esplora anche il culo. La graffia nel sedere.
Continua a succhiare e a scoparla con la lingua mentre Eveline si strizza i capezzoli.
Ora basta. Lo fa alzare. Gli strappa la camicia bianca di dosso. Slaccia la cintura e libera il cazzo di Stephan.
Lo butta sul letto. Che ha lenzuola nere di seta. Le ha comprate proprio qualche giorno prima. E le ha messe proprio oggi. Sapeva che lei avrebbe accettato di venire a casa sua.
Lei adora la seta.
Lei adora essere corteggiata. Adora le attenzioni. E’ felice del fatto che lui abbia assecondato le sue voglie…
Per questo si butta sul cazzo di Stephan. Lo prende in mano. Se lo sbatte contro la lingua. Lo succhia, ora con vigore ora con lentezza. Soffia contro la sua cappella. Passa le sue meravigliose labbra contro il cazzo in tutta la sua lunghezza.
Lo assapora. Lo stringe con le mani. Se lo passa contro il seno. Contro i capezzoli.
Che sono durissimi. Tanto quanto la figa è bagnatissima.
Si ritrae. Si mette in piedi davanti al letto. E poi si gira di spalle.
Tenendo le gambe stese. Si piega a 90. Fa vedere a Stephan il suo culo e la sua figa. Attraverso le mutandine appena spostate.
Sempre in quella posizione se le sfila.
Fa qualche passo indietro e porta proprio il culo davanti alla faccia di Stephan. Che non se lo fa ripetere due volte e affonda la sua lingua tra le sue natiche. E’ in estasi.
Lo adora. E non lo ha mai preso.
Questa e’ la sera giusta.
Questo e’ il contesto giusto.
Lei si lascia leccare. Lui mentre le lecca il buco del culo le massaggia il clitoride con la mano. Infila le dita nella figa. La sta scopando con la mano davanti e con la lingua dietro.
Lei ha un fremito. Adora farsi prendere in questo modo.
E Stephan gode del fatto di averla davanti a lui. Di sentirla godere sonoramente.
Lei viene. Mentre si strizza i capezzoli.
Si gira. Sposta la tenda. Proprio davanti alla finestra… ‘ alla finestra i due ragazzi stanno rendendo rovente l’atmosfera. Lei glielo prende in bocca facendoselo andare fino in gola’. E arrivata in fondo spinge per sentirlo tutto nella gola’
Eveline li guarda’ ha ancora un po’ di sborra si Stephan sul petto’.
La prende con le dita’. E se la passa sul clitoride’ prima lentamente’. Poi sempre piu’ energicamente’ si sta masturbando a gambe larghe davanti alla finestra. Il ragazzo di fronte la sta guardando’ mentre la sua ragazza continua con un pompino fantastico.
Eveline allarga sempre più le gambe, poi si succhia il dito che ha appena strofinato il clitoride e se lo mette nella figa bagantissima’.
Poi, lentamente ne infila un altro’ e va avanti e indietro’ avanti e indietro’.

Stephan si è messo su una sedia. Nudo. La sta guardando mentre si masturba. E il cazzo gli diventa ancora una volta duro come il marmo’

Eveline non lo guarda appositamente. Lo vuole fare esplodere di voglia’ e vuole fare esplodere di voglia anche il ragazzo della finestra di fronte.

Eveline è in controllo.

Eveline è padrona. Loro sono due schiavi. Servono a lei per godere. E a nient’altro.
Le serve un cazzo per godere. Meglio due’ uno nel culo e uno nella figa. E se ce ne fosse un altro’ beh’ se lo prenderebbe in bocca per farsi sborrare sul viso. E farsi leccare dagli altri due’.

Stephan la guarda. Non osa alzarsi. Vuole godersi lo spettacolo di lei che si masturba mugulando di piacere’

Sta per venire. Ma rallenta fino a fermarsi.

Si alza. Raccoglie dalla borsetta due paia di manette.

Fa alzare Stephan, gli fa alzare entrambe le braccia e sbocca un polso a due ganci posti proprio ai lati della finestra. Ora lui e’ legato. Lei gli va contro con il culo. Allarga appena le natiche e favorisce l’ingresso del cazzo nel suo culo.
Va avanti e indietro in modo da prenderselo tutto dentro. Fino in fondo. Nel ritornare spinge lui contro alla finestra e al calorifero. Procurandogli dolore.
Lei lo sa. Lei vuole che sia cosi” Lei deve godere. Non lui. ‘Lei è al centro del mondo. E tutto ruota intorno a lei.
Gli sfila il cazzo dal culo, sentendo che sta lui sta godendo. Gli infila le sue calze di nylon in bocca. Non vuole sentire i suoi gemiti. Non gli e’ permesso’
Si piega a 90 davanti a lui. Gli fa vedere la figa. Bagnata. Aperta. Gonfia. Lui impazzisce e la vorrebbe. Ma lei si è posta ad una distanza sufficiente da non consentirgli di penetrarla.

Eveline estrae dalla borsa un vibratore. Rosa. Lo accende. Lo fa vibrare contro il suo clitoride mentre si massaggia le tette. Mentre si strizza i capezzoli. Poi se lo infila tutto nella figa. Il vibratore la riempie tutta. Ogni vibrazione la fa sobbalzare.
Sta vibrando proprio in corrispondenza del collo dell’utero’.
Le vibrazioni stimolano anche il punto G. Mentre con la mano ha smesso di torturarsi i capezzoli e si sta dedicando al clitoride.
Le mani vanno sempre più veloci, il vibratore entra ed esce velocemente dalla sua figa procurandogli un piacere sempre crescente che culmina in un orgasmo violentissimo lungo e ripetuto’..
Estrae lentamente il vibratore’.. se lo passa sulle labbra’ poi lo ripone nella borsetta sdraiandosi ancora nuda sul letto’.. ‘. Eveline si è addormentata.
Soddisfatta. Finalmente soddisfatta.
Finalmente riesce ad accettare il lato oscuro della sua sessualità. E’ una dominatrice. E ha bisogno di uno schiavo. Che la faccia godere. E a cui privare il godimento.
Non disdegna infliggere la punizione corporale.
Ma sicuramente è la dominazione cerebrale quella che le da piu’ soddisfazione.
Ha goduto come non le era mai capitato. Si ‘è masturbata davanti a due uomini. Uno legato con le manette a due ganci ai lati della finestra. E uno dall’altra parte della strada. In una finestra di fronte.
Si è masturbata selvaggiamente venendo piu’ volte. Eccitata e goduriosa di sentirsi stella e musa del proprio piacere.
Lei DEVE godere. Lei si prende quello che le serve per godere.
E non necessariamente serve un cazzo.
Certo’ il cazzo le piace da morire. Le piace quando le riempie la figa. Le piace sentirlo fino contro al collo dell’utero. Le piace farsi riempire di sborra calda’
Ma ‘ la sensazione di oggi ‘ il godimento di oggi è stato più completo. Piu’ cerebrale. Ed ha amplificato gli effetti sul fisico.
Ha goduto con la figa e con il cervello’ e con ognuna delle sue innumerevoli cellule’

Eveline si sveglia.
Apre gli occhi lentamente.
Non sa quanti secondi, minuti, ore siano passate.

Stephan ha la testa a ciondoloni. Appeso ancora alle manette. Esausto si è addormentato. E’ ancora in piedi.
Ha un corpo fantastico. Come un dio greco. Pettorali scolpiti, deltoidi ben in evidenza’ addominali ben definiti’ insomma’ come un modello. E ha anche un bel cazzone’ che ogni volta che la vede si raddrizza in suo onore ‘
E’ bello. Ha classe. Sa come muoversi e come trattare una donna. Ha fascino. E l’ha esercitato per conquistare Eveline.

Eveline si alza lentamente. Senza fare rumore. Fuori è tutto buio. La città dorme.
Eveline si inginocchia davanti a Stephan. Gli scappella il cazzo con la bocca.
Gli soffia sulla cappella rossa e lucida.
Lo lecca lentamente. Poi se lo ingoia tutto. Vuole spompinarlo. Mentre dorme.
Vuole che non si svegli subito.
Le piace sentire gli effetti della sua bocca sul cazzo di Stephan. E’ sinonimo della sua forza. Ha tutti gli uomini in suo potere. Lo spompina.
Fa scivolare la sua saliva sulla cappella del cazzo di Stephan. Che sta diventando sempre piu’ grossa, rossa e lucida. Ed ora è anche bella lubrificata.
Fili della saliva di Eveline cadono dal cazzo di Stephan proprio sulle tette di Eveline. Sembra sborra. Quella sborra che le piace tanto gustare. Sorseggiare. Condividere con il suo uomo.

Gioca con maestria con la cappella di Stephan. Ora prende tutto in bocca il cazzo. Ora solo la cappella.
Ora lenta ora veloce’.
Eveline ha voglia di sborra. La vuole bere tutta. Solo per lei. Le piace il sapore di sborra nella sua bocca’
Lo spompina sempre piu’ veloce, sempre piu’ selvaggiamente.
D’un tratto prima uno poi due poi tre schizzi le riempiono la bocca.
La sorseggia. La gusta. Si mette un dito in bocca e ne porta un poco all’altezza della figa completamente bagnata’ pronta per portarla nuovamente al godimento’. …è un pomeriggio di Agosto, quasi nessuno in giro solo un calore estremo ma che non infastidisce ma riesce a dare sensazioni piacevoli…..
Eveline ha un’idea….entrare in un portone del centro storico…. un ricordo la illumina..’ all’interno di quel edificio lavorava il suo Stephan…si si era proprio li..
sale le scale..non c’è’ nessuno….trova una porta aperta, non esita un attimo ad entrare,’la stanza è enorme; la sua attenzione viene richiamata da un enorme tavolo ovale in legno massiccio…al centro della stanza…all’improvviso…’ alle sue spalle si chiude la porta’e’ le luci’ si abbassano..e…una mano….

‘e una mano le stringe vigorosamente il seno’.
Lei non si volta.
Poi la mano sale’ le stringe il collo’.
Poi sale di nuovo’. E con un dito le accarezza le labbra umide’
Eveline non si gira. Sta al gioco.
Il suo respiro si fa affannoso. Il cuore le batte all’impazzata.
E’ eccitata da morire’. E non sa chi la sta eccitando in questo modo’

La mano le passa una benda sugli occhi.
E’ una striscia di seta nera.
La figa di Eveline si bagna. E’ sempre piu’ bagnata di eccitazione.
La voglia sale’

Eveline ha intenzione di ubbidire a tutto quello che quelle mani sapienti le faranno fare.

Eveline, nel silenzio dello stanza riunioni sente passi che si allontanano. E’ sola. Il cuore le batte all’impazzata. Sente pulsare la figa. Non si era mai abbandonata così’ e per di più senza la certezza di chi fosse l’uomo (o la donna) che la stava guidando.

Eveline sente una porta che si chiude. Dopo qualche secondo le sente riaprirsi’ Poi sente passi in avvicinamento.
Di lontano ode il rumore di una forbice che si apre e chiude’
Il rumore si fa sempre piu’ lento e sempre piu’ vicino.
Ora lo sente proprio vicino alle sue orecchie.
La lama delle forbici le passa proprio vicino alle labbra. Sente l’odore del ferro. La mano le slaccia i bottoni della camicetta’. Lasciandola in reggiseno’ e gonna’. Aderente’. Nera’. Che le fascia quello splendido culo’ Sente la mano proprio sui suoi fianchi’. Che la palpano vigorosamente’ e cercano la zip’ che scende’ per lasciarla in perizoma’

La forbice scende proprio in mezzo alle sue tette’ si apre’ e le taglia il reggiseno con un colpo secco’.’.
Ora sente il freddo ferro proprio sui capezzoli’. Poi scende lungo il costato’ sul ventre’. Sente la lama che entra nelle mutande’
Vicino alla figa’ che sta esplodendo di voglia’. E’ tutta bagnata e profuma di sesso’.
Il ferro freddo la fa sobbalzare’. La eccita da morire’
Con un movimento secco sente che il perizoma perde elasticità’ le forbici le hanno tagliato anche quello.
Lo sente scorrere lungo le gambe’ e appoggiarsi a terra.
Ora è nuda’ completamente nuda davanti a questa presenza’.
La mano prende la sua mano’. E l’accompagna nella stanza’ La fa coricare sul tavolo in legno che troneggia proprio nel centro della stanza’ E’ freddo’. Ma le da piacere’.
Lei si stende allargando le gambe’ attendendo ‘.

Sente in lontananza nuovi altri passi. Ed il profumo di cera. E’ una candela accesa’
Eveline capisce che non è solamente una persona. Ce ne devono essere altre. Almeno un’altra’
Sente i passi che si avvicinano. Una porta che si apre’
Ora avverte la presenza di due persone ‘
E lei e’ nuda. Bendata. Coricata sul grande tavolo. A gambe completamente spalancate.

Sente la seconda persona avvicinarsi. Sente il calore della fiammella della candela proprio vicino alla sua pelle. Che dalle caviglie sale lungo le gambe. Sull’interno coscia. Sul ventre’ sui seni’
Proprio sui capezzoli cominciano a cadere le prime gocce di cera liquida e calda.
Le danno un piacere che non aveva mai provato. Come un pizzicotto leggero. Caldo. Che le fa vibrare tutto il corpo.
Ora la candela ridiscende. Alcune gocce cadono proprio dentro all’ombelico.
Poi proprio sui peli della figa.
Ha un sobbalzo.
Sente il profumo della candela spenta. E subito una lingua le lecca le dita dei piedi. Le succhia. Li mordicchia. Sale lungo la caviglia. Baciando e leccando.
Eveline e’ immobile. Tesa ed eccitata.
Una seconda bocca le comincia a leccare e succhiare dietro le orecchie. Scendendo sul collo’ poi le braccia’ poi le dita. Che mette in bocca e succhia avidamente’

La seconda bocca e’ arrivata all’interno coscia. Da un morso. Due, tre. Finalmente la lingua arriva alla figa. Che sta pulsando, profumata di sesso e bagnatissima. La sta masturbando con la lingua.
Mentre l’altra bocca si dedica ai capezzoli.
Eveline non trattiene i suoi gemiti. La sua melodiosa cantilena ritmica di godimento invade la stanza.
Le due lingue sapienti la stanno facendo impazzire’.
Mentre una bocca le succhia e morsica avidamente le tette ‘ soffermandosi sui capezzoli’. Duri’ rossi’
L’altra si dedica alla fida. Ora la scopa con la lingua. Ora le lecca il clitoride. Ora lo succhia’ piano, poi forte, ora il tocco e’ prolungato, ora e’ piu’ superficiale e veloce’
Un dito scivola all’interno della figa. Proprio mentre viene continuamente leccata e succhiata con avidità’ ora le dita sono due’ e le riempiono la figa.. sempre piu’ bagnata, gonfia’. Profumata’ Il movimento ritmato ora aumenta di intensità.. Eveline inarca la schiena per consentire ingressi sempre piu’ profondi’ sempre piu’ veloci’.
E viene’ urlando’ mentre il profumo del sesso di Eveline invade la stanza’
Sente i passi che si allontanano ‘ E lei si ritrova d’un tratto sola’. Ancora nuda’. Ancora bendata’.
Con la sensazione che l’avventura non sia ancora finita’ ed infatti’. ‘. Sente i passi che si allontanano ‘ E lei si ritrova d’un tratto sola’. Ancora nuda’. Ancora bendata’.
Con la sensazione che l’avventura non sia ancora finita’ ed infatti’.

‘. Ed infatti’ dopo qualche minuto sente di nuovo passi in avvicinamento’ sempre più vicini’
La sua figa è ancora bagnatissima’
Pronta per godere.
Vuole un cazzo.
Anzi due. Uno nella figa e uno nel culo. Insieme. Ma prima li vuole succhiare entrambi. Leccare entrambi’. Vuole sentirli diventare durissimi nella sua bocca calda e sensuale.

Eveline sta facendo questi pensieri’ mentre la sua figa pulsa e i suoi capezzoli sono durissimi’.
E le due presenze avvicinano lentamente le due bocche al suo corpo’ passano le labbra umide proprio sulle sue caviglie’. Sui suoi polpacci’ e qua e la ‘ danno morsi energici che la fanno sobbalzare’
Ora passano le labbra’ ora morsicano’. In un’alternanza di coccole e di piccole sevizie’
Eveline sta impazzendo’ non era mai stata trattata così’ era abituata a essere la lei la dominatrice’ a dominare quelle mezze seghe di uomini che aveva avuto fino a quel momento.

Sentiva dentro di lei che le cose erano cambiate. Finalmente aveva trovato qualcuno che la stava dominando. Che la stava punendo come meritava. Lei era una bambina cattiva. Una monella. E meritava punizioni. Che la facevano tuttavia godere. Tremendamente godere’

Eveline era coricata supina’ con le sue splendide gambe ancora aperte. I morsi proseguono’ fino a che entrambe le presenze arrivano all’interno coscia e poi all’inguine. Eveline sta per venire. Anche se non le hanno ancora sfiorato la figa. Sta venendo con la mente. E’ arrivata laddove pensava di non poter mai arrivare.
Gode. Gode di ogni secondo di quella eccitante punizione. Che la fa esplodere di voglia.

Una bocca si stacca dal suo interno coscia. Per permettere all’altra di dedicarsi come si deve alla figa. Che viene succhiata e leccata. Morsicata.
Eveline vorrebbe in questo momento essere sfondata dal cazzone di Stephan’ quanto lo vorrebbe sentire duro e lungo dentro la sua figa. E soprattutto nel suo culo. E farsi riempire di sborra calda’.Saporita e calda!!! Mmmmm
Ma tutto questo non accade’.

Sente sui capezzoli un freddo oggetto in lattice’ è un frustino. Di quelli da cavallerizza’ Ha un manico nero’ con una lunga asta che termina con una piccola padella piatta’. Serve per spronare il cavallo a dare di piu” la conformazione piatta amplifica il rumore’ e da la sensazione di maggiore dolore’
Sente il frustino che sfrega sui suoi capezzoli, mentre l’altra bocca sta divorando la sua figa’ In questo momento le ha preso il clitoride tra i denti.. e lo sta tirando vigorosamente verso di se’

Ora arriva il primo colpo. Senza preavviso. Proprio sul capezzolo sinistro’ Sente un dolore prepotente’ che nel giro di qualche millisecondo si tramuta in un violento orgasmo. Ha inondato del proprio succo la bocca che le stava leccando la figa’ che continua imperterrita nel suo compito’. Poi arriva un secondo e un terzo colpo’ poi un quarto’.
Le sue tette sono ora rosse’ ed Eveline sta continuando a venire’.

La fanno girare a carponi. Sulle ginocchia. Mette in bella mostra quello splendido culo che anche ora che scrivo mi sta facendo rizzare il cazzo in modo incredibile’.

Lo spettacolo del suo culo offerto al pubblico è pazzesco’.
La lingua ora le sta leccando il buco del culo’ ogni tanto sente che fili di saliva le invadono il buco’. Eveline non sa più cosa aspettarsi’ ma le piace questa nuova sensazione’. E’ terribilmente eccitante’ e non ha mai goduto così tanto’.

D’improvviso sente un cazzo che le penetra il culo. Senza preavviso.
Sente i colpi profondi che le scuotono le viscere. Mentre con una mano chi la penetra le schiaffeggia il culo.
Dal fianco, l’altra persona, le infila un vibratore nella figa. Lo accende. Lo sente muoversi dentro di lei.
La stanno scopando contemporaneamente nella figa e nel culo’
I movimenti di entrambi si fanno piu’ veloci. Piu’ profondi. Le stanno sfondando il culo e la figa’
Lei non ha mai goduto così tanto. Sente che sta per esplodere in un orgasmo mai così intenso.
Entrambi i movimenti si fermano. Sente che il cazzo esce dal buco del culo.
Due passi’ lui sul tavolo e le mette il cazzo in bocca. E la scopa nella bocca. Mentre l’altra persona le lecca la figa’
Eveline spompina come se non avesse mai fatto altro. E’ una maestra. Succhia, bacia, mangia.
E si lascia succhiare la figa.
Lui le toglie il cazzo dalla bocca prima di venire.
Si sposta. Lo rimette nel culo’ la incula senza pietà. Con colpi profondi e veloci. Esce’ lo strofina sulla figa prima di metterlo anche li. E riparte come uno stantuffo facendola godere come una troia.

Nel frattampo l’altra persona le si è seduta sulla faccia e si sta facendo leccare tutta.
Eveline riconosce il profumo di figa. La stanno scopando un uomo e una donna.
E non si fa pregare. Prende a succhiare la figa di quella misteriosa amica’ la lecca. Le sputa la sua saliva’ La scopa con la lingua mentre viene scopata da quel bel cazzone’. Sempre piu’ velocemente. Sempre piu’ profondamente’

Prima che lui venga’. La misteriosa signora si sposta. Si inginocchia davanti a lui’ e riceve sulla lingua il copioso flotto di sborra frutto di una scopata fantastica’.

La signora riceve tutto. Pulendo avidamente il bel cazzone che si trova davanti.

Poi la signora si rialza. Mentre Eveline, ancora bendata, sta ancora godendo dell’onda lunga del suo fantastico orgasmo, la bacia avidamente’ passandole con il bacio tutta la sborra che aveva raccolto.
Le due donne si baciano avidamente’ condividendo il frutto della loro passione’

Il pomeriggio ormai e’ passato’ Eveline è rimasta sola nella stanza’ ancora coricata’ ancora bendata’ ancora nuda’.

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