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Racconti di Dominazione

Festa Giapponese di compleanno

By 30 Dicembre 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Prefazione:

Questa &egrave la storia di una famiglia che ha lasciato la sua patria natale per intraprendere una nuova vita all’estero. Come molti immigrati si danno da fare e ora le cose vanno discretamente per la famiglia proprietaria di un Ristorante . Questo genere di racconto potrebbe trovarsi in due categorie ‘Incesto’ e ‘Dominazione’ . Ritengo che per le forzature sia più corretto nella sezione dominazione.
Se volete il tema &egrave ampiamente trattato, non da me, un rapimento in una casa. Spero che rimaniate soddisfatti della mia creazione.

Come tutti gli anni la famiglia chiude il locale e ama festeggiare il compleanno delle due figlie . Questo anno &egrave particolare. La più piccola compie diciotto anni e la grande venti. Sono nate nello stesso giorno . E’ una festa molto particolare per la famiglia .
Harumi la più piccola era felicissima per quella festa, la più grande anche lei &egrave attaccata alla sua famiglia il suo nome &egrave Kinuko , il nome era della nonna paterna e come prima genita si porta dietro un nome antico. La grande andava all’università ma era una ragazza chiusa e restia a uscite. Aveva il suo giro di amici tutti giapponesi. In un certo senso la famiglia era un po’ razzista e si ghettizzavano fra di loro. La grande era appena uscita da una relazione sentimentale erano già due mesi che quasi non usciva la sera da casa. La piccola invece era stata in Giappone quell’estate ed era tornata da poco in quel settembre. Come regalo per la maturità era stata nella madre patria dalla zia. Aveva passato un vacanza molto bella dove si era divertita anche con qualche ragazzo, era rimasta in contatto, ma, sapeva che prima o poi la relazione a distanza sarebbe terminata.
Sono entrambe due belle ragazze. I loro capelli sono neri, presi dalla madre, lisci e soffici. La piccola li teneva più lunghi a mezza schiena mentre la grande li teneva lunghi fino al collo.
La due giovani avevano il tipico corpo sottile orientale la più grande aveva un sedere più voluminoso molto tondo e intrigante. Si differenziano per il seno, la piccola ha una prima mentre la grande ha quasi una seconda. La madre invece una donna che da poco aveva passato i quaranta anni era molto bella e curata. Non vi erano segni visibili della sua età e la sua quarta di seno quasi quinta spiccava sempre coperta da abitini stretti.
Ormai le cose nel locale andavano bene ed ella andava a lavorare solo nei giorni di punta il Mecoledì , Venerdì e il Sabato. Gli altri giorni rimaneva a casa ad attendere il marito. Inoltre era una fautrice di discipline come lo Yoga. Da cultura antica l’uomo doveva essere trattato come un potente signore e avendo i soldi dopo tanti sacrifici era rientrata in questa cultura antica e accudisce il signore della sua casa. Lui &egrave un uomo dai capelli brizzolati ben curato ha un aspetto sano e curato, sempre vestito con abiti di un certo valore, &egrave vicino a cinquanta con una pancetta tipica ma non eccessiva. Il ristorante e la famiglia sono il fulcro della sua vita egli &egrave un uomo felice sono pochi gli uomini che possono avere questo vanto.

La moglie, la signora indiscussa della casa e quella che stava più tempo con le figlie che ormai erano spesso complici della mamma, andava con loro in centri massaggi e a volte al cinema si era avviato un rapporto madre, figlia uguale ad amica non solo a genitrice ma qualche cosa di più. Aveva deciso di organizzare una cena e aveva invitato suo fratello di nome: Masutaro , con il figlio anche lui neo diciannovenne. Il ragazzo si chiama Danjuro. Per uno strano motivo il fratello che la aveva un buon posto di lavoro, faceva il dentista lasciò l’isola per raggiungerli. Riuscii a lavorare con fatica e ora svolge il ruolo di odontotecnico presso un laboratori e continua la sua professione all’interno della comunità ristretta asiatica. La moglie con le figlie era rimasta in Giappone erano proprio loro che avevano ospitato la figlia. Come sorella maggiore gli faceva da chioccia, non era mai riuscita a capire il motivo di quella scelta. Il giovane figlio era da un paio d’anni con lui. Non era un grande studente e lavora nel ristorante di famiglia come cuoco ed era molto bravo, secondo lo zio. Il ragazzo usciva poco era un dipendente con pochi soldi o meglio poco tempo libero e quelle poche ore al di fuori dal locale si riposa a casa, oppure esce con le cugine che vede come le sue sorelle. Il legame delle famiglie a volte &egrave l’unica cosa forte. Il padre del giovane incominciava a pensare di avere un figlio: che non amasse il gentil sesso, ma, che fosse un Gay, visto le uniche sue compagnie.

Masutaro quell’anno disse alla sorella che non avrebbe partecipato alla cena aveva un impegno di lavoro fuori città, però le disse che suo figlio sarebbe venuto alla cena.

Masutaro in realtà aveva un altro progetto era da tempo che la sua mente malata stava architettando un piano. Voleva tirare fuori l’animale che era dentro di lui e far tornare sulla retta il figlio. Era da circa un anno che si stava preparando per l’impresa. Lui ha una profondo segreto:
scappato dalla madre patria, perché nel suo studio abusava di alcune clienti giovani gli faceva dei filmati porno, dopo averle legate e messe sotto anestesia ; fu costretto a fuggire per non incorrere in gravi problemi non dati dalla polizia, ma, era stato scoperto da un altro uomo che voleva vendicarsi per gli abusi fatti ad una sua giovane figlia. La moglie di Masutaro venne a conoscenza delle sue gesta e non chiese il divorzio, ma, questa lontananza la faceva stare bene. L’uomo non vedeva da tempo le sue figlie che la moglie gli teneva lontano solo il figlio che era sempre stato il prediletto del padre non vedeva l’ora di stare con lui e appena poté lo raggiunse. Il ragazzo ovviamente non sapeva nulla dei precedenti del padre aveva sempre ritenuto responsabile dell’allontanamento del suo genitore la madre, si era fatto una teoria sua , sua madre aveva disonorato con un altro uomo il padre, per questo la trattava sempre male: con disprezzo e in un certo senso la donna si senti sollevata quando l’uomo di casa si diresse al capezzale del padre. Voleva bene al figlio, ma, era stufa di quelle risposte poco rispettose.
Il giovane ritrova quella che per lui era la figura della perfetta madre nella sua zia. La donna gli dedicava le stesse attenzioni che aveva per le figlie e lo stesso amore conscia del fatto che la madre era lontana. Non sapeva quelle cose e gli sembrava un dovere ed un piacere occuparsi del maschietto di famiglia. Infondo in parte scorreva lo stesso sangue nelle sue vene.

Finalmente arrivò la giornata della festa. Con estrema allegria alle diciannove la festa iniziò per quella serata speciale era stato scelto un piatto che non passava spesso per quella casa la pizza. Visto che ancora era Settembre e il clima era piacevole si erano vestiti in modo elegante e sportivo.
Danjuro si era messo una polo verde e dei pantaloni estivi con molte tasche di colore grigio. Il capo famiglia si era messo una camicia a maniche lunghe e una canottiera intima, pantaloni marroni. In casa tutti senza scarpe. La madre si era fatta la coda e portava una gonna che copriva le ginocchia di color marrone una camicetta di seta, rosellina, con una grossa scollatura a ‘Vu’ che fa vedere il seno, ma sopra di esso un top che richiama il colore della gonna.
Kinuko &egrave vestita con una canottiera da donna larga di colore giallo, che ricopre i pantaloncini e si vedono spiccare le calze a righe che arrivano a metà polpaccio.
Mentre la giovane si era vestita con una camicetta bianca aderente, la lunga chioma arriva giù quasi alla minigonna Jeans e spiccano le piccole calze che ricoprono solo il piccolo piede.
La sera inizia con delle belle risate tutti sono felici. Si scherza e si gioca quasi ci si dimentica dove si trovano parlano la loro lingua madre, in casa non si ode la tv ma una musica festosa della madre patria che gira fra le stanze, dalla cucina al soggiorno della villa al di fuori della grande città. Finalmente sono arrivati alla torta e dalla finestra che stà sul giardino una figura scruta l’interno dell’abitazione. Vede la felicità che scorre mentre allegri cantano le canzoncine e stappano lo spumante tra risate e festeggiamenti. L’osservatore &egrave in paziente, ma attende, che la famiglia si sposti per prepararsi per la foto di gruppo.
Il padre prende il cavalletto sistema la macchina fotografica.
Prepara due sedie su di una si siede la madre e l’altra attende il suo arrivo, le ragazze sono dietro, programma la macchina, mentre il giovane si inginocchia a fianco della zia che sorride al ragazzo e scherza con le figlie. Iniziano delle foto festose dove tutti fanno la ‘Vi’ con le mani un gesto che per i giapponesi vuol dire estrema felicità per un traguardo raggiunto.
L’uomo fuori dall’abitazione accende un ‘jammer’, un apparecchio che si era procurato via Internet altamente illegale in grado di disturbare i segnali dei cellulari per un raggio di cento metri. Lo infila di nuovo nella tasca del borsone che si era preparato con degli attrezzi per quell’occasione. La borsona aperta rimane a tracolla lungo il corpo dell’uomo nero. Si posiziona sulla porta d’ingresso essi sono in cucina. Ora si mette una maschera. Era una maschera di Lord Fenner che altera la voce di chi la indossa. Egli ha una tuta da ginnastica nera. Apre lentamente la porta cercando di fare meno rumore possibile. Nessuno si accorge del suo ingresso. Appoggia la borsa e tira fuori un oggetto. Vede la luce dei Flash che provengono dalla grossa cucina e poi con il cuore che gli sembra palpitare in gola entra nella stanza.
‘Che Nessuno si muova o &egrave peggio per voi!’
Agita l’oggetto che ha in mano’ mentre gli autoscatti documentano le espressioni di ‘shock’ del pubblico di quella cucina.
‘Questa &egrave una bomba. Se il mio dito si stacca dal pulsante saltiamo tutti!’
Il padre &egrave scioccato la sua espressione diventa quasi di terrore e non riesce a dire nulla mentre anche la madre sgrana gli occhi di fronte a quella figura, il giovane tenta di avvicinarsi e per risposta si becca un pugno nello stomaco le due ragazze si sono attaccate alla parate e non si muovono come pietrificate da quel gesto di violenza appena visto.
L’uomo poi quando vede che il ragazzo si rialza stando a distanza li esorta a salire al piano di sopra, compone la fila con la più piccola in cima la madre dietro il giovane poi il padre e per ultima: la grande.
Tiene in mano il panetto di pongo avvolto dal celofan trasparente con dei cavi che ne escono e una tastiera numerica come quelle dei computer. Appoggia il panetto digita dei numeri e nella camera matrimoniale fa vedere che imposta il timer a 90′ minuti. Poi tira fuori dalla borsa che aveva a tracolla delle corde spesse. Ordina al giovane di avvicinarsi gli lega con un cappio stretto il collo e poi come se avesse un guinzaglio gli fa’ legare i polsi del capo famiglia dietro la schiena. Le ragazze terrorizzate sono appiccicate alla parete e piangono. Lega il guinzaglio del giovane alle sporgenze infondo del letto poi si avvicina alla sorella e mentre la donna si dimena gli lega i polsi dietro la schiena e poi il resto della corda lo fa passare sulla vita e poi sopra il seno stringe un po’ per vedere le tette compresse da quella corda che esaltano le loro forme. Controlla che la corda legata all’uomo sia ben stretta, quindi con uno scatto prende dal bagno due salviette e lega i polsi delle due giovani Kinuko viene stesa a terra e si trova con la testa di fronte al padre rivolta verso il cugino mentre la sorella minore viene fatta inginocchiare di fianco alla madre. L’uomo si siede sul letto e guarda la famigliola e inizia un discorso e parla nella sua lingua madre.
La voce alterata cela il suo vero nome:
‘Sono un uomo che vi conosce, sono un punto della mia vita che ho deciso di farla finita e non so’ se andarmene da solo. Ho deciso di darvi una possibilità. Appartenevo all’esercito prima di venire qui, ero un buon soldato e sono stato cacciato perché ”

Qui si alterà e sbrotta senza continuare il discorso, un discorso che mentalmente si era studiato più volte, per essere abbastanza credibile. Prosegue quindi:
‘Se vi comporterete bene senza fare resistenze non la farò esplodere diversamente metto il timer a cinque minuti ‘ Facendo vedere che stava scorrendo il tempo
‘e vi lascio qui. A morire ‘
Il padre disse:
‘Noi siamo una brava famiglia perché?’
‘Zitto HAI CAPITO CHE SEI NELLA MERDA?!’
‘Si faremo tutto quello che vorrai ma lascia stare i ragazzi ti prego!’
L’uomo tira fuori dalla tasca una foto e senza farla vedere inizia un monologo su perché la mia famiglia mi ha abbandonato e altre fandonie che descrivono l’anima conturbata di un pazzo senza alcun futuro poi il volto coperto dalla maschera senza espressione guarda il padre e dice:
‘Ora prima di morire ci divertiremo e se esaudirete i miei desideri me ne andrò lasciandovi in pace. La mano si avventa dolce sulle gambe di Kinuko e poi invade con piacere la chiappa ricoperta e con stupore si accorge che la giovane &egrave senza mutande sente già il suo cazzo irrigidirsi mentre tocca la giovane. Il padre lo insulta e cerca di mediare, la madre interviene e vuole offrirsi al posto della figlia. Il capo famiglia tace. L’uomo gli mostra la bomba la scuote di fronte ai loro occhi e poi prende la giovane che &egrave a terra e la mette sul letto.
Il padre: ‘Non opponete resistenza o &egrave peggio fate come vi dice!.’
Proprio in quel istante il bruto prende la piccola e la mette sul letto al centro della stanza recupera anche la madre e la getta sul letto mentre il giovane legato non dice nulla e guarda la scena.
Come delle anguille le donne si muovono sul grande letto cercando di liberarsi da quelle corde che tendono il loro corpo.
L’assalitore inizia a slegare la mamma che rimane sul letto. Quando &egrave libera gli ordina di levare i pantaloni al giovane. Lei li tira giù e l’uomo indica anche le mutande appare quindi un cazzo di otto centimetri eretto e gonfio che punta già in su.
Sotto la maschera cela il suo sorriso sapendo che forse il figlio era come lui. Lo avrebbe fatto divertire quello era per lui un battesimo, forse un giorno gli avrebbe detto che era lui l’assalitore. Il suo piano era ben congeniato studiato in un anno intero doveva solo vedere se tutte le sue idee sarebbero andate in porto.

Fine Cap. 1

COntiNua
Japan Sex Toys (Cap.2)

Prima fase del piano: indurre la voglia di sesso nelle femmine.

Prese la madre per la coda dei capelli e la tirò di nuovo sul letto e poi mentre lei lo guardava con terrore iniziò a sculacciare la ragazzina in minigonna ancora legata. Quando fu soddisfatto delle sue urla per quel tocco non gentile senza sfilargli la gonna introdusse le sue mani sotto, non riuscì però a tirare via le mutandine bianche fu costretto ad arrotolare in su la gonna per poi sfilare le mutande. Apparve cosi un bella figa ben curata , si trattava di una striscia di sei centimetri che arriva quasi all’ano. La madre viene spinta giù dal letto mentre l’uomo posiziona meglio Harumi, gli tira su le gambe ad angolo mentre lei fa’ stridere la voce e poi continua a tirarle via gli abiti, gli scopre parzialmente il seno tirando in giù il rosa del reggiseno e poi fruga nella borsa e porge alla madre un vibratore nero a forma di cazzo.
L’oggetto &egrave lungo otto centimetri e nel finale c’&egrave la sagoma dello scroto poco sotto il comando per accendere l’apparecchio.
La madre ha nel viso il terrore nel non sapere cosa deve fare con quell’oggetto.
La voce del suo carnefice dice:
‘ferma e non ti muovere ora devo guardare la grande.’
La donna come congelata da quella frase si limita a guardare i movimenti del folle che le tiene in ostaggio.
L’uomo con violenza slaccia i pantaloncini di Kinuko poi la gira nuovamente e sul giallo delle sue chiappe inizia a schiaffeggiarla mentre nella stanza si ode solo quel rumore e il dolore che la giovane non tiene per se.
Suo zio la gira e poi le tira su la canottiera gialla facendo apparire il reggiseno verde e inizia a palpeggiare con vigore quei seni, li libera dal tessuto, sente il suo cazzo irrigidirsi mentre continua il movimento ondulatorio, si tira su leggermente la maschera scoprendo il mento e la bocca &egrave per lui irresistibile la voglia di leccare quei capezzoli. Non parla mentre la sua lingua come una lama gira intorno al capezzolo destro per poi inglobarlo completamente con la sua bocca e succhiarlo come fosse una caramella saporita. Quando ritiene di averne gioito abbastanza si ferma, si volta verso la parete sistema la maschera e fruga di nuovo nella borsa e tira fuori un vibratore più piccolo di colore rosa. Guarda la sorella e le dice:
‘Ora le facciamo scaldare un po’ mi sembrano un po’ fredde.’
La donna risponde : ‘No’ la prego ‘.’
Il padre interviene: ‘Fai come ti dice ‘ fidati’. L’uomo in realtà pensava al fatto che un intrusione fatta da quei giocattoli poteva risultare meno dannosa per le due, non conosce il suo aggressore, magari &egrave solo un pervertito che gode nel vedere le donne venire. Magari tutto sarebbe finito senza danni collaterali era una speranza alla quale doveva aggrapparsi.
Inoltre anche se non voleva darlo a vedere sentiva che il suo cazzo era teso, la visione della stupenda figa e il culo nudo della più piccola aveva innescato il grilletto della sua pistola di carne.
La donna con disgusto accende l’oggetto nero mentre il carnefice la osserva e con il corpo vestito si piazza sulla grande e si strofina facendo sentire il suo pene duro racchiuso nei pantaloni e nelle mutande alla nipote.
Harumi &egrave in silenzio mentre sente l’oggetto che vibra sul suo pelo.
In realtà anche lei, ne possiede uno, che ha acquistato durante la sua ultima vacanza e che ha già avuto modo di testarlo, solo che questa volta &egrave una persona diversa che lo usa: sua madre. Le parole però del padre l’hanno rincuorata, se per lui va bene, vuol dire che non c’&egrave nessuno motivo per disprezzare quel momento. I lamenti che si odono sono solo della sorella che muove la testa per evitare di guardare l’assalitore e il cugino come imbarazzata dall’oppressione del corpo del suo boia. La madre dopo aver stimolato le labbra della piccola inizia a penetrare delicatamente la figa della giovane figlia, si vede che &egrave impacciata: tocca con due dita l’arnese e lo muove piano la piccola chiude gli occhi e in silenzio inizia a sentire le vibrazioni del giocattolo sessuale. La voce di Kinuko stride per la stanza perché l’assalitore le strizza i capezzoli e la fa solleticare intorno ad esso con il vibratore. E’ una sensazione fastidiosa e di tanto in tanto incrocia lo sguardo del cugino , il suo sguardo scende sul fallo che &egrave ben teso di fronte a quelle visioni.
La mamma intanto mantiene l’oggetto fermo e con l’indice stimola il glande per far lubrificare meglio la figa della sua piccola figlia. La ragazza reagisce e le sue urla dichiarano il piacere per quel momento fino al suo primo orgasmo. I lamenti di fastidio della maggiore non riesco a coprire quell’urlo prolungato della piccola per l’orgasmo ottenuto. La madre leva l’oggetto mentre la piccola riprende il fiato e il cattivo della situazione decide di penetrare con il vibratore la grande.
Lei smette di lamentarsi e chiude gli occhi, mentre l’uomo inizia a seviziarla, la madre rimane ferma sul letto e osserva il nipote che a sua volta guarda la figlia maggiore, non osa guardare il capo famiglia a paura di vedere la sua espressione che potrebbe essere di piacere o di terrore. Il fiato della grande la tradisce il seno si muove su e giù e dichiara il piacere che sta provando. A quel punto però la madre interviene e fa’ una supplica:
‘Per favore la lasci stare &egrave giovane’ Con la mano poi tocca il petto dell’uomo, lui quindi si alza e appoggia con calma l’oggetto e poi si avvicina alla donna matura.
Con forza la prende per le spalle e la costringe a inginocchiarsi poi le passa le braccia dietro la schiena e inizia a legarla nello stesso modo di prima con il seno ricoperto che sporge intorno ai quattro giri di corda che le cingono il corpo. Poi la tira verso il suo nipote prediletto. Il suo viso &egrave di fronte al cazzo del giovane lei chiede gli occhi mentre immagina quale sarà il suo destino. Il persecutore prese per la coda di cavallo la sorella e poi le avvicinò il nipote, la sua bocca si posizionò sulle palle poi il ragazzo fu obbligato a prendere la testa della zia e con la mano ad infilargli la cappella in bocca.
L’uomo prese un coltello dalla borsa lo mise alla gola del giovane e da dietro si gusta lo spettacolo mentre ordina con quale ritmo tirare la testa della zia del giovane.
Il Ragazzo non dice nulla ma &egrave eccitato e compiaciuto dalla cosa il suo corpo reagisce e ben presto la donna non riesce a contenere la sborra che zampilla. L’aggressore si sposta prende una telecamera dalla borsa e riprende il volto della sorella il ragazzo lascia la testa della zia e lei riprende fiato visto che aveva inglobato tutto quel cazzo. Un filo di sborra lega il cazzo a bocca mento e guancia. Il glande del giovane ne &egrave ancora pieno. L’uomo ordina : ‘ancora.’ Il giovane senza attende si avvicina prende il collo della zia e infila di nuovo e con movimenti di bacino e tirando a se la donna mentre emette suoni di fastidio continua a scoparla in bocca, dopo altri quattro o cinque minuti di tortura per entrambi perché lei non spalanca la bocca e per risposta il giovane spinge fino quasi alle tonsille. Sente che una nuova sborrata lo sta’ per far eruttare , si allontana e sente che il suo sperma invade la bocca della amata zia. Si stacca da lei e la sborra cade dalla bocca fino al pavimento e sul seno ancora ricoperto, &egrave stanca e essendo legata per riprendere fiato si appoggia sul polpaccio del nipote il quale vede il volto dello zio che lo sta guardando e che poi si volta dall’altra parte per non celare l’odio che l’uomo ora prova per quell’azione forzata. L’aguzzino guarda il ragazzo e gli dice:
‘Devi far pipi vero?’
Il ragazzo sente lo stimolo ma scuote solo la testa .
Il carnefice guarda la sorella e indicando il volto con l’idice dice: ‘Falla!’
La donna chiude gli occhi mentre un getto inizia a colpire le labbra quello che il fratello non sapeva e che a lei piace il pissing la donna tirò fuori la lingua mentre il getto zampilla e le cade sugli abiti, qualche filamento di sborra le cola ancora, l’uomo ora la prende e la trascina cosi inginocchiata al fianco del marito che per ora non gli degna uno sguardo guarda le figlie che ancora sono immobili sul letto e che non hanno voluto neanche muovere la testa per vedere quello che accadeva. Il giovane ora risulta più rilassato per il suo orgasmo e la pisciata il cazzo &egrave tornato ad essere molle. L’uomo ora si avvicina alla piccola e gioca con il suo capezzolo desto poi una frase esce:
‘Ti piace tua sorella?’
La ragazza inquietata guarda il volto spaventato della sorella poi la tira su e gli slega i polsi. Compie la stessa azione per la sorella e poi le posiziona sedute l’uno di fronte all’altra ordina alle due di spogliarsi a vicenda, le due si guardo imbarazzate, poi la grande prende l’iniziativa e inizia a sfilare gli abiti da sopra alla sorella lasciando la parte superiore del corpo libera. Con più delicatezza la piccola fa la stesso lascia però il reggiseno alla sorella che &egrave slacciato dietro, l’uomo la sgrida e dopo aver tremato delicatamente le leva anche quello e la seconda di seno &egrave di fronte a lei. L’uomo da dietro le guida le mani e le fa’ palpare i seni della sorella, inizia a singhiozzare e sembra che si debba soffiare il naso, escono delle lacrime mentre massaggia dolcemente il seno della maggiore, ordina alla giovane di concentrarsi sui capezzoli e proprio dopo un po’ di quel massaggio la grande capisce la situazione e inizia anche lei a piagnucolare. Ora ordina alla grande di succhiare i capezzoli della piccola mentre lui le blocca le braccia in alto, la grande dopo aver dato qualche bacio leggero al capezzolo destro tira fuori la lingua e la ruota intorno ad esso. Molto lentamente, poi &egrave il turno della piccola che viene guidata dal cattivo le tiene una mano sotto il mento mentre l’avvicina alla maggiore, dopo un po’ la grande non riesce a trattenere un lamento di piacere dato da quella sensazione. L’uomo si allontana e ora ordina alla giovane di leccare la figa della sorella, lei piangendo si abbassa ed esegue. Dopo un po’ la ragazzina smetta e si mette a piangere, il carnefice dice così non và bene, fruga quindi nella borsa, tira fuori un barattolo prende una pastiglia e costringe la piccola a ingoiarla, le tappa il naso per essere sicuro che la deglutisca; fa lo stesso per la grande. Il padre si lamenta e per risposta l’uomo si avvicina e lo imbavaglia con uno degli asciugamani che prima con stringevano i polsi della piccola, le due ragazze hanno le pupille dilatate e rimangono sdraiate sul letto sotto l’effetto di quella sostanza.

Fine Cap. 2

COntiNua
Sorelle Lesbiche e zio sborrone (Cap.3)

Harumi e il suo orgasmo, Kinuko il vero bersaglio dello zio maiale

Senza che l’uomo apra parola dopo qualche minuto le due come per istinto iniziano a baciarsi e a toccarsi a vicenda i seni si stringono sempre più l’una all’altra, la maggiore dopo un lungo bacio di bocca si sente la finga in fiamme e sente che &egrave molto bagnata vuole che anche la sorella arrivi ai suoi livelli si mette in ginocchio la bacia e massaggia la figa penetrandola con uno e poi due dita mentre la piccola si contorce e ansima per il piacere che sta ora provando. La piccola si alza entrambe a busto su, si baciano poi Harumi inizia a leccare il collo della sorella scende ai capezzoli e l’imbarazzo di prima non c’&egrave più si sente libera da ogni pensiero a solo voglia di godere, strizza con l’altra mano il capezzolo non &egrave più una cosa gentile vuole quasi farle sentire le unghie: piacere e dolore allo stesso tempo, la maggiore tira indietro la testa e a occhi chiusi assapora quelle sensazioni. La giovane fa sdraiare la sorella e le massaggia il glande delicatamente e a volte più forte fra le urla dirompenti che si odono nella stanza mentre
Kinuko si tiene le mani alla testa per quell’inaspettato piacere che sta ora provando. La ragazza ora infila la lingua nella figa e la sua bocca sparisce attaccata alle dolci labbra mentre scava sempre più veloce nelle intime parti di sua sorella maggiore. Kinuko viene chiede pausa si alza e poi bacia la sorella dolcemente spinge la piccola per farla sdraiare molla la sua bocca e senza indugiare infila il suo dito anulare nella figa e inizia a muoverlo mentre con la lingua assapora il gusto della figa della sorellina. Mentre &egrave sottoposta a questa piacevole tortura l’uomo si avvicina e le piazza in bocca un cazzo di gomma la ragazza lo succhia senza dire nulla mentre continua a mugolare sotto i colpi di lingua e per la penetrazione di tre dita che le invadono la figa. L’uomo si allontana e mostra l’attrezzo alla maggiore, si tratta di un cazzo finto che con un perizoma si allaccia alla figa. Un perno interno entra nella figa di chi lo porta i laccetti fanno in resto. La più grande lo indossa. Mette le gambe della sorella a ‘V’ e poi tenendo il cazzo con la mano destra lo direziona nella figa e scivola fino a penetrare la piccola. Si muove piano fino a fare sparire tutto il prolungamento poi inizia a muoversi sembra un uomo che scopa una femmina anche lei &egrave sollecitata da quel piccolo perno per cui sta godendo, forse non in egual modo, ma dai movimenti e vibrazioni date dai loro corpi. Non riesce a stare su con la schiena per sentire meglio quell’attimo decide di scendere bacia la sorella mentre la sospinge sempre più forte per sentire anche lei il piacere di quella penetrazione entrambe urlano, ma, quella che giunge all’orgasmo &egrave Harumi, la grande si ferma mentre i loro corpi appaiono sudati e entrambe riprendono fiato, per le mosse che fin ora hanno dovuto compiere. L’uomo tira giu la piccola e si leva la maglietta la usa per legare i polsi della giovane che mette al fianco della madre ancora lurida poi cammina e da dietro prende la ragazza con il cazzo di gomma.
Con violenza massaggia le tette sudate e dice:
‘Ora ti faccio godere io ‘.’
La ragazza che sembra aver ripreso la ragione sfrutta il sudore del suo corpo per cercare di sfuggire ai baci e al ‘palpaggio’ del cattivo, ovviamente la forza bruta dell’uomo ha la meglio e blocca la giovane sotto il suo corpo paralizzandole i due polsi mentre la sua lingua entra nella di lei bocca. L’uomo si leva i pantaloni e avvicina Kinuko al suo pacco gonfio ancora ricoperto dal tessuto. La giovane sente un odore intenso di urina e comunque anche una certa rigidezza piange mentre tenta di allontanarsi ma le sue forze non sono sufficienti. L’uomo gli tappa il naso e lei apre la bocca gli fa trascinare lungo il suo fallo di otto centimetri la bocca, lei si lamenta ma non ha scampo. Dopo un po’ l’uomo fa scendere le mutande e mostra il cazzo, la prende per la nuca e la tira verso il glande, lei chiude la bocca allora lui di nuovo le tappa il naso e lei &egrave attirata verso fallo che viene inglobato tutto di botto, l’istinto di donna gli fa salire la mano e controlla ora il pompino che fa in estremo silenzio. Continuano a scorrere delle grosse lacrime mentre il fallo si irrigidisce sempre più, quelle volte che le scappa al di fuori dalla bocca punta sempre in alto, rigido verso la pancia dell’uomo, inizia ad uscire anche un po’ di seme, lo ingoia &egrave schifata e cerca di tossire per sputarlo via, mentre il cazzo &egrave gonfio e ritto e l’uomo la trascina ancora verso di esso. L’uomo ora si gode una succhiata alle palle e la lingua che poi martella sul morbido scroto, sarà forse la droga ma la giovane prova una profonda tristezza e continua a lacrimare, viene spinta giù con la schiena l’uomo gli estrae il giocattolo e poi strofina il suo cazzo sulla morbida peluria ed infine la penetra. Non &egrave gentile due colpi leggeri e poi inizia a pompare con forza facendole sentire il fallo ben dentro mentre lei si lamenta dicendo che non &egrave giusto, fra pianto e grida leggere. Il ritmo aumenta e quelle tette rimbalzano come budini sotto i colpi del cazzo. L’uomo poi li afferra e li schiaccia e molla con forza. La ragazza regge forte il finale del letto mentre geme, ormai non si capisce se sono versi di repulsione o di piacere, il suo corpo suda la sua figa &egrave un fuoco e una grossa produzione di umori che cingono il cazzo dell’assalitore. L’uomo sente che il ritmo lo eccita e che se continua verrebbe, estrae il cazzo e tenendo per il sedere la nipote la gira facendola mettere alla pecorina, lei si aggrappa alla ringhiera del letto mentre il cugino la osserva. Si abbassa e l’uomo mascherato dopo aver strusciato la capella sull’ano entra diretto in figa e tenendosi alle chiappe inizia la cavalcata. LA monta va avanti per un po’ come un cane con la sua cagna fino a che i due corpi sudati non si toccano e l’uomo si ferma per prendere un po’ di fiato. Lei viene baciata dal cugino mentre l’uomo si stà sdraiando con il cazzo teso attende l’arrivo della sua amazzone, la richiama a se per impalarsi da sola. La giovane mette la parte del suo culo verso il volto dell’uomo inarca le gambe e si mette sopra mentre dirige il cazzo dentro la figa, per un attimo , un istante fatale incrocia lo sguardo paterno, chiude gli occhi mentre l’uomo sotto inizia a spingere con forza dentro la sua umida figa. Dopo un po’ l’uomo costringe la giovane a voltarsi fa in modo che il suo cazzo non esca da lei &egrave appena venuto lei sente che nella sua figa c’&egrave più bagnato ma non &egrave conscia esattamente di quello che &egrave successo, l’uomo mette le mani sulle chiappe per far muovere la femmina, dopo un po’ sente di nuovo il vigore del cazzo e inizia ad aumentare il ritmo sotto i lamenti di piacere e il fiato della giovane i capelli della giovane sono ormai oleosi quei movimenti e il fiato non tradiscono il suo orgasmo mentre il mostro continua la sua imperiosa cavalcata, facendo sempre attenzione, a non far uscire il fallo, le dà tregua giusto il tempo per rigirarla e farla sdraiare nuovamente sulla schiena. Allarga le gambe e riprende il suo viaggio. Si frema di nuovo fa uscire il cazzo e la tira su alla pecorina e lei si trova di nuovo la bocca del cugino che la bacia ma non riesce a contraccambiare perché sta volta si deve reggere il suo carnefice le sta dando delle botte fortissime e urla, sta provando un nuovo piacere sotto i colpi di quel cazzo. L’uomo si tiene alle sue spalle mentre sente il peso di quel corpo e il cazzo che sembra in fiamme dentro di lei. Lei urla sente il suo orgasmo e mentre la sua voce echeggia con il resto del suo corpo scende solo il culo rimane su. Urla:
‘noooo dentroooooo’
L’uomo urla e continua a spingere tanto &egrave che il letto si sposta in avanti. Poi si ferma e lentamente estrae il cazzo mentre Kinuko che ora &egrave tornate in se piange sentendo l’inondazione di sperma che &egrave dentro il suo corpo. E’ proprio il caso di parlare di un un fiume l’uomo aveva parecchi arretrati infatti non appena stappa il buco il liquido bianco cola verso il lenzuolo si forma una piccola pozza come un laghetto di sei centimetri e un continua a colare aumentandone lo spessore mentre la donna vibra e piange, non contento l’uomo prende il padre e lo porta a vedere lo spettacolo, lo lascia li mentre si avvicina alla piccola. Torna sul letto trascina via la grande e la lega, Slega il padre e prende la giovane estrae un coltello dalla borsa, si siede in mutante dietro la moglie e dice:
‘Vediamo quanta sborra fai?’
Il padre lo guarda: ‘Sei pazzo?’
‘Si e sono armato. Fallo e ti prometto che poi lei nessuno la toccherà altrimenti ”
Sotto quella minaccia il padre guarda la figlia e gli dice:
‘Va tutto bene non ti preoccupare lo sai che ti voglio bene.’
La ragazza sorride e passa la mano su pantaloni del padre, lui si sdraia mentre lei apre la cerniera e gli leva dolcemente i pantaloni, l’uomo si libera degli altri indumenti mentre la figlia lecca il cono paterno per prepararlo alla missione offerta. La piccola poi sale con la bocca e bacia il padre, forse &egrave ancora sotto effetto della droga si comporta come se quello fosse il suo uomo dimostra una certa esperienza mentre il palmo della mano scivola sul palo di carne e il padre non riesce a non muovere la sua lingua dentro quella della figlia &egrave eccitato pure lui. La figlia riprende a leccare il cazzo e quando il padre non riesce più a resistere con voce flebile le dice :
‘Dai sdraiati.’

Fine Cap. 3

COntiNua
Effetto droga per la madre (Cap.4)

Il giocattolo nuovo per la mammina e l’incesto con l’amato nipote

Il padre si posiziona sopra di lei e prima di penetrarla dice:
‘perdonami.’
La madre imbavagliata scuote la testa e urla ma la voce non si ode solo un lamento mentre il padre posiziona il fallo nella figa della piccola di famiglia. Il padre mette le ginocchia della figlia sopra in modo che distanzino il suo viso da quello della giovane e poi inizia a muoversi lento dentro di lei. La ragazza sospira senza emettere suoni tiene gli occhi chiusi e di tanto in tanto li apre e vede in fronte a se il volto paterno con un espressione diversa data dallo sforzo per l’atto sessuale mentre sente quella verga che scorre nella sua figa. Il ritmo dei movimenti aumenta e dopo parecchio la giovane smette di sospirare e inizia a mugolare il suo corpo reclama un orgasmo in avvicinamento. Il padre si muove ancora più veloce mentre sente quelle urla poi dà una botta forte di reni e sobbalza in avanti e si sposta verso il viso della giovane muove un po’ il suo cazzo e rilascia un piccolo quantitativo di seme sul volto in quella frazione di tempo la voce della piccola per quell’ultima botta ricevuta dichiara il suo orgasmo e una semplice parola ma con un tono mai uscito quasi sexy dice:
‘aahh papà”
L’uomo ora guarda sconcertato la sua opera e a testa bassa torna a inginocchiarsi di fianco alla moglie in attesa di essere nuovamente legato.

L’aguzzino ora prende la moglie la porta sul letto mentre si mette a legare nuovamente la piccola. La lega di fianco al cugino, poi prende dalla borsa una boccetta di vetro e recupera un asciugamano da bidet a questo punto mette il tampone sul volto della sorella mentre lei tenta di ribellarsi, lentamente i movimenti cessano e il respiro della donna diventa leggero il suo corpo non si muove ora &egrave senza forze con gli occhi chiusi.
Accarezza il corpo della sorella con gentilezza mentre piano, leva gli abiti che la donna ha addosso. Il suo cazzo si vede rigonfio dentro gli slip.
Tra lo sguardo attento di tutti i presenti si muove. Le allarga le braccia e le gambe formando una croce. Il marito ha il bavaglio sul volto mentre guarda terrorizzato la moglie alla merce del folle.
L’uomo fruga nella borsa ed estrae un oggetto enorme.
Una grossa pedana con sopra una scatola nera e sopra di essa un cazzo in gomma lungo circa undici centimetri . Il fallo &egrave posizionato sopra una specie di binario che lo muove in avanti e indietro, il glande dell’oggetto &egrave piuttosto grosso rispetto al resto e il fallo &egrave lievemente ricurvo. L’uomo attacca l’oggetto alla presa di corrente, posiziona con perizia l’arnese muovendo anche il corpo della donna. La pedana poggia sotto il sedere mentre lentamente introduce il glande dell’oggetto, la donna non reagisce sembra non percepire nulla sul suo corpo. Continua a far entrale il fallo dolcemente e piano fino a che non scompare completamente, poi prende il comando dell’oggetto che &egrave legato alla scatola e preme il pulsante di avvio.
L’oggetto parte e si sente il rumore del meccanismo che inizia ad uscire ed entrare dalla vagina della mamma. Il glande giocattolo rimane sempre all’interno mentre il resto del bastone si muove uscendo e rientrando nella donna. Dopo un po’ di quella stimolazione quasi cinque minuti la donna lentamente apre gli occhi. Non riesce a muovere altri muscoli il respiro si fa più veloce mentre sente che nella sua figa c’&egrave un oggetto che le entra e sembra stimolarla in modo mai fatto. Il ciclo dell’oggetto &egrave ripetitivo per quindici secondi si muove uscendo e rientrando poi si ferma in fondo per circa cinque o dieci secondo e vibra leggermente, dalla bocca aperta inizia anche a uscirle della bava data dall’eccitazione la sua figa &egrave in fiamme, e anche da essa si inizia a vedere gli umori vaginali che colorano l’oggetto. Anche il fiato aumenta e le tette si muovono seguendo il ritmo. Il cazzo del giovane nipote &egrave teso più che mai di fronte a quello spettacolo. Ad un certo punto la donna emette un urlo flebile ma ripetuto : ‘oeeoo’ seguendo il ritmo il suo corpo si muove un po’ di più mentre i peli della sua figa sono sempre più intrisi di umori. L’uomo guarda la figa e poi non riesce a non tirare fuori la lingua e a leccare quei peli come un pennello di precisione che vernicia un angolo. L’uomo con la mano tocca l’oggetto e si sposta in pratica ora scorre solo il glande di plastica dentro spinge e da quella posizione ne vede la sagoma apparire e scomparire, l’urlo della donna e il respiro cambiano e diventa un ‘hiiiooo hiiiioooo’ . La donna stride ed &egrave chiaro che ha appena raggiunto il suo orgasmo, l’uomo mascherato però non spegne l’oggetto che continua a scavare nella figa zuppa di umori della donna. Mentre scende dal letto per andare a staccare il figlio dal letto un schizzo intenso parte colpendo l’oggetto di plastica. Prende il giovane e tenendolo al guinzaglio gli fa’ cenno di salire sul letto e poi la sua voce alterata dalla maschera che indossa si ode:
‘Falla godere! Mettile il cazzo alla mammina ne ha bisogno!’
Il giovane leva l’oggetto e la donna immobile sembra riprendere un respiro normale. I suoi occhi sono aperti e sembrano assenti. Il ragazzo si posiziona e inizia a penetrare la zia. Il carnefice tira fuori dalla borsa le manette e visto che la donna ora si &egrave ripresa un po’ con le mani anche se prive di forza tenta di allontanare il busto del giovane viene legata alle assi di ferro della spalliera. Ora &egrave di nuovo inerme e impotente mentre il suo fiato dichiara il piacere che prova mentre il cazzo del nipote la possiede. Dopo un po’ il giovane ricopre con tutto il suo corpo la zia, sente le tette che si muovono appiccicate a lui mentre lei ingloba ora tutto il suo cazzo e inizia così a spingere con ancora più vigore dentro la zia. Sente quanto lei sia bagnata e i movimenti di vagina della donna che consenziente in pratica si sta godendo quell’istante mentre ansima e basta guardando il soffitto della stanza. Si sente lo ‘spac’ dei corpi che si avvicinano e allontanano, il ragazzo non &egrave abituato a quella situazione ne a controllarsi e tutto quei movimenti che sente, il calore e il bagnato che ha intorno al cazzo lo portano al suo orgasmo, la donna sente la sua figa riempirsi e in quell’istante un urlo acuto e un irrigidimento dei suoi muscoli a partire dalle gambe segnala l’avvenuto orgasmo.
Per un istante il ragazzo si sdraia e non si muove riprendendo fiato mentre il suo fallo giace nella vagina della zia. Il ragazzo si alza e poi come preso dall’istinto inizia a strizzare con forza la vagina della zia, ora l’urlo &egrave di dolore dato da quel pizzico, il volto del giovane fa paura mentre vede uscire il suo sperma che scende fino all’ano e quando giunge li si ferma e si allontana dalla zia.

L’assalitore ora riprende la piccola, la costringe a legare il cugino, poi si avvicina alla bomba finta schiaccia i tasti e si vede il Timer che segnala 6.00.00 inizia un breve discorso:
‘Questa bomba esploderà tra sei ore, io prendo Harumi e poi disabiliterò a distanza la bomba, la ragazza la rilascerò poi, non le farò nulla ho deciso che non voglio morire.
Rimanete qui e non vi succederà nulla se farete qualche cosa lei sarà la prima a subirne le conseguenze.’

Poi si dirige tirando la ragazza verso la sua camera, tira fuori una camicetta della mutande rosa e gliele porge mentre osserva con calma la vestizione della stessa, tra singhiozzi la giovane si veste escono con calma dall’abitazione e poi arrivati alla macchina l’uomo apre il bagagliaio e un oggetto bianco appare lo prende. E’ un oggetto strano la fa appoggiare al baule quasi a pecorina con forza le tira giù le mutandine poi inizia a infilare l’oggetto che penetra la figa e rimane tra le chiappe della piccola tira su le mutande e l’oggetto non si vede più.

Fine Cap.4

COntiNua
Rapimento con Vibratore (Cap.5)

Ritrovarsi in un posto sconosciuto essere drogata e far sesso con chi avrebbe potuto salvarla

Dopo diverso tempo il veicolo si trova in una zona industriale dove vi sono diversi capannoni &egrave assai presto e nelle strade non vi &egrave in giro nessuno.
L’uomo recupera una pillola e apre il bagagliaio. La ragazzina &egrave terrorizzata. Come aveva fatto prima le tappa il naso e lei apre la bocca. Gli infila la pillola e poi la benda a questo punto si leva la maschera e la porta in giro tra le stradine vuote. Ad un certo punto la ragazza inizia a camminare in modo scoordinato per l’effetto della droga, le gira la testa e le manca il senso d’equilibrio. E’ un rischio, ma, l’uomo decide di correrlo. Le leva la benda e le parla:
‘Ciao’ la ragazza lo guarda ma non riesce a mettere a fuoco e sente la voce come se ci fosse un eco. ‘Comportati bene, stai qui ‘ e vediamo cosa succede. Lo vedi questo &egrave un telecomando.’ Lo zio lo attiva e subito la giovane sente che nella figa e nell’ano iniziano a sentirsi delle vibrazioni. Non le dà fastidio ma le dà piacere fino a che l’uomo non interrompe l’azione.
Poi rimane li attaccata ad un palo della luce mentre il suo carnefice si allontana, egli si nasconde e prende la sua camera per riprendere i movimenti della giovane diciottenne.
Di tanto in tanto aziona l’apparecchio e riprende con cura le espressioni e i movimenti che la ragazza compie. A volte la sua mano afferra la gonna e chiude il pugno facendo salire il tessuto e esponendo di più le gambe.
Dopo circa un quarto d’ora di tortura ove la giovane viene sollecitata e poi l’aggeggio viene fermato si abbassa, tenendosi al palo, in quell’istante un furgone passa, vede la ragazza e si ferma. Dal mezzo esce un giovane cinese che si avvicina, chiede alla giovane come stà. Lei risponde:
‘La prego’ poi in quel mentre riparte il vibratore e la giovane involontariamente ansima e inizia a palpare i pantaloni della persona che le sarebbe venuta in soccorso. Da prima il nuovo arrivato si allontana, sale sul mezzo e spegne il motore. Poi si guarda in giro e prende la ragazza per le spalle e si fionda in un vicolo. Lo zio li segue senza farsi vedere e inizia a far vibrare a massima potenza il vibratore quando giunge all’angolo vede il cinese che sta palpeggiando la giovane appoggiata ad un muretto mentre ormai il seno é già libero tra la camicetta. L’uomo la bacia sul collo lei continua a tenere la mano sulla figa ricoperta ancora mentre sente il flusso del vibratore e il suo fiato indica la crescente voglia di sesso.
L’uomo si piazza dietro di lei &egrave inizia a strizzare i seni; si concentra sui capezzoli , forse anche per la leggera brezza del mattino, i capezzoli si irrigidiscono escono a punta , li percuote con la sua lingua e intanto continua a palpeggiarli con molto vigore.
La mano scende e arriva alle mutandine, ben presto si accorge che la giovane ha una arnese di plastica, stupito lascia i seni tira su la gonna per osservare meglio. L’oggetto smette di vibrare mentre ne sente la sagoma dentro le mutandine. Invece di levarlo lo scuote manualmente e sente ancora il fiato corto della femmina che segnala il piacere di quell’azione.
La bacia in bocca e lei senza esitare contraccambia ormai non capisce nulla vede ombre. Poi l’uomo lentamente le tira giù le mutande quando arriva al ginocchio lei chiude le gambe, lui allarga le ginocchia e l’arnese rimane fermo nella sua figa come incollato, poi lo vede scendere, gli umori di lei sono forti infatti dolcemente lo estrae, lo appoggia a terra e vede che dalla sua figa sgocciola il nettare femminile. Dei blocchi di umori scendono colorando il polpaccio.
L’uomo da prima passa la mano dolcemente poi infila l’anulare nella figa e inizia a stuzzicare la giovane. Un rumore tipico della figa sollecitata si sente nel vicolo mentre l’uomo aumenta sempre più il ritmo. Non &egrave gentile ma un tocco forte che di sicuro provoca quasi una sensazione di dolore alla giovane. Lei si abbassa come per sedersi, mentre le mutande tese dalle gambe segnano il limite di apertura delle ginocchia stesse, mentre la schiena &egrave appoggiata alla parete. La sua mano scivola sulla peluria e lei stessa si stimola mentre l’uomo continua quella penetrazione il suo fiato &egrave corto godendosi l’attimo.
Poi vibra un lieve getto di umori spruzza la mano, l’uomo la leva mentre lei chiude le gambe e fa’ scivolare a terra le mutandine e si gode quello che &egrave un orgasmo mentre il fiato sembra tornare alla regolarità. La ragazza sta per sedersi a terra quando l’uomo le passa la mano e l’afferra per l’ascella tenendola un po’ su, apre la cerniera dei pantaloni. Indossa quei pantaloni con tante tasche. Anche il cameraman &egrave stupito e allo stesso tempo eccitato. Vede che l’uomo le prende la mano e gli fa afferrare il suo cazzo. Non &egrave ne grosso ne lungo arriva circa a otto centimetri e non &egrave ancora teso, ricopre il cazzo con la mano della giovane sopra la sua mentre in pratica si fa segare il cazzo.
Da quella posizione la ripresa inquadra anche il movimento ondulatorio dei seni che seguono il ritmo della masturbazione in corso. I capezzoli a punta ballano come due fragole sul cespuglio mosse dal vento.
Dopo un po’ di quel massaggio appare la cappella bella gonfia e il cazzo che ora &egrave decisamente più rigido. Il glande ha una forma particolare sembra un grosso fungo arrotondato sulla punta. Il cinese sposta la mano e avvicina la giovane passando dall’altra ascella e inizia di nuovo a godersi con il tatto la tetta destra. Poi fa scendere la giovane che ora poggia il culo sull’asfalto mentre gli porta il cazzo alla bocca, lei da prima si gira poi viene presa dalla testa in alto e non ha più scelta apre quindi la bocca e inizia a acquisire il fallo. L’uomo inizia a scoparla in bocca mentre lei tiene alte le mani come se qualche d’uno le puntasse una pistola alla schiena mentre si rende conto che non vuole sentire quel sapore di cazzo. Sente nel naso come l’odore di pesce morto &egrave quasi disgustata ma inerme di fronte alla sevizia che stà subendo. Il cazzo &egrave teso e anche se lei indietreggia lo trova li puntato sulla bocca, l’uomo senza toccarselo con le mani muove il bacino facendo rimbalzare la cappella sulla bocca fino a che la giovane non lo ingloba di nuovo. Quando l’uomo &egrave soddisfatto l’afferra e la mette alla pecorina e inizia così a montarla in figa, dopo un po’ della presenza di cazzo in figa la femmina riprende ad ansimare ora oltre al fiato si ode una flebile ‘ihiii’ che aggiunge lo stimolo all’uomo per quell’istante che sta passando dentro quella figa che gli pare molto stretta se bene sia assai lubrificata. L’uomo continua a strizzarle entrambe le tette mentre si gode quella posizione. Il maschio sente come scivolare a terra la giovane, decide di prenderle la gamba sinistra la alza per aria e l’avvolge con il suo braccio sente anche che per effetto di quella posizione la figa &egrave meno stretta e aumenta quindi il ritmo, la giovane tiene una mano appoggiata al muretto perché non si sente stabile. L’uomo però sente che gli esce il cazzo dalla pelosa figa, prende la mano libera della giovane e la pone sulla figa di modo che lei stessa faccia da perno al suo cazzo. La ragazza ora geme di più seguendo il ritmo incalzante dell’uomo che ha dentro. Harumi urla sentendo che sta per avere un nuovo orgasmo quel ritmo la sta portando al settimo cielo. Ecco l’orgasmo le sue forze sembrano perdersi mentre con il fiato e la voce dichiara il momento, ma, l’uomo ancora non &egrave giunto al culmine e se ne frega di lei mentre continua a spingere e da ora con potenti colpi di reni che scuotono l’intero corpo della giovane. Poi il soccorritore la lascia di fretta si leva da lei, mentre la giovane non sostenuta più dal ragazzo si ritrova seduta a terra e senza capire nulla il cazzo del cattivo sta ora colorando la sua guancia sinistra mentre sgocciola e perde consistenza di fronte a lei. Lei chiude gli occhi mentre sente il denso sperma che vivo si muove sulla sua pelle in quell’istante perde il controllo di se stessa senza rendersene conto li a terra inizia a urinare formando una chiazza che le tocca il sedere spalmato sull’asfalto, l’uomo non si &egrave neanche accorto corre verso il furgone per sparire a grossa distanza &egrave lo zio che và li a fare le ultime riprese.
Egli &egrave però eccitato sente il suo cazzo duro mentre vede la nipote sfatta da quest’ultimo atto.

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