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Racconti di Dominazione

Giuda le mie Giocate

By 7 Settembre 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Prefazione:Nota Bene Questo racconto è nato da un gioco di Gdr Erotico, quindi sarà esposto come nel gioco, Lui, lei che si alternano, descrivono i loro movimenti e parlano al presente, queste persone non esistono nel reale. Quindi partirò nel descrivere la situazione di ‘Gioco’ per aver una visione piu’ ampia della narrazione.

Un Accordo, io sistemo l’auto della tua amica senza chiedere un soldo e tu ti presterai a farmi da cavia per progredire come massaggiatore, questo fu l’inizio con Serenella. Lei diciannovenne così ingenua italiana ,circa un metro e settanta ma dal seno prominente, neri capelli che le sfioravano le spalle, sembrava così timida, quegli occhi marroni così fuggevoli facile ad abbassarsi,ingenua nel suo modo di essere,li in America in Terra straniera dove incontra me, Giuda Russo di Mosca ventiquattrenne dal fisico longilineo ma abbastanza muscoloso, parlo assai stentato l’americano ,sembro così freddo al resto del mondo..ma ho un problema..i Seni abbondanti..perdo il controllo..non so cosa mi succede..sembro un’altra persona, devo curarmi lo so’ ma..ora non è l’ora di farmi l’autoanalisi, parliamo dei fatti, cosa successe al interno del Magazzino dove tutto era pronto’nei minimi dettagli..io lei da soli

Giuda [l’accompagna in una stanza che sembra far da magazzino del Officina, ruote ammucchiate, attrezzi appesi alla parete,il soffitto è in parte scalcinato, l’ambiente è illuminato solo da una lampadina che dal soffitto pende da un filo sottile ,al centro della stanza ben visibile un lettino da massaggi abbastanza grande da una piazza e mezzo ,le gambe del lettino sono molto basse quasi come una tavola giapponese, è posizionato sopra una coperta abbastanza grande che va oltre il lettino. Sul tappeto posizionati in un angolo dei contenitori si profumi e oli per massaggi, più avanti si può notare la porta del bagno, porta in metallo non vi è la chiave per chiuderla ne al interno ne al esterno, dentro solo gli articoli sanitari, uno specchio con lavandino e una piccola doccia 90x90cm con il separé in stoffa plastificata che si apre e si chiude con degli anelli sulla struttura alta in ferro ove scorrono] tu po’ andare a Cambiare da! [le indica la porta del bagno, il Russo indossa solo una vestaglia nera chiusa con una corda nera, ciabatte bianche ai piedi , sotto non porta nulla ma lei non può saperlo ancora, nel bagno ha posato un asciugamano per lei, ma assai lungo e stretto, che a malapena potrebbe ricoprire una ragazza dai seni al fondoschiena..ma una ragazza con poco seno ma non come quello di Serenella]

Serenella [osserva a disagio quella stanzetta malamente illuminata, dove fanno bella mostra di se vari oggetti di officina. L’odore di gomma che sente è sprigionato da alcune ruote ammucchiate in un angolo. Sospira, evidente il suo senso si malessere] Di là [guarda verso la porta indicatale, avvicinandosi lentamente all’uscio indicatole] Ma…c’è un asciugamano con cui coprirmi? [si gira verso Giuda che con quell’accappatoio nero le incute un certo timore. Indossa gli stessi abiti di ieri]

Giuda Da [continua a tener il braccio destro teso verso la porta] tu trova asciugamano per coprire te da [alza e abbassa il viso, espressione seria del viso, scuri occhi che la fissano glaciali potrebbero mandarla in soggezione, la manica della vestaglia è larga e lei pio’ vedere da quella posa il braccio del uomo dal basso verso l’alto, resta fermo, la fissa nel indicar la porta, pochi attimi e si volta e si avvicina alla porta da dove sono entrati]

Serenella [entra nel bagno, fiocamente illuminato anche questo, e si guarda intorno, ben misero come bagno ma del resto siamo in un’officina. Sospira, cerca con lo sguardo l’asciugamano e trovatolo lo spiega. lo guarda perplessa poi, senza ancora svestirsi se lo mette davanti. Le arriva quasi alle ginocchia ma è stretto. si affaccia dalla porta del bagno] Scusi…mi scusi…ecco….non ha un asciugamano un pochino più largo? [gli domanda, sorridendo affettatamente]

Giuda [mentre lei entra in bagno, lui si ferma davanti la porta da dove sono giunti, il palmo teso la preme la spinge, la chiude, e pure a chiave, porta la mancina a far scattare la serratura ] Largo? [mentre si volta dalla porta, passi lenti verso il lettino] tu guarda sotto lavandino piccolo mobile da [al interno può trovare un asciugamano bianco lungo 1.5 Mt ma largo solo 30 cm] tu fare presto da! tu sa che io ho chiuso officina per prova noi da!

Serenella [richiude la porta, non fa caso allo scatto della serratura. Guarda dove le ha detto ma, una volta spiegato, vede che l’asciugamano è ancora più stretto] Accidenti…e ora [si sente agitata, sciocca per essersi cacciata in quella situazione ridicola. Respira a fondo calmandosi, più o meno. Quindi si spoglia, ripiegando con cura ogni indumento e riponendolo su di un basso mobiletto. Si guarda allo specchio, l’asciugamano davanti le copre poco più di metà seno a destra e sinistra] Accidenti a me [piagnucola. Di nuovo respira, cercando di calmarsi, poi apre la porta, uscendo] Ecco…

Giuda [lentamente si piega sulle ginocchia, posa i palmi a terra, per poi tornar con il busto dritto, rimane li inginocchiato davanti il basso lettino, alla propria destra gli oli e profumi per massaggi, lui ora solleva lo sguardo verso la porta del bagno, la vede ora giungere, la fissa dal basso verso l’alto, nota la strettezza del asciugamano e ad ogni passo della donna rischia di scivolare un poco più in basso, lo sguardo si sofferma sulle forme dei seni,indica con la mano aperta il lettino davanti a se] tu sdraiare a schiena verso soffitto da! [non smette di fissarla nel mentre le indica il lettino]

Serenella [avanza lentamente, così lenta che par quasi ferma, come se stessa andando verso un patibolo. Sorride a Giuda in modo stentato] Stesa di schiena…si…si può voltare un attimo [gli dice, reggendo il succinto asciugamano tenendolo quanto più centrale possibile] …almeno mi stendo e metto l’asciugamano sopra il sedere….ecco [adesso è a circa 30cm dal lettino basso]

Giuda io voltare [ripete ma dal tono non si capisce che per lui è una domanda, poco ha capito, ma posa i palmi sul tappeto ove è inginocchiato, così da aver equilibrio maggiore mentre torsione del busto per portar lo sguardo verso il retro, le da il tempo di spostare l’asciugamano, sente il fruscio del movimento, ma prima che si copra, il Russo dopo aver guardato a destra e sinistra retro, si volta verso di lei, che forse è ancora nuda, un una delle ruote ammucchiate occulta c’è una telecamera che sta riprendendo e filmando, è posizionata a riprendere sul lettino e vicino al lettino]cosa c’è dietro io no vedere?[domanda come nulla fosse voltato ora verso di lei]

Serenella [lo vede voltare e tira un sospiro di sollievo “magari non è tutto come sembra” pensa, recuperando un filo di tranquillità. Quindi si abbassa, togliendo l’asciugamano dal davanti per poi metterlo un attimo davanti a lei. Adesso è carponi le mani poggiate in avanti, fa per stendere le gambe dietro quando lui si rivolta improvvisamente, vedendola completamente nuda, carponi]Ah….! [esclama, mettendosi stesa malamente, l’asciugamano le scivola via dal lettino cadendo in basso davanti. E’ del tutto ignara della telecamera che sta riprendendo il tutto. Il russo l’ha vista bene, la rapidità di lei è stata tutt’altro che “rapida”, i seni che oscillavano in avanti, il suo sesso completamente privo di peluria. Allunga le mani verso l’asciugamano che le scivola via, lontano dalla sua portata. Le guance sono di un rosa acceso] No….oddio….ora…me lo ridà? [una serie di mezze parole, il tono mugolante, balbettante, implorante]

Giuda [la vede nuda, lo sguardo serio e glaciale che ne studia le forme,l’oscillazione di quei gran seni, la peluria assente, il sesso depilato di lei, non accenna un sorriso, labbra sempre ferme, premute fra loro tranne quando parla] tu no preoccupa! se tu volere massaggio completo io fare! tu ora calma [allunga il braccio ma non afferra l’asciugamano che per lui sarebbe facile afferrare, ma posa il palmo sul polso di lei che poi stringe] tu calma, tu rilassare da! [lentamente cerca di accompagnare il braccio di lei per portarlo lungo il suo corpo, nel farlo il dorso della mano preme sul fianco e la parte alta scoperta del sedere di lei] ora io preparo olio e io iniziare su te da!

Serenella [la stretta sul polso è forte e ferrea, fermamente le fa ripiegare indietro il braccio, stendendolo lungo il corpo] Ma…ma…l’asciugamano…la prego [gli chiede di nuovo, serrando anche l’altro braccio al proprio corpo celando così in parte i seni. In questa posizione, le riesce difficile alzare il capo, ma tiene le gambe ben serrate anche se il sedere è esposto alla vista del russo]

Giuda su su tu calmare [non fa cenni al asciugamano, alza la mancina e posa il palmo sulla schiena di lei, lieve carezza dal alto a sfiorare il collo fino al basso vicino al suo sedere, segue la spina dorsale] io sento tu tesa! tu cerca essere rilassata no rigida da? [poi lento ritrae la mano, prende una bottiglietta rossa, svita il tappo] questa contro impunità! fare un poco caldo, brucia ma durare appena 10 secondi! togliere impurità da tua pelle da [per poi alzar lo sguardo cerca il suo viso] ma tu preferisci massaggio $CorpoaCorpo$ o $amano$ [parole Russe, ancora con quella questione ,parole Russe che per lei non hanno significato alcuno,dalla boccetta che apre si sente una flagranza di ciliegio]

Serenella [guarda l’asciugamano disperata, troppo lontano dalle sue braccia. la faccia è rosa fucsia] Si…sono tesa..ecco [ammette, suo malgrado, il corpo così come i muscoli sono una fascia dura, pronta a scattare. Cerca di votarsi verso di lui ma le risulta difficile]E’…io…io non capisco [gli risponde, sussultando sotto i suoi tocchi leggeri]
Giuda tu sceglie da! preparazione tecnica è Lunga per entrambe da! ma forse tecnica $CorpoaCorpo$ dura meno, perché io massaggia più e fa’ prima da [mentre senza avvisagli ecco che porta la boccetta trattenuta nella mano, a posizionarsi sulla schiena di lei, liquido rosso color ciliegia] tu cosa sceglia? metodo che fa prima o più lento da? [le da tempo di rispondere e solo dopo le versa dal alto verso il basso quel liquido rosso, al inizio sentirà come del bagnato un liquido freddo..ma al contatto con la pelle, dopo un po’ si diffonde del calore che si fa sempre più caldo, scotta ma questo dura solo una decina di cm, ma a lei può sembrar infinito il tempo]

Serenella [non sa cosa dirà, non sa che fare, osserva i suoi movimenti interdetta, il profumo di ciliege le pare, proviene dal flacone aperto]Oddio…io…non lo so [trema leggermente, poi sente il liquido bagnare la sua schiena e se dapprima le da sollievo, fresco, poi comincia a bruciarle, facendola sudare]Ah….io…[le guance si colorano maggiormente]….quello più rapido, si….va bene [dice infine]

Giuda Da $corpo a corpo$ [replica al dire di lei] ma tu calma, tu rilassa Da [si avvicina con il viso alla sua schiena piega il busto in avanti, osserva il liquido rosso espandersi, lentamente, si avvicina ancor di più] io ora te cerco di dare sollievo un po da! [e poi soffia leggero lungo la schiena di lei, mentre lentamente la mano che sorregge quel liquido si sposta verso il basso, così che il liquido ora lento scivola riscalda ora sulla chiappa sinistra di lei ora con la destra, potrebbe non aspettarsi ancora quel calore pure li,non smette di soffiare su quel corpo seguendo quella linea rossa del liquido, il soffio va sempre più verso il basso]

Serenella [annuisce, sentendo il calore del liquido espandersi spinto dalla mano di Giuda. Il suo fiato le da un sollievo minimo, un refolo di vento in un deserto infuocato le pare. Sussulta] Oddio….brucia [piagnucola, a disagio, imbarazzatissima nel sentirsi toccare da lui, e sgrana gli occhi quando sente il calore propagarsi anche sui glutei] Oddio…[le sfugge di nuovo, alzando appena il capo dal lettino per poi lasciarlo ricadere]

Giuda [lento il soffiar del russo, alito caldo che però rinfresca la pelle di lei, si è spinto a soffiare sui glutei di lei, ma lo star con le gambe strinte e assai tesa , fa si che il liquido scenda al improvviso verso l’interno cosce, verso il suo sesso ,liquido che al inizio le rinfresca il sesso, il clitoride le da una piacevole sensazione di fresco..ma poi..riscalda lentamente sempre di più lei sa che in quel punto sensibile quel calore…] tu calma [mormora lui che già sta versando il liquido su una linea sottile della coscia sinistra]durare poco da! e fare bene a tua pelle da!

Serenella [il soffiare le da sollievo, poco, ma meglio di nulla] si…uff[respira a fondo, cercando di calmarsi ma poi le si strozza un grido in bocca quando il liquido improvvisamente scorre in mezzo al sedere, una linea sottile rossa e densa che scivola in basso, andando a bagnare il suo sesso, soprattutto il clitoride. E se all’inizio è fresco, si tramuta come sul resto del corpo in una sensazione calda, poi bruciante] Ah…..[le sfugge un gemito, mentre cerca invano di non contorcersi] Bru…brucia [le vengono quasi le lacrime agli occhi]

Giuda [mentre le soffia sulla chiappa sinistra, la vede agitarsi più del dovuto, poi la vede sussultare] cosa c’è da? [lo sguardo spazia sulla nuda schiena di lei, scivola in cerca di cosa sia successo e infine vede quella linea sottile di scesa verso l’interno coscia] forza da tu distanzia gambe da [non è una richiesta, nel tono sembra un ordine, mentre si innalza e si porta vicino alle sue gambe, posa la boccetta sul tappeto, per poi portar le mani i palmi sulle cosce di lei, cerca di distanziarle aspettando il suo aiuto,la sua ricerca di freschezza, di certo lo stringer le gambe sta peggiorando la cosa]

Serenella No…oddio[trema come una foglia, il calore sul clitoride la sta facendo sragionare, provocandole dolore ma al tempo stesso una sorta di eccitazione strana]No….[balbetta ancora in protesta, ma le mani di lui la forzano, se pur gentilmente, e lei cede, cominciando a divaricare le gambe lentamente, mentre il liquido par essersi convogliato dentro al suo sesso tanto la sensazione di calore è devastante] Oddio….oddio….[quasi adesso non occorre l’invito di Giuda nel divaricare un po’ le gambe e, senza rendersene conto, le schiude abbondantemente arrivando ad un angolo di circa 30′]La prego…brucia
Giuda [le gambe spalancate, ora da sole, ma nel chinarsi nel sussultare di lei, per pochi secondi si ritrova le labbra premute sulla sedere di lei, pelle di seta, liscia, ma poi si discosta, le mani un poco callose scivolano sulle cosce verso l’interno ,verso il sesso di lei] io cerca fare possibile da! [con le dita cerca di penetrar appena al interno del sesso di lei, per poi tirar verso le parti per allargarle un poco, si avvicina poi con le labbra a quel sesso depilato] se tu no depilata, peli trattiene parte liquido [sembra in parte rimproverarla, ma dura poco, ecco che così vicino le sta letteralmente soffiando sul clitoride, alcune goccioline rosse escono fuori dal suo sesso, ma ancora altre restano, a lo star vicino così rischia che se lei sussultasse si ritroverebbe a premer le labbra sul sesso di lei]

Serenella Oddio….oddio[le sfugge ripetutamente quell’espressione, non crede a ciò che sta accadendo, trema ed inarca la schiena quando sente le dita del meccanico toccarle il sesso, allargando le labbra vaginali] no….no….oddio [sussulta, più volte, chiude gli occhi ricacciando indietro le lacrime per il calore che sente. Il corpo freme e trema vistosamente, brividi le scivolano lungo la spina dorsale] Ah….[geme di nuovo, e sussultando si ritrova le labbra di Giuda premuto sul proprio sesso, più volte]

Giuda [soffia con quasi tutto il fiato che ha in corpo, per poi senza volerlo, eccole le labbra premute sul sesso di lei, le dita continuano a tenerlo ben aperto, ma.,.ecco che a quel gesto il liquido rosso alcune gocce si ritrovano con il bagnar le sue labbra la sua lingua, prima freddezza e poi quel calore, con gli occhi spalancati per quel calore sulla lingua, si ritrova a premerla fuori dalle labbra con forza, brucia ma l’esser stretto a lei, fa si che la lingua si agiti velocemente e a fondo del sesso di Serenella, gesti rudi veloci che non riesce a controllare, le dita dal angoscia stanno tirando un po’ troppo il suo sesso per farlo continuar a star aperto, più volte la lingua sbatte preme sfiora il clitoride di lei,poi lento chiude gli occhi per quel dolore, la lingua che ancora si agita come un gatto su una piastra bollente che saltella al impazzata su questa]

Serenella [sgrana gli occhi,alzando il capo, la bocca aperta in un grido muto. Le guance sono di un rosso acceso. La lingua del russo le sta leccando il clitoride, lo sente, sente il frenetico movimento di lui che la stimola pesantemente, facendola sussultare e gemere di vergogna e piacere] No……ahhhhhh[le sfugge un mugolio prolungato, senza neppure accorgersi di come lui in realtà stia solo cercando di togliersi il liquido dalla lingua. Inevitabilmente serra le gambe, come a volerlo far smettere, ma bloccandolo in quella posizione, la vagina spalancata dalle dita e la lingua di lui che va a fondo, tormentandola]

Giuda [sta per tirar la testa indietro, ma viene bloccato ora dalle gambe di lei, imprigionato , tenta di respirare dal naso e vi riesce, ma la lingua continua quella danza dal ritmo folle! gli occhi lo sguardo che non sta fermo un attimo, ritrae poi la lingua, accenna un piccolo morso sul clitoride di lei, ma non riesca a far troppa pressione, già la lingua chiede di nuovo freschezza non riesce a trattenerla, ecco che spalanca le labbra la lingua che torna ad affondare decisa e poi struscia sia agita al impazzata sfiorando attorno tutta circonferenza delle pareti vaginali di lei,poi chiude gli occhi, per quel dolore quel bruciore folle]

Serenella [si sente imprigionata, accaldata, il clitoride le brucia, tutto il sesso le brucia ma il continuo frenetico leccare di Giuda la stimola, troppo, comincia a bagnarsi per l’eccitazione che le provoca]No…no…no…non….non devo….ahhhh[piagnucola e balbetta, le mani si aprono e si richiudono a pugno, le gambe si rilassano tanto basta che se vuole lui può ritrarsi indietro]

Giuda [si potrebbe allontanarsi ora, la stretta cessa, la rilassatezza nelle gambe di lei..ma..ma la punta della lingua sente ora freschezza, si bagna appena dagli umori della donna, lieve sollievo che la mente cercava agognava dopo quel martirio, e ora si che si butta, lecca più convinto per cercar di bagnarsi del tutto rinfrescarsi da quegli umori, preme di più il viso su di lei, le labbra che per alcuni secondi imprigionano il clitoride fra loro e lo succhiano voracemente, e poi lasciano per tornare a leccarsi, le labbra la gola rinfrancata dal liquidi del piacere della donna,il viso ora che sussulta avanti e indietro premendo a fondo per rinfrancarsi sempre di più,rinfrescarsi,la telecamera non sta perdendo nulla di questa interminabile scena]

Serenella Ah….ah….[geme, non può farne a meno, le gambe si rilassano maggiormente, ogni tanto sussultano tornano a chiudersi a serrarsi ma è solo un attimo. Anzi, quasi si allargano, maggiormente, schiudendosi sulla faccia di lui che trovando maggior posto, può sicuramente affondare meglio in lei e lo fa. Lei geme, sente la vagina bagnarsi abbondantemente, produrre quei liquidi di piacere che scorrono dentro di lei per poi venir risucchiati dalla bocca di Giuda] Ah…….si….[le sfugge un gemito di piacere, poi scrolla il capo] no….no…..basta [ma dietro a quella parole c’è una ragazza incapace di agire, lasciandosi preda di quel continuo e farneticare leccare e succhiare che la sta spossando]

Giuda [sembra non aver fine quella tortura dei due e piacere di lei, affonda sempre di più fino a spinger a fondo, il massimo ora per lui, il respiro del naso ora si fa più tranquillo ora come risollevato da quel nettare bagnato che saggia senza sosta, muove ora il viso ora a destra ora a sinistra, per poi fermarsi, resta li fermo attaccato a lei, nel agitarsi la sua vestaglia la corda che la teneva chiusa si allenta e si può vedere il suo torace abbastanza muscoloso e in basso, si può intravedere la punta del suo sesso, deve esser abbastanza grosso visto da dove si vede spuntare,è ancora inginocchiato di fianco a lei, con il busto piegato verso di lei, occhi lucidi per quel dolore provato]

Serenella [lo sente affondare dentro di se, la lingua premere a fondo, soverchiando ogni minima difesa posta]Nooo…[le sfuggono alcune lacrime, piacere intenso unito ad una vergogna profonda per non riuscire ad opporsi. Le sue gambe si aprono ancora, maggiormente, creando adesso un angolo di quasi 100′ tra l’una e l’altra] Ohhhh….no…..basta[la vagina è un lago, lui risucchia provocandole un piacere mai provato prima, gettandola nello sconforto più assoluto nel sentirsi così eccitata]La……la prego

Giuda [la mano destra lascia il lembo del suo sesso, lento porta il braccio destro, a tentoni ecco che cerca e trova la boccetta alla fragranza ciliegia quella appena usata, la porta davanti a se, non porta via la lingua da dentro di lei, e la muove ancora come a non fuggir ove sente freschezza al posto delle scottature sentite, legge attentamente le istruzioni, poi anche la sinistra si distacca dal sesso, la poggia sulla chiappa di lei, per alzarsi in piedi, ondeggia la vestaglia, posato a terra il contenitore, porta la mancina a premere sulla bocca dolorante, si affretta a camminare verso il bagno, nel camminare l’asciugamano usato al inizio da lei si avvolge alla caviglia e lo porta via con se al interno del bagno,mento e collo bagnato del russo dagli umori della donna che non ha trattenuto fra le labbra]

Serenella [chiude gli occhi, stringendoli forte, ogni spasmo le strappa un gemito di dolore e piacere: dolore per il calore che ancora sente tra le gambe, piacere per ogni affondo che il russo perpetra dentro di lei. Respira velocemente, poi, sobbalza, lui le si stacca da dosso, alzandosi, gli par quasi che mugoli ma non sa il motivo, immagina piacere nell’aver abusato di lei. Sbatte gli occhi più volte, poi lo vede allontanarsi verso il bagno, portando dietro di se l’asciugamano che serviva a coprirla] Ah….[emette un gemito prolungato, le mani ancora stese accanto al corpo, la testa le ricade sul basso tavolo. Respira, incapace di parlare, o di muoversi, il calore tra le gambe si va lenendo, lentamente. Deglutisce, la gola secca. sente il proprio sesso bagnato fradicio. Trema, mentre lentamente richiude le gambe, sussultando ad ogni minimo movimento] ora…[mormora, incapace di decidere o di muoversi. E’ ignara della telecamera e della ripresa che sta effettuando a sua insaputa]

Giuda [la telecamera riprende bene il sesso bagnato di lei, vista la posizione, quel tavolino ove lente gocce cadono sul tappeto, il Russo raggiunge il bagno e si inginocchia sotto il lavandino, si ode i rumori del mobile spalancato, lascia cadere tirar dietro di se dei barattoli infine la trova, la sua borraccia verde, veloce fronte sudata svita il tappo per poi portarla alle labbra, beve a gran sorsi, freschezza in gola e il bruciore sembra lento svanire sempre più latte contiene la sua borraccia l’antidoto naturale a quel bruciore, si innalza in piedi, si osserva sullo specchio, volto sudato capelli corti, lo sguardo si abbassa su quel asciugamano che scalcia via dentro il bagno, per poi tornare da lei, al interno del magazzino] io ho suluzione da![si china davanti a lei, le ginocchia tenute larghe, da quella posizione la vestaglia lo spacco rende ben visibile il sesso del uomo, lei eccitata se alza lo sguardo può vederlo così vicino, può mal interpretare le sue parole non vedendo la borraccia tenuta alta] con questo tu te calmare e sentire meglio da!

Serenella [lo vede tornare, il calore sul sesso che sembrava essersi placato riprende, par più furioso, facendola gemere per il dolore stavolta] Oddio….oddio….brucia [l’eccitazione di poc’anzi per quasi essere spazzata via dal rinnovato bruciore tra le gambe. Sbatte gli occhi più volte, lo vede , lo sente parlare e chinarsi su di lei. L’accappatoio si apre rivelando il sesso di lui, semieretto e seppur tale di dimensioni che la lasciano sgomente] no….no….la prego [balbetta, non vede la borraccia che tiene in mano, ma solo quel sesso così vicino]

Giuda allunga la mano libera, non può vederla ma sentire,sfiora i suoi capelli, ciocche che filtrano fra le dita] tu stare calma da! tu accettare cosa ora io ti dare da! ho letto istruzioni se tu permette me di farlo tu no senta più bruciore! io so cosa fare da [e si piega più verso di lei, il sesso che lentamente sempre più si avvicina al viso di lei, così semieretto in quel piegarsi in avanti sbatte preme sul mento di lei, porta il braccio destro in avanti, tiene la borraccia ora pronto a versarla sulla schiena di lei per iniziare, ma dalle parole di lui, lei potrebbe fraintendere ancora una volta i suoi gesti i suoi modi di fare,non vedendo ancora la borraccia ma sentendo il pene semieretto che preme così vicino alle labbra della donna nuda]

Serenella [cerca di scostare la bocca, sente il pene premerle sul viso, strusciarsi sulle labbra]No…..ah…[schiude leggermente, il pene par quasi farsi strada naturalmente tra le sue labbra appena aperte. Con la lingua cerca di spingerlo fuori, ma i movimenti di Giuda, intento a piegarsi su di lei per passarle quel latte nella zona interessata, lo spinge più a fondo, penetrandola] Uhmmmmmm [chiude gli occhi, la bocca aperta, le labbra scorrono su quel pene semieretto che le scivola dentro]

Giuda ma tu? [rimane per un attimo senza parola, sente le labbra di lei imprigionar il proprio sesso] tu Birbona da [sempre quel tono serio] ti no dovere ma io gradire da! [spinge lentamente con il bacino in avanti, per penetrarla un po di più non vede il suo viso, capelli di lei che premono sullo stomaco, lento piega la borraccia, lentamente latte cade sulla schiena, piccole gocce poi sempre di più ove bagna sente freschezza, il bruciore sparisce lentamente sempre di più] tu accarezza e espandere in tuo corpo così tu no sentire brucia brucia da [alza e abbassa il viso, quel muover del corpo fa si che il sesso sussulta fra le sue labbra]

Serenella [chiude gli occhi, li riapre, il sesso di lui affonda nella sua bocca, scivola tra le labbra che lo bagnano di saliva] Uhmmmm…..nghhh[mugola, alcune lacrime le scorrono, ma non riesce a piegare la testa, e si ritrova ad affondare la bocca sul sesso di lui, par quasi che lo cerchi, che lo voglia. Il liquido sul suo copro comincia a lenirle il dolore, menre con la lingua scivola sul glande che va ingrossandosi]

Giuda si così tu molto brava da [rivolta poi la Borraccia per non versare più la tiene ben tesa sopra quella schiena nuda, la mancina lascia i suoi capelli, per poi posar il palmo sulla schiena, palmo che preme accarezza sfiora quella pelle bagnata di latte, ne espande ,che scivolano e rigano la pelle, alcune gocce di latte fresco scivolano in basso sui seni della donna premuti sul lettino] dopo io te sistema la sotto come tu merita da! [mentre lento muove il bacino, avanti indietro, geme al tocco della lingua di lei, il sesso di lei ancora brucia un po’ sembra non finir meno ma in parte sollevato dagli umori da lei stessi prodotti]

Serenella [scorre ancora con le labbra sul pene dell’uomo, ormai non ragiona più, si sente eccitata, controvoglia, la mente cerca di opporsi, ma già si ritrova con i gomiti piegati vicino alle spalle, il busto più alzato e le mani. La destra scivola sotto ai testicoli di lui, massaggiandoli, mentre con la sinistra tiene fermo il pene dell’uomo alla base. “No no…ferma” si sente urlare nella mente, ma le gambe le si aprono, il liquido le riversa sul corpo, sui seni]

Giuda [sfiora accarezza la schiena bagnata di latte di lei, piega le dita per far sfiorar ora le unghie, lento movimento, un po’ grezzo al tatto, geme il Russo sentendo la mano e la lingua di lei prese in quel massaggio al proprio sesso, socchiude gli occhi, mentre si china in avanti, così che i suoi capelli premono sul ventre del uomo, il sesso diventa un poco più grande sussulta ad ogni tocco, penetra un poco più avanti, posa nel mentre le labbra sulla schiena di lei, piccoli tocchi e accenna pure con la lingua la lecca decisamente] tu brava tu vera Vacca Ammericanna da! [le sussurra con le labbra che sfiorano la schiena,allunga il braccio destro e posa a terra la borraccia, quel rialzarsi sui gomiti di Serenella permettono lui di far scivolar le mani verso il basso, le porta ad abbracciarla da dietro opposto a lei, porta le dita a risalire le curve dei suoi seni , dita alla ricerca dei suoi capezzoli che tenta di arrivar sopra]

Serenella [si ritrova con la bocca piena del pene di Giuda, che spinge, a fondo. Lo sente gonfiare ancora, pulsare sotto le labbra sulla lingua. Chiude gli occhi “io…mi brucia ancora” pensa con un barlume di coscenza “eppure aveva detto che mi passava” mugola, mentre continua a succhiare il membro del russo. La mano destra massaggia i testicoli dell’uomo, poi le sue mani la cercano. Sgrana gli occhi “No…non non può” pensa, mentre le dita vanno a strizzarle i seni. Sente la vagina andare ancora a fuoco, il latte non lo ha messo lì. Alcune lacrime le sfuggono]

Giuda [le dita premono sui seni, grandi sodi, rudemente stringe, poi le dita i polpastrelli premono sopra i capezzoli, duri,prova a stringerli con decisione, mentre ecco che indietreggia con il bacino, sembra quasi che il sesso deve uscire dalle labbra di lei, ma dura poco , ecco che spinge con il bacino avanti, mentre le tormenta i seni, inizia pure a scoparla con colpi decisi nella sua bocca] Vacca Ammericanna da! tu tette magniffiche da! [mentre ancora si susseguono le spinte del cazzo nelle sue labbra,torna poi silenzioso tropo occupato a baciar leccare sulla schiena di lei]

Serenella [chiude gli occhi, le spinte con il bacino di Giuda spingono il pene a fondo, facendola boccheggiare e risucchiare alla ricerca di aria] Nnnghhhh [risucchia ancora, un gemito prolungato dalle sue labbra può far capire male a Giuda che sicuramente lo prende per eccitazione quando invece è un mugolio di sorpresa e vergogna per ciò che accade. Le mani grandi di lui, forti le strizzano i seni, li palpano, affondando nella morbida carne, tormentandola, strappandole ora veri gemiti di eccitazione]

Giuda [le labbra poi si posano sulla schiena di lei, accenna piccoli morsi decisi sparsi,porta le mani a stringe quei capezzoli, strinti forti fra le dita, poi li lascia, ma solo perché a qualcosa di meglio in mente, piega le dita e ecco che cerca di sgraffiare lentamente i seni di lei con le unghie, ma dopo un attimo si sofferma, le gambe si irrigidiscono , spinta decisa in lei, il bacino in avanti, apre le labbra, geme mentre ecco che il seme del Russo esce di botto inondando nel profondo della bocca di lei, sembra quasi non finir mai mentre il sesso sussulta in lei, dopo un poco mormora] tu Vacca da! [sente quei gemiti, sembrano incitamenti senza sosta, il braccio destro allontana da lei, ecco che la mano cerca di afferrare la borraccia con il latte]

Serenella [geme, la vagina le va in fiamme, si sente tremare le gambe, chiude gli occhi strizzandoli quando lui li rinchiude nella sua morsa per poi sgraffiarli. Geme, un sottile piacere unito al dolore che prova che la lascia senza fiato e non fa in tempo ad accorgersi di quel che accade: il russo le viene rovinosamente in bocca, un flusso abbondante, denso e caldo che è costretta ad incominciare ad ingoiare per poter respirare. ma è tanto, comincia a sgorgare fuori dai lati della bocca, mischiandosi a lacrime di sgomento e sensazione di eccitazione pura]

Giuda [afferrata la borraccia, lento innalza la schiena,ora dritto con il busto, da lievi spinte avanti e indietro per svuotarsi in lei pure delle ultime gocce,osserva quella sborra che non riesce a trattenere scivolare verso il mento di Serenella per poi scivolare parte sul lettino parte in terra, porta la mancina a sfiorar con il dorso la guancia di lei, la osserva dal alto verso il basso,mentre l’accarezza mormora deciso, sempre serio in viso]Ora io guarisce te da! [occhiolino del russo, mentre con un colpo deciso del bacino indietro, il sesso esce dalle labbra di lei, lento ora cammina attorno al lettino ove lei è sdraiata, si porta verso le sue gambe spalancate,porta ora la mancina a sfiorare il sesso di lei, le dita cercano di distanziar le labbra vaginali, distanziarle mentre con la destra porta la borraccia a posar premere in lei, cerca di infilarle il bordo di uscita, per poi innalzare il fondo della borraccia, così che il freddo latte deciso si infila in quel canale,la osserva, la borraccia sembra star ferma ora da sola, le tiene larghe le grandi labbra ,ora lei non sentirà più quel bruciore ma..il Russo non sembra sazio, mentre lei si gode quella frescura quel interruzione al dolore..ecco che il russo, porta la punta del proprio sesso a premere sul buchetto posteriore di lei, e inizia a cercar di entrare pure li dentro]

Serenella [lui esce dalla bocca, dopo aver svuotato anche le ultime gocce] Cof…cof…cof [tossisce, dello sperma le cade dalla bocca, scivolando lungo il mento e poi sul lettino, dove si accascia e la guancia destra va ad inzaccherarsi con lo sperma ivi raccolto] No…..cof…cof….ah [sente l’imboccatura della borraccia infilarsi nella stretta fessura della vagina, il liquido che comincia a scorrerle dentro a lenire il calore che sente] oddio….[esclama, sentendosi riavere, anche se non del tutto a suo agio con quelle dita che frugano. E solo all’ultimo si accorge di qualcosa che le si strofina al sedere. In un attimo realizza] No…no….la prego…no….non l’ho mai fatto lì…la prego! [esclama, cercando di voltarsi ma si sente quasi senza forze]

Giuda [porta la mancina a sfiorarle la schiena] tu no fatto? [domanda ma non sembra aspettar risposta] a inizio può sentire dolore ma poi è cambiato con [la mano scivola verso l’esterno, alza l’altra mano che si posa dall’altra estremità dei fianchi, cerca una presa sicura] Piacere da! tu pronta?[domanda ma, lei non può vedere il ghigno che compare sulle labbra, scuri gli occhi che osservano i suoi capelli assai spettinati,non da tempo di rispondere, spinge deciso in lei, nel suo sedere ,sente molta resistenza ma non si da per vinto, spinge] Tu Goda Vacca! tu aspettare solo Questo! tu Vacca cagna! tu come Alano da! [ricordando il termine di Sandra a lei affibbiato]

Serenella [cerca di voltarsi, i suoi movimenti sono urgenti, impaurita dal suo spingere] No….no si fermi….no [non ce la fa, ogni volta che si appella a lei con quegli aggettivi sente una scossa di eccitazione, come una frustata che le porta via la pelle dandole un sottile piacere nel sentirsi presa così, chiamata così, trattata in questo modo e rifiutando al tempo stesso di provare piacere. Stringe i denti, lo sente entrare, le sfuggono le braccia che ricadono in avanti così come il mento che va a sporcarsi con lo sperma rimasto sul tavolino] Ah….no……ahhhhh [quando le entra dentro lei inarca la schiena, quando spinge, varcando il suo ano ancora vergine. Comincia a sussultare, a piangere per il dolore, l’impotenza ma soprattutto quel piacere bizzarro, potente, che la fa sentire come se fosse una marionetta nelle mani del russo]

Giuda [colpi decisi del bacino, ritrae per poi spingere deciso sempre più affondo cercando di penetrarla nel sedere sempre più profondamente. Il Sesso è grosso lungo e è lunga la strada e stretta, non crede che riuscirà a infilarlo del tutto, sta spingendo entrando più del dovuto,non contento, le mani dai fianchi scorrono in avanti, la schiena piega verso di lei, fino a premer il torace sulla schiena di Serenella, le mani si stringono sui seni, ad un tratto, ecco che addirizza le gambe, la schiena porta indietro trascinandosi il corpo di lei dietro stretta ai seni, l’alza di peso, lei così minuta se non per quei gran seni, i suoi piedi non toccano terra, le gambe di lei larghe , quelle di lui nel mezzo, ruota di 180 gradi per poi ad un tratto,lasciarsi cader seduto sul bordo del lettino, e quella spinta quel contraccolpo fa si che affondi assai deciso in lei, in quel movimento la borraccia svuotata cade da lei e del latte scivola via gocciola via dalla suo sesso, sangue si mescola poi al latte, lacerazione interna nel fondoschiena di lei] vacca [le sussurra da dietro sfiorando con le labbra il suo lobo del orecchio da dietro] tu ora Sali e scendi in me! Tu te fa scopare culo da tua spinta! Tu fallo da! [mentre le massaggia senza sosta i seni]

Serenella [ma lui non si ferma. Sente delle lacrime scorrerle lungo le guance, cadere salata sulle labbra, il sesso di lui è grosso e largo, la sta riempiendo con forza] Ahi….ahi [geme, per poi sentirsi sollevare con una facilità impressionante, le mani che affinando nei suoi morbidi seni. Avviene tutto in un attimo, si sente rigirare e poi un dolore assordante al fondoschiena quando lui, mettendosi lasciandosi cadere seduto sul tavolino, le entra tutto dentro, impalandola. Le rimane un grido strozzato in gola, un dolore basso e furente le martella lo stomaco, la borraccia cade mentre lui ancora le tormenta i seni. la sua mente oscilla sopra un baratro fatto di poca coscienza ancora e tormentante eccitazione, che la sfianca, la divora. Cerca di muoversi, alzarsi per andare a tempo con le sue spinte. La bocca è aperta, la lingua è tesa fuori]

Giuda si Vacca Così Tu gran Vacca da! Tu spingi da [la incita] più forte da! fare vedere come tu vuoi essere montata da! [le spinte le palpate dei seni vanno a tempo delle spinte che lei stessa si da’ , su e giù ogni tanto accenna dei morsi sulla spalla di lei, altre dei baci, lui seduto] questa nostra prima volta vacca da! sistemare tua auto è stato un grande affare da! tu non scopi malaccio tuo corpo merita ancora di più! prossima volta faremo peggio vacca da! [e senza preavviso, dopo quel lungo va e vieni, viene di nuovo in lei, ma nel sedere, sperma che va in profondità si mescola a quel sangue, poi la spintona in avanti, per togliersela di dosso] vacca ora tu non rompere palle da! io devo lavorare tu pulisci tutto..io vado a fare doccia, tu lecca tutto..e solo dopo io ti dire se tu potere fare doccia o no da!

Serenella [si muove malamente, riesce a stare a tempo delle spinte di lui due volte su tre ed ogni volta che va fuori tempo lui la penetra con forza, strappandole gemiti di dolore e piacere. La monta, senza sosta, si sente quasi svenire e non è pronta, di nuovo per ricevere altro sperma che le invade il sedere, inondandola abbondantemente. Urla, mentre la vagina gronda abbondanti umori di eccitazione]AH…….[ogni offesa la trapassa, eccitandola e sconfortandola. Non riesce a credere, a stento capisce quel che sta facendo, come il suo corpo reagisce a quegli stimoli brutali. Lui fuoriesce da lei, spintonandola ina avanti. Cade malamente sul lettino e di li a terra, battendo ils edere. Lì resta, ansimante, amare lacrime di vergogna le cadono dagli occhi mentre il fondoschiena le pulsa dal dolore, spruzzando fuori sangue e sperma unito]

Giuda [si alza in piedi, sfrega le mani, la osserva ora li seduta a terra,le da una lieve spinta con il collo del piede destro] ti ho detto che tu deve leccare tutto da! tu ripulire tuo schifo da con tua lingua [ancora la spintona con il piede] ti dare 15 minuti vacca! io vado fare bagno! tu no fa arrabbia me tu lurida Vacca da [non aggiunge altro, scalzo l’aggira, cerca di non pestar tutti quei fluidi, per poi sparire nel bagno, la porta per uscire di li per andare nel garage è chiusa a chiave]

Serenella [la spintona con il piede, facendola scivolare, sente lo sperma zaccherare tra le cosce]Ah…..[geme, di nuovo la spintona, ignara di quella telecamera che tutto riprende. Lo vede andare via. piange silenziosamente, vergognandosi di quanto successo. Poi prova ad alzarsi, le tremano le gambe, chiude gli occhi per il dolore al fondoschiena i seni ancora pulsano per le strette. Si avvicina alla porta che da sul garage, x scappare ma la trova chiusa. Sgomenta, le cadono le braccia. si volta, dietro di se ha lasciato una scia di sperma e sangue. Piange, piange amaramente, poi dopo essersi guardata attorno e non aver trovato nulla, si china a quattro zampe, cominciando a leccare per terra, sperma e sangue assieme, e lacrime a salare il tutto]

Giuda [dopo 15 minuti il Russo torna, da piano, al inizio sbircia dalla porta, indossa un accappatoio] che Vacca [alza la voce, poi avanza indossa delle ciabatte]] ora vai pure a farti la doccia, poi levati dalle palle tu!| quando io rivolere te io ti richiamare da [per poi affondar la destra nella tasca, estrae un paio di mutandine, quelle di lei] queste io tenere per ricordo! no fare tanto freddo no?[la deride il Russo] e ora muoviti! a non c’è più acqua calda avere consumata tutta io! ma per vacca come te andare bene pure acqua fresca da

Serenella [continua a leccare le tracce di sperma, pulendo ammaliamenti quel macello. Sente lo stomaco contrarsi per la nausea, quasi si estranea la sua mente compiendo meccanicamente quella pulizia fetida. Lui riesce, di nuovo la offende facendola sentire tale] io….si…si va bene [risponde, balbettante, quasi in punta di piedi se ne va in bagno, nuda sotto gli occhi di lui. Si fa la doccia, ghiaccia, che le rende i capezzoli duri come il marmo. boccheggia x il freddo. Si ripulisce per bene, l’acqua ghiaccia le porta via anche la sofferenza e la vergogna accumulata. Si rimette il reggiseno, il top ed i jeans, ma senza slip, riuscendo poi dal bagno] io…posso andare’

Giuda [l’aspetta al uscita, lei non ha visto che ha già aperto la porta] certo! ci rivedremo io te [ma resta davanti a lei, la osserva,poi scuote la testa] quando tu vieni da me vacca tu non indossa ne intimo ne reggiseno da! e anche se piovere tu no porta pantaloni Tu Gonna da [porta la mano indietro si posa sulla maniglia, per poi tirar apre mentre si defila] ti darei un bacio ma con tutto tuo leccare, io aspetta che tu te lava denti da [la deride, mentre la lasciar andar via, scuri occhi che la fissano decisi senza la minima pietà]

Serenella [esce dal magazzino, passando accanto alla forma massiccia del russo che le incute soggezione. Non gli dice altro, annuisce quando lui le dice come vestire] allora, io..io vado

Giuda [la fa passare davanti a se, non prima di mollarle una palpata sul sedere da sopra i Jeans] da Vacca a presto da! [non aggiunge altro, la lascia andare, la osserva uscir dal Officina e solo ora si appresta a riprendere la telecamera, preme stop., poi indietro il filmato e osserva, sorride il Russo, per poi andarsene a sua volta]

Prefazione: Nota Bene Questo racconto è nato da un gioco di Gdr Erotico, quindi sarà esposto come nel gioco, Lui, lei che si alternano, descrivono i loro movimenti e parlano al presente, queste persone non esistono nel reale. Quindi partirò nel descrivere la situazione di ‘Gioco’ per aver una visione più ampia della narrazione.

Giuda vuole guarire, non ce la fa più con il problema dei seni grossi. Perde la Pazienza, agisce con solo istinto’e è per questo che armato delle pagine gialli, ha preso un appuntamento con uno Psicologo..ma’.

Denise [la donna si trova nel proprio studio, che è adiacente alla propria abitazione, una villetta che si affaccia direttamente sul mare … sul breve vialetto davanti alla casa è parcheggiata una Porsche blu scuro, segno evidente che chi abita la casa se la passa piuttosto bene … nello studio si può accedere sia dalla casa stessa, sia dall’esterno … si tratta di una stanza accogliente e arredata con gusto, seppure in modo non elaborato … una scrivania in legno massiccio, un paio di poltrone ed un divano in pelle, un antica libreria piena zeppa di volumi … qualche tappeto persiano steso a terra, dai colori caldi]

Giuda [ha lasciato il carro attrezzi nel parcheggio affiancando una Porsche blu scura, lieve sguardo verso il mare, illuminata la zona dai fari disposti nel parcheggio, cammina a passi lenti sicuri per poi fermarsi davanti la porta esterna dello Studio, lo sguardo si posa sulla targhetta e assicurato che il posto è giusto preme il pollice sul campanello. Arriva da fine lavoro, non ha potuto far una doccia per non arrivare in ritardo al appuntamento di psicanalisi, anfibi porta ai piedi,indossa una tuta blu dell’officina assai sbiadita ma a maniche corte ove nel taschino c’è l’emblema della Carrozzeria presso ove lavora. Sguardo serio dagli occhi scuri,un pizzetto ben curato, capelli corti alla marines,la tuta è sporca di olio e grasso d’auto. Sulla spalla sinistra ben visibile davanti e dietro due piccole cicatrici segni di entrata e uscita di un proiettile chissà quanti anni prima, fronte sudata del Russo dalle spalle ampie, muscolatura abbastanza definita, grandi le mani del Russo.]

Denise [pochi attimi dopo aver bussato, l’uomo vede la porta aprirsi … la donna che lo accoglie è discretamente alta, dai lineamenti morbidi e delicati … ha un portamento elegante e gentile, e quando gli parla, la stessa gentilezza e dolcezza, nel tono della voce, calda e sensuale] … buonasera, mister Giuda … [una sorriso lieve, sufficiente comunque a mostrare i denti regolari e bianchissimi … i capelli neri arrivano alle spalle, sono lisci ed incorniciano un viso dai lineamenti senza dubbio piacevoli ed attraenti … gli occhi, neri come i capelli, si muovono attenti, scrutando la figura dell’uomo … la pelle è chiara, solo lievissimamente dorata dal sole estivo … indossa un tailleur nero, senza calze … ai piedi delle decolletè dello stesso colore]

Giuda [mentre attende volta il viso ancora una volta osserva il mare, ascolta le onde del mare non distanti che si infrangono nella riva, mare poco agitato in quella notte di luna piena ,le braccia abbandonate lungo il corpo, poi lento torna a riosservar davanti a se, sente la porta aprirsi e ecco una figura fin troppo attraente, resta li per pochi attimi silenzioso, la fissa negli occhi, poi lentamente si ritrova ad abbassar lo sguardo, a riempir gli occhi dell’immagine di lei, sembra giovane ,tira su con il naso per assaporare il profumo di lei, come è sceso lento lo sguardo risale, alta la donna, 10 cm di differenza fra i due ma la differenza scema dai tacchi di lei] Da! Io sono Giuda Romanovic, potere parlare con Dottoressa Hoffritz [per ora scambiandola per la segretaria, lo sguardo poi va oltre la spalla di lei per veder se ci sia qualcuno dietro,attendendosi una vecchia laureata in psichiatria grassoccia e con occhiali]

Denise [accenna un altro sorrisetto, facendosi da parte, per permettere all’uomo di entrare nello studio] … sono io la dottoressa Hoffrtiz, mister Romanovic … [se l’uomo decide di entrare, richiude la porta, e gli indica una delle poltrone, o il divano davanti alle stesse] .. prego, si metta comodo … [la figura della donna è decisamente morbida, i seni sono grandi e tondi, e riempiono la giacchetta nera, che va anche a carezzare i fianchi, pure questi abbondanti … la vita sottile tuttavia le dona una linea molto femminile, giunonica … se l’uomo decide di dirigersi verso le poltrone o il divano, lo segue, e a sua volta si appresta ad accomodarsi, su una delle poltrone, appunto]

Giuda [accento marcato Russo, Americano assai pieno di errori nel linguaggio, sempre seria l’espressione del Russo,lineamenti del viso duri , nemmeno un accenno di un sorriso, quando parla solo allora si notano bianchi i denti, odore di sudore e profumi..se si vuol chiamare così di olio, benzina e altri odori che provengono nella sua officina meccanica] mi scusi, lei no ha figura da dottoressa da [dice serio ma per lui è un complimento,ma non fa tono alla voce, sembra quasi inespressivo] da io vado [abbassa il viso, gesto di ringraziamento, per poi avanzare deciso passi lenti,quasi sfiora con l’avambraccio il seno grande di lei, ma ci passa solo vicino,non la tocca. Misurato identico il passo in lunghezza come ripetitivo,lo sguardo vaga fra poltrona e divano, sceglie l’ampio divano da due posti, come a cercar più ampio spazio o comodità, ma ancora non si siede, rimane alzato davanti a questo, non dice nulla ma il proprio sguardo si abbassa cade sulla tuta da lavoro che indossa per poi lanciar un frettoloso sguardo verso il divano]

Denise [nota l’imbarazzo dell’uomo, o meglio l’indecisione, se se[con un cenno del capo indica il divano, e a sua volta si accomoda su una della poltrone poste lì accanto, vicine ai rispettivi braccioli del divano appunto] .. forse non sono come lei si aspettava, mister Romanovic ? [domanda, sempre con quella voce calda e sensuale, ma dall’intenzione estremamente gentile ed educata, quasi materna … nel frattempo si accomoda sulla poltrona, piega a lato una gamba e accavalla l’altra, portandovela sopra … ondeggia leggermente il piede sollevato da terra, e dopo aver atteso la risposta dell’uomo, sospira] … ma non siamo qui per parlare di me … mi racconti qualcosa di lei, e del motivo per il quale ha deciso di venire da me ..

Giuda [lento poi alza lo sguardo verso di lei, lo sguardo poi per pochi attimi si ferma ad altezza del petto abbondante di lei, ma poi con gesto deciso affrettato sposta il viso,alza lo sguardo veloce sul viso di lei,cerca di fissar i suoi occhi scuri, quei capelli che le accarezzano la spalla, ma sembra recalcitrante ad abbassar lo sguardo su quella donna,come a timore di fissarla più in basso]da io mi siedo se no problema lei [si volta, per poi lasciarsi cader seduto dietro di se,sul divano, tiene le gambe ben strinte fra loro, posa le mani a posarsi sulle proprie cosce e stringere appena] Da lei non è come io aspettare lei! Io me aspettare Signora più vecchia da..[dice in un modo un po’ brusco] il motivo che sono qui io? [lo sguardo si riposa su di lei, la fissa,lo sguardo lento scivola di lei verso il basso.. ma poi scuote la testa] forse lei non è persona adatta per aiutare me da! Mi scusi..ma forse io avere fatto perdere tempo a lei da! [allontana le mani dalle gambe, posa i palmi sul divano vicino al sedere,e cerca di rialzarsi]

Denise | studio | [inarca le sottili e curatissime sopracciglia scure, nere come i capelli … senza nascondere la sorpresa con la quale quelle parole la colgono] … cosa ha che fare l’età del dottore al quale affidare le proprie cure, con il suo problema ? [gli domanda, in tono molto calmo, sempre gentile .. poi però lo vede alzarsi dal divano, o perlomeno nota il gesto che rende palese la sua intenzione di farlo] … non mi ha fatto perdere tempo, mister Romanovic, anzi … sono io che mi scuso … deve avere piena fiducia nei confronti del medico che l’avrà in cura, per cui … se io non le ispiro fiducia, fa benissimo a cercare qualcun’altro in grado di ispirargliela … [e a questo punto, a sua volta fa per alzarsi]

Giuda | Studio | [cerca di non guardarla ora, come se temesse qualcosa nel fissare quella donna, lo sguardo vaga nella stanza come alla ricerca di qualcosa che ne attiri la propria attenzione,le mani premono sul divano, braccia tese, distacca il fondoschiena dal cuscino del divano e li si ferma] problemi no è sua età [scuote la testa e ancora cerca di non osservarla] no è fiducia ne suo confronto ma fiducia in me da! Io'[parla piano, lento in quel accento Russo, si ferma, sembra aver la gola secca, cerca di dire qualcosa ma si ritrova con aprire e chiudere le labbra senza produrre alcun suono fino a che, mormora frettoloso] mio problema e sue..mucche da! Sono..grosse..e sue mucche grosse provoca me..turbamento..problemi da’sono loro sempre mio problema da [lo sguardo si posa a terra, osserva quel tappeto persiano dai colori accesi, rimane li fermo,le dita irrigidite,prende un gran respiro]

Denise | studio | [non si alza, decide di rimanere seduta, alla fine … ed ascolta le parole dell’uomo … quando parla di “mucche”, in un primo momento, aggrotta la fronte, senza comprendere … solo alla fine riesce a capire quello che l’uomo vuole intendere e sorride, ma senza scomporsi, ride in maniera lieve e senza perdere quel modo elegante che la contraddistingue] … capisco … lei intende dire i miei seni … [tuttavia quell’accenno alle mucche, sembra averla vagamente turbata, o colpita … l’uomo forse riuscirà a percepire qualcosa, ma nulla di definito, nulla di chiaro … solo lo sguardo della donna, ed il movimento delle mani, può tradire lievemente il suo stato … tuttavia, prosegue a parlare] … e mi dica, se vuole … descriva quello che prova, descriva questo suo turbamento .. quello che prova ora, e quello che ha provato in altre occasioni, in passato magari …

Giuda | Studio | [la schiena leggermente piegata in avanti, le suole ben piantate a terra, le braccia tese,lunghi sospiri del Russo, indeciso ora sul daffare, ora è già con le carte scoperte visto che in minima parte ha accennato sul problema personale che lo assilla] si Seni da Mucche io dire [ripete appena, poi parla spontaneo, commette errori di suo solito] piccole no problema ma grosse da..come mammelle grosse di Vacca da [cambia parola da mucca a vacca] io perdere autocontrollo mio da! Io..ora teso perché vicino lei perché lei ha grande..Vacca da! [sospira lo sguardo sempre basso, li fermo in quella posizione scomoda] io a volte diventa cattivo.. io..non ricordo da quando me succedere io da tanto succedere come da sempre da,no ricordo inizio ..ma ricordo cosa succede quando'[non aggiunge altro, teso, lieve gocciolio della fronte del sudore, ha sentito la pausa di lei nella voce ma ancora non ha collegato nulla preso dalle proprie sensazioni]

Denise | studio | [continua ad ascoltare le parole dell’uomo, lo lascia parlare, pensando che in questo modo possa così sfogarsi … solo alla fine torna a rispondergli e senza accennare al linguaggio sconcio che ha adoperato nelle ultime frasi] … capisco … io le chiedo di ascoltarmi, allora … [parla sempre con molta calma, davanti a lui, sempre seduta sulla poltrona … le gambe ancora accavallate, e la giacchetta dai bavera leggermente scostati, per far spazio ai seni tanto grossi e pieni, invitanti] … lei mi deve descrivere quello che prova, e sopratutto quello che vorrebbe fare … in questo modo capiremo insieme quali sono i suoi desideri, e cercheremo di andare a trovare la causa di questi suoi desideri … così forti da renderla cattivo …

Giuda | Studio | Io..non so’ [ calmo a quelle domande, poi lento si lascia cadere seduto, alza le mani e le preme sulla fronte,piega il busto in avanti, posa i gomiti sui ginocchi, in quella posa non la vede] io con donna con seno..tipo seconda’sfiora terza io no problemi..[sospira] io no problemi con francesina da, io fatto pic-nic in spiaggia e nulla..ma con una donna in Officina..lei..quasi quarta forse quarta’forse come la sua da [lieve pausa] lei aveva auto Rotta..io alzato cofano’io non so..io ho detto di passare avanti per vedere problema..io lo messa fra me e cofano, me dare spalla da [parla ad alta voce, ma con ampi vuoti spazi fra parole e altre] io..lo stretta’io preme bacino su suo didietro..poi iniziato a stringere seno da davanti..lei no portava reggiseno..muovevo il bacino..lei..gemeva un poco..per fortuna poi è arrivata una persona che ci ha interrotto..ma poi [lieve pausa] stessa persona lo portata in magazzino..doveva solo massaggiare per imparare massaggio come libri ma’non so perché ho piazzato una telecamera accesa..lei non sapere che era accesa e io li..[si ferma come se non riuscisse ad andare avanti]

Denise | studio | [ascolta tutto quel racconto, con interesse a quanto pare … sempre seduta sulla poltrona, senza scomporsi] … insomma, non ha resistito, ma quando è arrivata quest’altra persona, a quanto mi sembra di capire, è riuscito a trattenersi .. per cui in qualche modo, riesce mantenere una certa parta di controllo su di se … [quindi tace qualche istante, lasciandogli l’opportunità di proseguire a parlare … alla fine, visto che non lo fa di sua spontanea volontà, lo incita e lo incoraggia] … avanti, prosegua … l’ha portata in magazzino, e c’era questa telecamera accesa … nascosta … e cosa è successo ?

Giuda | Studio | [passa il palmo della destra sulla fronte sudata,era già sudato ma ora’ancora peggio,parla e muove la testa, sguardo basso del Russo,sempre serio anche se si nota la tensione quella voce agitata, quel suo modo di comportarsi come se stesse sempre a cercar di auto controllare ogni sentimento sensazione,restar sempre neutrale,calmo,serio] io perso controllo [sussurra a bassa voce ma ben udibile in quella stanza] io ritrovato con labbra fra sue gambe! Io leccato senza sosta, bevuto..io suo umori da [parla franco,non riesce a trovar parole per sminuire cosa ha fatto, vocaboli più decenti] poi io ho contraccambiato ..ma scopata con foga in sua Bocca! Fatto bere tutto a lei’e non pago io scopata nel culo da! Lei era vergine li! Io venuto seconda volta li..[scuote la testa, sospira] sangue e umori e mio sperma mescolati uscire fuori da lei..[sembra non voler aggiungere altro ma’poi ad un tratto mormora] sono andato a far una doccia ma prima io ordinato lei di ripulire a terra con sua lingua bere leccare tutto da terra! Io ho cassetta [sospira] è finita in officina no per altra persona..ma perché io perso attenzione e la donna è sgusciata via da me e cofano..se no..non sapere cosa succedere da!

Denise | studio | [ascolta ancora il racconto, che infine giunge al suo epilogo .. e proprio quelle parole usate dall’uomo, quel racconto sconcio, nuovamente la fanno fremere … questa volta in maniera leggermente più evidente .. socchiude gli occhi e inspira, poi dopo qualche attimo, torna ad aprirli, e guardare l’uomo .. sospira infine] … ha filmato tutto, quindi … eventualmente mi mostrerà la cassetta, se lo riterrà opportuno, così che io possa vederla mentre … viene colto da questi suoi accessi d’ira, e così da poter meglio comprendere il suo stato d’animo … il suo modo di agire … [una breve pausa] … ed ha provato soddisfazione nel … violentare, o usare le maniere forti, nei confronti di questa donna ? [domanda … intanto scavalla le gambe, e inverte la posizione delle stesse … l’uomo può notare una sottile cavigliera d’argento, che orna una delle caviglie della donna … che indossa altri gioielli, anelli e braccialetti]

Giuda | Studio | Se lei dubitare che io dico falso [afferma il Russo, lentamente abbassa le mani, con le unghie sporche si è sgraffiato sulla fronte appena sopra l’occhio sinistro, una sottile linea di sangue si intravede ora che ha tolto le mani e le poggia sui bordi del divano ai lati, sguardo basso, voce affaticata, come se costasse molto parlare di quei accadimenti,poi sente vibrare alla gamba, incerto porta la mano nella tasca] me scusa da..messaggio [scorre con i tasti] lavoro da [risponde velocemente a Simona scrivendo i costi della sistemazione del auto di Leslie, per poi rimettere il cellulare nella tasca dopo che aveva mandato il messaggio, sembra far bene quella pausa, ma è faticoso continuare a parlare] no..me sembrare che no soddisfa mai! Io le urlavo di tutto, cagna da serie b! troietta’! vacca ! le sgraffiavo seni da..e poi..le ho detto di rivedere in altri giorni e lei senza intimo e mutandine da! E’ieri a pranzo io fatta salire lei su canna bicicletta fra le gambe, e io pedalare’noi fatto mezzo giro di città! Alcuni ha notato culetto nudo di lei’le strizzavo seni..mi divertivo a prendere buca’era umida sotto da! [scivola una lacrima di sangue dalla piccola ferita, si infrange del sopracciglio, osserva poi qualcosa di scintillante che intravede..una cavigliera d’argento ora nota, porta l’attenzione su questa] lei..dice di non volere ma’.bastava mio ordine e lei faceva.,.lei bagnava.. lei capisce? Io mostro io Cattivo da!

Denise | studio | [scuote leggermente il capo, sempre con quell’espressione dolce, dipinta sul viso dai lineamenti delicati .. le labbra carnose sono velate da un bel rossetto color mattone, che le disegna perfettamente … e si accompagna col colore dello smalto usato per le unghie, lunghe e ben curate, laccate di un rosso molto acceso, che contrasta in modo evidente con il nero del tessuto del tailleur] … mister Romanovic … mi creda .. in questo caso non è tutta colpa sua … innanzi tutto il solo fatto che si sia fermato in seguito all’arrivo di quella persona, oppure il fatto che lei si senta in colpa, dicendo di essere un mostro, è una prova evidente che in fondo, ha ben chiaro quale è la natura del suo problema e lo riconosce … e questa è la base di partenza, sulla quale poter lavorare e indirizzare i suoi comportamenti sulla rieducazione … ed in secondo luogo, questa donna è una provocazione bella e buona, per lei … anche se … [sospira] .. la capisco benissimo …

Giuda | Studio | Io sentito come se lei fosse bambola da, burattina un gioco che io potevo giocare come voleva e poteva! Io padrone di ogni suo pensieri, suo volere, lei volere cosa io volere da [alza e abbassa il viso, le mani che tornano a stringere il bordo del divano, stringe talmente tanto che le nocche iniziano a diventar un po’ bianche] me piacere segni che vedevo su suo corpo! Segni mia io segno mio territorio! Lei no donna ma Cosa mia da! Ogni mia fantasia potere io mette in pratica..io sentire come se avere Potere su lei, mio potere crescere più io facere cose sporche da![le gambe serrate fra loro, la tuta per fortuna ricade un po’ ampia, e lei non può vedere se è eccitato e quanto è eccitato, anche se sembra soffrirne molto]lei capire me?[sembra rinfrancato a quelle parole, smette di stringer così teso, e forse commette un errore, mentre la fronte è segnata dal suo sangue lui lento alza lo sguardo, che lento risale su quelle gambe,lentamente si alza, sempre più vicino ora a risalir quei seni con lo sguardo] lei mi capisce? Mi sta prendere in giro tu me?

Denise | studio | assolutamente no … [gli risponde, quando lui solleva lo sguardo … e solo allora si rende conto del taglio che ha sulla fronte, quando ha risollevato il capo … allora solleva a sua volta la mano e con l’indice accenna alla fronte segnata] … si è tagliato, mister Romanov … [tende l’indice, dall’unghia lunga e laccata, per indicare il punto] … non deve farsi del male, non deve sfogare verso se stesso questa sua … frustrazione … [gli dice, accennando un lievissimo sorriso .. cambia nuovamente posizione, e a quel movimento i seni grossi e tondi ondeggiano leggermente, costretti nella giacchetta nera dei tailleur .. sotto la quale vi è una camicetta di seta, leggera … adesso che l’uomo ha sollevato lo sguardo, può notare sulla scrivania poco distante qualche foto della donna … una delle quali, seminuda e col pancione, incinta … le altre sempre e comunque a sottolineare la femminilità, le forme e l’eleganza]

Giuda | Studio | [non arriva ad osservare quella mano, l’indicare di lei, lo sguardo si ferma ben prima,sulle forme dei seni di lei, sembrano così grandi, sembrano richiamarli a se,osservar quel ondeggiar un richiamo così irrefrenabile,come se gli parlassero, sente la voce di lei, ma così distante] sono grossi [mormora ora non più con voce monotona, ma in parte sentita, viva, ingoia un boccone d’aria, respira affaticato, lo sguardo poi sposta di lato, come a cercar di fuggire, e un altro errore..lo sguardo ora fermo su quella foto seminuda, studia la forma delle sue nudità, non dice altro,fermo lo sguardo, sulle labbra si dipinge più che un sorriso un ghigno] lei è gran vacca dottoressa, come tutte donne da! Lei ama essere montata da[non una domanda, sembra un affermazione come se fosse assai convinto il Russo dell’ovvietà del proprio dire,resta seduto, fissa quella foto] suo Bambino è a casa? Ha una badante da?

Denise | studio | [sposta lo sguardo verso la scrivania, e poi nuovamente verso l’uomo] … si, ho una tata a servizio a tempo pieno … ma adesso non è in casa, quando lavoro solitamente porta la bambina al parco oppure a fare la spesa … [poi scuote leggermente il capo] … ma non tutte le donne sono … vacche, come dice lei … solo alcune lo sono … [gli parla in questo modo disarmante e schietto, ma con estrema tranquillità, e sempre in modo molto dolce] … mister Romanovic … quelle foto sulla scrivania la turbano ? … le fanno venire in mente pensieri strani ? [domanda] .. possiamo toglierle, se la disturbano … oppure potrebbe mettersi alla prova, e tentare di controllarsi …

Giuda | Studio | [non distacca lo sguardo dalle foto, ma le passa una a una le fissa] cosa le direbbe se noi sposta foto, e ti scopo su tua scrivania da dietro da? Tue seni che premono nudi sul freddo legno di scrivania da? Io che monto te da? [porta ora le mani i palmi a premere sfiorare sulle proprie cosce, lentamente ma poi sempre più velocemente] e tu può urlare di piacere nessuno sente noi no? Tu no sveglia bambino da[poi ecco che parla diretto, si volta verso di lei, quel ghigno sulle labbra degno del miglio Joker] lei come si reputa? Vacca da?[piega pure il viso, lo sguardo ora è un lento Sali scendi dai seni al viso di lei e viceversa]

Denise | studio | [piega il capo a lato, e con provocante dolcezza domanda all’uomo] … può usare un linguaggio meno volgare per piacere ? [quella domanda posta con tanta gentilezza suona sicuramente come una provocazione bella e buona, alle orecchie dell’uomo] … e non sono io a reputarmi una vacca, mister Romanovic .. ma non le nascondo che sono altri uomini a farlo … per questo non le consiglio di provare a fare quello che ha appena detto … non le gioverebbe, anzi … probabilmente la farebbe stare male, perché potrebbero accadere cose del tutto simili a quelle che mi ha appena descritto, e allora poi si sentirebbe in colpa, si sentirebbe un mostro …e lei non vuole questo, vero mister Romanovic ?

Giuda | Studio | [il tono della voce poi non ha quella cadenza rigida che lo contraddistingue, mette ora sentimenti in quel tono, passione desiderio, voce calda anche se l’accento rimane rigido freddo della parlata del Est,stringe i bordi del divano e da forza sulle ginocchia, le braccia tese, si alza spostandosi avanti il Russo, si porta a svettare in piedi, si può notare il volto sudato e segnato da una piccola striscia di sangue sulla fronte, braccia muscolose spalle larghe tenute scoperte dalla tuta dell’officina smanicata,sporca da lavoro la tuta]cosa vuole mister Romanovic mi importare un cazzo da! [afferma il Russo, con quel ghigno] tutto questo posto trasuda del tuo esser Vacca da! [passi lenti, verso di lei] che ne dici di spogliarti troietta! Lo già in tiro solo al annusarti! Vediamo se io riesco a farti star male!

Denise | studio | aspetti, mister Romanovic … [allunga un braccio verso di lui, mostrandogli il palmo della mano … nel frattempo si alza in piedi] … forse è meglio che lei si sfoghi, se lo desidera, così dopo potremo proseguire con più calma, e magari lei potrà reagire meglio alla terapia … [lo dice in tono tranquillo, professionale … e detto questo, sbottona la giacca e la sfila … stessa sorte tocca alla camicetta di seta bianca, e poi alla gonna nera … si spoglia senza imbarazzo davanti ai suoi occhi … i seni sono davvero grandi e pieni, i capezzoli turgidi trafitti da due anellini … due piercing con una sferetta sulla parte bassa, in argento .. il pube è perfettamente rasato … resta con le sole scarpe e i gioielli che ancora indossa, i braccialetti, la cavigliera] …. così va bene ? [domanda, gentilmente]

Giuda | Studio | Da vacca mi diventi pecorella? [dice con falsa lagna, mentre fermato dal palmo di lei la fissa la osserva spogliarsi, lieve grossa risata a quei capezzoli con gadget,senza risponder allunga le mani verso quei piercing,porta i pollici a cercar di premer contro,le altre dita tese per premere quei seni] si si..poi parliamo [con tono annoiato come se nemmeno ci credesse o importasse al dopo]visto che sai spogliarti! Vedi di spogliar pure me! Così non mi togli un cazzo di energia sprecata [sotto la tuta smanicata, non porta magliette, può vedete il suo torace, fisico longilineo e boxer neri che nascondono il suo sesso, a riposo misura circa ventotto cm ma assai largo,grosso pure di spessore. Alza la mano, destra,lenta sfiora il collo di lei,per poi cercar di stringer quasi soffocarla] e tu saresti la Dottoressa che ama farsi fottere?[la stringe quasi a farle mancar il fiato prima di mollar la presa,sempre quel sorriso di scherno]

Denise | studio | io cerco di fare tutto il possibile per mettere a proprio agio i miei pazienti … [dice, con la massima tranquillità … e dicendo questo, solleva le manine delicate e le porta sulla tuta grezza e sporca … scosta le maniche corte, e poi abbassa la cerniera se è presente .. comunque fa in modo che possa scivolare verso il basso, aiutandolo a sfilarla … quando però l’uomo le strizza un capezzolo, geme, strizzando gli occhi … un mugolio leggero e prolungato … il capezzolo si inumidisce, e probabilmente l’uomo può collegare questo fatto alla foto sulla scrivania e al bambino] … mi sta facendo male, mister Romanovic … può smettere, per cortesia ?

Giuda | Studio | Chissà perché immaginavo che una troia come te andasse in casa e in ufficio con un vibratore ben piantato dentro di se[mentre si lascia spogliare,lei si china] e perché mai dovrei smettere?[stringe di più con le dita fra loro] mmm il bambino ha lasciato tanto latte! è per me? Gli dia un bel bacio sulla fronte da parte mia! e lo ringrazi per aver una mamma così dedita al suo lavoro..[stringe più forte il Russo] e poi perché ti sei fermata? Non ero stato chiaro?[porta ora la mano che stringe il seno il capezzolo a spinger verso il basso] spoglia tu me cazzo! [si china il russo con il torace sul davanti per permetter tal movimento,le tira tanto quel oggetto che sembra quasi volerle strappar il capezzolo dal seno,capezzolo assai sensibile anche dal fatto delle poppate]

Denise | studio | lo faccio solo quando qualcuno me lo chiede … o … me lo ordina … [dice, con disarmante semplicità] … mi fa male … [geme ancora, solleva le mani e le poggia sul petto dell’uomo .. le manine tremano, per il dolore … e quando l’uomo le strizza il capezzolo, numerosi fiotti finissimi di liquido bianco, di latte, sprizzano in giro] … scusi, mister Romanovic … [e si affretta continuare a spogliarlo della tuta … i seni sono davvero grossi, e quindi l’uomo può adesso comprendere che sono gonfi, di latte appunto e ballonzolano sensualmente ed invitanti, ad ogni minimo movimento]

Giuda | Studio | Che vacca che sei, nemmeno riesci a controllare le tue poppe al Latte? Che casino hai combinato, [alza le gambe prima la destra poi la sinistra per facilitare il toglier della tuta, rimane in Boxer,alcune gocce di latte sono sparse sul torace sui boxer e sulla gamba del russo oltre che sulle punte degli stivali]più sporchi e più devi pulire vacca da monta! [con tono imperioso prima poi sarcastico] e questo è un Ordine [porta entrambe le mani sui seni, su entrambi, le stringe le palpa e le stringe poi i capezzoli in modo che la maggior parte del latte vada a bagnare i propri Boxer sul davanti ove si inizia a vedere l’eccitazione del Russo] Tu pulisce tutto con Tua lingua Vacca da! e tu chiama me Padrone! con mister me annoia da!

Denise | Studio | si, mister … voglio dire, padrone … [si corregge immediatamente, e con una vocetta flebile e arrendevole … tuttavia quella punta di malizia rimane sempre, così da rendere la voce calda e avvolgente, estremamente provocante] … aspettate, padrone … [porta le mani delicata e dalle unghie lunghe e curate, smaltate di rosso acceso, sui capezzoli .. con abili gesti rimuove entrambe gli anellini, in modo che per lui sia più agevole strizzare i capezzoli … posa i piercing sulla scrivania, lì accanto] … ecco … [offre i seni molto molto grossi, e gonfi all’uomo, poi timidamente si avvicina, e lecca alcune gocce sul torace … storce subito il nasino, avvertendo l’odore intenso di sudore]

Giuda | Studio | da molto meglio ora [porta ora a stringer senza più difficoltà quei capezzoli, si sta eccitando il Russo, sente la lingua di lei sul torace, un lieve respiro,poi per facilitarla a chinarsi, le lascia i seni, le mani scorrono sui fianchi poi sulla schiena di lei senza smetter di sfiorar la sua pelle,e sulla schiena prova a sgraffiarla con le unghie assai sporche]come usi bene la lingua..credo che sei una vera succhiacazzi di classe da![la spinge più a se ,sgraffiandola deciso per aver più il suo corpo a stretto contato con il proprio]

Denise | Studio | [quando stringe i capezzoli, finissimi fiotti imbrattano dappertutto l’uomo … i seni sono pienissimi, e quando li lascia, i capezzoli continuano a gocciolare ancora per qualche attimo … mentre lecca il petto dell’uomo, avverte le unghie sulla schiena, scie rossastre appaiono sulla pelle candida e liscia, solo leggermente dorata … la donna geme e si lamenta, a metà tra il dolore ed il piacere … e si china, avvicinando il visetto perfetto e curato ai boxer dell’uomo … lecca la stoffa umida, che copre il membro che nel frattempo si sta facendo duro] … mi fa male, padrone … per favore, la smetta … [dice, con vocetta lamentosa]

Giuda | Studio | La smetto? vuoi darmi Tu Vacca gli Ordini da? [la osserva dal alto verso il basso, lieve ghigno sulle labbra, lei chinata,preme più forte le unghie mentre risale verso il collo con le mani, poi cerca di afferrarla per i lunghi capelli, le dita che passano a stringer ciocche di capelli] me ne frega un cazzo cosa tu piace o no piace!io decido tu fai no dimentica da!e è solo inizio da, la destra che le tiene i capelli, prova a spinger la testa più sui boxer, a far premere il viso a stretto contatto, l boxer sul davanti oltre a latte si sente odore di urina, sembrano indossati da giorni, la mancina poi si spalanca si alza e si abbassa verso la schiena di lei, tenta di mollarle uno schiaffo ove ha sgraffiato precedentemente]

Denise | Studio | no, padrone, no … non voglio dare ordini … [si affretta ad infilare le dita sotto all’elastico dei boxer ed abbassarli, già col viso premuto contro l’inguine dell’uomo .. se riesce a calare i boxer, si trova spinta verso il membro, che tenta di leccare, per blandire l’uomo e la sua furia … arriccia nuovamente il nasino, l’odore è pungente e forte, letteralmente disgustoso … ma a nulla serve ritrarsi, o tentare di farlo, lui è troppo forte … e quando lui le assesta quello schiaffo sulla schiena, emette un urlo acutissimo, e si abbassa di colpo, finendo a terra]

Giuda | Studio | che fai tu a terra tu paura di mio cazzo da?[la prende pure in giro, non tenta di aiutarla ad alzarsi, ma anzi si avvicina con le suole degli anfibi più a lei. Suole bagnate di latte che cerca con il collo dello stivale a premer sul viso di lei] a no..tu ami succhiare strafogarti di cazzi molto grossi..ma tu ami di più leccare gli stivali del tuo amato padrone..vero? [le preme ancora lo stivale verso il viso] e muoviti prima che decida di prenderti a calci!! [l’attacca fisicamente e mentalmente il Russo, scuri freddi occhi che la fissano dal alto senza alcuna pietà]

Denise [respira in modo affannoso, carponi davanti all’uomo, nemmeno riesce a sollevare lo sguardo] … la prego .. padrone… [dice solamente, poi si rassegna e per prevenire un calcio, lecca gli anfibi, in modo lieve, dove sono più bagnati .. dall’alto, l’uomo può vedere la chioma fluente e lucente di capelli corvini, bellissimi … le spalle perfette, così come la pelle liscia e curata, rigata solo sulla schiena, i segni rossi e lunghi … lecca ancora l’anfibio, mentre i seni grossi ondeggiano ad ogni movimento]

Giuda | Studio | cerca di far del tuo meglio Vacca da! [osserva quei capelli corvini, il suo costante muoversi piegarsi] ci metti poca convinzione [alza il piede che lei sta leccando, lento, cerca di portar la punta del anfibio verso la bocca di lei, quasi sembra volerle metter la punta ,stretta che si allarga se risalita, nella bocca di lei] e non star con le mani a far nulla..mentre lecchi prova a sditalinarti per il meglio! fammi vedere come ti dai piacere quando non c’è nemmeno un cane a riempirti la fica di notte da!

Denise | Studio | [si ritrova la punta dello stivale a violarle la bocca ed allora reprime un conato di vomito … ma accoglie l’invito dell’uomo e porta una mano tra le cosce … le dita trovano il sesso perfettamente rasato, liscio e morbido, e in un lago di umori … non appena due dita entrano nel sesso, qualche gocciolina di umori fuoriesce e cola lungo le cosce … l’altra mano, per completare il piacere che si concede da sola, prende a tormentare leggermente un capezzolo, che torna ed essere turgido] … faccio così, padrone …

Giuda | Studio | [la fissa, osserva il braccio portato verso il retro di lei, data la posizione non puo’ vederla, vede la sua schiena martoriata, i suoi lunghi capelli,lei che si agita ascolta] quindi riesci ancora a parlare..forse ho spinto poco..[e spinge ancor di più la punta del anfibio nella sua bocca, anfibio sporco di polvere e latte,anfibio che indossa pure per calpestare il pavimento sporco dell’officina ove lavora]credo che mi darai grandi soddisfazioni vacca! ne sono sicuro!

Denise | Studio | [ci mette un attimo a darsi piacere da sola, le dita si muovono agevolmente, e socchiude gli occhi, mugolando per via della punta dello stivale nella bocca .. ne è disgustata, ma l’orgasmo la prende lo stesso e la costringe a piegare leggermente il busto … mentre mugola ancora, di piacere … inarca la schiena … il capezzolo che sta stuzzicando diventa umido e lascia colare qualche gocciolina di liquido bianco, mentre il liquido che cola dal sesso è copiosissimo]

Giuda | Studio | [silenzio poi segue, lei non può vederlo, lui che poi inizia a muovere avanti e indietro la suola del anfibio fra le labbra della donna, come se la scopasse in bocca con quel anfibio sporco, poi ad un tratto, liquido caldo a gocce cade sulla schiena di Regina, liquido che potrebbe frizzare a contatto con le ferite dal Russo provocate sulla schiena di lei, bruciore, liquido che viene giù più copioso, getto che poi va a infrangersi bagnare sui capelli puliti di Regina, urina. Il Russo con entrambe le mani si sta sorreggendo il cazzo, lo tiene con entrambe le mani per guidar il getto di urina sulla donna]vediamo se donna di alta classe ti senti adesso l’ultima delle puttana! Come ti senti vacca?[solo ora lento ritrae dalla bocca di lei lo stivale per farla parlare]

Denise | Studio | [le prime gocce la colgono impreparata e inconsapevole di quello che accade, solleva gli occhi … e con la coda dell’occhio vede quello che l’uomo sta facendo … l’urina brucia eccome sulle ferite, e questo la costringe ad inarcare la schiena … quando lui ritrae lo stivale, inarcando la schiena geme di dolore, torcendosi leggermente, come a volersi sottrarre a quel getto, ma senza alcun risultato] … se a voi piace, padrone .. io mi sento bene … [dice, mentre una lacrima le riga la guancia, e gli occhi esprimono tutta la sua umiliazione … a allo stesso tempo brillano di piacere, quello appena provato]

Giuda | Studio | Cosa mi piace a me?[lieve ghigno, osserva quel viso, le sue lacrime] ho bevuto molto latte prima di venire qua da! E perché tu non vieni a bere alla fonte da? [mentre cerca ora di bagnarle il viso di urina ,la fissa con sfrontatezza,senza rimorso] vieni a portar la tua boccuccia sul mio cazzo! Viene a bere questo caldo champagne che ti attende Vacca![quel ghigno non abbandona più le labbra del Russo, sembra un’altra persona rispetto al Serioso uomo dallo sguardo spento che era entrato] sei così tanto sicura di voler che il meccanico guarisca?[domanda perfido, sembra che stia parlando di se come a parlar di un’altra persona,come se fossero due persone distinte]

Denise | Studio | avete bevuto … molto latte ? [domanda, senza riuscire a capire, timidamente, poi aggiunge] … bene … padrone .. perché poi viene un … amico che mi porta tutte le settimane nella sua stalla, e lui .. [arrossisce violentemente, quasi tremando al solo pensiero di dirlo] … piace mungermi … [poi un getto le colpisce in pieno il viso perfetto e poi un altro, continuo … chiude gli occhi e apre le labbra, alla cieca, cercando il glande .. in quel frattempo la bocca si riempie di urina … e quando il glande entra nella bocca, riempiendola, fa uscire tutta l’urina contenuta, colando sui seni]

Giuda | Studio | Solo mungere o a tu piace pure essere montata da? [ha sentito i suoi gemiti prima sa che è già venuta una volta] A Russo piace solo Latte! Lui stomaco debole lui ama essere sempre lucido e serio! Lui noioso da! Lui non sa cosa donne piacere] bevi tutto ora [ora che il sesso è fra le labbra di lei, le mani lo lasciano, cercano di portarsi dietro la testa di lei, tenerla ferma a se,per poi muover il bacino, avanti e indietro, cerca di pisciar ,ultimi getti nella gola di lei e nel mentre scoparla in bocca con il proprio sesso[tu cerca di vere più possibile da! Vacca che ama mungere da![la deride,ceca i suoi occhi dal alto, la fissa mentre ridomanda] ancora sicura di voler guarire il meccanico e perderti questo piacere? Cerca di convincerlo con il tuo corpo!le tue Tettone!! Così che io e te ci divertiremo! E questo è solo un anticipo’lo so’ che vuoi pure il resto baldracca tu! [lentamente arretra con il bacino, il sesso che scivola fuori ora svuotato dalle sue labbra, puzzo di urina è forte, il cazzo che sempre li semieretto fuori vicino alle sue labbra] tu cosa vuoi?cosa scegli fra il piacere e il tuo lavoro? Dedizione o supplizio!

-> purtroppo questo episodio credo rimarrà incompiuto visto che il Personaggio Denise da mesi non si è più rifatta viva nel gioco! Ma attendo numerosi Commenti.
Prefazione: Nota Bene Questo racconto è nato da un gioco di Gdr Erotico, quindi sarà esposto come nel gioco, Lui, lei che si alternano, descrivono i loro movimenti e parlano al presente, queste persone non esistono nel reale. Quindi partirò nel descrivere la situazione di ‘Gioco’ per aver una visione più ampia della narrazione.

Prima di pranzo Giuda va ad allenarsi al parco e..

Giuda | sentiero | [ogni tanto alza la mancina, il polso ove fermo il cronometro, osserva il tempo, respiro misurato a ritmo, lieve macchia di sudore sulla felpa posizionata ad altezza pettorale, spalle lasciate scoperte dalla felpa smanicata, braccia abbastanza muscolose ma non troppo, goccioline di sudore che scivolano sulla fronte, alza la destra e con il dorso della mano cerca di catturarle portarle via prima che ricadono sugli occhi. Espressione seria del viso, l’accenno di un sorriso si trova lontano anni luce da lui ]

Giuda | sentiero-]Albero | [passa davanti a una panchina ove due persone sembrano conversare tra loro,nota qualcosa luccicare nella mano del tipo, abbassa lo sguardo assottiglia gli occhi, un accendino, lieve smorfia del Russo, mentre rialzato lo sguardo ora spazia avanti a se, vede un albero dal grande fusto li nei pressi e è li che sceglie la meta, cambia direzione del passo monotono e si dirige verso l’albero,verso l’ombra che questo produce,con la coda del occhio nota che la ragazza della panchina si allontana, ma il Russo ci fa poco caso]

Serenella | camera | [se ne sta seduta a dondolare su una delle due altalene, i pensieri lanciati avanti ed indietro come il moto che sta percorrendo. Indossa dei pantaloni di jeans scuri a pinocchietto, scarpe di tela bianche da tennis. Sopra una maglietta bianca a maniche corte aderente. I capelli sono lasciati liberi sulle spalle]

Giuda | sentiero-]Albero | [si ferma davanti l’albero, di faccia a questo, lo fissa, poi alza la gamba destra, la porta tesa parallela al suolo, porta la suola della scarpa da tennis nera con gli sfirsoli rossi a premere sul tronco del albero, poi piega la schiena in avanti, porta le mani ad afferrar la propria caviglia,si piega fa streccing , lo sguardo basso fa si che non si avvede di essersi fermato a una decina di metri da Serenella , da di fianco a lei, ben visibile il Russo agli occhi di Serenella ]

Serenella | zona giochi | [continua a dondolarsi tranquilla, lo sguardo assente le si focalizza su una persona che sta facendo esercizi ginnici vicino ad un albero. Le ci vuole poco per capire che si tratta di Giuda , il russo che ha la sua macchina in “ostaggio”. Il primo impulso è di scendere dall’altalena di fretta e furia ma ha paura di attirarne l’attenzione e quindi piano, si gira di schiena, così facendo non la può vedere in viso e magari non riconoscerla e tirare avanti]

Giuda | Albero–] Zona giochi | [mentre porta il busto a premere vicino sul proprio ginocchio, per aumentar la pressione chinarsi di più piega il viso di lato, rivolto verso l’altalena di Serenella ,la vede mentre si volta,mentre cerca di darle la schiena, sospira il Russo mentre arretra con la schiena, torna in posizione dritta, la felpa sul pettorale ha presente una macchia ben vistosa di sudore,respira leggermente affaticato il russo, mentre si allontana dal albero, cammina verso Serenella che a voltato verso di lui le spalle]

Serenella | zona giochi | [non smette di dondolare, il cuore le batte a mille, l’istinto le dice di alzarsi e correre ma le gambe rispondono tuttaltro. Resta quindi seduta, senza voltarsi. Getta un’occhiata al giacchettino di jeans appoggiato sull’altra altalena, ferma. Respira con calma]

Giuda | Zona giochi | [si porta dietro di lei, dietro l’altalena, la vede ancora dondolare, una spinta si allontana, poi si avvicina, mentre torna ad allontanarsi, ecco che alza le braccia in alto, mani aperte, avanza verso di lei da dietro, le mani tentano di fermare le corde del altalena, falla fermare li, farla rallentare per far si che indietreggi lentamente e fermarsi ,portarsi accostata a lui, la parte alta della schiena di lei e forse pure il dietro della testa potrebbero premer ritrovarsi a premere sul bacino del uomo..e si volta premerci invece il viso, indossa i pantaloni della tuta il Russo] Dasvidania

Serenella | zona giochi | [non si accorge della presenza dietro di se di Giuda se non quando bruscamente il moto oscillante quasi si ferma, facendola sbilanciare pesantemente. Si volta, un gridolino le sfugge mentre scivola in basso, ritrovandosi con il viso a premere quasi sul bacino dell’uomo] Ah….[un gridolino, le scappa una mano dalla catena dell’altalena, mentre quasi cade ora all’indietro, premendo abbondantemente contro il bacino di Giuda ] Giuda | Zona giochi | [le mani ben ferme sulla catena dell’altalena, lo sguardo basso, sente più che vedere il viso di lei premer sul bacino, il suo gridolino viene ovattato,dal suo premer le labbra a bocca aperta sulla tuta del Russo, proprio dove sotto c’è il suo sesso allo stato barzotto, può sentirlo premer contro, le labbra di lei posate da sopra i pantaloni della tuta] tu no perdi tempo Alano da! [mormora con quel forte accento marcato, quel imperfetto americano pieno di errori, la destra lascia ora la presa della catena, si porta verso la sua testa, il dietro, le accarezza i capelli,le dita sfiorano le ciocche ma il palmo sembra che voglia farla spinger più a se]sai io te dovere far vedere un film! Io sicuro che piacere a te Alano da![privo di emozione il suo parlare, glaciale freddo come il suo accento sovietico]

Serenella | zona giochi | [cerca di tirarsi su, ma la mano di Giuda la trattiene e la bocca semiaperta in un grido di sorpresa, si trova a premere da sopra la tuta contro il membro semiduro di Giuda . Chiude gli occhi, ancora annaspando per cercare di tirarsi su, ma la mano non trova la catena. La posizione scomoda rischia di farla scivolare giù dall’altalena da un momento all’altro. le gambe si agitano freneticamente]

Giuda | Zona giochi | Mmm [mormora appena, accenna un mugolio ma è più falso di una banconota da 101 dollari con il disegno di un dalmata centrale, allenta la presa dalla testa la fa indietreggiare ma poi la riattira a se, simulando quasi un farsi un pompino, ma è simulazione anche se le labbra di lei possono sentir a stretto contatto..un sussulto del sesso del Russo sotto i pantaloni, quando meno se lo aspetta, il Russo indietreggia da lei, mentre lascia scivolar via la mano dalla testa, abbandonandola al suo destino di caduta o chissà altro, sembra fregarsene cosa succederà ora distante un sol metro da lei] ho preferito gioco di tua bocca’in magazzino Alano..da! la più brava da!

Serenella | zona giochi | [presa e lasciata, e di nuovo presa, le labbra strusciano senza possibilità di fuga sul pene di Giuda che, sotto la tuta, sussulta a quel contatto. Poi, improvvisamente, la lascia. L’equilibrio precario cede del tutto, annaspa alla ricerca delle catene ma le sfuggono e cade all’indietro, la schiena per terra e le gambe che sfilano via dall’altalena che, in quel moto improvviso, schizza via in avanti, lontana da lei e dal russo] Ahi…

Giuda | Zona giochi | Fatta ma tu da? [mormora senza l’ombra di compassione o senso di colpa, si riavvicina di un passo, per avvicinarsi a lei caduta a terra] forse preferivi continuare giochino bocca che trovarti cosi da? Avrebbe fatto meno male da? [sembra prenderla in giro, mentre si abbassa con le ginocchia tenute larghe, il fondoschiena quasi a premer sui talloni dei piedi, la schiena ben dritta, le mani poggia sui ginocchi, non cerca minimamente di aiutarla a tirarsi su, semplicemente la fissa] vuoi mie mani per tirarti su da? Tu ha la bua?[le ginocchia tenute larghe, risulta davanti il viso di lei, se alzasse lo sguardo, vedrebbe la parte un po’ umidità dei pantaloni della tuta del Russo ove lei premeva le labbra, si nota il gonfiore del uomo e si nota pure della saliva di lei che si trova sulla macchia da lei creata]

Serenella | zona giochi | [chiude gli occhi, lamentandosi per il dolore alla schiena] Ohi…ohi [geme, poi apre gli occhi, vede il russo chinarsi su di lei, posizionandosi proprio sopra la sua testa a pochi cm dal volto, può vedere la macchia sui pantaloni in corrispondenza del rigonfiamento] AH…faccio…faccio da sola [scivola via da quella posizione, tirandosi in avanti e poi alzandosi goffamente. Si massaggia il sedere, e cerca di far cadere la polvere ed il terriccio accumulato per la caduta]

Giuda | Zona giochi | Tu fare da sola da? [domanda, ma senza aspettarsi risposta, preme con i palmi e lento si rialza, dritto in piedi, più alto da lei] tu tutta sporca da, lascia che io da te mano da![si avvicina a lei, alza le mani, Serenella ha le mani dietro occupata a pulirsi i pantaloni, ma il russo porge le mani verso la maglietta attillata sul davanti, verso quei gran seni, non capisce se porta reggiseno o no] tu Alano molto porca da! [sembra uno sbaglio, da sporca a porca, ma forze voluto, mentre cerca di portar i palmi su entrambi e seni e le dita a cercar di premer sopra] tu fatta male? A me sembra gonfia li da! [sguardo basso verso i seni] forse per tu stare bene ha bisogno di massaggio da!! ricordi? dopo massaggio tu sta bene da!
Serenella | zona giochi | [si sta spolverando con entrambe le mani dietro, scuotendo tracce di terra e foglie secche che le sono rimaste appiccicate addosso e Giuda ne approfitta per circondarla con le proprie braccia, andando a poggiare le mani sopra i seni a stringerli] No…fermo…la prego[ balbetta, rossa in viso]

Giuda | Zona giochi | Shhhh tu porca [mentre le stringe ora i seni] io pulire da [le dita che affondano, poi i pollici da sopra la maglietta attillata perlustrano sfiorano quei seni come a cercar e infine trovar i capezzoli di lei, le sfiora sentendoli da sopra la maglietta,,si avvicina più a lei, piega il viso, porta le labbra a cercar il collo di lei] tu dire no ma corpo tu sembra eccitata da! Come quando tu lavoravi su mie parti intime da! Tu ricorda? E come tu urlare di piacere Alano da [sussurra a bassa voce il Russo]che ne dire se io te andiamo a prendere tua auto da garage da?

Serenella | zona giochi | [cerca di divincolarsi da quella stretta ferrea, le mani scivolano davanti, ma riesce ad alzare appena gli avambracci poiché serrata dagli arti di lui e dalle mani che affondando da sopra la maglietta e reggiseno, sul suo seno, i capezzoli s’inturgidiscono al tocco ed al suono di quella parola che le provoca imbarazzo e una sorta di eccitazione di cui prova vergogna] No…io…devo finire di studiare…la prego [balbetta, confusa]

Giuda | Zona giochi | Tu studiare dopo da [le braccia che premono sui fianchi di lei, il torace che preme da dietro, le mani che stringono l’attirano a se, premendo ora il proprio corpo da dietro] tu eccitata da?[a quelle parole aggiunge pure un cercar di stringer fra pollice e indice i capezzoli di lei da sopra la maglietta da sopra il reggiseno] peccato che tu non è indosso cosa io volere per te da ! un giorno io porta a negozio a comprare abiti più piacevoli te da! [le proprie braccia che in tal posa fanno tener strette al corpo le braccia di lei, le mani di lei che premevano sul proprio fondoschiena,li lasciate ora possono premere con i dorsi della mano sul bacino del uomo] no accetto no! Noi andare, io te in garage, un’oretta sola da noi fare presto da?[non aggiunge altro, mentre aspetta risposta porta i denti a stringer fra loro sul lobo del orecchio destro di lei, per poi sfiorar lento con la lingua]

Serenella | zona giochi | [lui la stringe con forza, impedendole i movimenti delle braccia, così le sue mani si ritrovano a premere contro il bacino dell’uomo, possono sentire il membro di lui che si va eccitando, sussulta sopra i palmi] La..la prego [balbetta confusa, le dita saggiamente mosse stuzzicano i capezzoli, facendoli indurire ed evidenziare nonostante il reggiseno e la maglietta]AH…..no….io….la prego

Giuda | Zona giochi | Alano tu essere un bel giocattolino da [mormora a poca distanza dal suo collo, l’alito caldo le sfiora la pelle,stringe più deciso su quei capezzoli da sopra la maglia e reggiseno,inoltre ecco che inizia a muover lento avanti e dietro il bacino a premere sulle mani di lei] io me ne andare se tu dice che farai tutto quello che io voglio! E che te piacere cosa io fare con te! Tu vuoi andare! Tu dire questo da! [e stringe più forte con le dita quasi a cercar dolore da lei,pochi attimi, forse tre secondi e poi allenta la presa delle dita] cosa tu ha deciso da? Meglio Ovo oggi o gallina con ovo nel sedere domani?

Serenella | zona giochi | [rimane con la bocca aperta, chiude gli occhi, sbattendo le palpebre più volte per la situazione in cui si trova e da cui non riesce ad uscire. Una parte della sua mente si rende conto di provare piacere in quel che accade e si vergogna di se stessa. Le mani premono sul membro di lui, diviso dai pantaloni della tuta. premono e si accorge di cominciare ad accarezzarlo]Io…no….no [non sa che dire, si sente confusa, agitata, i capezzoli rivelano molto più di quanto le sue parole incerte cerchino di negare] IO….ah…..mi…..mi piace….[inorridisce, sente pronunciar quelle parole da se stessa ma è come se fosse un’altra] Non…ci credo [mormora, confusa]

Giuda | Zona giochi | Tu credici tu [le sussurra a bassa voce,sente la carezza di lei] e non ti avevo detto di accarezzare me la da! No è bello mentire a se stessi ma soprattutto a me da![e le dita premono con forza da sopra gli abiti ,sentendoli così duri a tal pressione] ma una promessa è una promessa di tuo padrone da! Io no mento a mia cagnolina [si sporge più verso di lei, preme con vigore il bacino sulle mani di lei, il mento va oltre il suo collo, piega il viso così da riuscir a passar la lingua in ampio gesto lento dal mento a quasi sfiorar l’occhio di lei, passa sulla sua guancia,prima di mollar del tutto la presa indietreggia da lei le braccia allontanano] cagnetta oggi libera. Tu è mia da! Ti aspetta a mio garage! Quando ti chiamare..tu sa come venire [usa di proposito quella parola ultima,mentre indietreggia da lei, senza voltarsi indietreggia a piccoli passi al indietro]

Serenella | zona giochi | [scosta il volto da quella lingua viscida che le lascia una traccia di saliva sulla faccia]No….[geme piano le mani si ritrovano piene di lui, prepotente, i seni le sembrano prender fuoco da quanto li sente caldi sotto i palmi di Giuda e di capezzoli le inviano dolore ed eccitazione che la fa sbandare. Poi, in un attimo, si ritrova barcollante in avanti, libera da quella stretta che le faceva mancare il fiato. Barcolla, trova la catena dell’altalena e vi si aggrappa, temendo di cadere. Ma non riesce a dire nulla, neppure a voltarsi, trema e basta]

Giuda | Zona giochi–]uscita | Ci rivedremo a garage da [per poi avanzare, verso di lei, ma non si ferma, porta la mano destra verso il suo fondoschiena,cerca di darle uno schiaffetto sul gluteo sinistro di lei, con il palmo,passa di lato dal altalena ,non si sofferma, ma avanza] ricordi quando io ti avere sfondato la? Quello è solo inizio di cosa io fare te! Dasvidania Alano da! [non si volta, avanza si allontana da lei ora dandole la schiena, cammina con passo lento sicuro verso l’uscita più vicino dai giardini, nemmeno si volta a vederla, come se non gli interessasse cosa sta’ provando lei]

Serenella | zona giochi | [sussulta, sobbalza quando le da uno schiaffetto leggero sul sedere, facendola vibrare come una corda di violino. Si sente sudata, puoi sentire il suo corpo accaldato rispondere così alla pressione subita fino ad ora. Pressione che sente necessaria, ma di cui prova vergogna. Scuote il capo, non si riconosce, gli occhi le si riempiono di lacrime che a fatica ricaccia indietro. Ma non si muove da lì, aspetta che Giuda se ne sia andato definitivamente per staccarsi, ancora tremante, dall’altalena e dirigersi dalla parte opposta. Pensieri le si accavallano in testa furiosi, pensieri a cui non riesce dar forma né sequenza. Piano, scompare verso un’uscita]

-> Si Attendono numerosi commenti e consigli
Prefazione: Nota Bene Questo racconto è nato da un gioco di Gdr Erotico, quindi sarà esposto come nel gioco, Lui, lei che si alternano, descrivono i loro movimenti e parlano al presente, queste persone non esistono nel reale. Quindi partirò nel descrivere la situazione di ‘Gioco’ per aver una visione più ampia della narrazione.

La Selvaggia Africa con i suoi odori, la sua forza fa visita alla mia officina

Giuda | Garage/Officina | [una serranda alzata a pochi metri dal angolo che da al vicolo, al interno il Russo piegato inginocchiato a terra, si trova davanti una cinquecento nera con lo sportello dalla parte del guidatore che risulta più lucente del resto del auto, li fermo stringe i dadi così da riattaccare lo sportello in modo sicuro al resto del auto. Indossa una tuta blu scuro smanicata con sul taschino lo stemma dell’officina una chiave inglese circondata da tre ruote disposte a triangolo equilatero, un vecchio mangianastri acceso continua a diffondere nell’aria musica di una compilation degli U2, corti scuri i capelli, pezzetto ben curato, spalle larghe, mani grandi, figura longilinea]

Zahara [Vicolo/Pressi Officina] [ L’Africana cammina lungo il vicolo costeggiando la parete dove si trova l’Officina. Vestita con abiti succinti, stretti, decisamente non della taglia opportuna della donna. PAssi barcollanti compiuti su quelle scarpe di vernice dal tacco vertiginoso, le braccia sono incrociate sotto il seno abbondante messo maggiormente in evidenza dalla scollatura. Non è alta ma lo sembra visto che indossa i tacchi: è robusta, ha lineamenti particolari, tipici dell’etnia africana. La pelle nera si confonde con i capelli scuri raccolti in mille treccioline. Gli occhi grandi, color della pece puntano proprio in direzione dell’Officina a poca distanza da lei. Si avvicina, lasciando che il ticchettare delle scarpe echeggi nel vicolo buio.]

Giuda | Garage/Officina | [espressione del viso assai seria, corruga la fronte, tiene ben stretta la chiave inglese nella mano assai grande, callosa, lo sguardo basso, serra le labbra socchiude gli occhi, un ultimo sforzo per poi fermarsi dopo aver stretto del tutto il bullone, porta la mancina libera a muover un po’ lo sportello, per assicurarsi il successo del fissaggio. Un’ insegna ben visibile al esterno del garage ‘officina Carrozzeria Tre Ruote’.,non bada del rumore provenir dal esterno, mentre lento si innalza,sfiora il metro e ottantacinque il Russo]

Zahara [Vicolo/Pressi Officina] [Lei si ferma ad osservare proprio quell’insegna squadrandola con curiosità e diffidenza. Sulle labbrone tinte di rosso appare un’espressione confusa. Inarca il sopracciglio destro mentre, con lentezza, si avvicina maggiormente al Garage. Sporge il collo in avanti quindi, spiando all’interno. Non è per nulla silenziosa e quindi potrebbe essere udita da Giuda .]

Giuda | Garage/Officina | [alzato in piedi, allarga il gomito sinistro che appoggia nella parte alta dello sportello aperto, la destra stringe la chiave inglese ma alza lenta e porta il dorso della mano a sfiorare sulla fronte sudata, calda la temperatura dell’officina e predomina l’odor del fumo, benzina e olio,pavimento sporco. Mentre strofina il viso, sente dei rumori, la testa volt lo sguardo si porta verso l’entrata e si avvede di un volto, una donna di colore,solo il viso intravede da quell’angolazione] Dasvidania [accento marcato Russo che sembra indurire il suo tono, espressione seria, la osserva, scuri gli occhi del Russo]

Zahara | Vicolo/Pressi Officina | Lei di rimando si drizza con la schiena, sgranando lo sguardo cercando la provenienza della voce maschile. Punta gli occhi neri verso GIUDA quindi, dischiudendo le labbrone ] Cosa dire tu uomo? [ tuona con quel suo vocione roco, possente. Fa un passettino in avanti, alzandosi sulle punta dei piedi in modo da avere una visuale migliore. Accento straniero quello della donna. Non è bella, piuttosto particolare. Arriccia il naso al forte odore di sporco e chissà quant’altro, probabilmente infastidita]

Giuda | Garage/Officina | Posso io essere aiuto te? [la frase con quel accento russo, sembra esser gelida, senza alcun sentimento, l’americano pieno di Errori, ancora molto complicata quella lingua per lui, il gomito sinistro sullo sportello scivola via, pochi passi laterali per poi con il palmo spinger lo sportello a richiudersi con un lieve boato per il colpo] tu ha problema con tua auto moto Bici o[si ferma li a circa cinque metri da lei, lei avanzata mette in mostra ora interamente la sua figura, e il russo non può far a meno di scorger la forma dei suoi seni, quel accentuare quelle dimensioni ben capibili da sopra i vestiti, ingoia il respiro, lentamente il dorso della destra scivola via dalla fronte, abbassa il braccio e la osserva, destra mano che stringe di più ora la chiave inglese, il pugno che sta sbiancando]

Zahara | Officina | Ascolta con attenzione le parole dell’uomo, muovendo appena le labbra senza però dire alcuna parola. Fessurizza le palpebre studiandosi al meglio le fattezze di lui, annuisce con la testa di tanto in tanto, vaga. ] Io non avere soldi per queste cose! [ sogghigna mentre sventola la destra a mezz’aria, lasciandosi andare ad una risata grossolana e corpulenta. Scuote appena la testa, lasciando che le treccioline si muovano e scompiglino appena dietro la schiena della donna. L’occhiata dell’uomo verso di lei non può passare di certo inosservato allo sguardo attento dell’Africana che, con un sorriso beffardo controbatte ] Tu avere bisogno di aiuto?

Giuda | Garage/Officina | [lo sguardo ancora basso, goccioline di sudore che scivolano sulla fronte, pure ad altezza del torace una lieve chiazza di sudore traspare sulla tuta da meccanico, braccia scoperte, abbastanza muscolose, sulla spalla sinistra ben visibile una piccola cicatrice, che combacia quasi con quella dietro la stessa spalla..segno di entrata e uscita di un proiettile anni prima. Si nota un tandem accostato a una parete, vicino a dei copertoni ammucchiati uno sopra l’altro, un compressore che giorni prima ha usato per controllar le gomme di un auto e in fondo una porta in ferro chiusa, che chissà dove conduce. La osserva]io? [riesce a dire, lei sorride,e i suoi seni si muovono e non riesce a non fissarli,poi scuote la testa, alza le braccia] se tu sai pulire e ti accontentare di poco..denaro[lo sguardo fugge da lei, osserva l’interno del garage] potere offrire te qualche dollaro per pulire qui..[ancora non torna a fissarla come preso da chissà quale inquietudine]

Zahara | Officina | [Gli occhioni della donna scorrono su tutto l’interno dell’Officina, si soffermano però sulla porta che scruta con più attenzione ] Uhm? [ borbotta distratta tornando ad osservare GIUDA . Gli occhi paiono illuminarsi ] Io pulire tutta tua casa se tu dare denaro. no essere problema! [ esclama battendo le mani l’una contro l’altra, proprio come farebbe una bambina che ha appena ricevuto in regalo una bambola nuova di zecca. Gli abiti e il trucco però lasciano di certo intuire la vera “professione” della donna che continua a fissare GIUDA ] Allora, potere io entrare? [ domanda ]

Giuda | Garage/Officina | [sospira, già pensa che se ne vada la donna ma..quel batter di mani, sbatte le palpebre preso in contropiede, torna involontariamente a fissarla lo sguardo basso che lento varia fra i seni di lei e il viso, quelle labbra] affare fatto da? [si avvicina incerto, allunga il braccio destro, offre quella mano grande callosa alla donna] quanto tu dollari per pulire da?[domanda fermato vicino a lei, lei molto bassa rispetto a lui, da così vicino può rimirar meglio quei seni, puzza di sudore il russo, una borraccia stile militare è posata su un carrello degli attrezzi con le rotine] ma tu..dovere cambiare te? Tu torna con altri abiti o tu sporca da?

Zahara | Officina | Lo sguardo si abbassa sulla mano di lui che va ad afferrare con una scritta forte e decisa. Le sue mani non sono di certo migliori di quelle dell’uomo, visto che son presenti dei calli segni d’un infanzia passata a lavorare i campi. Lo squadra dal basso verso l’alto la donna che cerca di lasciare la presa dalla mano di lui ] Tu quanto potere pagare me uhm? [ domanda curiosa e appiccicosa come suo solito. Scrolla le spalle all’ennesima domanda dell’uomo ] Io avere solo questi vestiti…

Giuda | Garage/Officina | [segni delle mani di un infanzia passata nei boschi siberiani, a tagliar legna e cacciare,stretta forte e decisa,lo sguardo che ancora si abbassa su quei seni come attratto,una strana sensazione trapassa il Russo e sembra scozzare con la sua totale freddezza che lo caratterizza, lieve eccitazione lo pervade e in parte si può intravedere dal aumento del pacco sotto la tuta dell’officina] dipende se tu vuoi essere pagata a Ora o a tu prestazione [lieve pausa] di pulizia da [corruga la fronte] no altro?[lieve pausa] un meccanico è licenziato, lasciare sua tuta, no era alto ma..forse sua tuta stare un po’ stretta davanti..se vuoi te porto e tu prova da?[mentre scivola via la presa, lascia la sua mano] vedere in magazzino?[fa cenno del viso verso la porta chiusa]

Zahara | Officina | Cerca di comprendere alla meglio le parole dell’uomo. Di tanto in tanto corruga la fronte, stringendo le palpebre. Fa qualche passo avanti, stringendo maggiormente le braccia sotto al seno e mettendo così in maggior evidenza quest’ultimo. dà altre rapide e curiose occhiate all’Officina mentre comincia a seguire l’uomo, lasciando che i tacchi producano un ticchettare continuo e ritmico. ] A ore potere andare bene [ afferma annuendo con la testa ] Fare tu provare a me..

Giuda | Garage/Officina | Da tu se..[ancora ferma a fissar quei gran seni messi in risalto dalla posa della donna] seguimi..[mentre a fatica distoglie lo sguardo voltandosi, dando le spalle a lei, cammina lento verso la fine del garage verso la porta in ferro, nel camminare lieve movimento dei glutei, culetto sodo del Russo, ben strutturato secondo il suo fisico. Preme sulla maniglia apre la porta, accende la luce, una sola lampadina pende appesa al soffitto da un filo elettrico, luce tenue in penombra, un ‘ampia stanza da una parte un letto sfatto, lenzuola che da una parte sfiorano il pavimento, c’è un televisore con videoregistratore ove si intravede una cassetta mezza infilata dentro, basterebbe premerla per farlo partire, al muro degli armadietti in acciaio, uno sportello aperto ove ben visibile gli abiti del russo e della sua biancheria, un altro armadietto aperto dove si vede un’altra tuta da meccanico ma dimensioni altezza ridotte, poi la porta del bagno aperta, non vi è chiave per chiuderla, bagno lungo e stretto, in fondo cè la doccia semicelata da un tendaggio di nylon trasparente, cè il wc il bidè e un lavandino con specchiera e sotto un mobile]

Zahara [Officina] [ Nulla dice l’Africana ma segue senza fiatare il RUsso. Osserva interessata quel suo sculettare, inclinando la testa verso sinsitra quasi tanto da farla sfiorare contro la spalla corrispondente. LE labbra strette in un’espressione seria, quasi spazientita. Si ferma al centro di quella stanza, lasciando che lo sguardo si posi su ogni minimo dettaglio. in particolare nota il Televisore che attira la curiosità della donna. Tamburella con il piede destro un tempo, attendendo. Respiri profondi i suoi. Posizione “provocante” quella assunta dalla donna, forse involontariamente: il piede destro è leggermente voltato verso l’esterno, lasciando intravedere l’interno coscia, il sedere formoso e sporgente all’infuori.]

Giuda | Garage/Magazzino | Io qui dormire quando finire tardi lavoro e trovare centro Sociale chiuso Da[giunto in magazzino si ferma davanti l’armadietto, allunga le mani per prendere la Tuta appesa, si volta e..la vede in quella posa, lei che studia l’ambiente e lui che la intravede da dietro, lo sguardo basso a studiar quel sedersi avvicina a lei, allunga la tuta verso la sua schiena] la prenda e provi in bagno da [se si voltasse di scatto o senza arretrare potrebbe ritrovarsi con le mani del Russo sui propri seni. La porta del bagno è priva di serratura e si chiude male, molto spesso si riapre dopo esser chiusa] tu prova da! Se stare bene

Zahara | Officina | Ed è proprio quello che succede. la donna sentendo le parole di GIUDA si volta, lasciando che la mano di lui si posi sui seni parzialmente scoperti. Rimane silenziosa e alquanto stupita inizialmente, lo sguardo che si alterna fra il proprio seno e il volto di GIUDA . Poi comincia a ridere di gusto, beffarda, la mano sinistra scatta a stringersi lo stomaco visto la grossa risata che fa appena tremare quei chili di più che si porta addosso e quindi anche il seno ] Tu dovere scegliere come spendere tuoi soldi eh! [ borbotta divertita, strizzando l’occhio al Russo. Maliziosa o semplicemente beffarda la donna che ancora non si schioda da quella posizione]

Giuda | Garage/Magazzino | [e la mano affonda su quei seni da sopra l’abito, le dita che sfiorano la parte scoperta dal abito, apre la bocca ma non dice nulla, le mani che lente stringono e rilassano su quei seni assai grandi lo sguardo basso, la sente ma non riesce a rispondere, la tuta scivola di mano, cade fra i piedi della donna e i propri] me scusare da..[aggiunge , sudata la fronte e il corpo, scuote la testa, ma la mano le mani entrambi su quei seni, sembrano non riuscir a mollar la presa, lo sguardo basso perso su questi] io..[le mani tremano un poco, molta forza di volontà ci vuole, lento ritrae le mani tremanti] me scusare,,meglio se va a cambiare da [eccitazione del uomo stretta nei pantaloni, si intravede il pacco la forma del suo stato,non si sposta da così vicino..forse la donna potrebbe accorgersi del tutto se si china per raccattare da terra la tuta che ricopre i piedi di entrambi]

Zahara | Magazzino | Una leggera nota di stupore si potrebbe leggere nello sguardo della donna che, in ogni modo, non smette di sorridere. Scuote appena la testa mentre, goffamente, si flette sulle ginocchia cercando di abbassarsi in modo da afferrare la tuta fra le mani. E proprio quando si rialza riesce a notare la “situazione” in cui si trova GIUDA . Trattiene altre risate e ennesimi sguardi, incrociando solamente gli occhi per l’ultima volta con quelli del Russo. Gli atteggiamenti dell’uomo però non possono passare inosservati, quindi come ultima provocazione si limita a sistemarsi alla meglio la maglietta all’altezza del seno, provocante, determinata fino al midollo. Quindi, sculettando, si dirige verso il bagno.

Giuda | Garage/Magazzino | [sente il profumo di lei, le mani staccate ma ancora lo sguardo non la perde di vista di un attimo, come annebbiato, vede fissa quel sistemar la maglia, sbatte le palpebre, per poi fissarla che si allontana, si volta per seguir quel lento incedere sculettare, lento arretra fino a cadere seduto sul letto sfatto, osserva lei sparire nel bagno, strofina la fronte sudata con l’avambraccio senza mai abbassar lo sguardo da dove è sparita] devo trattenermi..non posso ancora una volta non ancora da [sussurra a bassa voce a se stesso] no istinto’tenere ragione da

Zahara [Magazzino] [ La porta nemmeno la richiude limitandosi a svestirsi rapidamente lasciando cadere a terra i propri abiti, rimanendo con il seno scoperto e solo le mutande a coprire le nudità dell’Africana. Però dà le spalle all’uomo, mostrando quindi l’ampia schiena. E con movimenti goffi e impacciati si infila a fatica quella tuta che effettivamente è un po’ stretta: le fascia lo stomaco, le cosce e il seno. Con passi barcollanti compiuti su quei tacchi si muove verso l’esterno, in modo da mostrarsi all’uomo. Suda appena, il respiro più pesante.]

Giuda | Garage/Magazzino | [la vede, vede quelle cosce, il culetto di lei la nuda schiena, la osserva svestirsi, le mani affondano poi sul lenzuolo, li fermo a fissarla, poi vestita si volta torna da lui] Me sembrare che [dice a malapena, osserva quel corpo stretto in quella tuta, i seni quasi sembrano sul punto di esplodere sortire fuori, resta sul letto seduto il Russo, la osserva non può farne a meno]te stare bene da[dice ma non riesce ad alzarsi o aggiunger altro, la fissa il Russo]

Giuda | Garage-Magazzino | [è seduto sul bordo del letto sfatto, indossa la tuta da meccanico smanicata con la zip sul davanti che percorre in verticale al centro del busto, la osserva avvicinarsi, lo sguardo scorre lento dalle labbra ad altezza seni di lei, stringe con le mani i bordi del lenzuolo, poi lento distacca la destra, alza a mezza altezza la mano, il palmo rivolto al soffitto, in quella posa sembra un invito ad avvicinarsi e non il suo indicar dietro la donna ove in un angolo della stanza si trova una ramazza ] meglio che tu per prima cosa inizi a scopare da [afferma con quella voce fredda ma pure incerta, poi la mano si abbassa e un altro errore commette il russo, posa il palmo sul proprio interno coscia, seduto con le gambe larghe, basso il letto, i ginocchi distanti fra loro, seduto sembra evidenziare l’eccitazione stretta nei pantaloni]

Zahara | Magazzino | La donna invece è in piedi davanti all’uomo, indossa quella tuta sporca e evidentemente stretta in seno, allo stomaco e pure sulle cosce, mettendo in evidenza i chili di troppo che si porta addosso. Sguardo malizioso e allo stesso tempo divertito che punta sul volto di GIUDA . Storce le labbra in un’espressione sorpresa al fare di lui. Fa un paio di lenti passi avanti, facendo echeggiare il rumore prodotto dai tacchi in tutta la stanzetta] Scopare? [ borbotta sottovoce, ripetendo quella parola fra sè e sè ma senza muovere un muscolo. Posizione un po’ provocante quella assunta dall’Africana: mani che fanno a stringere i fianchi, petto all’infuori, gamba destra appena inclinata verso l’esterno in modo da mostrare la grossezza dell’interno coscia.

Giuda | Garage-Magazzino | Scopare da [alza e abbassa il viso, mentre lo sguardo fermo su quel corpo, lento segue la linea di quelle cosce, la vede,la osserva li davanti a lui, prende un gran respiro] tu no è qui per questo da? [mormora con quel tono gelido, freddo, ma i suoi occhi è quasi incerta, sembra non saper che fare, sembra li inchiodato a veder fissar quelle forma abbondanti ma così eccitanti per lui, lento poi cerca di riprendersi, piega un pò indietro la schiena forse troppo, scivola con la schiena sul materasso, porta i gomiti dietro a fermarsi, li quasi semisdraiato con le gambe tenute larghe, suole posate a terra, poggia i gomiti sul materasso e la schiena piegata ad angolo con il materasso quasi a 30 gradi]

Zahara | Magazzino | Un sorrisetto prende posto su quelle labbrone tinte di rosso: probabilmente mal interpreta le parole dell’uomo, ma lo stendersi sul letto di quest’ultimo non fa che “peggiorare” le cose. ] Allora scopare! No essere problema! [ esclama soddisfatta, gesticolando con entrambe le mani che comincia a far svolazzare a mezz’aria. Si protende in avanti con tutto il busto quindi cercando di avvicinarsi maggiormente a GIUDA , in modo da esaminarlo alla meglio. Si sofferma soprattutto sul basso ventre dell’uomo e quindi risalire verso la zip della tuta di lui. Cerca di slacciarla rapidamente quindi.

Giuda | Garage-Magazzino | Da allora tu puoi iniziare [in quella caduta lo sguardo va al soffitto, sospira il Russo, lieve smorfia,e incerto sente le mani di lei su di se, sulla zip, la sente scivolare via si abbassa ,lieve peluria sul torace, abbastanza muscoloso il Russo] io stare bene da [mormora, impietrito il Russo, lascia fare a lei, incerto quasi stenta a convincersi che la donna cerca di sincerarsi della sua caduta, ,quel tono freddo che toglie sentimento alle parole] tu no perdere tempo fa presto a scopare da [e ancora non sa di quel errore di parola dal duplice significato,quel non comprendersi fra stranieri,non vede come è posizionata lei, non porta boxer il Russo sotto..se continua ad abbassar molto presto se ne accorgerà, circa 19 cm e non ancora eccitato del tutto..non ancora così duro..]

Zahara | Magazzino | Trattiene una risata scemandola in un furbo sorriso ] Io essere brava e fare presto, Giurare tu! [ esclama dando una sonora scrollata di spalle. Fa presto a slacciare completamente la tuta dell’uomo, osservandone e contemplandone pure i muscoli. Le mani curiose scorrono rapide sulla pelle dell’uomo, graffiandola appena con le unghie lunghe ricoperte da un accecante smalto blu lucente. Ed è quando finisce di slacciare la tuta dell’uomo che prova a raggiungere con le mani il membro di lui, provando ad afferrarlo delicatamente alla base. Occhi rivolte verso il volto di GIUDA , cerca il suo sguardo.

Giuda | Garage-Magazzino | [lentamente abbassa la testa, sente scivolar ancora la zip sembra non fermarla ]ma ma [non riesce a dir altro, così piegata nota ancor di più quei grandi seni, poi lieve brivido ,fremer del corpo al esser sgraffiato sul torace, lo sguardo poi viene attratto da quegli occhi di lei, la fissa, per lunghi istanti, ancor un brivido al raggiunger si lei con le mani sul proprio sesso, si mordicchia il labbro, incerto, ancora, domanda, che perde quasi il senso] Scopare da [in quel brivido sembra perdere il punto interrogativo, non sembra un affermazione ma sembra più una richiesta anzi forse un ordine, il braccio destri tenta di alzarsi, la mano protende verso di lei, le dita che cercano di raggiungere la sua guancia,mano grande, il palmo rivolto verso di lei]

Zahara [Magazzino] [Lenta la mano destra comincia a scorrere lungo l’asta del pene, prima lentamente per poi aumentare di velocità e intensità man mano. La mancina invece va lenta a posarsi sulla propria zip in modo da slacciare lentamente la tuta fino a metà busto, facendo fuori uscire il prosperoso seno, un po’ cadente visto l’età non così “giovane” della donna. Quando le sfiora la guancia si limita ad alzare il volto, squadrandolo con aria interrogativa.]

Giuda | Garage-Magazzino | [vorrebbe fermarla, dir che non deve..ma ecco il suo errore, quel abbassar lo zip di lei, lo sguardo si abbassa su quei gran seni, li fissa, il volto serio sembra cambiare, le labbra si piegano in un sorriso strafottente, sguardo che sembra ora stracolmo di passione] cioccollatina hai due tette da sballo da [la mano che cercava di richiamar la sua attenzione, dalla guancia scivola sul corpo, segue la linea del collo, senza mai distaccarsi scivola sulla parte alta dei seni in cerca dei capezzoli] hai un tocco da vacca da [occhiolino le dona, lento sbatter della palpebra destra, sembra sicuro strafottente il Russo,non più il serioso meccanico incerto]

Zahara [Magazzino] [Sembra tranquillizzarsi a quel tocco la donna, rilassa i muscoli protendendosi maggiormente verso l’uomo in modo da agevolare i movimenti di lui. Le ginocchia poggiano a terra mentre sorride soddisfatta verso il Russo. Con la sinistra abbassa maggiormente la zip, sfilandosi la tuta smanicata e quindi si fionda sul membro dell’uomo con le labbra, CERCANDO di portarlo dentro alla bocca. Nel caso riuscisse proverebbe letteralmente a succhiare il pene di lui, inumidendolo con la lingua.]

Giuda | Garage-Magazzino | [sfiora di poco il seno, ma poi lei scende giù verso il basso] Cioccolatina e ora? Tu? [cerca di alzar lento il busto, tornar con la schiena dritta, seduto con le gambe aperte, la vede inginocchiata ai propri piedi] mi piace come tu pregare da [sobbalza la schiena a quel improvviso succhiare] cazzo cioccolatina quanto ci sai fare! Vedi di succhiarmi pure l’anima da! [strafottente, ora sembra aver perso tutto quel tono freddo, anche se l’accento Russo rimane, si mordicchia il labbro inferiore, mentre ecco che innalza un po’ le gambe, le allunga e cerca di incrociarle alle caviglia dietro di lei, come ad abbracciarla dietro la schiena con le proprie gambe,le mani entrambe si portano ai capelli di lei, sfiora le ciocche e le treccine]

Zahara [Magazzino] [Una smorfia divertita appare nello sguardo dell’Africana che punta gli occhi neri verso il volto del Russo. Quando lui appoggia le gambe contro la propria schiena viene spinta un po’ in avanti visto il peso degli arti dell’uomo. Ma la bocca e la lingua non si fermano: percorrono rapide tutta l’asta del pene, leccandone e succhiandone ogni minima parte; la punta della lingua si fa serpentina mentre si sofferma sulla cappella, assaporandone ogni minima parte. La mano destra scorre sull’inguine, soffermandosi sui testicoli di lui che stuzzica provocante.]

Giuda | Garage-Magazzino | [il sesso sembra apprezzare come il Russo, si innalza ancor di pochi cm e diventa via via più duro teso fra le labbra di lei] sei una pompa umana cioccolatina! Potresti essermi utile a gonfiare ruote da! [piega poi la schiena in avanti, la tiene ferma con le gambe, mentre allunga la destra mano dietro di lei, la spinge forse un po troppo in avanti, per cercar di metterglielo più profondamente nella bocca verso la sua gola] quanto riesci a tenerlo in bocca cioccolatina?[sarcastico il dire, sembra quasi cercar di scommettere con lei, la fissa con quel sorriso, mentre cerca di tenerla ferma con il sesso fra le sue labbra,la mancina invece porta il braccio basso, tenta di afferrar fra pollice e indice il capezzolo di lei per stringerlo,lieve sussulto del sesso, così duro ora grazie a lei]

Zahara [Magazzino] [Un lieve sobbalzo a quel tocco non troppo delicato. Lo sguardo si incrocia con quello dell’uomo, un’occhiata di sfida lanciata verso di lui: va sempre più a fondo senza cessare di far fregarle la lingua contro il pene duro. Ne assapora gli umori e tutto il resto, il respiro caldo e affannoso potrebbe arrivare diritto all’inguine dell’uomo. Cerca di arrivare fino alla gola quindi. La guancie cominciano ad assumere un colorito più acceso, tendente al rosso.]

Giuda | Garage-Magazzino | Molto bene da[la vede affondare sempre più sulla propria asta, la mano poi non spinge più dietro la sua nuca, semplicemente il palmo la tiene ferma per non farla arretrare] tu meriti un premio [ancora quel occhiolino, la fissa nello sguardo, mentre la sinistra inizia a sgraffiar con le unghie sporche il seno destro di lei] Bevi..[mormora al improvviso] non perdere nemmeno una goccia [un fiotto caldo di sperma, al improvviso, dopo una lieve vibrazione del proprio fallo..poi ecco altri sperma sempre più abbondante, la tiene per buttarglielo giù in gola] tu quanto sei vacca? Perché non proviamo a scoprirlo insieme da? [si sembra molto cambiato, quasi un’altra persona, uno che ama le sfide..lo sperma sembra diminuire dopo quel abbondante getto, ma ancora non sembra volerla lasciare]

Zahara [Magazzino] [ Non risponde all’uomo visto che ha la “bocca piena”. Solo brevi sguardi maliziosi dona a lui mentre deglutisce tutto lo sperma che arriva diritto in gola, rischiando di andarle di traverso. Ma non si lamenta nè si oppone. Anzi, porge maggiormente il seno verso il Russo, in modo da agevolare le sue movenze. La lingua si muove al di sotto dell’asta del pene, leccandola lussuriosa.]

Giuda | Garage-Magazzino | molto bene da[afferma strafottente, la osserva piegato in quel modo, inizia a stringer sempre più il capezzolo] sai bere! Allora perché [lo sperma finisce, fino all’ultima goccia in lei] non continui a bere? [piega il viso,sorriso ironico nelle labbra, mentre ecco che liquido caldo inizia a riempir la bocca la gola di lei, non più sperma ma sta letteralmente pisciando nella sua gola, mentre apre la mancina e inizia a stringer quel grosso seno, il destro] bevi mia vacca cioccolatina da! Bevi tutto che fare bene da![da piccoli poi colpetti con la destra sulla nuca di lei,senza forza,lieve gemito sfugge ad ogni tocco di lingua di lei]

Zahara [Magazzino] [Lei non fa nemmeno in tempo a ritirare indietro la testa, visto che questa è tenuta premuta contro il pene dalla mano dell’uomo. Quando sente l’urina calda e dal sapore acre scivolarle in gola sbarra lo sguardo, puntandolo colta di sorpresa verso gli occhi di Giuda . Scuote appena la testa e sembra borbottare qualcosa che risulta incomprensibile. Le mani affondano sul materasso in modo da avere più stabilità. Quindi socchiude le palpebre, calmandosi.Ed ingoia]

Giuda | Magazzino/Letto | [sembra non finir mai quel liquido caldo scorrerle in gola, ma poi scema per poi finire del tutto, la mano sulla nuca inizia a sfiorarle le trecce, per poi CERCA di afferrarle più trecce che può in quella mano, un colpo secco cerca di farla arretrare senza mollar la presa dalla chioma scura di lei] brava cagnolina cioccolatina da! Fino al ultima goccia da! Io contento di te [lieve ghigno] cosa volere dire a me..? scommetto che tu sei bagnata fradicia fra tue gambe da! Fa tu vedere me! [non sembra una richiesta,ma più un ordine. la fissa sarcastico,scuri gli occhi, sembrano assai vivi,vispo] chissà come si sentirà il Russo quando avremo finito io e te [sembra che parli di un’altra persona e non di se stesso] se aspettavi lui, manco nuda ti saltava addosso da! Pensa potere tu perdere tutto questo da![si sembra ancora che parli di un’altra persona]

Zahara | Letto | Quando stacca la bocca dal sesso di lui si limita a far apparire un’espressione schifata sul volto. fa fuori uscire la lingua impregnata ancora del sapore di sperma. Storce il naso e strizza le palpebre cercando di togliere quel sapore così disgustoso. Scuote appena la testa, ma la presa del Russo è più forte della sua. Punta gli occhi neri sul volto dell’uomo, squadrandoselo fredda ] Io non capire… [ borbotta sottovoce senza abbassare lo sguardo. Non si muove però]

Giuda | Magazzino/Letto | A me non interessa nulla se te capire o no da![la fissa dal alto verso il basso, l’altra mano si posa sul seno destro di lei, che palpa] prima volta tu no piacere’ma le prossime sempre meglio da! [per poi tirarla verso il retro per CERCARE di farla cadere al indietro farla sedere con il fondoschiena sul freddo pavimento,mentre la mancina allenta lascia la presa dal seno] adesso, tu spoglia tutta! E poi andiamo in Bagno da! Ti fare lavare denti e bocca! No mi piace tuo alito da fogna da! [ una grossa Risata del Russo, mentre nel frattempo cerca di alzarsi in piedi davanti a lei] mentre tu lava denti io cercare modo di divertire uguale da!

Zahara | Letto | Lo sguardo si fa sempre più freddo e alquanto diffidente. Però lo lascia fare, senza opporre alcuna resistenza per ora. Incuriosita sembrerebbe o al massimo piuttosto confusa. A quel tocco la tuta si apre maggiormente, scoprendo il seno. I respiro sono affannosi e rapidi come il battito del cuore. Perde l’equilibrio quindi, sbattendo con poca forza il sedere a terra. ] Auch! [ borbotta sottovoce mentre segue i movimenti del Russo. Storce il naso al commento di lui ] Se io non andare bene non interessare! [ replica scontrosa mentre cerca di alzarsi goffamente, dandosi la spinta con i piedi, aiutandosi con le mani]

Giuda | Magazzino/Letto | [si alza in piedi, nudo dal sesso in su, si china e si libera del tutto della Tuta da meccanico, restando con solo i calzini scuri ai piedi, porge la mano a lei, si china, li in attesa] Alzati da! Tu andare bene per quello che io avere in mente da! Te accompagnare in Bagno! Mentre tu lava bocca io, mi divertire con te da! [accenna pure un occhiolino] ho detto mai che tu no interessare da? Me sembrare che avere fatto cose che dimostrano inverso no? [accento russo sempre marcato ma il parlato sembra più sciolto, più affrettato,senza timore alcuno]

Zahara | Letto | Rimane impassibile ancora per un po’, squadrandosi il Russo per l’ennesima volta, lasciando correre gli occhioni neri su tutto il corpo dell’uomo che le si para davanti. Quindi un lieve sorrisetto concede una nuova risposta, fiducia. Afferra la mano, rizzandosi finalmente in piedi ] Tu avare ragione.. [ lo asseconda, con malizia, compiendo quei pochi passi per arrivare al bagno. Si guarda attorno, cercando rapidamente il lavandino che già intravede. Si avvicina ma ancora non muove un muscolo. Cerca lo sguardo di GIUDA

Giuda | Magazzino/Letto | Vuoi tu sentire Somma verità da? [attende un poco, per fissar il suo incedere verso il Bagno, sguardo che studia il corpo di lei, non batte ciglio viceversa quando è lei che lo osserva, fisico longilineo, spalle larghe, abbastanza muscoloso, ma senza esagerare, per poi camminare verso di lei, raggiungerla da dietro, non dice una parola, non prima di chinarsi e passar un bacio sulla nuda spalla di lei, lo sguardo tenuto sempre alto a fissar gli scuri occhi della donna, le mani porta ai fianchi di lei, palmi che le sfiorano quei fianchi dalle forme morbide ma un pò piene, distacca le labbra] non ho ancora finito'[per poi spingerla ma senza forza, come ad accompagnarla verso il davanti del lavandino, davanti la specchiera] Sotto lavandino c’è mobile da! Tu può prendere dentifricio e spazzolino, cè uno nuovo da aprire in fondo da!

Zahara | Lavandino | E’ robusta lei, formosa in ogni punto, con parecchi chili in più. Risulterà quindi morbida la pelle, soffice al tatto, odore particolare. I lineamenti sono ben definiti e grossolani, tipici dell’etnia Africana. Quando le labbra sfiorano la propria spalla un brivido la percorre tanto da farla tremare nella presa di GIUDA . ] Capire.. [ ribatte mentre lenta s’abbassa, flettendosi sulle ginocchia. Questo movimento fa cadere del tutto la tuta che rimane “legata” al suo corpo solo tramite le caviglie, con le scarpe ancora rinchiuse fra il tessuto della tuta. Comincia a frugare nel mobiletto mentre si rialza, con in mano dentifricio e spazzolino. li osserva, rigirandoseli fra le mani callose.

Giuda | Magazzino/Letto | [resta dietro di lei, mentre si china, porta la destra a scivolar via dal fianco, morbida carezza che segue la sua linea, per poi incedere verso il gluteo di lei,porta il palmo ad affondare, premere, poi ancora scivola, teso l’indice a sfiorar toccar verso il sesso della donna, sentir se depilata o meno] brava..[mormora quando la vede armarsi di dentifricio e spazzolino da sopra la spalla osserva ciò] adesso tu apri tubetto, toglie tappo e poggia dentifricio che sorte da tubetto sopra setole di spazzolino da! Tu ha capito? [per poi riposar un’altra volta le labbra sulla spalla, piccoli baci semina, risalendo da dietro sul collo di lei]

Zahara | Lavandino | Quei tocchi e quei movimenti la fanno rabbrividire di piacere. China appena il collo di lato in modo da agevolare i baci di GIUDA . “Naturale” la donna, si presenta come mamma l’ha fatto. Di fatto non è depilata. Toglie il tappino quindi, buttandolo rapidamente sul bordo del lavandino. Quindi applica una piccola pressione tanto basta e far uscire il dentifricio che posa sulle setole. Quindi se lo porta alla bocca, cominciando a lavarsi i denti, sfregando con forza. Sospira di tanto in tanto. Quei movimenti fanno ondeggiare il seno e i chili di troppo. Non guarda l’uomo per ora.

Giuda | Magazzino/Letto | [osserva il riflesso di lei dallo specchio, scuri occhi che osservano il suo viso, le sue grandi labbra, il suo gran seno, continua a baciarla, mentre con l’indice sfiora appena delicato la peluria del sesso di Zahara , ma poi porta le mani verso i suoi interno coscia, lento cerca di manovrarla guidarla a distanziar le cosce, in modo da aver ampia manovra ,libertà nei movimenti, si china il Russo verso il basso, ma le labbra scivolano sul collo ora e seguono la sua schiena nuda, segue la colonna vertebrale di lei, mentre si flette verso il basso piegandosi sui ginocchi e distanziandoli fra loro]

Zahara [Lavandino] [Lei non oppone resistenza. Quei tocchi le fanno irrigidire i muscoli, le palpebre che lente calano, ansimi profondi di piacere mentre divarica maggiormente le gambe. Siete il caldo fiato di lui sfiorare la propria pelle. I movimenti del braccio rallentano progressivamente. i denti oramai puliti sono ricoperti da uno stato di dentifricio che l’Africana si appresta a sputare con violenza all’interno del lavandino.]

Giuda | Magazzino/Letto | [piazzate le sue gambe, lente le mani rialza seguendo la pelle delle sue cosce, psi portano sui fianchi, la sinistra rimane li di appoggio, ma la destra..si porta a stringer appena alla base del proprio sesso, lento si rialza, guida la punta verso l’apertura di lei, la sua fichetta, lo lascia li, posa altri baci sulla schiena, sembra prolungar tal attimo, per poi lasciar la destra il sesso, porta avanti a lei il braccio, cerca il seno destro di lei..mentre irrigidisce ad un tratto le gambe, si innalza in piedi e con tal gesto cercar di penetrarla a fondo in un unico gesto, lei più basa di lui, potrebbe ritrovarsi o in punta di piedi o letteralmente sobbalzar con i piedi a poca distanza dal pavimento, sollevata da lui, sorretta pure dalle mani una sul fianco l’altra sul seno]

Zahara [Lavandino] [A quella penetrazione così vigorosa la mano destra di scatto si apre come la bocca: sputa fuori il dentifricio misto a saliva che va a bagnare le pareti del lavandino e anche il proprio mento, dove due rivoli di dentifricio scorrono sulla pelle nera, creando n netto contrasto. D’istinto china il busto in avanti, ansimando con forza, mugolii di piacere mentre si issa sulle punte dei piedi, tendendo i muscoli delle cosce. Si lascia andare proprio sul pene di lui, affondando avvolta dal piacere. China la testa all’indietro che potrebbe appoggiare sul petto del Russo.]

Giuda | Magazzino/Letto | [la lascia appoggiar sul torace, può sentirne l’odore di Sudore, la mano destra stringe fra le dita quel grosso seno, palpa a strette vigorose, per poi strofinar il palmo su quel seno, carezze, si riabbassa poi con le ginocchia si china, come a voler tornar indietro uscirne fuori..ma poi rieccolo che si innalza , un’altra spinta frenetica e ben più poderosa, portandosi pure sulle punte dei piedi, l’alza da terra, la spinge penetra più forte e profondamente dentro di lei, continuando quel lento massaggio su quel seno grosso e un poco cadente]

Zahara | Lavandino | Quei colpi sempre più forti aumentano l’eccitazione. Le mani fremono e cercano appoggio sul borde del lavandino. Si solleva di pochi centimetri da terra visto il peso non tanto trattenuto. Sente la pressione del pene di lui all’interno del proprio sesso: brucia, fa pressione un po’ dolorosa. Stringe i denti bianchissimi l’Africana, strizzando le palpebre e abbandonandosi a lunghi ansimi e sospiri di piacere ] Ahhh…[ mugugna mentre muove la testolina contro il petto di lui, strusciandosi proprio come farebbe un gatto. La pelle nera è un po’ bagnata dal proprio sudore e da quello di GIUDA .

Giuda | Magazzino/Bagno | Si..mmm [mugola pure il Russo, mentre ora il pollice sfiora il capezzolo duro di lei, lo preme, porta pure l’indice a giocarci, a stringerlo un poco, ancora quelle poderose spinte, apprezza le carezze provocante dai suoi capelli sul torace, la mancina sfiora accarezza il suo fianco, ancora la penetra con forza, un su e giù che al inizio è poderoso ma poi lento sembra scemare] Da ! tu ciocolatina da sballo!![mentre la osserva la fissa dal riflesso dello specchio, scuri occhi che cercano il suo sguardo]

Zahara | Lavandino | Spinge maggiormente la schiena contro il petto dell’uomo, facendoci pure affondare la testa. Il sedere spinge maggiormente verso l’inguine di lui, il rumore sordo della pelle che si scontra assieme agli umori dei due, rimbomba in tutta la stanza. Le unghie lunghe avvinghiano il lavandino, si regge sulle punte dei piedi mentre quei piccoli sobbalzi le fanno alzare ed abbassare il seno prosperoso ma un po’ cadente, visto l’età un po’ avanzata dell’Africana. Le palpebre sono socchiuse, ma tramite lo specchio riesce ad incrociare lo sguardo con quello di GIUDA ] Vedere…mmmh..[ apre nuovamente la bocca mentre con la mancina cerca di afferrarsi l’altro seno e massaggiarlo con decisione ] Io essere…brava..[ ultima. Il dentifricio ora scorre lungo il collo, macchiando la pelle nera di bianco.]

Zahara [Lavandino] [Le parole arrivano sfuocate e lontane alle proprie orecchie. Il culmine del piacere giunge anche per lei: sembra tremare fra le braccia dell’uomo mentre gli ansimi si fanno fortissimi, echeggiando in tutta la stanza. I muscoli si irrigidiscono, mentre apre la bocca completamente, votlando la testa verso il petto dell’uomo. Stringe con maggior forza il proprio seno mentre spinge voluttuosa sul pene di lui, in modo da accentuare il piacere che lentamente va a calare.]

Zahara | Lavandino | No finire…[ mormora scuotendo la testa, contrariata. Sembra essersi risvegliata. Prova a staccarsi da quel contatto, provando a fa fuori uscire il pene dal proprio sesso. Nel caso riuscisse proverebbe una immediata sensazione di freddo visto la mancanza dell’organo caldo al proprio interno. Ansima e respira a fatica, accaldata e sudata. Prova a voltarsi con tutto il corpo verso GIUDA , lanciandogli un’occhiata maliziosa. Quindi si flette sulle ginocchia che lentamente poggia a terra, una dopo l’altra. Proverebbe ad appoggiare le mani sulle cosce di lui quindi, avvolgendole per bene con le dita. Le propria labbrone proverebbero a sfiorare la cappella dell’uomo con leggeri tocchi

Giuda | Magazzino/Bagno | [la lascia andare, al inizio non capisce cosa vuol fare, travisa con quel no finire,il sesso esce da lei, gocce di sperma e umori di lei lo bagnano, gocce che cadono sul pavimento ove lei poi si china appoggia le ginocchia sopra] Tu vuole andare via? [ma poi la vede accucciarsi davanti a se, quel inginocchiarsi, lieve ghigno] non ti bastare mai da? No dare mai da vinta da? [abbassa la mano, la porta sulla guancia di lei, palmo destro caldo calloso che le sfiora la guancia, ruba un sospiro al racchiuder le labbrone sul proprio sesso] Cioccolatina brava da!

Zahara [Lavandino] [Un ultmo sorriso prima di cercare di far entrare il pene di lui per l’ennesima volta fra le proprie fauci. Riprende quindi con quei movimenti, succhiandolo maliziosa e con foga, assaporando il gusto del sesso dell’uomo.]

Giuda | Magazzino/Bagno | [per alcuni attimi alza la testa, porta la nuca a sfiorar premere sulla propria schiena, si mordicchia il labbro inferiore, sguardo perso a fissar il soffitto, schiena ben dritta, ,lentamente inizia a muover il bacino su e giù ,gesto come autonomo, che non riesce a controllar, sesso che lentamente sembra riprendersi grazie ai tocchi della lingua e quelle labbrone di lei] tu riesci a risvegliare tutto con tua bocca! Ma Tuo culo io Sfonda prossima volta da! [mentre lento riabbassa ora lo sguardo cercandola,osservando lei i suoi movimenti, e staccata poi di Forza il Russo la lascia li stesa a terra, e senza parole se ne va a farsi una doccia]

-> Si Attendono numerosi commenti e consigli
Prefazione: Nota Bene Questo racconto è nato da un gioco di Gdr Erotico, quindi sarà esposto come nel gioco, Lui, lei che si alternano, descrivono i loro movimenti e parlano al presente, queste persone non esistono nel reale. Quindi partirò nel descrivere la situazione di ‘Gioco’ per aver una visione più ampia della narrazione.

Non è sorella di sangue, ma ci vogliamo bene ci prendiamo cura di noi, ci pariamo le spalle a vicenda, lei è Olga la mia coinquilina la mia Compagna Russa altro aggiungere? Si lei è la mia sorellona con un bel paio di tette. E non dimenticare il suo pezzo forte solotoj najiva

Giuda | camera | con il gomito tenta di aprire lentamente la porta della camera da letto di Olga , il Russo è nudo a parte dei boxer neri, sorregge nelle mani un vassoio con al interno una bottiglia di latte fresco e delle brioche riempite alla nutella dentro un piatto, cerca di far piano per non svegliarla, fra le labbra stringe una piccola torcia accesa, nel muoversi solo un lieve raggio dona, lasciando nell’ombra quella stanza, hanno dormito assieme nudi e lui è uscito in cucina lasciandola a dormire e ora torna con l’intenzione di posare il vassoio sul comodino, non la vede in quel buio, lenti passi, le finestre chiuse e le tapparelle abbassate ]

Olga | letto | [fischietta da naso e sbatacchia la boccuccia alitosa della notte e del sapore di lui che è rimasto a impastarla, grugnisce come un facocero e si rigira sotto il piumone scoprendosi nel girarsi verso l’ipotetico Giuda steso accanto a lei, mano che lo cerca in un gesto inconscio, ancora sprofondata nel sonno, le chiappe che fanno la loro apparizione uno spicchio soltanto dalle cosce sovrapposte posizione un poco fetale a mostrare la patata rasata che carnosa riposa nella sua culla di ciccia]

Giuda | camera | [lieve rumore quando si china con la schiena in avanti, le mani tese che lasciano poggiare il vassoio sul comodino, lieve oscillazione della bottiglia ma non cade,lentamente poi tenta di rialzarsi, spalle larghe del Russo braccia possenti, fondoschiena sodo stretto in quei boxer neri che sembrano esser in risalto in quella posa,ma si alza lento, per pochi attimi il fascio di luce illumina Olga una scia luminosa che dura un attimo, il russo si sta voltando verso la porta,ma per ora è sempre accostato al letto]

Olga | letto | [rumoracci da quella boccuccia e da quel nasino all’insù stretto e carino almeno da sveglia ma non certo quando dorme e dorme sodo anche se qualcosa sembra disturbarla, il braccio destro all’indietro sul proprio culo se lo gratta in un fare molto sensuale stile camionista dopo 12 ore di guida, rumore di unghie sulla pelle morbida che viene segnata di rosso e poi un guizzo e il coprirsi le chiappe brontolando] e dammi le coperte…[buttandosi con ambedue le braccia ad abbracciare il cuscino di Giuda ]

Giuda | camera | [le mani ora libere, al dire di lei il Russo si volta, abbassa le braccia lungo il corpo, scuri occhi, piega il viso ascolta, lieve ghigno, mentre si avvicina ora a lei, porta il ginocchio destro a salire sul bordo del letto il sinistro teso con il piede nudo ancora sul pavimento, cerca di afferrare in basso il lenzuolo dita che afferrano per poi lentamente tirare verso l’alto, ora ricopre le caviglie di lei, ora lentamente il Russo cerca di alzar verso l’alto, movimenti lenti mentre la luce della torcia segue il Tutto sale lenta sul corpo come quello sfiorare di lenzuola] mmm [mormora con la bocca piena di torcia]

Olga | letto | [arietta che la rinfresca e sveglia un po’, il cuscino tra le braccia contro i seni, se lo sbaciucchia e carezza con la guancia presa forse da un bel sogno mentre la vulva trasuda di piacere e le cosce una sull’altra si piegano ancor di più andando contro la pancia e le gambe che si allungano dall’altra parte del letto in un contorcersi di libidine e infine finire a pancia in la curva della schiena che si innalza sulle chiappe con qualche buchetto di cellulite ma che hanno ancora quell’armonia e bellezza soda ridiscendendo verso le cosce che lasciano uno spazio a far bella mostra della vulva, il bacino che si muove come se stesse penetrando il materasso due tre volte poi versetti dalla bocca che affonda nel cuscino]

Giuda | camera | [sbatte le palpebre il Russo a quello spettacolo, piega il viso osserva quel ondeggiare premere sul cuscino, apre un poco di più le labbra e..la torcia dalle labbra cade , cade sul letto e ] tum scrick [si rompe, lasciandolo al buio più completo, li chinato, il dorso della mano che sfiora ora il gluteo di lei mentre ancora cerca di coprirla con il lenzuolo, caldo tocco, li che alza pure l’altro ginocchio, li chinato in avanti, si sporge in po’ avanti la sente ancora balzare e li inginocchiato potrebbe costringerla ad agitarsi meno visto il suo rinchiuderla fra le lenzuola]

Olga | letto | [si muove ancora un pò poi solleva il busto tenendosi sui gomiti, buio pesto ma gira la testa dietro la propria spalla verso Giuda ] cosa stai aspettando…[dice con voce arrochita dal sonno, calda però e suadente nel chiaro invito] è mezz’ora che ti sento zompettare per la stanza…ho voglia stamattina sei mio fratellino niente colazione bigliettini….[sussurra e fà una risatina]

Giuda | Letto | Cosa io Aspettare da? [domanda a quel ombra cui non vede viso] Sorellona io aspettare che tu chieda me da! Colazione c’è ma tu prenda dopo da! Tu ora meglio tu prenda altro allora [si ritira da lei, il tempo di alzarsi in piedi e lenti, si ode lo strofinio dei Boxer che vengono calati, alza un piede poi l’altro per liberarsene, può sentire lo svolazzare delle lenzuola che alza, nudo si porta sotto il letto] io spero solo che, Cuscino non essere geloso di me da [sempre con quel tono serio anche dopo quella battuta,le mani in avanti alla cieca per cercarla per andare incontro]

Olga | letto | [un sospiro di sollievo che si trasforma in gemito mentre gira su se stessa ad accoglierlo tra le proprie braccia, in qualunque posizione si presenti, le mani avide nel buio che cercano la sua pelle i dettagli di braccia fianchi mentre il cuscino è abbandonato a se stesso a volersi avvinghiare a lui cercando di introdurre una gamba tra le sue vogliosa desiderosa anche se nessun movimento è fatto di fretta e le mani sono carezzevoli attorno al viso, sarà il viso?, altri particolari cercati, la barba che stride al passare il dorso della propria mano] ecco perché adoro i russi…gli uomini russi…spiritosi come una pietra ,a …ma…adorabili…adoro l’uomo che non ride della propria battuta…[labbra secche che cercando quelle di Giuda ] benvenuto fratellino…ti voglio tanto bene…[poi a cercare il caldo umido della sua bocca senza premere o osare troppo, un bacio fraterno appunto mentre si preme contro di lui, la coscia di Giuda quella che appoggia sul letto avvolta tra le cosce di lei a fargli sentire quel caldo desiderio che si sparge sulla sua pelle]

Giuda | Letto | [mani grandi callose che sfiorano al buio, sente pelle liscia,si forse i suoi fianchi o le cosce, sale lento e ecco solo ora sente davvero i suoi fianchi]Sorellina! Tu parla troppo da e ha mani fredde come piedi [lievi brivido al sentire quelle carezze quel premere, mentre sdraiato, cerca di guidarla su di se, di farla stare sopra,sente quel corpo]io prima volta che ha rubato donna a Cuscino! Se no lasciava te, io riduceva sue piume in cenere da [la sente parlare, alito che sfiora le labbra e sa che è così vicina pure lui va incontro a quelle labbra, le mani grandi che alza verso i suoi seni per parlarli sentirli in quel buio ove sentono il fruscio delle lenzuola e i loro movimenti, oltre ogni tanto il rumore delle vibrazioni della metro che passa a qualche isolato di distanza fra loro]

Olga | letto | ah io parlo troppo eh…[pelle calda che scivola su di lui dapprima sdraiata a fargli da coperta mentre non vuole lasciare le sue labbra alle quali si adatta preme strofina respirandogli in faccia quel respiro che si fa’ agitato, il corpo come i seni che si strusciano sul suo petto e premono mentre le gambe si allungano sulle sue, poi tra le sue e infine gli cingono i fianchi mentre le mani carezzano il suo viso e la bocca da tanti piccoli baci, ora fa’ su di lui quello che stava facendo al cuscino, piccole leggere stoccate al suo sesso a svegliarlo, sempre che non lo sia già, a sentirlo condurlo tra le proprie pieghe umide e calde bollenti che producono quel tipico rumore di sciacquettio tanto è il desiderio che l’accende] non parlo più…

Giuda | Letto | Ho detto io di parla mano con di zittirti Sorellona!! [socchiude gli scuri occhi a quei Baci] mi ricordo bene tuo buono sapore fra mie labbra da![mormora fra un bacio e l’altro subito sente il peso del suo corpo su di se, la sente ora oscillare premer addosso di continuo] io fatto il bravo ma ora credere meglio divertire senza se e ma da [parla in Americano quella lingua a cui ancora non è abituato anche con lei Russa,cerca di ricambiare a quelle carezze, sfiora le spalle di lei, le sue guancie con il dorso della mano,il sesso sembra ora assai sveglio, lento alza la cresta] fare tu vedere come ti impali da sola da [mormora nel buio assoluto] scopami da! [con quel tono serio, senza remore senza dubbi di chiedere di andare dritto al sodo]

Olga | letto | oh si era solo da aspettare il momento giusto…e sai che ti dico…stanotte ho capito…si ho capito…quanto bene tu vuoi a me…grazie…[dice in un sussurro sulle sue labbra mentre scende fino alle orecchio a donargli il respiro caldo e ansimante, le mani che si posano accanto al suo collo per poi fare carezze lunghe che vanno su quelle braccia grosse e forti a stringersi coi polpastrelli, seni contro di lui sul petto che fanno muovere il resto del corpo ma loro a rimanere lì come un ammortizzatore, poi le braccia si tendono e ora può sentire al buio arrivargli il respiro dall’alto verso il basso , la testa ciondoloni mentre le braccia reggono il busto che si alza, i glutei che si appoggiano su di lui sul pube e mani che con le unghie tracciano piccoli segni sul petto sullo stomaco fino a congiungersi all’ombelico di lui, ora seduta eretta su di lui, le cosce larghe e gambe che contornano i suoi fianchi, piccoli cerchi nel bacino che ondeggia e poi il distacco dopo avergli rilasciato umido sul sesso, il proprio piacere accesso e gocciolante, due palmi delle mani che prendono il suo cazzo uno davanti e l’altro dietro sale e scende con le gambe che fanno da leva e le mani che masturbano strofinano la punta tra le proprie pieghe lo usa per darsi piacere sollecitandosi il clitoride fino a che gli fa’ trovare la via e si abbassa inglobandolo stringe l’entrata con forza sulla sua punta che sta entrando a scappellarlo e poi si lascia andare decisa, male dolore piacere chissà. lei geme e libera un piacere strozzato in gola verso il soffitto]

Giuda | Letto | Sei mia Sorellona da! Fra Fratelli Russi bisogna aiuta noi no? E me ne fregare se nostro sangue no ha Parentela ma è Sangue Russo noi sempre ovunque noi Famiglia! No come lo stronzo Traditore o Americani senza Palle da! Loro credere che solo Pallottole vuole dire rispetto da [si rilassa alle cure di lei, quel accarezzare, che sfiorare delle sue mani, sente i suoi respiri, il suo posizionarsi] noi vivere sotto tetto da! Che rispetto dare a te se io fuggire nascondermi solo perché quel cazzo piccolo Russo avere armi da? Io no ho niente a parte mia Officina e grande Sorellona! Quindi io cerca difendere cose che sta a mio cuore da![si fa silenzio, stringe le labbra per quei graffietti premer di unghie,l’eccitazione sale sempre più sente quel bagnato sulla punta del proprio sesso quel avvolgere dalle grandi labbra di lei, ma mentre scende a forza, come se al russo non bastasse, cerca di irrigidirsi steso sul materasso cerca di spinger un poco il bacino verso l’alto di andar incontro alla di lei calante che si impala] Daaaa[mormora geme al buio]

Olga | letto | [lo ha dentro e lo stringe come a coccolarlo dentro di sé tra fitte di dolore che fanno rabbrividire e godere, quel grido strozzato diventa un rantolo e infine un risolino soddisfatto, stringe forte coi muscoli su quel cazzo che la impala e lo rilascia e poi stringe ancora mentre le và dentro con forza egli stesso e le mani su di lui cercano appoggio sulle ossa del bacino su quei muscoli di lui forti e resistenti si appiglia senza ritegno poi si solleva un poco senza però farlo uscire da sé , un saltello di una gamba e poi dell’altra portando le cosce contro i propri fianchi, piedi appoggiati ai suoi fianchi sulle coperte] spero solo…che…che…che non cerchi di vendicarsi…è un bastardo…una…mer…da…[parla a fatica in quel alzarsi e riabbassarsi su di lui a forza di gambe reggendosi e premendo sulle sue anche] mmm si così dai…spingi…trafiggimi…[struscia in avanti a farselo strofinare tra le pieghe della vulva a sollecitare il clitoride eccitatissimo e geme senza ritegno poi scivola di nuovo indietro e avanti qualche volta portandosi all’apice che la libera di umori viscidi e sciabordanti poi lo ingoia nella vagina fino in fondo e comincia a saltellare col bacino su e giù su e giù con forza sudando gemendo ansimando]

Giuda | Letto | Occhio’per’Occhio [voce che sembra meno calma del solito, cerca pure lui un appiglio un qualcosa di lei, vuole sentirla oltre penetrarla, aver più contatto con lei]un Bastardo! ..si..un bastardo [mentre pure lui cerca di spinger con il bacino su e giù premere con il sedere sul materasso] perché’noi’non..seguiamo..il Russo..per prendere il pesce grosso??..informazioni..più si hanno e più si ha potere..[le mani sentono quelle di lei, ce cerca cerca con le grosse mani di sfiorare quelle di lei per intrecciarne le dita dargli appoggio e aver contatto] e..abbiamo l’auto la Toyota del tuo amico.. perché non cerchiamo informazioni in procura scoprire chi è! Abbiamo targa..potremo risalire al proprietario..dove abita chi è! Basterà..si..dai..si’da..basterà che noi dire a Legge che il proprietario non passa a ritirare auto e non ha lasciato suo indirizzo casa per risalire a lui da! [sbatte la testa sul materasso ad ogni sussulto]

Olga | letto | [mani nelle sue facendo presa e appoggio muscoli tesi mentre suda il suo piacere in quello zompare su quel pene che la trafigge e ritrarsi, ogni tanto arriva a sedersi su di lui sbattendo col culo sulle sue palle per poi riprendere elastica a muoversi in verticale cosce e gambe come quelle di una rana larghe piedi contro i fianchi di Katov] non lo so…è pericoloso…se davvero…sta coi giappo…io conosco un giappo…quello dei soldi…lavora al sin…ma …aspettiamo…conosco…ohh…[soffia in avanti facendo arrivare verso di lui il sudore che cola dalle tempie e dalle guance, senza fiato nervi e muscoli tesi in quella ginnastica che la trova agile e preparata molto di più di quando fà le scale] uno sbirro…chiedo…chiedo…ohhhh[rallenta quel ritmo forsennato, paonazza sebbene non la vede e sfinita] forza vieni viene…se no svengo fratellino…oddio che bello che bello…dai suuuu…[si siede su di lui con coso tutto dentro a riprendere fiato, mani sudate prese nelle sue] mio fratellino da…[ridacchia facendo versacci dalla gola per quel fiato che manca, poca grazia nessun parolina o versettino, ansima in modo animale, vera e spontanea]

Giuda | Letto | [Sudore che è pure sul Russo, su quel corpo muscoloso ma non da palestra ma dal sacrificio dai lavori che si sono alternati nella sua vita] tutte le strade’portano’al Sin ..River..[mentre stringe quelle mani, il torace che su muove sussulta a quel sesso senza sosta forsennata] è..pericoloso..anche..aspettare loro da! Chi gare prima mossa da'[respira ora lento affaticato] ehi’cosa..,.è sto tifone..?[sentendo il soffio di lei,quando ecco che la sente, lui si irrigidisce, sussulta le gambe si fanno tese e viene dentro di lei ] ma tu prendi pillola da? [domanda mentre tira a se le braccia, gomiti verso l’esterno cerca di farla scendere con il corpo in avanti, si potrebbero dare una testata i due nel buio] dammi le tue labbra sorellona da! Da..da..[mentre la sta riempiendo in fondo, sperma abbondante come la notte prima ma forse pure un poco di più]

Olga | letto | [seduta su di lui ma non certo ferma in quelle strette sul suo cazzo duro e dolorante gli strappa alla fine quell’orgasmo che le fà serrare i denti ed aspirare aria sibilante nei polmoni, mani nelle sue che si stringono, come stesse venendo anche lei in quel modo così maschio, sensazioni che diventano un’unica cosa quella pace quella liberazione la voce a rendere palpabile e udibile quello che avviene nel segreto e nel buio del corpo di lei e poi seni sudati resi e gonfi che si posano sul suo petto scivolosi e quasi a finire di fianco giù da lui ma la tiene e quello stonk delle fronti è il segno che comunque sono li uniti da uno strano amore fraterno e così trova il fiato mentre riporta le gambe sul letto peigate restando su di lui cosce ai suoi fianchi] già…il sin… ma dobbiamo stare attenti…agire con cautela…e poi perché…perché vincerli…quando possiamo unirci a loro…ne guadagneremo di più…che averli nemici…se è la mafia…non la combatti…e se lo fai muori…io non voglio morire…ora che ho te…fratellino…[una mano che cerca di massaggiare la fronte di lui e poi la propria e quindi le sue labbra secche e aride che inumidisce con la punta della lingua e facendo aderire poi le labbra in quel bacio che si fa’ dolce senza pretese fraterno insomma o quasi]

Giuda | Letto | Io non voglio che tu muoia da [dice solo questo, non aggiunge nulla su di se, cosa non vuole che succeda a lui] unirsi ai giappo tu dire [mentre passa ora la mano dietro di lei a salire sfiorare sui capelli, dita che sfiorano senza sosta] non morirai [mormora ancora il russo, rigira ora l’indice su una ciocca dei suoi biondi capelli vicino al orecchio destro] hai la testa dura sorellona da! Deve essere dono di famiglia da![sussurra a bassa voce, alito che si fondono in uno] le informazioni su loro serve a noi a parare culo da! Dicere che è nostro lascia passare da brutte idee loro da! Un paraculo che se loro cercano di fottere te loro trovare Fottuti da ! e si guadagno da e[non dice altro, il bacio sancisce il bacio nasconde possibili frasi, alza ora le mani per poi abbassarle polpastrelli che scivolano sul suo collo fino a risalire sulle sue guancia palmi che si poggiano sopra calore umano che dona a lei]

Olga | letto | [non parla più senza pensieri nè desideri morbida abbandonata su di lui a godere in piccole fusa delle sue attenzioni , guancia che scivola sulla sua spalla sospiri e movimenti ancora presa da lui si muove su ciò che dovrebbe andare a riposo, lo sospinge in una piccola stretta del proprio sesso risolino residuo di piacere che le fa’ scuotere le spalle e accapponare la pelle e quindi scivolare di lato verso la propria parte del letto rimanendo al suo fianco la testa che cerca appoggio sul suo braccio sinistro e la propria mano sul suo petto]

Giuda | Letto | [nessun’altra parola che potrebbe rompere quella sintonia, il Sole è già alto la fuori ma non in quella stanza, resta fermo il russo la sente distaccare da se, ma mai il contatto si annulla, resta vicina la testa sulla spalla, quel contatto costante che lui accentua,alzando l’altro braccio il destro, porta sulla guancia di lei, scivola sul collo, si porta sui seni, si diverte nel buio a disegnare con il polpastrello sul seno destro di lei attorno al capezzolo ora un cerchio ora una stella, polpastrello che continua a disegnare figure nuove che variano che non rimangono impresse in quel corpo ma forse piu’ nel profondo nell’anima della Sorellona e del Fratellino il Russo Giuda ]

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