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Racconti di Dominazione

Il cancello del piacere

By 28 Agosto 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

 

E’ venuta lei, a prenderti. 

Aspettavi sotto il tuo ufficio, le hai consegnato le due foto che avevi appena stampato, in cui eri completamente nuda, come ti avevo detto, come fossero un biglietto, un titolo di viaggio – e sei salita a bordo, nuda, nell’auto di lei.

Si è fermata lì, davanti alla telecamera del mio cancello. Attraverso il citofono e il vetro chiuso della macchina, hai sentito appena ciò che le dicevo, scoprile le cosce, le mammelle.

Hai obbedito, quando lei ti ha riferito, l’hai lasciata fare.

Ha raccolto i tuoi vestiti in una borsa, che le avevi portato, è scesa, ha frugato in un vaso, l’ha raccolto, come togliendolo dalla terra, dov’era piantato.

Un piccolo vibratore dozzinale, te l’ha offerto nelle mani, usalo, se ne hai bisogno.

L’hai vista superare il cancello di ferro, a piedi, poi tutto si è chiuso, sei rimasta lì, accecata da quell’ostacolo visivo, in mezzo a quel vialetto verde, seminuda.

A pensare a lei, inginocchiata davanti ai miei pantaloni, che mi porgeva le tue foto.

A noi che ti guardavamo nella telecamera, sfogando i nostri istinti, immaginando i tuoi.

E’ passato del tempo, infine hai ceduto, hai chiuso gli occhi, la tua carne ha preso il sopravvento, hai sentito la vibrazione che sfiorava la tua fica e poi un braccio, una mano maschile, afferrarti un polso, poi l’altro.

E ti abbiamo vista il viso, nello schermo, deformarsi, quasi fosse un anello che si apre, che si allarga – è così che fa quando gode molto, ho spiegato a lei, mentre lì fuori un uomo fino ad allora sconosciuto soddisfaceva, finalmente, i tuoi bisogni sessuali, divenuti impellenti.

Hai finito tre volte nelle telecamera del citofono, prima che lui, finalmente, spargesse sul tuo seno il prodotto di quella mezz’ora di lavoro.

Poi è arrivata lei, tu già aspettavi in auto, ha assaggiato quel seme, sui tuoi capezzoli, poi si è messa alla guida, per portarti oltre il cancello, da me. 

 

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