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Racconti di Dominazione

il controllo della zia

By 18 Luglio 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Il controllo della zia
Salve,scrivo questo racconto sul suggerimento di un lettore, appassionato di ferticismo, e devo dire che neanche io disdegno l’argomento. Nomi e il resto sono di fantasia.

Sono Paolo, ho 21 anni, sono di Treviso, faccio il secondo anno di economia, i miei abitano a Napoli e io vivo da mia zia, che oltre ad ospitarmi si occupa del mio sostentamento. Io ho nei suoi confronti immensa stima visto che se ho intrapreso gli studi è solo grazie a lei, visto che i miei non potevano permetterselo. Lei si occupa di me come una madre, e devo dire che io contraccambio con estrema ubbidienza e rispetto. Lei vive sola, non ha un marito, ha diverse amiche una in particolare, Sandra con la quale ha un feeling particolare.
Detto ciò iniziamo la parte saliente del racconto, cioè di quella estate che di ritorno da un campeggio con gli Scout accusai dei disturbi notevoli allo stomaco, con coliche e dolori sempre più frequenti, tanto da suscitare ansia e preoccupazione in mia zia, la quale dopo alcuni giorni prese appuntamento per una visita con una sua amica medico, una certa Flavia. Una mattina mi disse: Paolo pomeriggio verrà una dottoressa a visitarti e vista la delicatezza delle parti che dovrà visitare occorre che tu sia pulito. Mi diede ordine di abbassarmi i pantaloni e gli slip, e io non capivo il motivo e infatti preso da imbarazzo non volli denudarmi,allora lei con fare incalzante disse: scemo non fare il bambino metti via i pantaloncini e le mutandine e io questa volta obbedii, ma per l’imbarazzo mi coprivo le parti intime con le mani, e la zia disse non ti ho detto di coprirti, metti via le mani da lì e venne alla sua vista il mio pene in stato di lievissimo turgore. Con un cenno la zia mi fece mettere sulle sue ginocchia e fatto ciò dopo alcune carezze sulle natiche per farmi calmare, iniziò a spiegarmi che per evitare figuracce doveva controllare lo stato di pulizia del mio culetto e per far ciò doveva esplorare il mio culetto, e così fu con molta perizia toccava l’esterno dell’ano e poi portava il dito al naso per sentire l ‘odore e ripeté questa prassi per tre o 4 volte, ma fu interrotta dal suono della porta, e mi disse, mettiti pancia in giù sul letto che con te non ho finito io eseguii mentre lei andò ad aprire, era la sua amica Sandra diciamo la sua donna, secondo me lesbicano fra loro.
La zia disse a Sandra vieni di la, che sto facendo il controllo della pulizia a Paolo che pomeriggio viene il dottore e voglio che sia tutto in ordine,e Sandra allora rispose ma in che senso la pulizia, la zia disse su senz troppe domande vieni di la e capirai. Quando capiì che Sandra veniva di la, il mio imbarazzo crebbe cosi come le dimensioni del mio pene eretto per l’eccitazione. Sandra mi salutò e poi la zia continuò ciò che faceva prima spiegando alla sua amica, vedi sto controllando se ha il culetto pulito, vuoi provare anche tu?? Sandra accettò e la zia allargò il mio culetto e Sandra iniziò sempre dalla parte esterna a toccare il sedere e poi odorare il ditino, disse, che secondo lei almeno di fuori ero pulito, e la zia disse ora ispezioniamolo meglio, e Sandra dopo aver bagnato il dito nella sua boccuccia iniziò a premere sul culetto, che senza molta difficoltà lascio entrare il dito che subito dopo fu portato al naso sia di Sandra che della zia, e la zia disse,non va bene per niente, dobbiamo fare una peretta, allora io mi alzai di scatto sempre con le mani davanti al pacco oramai alla massima potenza, e mi rifiutai di subire quel trattamento specie in presenza di una estranea. Allora con calma apparente la zia disse di non chiamare mai più la sua amica ‘estranea’ e di togliere subito le mani da davanti e di metterle lungo i fianchi mostrando così il pene eretto. La zia lo fissava così come Sandra che disse bhe a guardarti così non sembra che ti dispiaccia il trattamento e la zia usci per andare a preparare la peretta dicendo a Sandra di prepararmi. Lei mi fede distendere sul letto ma a pancia in su e mentre osservava il mio sesso,mi fece allargare le gambe e iniziò a frugare nel mio sedere col dito bagnato, e ogni tanto usciva il dito lo odorava e ripeteva a bassa voce ‘non ci siamo’, ma ciò che mi stupì fu la zia che entrata per dire che stava scaldando l’acqua vide Sandra che trafficava e disse, non con un dito solo mica è un bambino mettine due o tre, e Sandra dopo essersi fatta una risata iniziò a bagnare un secondo dito e lo mise insieme all’altro e notando sempre una notevole erezione. La zia si avvicinò mi bacio sulla fronte e poi prese in mano il pene, dicendo: come è teso questo nipotino, Sandra che ne pensi se lo facciamo scaricare, infondo possiamo usare il suo nettare nella peretta no?? Sandra disse:segalo tu io sono impegnata qui, comunque la pera ci voleva è sporchissimo, la zia allora mi disse:porco che figure mi fai fare e poi rivolgendosi a Sandra disse, cara non ti seccare metti pure tutta la mano nel culo di questo maiale che va in giro con il culo sporco, fai pure non temere. E sandra eseguì iniziando a cospargersi la mano di olio per massaggi e pian piano senza farmi alcun male mise dentro la mano mentre la zia, aveva raggiunto un regime di sega vertiginoso, molto veloce, ma non appena arrivavo vicino all’orgasmo si fermava e rideva, e strofinava la cappella oramai viola col dito, e facendo dei cerchietti tutti intono alla cappella, mi sembrava di impazzire perché volevo venire ma la zia rassicurandomi disse: ancora ne passa di tempo e riprese a ritmo serrato la sega, fermandosi poi all’improvviso,e andò in cucina dalla quale tornò con un vasetto nel quale dopo pochi minuti mi concesse di venire. Nel frattempo Sandra trafficava con il mio culetto sempre più aperto e poi smise quando la zia la chiamò. Insieme prepararono la peretta, aggiunsero il mio liquido e poi la zia davanti a Sandra mi iniettò il liquido caldo. Fatto ciò la zia mi chiese se volevo essere masturbato da Sandra ma io dissi di no perché provavo vergogna e lei come se nulla fosse disse a Sandra:segalo almeno deve durare mezz’ora vai sempre veloce e continua tranquillamente anche se viene non devi assolutamente fermarti e se ti stanchi faccio io, al termine della mezz’ora libererà il pancino. Sandra iniziò a masturbarmi furiosamente alla velocità della luce, senza mai fermarsi e dopo i primi 5 minuti venni, ma lei senza dire nulla continuò così come disse la zia, e dopo dieci minuti rivenni di nuovo, era difficile raggiungere l’orgasmo e nel frattempo trattenermi dal liberare lo stomaco. Quando la mezz’ora terminò avevo il pene oramai moscio e avevo raggiunto 4 orgasmi, ero sporco di sperma sullo stomaco, e a quel punto speravo che la zia mi mandasse a liberarmi, ma in realtà in bagno ci andai con lei e Sandra, e la zia disse:su mostraci come la fai, mi fece entrare nella vasca da bagno, aprì i rubinetti dell’acqua per creare come una corrente per pulire la vasca, sandra mi disse mentre la fai ti guarderemo saremo dietro di te e la zia per rendere più difficile e umiliante la cagata ti terrà aperte le chiappette e io metterò le dita dentro, so che può smembrare schifoso, aggiunse Sandra ma è giusto così, sarà imbarazzatissimo per te ma anche difficile liberarsi con le dita dentro, forse anche una intera mano per pulire a fondo il tuo culetto così che stasera sarai splendido’la mia esperienza sessuale migliore, ciao a tutti.
Questo è tutto, ringrazio enema65 per avermi dato la traccia del racconto e tutti coloro che daranno le loro opinioni alla mail anonimodel69@yahoo.it

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