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OrgiaRacconti CuckoldRacconti di Dominazione

Il covo dei porci

By 26 Settembre 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

A ripensare fino a pochi mesi prima, Stefania, quasi non riusciva a crederci.
Fino a pochi mesi prima la sua concezione di sesso e dominazione erano così velleitarie da non riuscire a credere che, realmente, qualcuno potesse trarre piacere da queste cose.
Fino a pochi mesi prima,ma ora era tutto diverso…

Tutto era cominciato quando suo marito, Aldo, un imprenditore di 36 anni, si era ritrovato a dover chiedere soldi a Francesco, una persona che, diceva lui, aveva grandi disponibilità e non faceva troppe domande. Descrivendolo come un amico d’infanzia Stefania non ebe alcuna difficoltà a credere alle parole dell’amato e si fidò di lui. Fu un errore madornale.
Francesco, un prestante cinquantenne, si rivelò essere un vero mostro che non fece altro che succhiare denaro dalle casse già misere di Aldo per tutto il tempo. Determinata a far cessare questo salasso,Stefania decise di affrontare personalmente Francesco e trovare un compromesso.

L’incontro avvenne in un locale indicato dall’uomo, ad un orario stabilito dal’uomo e senza altri testimoni. Stefania acconsentì a tutte queste richieste senza alcun indugio.
Il locale non tradì le attese,un bel bar in centro che poteva essere frequentato solamente da un certo gruppo di persone abbienti, Francesco sicuramente doveva avere le mani in pasta anche in quello.
I due s’incontrarono e presero un tavolo. Per alcuni minuti la conversazione languì sulle inadempienze di Aldo nella restituzione delle cifre, meticolosamente Francesco mostrò un quaderno con tutte le rate pagate e controfirmate da entrambi i coinvolti. Apparve anche essere molto disponibile a venire incontro alla donna, ma quando questa cominciò a parlare di annullamento del debito l’uomo dimostrò tutta la ropria fermezza.

-Io ci vivo di queste cose- tagliò corto -Se non mi facessi rendere il dovuto andrei in perdita-
Stefania annuì -Ti capisco ma il negozio non va molto meglio, se ti paghiamo tutti sti ssoldi al mese con cosa andiamo avanti?-
-Potresti cominciare a lavorare anche tu allora!- replicò seccato lui -Invece che fare la casalinga!-

Stefania si sentì punta sul vivo. Certo che avrebbe voluto lavorare,avrebbe fatto qualsiasi cosa er evitare alla propria famiglia quella situazione,ma il problema, banalmente, era che nessuno era disposto ad investire su una donna che aveva superato i trenta senza una qualifica.

-Ho io in mente qualcosa…- sorrise improvvisamente Francesco -Sai io gestisco un locale…un locale per soli uomini ed ho una cameriera in maternità…-
-Non ho mai fatto la cameriera-
-Chissà che cazzo ci vuole- si seccò lui -Avrai portato a tuo marito dei piatti no? Devi fare solo quello, ti darò regolare stipendio dal quale decurterò metà della vostra rata, l’altra metà la tirerete fuori dal negozio. Non si cancellerà il debito ma lo renderete più in fretta gravando meno su di voi-

Tutto er il meglio. Stefania andò trionfalmente a casa dopo aver acconsentito all’offerta,ma quando ne parlò con Aldo l’uomo non fu per niente felice. Sostenne che il locale di Francesco non era adatto a lei, che era un luogo ricolmo di brutta gente e di cattivi consigli. Francesca lo rassicurò dicendosi certa di poter gestire la situazione.
Quanto si sbagliava.

L’errore lo comprese subito. La prima sera di lavoro. La divisa da cameriera, se così a si voleva chiamare, contava di una camicia nera legata all’altezz del seno, rigorosamente indossata senza reggiseno e di un tanga, sempre nero con stivaletti ai piedi, nulla più. Guardando le colleghe Stefania cominciò a comprendere, ma ormai era in ballo.
La prima sera fu un trauma,ma tolta qualche pacca sul sedere e qualche mancia infilata nel tanga andò tutto bene. La situazione cominciò a cambiare quando rancesco la mandò a chimare.

-Un cliente ti ha puntata da venti minuti Ste- disse -Voglio che vai da lui e che trovi un modo di smenargli soldi, tutti quelli che riesci. Più ne sborsa più abbasseremo il tuo debito-
-Okay- disse risolutamente lei -Vado…-

Pronta o meno doveva farcela. Aveva soportato due ore di continua umiliazione, poteva reggere ancora, inoltre lo stava facendo per una giusta causa, il risanamento del debito.
La donna andò dunque dal’uomo sorridendo.

-Ciao, posso aiutarti?-
-Sono sicuro di si, dai siediti un po con me-

La ragazza non se lo fece ripetere, quando notò che l’uomo con la mano sinistra aveva già tirato fuori un cazzetto e se lo stava segando ferocemente. Rimase interdetta, si volse di scatto da Francesco e lo vide ridere, con un gesto lui le disse di continuare.

-Vedo…- sussurrò lei -Beh vedo che…-
-Porti la fede…- ansò lui -Sei sposata…-
-Si-
L’uomo quasi rise -E tuo marito lo sa che fai la mignotta?-
-C…Ma….- per qualche istante la donna fu sul tempo di alzarsi ed andarsene -Ma ti pare…-
-Ah perciò non lo sa…-

Guardandosi in giro Stefania comprese che molte cameriere ‘sopportavano’ quel gioco. Inoltre gli energumeni della sicurezza sembravano rilassati, questo la fece sospirare.

-No, mio marito sa tutto- si forzò a dire -E non si oppone-
-Oh si…si un porco…anche io sono porco lo sai?-
-Vedo…-
-Ti piace? E’ piccolo ma duro come la pietra-
Lei fu serafica -Non mi sembra granché-
-Aspetta che ti escplda addosso mignotta…- ansò lui -A tuo marito lo succhi?-
-Secondo te?- replicò maliziosa lei
Lui rise -Oh si mignotta e pompinara come piacciono a me si..si…-

Fu un’esplosione. Lo sperma del porco arrivò realmente fino a Stefania imbrattandole le cosce e sfiorandole il tanga. Nemmeno il tempo di capire che cosa fosse successo che Francesco arrivò dall’uomo con un buttafuori.

-Bel lavoro Ste- disse toccando la spalla di lei -Forza Alfredo, sgancia-

Senza esitare l’uomo mise sul tavolo una mazzetta di banconote ei ricompose e, rapido, uscì. Francesco contò i soldi mentre Stefania cominciava a riprendersi.

-Qui non permeto che le mie ragazze facciano sesso con i clienti- disse l’uomo -Qui voi dovete eccitarli, e logo sganciano mille euro per un orgasmo. Potete usare qualsiasi trucco, ma mai mai e poi mai devo vedere sesso, chiaro? Qualsiasi altro gioco va bene…puoi anche spogliarti e fare la troia, ma non devi farti scopare chiaro?-
-Mi…Mille euro?-

La mente di Stefania passò in rassegna la situazione. Se ogni maiale pagava mille euro le sarebbe stato sufficiente fare quella cosa con dieci uomini e gli incubi sarebbero finiti. Sorrise. Improvvisamente lo sperma dell’uomo non le fece più così schifo. Poteva resistere, si, poteva farcela. Ma non aveva considerato Aldo…

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