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Racconti di Dominazione

il gioco di margherita

By 5 Novembre 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

il gioco di margherita

conobbi margherita in chat, mi contattò lei a causa del mio nick che ispirava il classico rapporto dom/sub. Subito diffidai di lei, in chat è un classico c’è una donna (che si dichiara tale) ogni 20 uomini, e fra quelle donne immancabilmente c’è qualche uomo, che annoiato dalla ricerca infruttosa della donna decide di entrare con nick femminile e magari togliersi lo sfizio di rifiutare qualcuno anche lui.
Di Milano, piu giovane di me di una decina di anni, mi confidò di essere fidanzata con un uomo ancora più grande di me che a suo dire la trascurava e soprattutto non capiva il suo desiderio di essere sottomessa.
Sulle prime come già detto diffidai.. poi chattando mi rendevo conto che i discorsi che faceva portavano a pensare a una donna reale.
Dopo la descrizione di rito, mi ritrovai a ordinarle di prendere delle mollette e applicarle sui capezzoli, lo faceva le piaceva e me lo diceva. Disse di essersi masturbata e lo aveva fatto con le mollette attaccate sui capezzoli della sua terza misura. Ammetto di essermi eccitato ma non ero del tutto convinto sulla sua idendità..
Ci vollero giorni e giorni di chat, la situazione era cambiata, avevo voglia di sentirla di vederla e arrivai a darle il mio numero di cellulare.
La sentii aveva una voce fresca allegra, chiaccherammo del più e del meno senza fare riferimento ai nostri giochi in chat.
Quelli naturalmente continuavano, dal pennarello inserito nel suo culetto vergine alla cera calda sul seno.. morivo dalla voglia di farglielo io personalmente..
Ormai godevo anche io di questi giochi, mi masturbavo pensando alle gocce calde che colavano sul suo seno.
Mi confidò di essere prossima alla nozze, e pur essendo anche io impegnato ci rimasi male, una sorta di gelosia non giustificata si fece strada in me.
Ormai ci sentivamo telefonicamente abbastanza spesso, e da parte sua c’era la preoccupazione per quello che stava diventando il ns rapporto.
Me lo disse che preferiva fermarsi, e di fronte alle mie obiezioni e al mio sincero dispiacere mi propose un incontro. Ci saremmo visti conosciuti, avremmo giocato e per lei sarebbe stato il suo addio al nubilato.
Mi venne a prendere in stazione una fredda mattina di dicembre. Castana liscia esattemente come si era descritta occhi castani, una bella terza (Che vidi dopo con un sedere perfetto) imbacuccata con un cappotto pesante.
Mi portò a fare colazione, mi piaceva come (mi confermò) io piacevo a lei..
Entrammo nel suo appartamento, piccolo ma in ordine, mi disse: prego padrone questa è casa mia
capii che il gioco era iniziato..
cosa fai ancora vestita al mio cospetto?
in silenzio inizio a spogliarsi.. evidentemente non faceva uso di lampade, ma la sua pelle era ambrata sembrava di seta, invitava la carezza.
Vidi apparire i sui seni, i suoi grossi capezzoli che avevo tante volte virtualmente martoriato..osservai il suo sesso liscio e le natiche sode..
mi andai a sedere sul suo divano…. sai cosa devi fare adesso..
si mise a 4 zampe e gattonò sino a me, la vidi armeggiare con la mia cintura sino a liberare il mio cazzo che ormai mi faceva soffrire costretto nei boxer.
la sua bocca era esattamente come l’avevo sognata, morbida e calda, succhiava con una devozione che non avevo mai visto..
mi aiutò a togliere i pantaloni.. riprese a leccarmi anche lo scroto che all’epoca non depilavo.. come nei nostri giochi mi lecco anche l’ano.
un pompino perfetto, che si concluse quando appoggiando la mano sulla sua nuca mi scaricai dentro di lei.. Era almeno una settimana che non venivo e margherita si bevve una notevole dose di sperma…
Aprì la bocca per mostrarmi che si era diligentemente ingoiata tutto..
Ora ero rilassato e potevo godermi la mia schiavetta…
Aprii la finestra e la temperatura in casa scese notevolmente, la guardavo rabbrividire senza che in nessun modo protestasse. Vediamo se riesci a farmi pisciare..
mi alzai in piedi e lei in ginocchio accanto a me apri la bocca per ricevere la mia pipi.. mentre lo facevo gli spiegavo dell’importanza di fare pipi dopo un orgasmo.. lei cercava di stare ferma e ricevere la mia urina senza darmi fastidio, ma quando il getto aumentò inizio dappirma a lacrimare e poi a tossire e di conseguenza dovetti interrompere la mia minzione.
Margherita si scusò, pregandomi di non punirla mi baciò i piedi ma il gioco era inizato, e non avevo intenzione di interromperlo.. Mi sedetti e mi si Marcherita sulle mie gambe.. la guardai arrossire pensai a quello che avevamo fatto poco prima.. mi sembrava incredibile che arrossisse per il fatto di essere messa sulle mie gambe per essere sculacciata..
le accarezzai le natiche, tonde sode liscie.. mentre le accarezzavo il mio cazzo stava riprendendo volume..
Il primo colpo le arrivo all’improvviso, si stava godendo le mie carezze, un gesto affettuoso che era riuscito a farla rilassare..
a quello ne seguirono altri 49 … le sue chiappe erano rosso fuoco, sentiva il calore del mio cazzo sulla pancia..
si rimise in piedi e asciugò una lascrima… grazie padrone…
le misi una mano sulla fichetta rasata… e incredibilmente bagnata..

portai le dita alla mia bocca… adoro il sapore di fica anche se quell’atteggiamento non era propriamente da Padrone.. e il suo era irresistibile, ne avvertivo il profumo nell’aria..

hai voglia di cazzo vero piccola?
si padrone…
le chiusi le finestre..e mi feci accompagnare in camera sua. naturalmente lei si muoveva a 4 zampe, il suo ancheggiare teneva sveglio il mio amico.. me la sarei scopata cosi in corridoio come un animale, ma decisi di mantenere una certa dignità e disinteresse per lei…
mi chiese il permesso di straiarsi..
le dissi di accendere le candele prima.. poi di straiarsi a gambe aperte..
Era tesa dall’eccitazione e io con lei, le applicai la prima pinzetta sul capezzolo dx fece una lieve smorfia di dolore ma non disse nulla… alla seconda pinzetta un mugolio..muoveva il bacino cercava il contatto con me…
le misi la benda che le avevo fatto preparare sul letto..
ora con la candela in mano le feci colare un paio di gocce di cera sul seno..
le scappo un urletto..
non vedeva dove stavo per farle cadere la cera.. e questo la faceva impazzire..
le colai due gocce sulle labbra bagnate della sua fichetta..
urlo forte questa volta, ma riusci come nei nostri giochi a non muoversi restando immobile e sottomessa ai miei sadici giochetti…
Tirai la pinzetta fino a che con un click si chiuse abbandonando il capezzolo..
veder il seno allungarsi cercando di seguire la pinzetta mi diede un piacere perverso.. decisi che era il momento di penetrarla..
nell’eccitazione dimenticai che ci eravamo accordati per un rapporto protetto, ma lei non fece nessuna protesta sentendo il mio cazzo nudo che la invadeva..
La volevo, la volevo possedere in ogni modo possibile, la feci girare e la penetrai da dietro arrivai a morderle una spalla..
La sentii venire almeno un paio di volte quando memore delle sue promesse decisi di aprirle il culetto…
Lo trovai lubrificato dei suoi umori, inserii un dito, come tante volte lo avevo fatto inserire a lei, volevo farla urlare, punirla e non mi premurai di prepararla come avrei fatto in altre occasioni
appoggiai la cappella al suo fiorellino e spinsi, lei lo accolse con un grido.. le faceva male e io stavo godendo dei suoi lamenti..
Come nei nostri giochi sentivo il mio bacino sbatterle sulle natiche non credo di aver mai piu scopato in quel modo la sentii tremare io ero all’estremo le uscii dal sedere e raggiunsi la sua bocca..
Venni sulle sue labbra, certo non una venuta da film porno, da quella di un trentenne che ha sborrato un ora prima circa..:-)
Si sentiva l’odore acre del suo culo, ma lei lo prese in bocca amorevolmente e lo puli..
Sfinito mi coricai accanto a lei..
la sentii pronunciare la parola chiave per fermare il gioco.. “libero”
Si portò su di me e mi baciò dolcemente..
grazie per avermi regalato questa mia fantasia disse..
l’abbraccia, ebbi conferma che anche io provavo qualcosa per lei.. ma la vita doveva andare avanti..
mi preparò un te, mi parlo dei preparativi per le nozze e mi fece vedere la foto del suo ragazzo. Era molto più bello di me le dissi..
ma tu hai saputo farmi sognare…
quel pomeriggio fu un addio, io la cercai in chat ma non la trovai, il numero di telefono ora era inesistente…

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