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Racconti di Dominazione

Il mio nome è Ileana

By 26 Agosto 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi chiamo Ileana M. e sono una giornalista sempre in cerca dello scoop che mi permetta il salto di categoria.
Da qualche tempo sono sulle tracce di quella che viene chiama ‘La Villa’,un luogo non meglio precisato dove le donne dell’alta società scoprono i piaceri della dominazione e sottomissione saffica. Dopo qualche mese d’indagine ho in mano ben poco,so solo che si è ammesse dietro presentazione di una donna che vi è già stata e che la tariffa d’ingresso è superiore ai 10.000′. Per il resto brancolo nel buio più totale non essendo riuscita a sapere neanche dove si trovi questa villa,né tanto meno chi ne sia il proprietario.
Fino a che,ad una cena di lavoro,un imprenditore della città molto su di giri,mi confida che la baronessa Adriana Volpi è stata più volte ospite in quel luogo.
Solo che ora non so come entrare in contatto con la nobildonna,ma la fortuna mi viene di nuovo incontro,sotto forma di serata benefica organizzata dalla baronessa stessa. I soldi per la donazione mi vengono offerti dal giornale stesso che di certo non bada a spese davanti ad un’occasione del genere,e così posso far parte di quella cena.
Per l’occasione mi compro anche un bel vestito elegante,giusto per non sembrare una marziana,e grazie al mio fisico longilineo,ma allo stesso formoso dove servo,faccio una gran bella figura.
Per tutta la sera non faccio che seguire con lo sguardo la baronessa fino a trovare il momento giusto per scambiarci quattro parole da sola. In realtà mi complimento con lei e le chiedo se è disponibile ad un’intervista con l’unico scopo di dare maggior risalto alla sua organizzazione.
All’inizio lei è restia,ma di fronte alla possibilità d’avere una buona pubblicità senza spendere un centesimo,mi concede un paio d’ore per il pomeriggio del giorno dopo.
Così mi presento nel suo appartamento in centro armata di taccuino e tante buone speranze.
Lei m’accoglie in maniera quasi fredda,si vede che non ha voglia di parlarmi e che lo fa solo per dovere.
Dopo un’oretta in cui mi spiega in maniera esaustiva la sua organizzazione no-profit,cerco di portare il discorso su binari per me più interessanti.
‘Baronessa,cambiando argomento,una donna come lei cosa fa per divertirsi quando non è impegnata nel suo ruolo diciamo istituzionale’
Lei rimane quasi spiazzata dalla mia domanda e cerca di portare la risposta sulle località alla moda in quel momento.
‘Baronessa non mi dica che va solo a Cortina o Cannes ?’
Il suo sguardo diventa acido,scommetto che se potesse mi strozzerebbe seduta stante.
Poi invece diventa più malizioso,quasi accomodante.
‘E secondo te dove andrei a riposarmi ?’
‘Non so per questo glielo sto chiedendo.’
‘Non fare la stupida e dimmi quello che sai o esci subito da casa mia.’
Capisco che mi devo giocare le poche carte che ho in mano,e che devo farlo più che bene.
‘Mi è capitato di sentire una sera,ma le dico subito che la fonte non sia il massimo dell’attendibilità,che lei ami frequentare un ritrovo per donne in cerca d’emozioni diverse dal solito.’
‘E sentiamo che tipo d’emozioni.’
‘Il sottile piacere del dominare e d’esser dominate da proprie simili,insomma una cosa fra donne.’
Adriana mi guarda con sempre più malizia,penso che mi salterebbe addosso se solo gli dessi via libera,ma si contiene per vedere quanto ne so.
‘Ileana tu pensi che io possa andare in un posto del genere ?’
‘Ne sono certa anche se non ho nessuna prova in merito.’
Ormai la nostra è una partita di scacchi dove si passa in continuazione dall’attacco alla difesa,e alla fine è lei a cedere.
‘Tu cosa vuoi da me.’
‘La possibilità d’entrare alla Villa,so che senza presentazione è impossibile e..’
Non mi lascia finire la frase mettendomi un dito davanti alla bocca.
‘Se vuoi il tuo lasciapassare vieni qui alle nove,e non provare a fare la furba,non sono scema e lo sai.’
‘D’accordo alle nove.’
Mi accompagna alla porta senza dire nulla e senza sapere quanto sia soddisfatta del mio lavoro.
Faccio un salto in redazione dicendo che ho una buona pista per andare alla Villa,ma che mi servono i soldi per pagare il soggiorno,il mio caporedattore me li trova con un paio di telefonate senza chiedermi come sono arrivata a quel punto,sapendo che tanto non gli direi nulla.
Torno a casa in tutta fretta,sono tanto agitata che non mangio neanche,ma mi butto sotto la doccia restandoci a lungo,quindi mi preparo per il mio appuntamento serale. Scelgo la miglior lingerie del mio cassetto,un completino in raso rosso scuro con inserti di pizzo color crema a cui abbino delle calze nere con una gran bella balza finemente ricamata. Mentre scelgo il vestito suona il telefono,quasi lo maledico ma poi decido di rispondere.
E’ Adriana che mi invita a non metter nessun abito,rassicurandomi sul fatto che sarà sola.
Prima d’uscire metto un paio di decolté con un bel tacco a spillo e uno spolverino per non uscire proprio nuda,quindi salgo in macchina e corro da lei.
Mi accoglie con una lunga e pesante vestaglia nera,il fatto di trovarla così mi sembra un po’ strano,ma non tanto da indagare.
‘Bene vedo che sei puntuale,amo la precisione.’
‘Ho avuta fortuna,c’è poco traffico.’
‘Togliti il soprabito e vediamo se mi hai obbedita.’
Lascio scivolare lo spolverino e vedo come una luce illuminare il suo viso.
‘Non t’immaginavo così in forma,certo bella,ma non a tal punto.’
‘Grazie,ma di certo anche tu non devi essere male.’
Allungo una mano per poterla toccare,ma lei la scansa e mi ordina di seguirla in salotto.
Li mi fa sedere nella stessa poltrona in cui ero nel pomeriggio e comincia un piccolo terzo grado.
‘Come mai vuoi andare alla Villa ?’
‘Vorrei imparare per capire meglio me stessa.’
‘Esperienze in tema.’
‘Un paio d’uomini con tendenze slave e feticiste,ma niente d’importante.’
‘Fai l’amore con altre donne ?’
‘Se mi piacciono si.’
‘Sai come si ottiene una presentazione ?’
Adesso mi sta davvero spogliando con gli occhi,ha una gran voglia di fare sesso con me,ma devo continuare con la mia tattica.
‘So che tu puoi darmene una,ma non so come ottenerla.’
Lei si alza e inizia a girarmi intorno mentre mi spiega la ‘procedura’.
‘vedi mia cara amica,per ottenere un chiamiamolo pass,bisogna prima passare un esame pratico con la proprio presentatrice,la quale può,dopo questa prova,decidere la lasciarlo o meno. Tu sai stare davanti ad una Mistress ?’
‘Penso di si,ma non chiedo altro che esser messa alla prova.’
In realtà ho letto parecchio sul mondo Bdsm lesbo,ma com’è ovvio so tanta teoria,ma nessuna pratica.
‘Allora dimostramelo.’
Si sfila la vestaglia mostrando la sua vera anima di dominante.
E’ completamente vestita di pelle nera,dal body che lascia scoperti i seni,agli alti stivali con tacchi in acciaio ben più alti dei miei.
M’inginocchio ai suoi piedi e bacio la punta degli stivali,poi tiro fuori la lingua e inizio a leccarli.
Ho una strana sensazione,un misto di disgusto e d’eccitazione,però alla lunga vince la voglia d’andare avanti. Non posso guardarla in faccia,ma di sicuro il suo sguardo è compiaciuto,ora ha una nuova novizia da iniziare,e lo farà con tutta calma.
‘Nel primo cassetto di quel comò c’è un frustino,prendilo e portamelo mostrandomi il tuo essere slave.’
‘Si Miss.’
Mi alzo e vado verso il mobile,il frustino è in bellavista e lo prendo con una mano,poi mi ricordo qualche filmato visto per capire quello strano mondo e decido d’imitare la protagonista. Mi metto a quattro zampe col frustino in bocca e così mi dirigo verso Adriana che mi guarda divertita.
‘Sei una brava cagnolina,ora togliti quegli inutili indumenti,anzi tieni le calze che mi piacciono molto,e appoggiati al tavolo.’
Mi tolgo reggiseno e slip che lascio sulla poltrona,poi mi appoggio al tavolo tenendo ben aperte le gambe.
‘Non ti legherò e potrai dirmi di smettere quando vuoi,solo in questo caso niente pass,sono stata chiara ?’
‘Si Miss.’
”Bene ora vediamo quanto sei troia dentro.’
Con la mano sinistra prende a sfiorarmi il seno,sento i capezzoli diventare presto turgidi sotto quel tocco così delicato e leggero.
Nell’altra ha il frustino che mi fa scivolare su e giù lungo la schiena,facendomi eccitare ancora di più.
Quando la sinistra arriva in mezzo alle mie gambe trova un piccolo lago,è riuscita a farmi bagnare senza quasi che me ne accorgessi.
‘Sei proprio una piccola porca,solo ricordati che non devi venire se non te lo permetto io.’
‘Si Miss,so i miei doveri.’
Il frustino s’insinua nel solco del mio culo fino a che la sua parte finale non mi sfiora la passera.
Avrei una gran voglia di farmi scopare,sono eccitata tanto da avere degli spasmi,ma lei sembra divertirsi a torturarmi in quel modo.
‘Sai che piacere e dolore sono la stessa faccia della medaglia ?’
‘Si Miss,già lo sapevo,ma ora mi è tutto più chiaro.’
‘Ora ti sarò più chiaro il concetto.’
Non mi accorgo quasi che ha tolto il frustino dalla mia intimità,sento solo la frustata che mi colpisce sulla chiappa.’
‘Ahi.’
‘Questo è solo l’inizio,lo sai bene vero ?’
‘Si Miss,mi perdoni per aver aperto bocca senza il suo permesso.’
Adriana continua a colpirmi,non mette forza nel battermi,ma i suoi colpi sono secchi e fanno un gran male.
Stringo i denti per resistere,ma quando lei prende a masturbarmi,mi sciolgo come neve al sole.
‘Adesso è meglio vera troia ?’
‘Si Miss,così e molto più piacevole.’
‘Sei una brava slave,solo devo capire i tuoi limiti.’
Butta il frustino sul tavolo e va verso il comò,questa volta apre il secondo cassetto,e prese un paio di cose si dirige verso di me.
Vedo che poggia un gatto a più code sul tavolo mentre in mano ha due palline in acciaio.
‘Ora ti metterò queste due palline cinesi dentro la fica,dovrai camminare intorno al tavolo e ogni volta che passerai davanti a me,ti metterai a novanta gradi per farti frustare a mio piacimento,sono stata chiara ?’
‘Si Miss,non poteva esserlo di più.’
Sento quelle sfere entrarmi dentro,la sensazione è piacevole,solo quando provo a camminare mi piego subito in due.
‘Mi sono dimenticata di dirti che le palline ne hanno una dentro più piccola che si muove ad ogni tuo passo rendendolo impossibile.’
Lo dice ridendo facendomi fare la figura della principiante che in fondo sono.
Facendomi forza faccio il giro del tavolo,poi mi abbasso davanti a lei arrivando ad afferrarmi con le mani le caviglie.
Le prime volte mi frusta piano e con pochi colpi,ma man mano che passa il tempo i suoi colpi sono sempre più decisi e numerosi.
Ho il culo che mi brucia,ma continuo a girare intorno a quel tavolo e a piegarmi davanti a lei,finchè non decide che è abbastanza.
Dopo l’ultimo giro la trovo seduta a gambe aperte e la voglia di godere stampata in faccia.
‘Vieni qui e leccamela,ho voglia di un orgasmo.’
M’inginocchio di nuovo in mezzo alle sue gambe,come sposto la parte del body che le copre il sesso mi ritrovo le dita bagnate dai suoi umori,non saprei davvero dire chi fra le due è più fradicia. Senza esitare in alcuna maniera prendo a leccargliela,e Adriana inarca la schiena in preda al piacere.
In realtà ho avuta qualche esperienza lesbica,ma ho sempre preferito il bastone la pelo,però adesso è diverso. E’ come se dopo esser stata succube della sua dominazione,i ruoli si siano invertiti,sono io a decidere come farla godere e non più lei e tutti i suoi giochini da sadica perversa.
Ma il suo odore di sesso m’inebria ben presto,passo la lingua su tutta la sua fica,bevendo i suoi umori che trovo dolcissimi.
Adriana mi viene in faccia schizzandomi in bocca il suo orgasmo quasi come un uomo,tenendomi schiacciata la testa contro la sua fica.
Poi la sua presa s’allenta fino a lasciarmi del tutto,ma quando si riprende è più vogliosa di me di prima.
‘Ho voglia di te e del tuo culo.’
Anch’io ho una gran voglia di godere,anche se so che devo controllarmi per non scatenare la sua ira.
‘Sono sua Miss,faccia di me ciò che vuole.’
‘Rimani così e non fare nulla.’
Adriana si alza e torna dal suo comò,ora prende un grosso strap-on e inizia a fissarselo in vita,è di dimensioni notevoli e di certo sa come usarlo
Si mette dietro di me e prende a far scorrere la punta del fallo sulla fica per bagnarlo,lo sento premere contro le palline che ho ancora dentro e non riesco a trattenere un gemito di piacere.
‘Mm si,com’è bello.’
‘Taci puttana,voglio vedere se dici lo stesso mentre di rompo il culo.’
Non finisce la frase che lo porta sul mio buchino,cerco di rilassarmi al massimo,e due sue manate m’aiutano non poco.
Mi sodomizza in maniera brutale,riempiendomi lo sfintere con pochi colpi ben assestati che mi fanno subito capire che non sarà certo una passeggiata.
Quando inizia a scoparmi è ancora più violenta,ma è tanta la voglia che ho,che sento pochissimo dolore e tanto piacere.
‘Vedo che ti piace prenderlo nel culo,sei peggio di una puttana da strada.’
‘Si Miss,e poi lei è così brava.’
‘Tranquilla che ti sfondo a dovere,come merita una troia del tuo stampo.’
Mi afferra per i capelli e mi sbatte più forte,sempre più forte. Faccio fatica a trattenere l’orgasmo,lo strap-on ogni volta che entra mi sembra tocchi le palline dandomi ancora più piacere. Capisco ben presto che se lo volesse potrebbe andare avanti per ore,non ha certo il problema di venire,anzi sono io che devo controllarmi,cosa che diventa sempre più difficile. Anche se non mai stata una grande amante del sesso anale,anche se l’ho sempre praticato,con lei assume un’altra forma,molto più ‘godereccia’ anche se estremamente violenta.
Quando smette sono a pezzi,ma più che altro ho un bruciore incredibile e una voglia repressa che stento a tenere a bada.
‘Sei la donna che pensavo,ora rivestiti e vattene,mi farò viva io.’
Senza dire nulla mi rimetto il poco che indossavo e me ne vado,appena entro in caso mi sdraio sul letto e mi masturbo finchè non ho un orgasmo di rara potenza,è come se tutto quello che ho trattenuto a casa d’Adriana,esplodesse tutto insieme lasciandomi senza fiato per molto tempo.

Adriana mi fa aspettare alcuni giorni prima di farsi viva,ma quando lo fa sono le buone notizie che aspettavo.
Mi chiama sul cellulare mentre sono in redazione,ed il suo tono è perentorio come al solito,mentre io non posso parlare liberamente.
“Ciao Ileana sei sempre interessata a quella gita ?”
”Certo baronessa.”
”Allora preparati perché domani parti.”
“Grazie,ma per dove se è lecito saperlo.”
“A mezzogiorno passerà una macchina a prenderti per portarti in aeroporto,li raggiungerai la Villa in elicottero,insieme alle tue compagne d’avventura. Ti è concesso portare solo una borsa con intimo e scarpe,ti dico già che verrà controllata quindi non mettere altro,anche perché non potresti portartelo dietro. Quando arriverai pagherai 10.000euro un soggiorno di sei giorni,e credimi come inizio sono più che sufficienti. Un’ultima cosa,so che sei una giornalista,se dovesse scoppiare qualche scandalo tu non avresti una lunga vita felice,quindi sei avvisata.”
”Certo baronessa,terrò a mente i suoi consigli e la ringrazio per il suo interessamento.”
”Allora ciao e divertiti,e mi raccomando fatti viva quando torni.”
“Non mancherò,ne stia certa.”
Quando lei tira giù vorrei saltare in aria per la gioia,ma devo pensare ad organizzarmi,ho poco tempo e tante cose da fare.
Per iniziare vado a batter cassa,non mi servono solo i soldi per pagare la Villa,ma anche per comprarmi qualcosa di adatto alla situazione,quindi vado in un sexy shop dedicato al sado-maso e prendo alcuni capi in pelle e altri in latex.
Per maggior sicurezza faccio un salto dalla mia estetista che mi fa una veloce depilazione integrale,lasciando dolo un triangolino di peli proprio sopra l’inizio dello spacco.
La notte non dormi,troppa l’ansia per la mia nuova avventura,ma anche per il non sapere cosa ne potrò tirare fuori. Di certo non potrò fare un reportage completo su quello che vivrò o vedrò,le minacce d’Adriana non sono fini a se stesse,ma non posso neanche far finta che non succederà nulla.
A mezzogiorno arriva la macchina per prendermi,la guida una stangona bionda in divisa d’autista di poche parole.
“La Signora Ileana M.?”
“Si sono io.”
”S’accomodi dietro,un posto è già occupato,ma non ci saranno altre fermate fino all’aeroporto.”
Prende il mia valigia e la sistema nel bagagliaio,mentre io salgo in macchina.
Seduta c’è una donna che deve avere più o meno la mia età,ma è molto più longilinea ed elegante.
“Ciao sono Nina,benvenuta a bordo.”
“Ciao,io sono Ileana.”
Ci mettiamo a parlottare di cose stupide fino a che non ci ritroviamo in aeroporto.
Li troviamo le nostre quattro compagne di cui due hanno al seguito le loro slave personali.
Partiamo quasi subito e sull’elicottero è praticamente impossibile avere una discussione che vada al di la di ‘come ti chiami’ e ‘piacere sono..’.
Il volo dura un’oretta,e mi impossibile il solo capire che direzione abbiamo preso.
Arriviamo finalmente in una grossa tenuta completamente circondata dal verde,la pista d’atterraggio è sul retro della costruzione principale,e appena a terra,una ragazza di colore vestita come una hostess,ci porta all’entrata principale. Li una donna che ha ben passato i quaranta,vestita in maniera classica e sobria ci accoglie circondata da una decina di assistenti in latex rosso e nero.
“Benvenute alla Villa,mie care ospiti. Qui ci sono poche e semplici regole da seguire,chi di voi uscirà dal percorso stabilito,verrà immediatamente rispedita a casa sua. Verrete divise in due gruppi,uno avrà il color giallo e l’altro il verde,in modo da potervi alternare nei ruoli di Dom e Sub senza creare invidie o gelosie. Le slave che avete portato rimarranno tali fino alla fine,non potranno però servire le loro Padrone,se non quando ogni attività giornaliera sarà conclusa. In alcuni momenti vi ritroverete sotto le cure delle mia assistente,altre solo una di voi dirigerà le altre,in ogni caso ogni pratica sarà sotto la mia direzione e giudizio,e le mie decisioni non sono sindacabili in alcuna maniera. Ora avete un’ora per sistemarvi nelle vostre stanze dove potrete fare un bagno o una doccia a seconda dei vostri gusti. Quando verranno a chiamarvi potrete solo indossare indumenti intimi,non è ammessa la nudità integrale se non espressamente richiesta,ne alcun vestito che non sia da me approvato. Le mie assistenti hanno il dovere di rispondere ad ogni vostra domanda,ma spero che non ne vogliate approfittare,odio la stupidità e la punisco sempre in maniera esemplare. Ci rivediamo quando sarete pronte,ora andate.”
Di certo non è una donna che non parla chiaro,mentre fa quella presentazione sembra che alle le mosche si siano fermate per non disturbarla,tanta è l’autorità che emana.
Un’asiatica insolitamente alta di nome Mia,mi accompagna nella mia stanza,parla un buon italiano anche se a volte è un po’ comica con la pronuncia.
Quando sono dentro non posso non rivolgerle qualche domanda.
“Mia ma la donna che ci ha accolte è la proprietaria della Villa ?”
”Si è Madame X,in realtà nessuna sa come si chiama,ormai tutte la chiamiamo così,però a parte la prima impressione non è cattiva,solo severa questo si,ma essere ammesse alla sua presenza è un grande onore soprattutto da sole.”
“E com’è la vita qui dentro,cioè cosa m’aspetta,io è la prima volta che vengo.”
“Qui imparerai la dominazione e la sottomissione,ma ogni settimana Madame X sceglie sempre una donna a cui far fare prevalentemente la Miss e una che al contrario sarà quasi sempre slave,ma devo dire che lei individua le attitudini delle frequentatrici con estrema velocità.”
“Infine dimmi cosa sono gli abiti approvati ?”
”Se hai qualcosa di molto particolare,ma dev’essere anche estremamente sexy,puoi chiederle d’indossarlo la sera,ma poche lo fanno,più che altro quelle che vogliono farsi vedere,se vuoi un consiglio lascia stare,reggiseno,slip,calze e scarpe devono essere sempre all’altezza,il resto non serve a niente.”
“Grazie Mia sei davvero utile,ma d’ora in poi tu starai con me ?”
”Si e no,dipende da quello che farete,certo quando avrai bisogno di una Miss personale,io sarò la tua Mistress.”
Mi lascia sola e mi butto subito sotto la doccia senza indugiare in alcun modo,quando esco inizio a pensare a cosa mettere,di certo non voglio fare una cattiva impressione a Madame X. Dopo aver svuotata la valigia scelgo di vestirmi in pelle nera,il reggiseno è in realtà composta da sottili strisce che lasciano completamente scoperte le tette,mentre il perizoma è di dimensioni microscopiche. Per dare un tocco di stravaganza metto dei gambaletti in rete con le giarrettiere e degli stivaletti in vernice rossa con tacco stratosferico in acciaio.
Come esco incontro Nina che scoppia a ridere come mi vede,si è ‘vestita’ come me neanche ci fossimo messe d’accordo sulla mise.
Raggiungiamo le altre in salone e dopo pochissimo tempo arriva Madame x col suo seguito.
“Ora avrete un collare colorato,Ileana,Maddalena e Sofia l’avranno verde,Maria,Nina e Daniela giallo,le slave infine ne riceveranno uno bianco. Dopo averlo indossato potrete recarvi in sala da pranzo,qui si mangia a buffet,stasera sederete con la vostra assistente personale,da domani i posti saranno decisi dai ruoli che avrete.”
Mia mi porta il mio collare che m’aiuta ad indossare,poi ci rechiamo a cena.
Il buffet è davvero ricco e,complice il digiuno,faccio onore alla tavola sotto lo sguardo divertito dell’asiatica,che invece mangia ben poco.
Mentre io faccio razzia di leccornie,lei mi spiega cosa farò nei giorni a seguire,a me sembra che siano sempre le stesse cose ripetute all’infinito,ma mi sbaglio e di grosso.
Finita la cena torniamo in salone dove Madame X ci illustra il programma della serata.
“Stasera servirete le vostre assistenti in prove molto soft,le slave saranno al mio servizio per permettermi di capire il loro livello di sottomissione. Sarete divise in coppie,se qualcuna ha una compagna con cui dividere questa prima esperienza non ci sono problemi,basta che lo dica alla sua Miss.
Domani incomincerete a scambiarvi i ruoli di Dom e Slave fra di voi,ma sempre sotto l’occhio vigile delle mie assistenti,quindi per ora buon divertimento.”
Io e Nina ci scambiamo due occhiate veloci e ci ritroviamo insieme in una grande sala elegantemente arredata.
La sua hostess si chiama Veronique ed è francese,anzi un gran bel pezzo di francese con una cascata di lunghissimi capelli biondi che le arrivano a metà schiena. A dire il vero tutte le assistenti di Madame X sono bellissime,alte e prosperose,si distinguono solo per razza e lunghezza dei capelli,ma per il resto sembrano uscite dal corpo di ballo del Crazy Horse.
Mia si siede su una poltrona e mi ordina di sdraiarmi ai suoi piedi,cosa che faccio senza dire nulla,poi me ne ritrovo uno all’altezza della bocca e inizio a baciarlo. Mi accorgo che provo un sottile piacere nel farlo,nel far passare la lingua fra le sue dita prima di metterle in bocca e succhiarle con cura. Il piede che non curo l’ho poggiato sul petto,ma non m’opprime,anzi sembra quasi che lo usi per massaggiarmi con amore.
Con la coda dell’occhio vedo Nina che sta facendo le stesse cose a Veronique,la quale però mi sembra più fredda di Mia che invece apprezza in maniera evidente.
Ad un certo punto passa un’assistente di Madame X per dirci che siamo libere,e che possiamo andare a riposarci nelle nostre stanze.
Però stare ai piedi di Mia mi ha eccitata in maniera notevole e già penso di masturbarmi appena sarò sola nella mia camera.
Mia mi saluta davanti alla mia stanza,ho appena il tempo di spogliarmi,quando sento bussare alla porta.
Apro senza rendermi che sono nuda,è Mia che mi spinge dentro e chiude la porta.
Senza dirmi niente mi bacia in bocca stringendomi a se.
“La lezione per te non è finita,e so che lo vuoi anche tu.”
”Si Mia,ho una gran voglia di te.”
Vedo che apre la zip dietro il vestito che subito dopo cade a terra,sotto ha un minuscolo perizoma in pelle che non trattiene più le sue voglie.
Mi inginocchio e,dopo aver sfilato quell’inutile indumento,comincio a leccargliela come un’ossessa.
I suoi umori mi colano in faccia,più lecco più me ne ritrovo davanti,mi ritrovo a godere dei suoi orgasmi cosa che non mi era mai successa in vita mia.
Lei mi tiene il viso schiacciato sul sesso,gemendo ad ogni passaggio della mia lingua dentro la sua fica aperta e sgocciolante.
Viene più volte fino ad allontanarmi da se dopo l’ennesimo orgasmo.
Ma non mi lascia il tempo di rimanere ferma,mi fa alzare e mi mette faccia al muro.
“Ora godrai mia dolce Ileana.”
Mi ritrovo le sue dita che frugano nella passera,i suoi tocchi sono veloci e delicati allo stesso tempo,non è un ditalino nel senso classico del termine,ma un qualcosa che mi eccita fino a farmi venire in un rantolo di piacere. Subito dopo prende a masturbarmi con tre dita,ora mi sento piena e spingo il culo per godere ancora di più,Mia mi tiene per un seno che sembra essere pasta da pane nella sua mano.
Non so perché ma ci metto tanto per venire di nuovo,ma la cosa di certo non mi dispiace,Mia mi bacia in continuazione mentre le sue dita mi lavorano la fica fino a che non arriva un orgasmo che mi fa sobbalzare per quanto è violento.
Senza dire nulla Mia si riveste,mi da un bacio in bocca e si congeda.
“Domani ci divertiremo ancora di più,stanne certa.”
”Non vedo l’ora,sei un forza della natura.”
Mi sdraio e m’addormento subito,questa Villa inizia a piacermi anche se non so cosa m’aspetta domani.
La mattina mi sveglio presto,e così dopo aver oziato un po’ nel letto,decido di vestirmi per dare un’occhiata alla Villa. Non sapendo che mettere alla fine indosso un completino in pizzo viola ed esco dalla camera.
Nella stessa sala dove abbiamo cenato è già pronta la colazione,sono la prima ospite a presentarsi e le assistenti di Madame x che mi vedono cominciano a prendermi in giro dicendomi che mi sono alzata presto perché ho un gran voglia di sesso.
Poco dopo arrivano alla spicciolata le altre mie compagne d’avventura,l’ultima è Daniela che è anche la snob dell’insolita comitiva.
Nina mi sembra stravolta,anche lei deve aver fatto sesso con la sua Veronique,anche se non dice nulla in proposito.
Quando finiamo arriva Madame X che è risoluta come sempre.
‘Oggi ci sarà una piccola variazione sul programma base,ma nulla di sconvolgente,almeno per la maggioranza di voi.
Con una semplice prova stabilirò chi sarà la Miss e chi la slave del giorno,coloro che in pratica avranno fino alla fine della giornata questi ruoli.
La prova è estremamente semplice,si dovrà far aprire bocca alla propria compagna frustandola con questo flogger,chi impiegherà meno tempo sarà la Mistress. Per oggi ho scelto Ileana e Daniela a cui ordino di venire subito qui.’
Mentre io scatto come una molla,Daniela è più lenta,come se fosse sicura di vincere.
Madame x mi sistema contro un tavolo,leggermente piegata in avanti e consegna il flogger a Daniela.
‘Incomincia io conterò i colpi.’
Daniela prova a frustarmi,ma è impacciata nei movimenti,col risultato di non farmi male in alcun modo,e dopo cinque tentativi,la tenutaria della Villa si fa ridare la frusta..
‘Ora cambiate le posizioni,Ileana a te la frusta.’
Come Daniela è pronta la colpisco in pieno sul culo facendola subito urlare per il dolore.
‘Ahi,ma sei matta ?’ mi dice stizzita.
Io riconsegno il flogger a Madame x che mi decreta vincitrice della prova.
Come Daniela prova a protestare viene subito colpita sulla schiena da lei stessa .
‘Le mie decisioni non sono sindacabili,inoltre tutte hanno visto quello che è successo,quindi ora inginocchiati a bacia i piedi alla tua nuova Padrona.’
Daniela se pur riluttante,s’inginocchia e mi bacia i piedi,poi Mia mi consegna un guinzaglio che metto alla mia slave.
‘Ileana ricordati che il tuo è un potere temporaneo,anche se non permetto rivalse,vedi di non approfittarne.’
‘Certo Madame X,vedrò di far buon uso del privilegio che mi ha concesso.’
In realtà avrei voglia di farle bruciare la pelle a frustate,Daniela si è subito presentata male come la saputella del gruppo,e penso che Madame X l’abbia sottoposta a quella prova sapendo che non avrebbe mai vinto. Comunque con Mia mi godo la mia slave senza usare violenza,ma umiliandola in continuazione,cosa che di certo le fa più male. All’inizio la facciamo mettere a carponi e ci sediamo sulla sua schiena per amoreggiare in maniera molto soft,poi a pranzo ci facciamo servire a tavola e la mandiamo a mangiare insieme alle due slave che di certo non la trattano bene.
Durante il pomeriggio Daniela sta tutto il tempo in piedi con la faccia contro il muro,con me e Mia che le torturiamo il sedere con piccoli colpi di frustino mentre una serie di plug le allargano il buco fino a sfondarla in maniera indecente.
Anche le altre coppie passano la giornata con giochi sadomaso,sempre sotto lo sguardo vigile di Madame X che osserva con attenzione,senza però mai dire nulla,se non qualche consiglio generico che vine sempre preso in grande considerazione.
La sera Daniela è sfinita,non essendo abituata a subire nulla e non avendo la possibilità di dominare nessuna,è la peggio ridotta di tutte.
A cena ci facciamo servire,ma dopo l’obblighiamo a mangiare per terra come una cagnolina,col un plug con coda che fa bella mostra di se.
Ma finito di mangiare non resistiamo decidiamo di darle una bella lezione.
Portiamo la nostra slave in una saletta privata dove le facciamo leccare i piedi finchè ha la lingua secca. La insultiamo in continuazione,cosa che mal sopporta,ancor meno dei plug coi quali l’abbiamo sfondata.
‘Ora ti sfondiamo per bene,ma non provare a godere se non vuoi che ti frustiamo fino a sfinirci.’
‘Sta tranquilla Ileana,questa cagna non ci proverà neanche ad avere un orgasmo.’
‘Lo spero per lei,o davvero la massacro.’
In realtà faccio la ‘dura’ senza avere poi alcuna intenzione di mettere in pratica le mie minacce,ma è troppo divertente vederla terrorizzata.
Prendiamo due grossi strap-on e l’indossiamo aiutiamoci l’un l’altra,poi gli ficco tutto il fallo fino a farglielo sentire in gola,e prendo a scoparla in bocca senza alcun ritegno.
‘Mia secondo te sta facendo un buon pompino ?’ chiedo alla mia nuova amica ironizzando su Daniela.
‘Secondo me ha bisogno di uno stimolo in più per dare il meglio di se.’
Mia prende un frustino e comincia a farglielo passare fra le natiche,ogni tanto la colpisce con brevi,ma intense,serie di colpi,che le segnano il culo in maniera leggera.
Poi ci scambiamo di posto,ma ben presto preferisco sodomizzarla che frustare il suo culo.
Così m’inginocchio dietro di lei e l’inculo brutalmente,Daniela non può neanche urlare con tutto lo strap-on di Mia in bocca.
Mentre la sto fottendo passa Madame X che si ferma a guardarci,per un attimo non so che fare,se continuare o rallentare,ma la Miss mi fa un occhiolino d’approvazione e riprendo a sfondarla più di prima.
Io e Mia ci scambiamo più volte posizione,che nonostante tutto,ha la fica che è un lago.
‘Vi prego scopatemi e fatemi venire,così è una tortura incredibile.’
‘Taci cagna.’ le intimo perentoria ‘E non credere che potrai masturbarti in camera perché ti metterò la cintura di castità.’
‘No Ileana,ti supplico,farò qualunque cosa,ma non puoi farmi ciò.’
Mia se la ride di gusto,mentre io e Daniela continuiamo con le sue suppliche e le mie minacce.
Però non sono così sadica come voglio sembrare,però voglio che l’orgasmo le sembri un miraggio lontano.
‘Se vuoi godere,devi meritarlo,ora ci leccherai le passere finchè non saremmo sazie della tua lingua schifosa.’
Ci sediamo su un divano e Daniela inizia a baciarci le fiche mentre noi ci tocchiamo languidamente.
Devo ammettere che lecca davvero bene,e poi le dita di Mia sono magiche,quando mi sfiorano il clito sussulto dal piacere,e gli orgasmi si succedono senza soluzione di continuità.
Alla fine siamo entrambe soddisfatte e così diamo a Daniela quello che le abbiamo promesso,solo a modo nostro.
Mia si sdraia per terra e Daniela le sale sopra,penetrandosi la fica,ma subito dopo anch’io la chiavo nello stesso posto.
‘Per una puttana come te un solo cazzo non basta.’ Le sussurro vicino all’orecchio.
‘Si sfondami,non sai che voglia ho addosso.’
‘Stai tranquilla,quando avrò finito non sentirai neanche quando devi pisciare.’
Mentre la scopo da sopra,Mia fa lo stesso da sotto,e anche se non l’abbiamo mai fatto insieme,prendiamo subito il ritmo giusto.
Daniela viene urlando,ma noi non smettiamo portandola quasi subito ad un altro orgasmo ancora più violento del primo.
La fottiamo fino a sfinirla,e anche un po’ dopo,alla fine è lei stessa a pregarci di smettere.
‘Cosa dici brutta troia,prima volevi i nostri cazzi e ora ci preghi di smettere ?’
‘Ma me l’avete rotta,siete in due e senza cuore.’
‘E cosa credevi di trovare,qualche slave che facesse le cose al tuo posto signorina snob.’
Però sono stanca non essendo abituata neanch’io a tanta ‘attività’ e così la lasciamo a terra esausta.
Con Mia vado a fare uno spuntino in sala da pranzo dove incontriamo Nina e Veronique.
Nina è visibilmente stravolta,ma altrettanto chiaramente felice.
Non ci diciamo quasi nulla e ben presto torno alla mia camera con Mia dietro di me.
Finiamo sul letto in un sessantanove senza fine a suggello di una giornata passata a godere.
Poi lei mi lascia e,come la sera prima,m’addormento quasi subito,soddisfatta di quel che ho fatto a Daniela.

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