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Racconti di Dominazione

IL PADRONCINO 2

By 15 Gennaio 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Sull’aereo, William si intrattenne un po’ con ciascuna delle sue schiave, ma non voleva sprecare il suo tempo e così ‘sicuro del suo fascino, ma soprattutto sganciandole 1000 euro!- aveva convinto una bella hostess svedese a seguirlo nei pur angusti spazi del bagno. Ingrid, la hostess, si era detta sorpresa nel vedere un uomo solo presentare, oltre alla sua, dodici altre carte d’imbarco destinate alle sue schiavette.
– Signor William ‘ chiese Ingrid una volta chiusa dietro di sé la porta della toilette- che ci farà con tutte queste belle fighe?-
– Quello che adesso farò a te, bella biondona ‘ disse William slacciandosi i pantaloni e abbassando gli slip – Mettiti in ginocchio e prendimelo in bocca ‘ ordinò deciso- Il mio cazzo adesso &egrave un po’ mogio, ma sono sicuro che la tua bocca e la tua linguetta sapranno dargli molto vigore!-
Ingrid si inginocchiò e, sempre guardando William negli occhi, fece uscire una lingua insospettabilmente lunga che prese ad andare su e giù sul cazzo di William, ancora in posizione di attesa.
– Vai più sotto e leccami le palle- ordinò l’uomo, che si prese il membro nella mano destra e cominciò a farsi una sega, mentre Ingrid gli faceva sussultare una pallina dopo l’altra con vigorosi colpi di lingua. Improvvisamente, William si girò e mise le sue chiappe davanti la faccia della hostess. Si chinò leggermente in avanti e disse:
– Adesso aprimi le chiappe con le mani e ficca la tua linguetta sul mio buchetto del culo.-
Ingrid obbidì, presa da un inspiegabile eccitamento: quello sconosciuto stava toccando il suo lato oscuro eroticamente più sensibile. William lasciò che Ingrid leccase il suo buchetto del culo per parecchi (interminabili) minuti, poi si rigidò per mettere il suo cazzo di nuovo davanti la bocca di quella splendida hostess bionda.
– Adesso ti darò la sborra- annunciò guardando Ingrid dritto negli occhi- Aprimi bene la bocca!- L’hostess ubbidì e William le mise le mani dietro la nuca, affinché la testa (e soprattutto la bocca) della biondona non potessero sfuggire all’andirivieni del suo membro in quella cavità umida quanto accogliente.
Quando si sentì al massimo dell’eccitazione, ordinò:
– Guardami negli occhi: adesso ti sborro in bocca. Tu terrai il mio sperma in bocca e te lo gusterai. Solo quando te lo dirò io potrai ingoiarlo-
Gli occhioni spalancati di Ingrid lo eccitavano come non mai e lo indussero a spingere il suo cazzo ancora più a fondo nella gola della ragazza in ginocchio ai suoi piedi.
– Vengo ‘ urlò rapito dall’orgasmo. E quando gli ultimi flutti del suo seme finirono in bocca a Ingrid ordinò: – Tienilo in bocca, fatti dei gargarismi con la mia sborra!-
Tolse il cazzo dalla bocca della ragazza, sempre inginocchiata ai suoi piedi, lasciando che Ingrid giocasse con lo sperma e facesse con la sua sborra delle bollicine che poi, avidamente, si risucchiava in bocca.
– Fammi vedere la tua lingua tutta imbiancata e leccami le ultime gocce di sborra!-
Ingrid ubbidì e, sempre guardando negli occhi il maschio che l’aveva innaffiata, fece uscire la sua linguetta, tutta bianca.
– Vuoi bere tutto, vero troietta?- domandò William tirando all’indietro le chiome di Ingrid.
– Prima però devi leccarmi le palle: spalma la sborra sulle palle e poi risucchiala con la lingua. E guardami sempre negli occhi!- Ingrid non era mai stata così eccitata e ubbidì prontamente, gustandosi il seme di quello sconosciuto che l’aveva portata ben oltre le soglie del Paradiso.
Quando William fu stufo dei giochetti della lingua di Ingrid sui suoi coglioni, ordinò:
– Adesso bevitela tutta, sempre guardandomi negli occhi!
Ingrid ingoiò sino all’ultima goccia, ma William aveva ancora una sorpresa per quella biondona caduta tra le sue gambe.
– Sei stata proprio brava: ti meriti un premio. Spalancami la bocca’
Ingrid, sempre in ginocchio davanti a quello che ormai credeva il suo padrone, aprì la bocca e stette ad aspettare. William prese in mano il suo cazzo ormai afflosciato dopo la sborrata e lo posò sulle labbra di Ingrid, ordinando:
– Lascia la bocca spalancata e guardami negli occhi!-
William si gustò per alcuni, interminabili secondi la vista di quella splendida bionda inginocchiata ai suoi piedi con la bocca aperta, poi lasciò che la sua piscia inondasse le fauci della biondona.
– Tienila in bocca- ordinò William- Potrai berla solo quando te lo dirò io!
Ingrid durò parecchia fatica a tenere in bocca tutta quella piscia calda, ma si guardò bene sia dall’ingoiarla, sia dallo sputarla fuori. Le gote allargate come quelle di Louis Amstrong, guardava negli occhi William, che si beava di quella vista.
– Ti piace la mia pipì, eh? Ecco quello che farò alle 12 schiavette che mi sono portato in vacanza. Tienila ancora un po’ in bocca e gustatela. Apri la bocca: voglio vedere come te l’ho riempita!-
Ingrid spalancò la bocca piena di pipì, senza riuscire a distogliere il suo sguardo da quello di William, il quale dopo qualche minuto ordinò:
– Adesso bevila’adagio, assaporandola tutta’ così, come una brava cagnetta!
Ingrid ebbe appena il tempo di ricomporsi, e tenendo in bocca il caldo sapore della pipì di William, uscì dal bagno per annunciare ai passeggeri:
– Signore e signori, stiamo scendendo verso l’aeroporto di Malé. Siete pregati di allacciare le cinture di sicurezza.-
Anche William raggiunse il suo sedile, circondato da quelle 12 fighe cui chissà cosa avrebbe fatto in quella che si preannunciava come una vacanza indimenticabile!

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