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Franca stava ancora cercando un altro orgasmo e continuò a sgrillettarsi seppure più lentamente, mentre con voce ansimante cercava di rispondere alle domande di Fulvio, che doveva essere non poco meravigliato di ricevere una risposta in un momento simile, ma vista la situazione, cominciò a muovere la mano che aveva affondato nella figa di mia moglie un pò più lentamente:
“E’ successo qualche anno fa, Signor Fulvio, il papà di un compagno di classe di mio figlio che era un bellissimo ragazzo brasiliano, era stato mollato dalla moglie – aaaahh, siiiì continui Signor Fulvio, la prego… che era tornata in Brasile mollandolo qui con il figlio -.mmmm, oddio, sì, così…. per aiutarlo noi mamme degli altri bambini a turno prendevamo Simon e lo portavamo a casa nostra quando finiva la scuola, così faceva i compiti e cenava con noi, ooohh siiiìì, cosiiiìì..si fermava anche per la notte, perché il papà suonava il sax in un night, poi al mattino. oddio, sì, ancora, la prego….passava a prenderlo e insieme a mio figlio li portava a scuola tutti e due…
“E quand’è che ti sei fatta fare il servizio, porcona?”
E’ successo una mattina… Miguel aveva portato a scuola i bambini ma poi era ritornato a casa mia per riportare l’ombrello che gli avevo prestato – Oooh, siiiì, continui Signor Fulvio, la scongiuro, non smetta e io le rcconto tutto..- io ero ancora in vestaglia, stavo prendendo il caffè – siiiìì, così, così- lui ha citofonato, gli ho aperto, pensavo di offrigli una tazza di caffè…ma quando l’ho visto così bello – aveva trent’anni, dieci meno di me – mi ha preso qualcosa- gli ho sorriso, l’ho preso per mano, siamo andati in camera da letto…il letto era ancora sfatto…mi sono lasciata cadere e lui immediatamente si è slacciato i pantaloni e mi ha chiavata…. Mmm….siiiì, ripensarci mentre lei mi fa questa cosa mi fa morire…continui, ancora…”
(a occhio erano almeno dieci minuti che Fulvio teneva la mano nella figa di Franca.)
Insomma, dopo quella prima volta ho scoperto che quasi tutte le madri che ospitavano una volta alla settimana Simon, prima o dopo gliel’avevano data…e quando lo abbiamo scoperto è successo che ognuna di noi voleva essere la più apprezzata siamo entrate in competizione…non so cosa mi abbia preso, io ero la meno giovane e ho pensato che per diventare la sua preferita avrei dovuto fare qualcosa di speciale per lui e gli ho offerto il mio buchino…la prego Signor Fulvio, ora che le ho raccontato la mia storia,esca…non ce la faccio più!
Fulvio estrasse la mano dalla figa di Franca: era bianca e rugosa come se fosse stata immersa nell’acqua calda per un’ora…Fulvio se l’annusò e disse:
“troia, il tuo profumo mi accompagnerà per tutta la giornata! e dimmi un po’, com’ è finita la storia col bel brasiliano? “
“Alla fine dell’anno scolastico si trasferì in un’altra città, perché si era messo con una nuova compagna e a settembre non l’abbiamo più visto, che io sappia non si è fatto più sentire da nessuna di noi”
“Mmm..ci credo poco che non l’hai cercato..se gli avevi dato il culo dovevi essere proprio partita!”
“Ma Signor Fulvio, io adesso sono sua, non voglio più incontrare Miguel mi basta lei!” (Capito la troia?)
“Ma non dire cazzate, a te non basta certo un solo maschio, sei talmente vacca che ti sei fatta fare di tutto da me, che non sono certo bello come il tuo brasiliano…se una volta lo invitiamo qui sai come ti faremmo divertire!?”
Hai capito ,sta brutta troia!non c’era mica bisogno che le inventassi tutta la palla del debito e del creditore “vizioso”, sarebbe bastato presentarle un ragazzotto con un bel cazzone, uno dei tanti bull che si offrivano sui siti dove avevo conosciuto Fulvio!
Franca rimase in silenzio: in quella tenuta da troiona, seduta sul letto dove Fulvio l’aveva sfondata col cazzo gonfiabile che continuava a far bella mostra di sé di fianco a lei, nero e lucido, con gli stivali di vernice nera a mezza coscia era spettacolare”
“Ma non gliene fregherà più niente di vedermi, sono passati cinque anni, non si ricorderà nemmeno di me!”
“E tu farai in modo che non solo si ricordi di te, ma che gli venga anche voglia di vederti”scommetto che aveva sotto una nerba tanta, vero porcona?”
“Beh, tutte le altre mamme era d’accordo sul fatto che fosse molto più dotato dei rispettivi mariti, anche quelle che avevano avuto vari fidanzati concordavano…”
“Beh, sì, quando decisi di offrirglielo dovevo essere veramente impazzita,mi ha fatto un male cane, me lo ricordo ancora!”
“Però… , continuò Fulvio , mi sembra strano che dopo tanto tempo il tuo culo sia ancora così aperto,sei sicura di avermi raccontato tutto..non sarà che l’hai rivisto ultimamente il tuo bel brasilero?”
Mentre Fulvio faceva questa domanda a mia moglie, le aveva afferrato i capezzoli e li stava torcendo e tirando con decisione:
“Guarda che se scopro che mi hai imbrogliato te ne faccio pentire, troia, forza, parla: a chi l’hai dato, chi te l’ha mantenuto aperto?”
Vidi il viso di Franca trasfigurarsi in una smorfia di dolore, mentre le sfuggiva uno strillo :
“Aaahiii! O, no, la prego, basta, mi lasci, le dirò tutto, ma non mi faccia più male!”
Mia moglie si alzò per andare a mettersi l’impermeabile, evidentemente passata l’eccitazione per l’incontro con Fulvio cominciava a sentire freddo.
“E’ successo che Miguel era riuscito a mettere in competizione la mamme che gli facevano da babysitter, per poter fare vedere che lui preferiva una o l’altra di noi avevamo iniziato la gara a chi era più porca: ci vestivamo come delle porno star quando lui veniva a prendere i bambini e li portava a scuola, questa roba che ho addosso oggi l’avevo comprata per lui, a lui piaceva questa nostra lotta per conquistarlo, e ci scattava della foto col cellulare che mandava alle altre mamme per eccitarle a fare sempre di più…
“Cazzo, che troie che sono le donne, ma poi lui è sparito…almeno tu mi hai detto così…
“Sì, sì, Miguel in settembre non c’era più..la storia era durata praticamente da Natale alla fine dell’anno scolastico ma…
“Ma cosa? Cosa c’è ancora?? chiese Fulvio con fare indagatorio
“Eh, prima di andarsene aveva venduto le nostre foto al bidello anziano!”
“Al capo bidello della scuola?!”
“Eh sì, a Gerardo,il capo bidello, il più anziano, quello era un vero porco…
“Perché dici che era un porco?”
“Perché con in mano le foto di noi mamme ci ha ricattato!”
“Vuoi dire che il vecchio bidello si è ingroppato tutte le mammine?”
“Mah, non lo so… Signor Fulvio, tutte non lo so…e non le dico in che modo lo faceva!”
“Cioè? Spiegati bene, che mi interessa!”
“Eh, lui dava ai nostri bambini una busta chiusa, col timbro della scuola, dicendogli di darla alla mamma e solo a lei, dentro c’erano le foto che ci aveva scattato Miguel…lui le stampava e noi ce le trovavamo in mano, meno male che nessuna ha passato la busta al marito!”
“Vabbè, vi faceva vedere che aveva le foto, e poi?”
“Nella busta diceva di mandargli un sms con il proprio nome e cognome, poi lui ci contattava e ci diceva quando dovevamo andare!”
“Ah, e dove se le portava le mammine? A casa? In un motel?”
“No, Signor Fulvio, ci convocava a scuola, entravamo dal retro, dopo l’orario delle lezioni lui ci veniva incontro e ci portava o nelle cantine o nei bagni, dove aveva messo un materasso per terra…uno schifo!”
“Mmm, un romanticone quel Gerardo!”
“Sì, e non le dico cosa ci faceva…Miguel gli aveva venduto le foto e aveva scritto cosa eravamo disponibili a fare a me lo metteva sempre dietro, una volta però non gli era venuto duro nonostante il Viagra…si arrabbiò per aver buttato via i soldi della pillola e mi infilò dentro il manico della scopa con cui pulivano i corridoi, facendomi camminare con la scopa dentro come se stessi pulendo il pavimento!”
“Vabbè, ma nessuna ha avuto il coraggio di dirgli di no? Nessuna ha parlato al preside? Nessuna ha raccontato al marito cosa stava subendo? “
“No, Signor Fulvio, non sapevamo di essere tutte sotto ricatto,una volta che Miguel se n’era andato avevamo pensato che la storia era finita, che ci eravamo divertite senza particolari rischi e non ci frequentavamo nemmeno più, anzi, sapendo che ognuna avrebbe potuto sputtanare l’altra, ci evitavamo!”
“E per quanto tempo è andata avanti con Gerardo?”
“Purtroppo per un interi anno scolastico…mi chiamava più o meno una volta al mese, non so se anche per le altre fosse lo stesso”
“Quante eravate nella sua lista?”
“Mah, esattamente non lo so…a tenere il bambino a Miguel saremo state una decina…”
“Beh, magari non tutte erano andate a letto col brasiliano”
“Mah, certo, non credo proprio tutte…forse 5 o 6..”
“E se vi ha fotografate tutte siete finite tutte sotto Gerardo…e poi? voglio dire..quando è finita la cosa?”
“Beh, la cosa ha avuto una fine tragica,il bidello è stato trovato morto nel bagno della scuola, non ha letto la notizia sul giornale?
Aveva avuto un ictus mentre si faceva una delle sue vittime,che nessuno ha mai saputo chi fosse, perché il suo telefono era sparito..ma lui l’hanno trovato coi pantaloni abbassati, quindi …”
“Fantastico! una storia da farci un film! siamo sicuri che non eri tu quella che si stava ingroppando quando gli è venuto il colpo?
“No, non ero io…fosse successo a me sarei morta anch’io…di vergogna!”
“Ma fammi il piacere, troiona, “morire di vergogna!”tu! Ahahahahah ma se per venire qui ti conci come una ballerina di lapdance e guidi la macchina con addosso quella biancheria da zoccola! pensa se ti tamponassero e dovessi scendere dalla macchina per fare la constatazione amichevole! “amichevole” sì, amichevole nel senso che quello che ti ha tamponato ti si fa appoggiata al cofano della macchina!ahahahahahahah..vabbè, m’hai fatto proprio divertire oggi, e visto che abbiamo appena scoperto che contrariamente a quello che mi aveva detto tuo marito non sei la mogliettina ingenua e timorata che in vita sua ha visto solo il cazzo del marito, ma hai invece una certa pratica in qualità di vacca da monta.voglio farti un bel regalino!”.

Così dicendo Fulvio tirò fuori dalla borsa un pacchetto piuttosto piccolo: lo diede a Franca e le disse:
“Sono dei patches per i capezzoli, quelli con le nappine,impara a farle roteare..è sempre un bello spettacolo e ti sarà utile in un futuro non lontano! allenati un po, tutti i giorni: mettiti anche il plug con la coda, le scarpe con tacco alto, stai davanti allo specchio e falli girare, vedrai che bello! E visto che io ti ho fatto godere come una troia, ma tu non mi hai fatto ancora venire, adesso vieni qua e mi fai un bel pompino, non vorrai mica che me ne vada con le palle che mi scoppiano!”
Franca si inginocchiò sulla moquette e prese in bocca il cazzo ormai moscio di Fulvio e cominciò a rianimarlo come meglio poteva: dopo poco lui le prese la testa per i capelli e cominciò a guidarla su e giù,lo sentivo dire:
“Succhia, troia, succhia, fammelo venire duro e fammi venire alla svelta, non devi sprecare il tuo tempo, quando si prende in bocca un cazzo bisogna farlo sborrare al massimo in cinque minuti!”
E in effetti la “pratica” venne archiviata, con la solita clausola dell’ ingoio integrale, in pochi minuti; Fulvio si rivestì, e mentre se ne andava si voltò verso mia moglie e le disse:
“Ho pensato una cosa..la prossima volta voglio vedere come stai bionda…fatti bionda platino e fatti tagliare i capelli corti..ci vediamo lunedì, alla solita ora!”
Cominciavo a capire che il vero piacere di Fulvio, più ancora che nel possedere Franca in tutti i modi possibili, fosse quello di farle fare tutto quello che voleva, del resto non è una novità che “comandare è meglio che fottere”, come amava dire il mio maresciallo ai tempi del militare: il fatto stesso che volesse che imparasse a far roteare le nappine faceva capire che gli premeva farle fare quel che voleva, sicuramente non davanti a lui solo!
Dopo che Franca se ne fu andata io e Fulvio restammo collegati su Skype, e lui mi disse:
“Ma hai sentito quella troia? Si faceva il paparino del negretto ed è passata anche sotto le sgrinfie del bidello, cazzo, ma tu non ti sei mai accorto di nulla?”
“Mah, sinceramente negli anni in cui i bambini andavano alle elementari io lavoravo 12 ore al giorno, e lei più o meno altrettanto scopavamo solo se ci svegliavamo più presto del solito alle 6 del mattino roba da cinque minuti e via una volta ogni dieci giorni ad andar bene…che ne sapevo che Franca una volta alla settimana si faceva inculare dal brasilero o una volta al mese lo dava al bidello?�
“Bah, vabbè, quel che è stato è stato, una cosa ancora: quando l’hai sposata tua moglie ti ha detto di essere vergine…davanti, intendo?”
“No, mai detto di essere vergine, se non sbaglio aveva avuto tre fidanzati!”
“Che se l’erano scopata? “
“Direi di sì..ci siamo sposati che aveva 25 anni..ti pare possibile che fosse arrivata vergine a quell’età!?”
“Ma figuriamoci! una troia di quella portata!..quindi facciamo due conti: tre fidanzati prima di te, suo marito, il brasilero, il bidello…il sottoscritto: fanno sette cazzi..beh, poteva andare peggio, certo che a questo punto, sapendo quello che ho saputo, io non avrei nessun tipo di remora: a proposito le ho detto che la prossima volta la voglio bionda platino, spero non ti dispiaccia, ma vedendo come si concia per venire da me secondo me vale la pena spingerla ad un look ancora più puttanesco, poi vedremo di farle fare qualche tatuaggio e soprattutto dei piercing, mi sembra il minimo sindacale per una porca come tua moglie! ah, un’altra cosa, salutandola le ho detto anche di tagliarsi i capelli, ma c’ho ripensato: dille di lasciarli come li ha adesso, ma biondo platino!”
“Oddio, ma tu vuoi proprio sputtanarla a permanenza! tatuaggi, piercing… bionda …vabbè, dopo può tornare mora, il piercing se lo togli non lascia grandi conseguenze.. ma i tatuaggi…sono per sempre!”
“Beh, se a te non sta bene lascio perdere, ma il piercing dell’ombelico glielo farò fare presto, poi passiamo a quello sui capezzoli…e se farà la brava per ultimo quello sulle grandi labbra, un must per una professionista!”
“Come sarebbe “professionista”, scusa?”
“Ma bello mio, scusa…abbiamo per le mani una che accetta qualunque cosa, il culo al negretto l’ha offerto lei, e con la bella motivazione che voleva essere la preferita del gruppetto di troie che lui si fotteva, poi quando è stato il momento del bidello porco, nessun problema…ecchessarà mai farselo mettere nel culo nei cessi di una scuola elementare..roba che se la beccavano finiva con un’accusa di pedofilia perché se lo fai in una scuola il sospetto ci mette poco a venire…poi lascia fare ai giornalisti.. etc etc…come minimo devi emigrare in un altro continente … e tu non la vedi come una che sa fare sesso ovunque e comunque,con l’indifferenza di chi lo fa per lavoro, dunque una professionista: guarda, solo se per te la cosa può andare bene io la prossima volta inviterei un amico, uno tranquillo: se la nostra porcona fa storie , come non detto, non lo rifaccio più, ma se accetta anche solo di fargli una sega allora non ci saranno più ostacoli, farà qualunque cosa le chiederò, piuttosto, dimmi una cosa, la scopi ancora o con te non è disponibile?”
“Beh, da quando hai cominciato a svezzarla l’ho scopata solo due volte…sai me la rimandi a casa sempre un po’ provata!”
“Sì, hai ragione, ma non solo provata, anche soddisfatta, ammettilo!”
“Sì, penso di sì, lei non vuole ammetterlo, quindi pone l’accento sulla questione del sentirsi adoperata molto rudemente, ma non credo che se ne lamenti!”
“Mah, guarda, stasera se quando torna si lamenta avrà anche ragione, ti consiglierei di lasciarla in pace, hai visto che affare le ho fatto prendere, per non parlare del fisting, le ho fatto il servizio completo di alesaggio-corsa!”
“Ah, sì, ho visto, cazzo, sarai stato dentro con la mano il doppio di quello che io le sto dentro con l’uccello, ma muovendoti molto di più!”
“sì, infatti, non ho avuto riguardi, ma dovevo farle capire che non deve mentirmi mai, comunque alla fine ha goduto, hai sentito che mi implorava di non smettere, credo che la mia mano profumerà di figa di porcona fino alla prossima volta,.ahahahahaah!”
“Sì, sì, ho sentito, e sentire che anche in quei momenti ti chiama “signor Fulvio” è un vero spasso!”
“Ah,sì, quello è un plus non indifferente,quando la presenterò a qualche amico le dirò che deve chiamarlo “signore” anche lui, anche se magari è un bifolco patentato! Ahahahahaha! Vabbè, ti lascio, me ne torno a casa,stammi bene!”
Quando alla sera tornai a casa, con la scusa che le altre volte mia moglie non aveva accusato particolari problemi mi limitai a dirle:
“Ciao tesoro, tutto bene oggi? Hai tenuto testa al vecchietto?”
La risposta non fu troppo incoraggiante:
“Beh, veramente mi ha fatto qualcosa di veramente duro da accettare, mi ha infilato dentro un coso che si gonfiava e cresceva fino a diventare una cosa pazzesca, ma contemporaneamente il suo me l’ha messo di dietro e poi ha cominciato a sbattermelo dentro e fuori mentre l’affare davanti continuava a crescere, una cosa da pervertito,mi ha fatto un bel male ti assicuro e non ti dico quando me l’ha tolto, senza averlo sgonfiato prima..è stato come partorire,me l’ha veramente sfasciata!”
Franca non proseguì il racconto e non mi raccontò che Fulvio le aveva infilato tutta la mano nella figona,la cosa mi sembrò un po’ strana, ma la sola spiegazione che mi seppi dare fu che, essendo sempre stato un mio desiderio quello di fistarla, Franca temesse che, saputa la novità, io pretendessi di farle lo stesso trattamento: ad ogni modo quando dopo cena ci ritrovammo a letto non seppi resistere e le infilai una mano dentro i pantaloni del pigiama e feci un bel giro tra le sue cosce: la labbra della figa erano distanti almeno tre centimetri e due mie dita avrebbero potuto entrarci praticamente senza toccargliela : mia moglie mi impedì di continuare l’ispezione: con un tono da povera vittima mi prese la mano e me l’allontanò dicendo:
“No caro, , non stasera e mi sa nemmeno domani, abbi pazienza, ma oggi il Signor Fulvio è stato veramente duro con me”
Ancora quel “Signor Fulvio”: ormai da quasi un mese Franca si faceva fare di tutto da lui, ma quello era il suo modo di chiamarlo..sapevo che lui la soggiogava psicologicamente, ma pensavo che fosse più che altro un modo per autoassolversi per le porcate che accettava di fare, che in pratica significasse “egli è il mio padrone e io gli devo obbedienza”, non posso fare altro..sono obbligata… ma continuare a chiamarlo “Signor Fulvio” anche quando era a letto con me..mah..è proprio vero che non si conosce mai fino in fondo nessuno, neppure la propria moglie…che del resto avevo appena scoperto che, a suo tempo, senza nessuna costrizione, aveva perfino offerto il culo, che da me manco si lasciava toccare, al fortunato brasiliano, proprietario di un graditissimo cazzo di ragguardevoli dimensioni”.
Il venerdì mattina mia moglie mi disse anche che Fulvio le aveva detto di farsi bionda platino, a lei la cosa non faceva per niente piacere: in effetti Franca era sempre stata bruna, al massimo con qualche meche sul rosso cupo per qualche occasione particolare, diventare bionda platino avrebbe voluto dire saltare il fosso della modestia e della rispettabilità e passare sul lato dell’ esibizionismo: mi ricordai di quello che Fulvio mi aveva detto riguardo ai capelli, per cui approfittando dell’arrivo di un sms dal mio gestore telefonico e dicendo una piccola bugia l’avvertii che Fulvio aveva cambiato idea sui capelli: confermava il biondo platino ma non doveva tagliarli.
Fu così che venerdì sera, tornando a casa mi trovai con una vistosissima moglie bionda, alla Jayne Mainsfield: mi domandai quando a Fulvio sarebbe venuta l’idea di farle diventare le tette più grandi!
Al sabato pomeriggio finalmente mia moglie mi concesse di giocare un po’ con lei:
“Stai attento, se sento male ti fermi subito, oggi non me la sento più pesta e quindi ti concedo un passaggio, ma senza cose strane, perché di quelle ne ho fatto il pieno in settimana e dio solo sa cosa mi aspetterà al prossimo incontro con quel maniaco, quindi “suave” come dicono in Spagna, e possibilmente una cosa veloce!”
Dopo una settimana di astinenza con all’attivo i due collegamenti Skype in cui l’avevo non solo vista ma anche sentita lamentarsi prima e godere poi avevo assolutamente bisogno di un incontro ravvicinato con mia moglie: mi tolsi i vestiti, la accarezzai delicatamente e poi le spalmai un po’ di lubrificante, visto che non era precisamente bagnata, poi glielo ficcai dentro, ma, porca puttana…entrare nella figa di Franca era sempre stato un piacere assoluto: leggermente rugosa ma scivolosa e bollente quando glielo mettevo dentro me lo avvolgeva con la sua mucosa e ad ogni dentro e fuori era come farselo accarezzare da un milione di microscopiche lingue….una volta: adesso non sentivo niente, mi muovevo all’interno di uno spazio vuoto, pieno di aria calda e null’altro: Franca dovette rendersi contro della mia sorpresa, infatti mi guardò con una buffa espressione tra il riso trattenuto e la desolazione, poi mi disse:
“Embè, cosa ti aspettavi? Non te l’ho forse detto che giovedì me l’ha sfasciata? Eh, caro mio, questa è la situazione: me l’ha allargata oltre che sfondata ormai, e l’ha fatto incontrandomi solo tre volte: tu in quanto tempo conti di restituirgli i soldi? Sei mesi? Otto? Beh. Immaginati cosa sarò per allora..mi spiace caro, ma io faccio quello che mi tocca fare, poi non si accettano reclami! Dai, muoviti un po’, che cerco di aiutarti io!”
Ripresi ad andare dentro e fuori mentre mia moglie muoveva il bacino a sinistra e a destra in un movimento a pendolo: ad ogni suo movimento il cazzo le sfiorava alternativamente la parete destra o sinistra della figa..una misera ombra delle sensazioni tattili a cui ero abituato, ma un formidabile piacere se appena la mia mente indulgeva a ricordare le scene che avevo visto e registrato – su Skype! Non era mai successo che la mia sborrata dopo solo cinque minuti di dentro e fuori venisse accolta d Franca con un sospiro di sollievo, ma stavolta fu quello e non il sospiro liberatorio dell’orgasmo che accompagnò la mia eiaculazione, seguita dall’immediato ammosciamento del misero cazzetto che avevo agitato nella caverna che era diventata la figa di mia moglie: contenta per avermi servito con tanta efficienza Franca si girò dandomi le spalle, mi diede la buona notte e poi crollò addormentata.
Domenica mattina mandai a Fulvio una foto di Franca,scattata senza che se ne accorgesse: volevo solo fargli vedere che i capelli erano biondi come li aveva chiesti lui, la risposta non tardò ad arrivare:
“Lo vedi che era troia di suo? E ti dirò di più: è felice di poterlo dimostrare invece che doverlo nascondere come fa da anni, perché credi che abbia accettato di ripagare “ il prestito” in questo modo? Ma perché dopo la scomparsa del brasiliano e la morte del bidello la “mia” proposta le è sembrata la licenza di farsi sbattere in tutti i modi non semplicemente con la tua approvazione, ma su tua preghiera! Ti comunico che lunedì, quando verrà da me troverà anche un mio amico: ti dico subito che ha un uccello ragguardevole ma lui non è precisamente un adone: è basso, grosso e peloso come una scimmia, ma secondo me tua moglie noterà una sola di queste caratteristiche: indovina quale? Ahahahahahahahah! Buona domenica mio caro, e grazie per avermi chiesto di imputtanirti la tua troiona!”
Confesso che sentire il tono trionfalistico di Fulvio mi diede un po’ fastidio, ma aveva ragione a dire che Franca era una troia, visto come aveva colto al volo l’occasione che io le avevo creato ad arte, e adesso il numero di cazzi presi da mia moglie stava per avere un ulteriore incremento! i gusti sadici di Fulvio non potevano che portare a farla montare da uno sgorbio di maschio, ma il fatto che fosse dotato di un attrezzo cospicuo rendeva la cosa anche molto interessante!.
Il lunedì arrivai in studio un po’ in ritardo, e quindi quando accesi il pc la videochiamata era già iniziata: potevo vedere mia moglie seduta sul divanetto di fronte alla telecamera: con le solite calze nere, reggicalze e scarpe col tacco dodici Franca teneva le gambe aperte, appoggiandone ciascuna su una coscia, rispettivamente di Fulvio e del suo amico, entrambi nudi: la figa era spalancata, le mani di Franca impegnate a maneggiare i cazzi dei due uomini, che ridacchiando come due adolescenti usavano ciascuno una mano per ravanare in mezzo alle gambe di mia moglie , che con gli occhi chiusi si stava godendo ogni singolo secondo di quel trattamento: una cosa mi parve strana: Fulvio indossava degli occhiali da sole, i capelli chiarissimi di Franca erano stati raccolti in una specie di nodo sulla sommità della testa: capii il motivo quando, dopo qualche minuto, i due fecero alzare Franca, che si mise in ginocchio sul pavimento davanti a loro: a quel punto l’amico di Fulvio afferrò per il nodo di capelli Franca e le guidò la testa sul cazzo, mentre Fulvio si limitava ad osservare da vicino: la cosa mi parve strana, ma di lì a poco avrei capito lo scopo degli occhiali: erano degli occhiali-videocamera, con i quali Fulvio poteva riprendere, restando con le mani libere, tutti i dettagli di quello che lui e il suo amico avrebbero combinato con mia moglie..Fulvio inquadrò così, da vicino, la bocca di Franca mentre si spalancava nel faticoso tentativo di ingollare la nerchia dell’uomo: la comodità di avere un sicuro appiglio permetteva al scimmiesco individuo di far andare su e giù a suo piacere la testa di mia moglie, con il solo limite delle dimensioni, invero asinine, del suo cazzo, che mai avrebbe potuto entrarle tutto in bocca, ma che nella figona ormai dilatata a permanenza, avrebbe sicuramente riscosso un notevole apprezzamento. Mentre Fulvio oltre a filmare la scena palpeggiava Franca un po’ dappertutto, il peloso, che doveva essere molto più giovane di Fulvio e direi anche di Franca, bloccò la testa della nostra porcona il più in basso possibile attorno al suo bestione, per poi eiacularle in gola quella che, per Franca, dovette rivelarsi come una specie di pisciata di sborra, tanto abbondante che finì per andarle di traverso, causandole un attacco di tosse, con conseguente fuoriuscita di liquido seminale dai lati della bocca, che finì per sgocciolarle lungo il mento fino ad arrivarle alle tette: il padrone di quell’enorme cazzone si incazzò e con tono alterato prese a dire:
“Ma che cazzo mi combini, troia! Il mio amico mi aveva promesso un pompino da manuale e tu, sul più bello ti fai venire un attacco di tosse e rovesci fuori la mia riverita sborra!ma guarda che casino che hai combinato, baldracca da quattro soldi che non sei altro! adesso pulisciti, che poi facciamo i conti!”
Mia moglie, restò muta ed immobile per un minuto che sembrò eterno, cercando di riprendere il fiato, poi con voce lagnosa prese a dire:
“Mi perdoni Signor Salvo, mi perdoni, la prego, ma il suo cazzo è talmente enorme che nemmeno una troia come me riesce a prenderselo tutto in bocca,mi perdoni, se vuole può mettermelo nella figa che il Signor Fulvio ha potuto slargarmi pochi giorni fa, oppure se preferisce me lo metta nel culo, anche se non ce l’ ho largo come ci vorrebbe, le giuro che glielo prenderò tutto!”
Queste parole sembrarono calmare Salvo, che si alzò dal divano col cazzo che, semi eretto dopo averle sborrato in bocca era un affare di almeno venti centimetri per almeno 5 di larghezza e dopo aver dato, con una smorfia di disgusto, una manata alle tette di Franca tutte impiastricciate di sborra, la fece girare e la sistemò in ginocchio appoggiata al letto, poi le si mise dietro e le fece aprire le ginocchia, per poi puntarle il cazzo sul perineo mentre mia moglie cercava, con le mani, di aprirsi le chiappe il più possibile:
“Preparati troia, perché adesso ti pianto nel culo il mio paracarro!”
Così dicendo, puntò la cappella sul buco del culo di Franca e con un colpo del bacino glielo piantò letteralmente dentro fino ai coglioni: Franca emise un urlo disumano e alzando di scatto la testa finì inquadrata dalla telecamera del pc che mi trasmetteva lo spettacolo in Skype: il nodo dei capelli si sciolse e una cascata bionda le cadde intorno al viso, mentre con la bocca spalancata cercava di riprendere fiato: in quel momento Salvo arretrò lentamente, facendo uscire quasi del tutto il suo superbo arnese, per poi ripiantarglielo nel culo con la stessa foga con cui un fabbro picchia un pezzo di ferro rovente sull’incudine: nuovamente la schiena di Franca si inarcò, mentre un nuovo suo urlo riempiva la stanza:
AAAAAARGH!! ODDIO…. è enormeeeee!oddio mi sta spaccando in due, la prego faccia piano Signor Salvo, non mi rovini …aaaaahh!”
Mentre Fulvio girava attorno a mia moglie con la telecamera filmandola, Salvo per la terza volta arretrò per poi far ripiombare tutto il suo enorme cazzo nel culo di Franca, che questa volta restò letteralmente spalmata sul letto con le braccia distese in avanti, limitandosi ad emettere un roco “aaaaaaaaaaaaaaahhh”
“allora, troia, non avevi promesso di prendertelo tutto? e allora di cosa ti lamenti? Eccotelo tutto nel culo…e adesso credo che provvederò a spanartelo per bene questo culo rotto che ti ritrovi…mi ha detto Fulvio che non lo avevi mai dato a tuo marito, che ti credeva vergine e che per tale ti aveva spacciato a lui, ma non era vero niente, eh, troia? Lo sai come si chiama questa? Si chiama truffa in commercio, ed è una cosa grave, molto grave…lo sai vero, troia? “
Mia moglie non reagiva, non parlava più, si limitava a emettere un flebile lamento, sdraiata a pancia in giù sul letto mentre intanto Salvo continuava a martellarla con colpi sempre più rapidi: la cosa andò avanti per almeno dieci minuti, finchè Salvo non si senti pronto a venire: con un ultimo colpo più forte degli altri spinse il suo cazzone bene in fondo all’intestino di mia moglie che oramai non dava più alcun segno di resistenza.
Dopo che ebbe svuotato i coglioni dentro mia moglie per la seconda volta nel giro di un quarto d’ora Salvo doveva sentirsi abbastanza soddisfatto, estrasse dal culo di Franca il cazzo, che pur ammosciato restava di notevoli proporzioni e se lo esamino attentamente:
“Beh, Fulvio, la troia non sarà la miglior bocchinara della terra, ma è una troia pulita, credo che sia la prima volta che inculo una troia e non mi ritrovò il cazzo sporco di merda!”
“Merito del mio addestramento, caro Salvo, la troia sa che quando un cazzo le esce dal culo le tocca di ripulirlo con la bocca, quindi pulendosi il budello accuratamente non fa altro che il suo interesse,vero troia? Ahahahahahahaha!”
“Ah, ma certo,e allora visto che sei addestrata così bene, perché non me lo pulisci lo stesso con la tua bella lingua vellutata?
Così dicendo l’uomo si sdraiò sul letto, con le gambe aperte mentre Fulvio dava un robusto sculaccione a mia moglie che era rimasta sdraiata sul letto:
“Forza porcona, non hai sentito il signor Salvo? Vuole che tu gli pulisca il cazzo, forza, datti da fare, sali sul letto, e già che ci siamo, mentre tu glielo pulisci per bene io mi leverò uno sfizietto!”
Mentre Salvo le aveva nuovamente raccolto i capelli in una specie di manico e per mezzo di quella presa le faceva andare su e giù la testa lungo l’asta del suo cazzo, Fulvio immerse una mano in un barattolo di gel lubrificante, poi, come aveva fatto la volta scorsa, le puntò la mano sulla figa e con un lento movimento rotatorio gliela infilò dentro: evidentemente la figa di mia moglie non si era ancora richiusa e la mano penetrò con notevole facilità finchè non scomparve anche il polso: Fulvio mosse per qualche minuto la mano nella figa di Franca ma poi la tirò fuori chiusa a pugno e disse:
“Molto bene, porcona, vedo che la figa ti è rimasta bella larga, ma adesso che Salvo ti ha allargato anche il culo tocca di nuovo al quel bel giocattolo che tanto hai potuto apprezzare la volta scorsa!”
Franca cercò di voltarsi per dire qualcosa, ma Salvo la trattenne rinforzando la presa sui capelli, e quindi Fulvio ebbe gioco facile nel infilarle il cazzone gonfiabile con cui le aveva definitivamente preparato la figa ad accogliere la sua mano: al momento il mostruoso aggeggio aveva dimensioni abbastanza umane, sui 5 cm di diametro, ma mentre mia moglie cercava in tutti i modi di ribellarsi, Salvo l’afferrò per le spalle, schiacciandola con tutto il suo peso contro il letto: a quel punto Fulvio afferrò la pompetta per gonfiare il cazzone di gomma e cominciò a premerla: mentre lo faceva contava ad alta voce: uno, due tre, quattro, cinque….cosa ne dici, troia, non è male vero? Ma tu può prenderti ben altro….sei, sette otto, nove e dieci! Sai, troia, adesso è della misura giusta: è lungo e grosso come il cazzo di un cavallo…e secondo me un prossimo passo potrebbe essere proprio quello: dirò a tuo marito che ti porterò alla monta da uno stallone! eh eh, quel fesso penserà che ti presterò ad un superdotato! non capirà mica che che non sto parlando metaforicamente! Ahahahahahahah!
Franca non sembrò reagire, in effetti Salvo le faceva muovere la testa su e giù lungo il suo cazzone, che si era visibilmente rianimato, e anche con il gigantesco cazzo gonfiabile nel culo il massimo che Franca poteva fare era esprimersi più o meno così:
“Mmmm,no,no…mispacca!umfumf grosso! Aaaargh!oddio..noooo..aaaaahh..grumft…goschhhh!”
Fulvio era riuscito a far entrare il cazzone per tutta la sua lunghezza: non osavo pensare come sarebbe rimasto il povero buco del culo di Franca, ma sapevo che l’avrei visto presto: quando ormai soddisfatto estrasse il dildo si rese conto di essere arrivato molto più in profondità di quanto la pur accurata pulizia intestinale eseguita da Franca potesse bastare e fu costretto a correre in bagno a lavare l’aggeggio.
I due aguzzini si dichiararono soddisfatti, Fulvio si tolse gli occhiali e sfilò la sd card, per poi inserirla nel pc che mi assicurava il collegamento Skype: pochi minuti dopo ricevetti una mail e in allegato c’era il video della seduta pomeridiana: con mia totale costernazione vidi che la lista della copia carbone comprendeva non meno di una ventina di indirizzi: evidenti nickname di altrettanti soggetti che si erano dichiarati interessati a quel genere di spettacolo!
Intanto la diretta Skype proseguiva: mentre i due uomini si rivestivano Franca cercava di rialzarsi dal letto: della porcona bionda che era entrata in quella stanza non era rimasta traccia: i capelli erano un disastro, il trucco era spalmato su tutta la faccia, aveva perso le scarpe col taccazzo e le tette erano sporche di sborra,barcollando si alzò dal letto, ma Fulvio non era ancora contento, la fermò prendendola per un braccio e disse al suo socio:
“Salvo, fammi un favore, aprile bene le chiappe, che facciamo un bel primo piano dei buchi sfasciati della troia da mandare ai suoi ammiratori..!
Salvo non si fece pregare, fece piegare a novanta gradi Franca, poi le aprì le chiappe e visto che il culo era ancora spalancato ne approfittò per sputarci dentro:
“Vai, troia, fila in bagno e rimettiti in ordine, non vorrai mica uscire così conciata! che figura faremmo con la portinaia?ahahahahahahahahahaha!”
i due maiali se la ridevano mentre mia moglie, barcollando si infilava in bagno, chiudendocisi dentro.
A quel punto Fulvio mostrò a Salvo la piccola telecamera collegata a skype e gli disse:
“Vedi quella tele camerina? è collegata in diretta con il marito della troia, quello che ce l’ha messa a disposizione perché ne facessimo quello che volevamo: dici che sarà contento di quello che ha visto? E se glielo chiedessimo?
“Ehi guardone, ci sei? Cosa ti è sembrato lo spettacolo? Hai visto che quella troia di tua moglie ormai non ha più limiti? Le ho fistato la figa e non si è più lamentata, quanto al culo aveva il cazzone gonfiabile tutto dentro e la maiala, si lamentava ma lo fa sempre la prima volta: scommetto che dopo un paio di settimane di questo trattamento potrò ficcarle dentro due mani nella figa o una nella figa e una nel culo! pensaci un po: : a quanti cazzi corrisponderebbero due mani? 4? 6? Ehehehe, stammi bene caro, vedrai cosa ho in programma la settimana prossima!”
Nel frattempo Franca era uscita dal bagno: struccata, con i capelli legati dietro la nuca indossava di nuovo la sua tenuta da combattimento: i due l’accolsero con un applauso:
“Brava troiona, senza trucco hai proprio un’aria da poveraccia che l’ha preso in culo!ahahahahaha: stai tranquilla, fa un po’ male solo la prima volta, la prossima mi chiederai tu di fartelo quel giochetto! ma ha proposito di giochetti: hai fatto esercizio con le nappine? Dai facci vedere cosa sai fare con quelle poppe da vaccona!”
L’espressione di Franca fu a dir poco drammatica, ma sapeva che con Fulvio non si scherzava, quindi tirò fuori dalla borsa i patches per i capezzoli e se li applicò, poi cercò di farle roteare: ci volle un po’ perché le nappine cominciassero a girare insieme, ma poi l’ adesivo mollò e le nappine caddero e Fulvio disse:
“Oh cazzo, la colla non tiene più!sai cosa facciamo? Ti farò mettere due bei piercing ai capezzoli, così le nappine non ti cadranno più! la prossima volta lo facciamo, vedrai, così diventerai un vero spettacolo e adesso vattene a casa, porcona, e salutami tanto quel babbeo di tuo marito!” Appena Franca fu uscita Fulvio si rivolse a Salvo:
“quel pirla avrebbe potuto farsela in tutti i modi e lei sarebbe stata contentissima, invece, pensa te, mi ha dato l’appalto per sfondargliela, ma così siamo solo noi a divertirci, perché quando ce l’ha lui a casa non gli serve a niente, sfasciata com’è, .ahahahahahaah!” Un attimo prima che il collegamento Skype si interrompesse vidi Salvo allungare qualcosa a Fulvio, che se lo mise in tasca con fare indifferente: potevo sbagliarmi ma dal colore verde si capiva trattarsi di un biglietto da 00 euro!
Anche questa volta quando rientrai mia moglie aveva un’aria a dir poco lugubre: appena dentro mi disse:
“Non posso continuare, mi sta facendo fare delle cose che neanche l’ultima delle puttane!quello vuole che diventi una star del porno, altro che farsi qualche scopata gratis!”
“Ma perché, cosa ti ha fatto, amore?”
“Guarda, innanzitutto erano in due e non ti dico che bel soggetto era l’altro: basso, tozzo, peloso come un orso e con un cazzo da asinol L’ha scelto sicuramente per quello, poi mi hanno adoperata in due come se fossi di gomma mi hanno infilato di tutto in tutti i posti! solo stare seduta in auto è stata una tortura, e mi considero fortunata se riuscirò a tornare normale!”
“Beh, adesso lo chiamo e gli dico di andarci piano con certe cose, portarti a letto è già brutto, ma se poi ti tortura non era nei patti, ma fammi vedere “
“Ma cosa vuoi vedere e vedere! ovvio che non ci sono mica segni, però il mio povero buchino è diventato largo come la mia povera passera..ecco come mi ha conciato!”
Franca doveva veramente essere esasperata, perché si abbassò i calzoni della tuta che teneva in casa e mi fece dare un’occhiata: tutto il contorno della figa era bluastro, come se ci fosse un livido mentre il buco del culo era rosso fuoco e ancora aperto di vari centimetri:
“Figurati, mi son dovuta mettere un assorbente, perché altrimenti me la facevo addosso.e non parlo della pipì! Ma ti rendi conto? Mi ha fatto diventare incontinente quel maiale vizioso,mi ha sfasciato sul serio!!!”
Non potevo restare lì a guardare mentre Fulvio, oltretutto su mia richiesta, mi sfasciava la moglie e quindi mentre Franca era in cucina gli telefonai:
“Ciao, senti..mi pare che tu ci sia andato un po’ pesante Franca”
“Ma non ti preoccupare, qualche giorno e ti ritorna come nuova! se proprio ci tieni facciamole saltare un turno, invece che ritornare giovedì la rimandiamo a lunedì prossimo e magari sabato andiamo tutti e tre a farci un giro da qualche parte!”
“Ma dove vuoi andare…non capisco…”
“Guarda, ci troviamo da qualche parte e andiamo a fare qualche acquisto al sexy shop, cosa ne dici? E’ ora che la nostra porcona si faccia il guardaroba nuovo e le voglio far provare qualche capo davvero speciale,dai, vi aspetto in piazzale Nigra davanti all’ufficio postale sabato alle 11.00!”
Fulvio era stato chiaro: voleva che stavolta ci fossi anch’ io, ma la cosa non avrebbe fatto piacere a Franca, comunque le dissi che l’aveva autorizzata a saltare il turno di giovedì e che invece voleva accompagnarci in un sexy shop sabato: Franca sgranò gli occhi e mi chiese:
“In un sexy shop? E devi esserci anche tu? Ma cosa ha in mente quello? Non gli basta come mi ha fatto conciare, con questi capelli da puttana? tra l’altro vuole farmi mettere il piercing ai capezzoli,ma deve fare un male cane, ci pensi? Ma dove andremo a finire…anzi, dove ANDRO’ a finire?!”
Cercai di rabbonirla dicendole:
“Ma no, dai, sta calma, intanto vedi che ha capito che hai bisogno di un po’ di riposo..poi è abbastanza logico..ormai è un mese che ti metti sempre le stesse cose, lo sai che era roba cinese, la metti, la lavi tre o quattro volte e poi si distrugge: non mi sembra niente di preoccupante!”

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