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Racconti di Dominazione

Il servo – 2a giornata

By 20 Dicembre 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

La mattina di sabato mi sveglio non molto presto e lo rovo ancora accucciato ai piedi del letto.
Come mi alzo gli do un calcio nella schiena,giusto per fargli capire che le lezioni continuano.
‘Allora schiavo ti vuoi alzare o devo prendere la cinghia.’
Si alza faticosamente,dormire per terra su uno scendiletto non dev’essere il massimo della comodità.
Andiamo in bagno come avevamo fatto la sera prima,dopo avergli slegato le mani.
Il bid&egrave questa volta &egrave più piacevole,mi faccio leccare a lungo godendo della sua lingua.
Una volta in cucina gli ordino di prepararmi la colazione cosa che fa più che bene.
E’ un bravo casalingo e pulisce tutto ciò che ho sporcato con cura.
‘Ora usciremo quindi rivestiti,andiamo a fare spese per poterti addestrare meglio,quindi devi essere onorato che ti porti con me e spenda dei soldi per una merda come te.’
Ci vestiamo entrambi rapidamente e presa la macchina andiamo in uno dei più grossi sexy-shop della città. Lui mi cammina dietro,si mette davanti solo per aprirmi la porta del negozio,dove non troviamo altri avventori. Ci rechiamo subito nella zona sadomaso,scelgo un collare bello alto che gli metto subito,una serie di fruste e affini,ganci vari,un po’ di cose varie e uno strap-on dalle dimensioni gigantesche,cosa che lo impaurisce non poco. Il proprietario &egrave troppo esperto per non aver capito la situazione e si complimenta con me per la bellezza del mio servo.
‘Senta se mai volesse,uno così lo piazzo in un attimo,a me poi basta una piccola percentuale.’
‘Vedremo,ora però &egrave mio fino a domani,poi però possiamo riprendere il discorso.’
Dopo aver pagato mi regala due piccole mollette in acciaio,lo ringrazio,quando vedo un perizoma da uomo in pelle.
‘Mi scusi c’&egrave della sua taglia ?’
‘Certo un attimo che lo prendo.’
Poco dopo torna con la scatola e la do al mio servo.
‘Va nello spogliatoio e mettilo.’
Lui lo prende eccitato e si infila nel camerino.
Quando esce ha l’aria felice,ma gli dura poco.
‘Che cazzo hai capito,devi mettere solo quello.’
‘Ma Signora mi vedranno tutti !’
‘E’ quello che voglio ora torna dentro e metti i tuoi abiti in un sacchetto.’
Torna nel camerino con lo sguardo basso per riuscirne con solo quel microscopico intimo di pelle.’
‘Ora sei perfetto,prendi i sacchetti e portali alla macchina.’
Mi dispiace solo di non aver parcheggiato più lontano.
Non può passare inosservato,un uomo con un collare e un perizoma,non &egrave certo abituale da vedersi. Alcune donne si scandalizzalo nel vederlo,mentre alcuni ragazzi lo deridono e lo insultano.
Cammino lentamente gustandomi la sua umiliazione,lui praticamente nudo trattato come uno schiavo.
Una volta a casa lo faccio spogliare nuovamente.
‘Qui dentro ti sono vietati abiti di qualsiasi genere,dovrai sempre essere nudo anche se ricevo visite sia maschili che femminili,sono stata chiara ?’
‘Si Signora.’
‘Bene ora controlliamo i miei acquisti.’
Svuoto i sacchetti sul tavolo della cucina,&egrave un delirio di oggetti nati per dare dolore o piacere a seconda dei propri gusti.
Prendo subito il frustino e do un colpo secco al tavolo.
Lui ha un sussulto di paura e non riesce a nasconderlo.
‘Ora ti lego di nuovo,il tempo di cambiarmi e mi supplicherai di farti male.’
Dopo averlo ammanettato prendo la scatola col body appena comprato e vado in camera a cambiarmi.
E’ un body a perizoma in pelle che lascia ben poco del mio corpo coperto e mi guardo a lungo allo specchio,fino a quando non vedo riflessa la sua immagine.
‘Che cazzo fai stronzo mi stai spiando ?’
‘No Signora,non volevo,solo non la sentivi.’
‘Ora ti faccio sentire io qualcosa,vieni qui davanti al letto.’
Gli tolgo le manette per rimettergliele davanti facendole passare attraverso la rete del letto.
Poi vado in cucina e torno poco dopo con un paddle,il frustino e una frusta a più corde.
‘Metti il culo bene in alto che ora t’insegno l’educazione alla mia maniera.’
Come alza le chiappe lo colpisco su tutte e due le chiappe con tutta la forza che ho usando il paddle.
Il colpo &egrave preciso,secco,violento e lo piega ancora di più in avanti.
‘Ahi,non così forte ti prego.’
‘Taci cane bastardo.’
Lo colpisco di nuovo questa volta con meno forza.
‘E poi non ti ho detto di parlare.’
Di nuovo un altro colpo,questa volta su una sola chiappa.
‘E infine ricorda che sono la tua Signora,stronzo.’
Però non posso tenere quel ritmo con quella forza allora metto più tempo fra un colpo e un altro.
Ogni volta che viene colpito si alza sulle punte dei piedi,trattiene sempre più a stento il dolore fino ad esplodere in un urlo quando ne riceve uno particolarmente forte.
‘Ti piace essere punito vero ? Sei venuto a spiarmi apposta,schiavo.’
‘Non lo fatto di proposito Signora,solo che so che merito la tua punizione.’
‘Certo che ti punisco,così impari qualcosa,solo ora cambiamo sistema.’
Prendo due corde e gli lego i piedi al letto in modo che abbia le gambe ben aperte.
Mentre lo faccio devo che ha il cazzo bello duro,questo &egrave proprio masochista dentro,il dolore lo eccita e io mi sto sempre più immedesimando nel ruolo della sua padrona.
Gli prendo le palle con una mano e comincio a stringerle con calma,ma sempre più forte fino a quando non gli esce un gemito di dolore.
‘Non provare a venirmi in mano servo’
‘Certo Signora’
Lo dice con un filo di voce,ormai &egrave in mio pieno potere,vorrei sodomizzarlo subito,ma decido che non &egrave ancora il momento.
Gli lascio le palle e prendo il gatto a nove code.
Glielo faccio sentire sulla schiena,ma senza spingere troppo.
Lo tocco solo con le punte della frusta facendola roteare piano,anche quando scendo sul suo culo ormai rosso,non lo faccio per dargli dolore,ma solo per eccitarlo.
Quando lo sento pronto gli do una frustata dal basso verso l’alto colpendolo in pieno sui genitali.
Lui cade in avanti senza fiato e lo colpisco di nuovo sul culo questa volta molto forte.
Mi metto di fianco a lui e gli alzo la testa prendendogli i capelli e tirandoli in alto.
Inizio a frustarlo con colpi forti ma distanziati nel tempo,lo colpisco sulle natiche e sui genitali.
Ad ogni colpo geme sempre di più,ha il cazzo in piena erezione e temo che nonostante il mio divieto,venga lo stesso.
Vado in cucina e prendo le mollette in acciaio che mi ha regalato in proprietario del sexy-shop e il frustino da cavallerizzo.
Quando torno &egrave sempre piegato in due e inizio a giocare con le mollette.
‘Vediamo se indovini dove le metto ?’
Lui non risponde,forse ha già capito quello che voglio fare e attende in silenzio.
Mi abbasso dietro il suo culo e metto la prima molletta su un testicolo,sento che gli sta mancando di nuovo il fiato per il dolore,ma incurante posiziono anche la seconda sull’altro coglione.
Col frustino passo sul solco delle chiappe,ogni tanto colpisco piano all’altezza del buchetto che &egrave sempre più invitante,ma resisto alla tentazione d’incularlo seduta stante.
In realtà la fica s’inizia a bagnare sempre più e non avendo un vero uomo devo fare da sola.
Mi siedo sul bordo del letto e lo faccio mettere di fronte a me.
Inizio a masturbarmi davanti a lui,con una mano mi stringo il clito,mentre con l’altra mi metto due dita dentro.
Lui mi guarda sempre più eccitato solo che aspetta un mio ordine.
Mi godo con calma il piacere che riesco a darmi da sola,fino a che non ho un orgasmo.
‘Adesso leccamela la voglio sentire asciutta quando avrai finito.’
Lui si avvicina e comincia a leccarmela in maniera quasi forsennata.
Solo che facendo così mi eccito di nuovo e riprendo a colare umori.
Più lui lecca,più mi bagno,sembra quasi un cane che si morde la coda in un gioco senza fine.
Riesce a farmi venire di nuovo solo con la lingua e questa volta finisco col sdraiarmi sul letto mentre lui continua ad asciugarmi il sesso.

Però il gioco non può durare in eterno,soprattutto perch&egrave mi sta venendo fame.
Ordino due pizze e dopo che sono arrivate lo slego.
Lo faccio mangiare per terra come gli compete,per digestivo gli do i miei piedi da leccare da sotto il tavolo fono a quando,dopo un’oretta buona,non sento il bisogno di un riposino.
L’ammanetto ai piedi del letto e mi addormento subito.
Quando mi sveglio,dopo i miei bisognini corporali e il suo relativo bid&egrave,lo uso di nuovo come sedia,ma alla fine sento il bisogno di un vero rapporto.
Telefono a Carlo,un mio amico molto perverso,e gli dico che ho una sorpresa per lui,e se può portare da mangiare per tre persone.
Quando arriva lui va alla porta ad aprire completamente nudo.
‘Chi &egrave ?’
‘C’&egrave un signore per lei.’
‘Fatti dire il nome idiota’
‘E’ il signor Carlo’
‘Allora fallo entrare stupido,&egrave la persona che aspettavo.’
Carlo entra un po’ stupito della situazione e subito mi chiede chi &egrave quello che gli ha aperto.
‘E’ il mio servo personale,fa tutto ciò che gli dico.’
‘ma dove l’hai trovato un essere così ?’
‘E’ stato un caso però ora basta parlare di lui,prima mangiamo qualcosa.’
Il servo prepara la tavola mentre Carlo mi bacia e mi tocca ovunque.
Quando &egrave pronto noi ci sediamo e lui va sotto il tavolo come sempre.
‘Ma allora Laura fa proprio tutto quello che vuoi.’
‘Certo stamattina l’ho punito frustandolo a dovere,poi ti farò vedere di cosa &egrave capace.’
La cena finisce in fretta,entrambi abbiamo troppa voglia di sesso per allungare oltremodo il pasto.
Una volta in camera da letto mi sdraio sul letto e lascio in piedi Carlo.
‘Servo spoglia il mio ospite.’
Obbedisce spogliandolo molto velocemente,ma con calma e gentilezza,così come impone il suo ruolo.
‘Ora succhiagli il cazzo,non lo vedo ancora pronto per me.’
Si inginocchia davanti a Carlo e inizia a spompinarlo per bene.
Prima lo lecca a lungo,poi lo prende in bocca facendolo sparire nelle sue labbra.
Dev’essere bravo perch&egrave Carlo inizia subito a godere in maniera visibile fino a prendergli la testa per scoparlo in bocca.
‘Sei bravo per essere una merda,vediamo se riesci anche a inghiottire tutto.’
Carlo accelera sempre più fino a quando non gli viene dentro.
‘Bevi stronzo bevi tutto.’
Non esce dalla sua bocca neanche una goccia di sperma,anzi continua a pompare anche dopo l’orgasmo del mio amico.
‘Carlo vieni qui,anch’io ho voglia della sua lingua.’
Mentre Carlo si sdraia al mio fianco e prende a baciarmi,lui si accuccia ai miei piedi e senza che gli dica nulla inizia a leccarmi la fica.
Posso lasciarmi andare completamente,le mani di uno e la lingua dell’altro mi stanno eccitando e inizio a godere di loro due.
Però ho voglia di cazzo e subito,i giochetti non mi bastano più.
‘Dai Carlo ora scopami e tu continua a leccare.’
Carlo si mette sopra di me,sento il suo cazzo entrarmi dentro,bagnata come sono scivola dentro senza difficoltà.
‘Oh si fammi godere,fammi sentire il cazzo dentro.’
‘Si Laura,sei un lago,beccatelo tutto.’
Inizia a scoparmi con foga e ho subito un orgasmo,ma non mi può certo bastare.
Gli faccio sentire le unghie sulla schiena,come ad incitarlo a sbattermi di più.
Il servo ci lecca entrambi e la sua lingua &egrave una goduria in più.
Non &egrave un rapporto lungo,ma &egrave molto intenso,lui mi viene all’improvviso dentro riempendomi l’utero di sperma caldo poco prima che abbia il secondo violento orgasmo.
Carlo poco dopo di rimette al mio fianco e io lascio le cosce aperte davanti alla faccia del servo.
‘C’&egrave bisogno che te lo dica che ci devi pulire entrambi con la lingua o vuoi qualche frustata per muoverti ?’
‘No Signora vengo subito.’
Gli apro la fica con le mani e subito la sua lingua entra in azione.
Fra i miei umori e il suo sperma ci vuole del tempo perch&egrave troni un minimo asciutta,poi si dedica a Carlo e gli lecca tutto il cazzo.
‘Bravo faglielo tornare duro,che ho ancora voglia.’
Mi metto di fianco e bacio il mio amante mentre con le mani gioco coi suoi capezzoli.
Non ci vuole molto perch&egrave gli torni di nuovo duro,solo che questa volta sono io a salirgli sopra.
‘Tu leccami il buchetto,e fammi sentire bene la lingua.’
Il cazzo entra di nuovo con facilità bagnato com’&egrave dalla saliva del servo e inizio a cavalcarlo con gusto.
Lui mette le mani sul mio seno palpandolo con vigore e io inizio a toccarmela sempre più vogliosa.
Questa volta me lo scopo con calma,la lingua dello schiavo &egrave una favola,segue i movimenti del mio culo sincronizzandosi con lui.
Questa volta la cavalcata &egrave lunga,piacevole,quasi interminabile.
Io e Carlo ce la gustiamo per ogni suo istante,mi godo il suo bel cazzo e lui la mia sempre più bagnata fica.
Alla fine mi stringe con forza il seno,&egrave la premessa al suo orgasmo che mi riempe di nuovo.
Ci rifacciamo di nuovo pulire i sessi dal servo che gusta molto la situazione,forse troppo,ma &egrave giusto un attimo.
Carlo si alza e si dirige verso il bagno.
‘Scusa dove vai ?’
‘Mi scappa da pisciare e la camera da letto non mi sembra il luogo adatto.’
‘Aspetta un attimo,schiavo vai a inginocchiarti dentro la doccia,in fretta.’
Entrambi capiscono le mie intenzioni,ma mentre il mio amico ride,l’altro abbassa la testa e va nel bagno.
Quando entriamo noi &egrave già in ginocchio al centro del piatto.
‘Ora apri bene la bocca,non vorrei vederne troppa per terra.
Carlo gli si piazza davanti e gli piscia in faccia,facendogliene bere parecchia.
Poi lo faccio sdraiare sul piatto della doccia,mi accuccio sopra di lui e do il via libera alla mia vescica.
Quando finisco &egrave ridotto a uno schifo,ha la faccia tutta coperta d’urina ed anche il resto del corpo &egrave molto bagnato.
Lo faccio alzare e apro l’acqua fredda.
‘Ora lavati in fretta con te non ho ancora finito.’
Saluto Carlo che se ne va continuando a ridere,poi torno nel bagno.
‘Allora sei presentabile ?’
‘Si Signora.’
Gli tiro un asciugamano e gli ordino di fare in fretta.
Quando ha finito d’asciugarsi lo faccio sdraiare al centro del letto con le mani sotto il culo.
Prendo uno strap-on e glielo fisso davanti alla bocca,poi,dopo aver preso un frustino,mi metto al suo fianco. Inizio a sputare sul fallo,ma anche sulla sua faccia.
‘La tua Signora ha ancora voglia,solo non provare a muovere la testa,sai quello che ti aspetta quando non ubbidisci.’
Pian piano il cazzo finto si ricopre di saliva come la sua faccia.
Mi metto allora sopra di lui e punto il fallo sul mio buchetto.
Inizio a farlo entrare piano mentre mi masturbo con una mano.
Quando ho finito di farlo entrare vedo che ha di nuovo il cazzo in erezione.
‘Sei sempre arrapato porco schifoso,vediamo se lo rimani ancora.’
Lo colpisco sul cazzo col frustino prendendogli in pieno la cappella.
Lo strap-on gli impedisce di fare il minimo rumore,ma ha accusato il colpo.
Prendo quindi a cavalcargli la testa e a colpirlo col frustino sulle gambe e sui genitali.
Così facendo il mio piacere si allunga all’inverosimile,alternando ditalini,frustate e penetrazioni.
Questo gioco mi piace e molto,quindi lo faccio durare il più possibile fino a sentire bruciarmi in buchetto.
Adesso posso vedere meglio i segni lasciati dal frustino e quasi m’impressiono per il loro numero.
‘Adesso leccami il culo,voglio sentire la tua lingua dentro.’
Mi apre le chiappe con le mani e inizia a leccarmi con calma,girando intorno al buchetto con la lingua.
‘Ti ho detto che la voglio sentire dentro,lo capisci o ti devo frustare a sangue stronzo ?’
Immediatamente mi mette la lingua nel culo e inizia a farla scorrere dentro e fuori. Dopo quella sodomizzazione così violenta che mi sono procurata con lo strap-on il suo leccare mi da come un senso di refrigerio oltre che di piacere.
Riprendo a toccarmi la fica dolcemente,non ho fretta e aspetto l’orgasmo godendomi la sua lingua che mi sollazza.
Quando vengo gli spingo il culo sulla faccia quasi a soffocarlo,fino a che non mi alzo.
‘Ora girati.’
Lui si aspetta d’essere battuto ancora,ma l’ammanetto solamente per prepararlo alla notte.
‘Vai a dormire ai piedi del letto,dove ti spetta,domani sarà il giorno della tua definitiva consacrazione a mio schiavo,quindi vedi di riposarti,ti voglio in forma.’
Una volta che si &egrave sistemato mi sdraio sul letto e m’addormento quasi subito.

Se una donna o una coppia vuole provare la stessa esperienza,io lo consiglio,può contattare il protagonista di questa storia.
La sua e-mail &egrave alterego_2008@libero.it
Solo non contattatelo per insultarlo. Grazie

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