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Racconti di Dominazione

Il servo – 3a giornata

By 20 Dicembre 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi sveglio che &egrave quasi mezzogiorno.
Lui &egrave già sveglio,lo slego per i bisogni mattutini,ma sinceramente non ho voglia d’usarlo.
‘Senti almeno un piatto di pasta lo sai preparare ?’
‘Si Signora,dicono che sia anche bravo fra i fornelli.’
‘Vediamo subito,prepara il pranzo,fai con calma,non vorrei mangiare una schifezza.’
Mentre lui va in cucina mi metto un completino in raso nero e un paio di sandali in vernice dello stesso colore.
Quando arrivo in cucina lui &egrave tutto impegnato a preparare il pranzo,lo lascio fare e mi metto a leggere,guardandolo ogni tanto.
Dopo una mezz’ora scola la pasta e la salta in padella.
‘Se vuole Signora &egrave pronto.’
‘Cos’hai preparato ?’
‘Degli spaghetti con delle verdure miste,spero siano di suo gradimento.’
Ha cucinato anche per se,ma il fatto non m’infastidisce solo non posso farlo mangiare a tavola con me. Mi faccio fare un bel piatto e l’aspetto &egrave molto invitante.
‘Se vuoi puoi mangiare anche tu,ovviamente per terra e dalla pentola,ti va bene che non ho una ciotola per cani.’
‘Grazie Signora,per me va bene anche il pavimento.’
Inizio a mangiare e devo dire che sono veramente buoni,quasi avrei voglia di complimentarmi con lui.
Finiamo praticamente insieme e gli ordino di ripulire tutto.
Mi metto a fumare mentre fa i piatti,&egrave quasi comico vederlo nudo mentre fa la casalinga,ma &egrave perfetto.
Quando ha finito mi alzo e mi avvicino a lui.
‘Lo sai quello che ti aspetta oggi ?’
‘Certo Signora,lo so,oggi sarò suo nel senso più completo del termine.’
‘Bravo,solo che prima ti devo preparare a dovere,quindi ora andiamo in bagno per ripulirti bene.’
Andiamo nel bagno e preparo un abbondante clistere.
Il fatto di mettergli la cannula nel culo già mi eccita,come se ce ne fosse bisogno,e dopo che si &egrave ripulito ripeto l’operazione solo per penetrarlo,anche se di poco,un’altra volta.
Una volta che si &egrave pulito per bene gli intestini lo riporto ai piedi del letto.
‘Non voglio legarti,ma tu farai lo stesso quello che voglio.’
‘Certo Signora,non prenderò nessuna iniziativa,stia tranquilla.’
‘Allora mani sul petto e non muoverle.’
Obbedisce mentre mi metto al suo fianco e l’afferro per il collare
Gli apro bene le gambe e comincio a passare un dito sul solco delle chiappe facendogli salire l’eccitazione. Quando dopo essermi bagnata un dito,glielo metto dentro gli esce un piccolo gemito,mentre il cazzo raggiunge la massima erezione.
Inizio a masturbargli il culo mentre gli stringo il collo fino quasi a soffocarlo,per mollarlo quando inizia a diventare paonazzo.
‘Ora in ginocchiati e mettiti alla pecorina,fra poco il tuo culo sarà mio.’
Mentre si posiziona vado a prendere diversi strap-on e mi butto sul letto.
Ne ho di diverse dimensioni,ma scarto subito quelli piccoli per sceglierne alla fine uno medio di colore naturale.
Lo indosso con calma davanti a lui oramai rassegnato a perdere la sua verginità,poi una volta sistemato mi metto ad un palmo dalla sua faccia.
‘Ti do un minuto per bagnarlo il più possibile,meglio lo lubrifichi e meno soffri,quindi sbrigati un minuto da ora.’
Mentre guardo lo scorrere della lancetta dei secondi lui inizia a leccare il fallo coprendolo di saliva.
Quando il minuto finisce glielo tiro via dalla bocca.
‘Vedo che hai fatto un buon lavoro,vediamo se sarà sufficiente.’
Vado a mettermi dietro di lui,ma come mi abbasso si irrigidisce come un baccalà..
‘Se vuoi farti male questo &egrave un buon sistema,cretino che non sei altro,vedi di rilassarti o ti farò solo male.’
Gli massaggio un po’ le chiappe e lui inizia a non essere più duro come un marmo.
‘Bravo distendi i muscoli,in fondo voglio farti godere.’
Quando sento che &egrave pronto punto il fallo contro il suo buchetto e ne infilo una piccola parte.
‘Ahi,fa male,brucia.’
‘Stai zitto,fra poco ti piacerà.’
Inizio a incularlo con piccoli colpi,facendo uscire e entrare sempre più in profondità lo strap-on.
Me la prendo comoda,non ho fretta e poi così la penetrazione &egrave più lunga e dolorosa.
Alla fine entra tutto e inizio a sodomizzarlo in maniera più violenta.
‘Allora ti piace il cazzo nel culo,non sei un uomo,sei solo una merda.’
Non risponde e allora m’incazzo di più.
Lo tiro fuori e lo rimetto dentro con forza,ogni volta che rientra il buco si allarga sempre più,ma &egrave anche maggiore la forza che ci metto.
Non riesce a trattenere i suoi gemiti di dolore e piacere insieme,solo non può che subire la mia furia sadica,senza potersi neanche toccare.
‘Vedo che ti piace vero frocio,stai godendo come una puttana.’
‘Si Signora,mi stai inculando alla grande,solo posso toccarmi non resisto.’
Gli do due violente manate sulle chiappe.
‘Non ci provare neanche o te lo riduco in brandelli a frustate.’
Mi piace fotterlo e lo faccio a lungo,il sapere che non può venire totalmente mi arrapa ancora di più,e ora inizio a essere bagnata per l’eccitazione.
Ho voglia di riempirmi la fica con qualsiasi cosa,ma voglio anche continuare ad essere la sua mistress.
Mi slaccio lo strap-on lasciandoglielo ben dentro e ne vado a prendere un altro.
Aiutandomi con una cinghia lo fisso al centro della sua schiena,ora sembra una sedia con un fallo al centro.
Mi metto sopra di lui e,dopo essermi tolta le mutandine, il fallo sparisce subito dentro di me.
Inizio allora a cavalcarlo,ogni volta che scendo lui cede aprendo sempre di più le gambe e le braccia,fino ad arrivare a toccare quasi il pavimento.
‘Rimettiti in posizione o saggerai la mia frusta.’
Si rimette in una posizione quasi normale,ma dura poco,il mio peso gli arriva sempre in maniera violenta e non può resistere a lungo.
Mi alzo e prendo il frustino e con questo lo colpisco sul culo facendo quasi urlare.
‘Allora non hai capito un cazzo,me ne frego se non riesci a stare fermo,lo devi fare e basta !’
‘Si Signora vedrò di fare meglio.’
Si vede che la frustata gli &egrave servita perch&egrave resta quasi immobile e mi posso godere il mio piacere.
Mi masturbo con quel fallo godendo tantissimo anche nel vedere la sua umiliazione.
Soffre ma non apre bocca,non gli esce un solo fiato mentre io gemo oscenamente.
Solo che mi ricordo di quanto sia bravo con la lingua e subito voglio risentirla.
Mi vado a sedere sul bordo del letto dopo aver preso un nuovo vibratore.
‘Vieni qua camminando come il cane che sei.’
Lui capisce al volo quello che voglio,ma si ferma davanti alle mie gambe spalancate.
‘Cosa aspetti a leccarmi la fica ?’
Allunga la testa e inizia a leccarmi mentre mi masturbo col vibratore.
‘Si leccamela bene e leccami anche il culo,fai godere chi ti &egrave superiore.’
Si appoggia con le mani sulle mie cosce per poter operare meglio ed &egrave un gran leccatore,su questo non ci sono dubbi. Ha una varietà di modi di fare quello che mi piace che &egrave difficile trovare in un uomo,alterna leccate lunghe e lente a quelle più veloci all’inizio delle grandi labbra e a succhiate senza fine del clito.
La sua lingua lecca e beve i miei umori,quando entra nel buchetto sembra impazzita.
Mi tolgo il vibratore per farmi leccare anche dentro ed il piacere che mi da &egrave incredibile.
Sembra quasi che me la voglia strappare via succhiandomela.
Non per quanto lo tengo li a farmi godere,ma lo faccio finché non mi sento stremata dagli orgasmi che sono sempre meglio del precedente.
Vorrei quasi fargli avere un orgasmo,ma non &egrave ancora il momento o forse non lo sarà mai qui dentro.
‘Ora che sono più rilassata tornerò ad occuparmi del tuo culetto.’
‘Certo Signora.’
‘Ma non come prima,questa volta te lo aprirò per bene.’
Mi guarda con paura quando mi vede prendere lo strap-on che ho comprato il giorno prima.
Me lo stringo bene,voglio sentirlo mio,poi prendo un tubetto di vasellina e comincio a ungere il fallo.
‘Adesso preparati ad essere sfondato come una troia,in fondo non sei meglio dell’ultima delle puttane da strada. E ora torna ai piedi del letto.’
Quando torna dov’era prima ho finito di lubrificarmi la protesi,gli tolgo il fallo dal culo e inizio a ungerlo.
Benché sia ancora aperto le mie dita le sente bene anche se abbondo con la vasellina.
‘Ora sei pronto.’
Metto la gigantesca cappella contro il suo orifizio anale e do un colpo secco per farne entrare il più possibile.
Lui urla di dolore,ma non m’importa nulla di quello che sente.
Tiro fuori lo strap-on lasciando dentro solo la cappella e do un secondo colpo ancora più forte.
Ne entra più di metà mentre il suo urlo &egrave quasi disumano.
Lo afferro per l’anello del suo collare e ripeto quanto fatto prima fino a farlo entrare tutto dentro.
Lo schiavo urla sempre meno,ma posso sentire il suo dolore per quella sodomizzazione così violenta.
Non mi &egrave facile muovermi con quel grosso cazzo finto davanti,allora lo prendo per i fianchi e faccio muovere anche lui.
Ben presto i suoi gemiti diventano di piacere e inizio ad insultarlo come merita.
‘Vedo che sei solo un frocio di merda,facevi tante storie e poi ti fai inculare senza pietà.’
‘Si Signora inculami,mi piace.’
‘Lo sapevo che eri una merda,solo adesso fai proprio schifo.’
‘Fammi godere ancora,ti prego.’
‘T’inculo fino a che non sentirai più il buco del culo tanto ti farà male.’
Lo fotto come meglio credo,rallentando solo per riprendere fiato.
Solo non viene e mi dispiace,avrei voluto punirlo volentieri per quella mancanza di rispetto nei miei confronti.
Finisco d’incularlo quando non ne posso più,e mi sdraio sul letto dopo essermi tolta lo strap-on.
‘Ora leccami i piedi.’
Con fatica si muove verso le mie estremità,se io sono stanca lui &egrave a pezzi.
Però non posso lamentarmi del suo servizio,&egrave devoto come sempre e mi dona ancora piacere.
Quando guardo l’orologio sono le otto.
Non so che fare quando suona il cellulare.
‘Pronto chi &egrave ?’
‘Ciao Laura,sono Clara,che fai di bello,sono vicino a casa tua.’
‘Clara,che sorpresa,sei sola ?’
‘Si perch&egrave ?’
‘Se vieni ho io una sorpresa per te,però non chiedermi quale.’
‘Come sei misteriosa,dammi cinque minuti,voglio proprio vedere di che si tratta.’
‘Ti aspetto allora.’
Clara &egrave una mia amica molto disinibita con la quale ho avuto dei rapporti anche a tre. E’ anche una gran bella donna e sicuramente saprà apprezzare il mio servo.
‘Per prima cosa mettiti il perizoma,non voglio che vada ad aprire a una signora come me nudo come un verme. Inoltre le porterai lo stesso rispetto che devi a me,farai quello che lei vuole senza dire nulla e aprirai bocca solo se richiesto. Sono stata chiara spero.’
‘Certo Signora,i suoi ordini sono chiari e piacevoli da eseguire.’
Mentre lui cerca il suo misero indumento,io preparo alcuni giochetti sul comò in modo d’averli a portata di mano. Indosso anche un completino rosso in raso e una vestaglietta corta e leggera,giusto per non farmi trovare nuda.
‘Prima che venga dai una sistemata al letto,mi sembra un porcile.’
Rifà il letto velocemente,ma molto bene e giusto quando ha finito suona il campanello.
‘Vai ad aprire,cosa aspetti l’invito ?’
Va alla porta e l’apre con lo testa bassa.
‘Lei dev’essere la Signora Clara,entri la mia Padrona l’aspetta.’
Quando vedo Clara questa non può nascondere il suo sguardo stupito.
‘Laura carissima,non sapevo avevi un così bel servo.’
‘E’ con me da venerdì e non mi posso lamentare,&egrave ubbidiente ed &egrave anche bravo nei suoi compiti.’
‘E dimmi cosa sa fare ?’
‘Andiamo di la e te lo mostro volentieri.’
Passiamo in camera da letto e subito prendo Clara fra le braccia e inizio a baciarla. La sua risposta non si fa attendere e sento le sue unghie giocare sulla schiena. Inizio a spogliarla,non che abbia molto giusto maglietta e gonna e tolgo la vestaglietta.
‘Vieni andiamo sul letto,staremo più comode.’
Ci sdraiamo e subito riprendiamo a baciarci e a toccarci.
‘Servo inizia a leccare i piedi alla mia amica e fai un buon servizio.’
Lui si mette in fondo al letto e inizia a prendere il bocca le estremità di Clara.
Mi metto di fianco e dopo averle scoperto il seno,inizio a baciarle i capezzoli mentre con la mano le massaggio la passera ancora coperta dagli slip.
Lei si scalda subito,sento le mutandine bagnarsi sempre più fino a essere zuppe dei suoi umori.
‘Ora ti faccio provare la sua specialità.’
Le tolgo gli slip che annuso,sanno di sesso e miele insieme.
‘Leccale la fica e falla godere se non vuoi provare di nuovo la frusta.’
In realtà lui non aspettava altro e si mette subito e bare i suoi umori e a leccarle la passera.
Torno a baciarla,in lei sento salire il piacere,i suoi gemiti mi riempono le orecchie e la mano che gioca col suo seno non può che farla godere ancora di più
‘Si leccamela tutta,sei bravo,fammi godere,umm.’
Clara sta godendo,ma &egrave lenta ad avere l’orgasmo,non che ciò mi dispiaccia,anzi,solo che vorrei anche per me le attenzioni del servo.
Quando finalmente viene sono bagnata oltremodo anch’io solo che ora la lingua non mi basta più,voglio qualcosa dentro.
Prendo un fallo doppio e dico a Clara di girarsi.
‘Ora tu aiuterai le tue Signore a godere,poi massaggiarsi i glutei mentre noi ci divertiamo con questo.’
Mi metto col culo contro il suo e inizia a far entrare il fallo dentro le nostre fiche.
Il servo ci &egrave d’aiuto tendolo fermo,poi quando ci siamo riempite inizia a toccarci i culi.
Spingiamo entrambe con forza,le chiappe sbattono le une contro le altre mentre ci masturbiamo col cazzone finto e le mani.
Lui inizia a toccarci i buchetti,ma senza entrarci con le dita,sa che non può e si limita a toccarli.
La posizione che abbiamo assunto &egrave molto piacevole e la teniamo a lungo,solo che voglio usarlo meglio.
‘Mettiti a sedia,ora reggerai due donne nel loro piacere.’
Si mette subito come ordinato,Clara si siede sul suo culo e io sulle spalle dopo aver preso due falli singoli.
Prendiamo a masturbarci a vicenda baciandoci con passione.
Le nostre lingue s’intrecciano in giochi che cambiano di continuo,mentre una mano dona piacere all’altra.
Vengo prima di lei col fallo che ormai mi ha aperto la fica in maniera scandalosa tanto ci ha dato dentro. Quando mi riprendo mi occupo di lei e presto viene urlando il suo piacere.
Ci andiamo a sedere sul bordo del letto e il servo comincia a leccare il frutto dei nostri orgasmi.
Ce lo contendiamo prendendolo per i capelli,facendoci leccare la fica e il culo fino a raggiungere un nuovo orgasmo.
Alla fine Clara mi chiede se lui venga.
‘No gli &egrave proibito.’
‘Ma sei proprio cattiva,ha il cazzo sempre duro.’
‘Lui deve dare piacere,non provarlo fino in fondo.’
‘Senti ho un’idea però te la dico in un orecchio.’
Inizia a bisbigliarmi il suo piano in modo che lui non senta,la situazione certo m’intriga,ma non sono sicura se &egrave quello che voglio.
‘Non so se lo merita.’
‘Dai che ci divertiamo,che t’importa di lui.’
‘Va bene,mi hai convinto,servo mettiti in piedi in fondo al letto.’
Mentre lui si posiziona prendo un preservativo dal comodino.
‘Indossalo solo sulla cappella,ma fai in modo di non perderlo.’
Lui prende il condom e lo indossa in tutta fretta.
‘Apri bene le gambe,ora sei libero di godere come vuoi,ma sempre restando fermo.’
Clara gli si piazza davanti e comincia a toccargli il pene mentre io lo tengo con la testa indietro tirandolo per il collare.
Viene quasi immediatamente riempendo il preservativo del suo sperma.
‘Cazzo Laura &egrave venuto subito !’
‘Allora spupazziamocelo ancora un po.’
Lei prende a masturbarlo stringendoli il cazzo con forza e io io gli metto un dito nel culo.
Per quanto l’ho aperto prima,l’ano si &egrave ristretto e il mio dito,ma soprattutto la mia unghia,gli fanno provare un nuovo dolore.
Mentre geme di piacere e dolore noi continuiamo a stringergli il pene e ad aprirgli il culo fino a che non viene di nuovo.
‘Ora dammi il preservativo e inginocchiati.’
Lui mi pone il condom e Clara gli apre la bocca.
Lo giro facendo uscire il suo sperma.
‘Bevi tutto,lo voglio rivedere bello asciutto e poi lo sperma ti piace.’
Dopo quest’ennesima umiliazione non so più cosa fargli e poi si &egrave fatto tardi e Clara deve andarsene.
L’accompagno alla porta,con la promessa di rivederci,anche per situazioni meno estreme.
Quando torno in camera lui &egrave ancora in ginocchio che aspetta qualche mio ordine.
‘Ora rivestiti e vattene,sono stanca di te.’
‘Ma come,non mi tieni più con te ?’
‘E che ci faccio di uno come te ? Certo sei bravo a leccare,ma per il resto non m’interessi.’
‘Signora ti prego,non farmi questo.’
E’ quasi con le lacrime agli occhi,ma &egrave forse per questo,per umiliarlo ancora una volta che non cambio decisione.
‘Allora non hai capito un cazzo,sei solo un giocattolo,e mi sono stancata d’usarti,quindi vestiti e togliti dalla mia vista,e soprattutto non farti ne vedere ne sentire. Sei talmente insignificante che non ho voluto neanche sapere il tuo nome.’
‘Mi chiamo Alessandro.’
‘Bene adesso caro Alessandro porta via le palle di qui,e in fretta.’
Si riveste con lo sguardo basso mentre mi rimetto gli slip e una vestaglia.
Quando si &egrave completamente rivestito si sta per togliere il collare,ma lo fermo.
‘Questo tienilo come ricordo.’
‘Grazie Signora non ti dimenticherò mai.’
Mi bacia le mani fino a che non lo metto alla porta.
Lo vedo ripartire guardandola dalla finestra,certo &egrave stato un week-end diverso dal solito e non sarà facile per me non ricordare questo strano uomo.

Se una donna o una coppia vuole provare la stessa esperienza,io lo consiglio,può contattare il protagonista di questa storia.
La sua e-mail &egrave alterego_2008@libero.it
Solo non contattatelo per insultarlo. Grazie

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