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Racconti di Dominazione

Inferno e paradiso II

By 18 Gennaio 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Inferno e paradiso II
di tom tom2075@hotmail.it

Atto VI: Resoconto della prima settimana di vita in Paradiso (per Jessica Alba) e all’Inferno (per me)
Dopo i primi due o tre giorni di iniziale scoramento mi sono lentamente abituato alla vita (e alla morte) in questa casa di pazze scatenate.
Di solito la mia giornata-tipo funziona così:
1-sveglia alle ore 6:00 del Paradiso, preparo la divina colazione della Padrona e quella della Padroncina. Tutta roba naturale e senza conservanti, come nettare, ambrosia e Saccottini del Mulino Bianco.
2-alle ore 7:00 è mio preciso compito andare a destare il soave sonno della Padrona. Lo faccio come mi è stato imposto di fare, scostando delicatamente, molto delicatamente le lenzuola del letto della mia divina sovrana e leccando gentilmente le piante dei suoi piedi. La Padrona ha dei piedi meravigliosi, non so se ve l’avevo già detto. Perfetti in ogni parte. Di solito, la mia soave Dominatrice mi ringrazia per il compito brillantemente svolto con frasi del tipo ‘Brutto sudicione, ma lo sai che ore sono? Eh? Sono le 7:01! Io devo essere svegliata alle 7:00, lo capisci che la puntualità è importante? Forza, ora portami la colazione che mentre magio ti punisco!’. Così, mentre lei fa colazione, io mi becco 100 calci nello stomaco per ogni minuto perso nell’adorazione delle sue divine estremità Che saranno anche divine, ma quando ti si piantano di punta nello stomaco fanno ugualmente un male boia!
3-ore 7:30 vado a svegliare anche la Padroncina, innocente e fresca come ogni bambina della sua età. La Padroncina ha un modo tutto suo per aiutarmi ad iniziare bene la giornata. Prima mi piscia in bocca’vabbè, lo fanno anche la Padrona, l’amica Lucrezia della Padrona, l’amica Samantha della Padroncina, la compagna Genoveffa della Padrona, la collega Irina della padrona Lucrezia’insomma, sono il pisciatoio di tutta la strada’ma la Padroncina, in più rispetto a loro, mi costringe a tenere in bocca il gustoso liquido mentre mi saltella sullo stomaco. Le prime volte lo faceva senza strumenti, ora ha imparato a saltare la corda sul mio stomaco. Immaginate la scena, lei che si allena alla corda saltando sulla mia pancia e io che non posso fare nulla perché rischio di farla cadere e nel contempo devo mantenere in bocca la sua piscetta dorata. Ah, che spettacolo!
Vorrei vedere voi, al posto mio!
4-ore 9:00 devo aiutare la Padrona nel suo lavoro. Ah, non vi ho detto che lavoro fa la mia bella Jessica Alba? Fa la scrittrice.
Come me. Ma è anche più brava, di me. Il suo ultimo libro, La divina tragedia, ad esempio, può rivaleggiare con la penna del Sommo Poeta. Niente a che vedere con il mio sia pur bello Come fotografare di nascosto un personaggio famoso e vivere felicemente ricattandolo a spregio.
Il suo primo lavoro, I promessi scapoli, l’hanno tradotto persino nell’Olimpo e Odino ha chiesto i diritti per farne un film. Sembra che il mitico Thor farà la parte di Renzo e Afrodite quella di Lucia. Massimo riserbo sulle parti di Don Rodrigo e dell’Innominato.
Il mio ruolo è quello di stare accucciato sotto la scrivania della Padrona, leccandole scarpe, stivali, sabot, sandali, calze, calzini e piedi. In genere, quando alla mia creativa Padrona viene un’idea, è solita trasmettermi la sua soddisfazione rifilandomi un calcio in faccia o un colpo di tacco nelle gengive. Se invece è stanca o annoiata mi affonda in bocca la punta del piede e preme fino a raggiungere l’esofago con la suola.
Di tanto in tanto la Padrona deve urinare. Le basta darmi un colpetto col ginocchio in faccia, che io raccolgo il fedele imbuto irto di aculei e lame taglienti e me ne metto in bocca la punta. La Padrona allaga sensibilmente le belle cosce tornite e piscia tranquillamente nello strumento, indifferente al fatto che la conformazione infernale dell’imbuto è fatta in modo da tagliuzzarmi le labbra ogni volta che lo metto in bocca. Per ringraziarmi, perché la Padrona tutto è fuorché un’ingrata, mi pianta un piede nello stomaco e dice ‘La prossima volta ti faccio mangiare anche la mia merda’. E io, ovviamente, devo rispondere ‘Sì, Padrona’
5-ore 12:30, il pranzo. Faccio tutto io, cucino io, apparecchio io, servo in tavola io, le stoviglie e i piatti li lavo io, la tovaglia la levo io’l’unica cosa che non faccio è mangiare. Non mangio un cazzo da quando sono morto. Mi è concesso solamente di bere. Quello sì. Bevo più di un cesso di caserma e solo e soltanto un’unica bevanda. Indovinate quale.
Mentre le mie Padrone mangiano, io me ne sto sotto al tavolo a leccare i loro piedi. Se mi danno un calcio, le servo e riempio i loro bicchieri.
Quando hanno finito, rimetto tutto in ordine. Mi danno anche un voto riguardo alla qualità della cucina. Se si ritengono soddisfatte mi pestano come uno zerbino, altrimenti mi portano al locale campo di calcetto dove ogni giorno le Diavolesse e le Angeliche si sfidano in un torneo all’ultimo gol. Il mio ruolo, lo avrete capito, è quello della palla. Da quando sono qui ho imparato a cucinare meglio di Vissani (vabbè, non è che ci voglia molto, basta imparare a non cucinare con la sigaretta in bocca’).
Solitamente il dessert le mie Padrone lo prendono in salotto, comodamente sedute sul divano con me che faccio da poggiapiedi e le lecco le suole delle scarpe.
Ogni tanto, per farmi gradire maggiormente il tempo che trascorro con loro, mi fanno andare a prendere un block-notes e si mettono a inventare dei simpatici modi di utilizzo per la mia modesta persona. Ad esempio’
‘Facciamogli imparare a mangiare la nostra cacchina’
‘Sotterriamolo in giardino e vediamo quanto tempo impiega a uscire’
‘Costringiamolo a bere l’acqua sporca dopo che si siamo fatte il bagno’
‘Facciamoci fare il bidè dalla sua lingua’
‘e altre simpatici ritrovati della vita casalinga.
6-ore 14:00, riprende il lavoro della Padrona. Il suo modo di procedere l’ho già descritto per cui non mi ripeterò. Vale però la pena di ricordare che talvolta la Padrona mi presta alla Padroncina, perché quest’ultima deve svolgere i suoi bravi compitini per casa. Come ho detto, è meglio stare sotto la scrivania della Padrona.
La divina Martina ha un nome gentile e grazioso ma è terribilmente sadica. Mentre svolge terrificanti espressioni algebriche e integrali di cosmologica difficoltà con l’abilità di una novella Antonina Zichichi, i suoi santi piedini mi sfanno di botte sotto la scrivania come fossi un sacco per gli allenamenti. Ogni tanto un calcio è troppo forte o troppo ben diretto e mi parte un dente. La Padroncina si diverte tanto e lo segna sul diario oggi gli ho sfatto i molari a calci in bocca’oggi gli ho demolita tutta l’arcata superiore a colpi di tacco’oggi sono riuscita per la prima volta a infilare tutto il piede nella bocca dello schiavo fino alla caviglia (N.B.: lo schiavo è morto per mezz’ora)’
7-ore 19:30, cena. Procede come il pranzo, con l’unica variante che a cena vengono anche le amiche della Padrona a dar manforte alla dolce coppia delle mie dominatrici. Lo fanno per coadiuvarle nel mio lento ma graduale processo di asservimento che è la mia redenzione. Perché in effetti la mia anima ha bisogno di essere purificata. Lo sto capendo un po’ alla volta.
Una delle invitate di maggior conto è la bella Silvana, una donna di statuaria bellezza che sembra una Dea tanto è imponente (la Padrona mi ha spiegato che non è una Dea ma solo un angelo di classe Bionda Naturale, che è una categoria molto rara). Trascorro la serata sotto il tavolo leccando i loro piedi, prendendo i loro calci in faccia, leccando le loro fig’mi è stato detto che non posso adoperare volgarità. Ecco, allora dirò, i loro apparati riproduttivi (anche se così sbiadisce l’idea di quale sia il mio compito).
E poi devo lucidare suole, fare da zerbino, poggiapiedi, tavola da surf, bersaglio del tiro a segno, sacco per il pugilato e la kickboxing ‘
Insomma, di sera non mi annoio mai.
8-ore 11:00, le mie Padrone vanno a dormire. La Padroncina, essendo più giovane, si corica un po’ prima, verso le 10:30, dopo che le ho amorevolmente leccato il culo. Perché, come lei ama dire, il papà mi deve dare il bacino della buona notte.
E’ strano che però lo voglia sul culo, con la lingua e anche in maniera prolungata. Mah, d’altra parte le regole le stabiliscono loro!
La Padrona è più nottambula. Va a letto alle 11:00 se non ha nulla da fare, sennò fa anche più tardi. Io di solito resto a occuparmi delle loro scarpe fino alle 03:00, dopodiché vado a stendermi ai piedi del letto della Padrona. Ah, dimenticavo. Quando si mette sotto le coperte, anche la Padrona vuole il bacio della buona notte. Mi fa mettere sdraiato per terra, m’infila un imbuto in bocca (sì, quello dell’altra volta, in acciaio massiccio, che mi scombina tutte le gengive) e mi piscia in gola. Poi si fa ripulire là dove le me parole non arrivano con morbide passate di lingua (le parole no, ma la lingua sì, eccome’) e infine si corica. Prima di andare a leccare le loro scarpe è consuetudine che mi metta in ginocchio sulla sponda del letto dalla parte dei piedi. La Padrona, forte dei suoi poteri paranormali, dell’agendina dove segna tutti gli errori che commetto e soprattutto del fatto che le piace darmi le botte forti, mi assesta un numero di calci in faccia variabile fra 122 e 2334 a seconda del comportamento che ho tenuto durante il giorno.
Non che abbia capito in base a quali parametri io venga giudicato’Di solito Jessica Alba la smette solamente quando stramazzo sul pavimento in stato di morte clinica.
Comunque, volevate sapere come sono le mie giornate tipo?
Eccole qui.
Dopo dieci giorni dal mio arrivo in casa della Padrona pensavo di averle provate proprio tutte. Invece, anche in Paradiso succedono cose che’cose che vi narrerò un’altra volta.
Devo andare a leccare le suole delle ciabattine di Martina.
E a chi volesse scrivermi mail e contatto msn sono sotto al titolo!!

tom

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