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Racconti di Dominazione

Insegnante di sostegno Giapponese

By 6 Maggio 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Insegnante di sostegno Giapponese

L’insegante di sostegno per l’estate a Funabashi

Rapimento in classe di un insegnate da parte di alcuni alunni

Prefazione: Questo racconto riprende uno dei personaggi da me già utilizzato. I racconti sono autonomi tale evento si manifesta circa un anno dopo e la protagonista &egrave la madre del racconto : Visita ad un centro benessere per madre e figlia
(link: https://raccontimilu.com/viewstory.php?sid=16078)
Non &egrave indispensabile conoscerlo mi é solo venuta l’idea di riutilizzare quella donna.

Essendo rimasta ormai a casa da sola, dopo che la figlia frequenta l’università a Tokyo la signora Shinga decise di tornare a fare l’insegnante. Riuscì a riprendere l’attività ma non nelle ore diurne.
Presso le scuole secondarie per gli alunni dell’ultimo anno teneva un corso di recupero di educazione tecnica.
Il corso &egrave a pagamento e ha inizio alle ore 17 e finisce alle 20 tutti i martedì e i giovedì .
Quel luglio faceva particolarmente caldo e con la sua camicia chiara, ricoperta da una giacca leggera in tinta con la gonna lunga si presento in aula.
Quando entra in aula quel giorno rimane colpita dai disegni con gesso colorato che riempiono la lavagna.
Ci sono dei cazzi con le gambe e delle fighe disegnate.
Rimane quasi pietrificata mentre chiude la porta dietro di se.
Si tira la giacca come per coprire il suo seno e poi sente due braccia che l’avvolgono un urlo repentino le parte e una mano le tappa la bocca mentre sente i suoi alunni che ridono.
Nella classe vi era quel giorno un ex allievo e le ragazze stranamente non erano presenti come se qualche d’uno avesse architettato un piano.
La mano poi sale la donna si fa piccola mentre chiude il suo collo e si lascia trasportare verso un blocco di banchi.
La donna chiude la mani a croce di modo che il suo seno sia protetto mentre un ragazzo si avvicina e dice:
‘Eiii oggi facciamo festa!’
Lei vorrebbe gridare ma non riesce a trattenere una specie di urlo isterico basso.
Due allievi la palpano lei muove le mani uno le afferra un polso e le porta il palmo della mano sulla sua patta dei pantaloni lei inorridita dice:
‘Siete pazzi!’ e poi continua a piagnucolare mentre cerca di difendersi sedendosi a terra. Chiude le gambe e mette i suoi polpacci sotto il sedere.
Da dietro viene presa al collo e si ritrova un cazzo molle che le sbatte sulla guancia &egrave un cazzo di dieci centimetri ricoperto dai peli lunghi che partono dallo scroto.
Lei tiene la bocca chiusa e come se fosse una frusta quel palo le sbatte sul naso sulla guancia e sulle labbra serrate e quei movimenti lo rendono sempre più consistente.
Poi un mano le afferra il mento lei sente la pressione e apre la bocca e appena la spalanca si trova il cazzo in bocca.
L’uomo la scopa in bocca poi dopo un po’ estrae il suo bastone e mentre il cazzo &egrave teso dalla bocca della donna ricade sulla giacca blu un verme di sborra.
Subito la testa viene fatta voltare verso sinistra e si ritrova un altro cazzo teso in bocca.
Lei produce un lamento mentre &egrave costretta a succhiare il cazzo del suo ex allievo.
I due cazzi si alternano in quella bocca e rilasciano dei filamenti di sborra che colorano la bocca e le guancie della donna mentre sporcano anche la sua giacca.
Fa fatica a contenere i due maschi sente che le muovono le gambe e qualche d’uno stà tentando di levarle i collant . Con le mani cerca di tirare giù la gonna per contenere la forza del maschio ma una delle sue gambe &egrave bloccata dal peso di un altro ginocchio e i suoi sforzi sono quasi nulli.
La gonna viene rigirata in su sente una mano che entra tra il collant e che tira per levargli quella piccola protezione.
Il collant &egrave stato levato con la schiena la fanno appoggiare bene al pavimento. Sente diverse mani che la palpano non sa di chi siano sente anche che giocano con la sua figa ricoperta da mutandine bianche di seta.
Poi sente una voce chiara che dice:
‘Guardate la prof &egrave bagnata ‘ guardate qui.’
Sente un dito che la solca e che cerca di incunearsi ma le mutande fermano la violazione.
Una mano scosta il tessuto e senza attendere troppo mentre le mani di atri premono sul suo seno sente un cazzo impossessarsi di lei.
Il ragazzo spinge con forza e quel vigore non dura poi molto tempo e ben presto mentre lei urla sente che il ragazzo rilascia il suo seme in lei.
Le mani ora la lasciano lei cerca di chiudere le gambe ma grazie a quella manovra si trova ora con le ginocchia a terra. Le mutande erano tornate a posto le sente scostare nuovamente mentre un nuovo cazzo la possiede a nulla servono le sue urla.
Le sue mane vengono portate al sedere e messe sotto l’elastico delle mutande mentre sente il tessuto tirare e i colpi forti di cazzo che colpiscono la sua figa pelosa.
‘Si così!’ qualche allievo tuona.
Questa volta lei sente che arriva al suo primo orgasmo il suo corpo lo reclama e un urlo acuto dichiara la sua sensazione. L’uomo smette di muoversi.
Le dà un attimo di tregua mentre sente le altre mani che la girano e che le fanno mettere di nuovo la schiena a terra.
Due uomini in ginocchio afferrano i polpacci mentre un terzo forse l’ultimo cazzo di prima inizia a stantuffare di nuovo in figa. Lei urla ma per il dolore di quella posizione per le due mani ‘a tenaglia’ che paralizzano le gambe e poi sente i suo polsi bloccati da altre due mani. Piange mentre il cazzo scorre dentro di lei.
Più il giovane scorre veloce dentro di lei e più lei urla, sente le mani lasciarla mentre quel cazzo scorre e le sue urla echeggiano forse per tutta la scuola. Smette di urlare quando sente il seme riempire di nuovo la figa poi il cazzo esce e sente il calore del seme che si intrappola nei suo peli e scende e supera il suo ano per poi cadere sul pavimento.

ContiNuA
(Cap.2) L’insegnante di sostegno per l’estate a Funabashi

Spogliarello e masturbazione per un pubblico esigente

Ora la prendono per i fianchi e la fanno salire sopra a quei quattro banchi lei urla:
‘Basta che fateeee’
Ora vede che ci sono almeno sette persone e che forse non &egrave neanche a metà dell’opera in fondo sono giovani e se bene almeno due cazzi le abbiano lasciato un po’ di seme in lei si rende conto che non potrà scappare e spera che questi siano magnanimi con lei.
Le mani la toccano sente che la giacca le viene tolta e sente che le sculacciano le chiappe mentre urla ad ogni tocco più forte.
La fanno alzare in piedi e sente i loro commenti sul suo corpo invidiato e apprezzato mentre lei chiude i gomiti per proteggere il seno mentre sente che le mutande sono a metà sul sedere e che la sua figa &egrave ancora coperta dal tessuto.
Sente che &egrave bagnata di seme e dei suoi umori, ma, quello per ora &egrave il suo ultimo dei problemi.
I collant erano ancora su sente che delle mani forti le cingono i polpacci mentre le levano quello che rimane. Lei non dice nulla fa resistenza con il piede ma la forza del maschio ha la meglio su di lei.
L’ex allievo la guarda e con voce autoritaria dice:
‘Se fai come ti dico non ti faremo del male. Tu vuoi che noi non ti facciamo del male vero?’
Lei annuisce. Poi il capo prosegue:
‘Forza levati la camicia e la gonna noi ti guardiamo e basta, silenzio gente che la prof si spoglia.’
La donna con movimenti lenti e poco sexy con lo sguardo rivolto al pavimento inizia a sganciare i bottoni della camicia bianca. Lancia la camicetta e rimane con il reggiseno bianco. I suoi occhi sono chiusi mentre ode gli apprezzamenti dei maschi che intonano una canzone per lei.
La canzone dice ‘fuori le tette.’
Lei con la tristezza in volto slaccia dietro e poi con una mano afferra il davanti mentre lentamente leva una spallina e poi l’altra lo fa scivolare a terra ma le sue braccia lo coprono ancora così che i maschi non lo vedono ancora.
Iniziano a giocare con lei, sente le mani che la toccano, che le fanno il solletico mentre lei si concentra nel tenere le due mani a copertura della sua seconda di seno, un seno da quarantenne un po’ cadente.
Il capo sale quindi sui banchi afferra i polsi, lei urla, ma, ormai i suoi capezzoli sono visibili e tutti applaudono per quello spettacolo.
I suoi polsi vengono messi dietro sul sedere una mano li tiene mentre sente che ora già un’altra mano palpa la tetta sinistra un pianto le esce dalla gola.
Un ragazzo sale con una squadra da disegno e affianca il capezzolo per prendere le misure di sporgenza e di dimensione.
I giovani ridono mentre in uno spazio della lavagna segnano le misure del corpo dell’insegnante.
Scendono poi tutti e le ordinano di togliersi la gonna.
La donna fa fatica &egrave tutta arrotolata all’in su e fa di tutto per sistemare le mutande mentre la fa scendere lentamente di modo che i ragazzi non la assalgano con i loro cazzi.
Li guarda e vede che sono tutti vestiti tranne due che non portano i pantaloni.
Quando la gonna &egrave giù lei richiude le braccia per proteggere il seno mentre sente che un giovane tira la gonna per levarla alza un piede e poi l’altro perché sente che se no la farebbe cadere sui banchi.
Per un po’ la guardano e poi dopo le dicono di sedersi facendo attenzione di tenere le gambe bene aperte lei lentamente scende appoggia le braccia dietro la schiena e rimane sui banchi.
Poi serra le gambe ma due mani le spalancano le cosce lei si sente ancora protetta dalle mutandine che cela il suo folto pelo di donna.
Il capo dice:
‘Non levarti le mutande ma se vuoi soddisfarci ora devi giocare ‘ Masturbati delicatamente.’
La donna non ha scelta e con la mano destra si massaggia da fuori , cio&egrave da sopra le mutande la sua figa soffice e cespugliosa.
Il giovane &egrave stufo di vedere quei movimenti fasulli e le prende la mano e gli dice di infilarla nelle mutande.
Lei chiude gli occhi ed esegue.
La donna scambia la mano e mette la sinistra la sua fede si muove attraverso il tessuto mentre nella stanza in silenzio si sente il suo fiato sempre più intenso.
Quando la donna &egrave distratta dal piacere ad occhi chiusi sente le mani del capo che con forza tirano per liberare la sua figa un urlo intenso segnala che ora &egrave libera da quella piccola armatura che prima le proteggeva ancora il suo pudore di donna.
Due uomini le allargano le gambe creando una ‘M’ a quel punto arriva un altro ragazzo con un piccolo vibratore che subito lo innesta nella figa dell’insegnante.
La donna lancia un pianto isterico mentre sente che l’oggetto inizia a vibrare dentro di lei.
Il massaggio va avanti per parecchio in pratica si arresta solo quando con stupore di tutti vedono partire un intenso schizzo che ricopre il volto del ragazzo in fronte una risata generale si ode mentre la applaudono.


Fine cap.2
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(Cap.3) L’insegnante di sostegno per l’estate a Funabashi

La donna &egrave sotto assedio dai diversi giovani, inizia anche a provare molto piacere per quelle attenzioni

Mentre la donna &egrave bloccata braccia e gambe il capo introduce due dita e con violenza inizia a muovere l’indice e il medio dentro la figa lei chiude gli occhi e rimane in silenzio un altro prende il citofono usato per radunare gli allievi e amplifica il rumore della figa sollecitata mentre il ragazzo con un sorriso diabolico guarda le sue dita sempre più intrise di umori femminili e la muove con velocità.
La donna per non emettere suoni si morde il labbro inferiore.
Poi non riesce e lancia un urlo intenso mentre il suo corpo &egrave preso da un orgasmo intenso mai provato prima dalla sua figa sembra uscire come la pipi ma in realtà &egrave un getto di umori che arriva a quasi un metro di distanza e mentre il giovane leva la mano sente che lo zampillo accompagnato dal suo urlo continua ad uscire mentre il corpo vibra come se avesse uno spasmo muscolare.
Le danno un istante di tregua poi la girano la sua testa &egrave spianata sul legno mentre le sue ginocchia tengono alte il culo un ragazzo sparge su di lei un gel lei riprende a piangere pensa che forse ora la sodomizzano ma non dice nulla sa’ di essere impotente di fronte a quella forza bruta.
Mentre sente che il suo corpo &egrave toccato due dita esplorano l’ano e la figa e ballano dentro mentre il gel cola sul suo corpo e non riesce a trattenere con la voce il piacere di quell’istante che il suo corpo prova per i tocchi e per quelle intrusioni animali.
Poi una voce dice:
‘OHHH io voglio fottorela”
Delle mani la girano e la donna si ritrova di nuovo con il sedere sul legno del tavolo e poi chiude gli occhi mentre sente che un cazzo le entra nella figa bagnata e umida sia per il suo orgasmo che per il gel messo.
Mentre le mani scorrono sul suo corpo sente il cazzo che balla veloce in lei e la sua voce di fastidio si ode.
Il giovane aumenta il ritmo il legno cigola e vorrebbe farlo smettere perché sente che le piace.
Il piacere &egrave interrotto da un colpo forte di reni sente il cazzo dell’uomo vibrare mentre rilascia seme, il ragazzo si scosta il cazzo &egrave ancora teso mentre un quantitativo notevole di sborra colora il pelo e ricade veloce verso il legno facendo sentire il suono nel stanza come un pesante goccia d’acqua che rimbalza su un vetro.
Sente che le mani ora non la cingono e che tutti guardano la sborra che scende con un abile mossa fa una capriola di lato e scende dai tavoli inciampa però mentre tentava di correre verso la porta e viene di nuovo cinta da due mani.
Prendono dello scotch e le legano quindi i polsi . A poco serve il suo urlo che dice:
‘nooo’
Dopo averla nuovamente fatta sdraiare sul gelido pavimento si trova un nuovo cazzo nella figa che la sbatte con violenza.
Mentre interviene un altro ragazzo visto che il primo ci mette poco sente anche che due lingue si gustano i suo capezzoli ora il suo corpo riprende ad apprezzare quelle attenzioni maschili e smette di piangere mentre il suo fiato si fa corto perché il suo corpo reclama quel piacere.
Dopo che anche il secondo ha rilasciato il suo seme la prendono e l’appoggiano con le tette al tavolo mentre un nuovo cazzo la penetra.
I suoi orgasmi vengono interrotti dalla voracità di quei giovani e quindi &egrave esausta per il quasi raggiungimento che ambisce il suo corpo di donna.
Una nuova sborrata viene rilasciata sente un mano che poi muove le sue intime labbra per far scolare quel seme. Poi ecco che un nuovo glande un po’ più grosso la penetra e spinge con vigore dentro di lei mentre sente le mani del maschio appoggiate al suo sedere e quell’appoggio di tanto in tanto diviene uno schiaffo. Quando anche questo termina sente che c’&egrave come un istante di disattenzione si sposta dal tavolo e tenta ancora di arrivare alla porta ma il capo branco la prende.
Con stupore vede che lui &egrave ancora vestito, camicia e Jeans ben chiusi chiama uno dei suoi e allarga le chiappe mentre nuovamente sente che sta volta da in piedi senza alcun appoggio &egrave costretta a subire un nuovo attacco di un cazzo.
Davanti le si para un altro alunno ancora vestito con camicia bianca e pantaloni neri si appoggia al suo petto mentre sente il cazzo scorrere in lei.

Il nuovo ragazzo la stimola anche accarezzandole la figa con la amo. I suo polsi sono chiusi e non riesce a trattenere le urla, questo ragazzo le sta dando davvero piacere e il suo corpo apprezza arrivano insieme all’orgasmo e il suo corpo vibra mentre sente il ruggire del cazzo che colora ancora la sua figa.
Quando il giovane piano sfila il cazzo scende un bel quantitativo di seme che gocciala sul pavimento unito anche a umori vaginali . La fanno sedere a gambe aperte dalla figa continua a scolare il seme di più uomini mentre con delle forbici le liberano i polsi.

Quando &egrave libera si sente stremata guarda e vede che a terra c’&egrave il suo alunno preferito che si massaggia il cazzo teso gli altri la spingono sopra e lui controlla con la mano l’innesto. In quella posizione potrebbero sodomizzarla ma ormai si sente priva di forze sente le mani sui fianchi del giovane che la spingono mentre le sue tette sudate rimbalzano sul corpo del giovane.
Il ragazzo poi prende le tette e la spinge in su due le afferrano i polsi ma le sue braccia sono senza forza e la sua voce balla seguendo il ritmo di quel cazzo che la impossessa.
Il ragazzo sposta le mani sulle chiappa e aumenta il ritmo poi decelera e poi si muove veloce poi le schiaccia il culo mentre lei urla il giovane sente che dalla figa esce il liquido femminile e i suoi coglioni si liberano del fardello.
Un piccolo quantitativo di seme scola poi il capo l’afferra e la fa alzare ordina di prendere un banco che viene posto al centro della stanza le ordina di mettere un piede sopra e con l’altra gamba le fa’ toccare il pavimento e poi accarezza la figa pelosa.
Dopo un po’ si ode la sua voce che ordina alla donna:
‘Voglio che ora pisci’ professoressa daiiiii’.’


Fine cap.3
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(Cap.4) L’insegnante di sostegno per l’estate a Funabashi

Pising, colpi di lingua nella figa.

Lei risponde:
‘no siete pazzi vi prego.’
La mano del capo preme sulla pancia e la da li muove la figa, lei quindi decide di non opporre resistenza.
Inizia a sgorgare e i giovani tra risa e incitazioni la guardano poi uno si butta nella chiazza di pipi apre la bocca e dice:
‘ falla troia!’
Lei non la fa’ sente la mano del giovane che la penetra e esce ed entra dalle sue intime labbra le fa ballare con forza e ne sente il dolore di quell’intrusione.
Il massaggio continua fino a che lei non piscia e colora la camicia facendola divenire trasparente mentre il ragazzo ride soddisfatto. Poi lo stesso dice:
‘Dai che ti lecco per bene.’
Il capo la spinge per le spalle e la donna si trova la lingua dell’alunno che esplora la sua figa ripulita dalla sua urina.
La donna sente che le sue forze svaniscono i colpi di lingua le danno un nuovo orgasmo poi il giovane si leva e lei non oppone resistenza mentre la fanno sdraiare un cazzo la penetra e un altro le sbatte sulle labbra e sentendo quell’odore di cazzo e il piacere apre la bocca e tira fuori la lingua mentre lecca il suo gelato al sapore di cazzo.
Per circa mezz’ora si trova in costante assedio il cazzo che ha in bocca passa nella figa e sente ogni volta il seme di qualche d’uno che la riempie ormai ha perso il conto di quanti orgasmi ha avuto e non sa neanche chi sia che la possieda tiene gli occhi chiusi per espandere le sue sensazioni e non pensare a nulla se non a quello che prova il suo corpo.
La sua voce non si ode solo il sospiro e un urlo intenso quando giunge al suo orgasmo.
Per circa dieci minuti la lasciano a terra mentre sente nell’aria odore di sigaretta
Poi sente delle mani che l’afferrano e la costringono a girarsi e la tirano in su si trova con le ginocchia in su e il culo alto mentre la testa poggia a terra.
I suoi capelli lunghi le mascherano il volto.
Si alza con le braccia quando sente che questa volta la persona la stà sodomizzando, la sua voce dichiara il dolore per quell’intrusione mentre il maschio ama alternare il suo bastone tra figa e ano.
Il problema &egrave che spinge con vigore in entrambi i buchi.
Poi un nuovo cazzo la penetra dopo un po’ sente la forza che le prende i fianchi la costringe ad alzarsi mentre il cazzo teso
rimane nella sua vagina il giovane si appoggia alla cattedra e poi tenendola per le braccia la spinge con il suo corpo e la tira a se con le braccia tese.
Il cazzo esce e rientra a volte completamente dalla figa e quelle volte lei sente il dolore per quel glande che cerca avido di rientrare nella sua figa umida mentre dal suo ano scola il seme del precedente maschio che colora il cazzo del nuovo aggressore.
Molti guardano ipnotizzati i movimenti di quel seno che si muove per i possenti colpi del compagno.
Un urlo intenso dichiara il suo orgasmo, il ragazzo si ferma lei scende a terra il ragazzo che ancora non ha compiuto il suo dovere la ricopre con il suo corpo sudato e che puzza, del di lei piscio e la pompa con il massimo vigore perché ora vuole anche lui arrivare a riempire la figa della professoressa.
Dopo di lui passano altri cinque cazzi la sua figa &egrave piena di sperma diverso.
Ora il capo branco si &egrave spogliato e per la prima volta ha deciso di essere il protagonista

Il capo la prende e la porta ai quattro banchi le fa mettere un piede su e poi con il cazzo teso lo fa scorrere sulla figa pelosa.
Il suo palo &egrave di almeno venti centimetri lei ansima sentendo quella carezza che pre annuncia l’intrusione.
Poi la penetra e con forza la sbatte per un po’.
Poi senza far uscire il cazzo le prende la gamba che poggia a terra e la tira fino a che il secondo piede non tocca il legno.
La donna assume la posizione come se stesse cagando ma dentro di lei vi &egrave quel palo.
Mentre le sue braccia sono tese la sua voce dichiara il piacere e lo sforzo che compie per mantenere quella posizione:
‘yyyyaaaaaaa!!!!’
Una parola che ripete.
Ogni tanto l’impeto del capo &egrave così forte che il cazzo esce e sente il colpo quando il glande sbaglia l’ingresso. Il ragazzo non vuole usare le mani le tiene ancorate ai fianchi.
In una di quelle fuori uscite il maschio sale sul tavolo i suo piedi poggiano il suo cazzo si strofina e penetra la cagna goduriosa. La prende per le spalle lei tira indietro la testa mentre il suo corpo sale e scende e per la prima volta nel pomeriggio la voce della donna dice:
‘ssiiii cossììì mi piaceeeeee’
Poi sente che la sborra la riempie e anche lei stride perché quel seme le sta dando un orgasmo. L’uomo le passa la mano sui seni e dice:
‘Sei fantastica!’
Lei fa cenno di si con il capo e dice:
‘grazie’
L’uomo però non ha terminato e riprende a muoversi lei sente che quel cazzo non ha perso minimamente consistenza e che quel movimento di salire e scendere le piace poi sente le unghie dell’uomo che sfiorano i suo fianchi e sentendo quel solletico muove il suo corpo velocemente sentendo i coglioni che si schiacciano intorno alle chiappe.
L’uomo dice:
‘aaa mi provochi!’
Inizia cosi a muoversi ad un ritmo più veloce mentre lei urla per quella mossa inaspettata.
L’uomo la pompa come prima poi scende e la spinge e lei continua ad urlare per il piacere che prova entrambi giungono all’orgasmo e lei poi scende con il corpo mentre libera anche quella sborra.
L’uomo scende dal tavolo e parla con i compagni. Lei cerca di riprendere le forze, poi sente che la prendono in braccio con le mani a cucchiaio e l’appoggiano a terra.
Due mani le prendono i polsi e due le caviglie, lei tanto non ha le forze per opporsi.


Fine cap.4
ContiNuA
(Cap.5) L’insegnante di sostegno per l’estate a Funabashi

il ricatto per l’insegnante una verità scoperta e utilizzata

Un ragazzo, lei non sa più chi sia, si posiziona vicino alla sua figa e con il cazzo già teso inizia a colpirla sulla figa. Lo usa come fosse un martello.
La posizione che ha scelto sfiora le intime labbra senza mai penetrarla.
Lei inizia ad emettere un urlo continuo perché sente che sta provando una sensazione forte avverte che quel ballare della vagina la fa’ sempre più avvicinare ad un nuovo senso di piacere.
Il movimento cambia e ora la picchia da sinistra a destra e lei aumenta il tono della voce.
Ecco che cambia di nuovo ora in su e giù e di tanto in tanto per una frazione di secondo sente la forma del glande che entra ed esce e acutizza la sensazione con un urlo sempre più acuto mentre gli altri la incitano :
‘Dai godiiii!!!’
Lei si blocca i suoi muscoli si induriscono mentre un piccolo getto che esce dalla figa bagnata con i peli intrisi e umidi fa scattare una risata.
Il suo corpo &egrave indietreggiato di poco e la voce &egrave scomparsa in quell’istante il ragazzo tenendo il cazzo in mano sale e la penetra e la sua voce di donna lancia un fiato soffocata con la vocale ‘a’
‘Auusshh’
Il giovane posiziona le mani intorno alla pancetta poi da due colpi di reni potenti e poi corre ad un ritmo veloce e la donna riprende a far uscire il suo urlo acuto mentre questo ragazzo la prende.
Dopo un po’ sente che il giovane sta scaricando il seme se fosse andato avanti ancora per un po’ forse sarebbe stata pervasa da un nuovo orgasmo, il giovane indietreggia e ancora sente uscire da lei del seme. La lasciano e per istinto lei si chiude.
Le ginocchia si uniscono e si mette di lato con gli occhi chiusi mentre il suo fiato lentamente torna alla normalità.
C’&egrave un movimento generale le tirano degli stracci e mentre gli altri si rivestono ordinano:
‘Pulisci l’aula!’
Lei con fatica in ginocchio si alza e si dirige verso le varie chiazze di urina e di sborra e pulisce.
Nel silenzio uno dice:
‘Sappiamo che non dirai nulla, tuo marito non sopporterebbe un secondo atto da troia ‘ma stai tranquilla, noi non diremo niente e ora fai scomparire le prove delle tue gesta.’

Lei mentre puliva sapeva bene che quello che loro le avevano detto era vero e che sarebbe stata ancora loro. Si sentiva appagata se bene fosse stata umiliata eppure non aveva mai goduto così tanto nella sua vita.

Quando giunse a casa si fece una doccia e poi fortunatamente il marito non tornava a casa per problemi di lavoro si getto a letto e cadde in un profondo sonno.

Nelle lezioni seguenti gli allievi si comportarono in modo normale. Lei era preoccupata, ma, capì che anche loro facevano finta che nulla fosse accaduto e questa condizione le dava una certa tranquillità.


Fine cap.5

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